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#zucchine romanesche
giorginodj69 · 1 year
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Posted @withregram • @elbarbafood ⬇️SALVA LA RICETTA ⬇️: TROFIE, ZUCCHINE E GAMBERI! INGREDIENTI: 500 g trofie fresche 600 g zucchine romanesche 100 g gamberetti 1 zafferano bustina 1/2 latte bicchiere 1 cucchiaio di Parmigiano Reggiano 2 cucchiai cucchiai di olio extravergine di oliva Sale q.b PROCEDIMENTO: Lava le zucchine e tagliale a tocchetti. Saltale in padella con un filo d'olio EVO a fuoco vivace per 5 minuti. Successivamente abbassa la fiamma, aggiungi poco sale e copri. Lascia cuocere per altri 10 minuti. Nel frattempo pulisci i gamberetti. A cottura quasi ultimata, versali in padella insieme alla bustina di zafferano precedentemente sciolta in poca acqua. Lascia insaporire qualche istante aggiungendo il latte per mantecare. Cuoci la pasta in abbondante acqua salata e scolala, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Versa la pasta nella padella e mantecala con il condimento ottenuto: se fosse troppo asciutto, aggiungi un po’ di acqua di cottura. Cospargi con il Parmigiano e servi le trofie ben calde. https://www.instagram.com/p/CnbPOdYNmNl/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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italianistasty · 4 years
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🇮🇹 𝔽𝕦𝕤𝕚𝕝𝕝𝕚 𝕒𝕝 𝕗𝕚𝕝𝕖𝕥𝕥𝕠 𝕕𝕚 𝕡𝕠𝕞𝕠𝕕𝕠𝕣𝕠 𝕖 𝕫𝕦𝕔𝕔𝕙𝕚𝕟𝕖 𝕣𝕠𝕞𝕒𝕟𝕖𝕤𝕔𝕙𝕖 . Con l'arrivo della bella stagione ho pensato di condividere con voi una ricetta facile, leggera e conforme alla dieta vegana. Fate bollire i San Marzano in acqua giusto il tempo che la buccia di spacchi, nel frattempo saltate le zucchine romanesche con aglio ed olio, tenete da parte i fiori. Tagliate i pomodori in padella e spadellate per qualche minuto insieme alle zucchine. Aggiungere la pasta al dente in padella ed amalgamare, aggiungere per ultimo i fiori di zucca ed aggiungere olio a crudo direttamente nel piatto! La farete? 🥰🤤 . 🇬🇧 𝔽𝕦𝕤𝕚𝕝𝕝𝕚 𝕒𝕝 𝕗𝕚𝕝𝕖𝕥𝕥𝕠 𝕕𝕚 𝕡𝕠𝕞𝕠𝕕𝕠𝕣𝕠 𝕖 𝕫𝕦𝕔𝕔𝕙𝕚𝕟𝕖 𝕣𝕠𝕞𝕒𝕟𝕖𝕤𝕔𝕙𝕖 . Since summer is about to come I thought to share with you an easy, vegan compliant recipe. Take your San Marzano tomatoes and put them in boiling water until their peel starts to crack, meanwhile stir fry your sliced zucchini in a frying pan with olive oil and garlic, keep zucchini flowers aside. Slice the tomatoes in stripes and bled it with your zucchini, add your pasta al dente in the frying pan until you have it properly absorbed the sauce. Serve in a dish and add some extra virgin olive oil in the end! Will you make it? 😍🤤 . #italianistasty #food #foodporn #pastaporn #pastalovers #vegan #veganrecipe #vegetarianfood #ricettavegana #foodphography #f52grams #thefeeedfeed #foodbloggeritaliani #foodblogger #italianguy #italy #piattitipici #ricettefacili #ricetteveloci #fattoincasa #homemadefood #healthydiet #healthychoices #photooftheday #picoftheday #photography #cucinarechepassione #italianpasta (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CANvMa0qTPo/?igshid=8v1cvnicka8k
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Il "mio" pesto
Il “mio” pesto
Il “mio” pesto: è un pesto più variegato e anche gustoso, molto “verduroso”, ho voluto sperimentare utilizzando altri tipi di ortaggi, insomma, a me piace, ve lo propongo!
  Difficoltà: minima
  Preparazione e cottura: 15/20   minuti circa
  Porzioni: Dipende da quelle  che si vuole preparare, io l’ho dosato per 1 persona
  Costo: per niente elevato
          Ingredienti
2 zucchine romanesche
Fior…
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ourgiulianasodalove · 4 years
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Fettuccine con zucchine fiori di zucca e alici  Per chi ama le verdure una ricetta facile e veloce, con le più saporite zucchine di stagione. Ingredienti per 4 persone: 400 g di fettuccine, 50 g di Pecorino grattugiato, 1/2 fiori di zucca, 3 zucchine romanesche, 4 alici sott'olio, 1 spicchio d'aglio, qualche foglia di menta fresca, olio extravergine di oliva, sale, pepe Preparazione: 20 minuti, Difficoltà: Facile Procedimento: Lavare e mondare le zucchine, tagliarle per lungo a fettine sottili. Lavare i fiori di zucca, eliminare il picciolo e tagliare il fiore in due. Scaldare un filo d'olio in una padella, rosolare lo spicchio d'aglio intero un paio di minuti, aggiungere le zucchine, salare, pepare e cuocere una decina di minuti. Cuocere le fettuccine in abbondante acqua salata, nel frattempo scaldare un filo d'olio in una padella antiaderente e sciogliere le alici, unire le zucchine e i fiori di zucca e cuocere un paio di minuti. Scolare le fettuccine, unirle in una padella e mantecare aggiungendo un cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Aggiungi il Pecorino, una spolverata di pepe e servire ben calde. Per un sapore più delicato, aggiungete un cucchiaio di ricotta in mantecatura al posto del Pecorino. https://www.buongustaiag.it/fettuccine-con-zucchine-fiori-di-zucca-e-alici/ https://www.instagram.com/p/CGXqc-_lkgM/?igshid=qfmv4zf182dg
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crisfood · 4 years
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#rigatoni #foodporn #food #delicious #zucchine #bread #philadelphia #homefood #fattodame #instafood #hungry #ilovecooking #soscucina🍴 E se i rigatoni incontrassero una zucchina? Un Amore destinato a vivere per sempre...ecco così che dall'orto di casa arrivano zucchine romanesche di qualità, in abbinamento a Philadelphia che rende tutto più cremoso e delicato, e alla mollica di pane, ovviamente fatto in casa, passata in padella con un filo di olio irresistibile e croccante... Si xchè in un piatto di devono mischiare sapori e consistente😉 https://www.instagram.com/p/CA79Cb3lJUX/?igshid=1seegwcchbhng
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freedomtripitaly · 5 years
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Il ghetto di Roma, conosciuto anche come il quartiere ebraico di Roma, è uno dei più antichi al mondo ed è sorto circa 40 anni dopo quello di Venezia, che storicamente fu il primo. Si trova nel pittoresco rione Sant’Angelo, dove sorge anche l’isola Tiberina, formata dagli incuneamenti del Tevere. Oggi è una delle zone della Città Eterna più amate non solo dai residenti, ma anche dai turisti ed è famosa per i suoi ristoranti di cucina ebraico-romanesca apprezzati dai viaggiatori gourmet di tutto il mondo. Situato a fianco del Teatro di Marcello, storicamente il ghetto di Roma è nato nel 1555 quando papa Paolo IV emanò una bolla per revocare tutti i diritti degli ebrei romani ordinando la creazione di un ghetto. Que sto quartiere quindi è nato come un luogo di segregazione, ma oggi è anche una delle aree culturalmente più vive della città. Ghetto ebraico di Roma: origini e storia Per capire veramente le evoluzioni che ha subito questo quartiere nel corso dei secoli è molto importante conoscerne la storia. Il ghetto romano ha un anno di istituzione preciso: il 1555 quando in seguito all’emanazione di una bolla papale, gli ebrei romani furono costretti a risiedervi. Ma perché proprio in questa zona? Se nell’antichità classica gli ebrei vivevano in particolare nella zona dell’Aventino, nel corso del ‘500 invece fu il rione Sant’Angelo ad ospitarne gran parte della popolazione. Oltre all’obbligo di residenza, gli ebrei dovevano anche portare un distintivo riconoscibile. I residenti ebrei non potevano essere proprietari delle case in cui abitavano, per questo con il passare del tempo gran parte delle abitazioni del quartiere erano sempre più degradate. Il ghetto inoltre era chiuso da porte, che ne regolavano gli accessi. Nel corso della storia, il ghetto fu più volte dismesso, grazie alle dichiarazioni di parità dei diritti tra ebrei e cristiani sia nel durante il 1700, sia durante il 1800. Si trattò però di brevi periodi, ai quali seguirono nuove reclusioni, fino ad arrivare al 1870 quando si aprì la breccia di Porta Pia terminando in questo modo il potere dei papi. Roma fu annessa al Regno d’Italia e questo significò la chiusura definitiva del ghetto ebraico. Nel 1888 gran parte del quartiere fu ricostruito e molti ebrei, pur non avendo più l’obbligo di residenza, decisero comunque di rimanere all’interno del quartiere. Dal 1904 invece, si dotò della sinagoga conosciuta come Tempio Maggiore, ancora oggi, una delle principali attrazioni storiche della zona. Roma: cosa vedere nel quartiere ebraico Quando si visita Roma, il ghetto è una tappa obbligatoria. Da molti è considerato uno dei quartieri più interessanti e culturalmente vivi della città. Di certo è una zona molto suggestiva e sono numerose le cose da vedere. Il consiglio è di raggiungerlo attraverso Trastevere, in questo modo di passa da Ponte Cestio, si attraversa l’isola Tiberina fino a raggiungere Lungotevere de’ Cenci. Il primo scorcio a cui si ha accesso è la splendida cupola del Tempio Maggiore. Tra le vie più suggestive in cui dedicarsi a splendide passeggiate, ci sono via della Reginella, via di Sant’Ambrogio e via del Tempio con scorci perfetti da fotografare. Da non perdere ci sono inoltre la Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, ricavata all’interno dell’antico mercato del pesce sui resti del Portico d’Ottavia. La Chiesa di San Gregorio in Divina Pietà, il ponte dei Quattro Capi che collega il ghetto all’isola Tiberina, la Chiesa di Santa Maria in Campitelli e la Fontana delle Tartarughe. Il ghetto a Roma è famoso soprattutto per la splendida sinagoga: il Tempio Maggiore, che risale ai primi del 1900. Lo stile architettonico è davvero particolare, durante la costruzione infatti, l’obiettivo era quello di svincolarsi dai canoni del cattolicesimo e il risultato è un edificio ispirato a forme assiro-babilonesi. Al suo interno, il Tempio Maggiore ospita anche il Museo Ebraico di Roma, una vera istituzione culturale da non perdere, quando si visita la Roma ebraica. Il museo ospita importanti reperti storici, oltre a mostre ed eventi temporanei. Suddiviso in 8 aree tematiche, il percorso espositivo permette di scoprire: la galleria dei marmi antichi, con marmi risalenti al 1500-1800; la guardaroba dei tessuti con velluti rinascimentali decorati, da Judaei a Giudei: Roma e i suoi ebrei, con lapidi provenienti dalle catacombe e manoscritti del medioevo; la sala Feste dell’anno, feste della vita, dedicata ai momenti che scandiscono la cultura ebraica; i tesori delle cinque Scole che raccoglie gli oggetti donati dagli ebrei alle sinagoghe; vita e sinagoghe nel ghetto, in cui vengono raccontati la vita, la cucina e le architetture tipiche; la sala con la proiezione del video “Dall’emancipazione a oggi”; infine la sala dell’ebraismo libico, dedicata alla dedicata all’immigrazione dei profughi ebrei trasferiti a Roma nel 1967. Il ghetto degli ebrei a Roma è un luogo che celebra prima di tutto la storia e la cultura della popolazione ebraica: per questo è anche una meta per gli ebrei di tutto il mondo che desiderano riscoprire le proprie origini. Sempre in via del Tempio, che è il cuore pulsante del ghetto, è presente una delle scuole primarie ebraiche più importanti della città. Proprio qui è frequente vedere ragazzi e uomini con il tipico copricapo ebraico, chiamato kippah. Uno dei luoghi da non perdere del quartiere è inoltre il Portico d’Ottavia che sorge tra il Tempio Maggiore e il Teatro di Marcello. Oggi non ne rimangono che alcuni resti che però sono un’importante testimonianza della Roma antica. Il modo migliore comunque per scoprire il ghetto a Roma, è lasciarsi trasportare a piedi lungo i suoi vicoli e le sue strade: impossibile non rimanerne affascinati. La cucina ebraica a Roma Molti visitano il ghetto di Roma anche per degustare i sapori della cucina ebraico-romanesca. Non è un caso infatti, che questo quartiere sia considerato un luogo imperdibile per tutti gli appassionati di enogastronomia. Il ghetto è una città nella città e lo si percepisce non solo dai ragazzi che indossano il tipico copricapo, ma anche dalle scritte in ebraico e dai ristoranti che propongono cucina kosher. Dove mangiare quindi in questa zona di Roma? La scelta è molto ampia e si trovano locali praticamente in ogni via, ma è importante partire preparati sul tipo di menù che ti troverai a degustare. Il piatto più famoso forse sono i carciofi alla giudia, una vera prelibatezza che compare obbligatoriamente sulle tavole romane del quartiere ebraico. Si tratta dei carciofi cimaroli, tipici della zona, che vengono immersi in acqua e limone, e in seguito fritti. È un piatto delizioso e leggero, che ha conquistato i palati di tutto il mondo. Non solo carciofi, la cucina ebraico-romanesca è un vero tesoro di sapori che unisce culture diverse e ingredienti provenienti da diverse parti del mondo. Si va quindi dai classici hummus e falafel a base di ceci, legumi e spezie orientali, fino alla concia e ai piatti a base di carne. La concia è un piatto a base di zucchine romanesche tagliate a striscioline e fritte. In seguito vanno messe in una pirofila e vanno condite con basilico, aglio e aceto. Un altro grande classico della cucina ebraico-romanesca è il tortino di aliciotti e indivia. In questo caso, l’indivia è marinata con olio, aglio, cipolla e pepe, in seguito viene alternata con le alici per creare un tortino che va infornato. Durante lo shabbat invece, il piatto tipico degli ebrei romani è lo stracotto di manzo cucinato con il pomodoro. Un piatto tipico del periodo pasquale sono le matzo ball, polpette di pane azzimo in brodo, molto simili ai canederli tirolesi. Molti ristoranti inoltre servono una grande varietà di fritti, oltre ai carciofi anche il baccalà e i fiori di zucca, senza dimenticare uno dei piatti più antichi e tipici della cucina ebraica: la zuppa di pesce. E per finire il pasto? Il dolce tipico è la torta di ricotta e visciole: una vera prelibatezza! Consigli per visitare il ghetto ebraico Ora che abbiamo visto che cos’è il ghetto ebraico, la sua storia, le origini, cosa vedere e cosa mangiare, non ci sono dubbi che tra tutte le zone di Roma, questa sia sicuramente una delle più interessanti e affascinanti. Il ghetto può essere visitato in ogni periodo dell’anno e ovviamente, a seconda delle stagioni cambiano anche le tradizioni. Sicuramente la primavera a Roma e nel ghetto, con tutte le tradizioni pasquali, è uno dei momenti più importanti dell’anno. Un ultimo consiglio: quando passeggerai per le vie del ghetto, non dimenticarti di osservare ogni tanto per terra. Troverai infatti numerosi blocchi in cui sono indicati nome e cognome di alcune persone. Si tratta del progetto “pietre d’inciampo” per ricordare i cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. https://ift.tt/2OE4aPe Visita del ghetto ebraico di Roma: cosa vedere e cosa mangiare Il ghetto di Roma, conosciuto anche come il quartiere ebraico di Roma, è uno dei più antichi al mondo ed è sorto circa 40 anni dopo quello di Venezia, che storicamente fu il primo. Si trova nel pittoresco rione Sant’Angelo, dove sorge anche l’isola Tiberina, formata dagli incuneamenti del Tevere. Oggi è una delle zone della Città Eterna più amate non solo dai residenti, ma anche dai turisti ed è famosa per i suoi ristoranti di cucina ebraico-romanesca apprezzati dai viaggiatori gourmet di tutto il mondo. Situato a fianco del Teatro di Marcello, storicamente il ghetto di Roma è nato nel 1555 quando papa Paolo IV emanò una bolla per revocare tutti i diritti degli ebrei romani ordinando la creazione di un ghetto. Que sto quartiere quindi è nato come un luogo di segregazione, ma oggi è anche una delle aree culturalmente più vive della città. Ghetto ebraico di Roma: origini e storia Per capire veramente le evoluzioni che ha subito questo quartiere nel corso dei secoli è molto importante conoscerne la storia. Il ghetto romano ha un anno di istituzione preciso: il 1555 quando in seguito all’emanazione di una bolla papale, gli ebrei romani furono costretti a risiedervi. Ma perché proprio in questa zona? Se nell’antichità classica gli ebrei vivevano in particolare nella zona dell’Aventino, nel corso del ‘500 invece fu il rione Sant’Angelo ad ospitarne gran parte della popolazione. Oltre all’obbligo di residenza, gli ebrei dovevano anche portare un distintivo riconoscibile. I residenti ebrei non potevano essere proprietari delle case in cui abitavano, per questo con il passare del tempo gran parte delle abitazioni del quartiere erano sempre più degradate. Il ghetto inoltre era chiuso da porte, che ne regolavano gli accessi. Nel corso della storia, il ghetto fu più volte dismesso, grazie alle dichiarazioni di parità dei diritti tra ebrei e cristiani sia nel durante il 1700, sia durante il 1800. Si trattò però di brevi periodi, ai quali seguirono nuove reclusioni, fino ad arrivare al 1870 quando si aprì la breccia di Porta Pia terminando in questo modo il potere dei papi. Roma fu annessa al Regno d’Italia e questo significò la chiusura definitiva del ghetto ebraico. Nel 1888 gran parte del quartiere fu ricostruito e molti ebrei, pur non avendo più l’obbligo di residenza, decisero comunque di rimanere all’interno del quartiere. Dal 1904 invece, si dotò della sinagoga conosciuta come Tempio Maggiore, ancora oggi, una delle principali attrazioni storiche della zona. Roma: cosa vedere nel quartiere ebraico Quando si visita Roma, il ghetto è una tappa obbligatoria. Da molti è considerato uno dei quartieri più interessanti e culturalmente vivi della città. Di certo è una zona molto suggestiva e sono numerose le cose da vedere. Il consiglio è di raggiungerlo attraverso Trastevere, in questo modo di passa da Ponte Cestio, si attraversa l’isola Tiberina fino a raggiungere Lungotevere de’ Cenci. Il primo scorcio a cui si ha accesso è la splendida cupola del Tempio Maggiore. Tra le vie più suggestive in cui dedicarsi a splendide passeggiate, ci sono via della Reginella, via di Sant’Ambrogio e via del Tempio con scorci perfetti da fotografare. Da non perdere ci sono inoltre la Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, ricavata all’interno dell’antico mercato del pesce sui resti del Portico d’Ottavia. La Chiesa di San Gregorio in Divina Pietà, il ponte dei Quattro Capi che collega il ghetto all’isola Tiberina, la Chiesa di Santa Maria in Campitelli e la Fontana delle Tartarughe. Il ghetto a Roma è famoso soprattutto per la splendida sinagoga: il Tempio Maggiore, che risale ai primi del 1900. Lo stile architettonico è davvero particolare, durante la costruzione infatti, l’obiettivo era quello di svincolarsi dai canoni del cattolicesimo e il risultato è un edificio ispirato a forme assiro-babilonesi. Al suo interno, il Tempio Maggiore ospita anche il Museo Ebraico di Roma, una vera istituzione culturale da non perdere, quando si visita la Roma ebraica. Il museo ospita importanti reperti storici, oltre a mostre ed eventi temporanei. Suddiviso in 8 aree tematiche, il percorso espositivo permette di scoprire: la galleria dei marmi antichi, con marmi risalenti al 1500-1800; la guardaroba dei tessuti con velluti rinascimentali decorati, da Judaei a Giudei: Roma e i suoi ebrei, con lapidi provenienti dalle catacombe e manoscritti del medioevo; la sala Feste dell’anno, feste della vita, dedicata ai momenti che scandiscono la cultura ebraica; i tesori delle cinque Scole che raccoglie gli oggetti donati dagli ebrei alle sinagoghe; vita e sinagoghe nel ghetto, in cui vengono raccontati la vita, la cucina e le architetture tipiche; la sala con la proiezione del video “Dall’emancipazione a oggi”; infine la sala dell’ebraismo libico, dedicata alla dedicata all’immigrazione dei profughi ebrei trasferiti a Roma nel 1967. Il ghetto degli ebrei a Roma è un luogo che celebra prima di tutto la storia e la cultura della popolazione ebraica: per questo è anche una meta per gli ebrei di tutto il mondo che desiderano riscoprire le proprie origini. Sempre in via del Tempio, che è il cuore pulsante del ghetto, è presente una delle scuole primarie ebraiche più importanti della città. Proprio qui è frequente vedere ragazzi e uomini con il tipico copricapo ebraico, chiamato kippah. Uno dei luoghi da non perdere del quartiere è inoltre il Portico d’Ottavia che sorge tra il Tempio Maggiore e il Teatro di Marcello. Oggi non ne rimangono che alcuni resti che però sono un’importante testimonianza della Roma antica. Il modo migliore comunque per scoprire il ghetto a Roma, è lasciarsi trasportare a piedi lungo i suoi vicoli e le sue strade: impossibile non rimanerne affascinati. La cucina ebraica a Roma Molti visitano il ghetto di Roma anche per degustare i sapori della cucina ebraico-romanesca. Non è un caso infatti, che questo quartiere sia considerato un luogo imperdibile per tutti gli appassionati di enogastronomia. Il ghetto è una città nella città e lo si percepisce non solo dai ragazzi che indossano il tipico copricapo, ma anche dalle scritte in ebraico e dai ristoranti che propongono cucina kosher. Dove mangiare quindi in questa zona di Roma? La scelta è molto ampia e si trovano locali praticamente in ogni via, ma è importante partire preparati sul tipo di menù che ti troverai a degustare. Il piatto più famoso forse sono i carciofi alla giudia, una vera prelibatezza che compare obbligatoriamente sulle tavole romane del quartiere ebraico. Si tratta dei carciofi cimaroli, tipici della zona, che vengono immersi in acqua e limone, e in seguito fritti. È un piatto delizioso e leggero, che ha conquistato i palati di tutto il mondo. Non solo carciofi, la cucina ebraico-romanesca è un vero tesoro di sapori che unisce culture diverse e ingredienti provenienti da diverse parti del mondo. Si va quindi dai classici hummus e falafel a base di ceci, legumi e spezie orientali, fino alla concia e ai piatti a base di carne. La concia è un piatto a base di zucchine romanesche tagliate a striscioline e fritte. In seguito vanno messe in una pirofila e vanno condite con basilico, aglio e aceto. Un altro grande classico della cucina ebraico-romanesca è il tortino di aliciotti e indivia. In questo caso, l’indivia è marinata con olio, aglio, cipolla e pepe, in seguito viene alternata con le alici per creare un tortino che va infornato. Durante lo shabbat invece, il piatto tipico degli ebrei romani è lo stracotto di manzo cucinato con il pomodoro. Un piatto tipico del periodo pasquale sono le matzo ball, polpette di pane azzimo in brodo, molto simili ai canederli tirolesi. Molti ristoranti inoltre servono una grande varietà di fritti, oltre ai carciofi anche il baccalà e i fiori di zucca, senza dimenticare uno dei piatti più antichi e tipici della cucina ebraica: la zuppa di pesce. E per finire il pasto? Il dolce tipico è la torta di ricotta e visciole: una vera prelibatezza! Consigli per visitare il ghetto ebraico Ora che abbiamo visto che cos’è il ghetto ebraico, la sua storia, le origini, cosa vedere e cosa mangiare, non ci sono dubbi che tra tutte le zone di Roma, questa sia sicuramente una delle più interessanti e affascinanti. Il ghetto può essere visitato in ogni periodo dell’anno e ovviamente, a seconda delle stagioni cambiano anche le tradizioni. Sicuramente la primavera a Roma e nel ghetto, con tutte le tradizioni pasquali, è uno dei momenti più importanti dell’anno. Un ultimo consiglio: quando passeggerai per le vie del ghetto, non dimenticarti di osservare ogni tanto per terra. Troverai infatti numerosi blocchi in cui sono indicati nome e cognome di alcune persone. Si tratta del progetto “pietre d’inciampo” per ricordare i cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Il ghetto ebraico di Roma è un quartiere ricco e interessante, dove visitare la sinagoga e gustare piatti particolari, come i carciofi alla giudia.
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auryskitchen · 7 years
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Dadi di pollo all'orientale
Dadi di pollo all’orientale
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Difficoltà: ❤ Ingredienti (per 4 persone): 500 gr di petto di pollo intero 4 cucchiai di farina tipo 0 2 scalogni di medie dimensioni 50 gr di carote a julienne 3 zucchine romanesche di medie dimensioni salsa di soia peperoncino secco in pezzi olio evo sale fino Tagliate il petto di pollo in cubetti da 2 cm per lato,eliminando eventuale grasso e ossa. Infarinate in una ciotola ampia e mettete da…
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italianistasty · 4 years
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🇮🇹 Con l'arrivo di queste belle giornate ho pensato di proporvi un piatto semplice, gustoso e coloratissimo. Spaghetto con zucchine romanesche, fiori di zucca e pomodori Piccadilly spadellati con aglio ed olio ed una spolverata di parmigiano! . 🇬🇧 Since we are having such nice days I thought to show you a colorful and delightful dish. Spaghetti with Roman zucchini, zucchini flower and Piccadilly tomatoes slightly stir fried with olive oil and garlic and with some parmigiano on top! (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/B_uE0l2qK8r/?igshid=1fnk15s1gvtae
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saintgiovese · 7 years
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L'Oro Verde delle #zucchine romanesche c'è, il #provolone del monaco pure... Proviamo a fare le #linguine alla #Nerano e vediamo come vengono #tw
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italianistasty · 4 years
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🇮🇹 Foto di repertorio di questa estate, un fusillo di Gragnano con pomodori pelati e zucchine romanesche. A chi manca l'estate? . 🇬🇧 A picture from the last summer, Gragnano's fusilli with tomatoes and roman zucchini. Who misses summer? #food #foodporn #deliciousfood #italianfood #italy #pranzo #recipe #italianistasty #fattoincasa #madeathome #cibo #vegetarian #veganfood #veganfoodshare #spaghetti #gourmet #foodie #lunch #hungry #foodforthought #foodtruck #foodgasm #chef #ricetta #cena #instafood #foodstagram #deliciousfood #foodheaven #shotononeplus (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/B7lYOjnqxD3/?igshid=8ubjclmj1l60
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italianistasty · 5 years
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🇬🇧 ℙ𝕒𝕤𝕥𝕒 𝕒𝕟𝕕 𝕫𝕦𝕔𝕔𝕙𝕚𝕟𝕚 A long time missing guest on this page! I love pasta and zucchini, I can't wait for Summer where I can find outstanding quality zucchine romanesche and zucchini flowers! Zucchini pairs up perfectly with chili powder and it's one of the most versatile, quick condiments for pasta. Do you like pasta and zucchini as well? 🇮🇹ℙ𝕒𝕤𝕥𝕒 𝕖 𝕫𝕦𝕔𝕔𝕙𝕚𝕟𝕖 Un piatto che manca da tempo sulla pagina! Adoro pasta e zucchine, non vedo l'ora che arrivi l'estate in modo da poter trovare zucchine romanesche di ottima qualità e fiori di zucca! Le zucchine vanno a braccetto con il peperoncino e sono uno dei condimenti più versatili ( e veloci da preparare ) per la pasta. Anche a voi piace pasta e zucchine? #italianistasty #goodmorning #lunch #pranzo #pasta #italianfood #food #foodporn #cibo #delicious #photography #foodphotography #vscofood #forkyeah #foodgasm #foodforthought #deliciousfood #foodstagram #instafood #homemade #shotononeplus #ciociaria #foodshare #foodie #foodlover #italian #italy #italia #tasty #foodtruck (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/BvB91CZDcH2/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1tya37t48xlli
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italianistasty · 6 years
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🇬🇧 Hello guys! Today a regular dish for you: fusilli with tomato sauce, romanesco courgettes and zucchini flower! Buon appetito! 🇮🇹 Ciao ragazzi! Un piatto classico per voi oggi: fusilli con salsa di pomodoro, zucchine romanesche e fiori di zucca! Buon appetito! #food #foodporn #deliciousfood #italianfood #italy #pranzo #recipe #italianistasty #fattoincasa #madaathome #cibo #tomatoes #vegetarian #foodshare#pasta #gourmet #foodie #lunch #hungry #foodforthought #foodtruck #foodgasm #chef #ricetta #cena #instafood #foodstagram #deliciousfood #foodheaven #shotononplus (presso Rome, Italy)
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italianistasty · 6 years
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🇮🇹 Ho deciso di dare al mio risotto con gamberoni argentini e zucchine romanesche un aspetto migliore, che ne dite? "sepoffà"? Buon appetito! 🇬🇧 I've decided to give my risotto with argentne prawns and zucchini a better look, what do you think? Is it any good? Buon appetito #food #foodporn #deliciousfood #italianfood #italy #pranzo #recipe #italianistasty #fattoincasa #madeathome #cibo #seafood #fish #shrimps #risotto #gourmet #foodie #lunch #hungry #foodforthought #foodtruck #foodgasm #chef #ricetta #cena #instafood #foodstagram #deliciousfood #foodheaven #shotononeplus (presso Rome, Italy)
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italianistasty · 6 years
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🇬🇧 If you didn't notice already, I love zucchine romanesche, these ones have been sliced and cooked in a frying pan alongside white onion, parsley and dark olives, you're going to need just a spoon of olive oil in the pan. By keeping the flame moderate, you're going to have them golden while maintaining their integrity. You're going to finish cooking your pasta in the frying pan alongside your zucchine, these are perfect with some chili powder on top! 🇮🇹 In caso non lo aveste notato, ho un debole per le zucchine romanesche, queste le ho affettate e cotte in padella insieme a della cipolla bianca, prezzemolo ed olive nere, avrete bisogno solo di un cucchiaio d'olio d'oliva in padella. Mantenendo la fiamma ad un livello moderato, otterrete delle zucchine dorate mantenendo la loro integrità. Terminate la cottura della pasta nella padella con le zucchine, aggiungendo un po' di peperoncino alla fine vi consente di raggiungere il Nirvana! #food #foodporn #deliciousfood #italianfood #italy #pranzo #recipe #italianistasty #fattoincasa #madaathome #cibo #tomatoes #vegetarian #foodshare#pasta #gourmet #foodie #lunch #hungry #foodforthought #foodtruck #foodgasm #chef #ricetta #cena #instafood #foodstagram #deliciousfood #foodheaven #shotononplus (presso Pigneto)
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