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#arturo giallo
kroosluvr · 6 months
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sankta sketches
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mariocki · 1 year
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L'arma, l'ora, il movente (The Weapon, the Hour, the Motive, 1972)
"Talking to a cop is difficult. They demand the utmost accuracy. You always get the feeling that they know everything."
"But I'm off duty now."
"So you're even more dangerous."
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sognareleggiesogna · 1 month
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RECENSIONE: Ombre di Pierluigi Elia
Cari Sognatori, Lily ha letto il romanzo noir scritto da Pierluigi Elia !!! GENERE: Giallo Noir DATA D’USCITA: 11 Ottobre 2023 EBOOK / CARTACEO Affiliati Amazon TRAMA ROMA 26 ottobre 2023 Chi o cosa si cela dietro l’omicidio del giornalista Arturo Bevilacqua? Su cosa stava indagando l’uomo, barbaramente ucciso nella metropolitana di Roma, mentre si accingeva ad incontrare i servizi segreti…
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personal-reporter · 8 months
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I laghi italiani e la letteratura: i romanzi e i racconti ambientati sulle sponde dei laghi
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I laghi italiani sono luoghi di grande bellezza naturale e attrattiva turistica. Non è quindi sorprendente che siano stati fonte di ispirazione per molti scrittori, che ne hanno raccontato la storia, la cultura e le tradizioni. Tra i romanzi e i racconti più famosi ambientati sulle sponde dei laghi italiani troviamo: Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas (1844), ambientato in parte sul Lago Maggiore. I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni (1827), ambientato in parte sul Lago di Como. La storia di un amore di Dino Buzzati (1960), ambientato sul Lago di Como. Il nome della rosa di Umberto Eco (1980), ambientato sul Lago di Garda. L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957), ambientata sull'Isola di Procida, nel Golfo di Napoli. La luna e i falò di Cesare Pavese (1950), ambientato sul Lago di Garda. Il lago di ghiaccio di Primo Levi (1985), ambientato sul Lago di Garda. La ragazza del lago di Andrea Camilleri (2006), ambientato sul Lago di Lugano. L'isola disabitata di Italo Calvino (1945), ambientata su un'isola immaginaria nel Lago Maggiore. Questi romanzi e racconti offrono una visione affascinante dei laghi italiani, che vengono presentati come luoghi di bellezza, mistero e avventura. Il conte di Montecristo di Dumas è un classico della letteratura mondiale che racconta la storia di Edmond Dantès, un giovane marinaio che viene ingiustamente condannato a morte. Fuggito dal carcere, Dantès si vendica dei suoi nemici e diventa un ricco banchiere. Nel corso della sua storia, Dantès visita il Lago Maggiore, dove incontra la marchesa di Villefort e la sua figlia Mercedes, di cui è innamorato. I Promessi Sposi di Manzoni è un altro classico della letteratura italiana che racconta la storia di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, due giovani innamorati che vengono ostacolati nelle loro nozze dalla malvagità del conte Attilio. Nel corso della loro storia, Renzo e Lucia si rifugiano sul Lago di Como, dove incontrano il cardinale Federigo Borromeo. La storia di un amore di Buzzati è un romanzo d'amore che racconta la storia di Corrado e Giuliana, due giovani che si innamorano durante una vacanza sul Lago di Como. La loro storia è però destinata a finire tragicamente, quando Giuliana viene uccisa in un incidente stradale. Il nome della rosa di Eco è un romanzo giallo che racconta la storia di Guglielmo da Baskerville, un frate francescano che viene inviato a indagare su una serie di omicidi avvenuti in un'abbazia sul Lago di Garda. L'isola di Arturo di Morante è un romanzo che racconta la storia di Arturo, un bambino che vive sull'Isola di Procida con la sua famiglia. Arturo cresce in un ambiente magico e misterioso, che lo porta a riflettere sulla vita, l'amore e la morte. La luna e i falò di Pavese è un romanzo che racconta la storia di un gruppo di amici che trascorrono le vacanze estive in un paese sul Lago di Garda. Il romanzo è ambientato negli anni '30, in un periodo di grande incertezza e violenza. Il lago di ghiaccio di Levi è un romanzo che racconta la storia di un gruppo di prigionieri ebrei che sono costretti a lavorare in un campo di concentramento sul Lago di Garda. Il romanzo è un racconto drammatico e commovente della Shoah. La ragazza del lago di Camilleri è un romanzo giallo che racconta la storia di un commissario di polizia che indaga sull'omicidio di una ragazza sul Lago di Lugano. L'isola disabitata di Calvino è un racconto fantastico che racconta la storia di un gruppo di bambini che scoprono un'isola incantata sul Lago Maggiore. Questi sono solo alcuni dei tanti romanzi e racconti ambientati sulle sponde dei laghi italiani. La letteratura ha contribuito a rendere questi luoghi ancora più affascinanti e misteriosi, e ha permesso ai lettori di conoscere e apprezzare la loro bellezza. Read the full article
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lamilanomagazine · 10 months
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PeM! Festival, Parole e Musica in Monferrato: tra gli ospiti anche Manuel Agnelli, Flaco Biondini e Marinella Venegoni.
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PeM! Festival, Parole e Musica in Monferrato: tra gli ospiti anche Manuel Agnelli, Flaco Biondini e Marinella Venegoni. Manuel Agnelli, il nome simbolo del rock italiano degli ultimi 30 anni; Flaco Biondini, cantante, autore e leggendario chitarrista di Francesco Guccini; Marinella Venegoni, prima donna nella critica musicale italiana e prestigiosa firma de La Stampa. Sono loro i primi ospiti della 18a edizione del “PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni che da fine agosto a inizio ottobre toccherà varie località, a partire da San Salvatore Monferrato (comune capofila), con la direzione artistica di Enrico Deregibus. Una manifestazione unica, il cui fulcro da molti anni è costituito da incontri/intervista con artisti e intellettuali che, nel caso di musicisti, si raccontano inframezzando alle parole una parte musicale. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e si svolgono nel Monferrato (sito Unesco) e nei suoi dintorni, a un’ora o poco più da Torino, Milano e Genova. Manuel Agnelli sarà il 2 settembre alle 18 a Lu-Cuccaro Monferrato (in località Cuccaro), Marinella Venegoni a San Salvatore in data da definire, mentre Flaco Biondini è previsto il 17 settembre alle 18 (in collaborazione con il festival “Sut la Cupola”) a Camagna Monferrato, comune che entra per il primo anno nel festival. Lo scorso anno PeM aveva toccato San Salvatore, Lu-Cuccaro, Balzola, Valenza, Mirabello (con il Country Sport Village), Alessandria, Pontestura e Rive per un totale di 18 appuntamenti. Il cartellone completo dell’edizione 2023, che sarà annunciato nei prossimi mesi, si preannuncia altrettanto denso. È intanto già aperto il bando per la seconda edizione del “PeM Music Contest”, il concorso riservato a solisti e gruppi fra i 18 e i 35 anni della provincia di Alessandria, che siano autori dei propri brani. L’organizzazione è del Country Sport Village di Mirabello Monferrato con la collaborazione di RadioGold. Bando e scheda di iscrizione sono disponibili su www.pemfestival.it/pem-contest. L'iscrizione è gratuita, mentre la scadenza è prevista per il 10 luglio 2023. La finale si svolgerà dal vivo a settembre durante PeM. Corrado Tagliabue, sindaco di San Salvatore dichiara: “Il PeM! Festival nasce con un orizzonte ampio, a San Salvatore Monferrato, sulla collina della Torre Paleologa, uno straordinario luogo di avvistamento su tutto il Monferrato e la pianura circostante. È un festival che allarga lo sguardo, che offre appuntamenti nei luoghi più belli del nostro territorio, coinvolge i Comuni e le loro comunità e porta la straordinaria bellezza della contaminazione fra parole e musica, arte e spettacolo”. Il festival è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l’attenzione della stampa nazionale. Gli artisti che vi hanno partecipato: Diodato, Malika Ayane, Morgan, Arturo Brachetti, Pilar Fogliati, Ron, Nada, Samuel, Enrico Ruggeri, Violante Placido, Guido Catalano, Zen Circus, Tosca, Luca Sofri, Franco Arminio, Motta, Ghemon, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli, Fabio Troiano, Giovanni Truppi, Marina Rei, Vittorio De Scalzi, Carlo Massarini, Vasco Brondi, Francesco Bianconi dei Baustelle, Ensi, Ernesto Ferrero, Paolo Benvegnù, Chiamamifaro, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Paolo Bonfanti, Roberta Giallo, Marina Massironi, Davide Longo e molti altri.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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circusfans-italia · 1 year
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RIPARTE L'HAPPY CIRCUS CON UN ALTRO CHAPITEAU
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RIPARTE L'HAPPY CIRCUS CON UN ALTRO CHAPITEAU La solidarietà tra circensi è essenziale ed è una dote che nei momenti di difficoltà li caratterizza. Dopo le violente raffiche di vento che hanno lacerato gravemente lo chapiteau dell'Happy Circus di Fulvio Medini, reso così inutilizzabile, diversi colleghi si sono fatti avanti mettendo a disposizione le proprie strutture.
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Tra queste Cica De Bianchi ha messo a disposizione della famiglia Medini il proprio chapiteau giallo a 8 antenne con cui intende aprire un proprio complesso che indicativamente potrebbe iniziare la tournée in primavera. Si tratta dello chapiteau giallo con cui qualche anno fa la famiglia di Carmen Vassallo e Vincenzo Bisbini diedero vita al Queen Circus in collaborazione con la famiglia Piazza. Negli ultimi mesi lo chapiteau in questione ha ospitato il debutto del Circo Coliseum della famiglia di Arturo Curatola.  E proprio a Palermo Fulvio Medini è andato a prenderlo da Cica De Bianchi per far fronte a questo momento di difficoltà.  RIPARTE L'HAPPY CIRCUS Visita le nostre sezioni ARCHIVIO ALMANACCO DEL FESTIVAL DI MONTE-CARLO  TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto   Read the full article
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garadinervi · 4 years
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Bruno Munari, Bozzetto per copertina di 'Cappuccetto giallo' («Tantibambini» 12, Einaudi, Torino, 1972; then Corraini Edizioni, Mantova, 2007), n.d. [1971]; in Bruno Munari: Il disegno, il design, Edited by Gloria Bianchino, Introduction by Giulio Carlo Argan (1979), Texts by Gloria Bianchino and Renato Nicolini, Interview with Bruno Munari by Arturo Carlo Quintavalle (1979), CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma, Corraini Edizioni, Mantova, 2008, p. 163
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neonlichter · 5 years
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Days Of Steam Episode 7 (April 5, 2019)
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Forgotten giallo soundtracks, sleazy house, squally electronics, fourth world soundscapes, surface noise, music for freaks.
Dillon Wendel - Pulse - The Trilogy Tapes Arturo Stalteri - La Pescatrice Di Perle - Soave Ramzi - Messiah - Mood Hut DJ Olive - Bank It A, B, C, D, E, F - Quatermass K-Lone - Old Fashioned - Soundman Chronicles ADMX-71 - Shell Stations - Sonic Groove Experiments Low Jack - Flashes - In Paradisum Francesco Clemente - Suoni Dalle Ombre Oltre - Creme Organisation L'Estasi Dell'Oro - Every Light Is Blue - Macro Powell - Fizz - Liberation Technologies Peder Mannerfelt - Gulo Gulo Caesitas - Digitalis Recordings S&M Trading Corp - Metal Surface Repair - Fit Sound Two Man - Stratosphere - Man Band House Of Gypsies - Kool Life - Freeze Records Italojohnson - 006 A1 - Italojohnson Journeymann Trax & D. Tiffany - Canopy - 1080p Batu - Nosema - Hessle Audio Transphonix - The Deep End - Eightball Love Quartet - Kiss Me, Don't Be Afraid - Heartbeat Joshua - Sure - Music For Freaks The Mole People - Ocean - Strictly Rhythm 2 Body's - Sexuality - House Records Legowelt - Flight Of The Jupiter - Creme Organisation Mr. Ho - Vintage VSTs - Clone Jack For Daze Raw M.T. - One Last Shot - Lobster Theremin
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vaginosibatterica · 3 years
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Faccio il punto.
Dall'inizio dell'anno sono entrate nella mia libreria: la graphic novel Sniff, Medea di Christa Wolf, Il diario intimo di Sally Mara, Sorvegliato dai fantasmi, Chilografia, Nascita e morte della massaia, Ragazzi Selvaggi, I Demoni, Notti al circo (9). Di questi ho comprato usati sei tomi.
Mi sono stati regalati Zoo o lettere non d'amore, I fratelli Karamazov, L'educazione sentimentale, Don Chisciotte, MacBeth, una raccolta di racconti di Kipling, un libro di Stephen King. Poi (da Luca) La foresta nella notte, Auto da fé, un saggio su Vittorini, un saggio d'arte, la raccolta dei romanzi di Luigi di Ruscio.
Ho scambiato Siddharta, Ubik, una raccolta di racconti di Margaret Atwood, Il buio oltre la siepe, due libri di Dacia Maraini, Felicità e altri racconti della Mansfield, l'autobiografia di Caparezza, (...) e L'Isola di Arturo per avere: un romanzo russo, Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, un giallo di Carlo Bernari, Cent'anni di solitudine, Le metamorfosi di Apuleio, un saggio sul suicidio, I detective selvaggi di Bolano, Amori Difficili.
Tra i libri già letti vorrei moltissimo: Fame di Hamsun Knut, Racconti sentimentali e satirici di Zoschenko, Jakob von Gunten, la nuova traduzione della saga del Signore degli anelli, Midori ragazza delle camelie, Il soccombente, forse L'ultimo degli Eltysev.
Vorrei anche Superwoobinda, Sogno Proibito di Alba de Cespedes, Sputiamo su Hegel e Risveglio di Primavera di Wedekind, che però dovrei cercare tra l'usato perché non più stampati.
I libri che vorrei che non ho ancora letto sono: un manuale sulla flora dei boschi delle Murge, "Dadaglobe Reconstructed" (e sarebbe proprio il momento perché in tedesco adesso costa solo venti euro - che io non parli tedesco è un dettaglio a margine), Cevengur di Platonov, Le Metamorfosi di Ovidio, Anestesia Locale di Gunter Grass (non disponibile) e un atlante sulle stelle non disponibile anche questo.
Mi sono accorta (gosh) di aver perso: La società della stanchezza, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (Einaudi).
Luca ha Picasso di Gertrude Stein.
Ho rubato: Tamburo di Latta.
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Si svolgerà il 29 Novembre 2021 presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma, in via L’Aquila 66, la terza edizione del Bloody Festival Roma, organizzato da L.Armonia Associazione. Ultimamente impegnato nelle riprese di Occhiali neri, che segna il suo atteso ritorno sul grande schermo dopo molti anni di assenza, il Maestro dell’italian thrilling    Dario Argento sarà testimonial di questa nuova edizione del Bloody Festival Roma, che avrà come madrina Manuela Arcuri e il cui sponsor è la ZTV Production di Sergio Romoli.
Suddivisi in tre diverse sezioni che prevedono Horror, Giallo e Thriller, i lungometraggi in concorso, proiettati in una fascia oraria compresa tra le ore 11.00 e le ore 23.00, saranno Clara di Francesco Longo, Nati morti di Alex Visani, L’uomo col cilindro di Stefano Simone, Yuria di Mattia Riccio e Italian horror stories, film a episodi diretto da Antonio Losito, Daniele Malavolta, Andrea D’Emilio, Vincenzo Della Corte Gianluca Bonucci e Francesco Giorgi sotto la supervisione di Claudio Fragasso, storica firma del cinema di genere italiano cui si devono, tra gli altri, Palermo Milano solo andata e La casa 5. Ma vi sarà molto spazio anche per i cortometraggi, che, come i film citati, verranno premiati con appositi sampietrini da una giuria di qualità costituita da professionisti della Settima arte, con direttrice artistica l’organizzatrice esecutiva di ZTV Production Sabina Pariante e presidente il direttore della fotografia e sceneggiatore Mark Melville.
I giurati sono la produttrice Carla Finelli, la financial manager Sonia Giacometti, il regista e sceneggiatore Giovanni Galletta, il pittore Roberto Russo, la make-up artist Isabella Morelli, lo scenografo Arturo Andreoli, Angelo Interlenghi, organizzatore di tutti i film di Federico Fellini e Dario Argento, e gli attori Eleonora Pariante, Antonella Interlenghi, Giulio Neglia e Claudio Collevecchio.
Eventi fuori concorso saranno Abisso nero, zombie movie di Gaetano Russo che ha anticipato il Coronavirus, il promo di Gotico padano, documentario di Roberto Leggio incentrato su La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati, e Doppia luce di Laszlo Barbo, al quale verrà riconosciuto un premio speciale.
Novità di questa edizione è, inoltre, il Premio Roberto Pariante alla carriera, dedicato allo storico aiuto regista che fu anche autore dell’episodio Testimone oculare, facente parte della mini-serie televisiva argentiana La porta sul buio, e che verrà consegnato a Claudio Fragasso.
L’attore e artista Stefano Natale si occupa della realizzazione dei premi per questo appuntamento con Bloody Festival Roma, che regalerà, come sempre, tanti piacevoli brividi di paura a tutti gli appassionati e non di horror e mistero.
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fibula-rasa · 6 years
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September 2018 in Review
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You should all be proud of me this month, as I actually watched MORE than one movie made in this decade. There was little rhyme or reason to the films I watched this month. I was pretty scattered honestly and my viewing habits show it. I keep a full diary on letterboxd and IMDB.
A major highlight of September was TCM’s month-long series hosted by the African American Film Critics Association (AAFCA) The Black Experience on Film. I only caught a few of the films but went out of my way to watch the introductory conversations. TCM’s Trailblazing Women series with Illeana Douglas was a favorite feature of mine and I’d love to see even more hosted series for marginalized groups in film history. It might be too much to suggest Disability on Film… But I’ve been considering doing a blogging series on that myself!
The reviews below the jump are essentially transcriptions of the notes I took right after watching the films. They’re presented in the order in which I watched them.
Brigsby Bear (2017)
23 January 2017 | 97 min. | Color
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When Brigsby Bear came out there were a number of people, in real life and online, who gushed about it non-stop. I was pretty wary to see it. In the past, often when people around my age pick out a new darling film or TV series, I’ve been burned. Sometimes it’s something cynically violent in a way that’s disturbing to overlook. Sometimes it’s something with too much ironic detachment for my taste. Or it’s something straight-up ableist, sexist, or bigoted. (How are we still traumatizing all “Strong Female Characters” in the 2010s. Come on.)
BUT, Brigsby Bear was really good!? I honestly wasn’t expecting such a heartfelt and humanist film. A modern comedy movie that has faith in the good of all people? Amazing. I hope that the success of this film can be the beginning of a new chapter of millennial comedy so we can wholly move on from calling cynical intellectualized bigotry humor.
I got emotional as the friendship between Spencer and James developed. Maybe because I’m a clinically strange person myself. I don’t always have the energy in social situations to keep my neurotypical mask on and when I show my actually autistic self to people it doesn’t usually go all that well. That’s why it’s a special, joyful moment to find acceptance. Brigsby captures this so well. That feeling where people suddenly like you for your weirdness, rather than getting aggressive over it, is like a psychological hug. Kyle Mooney’s portrayal of James in those moments of acceptance is very true to life.
It’s refreshing to have the tension of a comedy film built around a feeling that misunderstandings might make everything fall to pieces. And then the tension releases because everyone is trying so hard to be their best self and things get sorted. I’m used to this dynamic in quite a few old romantic comedy films, but it’s a strategy not employed all that often today. If this is where millennial art is headed I’m ready to take out the trash marketed to us in the last decade.
At first I was worried that this was going to be another early 1980s throwback nostalgia piece without the spirit of media it was referencing (yes, I’m already fatigued by this). That thought was dispelled quickly.
The casting is great. The use of Mark Hamill is particularly ingenious.
Where to watch: it’s currently on demand through Starz.
Perfect Blue (1997)
28 February 1998 | 81min. | Color
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Perfect Blue is a must-see for giallo fans, I think. It was very cool to see a Japanese filmmaker create a giallo-inspired psycho-detective thriller and specifically to see Satoshi Kon’s take given his skill in weaving tales about identity.
Perfect Blue is a harsh criticism of Idol culture (and, more broadly, fan culture).
This film requires a huge content warning for sexual violence and assault. If I hadn’t been watching Perfect Blue in a theater, I absolutely would have had to pause the film and take breaks a few times. Which is why, if you haven’t seen any other Kon films, it might be best to start elsewhere–even though Perfect Blue was his first feature. My first exposure to Kon was a few years back with Millennium Actress (2001) and then Paprika (2006). Both are great for newcomers to Kon. Paprika is usually the easy to find. Tokyo Godfathers (2003) is also worth watching, but pretty far afield from Perfect Blue.
Now I’m not suggesting that Perfect Blue isn’t good. It’s great. It’s simply that it’s such an intense and potentially triggering film that it might put some people off Kon’s other work. That may well have happened to me if this had been the first Kon film I saw rather than my last of his filmography.
As with Kon’s other films, the animation is fantastic and imaginative. I don’t want to give too much away about the story, so feel free to ask if you need more specific content warnings.
Where to watch: This one’s not so easy to get your hands on. Your local library or video store might be the best place to look. But, GKids does have some theatrical screenings upcoming.
New Orleans (1947)
18 April 1947 | 90min. | B&W
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I watched this film on TCM as part of the aforementioned Black Experience on Film series with AAFCA.
As it was a month-long series in September, I probably should have mentioned it sooner, but the whole series was fantastic. The critics offered useful context for all of the films. Given that the films elicit mixed responses and have complicated roles in cultural and social history, it was very cool to see people debate and disagree on the films. It was valuable to witness even the disagreements that weren’t all that complicated and more about personal taste than politics. With New Orleans for example, one of the hosts liked the film and the other disliked it, though both held an appreciation for it. More civil disagreement about films, please and thanks.
I liked New Orleans and am disappointed that I hadn’t even heard about it before. Although, I do agree with critic/host Jamaal Finkley that it’s a disappointment that New Orleans doesn’t provide any insight into the personal trials of the Black characters.
It’s always a treat to see Arturo de Cordova, but that goes double when it’s an American film where his role isn’t informed by Latin/Mexican stereotypes. This is actually one the more refreshing aspects of the film. The Black characters lack interiority and their struggles are left out of the film, but Louis Armstrong’s and Billie Holiday’s characters are average people and don’t hew to stereotypes. It’s not exactly a victory for representation, but it’s still an improvement.
That said, the music is great and I wish there were more of it. It’s well established in the film that New Orleans’ problems largely come from badly-behaved white people, which I appreciate. (Is that too real?) Arturo de Cordova is great as the romantic lead of the film. I only wish Dorothy Patrick had the charisma to seem like a better match for him.
New Orleans is definitely worth checking out if the progress of Black representation in film is of interest to you or if you have a special interest in jazz or New Orleans.
Where to watch: It looks like Kino’s DVD release might be out of print, so libraries & video stores might be your best bet. OR, you can wait until TCM plays it again.
The Boy (2016)
22 January 2016 | 97min. | Color
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Sooooo depending on how long you’ve been following the blog, you may or may not know that I love horror movies and ghost stories and whenever those things meet. When I first saw the trailers for The Boy ahead of its theatrical release, it did pique my interest. However, that’s mostly because they made me laugh. I am not someone who’s creeped out by dolls though. If you are, I suspect this film actually might be scary to you.
The Boy has a solid premise. At first it reminded me of the story “Baby Doll” by Larry LeClair from the radio show Nightfall. (”Baby Doll” is a better story, FYI, and creepier.) Unfortunately, the execution of The Boy’s story was disappointing. The film drags when it shouldn’t and the flow of the lead character warming to the doll felt stilted. The Boy’s big reveal ended up feeling a bit cheap as a consequence.
That said, I had fun watching it. I got some good laughs from Brahms’ ghostly antics and the middle part of the film is chock full of them.
The house from the film is so beautiful. I can’t believe it’s in Vancouver. Or that it’s a location for Little Women (1994)? I somehow didn’t recognize it.
Whether The Boy is worth a watch is debatable. If you like Haunted Doll stories, the execution and ending might be unsatisfying for you. Maybe if you like the odd modern horror film that can’t embrace its own camp, The Boy would be perfect for you?
Where to watch: It’s currently streaming on Netflix.
Street Scene (1931)
5 September 1931 | 80min. | B&W
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This movie was a good old kick in the pants.
Street Scene an adaptation of a Pulitzer-Prize-winning stage play by Elmer Rice. It depicts the problems of New York City tenement residents and their relationships with one another. Though this is a pre-code film, I still imagine there would have been notable changes for censors. That said, the film is still very… mature. Additionally, I’ve seen suggestions that the film we know today is a re-edit of the film for post-code re-release. Hoo boy, what that source material must have been then.
One challenge a lot of filmmakers have when adapting stage plays to film is avoiding static staging–as if someone simply recorded the play. Street Scene doesn’t fear this and I think it works out. Almost all of the film takes place on the stoop of the tenement. The building facade is a truly impressive setup for filming. The camera work livens up the visuals with tracking shots and unexpected angles not commonly seen in early-sound films. (Unsurprisingly, Gregg Toland worked on the film!)
The acting is fantastic and, as someone who has spent the lion’s share of her life in cultural melting pots, the atmosphere the actors create is very authentic. Frankly, after living in Brooklyn for five years (four years ago), some neighborhoods still feel like this–only the voices are Puerto Rican and West Indian instead of European. It’s fascinating to see those veins of permanence in a city that’s changed as much as New York has.
The story primarily focuses on one family. The matriarch (Estelle Taylor) is bored with her unhappy marriage and takes up with the man who collects payment for milk delivery. The eldest child, Rose (Silvia Sydney), is pursued by seemingly every young, eligible man on the block and her not-so-young and not-so-eligible boss. The only one Rose shares feelings for is her downstairs neighbor, an unemployed student, Sam (William Collier, Jr.), who also happens to be Jewish. There is plenty of external resistance to their relationship for anti-semitic and/or financial reasons. Rose’s misgivings are a little more complicated. She feels trapped by the neighborhood and is wary to tie herself down to her current status at so young an age, regardless of how she feels about Sam. In the end, Rose’s mother’s fate cements her own. You can’t help but feel for both of them.
In case you haven’t already gathered this, the film calls for a content warning for anti-semitism and the use of anti-semitic slurs. [Note for clarification: the film is not anti-semitic, a few of the characters are.]
Street Scene takes social issues head on and is a pre-code through and through. It’s absolutely a top recommendation if you like pre-codes. It’s also worth watching if you’re into New York City history or have an interest in film adaptations of stage plays.
Where to watch: This one is pretty easy to see, but I haven’t sussed out the distribution rights or home video releases.
I also watched the film Sanatorium pod Klepsydrą / The Hourglass Sanatorium (1973). That left me with too many feelings to put in an amalgam post. Once I sort through how personal I want to get in discussing the film publicly, you can be sure it’ll get its own post up here.
Last Month’s Review
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Classifiche, che passione!
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Questa immagine è significativa: sono varie e tutte personali le liste di libri che si possono compilare, molti le tengono sul proprio dispositivo mobile in modo da averle subito disponibili da sottoporre al bibliotecario. Averne diverse da alternare può essere utile: quella dei classici indispensabili, quella per i momenti in cui ci si vuole rilassare (magari con un giallo d'autore) o divertire, quella per le vacanze, in cui si ha più tempo libero e si possono affrontare i tomi (come Underworld, Guerra e pace, I fratelli Karamazov, L'uomo senza qualità, La ricerca del tempo perduto) o semplicemente ultimarli, e così via, praticamente all'infinito, per fortuna la scelta è vastissima. La mia personale classifica dei libri da leggere (ovvero TBR, to be read, da spuntare man mano, una soddisfazione senza prezzo) è lunghissima, ve ne citerò solo alcuni: Rubè di Borgese, Pastorale americana di Philip Roth, Oblomov di Goncarov, la Vita di Alberto Pisani e La desinenza in A di Carlo Dossi, la Vita dell'arcitruffatrice e vagabonda coraggio di Grimmelshausen, Et in Arcadia ego di Emilio Cecchi, Il conservatorio di Santa Teresa di Romano Bilenchi, La scuola di ballo di Arturo Loria, Il viaggiatore incantato di Leskov, I beati Paoli di Luigi Natoli e così via.
Sfruculiando nel Web, ci imbattiamo in classifiche di tutti i tipi, da quelle generiche e “commerciali” che citano semplicemente i bestseller, e qui c'è poco da eccepire, il mercato detta legge: i 100 libri più venduti in Italia secondo Mondadori, quella di Feltrinelli, di Amazon, i Top30 Hoepli, quella di iBUK che usa come riferimento le vendite di oltre 1600 librerie italiane aderenti al circuito Arianna relativo ai soli e-book, la classifica dei 10 libri più belli dal 2000 ad oggi secondo «Panorama»; a quella dei 20 libri che si devono assolutamente leggere nella vita, e in questo caso il margine di opinabilità è praticamente infinito. Ma poi, 20 libri “indispensabili” non sono pochini? La mia classifica personale ne prevede molti di più, e la vostra?
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C'è la Top dei 35 libri più venduti al mondo (io, per esempio, ne condivido solo 7); più ambiziosa quella che elenca 100 libri di narrativa divisi in categorie (epica, classici, fantasy ecc.); la classifica dei dieci libri che non riuscirai a smettere di leggere (ma confesso che non ci ho neanche provato… e voi?). La classifica dei 20 migliori libri degli ultimi 20 anni è interessante perché, tra alcuni che abbiamo citato in questo blog e altri sicuramente di successo (La casa del sonno di Jonathan Coe, ma io aggiungerei almeno La famiglia Winshaw e La banda dei brocchi), ce ne sono alcuni che hanno suscitato le reazioni più disparate, come L'eleganza del riccio, Uomini che odiano le donne e Ogni cosa è illuminata.
Ci sono, è praticamente inevitabile, alcune gravi lacune, per esempio certe classifiche non comprendono Poe, o Il conte di Montecristo, il Libro di narrativa con la maiuscola, dove c'è tutto: storia, amore, avventura, vendetta e una scrittura in grado di travolgere; o, nella sezione polizieschi, Raymond Chandler, che è semplicemente il Dostoevskij del noir, e Simenon, mentre si limitano a citare Conan Doyle e Agatha Christie; o, per l'Italia, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, un vero e proprio unicum nella storia della letteratura, non certo un poliziesco secondo i canoni, ironico, divertente, ma soprattutto una delizia per gli amanti della lingua, con un lessico mirabolante, ricco di neologismi, grecismi, latinismi, voci dialettali che mutano a seconda del personaggio, sempre caratterizzato linguisticamente come solo un funambolo della parola del calibro di Gadda poteva fare. E dire che era un ingegnere (proprio come Musil). Esistono anche le classifiche dei libri più brutti, ma qui lascio a voi la parola…
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Per quanto riguarda le opere moderne, sono citati: Suttree di McCarthy, Ragtime di Doctorow da cui Milos Forman ha tratto un film, It di Stephen King, Grammatica della fantasia, di Rodari, La collina dei conigli di Adams, Altre voci altre stanze di Capote, ma io aggiungerei almeno Il male oscuro di Giuseppe Berto.
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Ci sono anche i 1000 libri da leggere assolutamente nella vita secondo i twitterer, e mi pare già una cifra ragionevole, considerando che un buon lettore “assume” in media un libro alla settimana (ma i più accaniti possono arrivare al record di Umberto Eco, la cui “dose” era quotidiana, cioè proprio un libro al giorno!) Che dire dei 20 incipit più belli della letteratura: Anna Karenina (famosissimo, recita: Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.), L'uomo senza qualità, I promessi sposi, Il giovane Holden, Lolita, Se una notte d'inverno un viaggiatore è praticamente tutto un incipit, come Esercizi di stile di Quenau, in un certo senso il Calvino francese… (Ma forse la palma resta sempre a Nel mezzo del cammin di nostra vita.)
Per non parlare dei finali più belli: Apologia di Socrate (uno dei più belli di tutti i tempi, anche se appartiene al genere filosofico: Ma è ormai tempo di andar via, io per morire, voi per continuare a vivere: chi di noi vada verso una sorte migliore, è oscuro a tutti tranne che al dio. Non vi ricorda il finale di un famosissimo film?), Il grande Gatsby (in assoluto uno dei miei preferiti: Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.), Via col vento (Troverò un modo per ricondurlo a me. Dopo tutto, domani è un altro giorno.), Dalla parte di Swann e così via. Che dire della classifica dei 5 libri meravigliosi e inspiegabilmente sottovalutati, un elenco davvero “discrastico”, e quella dei 10 libri brevi ma bellissimi (la consiglio vivamente perché sono tutti capolavori, ai quali aggiungerei Il ritorno di Casanova di Schnitzler).
E la vostra classifica? Consigliateci voi il libro imperdibile che non è stato citato da nessuno!
Sono certa che condividete l'affermazione di Borges: “Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; a me inorgogliscono quelle che ho letto.“
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moosterrecords · 5 years
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THIS HALLOWEEN, OTT CHANNEL MIDNIGHT PULPSERVES UP DARIO ARGENTO'S "DEEPLY TERRIFYING" ORIGINAL SUSPIRIA AND A COVEN'S WORTH OF ITALIAN HORROR CULT CLASSICS
Giallo Films Include Argento's Phenomena, Mario Bava's Black Sunday, Luciano Onetti's Francesca and the 2013 Giallo Homage, Sonno Profondo, and More!
Luca Guagadnino's remake of the 1977 Dario Argento cult classic Suspiria just set a 2018 box office record for best opening per theater before it goes wide this coming weekend. The update, which stars Tilda Swinton, Dakota Johnson, Mia Goth and Chloë Moretz, is set at a prestigious dance academy, and, as in the original, involves grisly murders and the supernatural.  But for genre fans interested in screening Argento's version "considered by many to be one of the all-time best horror films" the OTT platform MIDNIGHT PULP has horror fans covered - for FREE.
  Offering an expertly-curated selection of horror, thriller and cult programming, MIDNIGHT PULP is one of the few streaming outlets online offering the original SUSPIRIA, guaranteed to put an extra chill into this spooky season. In addition to this supernatural classic, MIDNIGHT PULP also offers a coven's worth of Italian horror classics in the GIALLO collection, featuring the best of the Italian horror genre from notable directors like Argento, Mario Bava and Luciano Onetti, and viewers can choose to view on a no-charge freemium model or with an ad-free premium subscription starting at $4.99.
  GIALLO Collection titles now available on MIDNIGHT PULP include: 
 SUSPIRIA (1977, Director Dario Argento) -- A newcomer to a fancy ballet academy gradually comes to realize that the school is a front for something far more sinister and supernatural amidst a series of grisly murders. Starring Barbara Magnolfi, Flavio Bucci, Jessica Harper, Miguel Bosé and Stefania Casini. (97 minutes) 
BLACK SUNDAY (1960, Director Mario Bava) -- A vengeful witch and her fiendish servant return from the grave and begin a bloody campaign to possess the body of the witch's beautiful look-alike descendant. Only the girl's brother and a handsome doctor stand in her way.  Starring Andrea Checchi, Arturo Dominici, Barbara Steele, Ivo Garrani, John Richardson and Mario Passante. (88 minutes) 
FRANCESCA (2015, Director Luciano Onetti) -- Two detectives must hunt down a maniac bent on cleansing his city of impure souls. At the same time, a young girl who'd disappeared 15 years ago mysteriously resurfaces. Could these two events be connected?  Gustavo Dalessanro, Luis Emilio Rodrigues, Raul Gederlini and Silvina Grippaldi star. (80 minutes)
MADHOUSE (1981, Director Ovidio Assonitis) -- Julia has spent her entire adult life trying to forget the torment she suffered at the hands of her twisted twin Mary... but Mary hasn't forgotten. Escaping hospital, where she's recently been admitted with a horrific, disfiguring illness, Julia's sadistic sister vows to exact a particularly cruel revenge on her sibling this year - promising a birthday surprise that she'll never forget. Starring Dennis Robertson, Michael MacRae and Trish Everly.  (93 minutes) 
PHENOMENA (1985, Director Dario Argento) -- A young girl, with an amazing ability to communicate with insects, is transferred to an exclusive Swiss boarding school, where her unusual capability might help solve a string of murders.  Daria Nicolodi, Donald Pleasence, Federica Mastroianni, Fiore Argento and Jennifer Connelly. (116 minutes)
SONNO PROFONDO (2013, Director Luciano Onetti) -- A stylish, lush, and lurid film from Argentina, Sonno Profondo faithfully recreates the style of Italian horror films of the 70s. After murdering a woman, a killer that is traumatized from his childhood memories gets a mysterious envelope slipped under his door. The hunter becomes the prey when he finds out that the envelope contains photos that show him killing the young woman. Starring Daiana Garcia, Luciano Onetti and Silvia Duhalde. (67 minutes) 
THE NIGHT EVELYN CAME OUT OF THE GRAVE (1971, Directed by Emilio Miraglia) - A decadent English lord thinks his second wife is his first wife back from the dead.  Anthony Steffen, Enzo Tarascio and Marina Malfatti star. (101 minutes) 
YOUR VICE IS A LOCKED ROOM AND ONLY I HAVE THE KEY
(1972, Directed by Sergio Martino)-- As a string of violent murders plagues the town, a lecherous writer, Oliviero, is visited by his young, beautiful, and self-confident niece, Floriana. A silver-haired stranger observes. More women die, and thoughts of harming his wife give Oliviero new inspiration. What's Floriana's game and who's the observant stranger? Watching all is a black cat named Satan. Starring Anita Strindberg, Daniela Giordano, Edwidge Fenech, Ivan Rassimov and Luigi Pistilli. (97 minutes). 
Midnight Pulp is available on the web, iOS, Android, Roku, Apple TV, Amazon Fire TV, Chromecast, Samsung Smart TV and additional platforms, and features thousands of streaming titles, with new titles programmed each week.   Registered users can watch videos for free with commercials while premium subscribers can access the entire selection of titles without commercials, in addition to early releases, director's cuts and exclusive content.
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stefimari65 · 2 years
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ATTENZIONE! PER TUTTI COLORO CHE SI TROVANO IN SARDEGNA!! BELLISSIMA OCCASIONE DI CONDIVISIONE: CORSO INTRODUTTIVO ALLO TZOLKIN Divertiamoci insieme ad approcciare l'affascinante mondo del Modulo Armonico delle 260 possibilità di permutazione dell'energia da questa parte della Galassia DOVE: Al Castello Giallo Pittulongu - OLBIA QUANDO: KIN 150 CANE RISONANTE BIANCO SABATO 28 Gennaio Dalle ore 15 alle ore 18 Ore 18:10 - LA NAVE DEL TEMPO una lettura tratta dalla Sonda di Arturo, un libro fondamentale per cominciare a ricordarci chi siamo. KIN 151 SCIMMIA GALATTICA BLU DOMENICA 29 Gennaio Dalle ore 10 alle ore 13 Relatori del corso: Laila, Emilia, Stefania, Aneta, con la partecipazione di Fulvio Riu Possibilità di fermarsi a cena e a dormire (posti limitati) su prenotazione. Per info, dettagli e prenotazioni: Laila whatsapp 347.7975021 (solo messaggi) #oracolidelsincronariogalattico #tzolkin #13lune #inlakech https://www.instagram.com/p/CY2NT7fsnsu/?utm_medium=tumblr
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alfredomedici · 3 years
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PAGINA 64
Erano le 8.15 del 12 gennaio.
L aria fredda e mattutina quasi commuoveva Arturo che come in un deja-vu si ritrovò improvvisamente in quegli istanti vissuti davanti al portone della scuola elementare "N. Parisi".
Era l'ingresso del tribunale.
Ed invece del bidello stavano lì una guardia giurata e un metal-detector a decidere l'ingresso nel tempio della legge.
Spicciato il riconoscimento si portò verso l'aula 17 del secondo piano, sezione penale.
Il tribunale non era quello dei film americani: ordinati e scenograficamente solenni, con il giudice poco sorridente messo sul trespolo più alto.
Quel tribunale era un luogo affollato da gente incravattata e con borse di pelle usurata, vociante e un po sguaiata come in un mercato rionale senza gli odori della frutta.
Il tempio della legalità non aveva nulla della sacralità dei tempi religiosi dove la croce domina lo spazio e i santi ti guardano con severa dolcezza.
Arturo si trovò un po smarrito tra i tanti avvocati e avvocate con giacche blu o marroni i maschi e tacchi e tailleur le femmine.
Finalmente individuò Ines fuori dall'aula 17 insieme con la segretaria.
Si sentì risollevato e un po' meno fuori posto.
Ines gli sorrise con quello sguardo che lui ricordava: quello dolce e accogliente.
Scoprì che nell'aria, tra loro, non c'era voglia di battaglia.
Forse le capacità dialettiche Ines le stava conservando per il processo.
Finamente entrarono nell'aula e vi trovarono un signore occhialuto al di là di una scrivania e, seduto ad un banco, Enrico con il vestito gessato da gangster marsigliese.
Arturo trovò il suo paziente ingrassato ma perfettamente sbarbato e ripulito e considerò che forse il carcere non doveva essere un luogo così infernale.
Il giudice occhialuto con voce annoiata lesse un papiello di fatti punteggiati da articoli e articoletti.
Arturo sentì il suo corpo trasformarsi in una pellicola Kodak a colori e quell'estraneamento alla situazione lo resero spettatore di un film giallo all'italiana.
Dopo questa introduzione Ines prese la parola e con voce sicura propose al signore della legge in terra di ascoltare il "perito di parte" il dottor Arturo.
Arrivò cosi il momento dell'interrogazione che in un tribunale diventava interrogatorio.
《Dottore ci dica quali elementi psicologici e psichiatrici ha verificato e riscontrato circa la personalità dell'imputato》fu l'esordio degli occhiali fatti prima uomo e poi giudice.
《Il sig. Riccio è affetto da disturbo borderline con manifestazioni psicotiche di tipo paranoide, ad eziologia verosimilmente correlata all' abuso e alla dipendenza da sostanze tossiche. È stato mio paziente per vari anni e posso confermare la strutturale tendenza narcisistica a ideazioni megalomaniche. All'immaturità affettiva è associata la tendenza a deliri di tipo mistico: il sig. Riccio frequentemente dialoga a con P.Pio ricevendo dal santo indicazioni per una vita più sana e regolare》.
Quest'ultima affermazione mosse il sorriso degli astanti eccetto del giudice miope.
Tornato al banco Ines gli cercò la mano e velocemente gliela strinse in segno di approvazione.
Affettuosa approvazione.
Il processo procedeva e il film stava prendendo un ritmo piacevole.
Enrico guardò inebetito Arturo, mentre Ines sottovoce gli diceva:《 Tutto bene, Enrì, il dottore è andato bene》.
Arturo si distese, allungò le gambe e senti di amare tutti i presenti ma Ines di più.
Arturo si sentì contento come quel trenta preso all'esame di psichiatria a Napoli quando recitava da studente in medicina.
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garadinervi · 4 years
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Bruno Munari, Prova di colore. Illustrazione per 'Cappuccetto giallo' («Tantibambini» 12, Einaudi, Torino, 1972; then Corraini Edizioni, Mantova, 2007), n.d. [1971]; in Bruno Munari: Il disegno, il design, Edited by Gloria Bianchino, Introduction by Giulio Carlo Argan (1979), Texts by Gloria Bianchino and Renato Nicolini, Interview with Bruno Munari by Arturo Carlo Quintavalle (1979), CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma, Corraini Edizioni, Mantova, 2008, p. 161
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