Tumgik
#concretezza
la-scigghiu · 5 months
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«Sai che non ho mai avuto dei sogni? E non perché non avessi ambizioni ma perché li ho sempre considerati dei progetti...ho sempre pensato a cosa dovevo fare affinché si realizzassero. Ho tanti desideri però sono desideri sempre legati a qualcosa di concreto che si può realizzare»
.🦋.
🔸Paola Cortellesi
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scogito · 1 year
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Pensa sempre alla pratica. Vai sempre nella concretezza.
Se ti rivolgi a insegnamenti interiori il tuo dovere è portarli sul piano pratico.
Se chiedi a insegnanti di spiritualità (bruttissima definizione, ma è per capirsi) il loro dovere è indicarti un accesso alla pratica.
L'obiettivo di qualsiasi conoscenza è la pratica. Il senso della pratica è la comprensione con la Fonte diretta. Nessuna evoluzione è reale se non attraverso questa Fonte.
Il resto è raccontarsela, trovare vie di fuga o cercare scorciatoie, oltre che fasulle spesso pericolose.
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frafree98 · 7 months
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MOOD OF THE DAY
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lospalatoredinuvole · 7 months
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Non c'è niente di più triste di una persona che deve ingannare gli altri per sentirsi importante.
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iltuoscopo · 2 months
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- Se non la metti in pratica non è evoluzione.
Anna
▶︎ Il tuo Scopo ▶ T.me
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falcemartello · 13 days
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Era evidente che si sarebbe andati a parare qui.
La convergenza tra ecologismo e scientismo crea un mostro estinzionista.
L'ecologismo è molto cambiato rispetto alle sue origini,fatte di battaglie locali in difesa della biodiversità e dell'estensione boschiva.
Ora venera una divinità matematica globale composta di grafici, statistiche, modelli proiettivi.
Questa traiettoria andrebbe studiata meglio.
L'ecologismo storico predicava e difendeva sul campo la sacralità della vita, estesa a tutte le sue forme. L'ecologismo scientista difende il "Dio Pianeta", fatto di dati e proiezioni, dalla vita stessa, desacralizzata e, nella sua materiale concretezza, contrapposta all'astratto.
L'astratto matematico prende il posto dell'astratto spirituale e, come esso, genera un dio composto della propria materia. E tende quasi naturalmente a vedere la carnalità della vita come il suo principale nemico.
Secoli a frenare queste derive, ora la giostra riparte daccapo.
In conclusione...
Se provi ad analizzare criticamente qualcosa che sta avvenendo ti prendi del negazionista.
Se provi a farlo di qualcosa che si è già compiuto ti prendi dello sciacallo.
Certe persone non solo sono incapaci di pensiero autonomo, ma hanno persino dato valenza morale al conformismo.
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Lei non era una donna qualunque, una con un bel paio di gambe, un bel seno, un bel sedere o un viso particolare, non so dire neppure se fosse realmente bella esteticamente.
Aveva le rughe dei suoi anni, dei suoi vissuti, un carattere spigoloso, era complessa, quasi schiva, contorta ... eppure era così bella nel suo fare, nel suo amare, nel suo infinito essere. In ogni cosa che faceva trovavi celato tutto il suo fascino, aveva addosso il profumo selvaggio di libertà, di sogni, di concretezza, di passione. No, decisamente lei non era una donna qualunque, aveva il cuore esteso verso l'infinito, infinito come lo è il mare, come lo è l'universo e profonda come l'oceano.
Silvana Stremiz
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sciatu · 7 months
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TEATRO DI TAORMINA
Non è un teatro è il nido della parola quella che è legge e gioia avventura e conoscenza. È la forma del suono che nasce nel suo centro e diventa universo È l’immaginazione resa realtà la concretezza dei sogni il ricordo che rivive l’anima degli uomini che qui prende forma e diventa voce, movimento lento gesto, danza sacra È lo specchio della follia dell’amore e passione ne rivela la grandezza i limiti, ne raccoglie i sogni, celebra carnalmente silenzi e dolori esplode nella loro gioia giudica i loro errori. Non è solo un teatro È un altare, una croce, una piazza, una discarica è lo sguardo severo del giudice quello dolce degli amanti il movimento che crea il silenzio della distruzione la rinascita nella parola è poesia, luce nelle tenebre la preghiera di chi non crede è, nell’eterno silenzio la miracolosa voce della vita.
It is not a theater, it is the nest of the word, that which is law and joy, adventure and knowledge. It is the form of sound, which is born in its center, and becomes the universe. It is imagination made reality, the concreteness of dreams, the memory that comes to life, the soul of men, which here takes shape and becomes voice, movement. slow gesture, sacred dance. It is the mirror of madness, of love and passion, it reveals their greatness and limits, collects their dreams, carnally celebrates silences and pains, explodes in their joy, judges their mistakes. It is not just a theatre, it is an altar, a cross, a square, a landfill, it is the severe gaze of the judge, the sweet gaze of the lovers, the movement that creates, the silence of destruction, the rebirth in the word, it is poetry, light in the darkness, the prayer of those who do not believe, is, in the eternal silence, the miraculous voice of life.
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elenascrive · 4 months
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Mio Caro 2024,
innanzitutto Ti dò il Mio benvenuto
Ti dico subito che
rispetto ai Tuoi predecessori,
non voglio riempirti di nuovi propositi
Soprattutto di aspettative
che sanno solo d’illusioni
Da Te vorrei solo concretezza
Ecco perché sarò pronta
a qualsiasi evenienza
So benissimo che molto dipenderà da Me,
dal coraggio che riuscirò a scavare
dal profondo delle Mie paure
Da quei limiti che riuscirò a superare,
non facendomi intrappolare
da quelle insicurezze e dalle sfighe
Da quei confronti che
devo assolutamente evitare,
per non cadere in quel senso
d’inadeguatezza
che mi accompagna da tutta la Mia Vita
Voglio continuare a prendermi
cura di Me Stessa
per piacermi di più
Voglio continuare ad essere più egoista
per Il Mio Amor proprio
Smettere d’inseguire, di ricorrere
per essere Io
Colei che di tanto in tanto
viene inseguita e rincorsa
Continuando ad imparare l’arte
di lasciare andare
Meno senso del dovere e più strafottenza,
infischiandomene delle conseguenze
Voglio essere più indulgente
accarezzando dolcemente quei Miei sbagli
quasi fossero vittorie
per ricavarne qualcosa di buono
per il futuro
perché ho costantemente voglia d’imparare,
soprattutto dai Miei errori
Continuando a percorrere la strada
della consapevolezza di non essere per tutti
di vivere il Mio tempo senza ritardi
Questa è la Mia vita
non quella degli altri,
la vivo alla giornata
provando a non avere rimpianti
Spero di accantonare chi
non ne vuole fare parte,
mandando a fanculo
chi mi dice cosa fare
Ribellandomi con il rumore assordante
del Mio silenzio
contro le ingiustizie
che nel frattempo si saranno
moltiplicate
Perché Io sono una Guerriera
e l’Unica Persona a cui devo dimostrarlo
è a Me Stessa!
Sarai un anno bisestile
con quel Tuo giorno in più
che mi auguro possa riuscire
a fare la differenza
ed Io con Te!
Ti saluto con un abbraccio d’incoraggiamento!
Tua Elena
@elenascrive
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catsloverword · 8 months
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Non è il silenzio che mi uccide
È l'indifferenza
Non è il dialogo che mi spaventa
È quando si fa monologo il più delle volte
Non è la lontananza che mi destabilizza
È la mancanza di concretezza
Non sei tu che mi manchi
È la tua presenza
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canesenzafissadimora · 8 months
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Lei non era una donna qualunque, una con un bel paio di gambe, un bel seno, un bel sedere o un viso particolare, non so dire neppure se fosse realmente bella esteticamente. Aveva le rughe dei suoi anni, dei suoi vissuti, un carattere spigoloso, era complessa, quasi schiva, contorta… eppure era così bella nel suo fare, nel suo amare, nel suo infinito essere. In ogni cosa che faceva trovavi celato tutto il suo fascino aveva addosso il profumo selvaggio di libertà, di sogni, di concretezza, di passione. Non era perfetta, anzi era lunatica, a tratti antipatica eppure, in ogni suo difetto, in ogni eccesso vi era l’essenza del suo essere “perfetta” perché “bastardamente sincera". No, decisamente lei non era una donna qualunque, aveva il cuore esteso verso l’infinito, infinito come lo è il mare, come lo è l’universo e profonda come l’oceano. Aveva si, tutte le rughe dei suoi anni, quel carattere testardo quasi irremovibile, non aveva peli sulla lingua, spesso abbattuta ma mai sconfitta. Bastava a sé, faceva in modo di bastarsi. Di lacrime la vita gliene aveva “donate” tante, ma è andata avanti trovando il modo di asciugarsele da sola. Lei si, era una DONNA, complicata… un groviglio di DONNA. Definirla Bella? Si, bellissima, complessa e misteriosa andava spogliata da dentro, presa e trascinata senza fare troppe domande, perché troppe domande non avrebbero trovato risposta nelle parole. Lui queste sfumature di lei non le poteva capire, forse perché lei era troppo per uno come lui abituato a vivere le persone con leggerezza cogliendone solo l'apparenza. Lei aveva testa, cuore e anima e non era un bel paio di gambe, un bel seno. Lei, per quanto fosse “un niente di particolare” era straordinaria con chi le entrava nel cuore e metteva il cuore, la forza e la passione in ogni cosa che faceva. Lui, tutte queste attenzioni non le ha mai avute. Si è accontentato di un paio di labbra mentre tra le mani aveva il mondo. Il mondo che lui ha scelto di fare a pezzi.
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relaxbeach1 · 1 day
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Tutto dipende da come ti svegli al mattino! Vivere semplicemente la vita o con la Voglia di dare concretezza ad un sogno!
Buongiorno! Intanto caffè?
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dolcementefemmia · 1 month
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Sono stanca delle filosofie ...
Delle parole...
Mi serve la tangibilità...
La concretezza ...
Vivere gli attimi , portarmeli addosso ...
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tiaspettoaltrove · 2 months
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Ritrovarsi a cercare l’apice.
Lo so che alcune di voi utilizzano Tumblr esclusivamente per masturbarsi. Vi immagino lì, sul letto, completamente nude, dentro l’app. Magari nemmeno l’aprite per quel motivo specifico, ma poi il tutto viene da sé, naturalmente. Volete solo rilassarvi un momento, guardare qualche foto, leggere due-tre pensieri. Spegnere il cervello per un po’, insomma. Vedo un lenzuolo a coprire parte del vostro corpo, e la vostra mano sotto, ad accarezzare. Non si tratta di violentarsi come in un porno, ma di accompagnarsi verso uno stato di rilassamento. Lasciatemi immaginarvi senza orrendi giocattoli sessuali, ma solo con le vostre mani. Troppo più affascinanti, delicate, eppure anch’esse fisiche. Siete in preda all’imprevisto, alla voglia di sorprendervi. Non avete uno schema predefinito, un obiettivo specifico. Volete solo vedere che succede. E succede che a un certo punto vi capita una gif particolare in home page, che vi fa pensare a un momento del vostro passato, a un sogno ancora irrealizzato. Frammenti d’erotismo, corpi che si toccano, femminilità e virilità che esplodono insieme. Lì vi parte un piccolo sussulto, e la mano scende da sola, alla ricerca di quel punto profondo che voi conoscete come nessun altro. Siete sole con voi stesse, ma al contempo pensate a cosa accadrebbe se il ragazzo che vi piace vi guardasse proprio adesso, in questo momento, mentre siete spogliate di tutte le inibizioni oltreché di tutti i vestiti. Mentre siete fragili, prede, possedute dal demone del godimento più insidioso. Accecate e annientate nella vostra lucidità, divenuta cenere al cospetto dei bollori del corpo. La vostra carne bollente urla, e la vostra vagina sembra sempre troppo vuota perché vorreste riempirla di concretezza, di quella certezza di poter essere sempre soddisfatte ogni qualvolta lo desideriate. Vorreste vederla colare di sperma, e di felicità così incontenibile da non poter essere intrappolata, ma desiderosa di spandersi necessariamente ovunque. Fiumi di piccoli urletti messi in fila come note su un pentagramma, nella sinfonia di quell’irrinunciabile richiamo mai stonato. Voi non siete quelle col blog porno. Voi siete quelle che sembrano degli angeli, che postano paesaggi toscani e tovaglie colorate. Voi siete quelle che sprizzano candore, dolcezza e gentilezza da tutte le parti. Ma poi chiudono la porta a chiave, e sognano di essere viste o scoperte da chi sanno loro. Voi siete le bravissime ragazze che però un corpo ce l’hanno, e una vagina pure. E quella piccola meraviglia completamente depilata le chiede un po’ di attenzioni, ogni tanto. E voi la fate contenta, sorridendo. Senza che nessuno sappia. Senza che nessuno interferisca, perché quello è un momento solo vostro. Siete voi, e lei. Un piccolo capolavoro, da riempire di bacini. Da leccare. Da risucchiare. Con i vostri occhi chiusi, la testa inarcata all’indietro, il sogno di essere presenti. Lì e ora. Privatamente, senza dare giustificazioni. E senza bisogno di comunicarlo, su un banale social.
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haiku--di--aliantis · 3 months
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Vivere in punta di piedi non vuol dire non avere il coraggio di mettere radici, vuol dire solo essere pronti a spiccare il volo alla prima opportunità, a dispiegare le ali al primo vento utile. La maggior parte di noi guarda alla terra come la sicurezza, la concretezza. Io invece la vedo solo come un trampolino per far rimbalzare i miei desideri più segreti. Io sono provvisoriamente qui e ora. In punta di passione.
Aliantis
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Provaci tu (Fabio Concato)
youtube
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