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#la battaglia di legnano
the-tenth-arcanum · 24 days
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99% of you guys won't care but. which of these verdi's operas should I listen to next. english titles so you can vote with your heart
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tenorissimi · 1 year
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FRANCO CORELLI in:
Il Trovatore, VERDI
Romeo et Juliette, GOUNOD, con Mirella Freni.
Romeo et Juliette, GOUNOD, con Mirella Freni.
Romeo et Juliette, GOUNOD con Mirella Freni.
TURANDOT, PUCCINI, Con Nicolai Ghiaurov & Mirella Freni.
La Battaglia di Legnano (VERDI), con Antonietta Stella & Ettore Bastianini. Copyright ©️ Teatro alla Scala di Milano.
VERDI's *La Forza del Destino* as Don Alvaro.
VERDI's *La Forza del Destino* as Don Alvaro.
VERDI's *La Forza del Destino* as Don Alvaro.
VERDI's *La Forza del Destino" as Don Alvaro.
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y’all
Y’ALL
HOLY SHIT
MY CRACK THEORY ABOUT LA BATTAGLIA DI LEGNANO WAS IN THE OPERA’S FUCKING SOURCE MATERIAL
POSSIBLE VINDICATION
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vera-dauriac · 2 years
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OK Operablr, let’s decide this once and for all—what’s your favorite Verdi opera? Round one has 28 operas spread over 4 polls. After a week, the winner of each poll will be placed in a new poll for the Verdi Death Match, in which only one opera can come out alive. (Unless there’s a tie, but whatever.)
When voting, assume you are voting for your favorite version of the opera. (We can argue Don Carlo(s) versions in a different poll.)
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aki1975 · 1 month
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Jacques-Louis David - Parigi - Malmaison - Napoleone valica il Gran San Bernardo - 1803
Napoleone ha costituito uno spartiacque nella storia d’Italia: la generazione cresciuta sotto il suo dominio ha sviluppato ideali che hanno portato al Risorgimento.
La storia della letteratura italiana, ai cui albori vi è la volgarizzazione del latino soprattutto in chiave goliardica e l’influenza di altre culture (Chretien de Troyes e i minnesanger cortesi) può essere descritta secondo le seguenti tappe.
1059 - Il normanno Roberto il Guiscardo riceve dal Papa il potere sull’Italia meridionale
1077 - Gregorio VII accoglie a Canossa Enrico IV all’apice della lotta per le investiture
1095 - Urbano II lancia la prima crociata, atto di forza politica dopo aver prevalso sull’Impero nella lotta per le investiture.
1168 - Fondazione di Alessandria
1176 - Federico Barbarossa sconfitto a Legnano dai Comuni della Lega Lombarda. Da quel momento l’Italia del Nord, in assenza di sovrani, è territorio dei Comuni.
1189 - Terza crociata con Filippo Augusto di Francia, Enrico I d’Inghilterra e Federico Barbarossa
1202 - Nella quarta crociata, Zara viene assediata a vantaggio di Venezia
1220 - Nipote del Barbarossa e figlio dell’ultima esponente dei Normanni di Sicilia, Costanza d’Altavilla, Federico II è eletto imperatore. Si sviluppa la scuola siciliana (Cielo d’Alcamo, Giacomo da Lentini) in un ambiente di confluenza fra la cultura araba filosofica e scientifica e quella normanna e cavalleresca: l’amor cortese è ideale, non reale.
1224 - Cantico della Creature (San Francesco)
1260 - Nella battaglia di Montaperti, i ghibellini prevalgono sui guelfi a Firenze, ma Farinata degli Uberti impedisce la distribuzione della città.
1266 - Carlo d’Angiò, fratello di Luigi IX, sconfigge Manfredi a Benevento. Gli Angioini dominano l’Italia meridionale.
1277 - dopo la battaglia di Desio, i Visconti a capo del Comune di Milano
1282 - I siciliani, dopo il trasferimento della capitale da Palermo a Napoli, insorgono nei Vespri.
1284 - Pisa è sconfitta da Genova nella battaglia della Meloria
1289 - Con la battaglia di Campaldino sono i guelfi a prevalere a Firenze
1301 - Carlo di Valois, fratello di Filippo il Bello, favorendo i Neri, entra a Firenze. Dopo aver mandato in esilio l’amico Guido Cavalcanti e il cognato Corso Donati, Dante è esiliato a sua volta mentre è a Roma in una ambasceria con Bonifacio VIII. A Firenze domina l’amor gentile (“Tanto gentile e tanto onesta pare”).
1306 - 1321 Divina Commedia
~ Tu sei il mio maestro e il mio autore
~ l’amico mio e non de la ventura
~ nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria
~ divenir del mondo esperto de li vizi umani e del valore
~ loco d’ogni luce muto
~ la gente nova e i subiti guadagni 
~ Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta
~ State contenti, umana gente, al quia; ché se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria
~ facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sè non giova, ma dopo sè fa le persone dotte
~ Credete Cimabue nella pittura, tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, si che la fama di colui è scura
~ Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale
~ I' mi son un che, quando / Amor mi spira, noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando
~ O voi ch’avete li ’ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani
1338 - Il Canzoniere (Petrarca), opera che non presenta più l’anelito mistico medioevale della Commedia, ma proprio per questo risulta connotata da una malinconia che segna la fine di un’epoca. L’amore di Petrarca è platonico, incapace di esprimere la vita vera eppure è più partecipato della lezione stilnovista.
~ E veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio
~ Italia mia, benché 'l parlar sia indarno
Solo et pensoso
Solo et pensoso i piú deserti campi / vo mesurando a passi tardi et lenti, / et gli occhi porto per fuggire intenti / ove vestigio human / l’arena stampi. / Altro schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, / perché negli atti d’alegrezza spenti / di fuor si legge com’io dentro avampi: / sì ch’io mi credo omai che monti et piagge / et fiumi et selve sappian di che tempre / sia la mia vita, ch’è celata altrui. / Ma pur sí aspre vie né sí selvagge / cercar non so ch’Amor non venga sempre / ragionando con meco, et io co’llui.
1349 - 1351 Decameron (Boccaccio), eredità dell'enciclopedismo classico (Ovidio) e medioevale (Novellino), testimonianza della Peste nera, ma anche espressione di un mondo nuovo, lontano dagli ideali cavallereschi e dal misticismo medioevale, capace di aprirsi alla società comunale e borghese del tempo. Personaggi delle novelle sono: il mercante abbindolato Andreuccio da Perugio, l’innamorato Federigo degli Alberighi, Nastagio degli Onesti e il suo amore tossico, il venditore di reliquie Frate Cipolla, ….
1378 - tumulto dei Ciompi
1381 - Venezia e Genova si scontrano nella battaglia di Chioggia
1434 - Con il rientro dall’esilio a Venezia, Cosimo il Vecchio estende il potere dei Medici a Firenze. Per contrastare i dissidi fra le fazioni comunali, emergono le Signorie.
1454 - Con la Pace di Lodi, la Milano di Francesco Sforza, Venezia e la Firenze di Cosimo il Vecchio creano le condizioni per lo sviluppo del Rinascimento.
1478 - Congiura dei Pazzi
1483 - Orlando innamorato (Boiardo)
1490 - “Chi vuol essere lieto, sia. Del doman non c’è certezza” (Lorenzo de’ Medici). Le rime di Lorenzo, l’erudizione di Poliziano, la concretezza di Leon Battista Alberti rappresentano l’apice dell’Umanesimo prima che le vicende politiche ne decretino la fine.
1494 - Calata di Carlo VIII poi sconfitto a Fornovo, chiamato da Ludovico il Moro. I francesi, finita la Guerra dei Cent’anni, si rivolgono ad un’Italia ricca e divisa.
1498 - Morte di Savonarola
1513 - Il principe (Machiavelli, tanto homini nullum par elogium) in cui sono affrontate, senza vincoli morali, le virtù - quelle del leone e della volpe - che possono condurre alla nascita dello Stato. Ciò che stava avvenendo presso gli altri Paesi europei e non accadrà in Italia.
"Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro".
1516 - Orlando furioso (Ariosto). È il poema dell’immaginazione, dell’ironia, della fantasia: dipinge un mondo cavalleresco consapevole della sua fine, ma senza lo scherno di Cervantes che scriverà cento anni dopo, nel mondo successivo a Lepanto e alla scoperta dell'America. Senza valori cortesi o cristiani, con la perdita della ragione di Orlando sentenzia in metafora la fine del Rinascimento.
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto”
1518 - Mandragola (Machiavelli)
1525 - Prose de la volgar lingua (Bembo)
1526 - Sonetti lussuriosi (Aretino)
1528 - Il cortegiano (Castiglione)
1530 Carlo V e Clemente VII (Giulio de’ Medici) ripristinano il potere dei Medici a Firenze. Ricordi (Guicciardini).
1552 - Baldus (Teofilo Folengo)
1555 - Galateo (Della Casa)
1559 - Pace di Cateau - Cambresis: Milano e Napoli sotto la dominazione spagnola
1563 - Emanuele Filiberto trasferisce la capitale del Ducato a Torino
1581 - Gerusalemme liberata (Tasso), effetto della battaglia di Lepanto (1571)
1589 - Della ragion di Stato (Botero)
1623 - Adone (Marino)
1647 - Rivolta popolare di Masaniello
1706 - A seguito della guerra di successione spagnola, Milano passa all’Austria
1737 - Si estingue la dinastia dei Medici: Firenze entra nell’orbita dell’Austria
1751 - La locandiera (Goldoni), donna borghese che intende sedurre i suoi nobili ospiti, è l’opera più famosa di un autore che supera lo schematismo della commedia dell’arte e inscena personaggi borghesi con un intreccio e un canovaccio preciso.
1763
Il giorno (Parini)
Storia dell’arte nell’antichità (Winkelmann)
1764 - Dei delitti e delle pene (Beccaria)
1798 - Le ultime lettere di Jacopo Ortis (Foscolo) da cui traspare la delusione per il Trattato di Campoformio
1803 - Alla sera (Foscolo)
Forse perché della fatal quïete / tu sei l'immago, a me sì cara vieni, / o Sera! E quando ti corteggian liete / le nubi estive e i zeffiri sereni, / e quando dal nevoso aere inquïete / tenebre e lunghe all'universo meni / sempre scendi invocata, e le secrete / vie del mio cor soavemente tieni / Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme / che vanno al nulla eterno; e intanto fugge / questo reo tempo, e van con lui le torme / delle cure onde meco egli si strugge; / e mentre io guardo la tua pace, dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
1806 - Vita (Alfieri)
1807 - Sepolcri (Foscolo)
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? / Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi / egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti
1816 - Con la pubblicazione dell'articolo "Sulla maniera e sull'utilità delle traduzioni" di Madame De Stael, in Italia si innesca il dibattito fra classico e romantico. Il romanticismo, reazione al regime neoclassicista francese, assegna all'arte (Schelling) la facoltà creatrice per eccellenza ponendo al centro la natura, il popolo, la Nazione, il Medioevo.
1821 - Ei fu (Manzoni)
Ei fu. Siccome immobile, / dato il mortal sospiro, / stette la spoglia immemore / orba di tanto spiro, / così percossa, attonita / la terra al nunzio sta, / muta pensando all’ultima / ora dell’uom fatale; / né sa quando una simile / orma di piè mortale / la sua cruenta polvere / a calpestar verrà. / Dall’Alpi alle Piramidi, / dal Manzanarre al Reno, / di quel securo il fulmine / tenea dietro al baleno; / scoppiò da Scilla al Tanai, / dall’uno all’altro mar. / Fu vera gloria? Ai posteri / l’ardua / sentenza / Ei si nomò: due secoli, / l’un contro l’altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il fato; / ei fe' silenzio, ed arbitro / s’assise in mezzo a lor.
1828 - Sonetti (Belli)
1831 - Canti (Leopardi)
"Virtù viva sprezziam, lodiamo estinta" (Nelle nozze della sorella Paolina)
1832 - Le mie prigioni (Pellico)
1842
I promessi sposi (Manzoni)
~ Pensino ora i miei venticinque lettori
~ Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi
~ Che vuol ch’io faccia del suo latinorum
~ Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire
~ All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle
~ Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
~ E Dio non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande
~ La sventurata rispose
~ Comanda chi può e ubbidisce chi vuole
~ Il coraggio, uno non se lo può dare
~ Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune
1848 - Cinque giornate di Milano e prima guerra di indipendenza
1849 - il generale Oudinot e Luigi Napoleone (poi Napoleone III) costringono alla resa la Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi
1859 - Seconda guerra di indipendenza ed armistizio di Villafranca
1861 - Proclamazione del Regno d’Italia
1866 - Terza guerra di indipendenza e annessione del Veneto
1870 - Sconfitta francese di Sedan e conquista di Roma capitale d’Italia
1877 - Odi barbare (Carducci)
San Martino
La nebbia a gl’irti colli / piovigginando sale, / e sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar; / ma per le vie del borgo / dal ribollir de’ tini / va l’aspro odor de i vini / l’anime a rallegrar. / Gira su’ ceppi accesi / lo spiedo scoppiettando: / sta il cacciator fischiando / sull’uscio a rimirar / tra le rossastre nubi / stormi d’uccelli neri, / com’esuli pensieri, / nel vespero migrar.
Pianto antico
L’albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da’ bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdì tutto or ora, / e giugno lo ristora / di luce e di calor. / Tu fior de la mia pianta / percossa e inaridita, / tu de l’inutil vita / estremo unico fior, / sei ne la terra fredda, / sei ne la terra negra / né il sol più ti rallegra / né ti risveglia amor.
1881 - I Malavoglia (Verga)
1896 - X Agosto (Pascoli)
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla / arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. / Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. / Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; / e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. / Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; / e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. / Ora là nella casa romita, / lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita / le bambole al cielo lontano. / E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, / oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
1889 - Il piacere (D’Annunzio)
1902 - La pioggia nel pineto (D’Annunzio)
1908 - L’umorismo (Pirandello)
1916 - Il porto sepolto (Ungaretti)
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personal-reporter · 4 months
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Palio di Legnano 2024
Tra i contradaioli con il foulard al collo, la città imbandierata, i tamburi e le chiarine ormai è vicina l’ultima domenica di maggio, che vedrà rivivere a Legnano con il Palio la storie della battaglia tra le truppe della Lega Lombarda e l’esercito imperiale del Barbarossa. Venerdì 24 maggio al campo sportivo Mari ad aprire il weekend sarà il 39° Memorial Favari, per tutti la Provaccia, corsa a…
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claudiodangelo59 · 1 year
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OGGI 15 GIUGNO, ITALIANO RICORDA….
1918
PRIMA GUERRA MONDIALE
STORIA DELL’ESERCITO ITALIANO
BATTAGLIA
DEL SOLSTIZIO D’ESTATE
GLI AUSTROUNGARICI TENTANO
UN’ULTIMA GRANDE OFFENSIVA
CONTRO IL
FRONTE DEL PIAVE
GLI ITALIANI NON CEDONO GRAZIE ANCHE AL FUOCO DELLA LORO ARTIGLIERIA
L'artiglieria aggiunge dignità a quella che altrimenti sarebbe una volgare zuffa.
(Federico il Grande)
🇮🇹🪖 FESTA DELL’ARMA DI ARTIGLIERIA 🪖🇮🇹
L'Arma di Artiglieria affonda le sue radici nella storia delle artiglierie piemontesi che costituirono il nucleo iniziale di quest'Arma prestigiosa.
Nel 1625, con decreto 30 luglio, Carlo Emanuele di Savoia determinò che il personale dei Bombardieri, fino a quel momento riunito in corporazioni di mestieri, dovesse appartenere alla Milizia ed essere riunito in una apposita Compagnia. Tale data e provvedimento, possono considerarsi come il primo passo verso la costituzione dell'Arma.
Bisogna però attendere fino al 27 agosto 1774 per avere sancita la costituzione del Corpo Reale di Artiglieria.
Il Corpo, con decreto 6 gennaio 1815 viene ripartito in cinque categorie: a piedi d'ordinanza (Comando Generale, Stato Maggiore dei battaglioni, scuole e fabbriche), provinciale (per la mobilitazione), volante (per il servizio celere di campagna), reale di Sardegna e sedentaria (costituita da personale degli uffici). Nello stesso anno anche il traino dei pezzi e dei materiali diviene un servizio del Corpo con la costituzione del Treno d'Artiglieria.
L'evoluzione dell'Arma è continua e viene accentuata nel periodo risorgimentale dall'incorporazione nelle proprie fila delle artiglierie di altri paesi preunitari come la Lombardia nel 1849.
Circa tre gruppi partecipano alla campagna di Crimea del 1855.
Sostanziali modifiche toccano la struttura del Corpo negli anni seguenti ma è il decreto del 17 giugno 1860 che riordina la struttura dell'artiglieria che ha incorporato batterie toscane ed emiliane: ha origine l'Arma di Artiglieria dell'Esercito Italiano.
Questa si compone di otto reggimenti di cui uno, il 1° di operai, il 2° 3° e 4° da piazza e dal 5° all'8° i reggimenti da campagna.
La partecipazione alle campagne risorgimentali, l'adozione di nuovi mezzi ed il naturale potenziamento dell'Arma portano alla creazione di nuove specialità e reggimenti, come l'artiglieria da costa, da montagna, pesante campale e da fortezza.
Per Regio decreto 23 dicembre 1909 viene concessa all'Arma la Bandiera di Guerra che verrà custodita dal Reggimento più anziano della Piazza di Roma.
L'Arma si affaccia alla ribalta del primo conflitto mondiale con 49 reggimenti da campagna, uno a cavallo, 3 da montagna, 2 pesanti campali, 10 da fortezza, 18 batterie someggiate e tre sezioni contraerei. L'immane conflitto porta allo sviluppo della specialità controaerei ed al rilancio dei "bombardieri". Gran parte delle unità costituite per la Grande Guerra vengono soppresse nei primi anni venti.
Nel 1939, alla vigilia del Secondo conflitto mondiale, l'Arma di Artiglieria riprende a crescere e a giugno 1940 54 reggimenti da campagna, 3 celeri, 5 per divisioni alpine, 18 di corpo d'armata, 5 d'armata, 6 per Guardie alla Frontiera, 2 corazzati, 5 controaerei, 2 motorizzati sono presenti nell'ordine di battaglia dell'Esercito Italiano. Massiccio l'incremento delle unità durante la guerra, con lo sviluppo delle specialità semovente e paracadutisti.
Nel 1943 dopo l'otto settembre, sono ancora in vita i reggimenti 11° "Legnano", il 184° "Nembo", 7° "Cremona", 35° "Friuli", il 152° "Piceno", il 155° "Mantova" inquadrati sia nel 1° Raggruppamento Motorizzato che nel Corpo Italiano di Liberazione e nei Gruppi di Combattimento.
Nel 1946 ha inizio la ricostituzione dei reggimenti, in quantità commisurata alle esigenze della Forza Armata.
Il processo di ampliamento si interrompe nel 1975 con la prima grande ristrutturazione dell'Esercito.
I reggimenti cedono il posto ai Gruppi autonomi. Nel corso degli anni novanta, ulteriori varianti ordinative riportano in vita il livello reggimentale e dal 1999 l'Arma si riarticola in due specialità: Terrestre e Controaerei.
Riordinata nel 2000, l'Arma di Artiglieria si compone delle specialità Terrestre e Controaerei.
Per quanto riguarda la specialità terrestre, attualmente è in organico a tutte le Brigate tranne la "Friuli", la “Granatieri di Sardegna” e la "Sassari".
Il reggimento d’Artiglieria tipo è ordinato su Comando, , Batteria Comando ed un Gruppo su tre Batterie Obici (all’interno sono inserite delle Sezioni Sorveglianza e Acquisizione Obiettivi) ed una Batteria Sorveglianza e Supporto Tecnico.
Tre reggimenti sono riuniti con il reggimento addestrativo nel Comando Artiglieria inserito con gli altri Comandi d’Arma alle dipendenze del Comando delle Forze Operative Terrestri.
Un reggimento ed un battaglione specialisti, una volta appartenuti all'Arma, sono inseriti nella Brigata RISTA del Comando Trasmissioni e Informazioni di Anzio, un reggimento si è trasformato in unità NBC.
Attualmente i reggimenti d'artiglieria terrestre armati di obici sono 12 e le loro Bandiere e Stendardi sono decorate di 10 Medaglie d'Oro, 5 Medaglie d'Argento, 6 Medaglie di Bronzo, 1 Croce di Guerra al Valor Militar ed 1 al Merito di Guerra, di 2 Medaglie d'Argento e 2 di Bronzo al Valore dell'Esercito ed 1 Medaglia d'Argento al Valor Civile.
Per quanto riguarda la specialità controaerei, attualmente tutti i reggimenti sono accentrati nel Comando artiglieria controaerei che ha unificato Brigata e Scuola alle dipendenze del Comando delle Forze Operative Terrestri.
Attualmente i reggimenti sono 4 e le loro Bandiere sono decorate di 4 Medaglie d'Argento ed 1 Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
L'Arma di Artiglieria è negli eserciti moderni, il Supporto al Combattimento per eccellenza.
I suoi sistemi d'arma, cannoni, mortai ed obici montati su affusti ruotati o mezzi cingolati, permettono di colpire le linee avversarie fino a 40 chilometri di distanza.
L'impiego di questa Arma è sensibilmente variato nel tempo con l'acquisizione di materiali sempre più sofisticati ed efficienti.
E se una volta il tiro poteva essere diretto dallo schieramento dei pezzi, oggi l'aumento delle gittate ha richiesto la costituzione di unità agili e capaci di infiltrarsi nel territorio, controllarlo ed acquisire obiettivi in profondità.
Lo sviluppo inoltre di nuove forme di lotta, come le armi chimiche e nucleari hanno portato compiti aggiuntivi all'Arma che, di recente, ha trasformato una delle sue unità in reggimento per la difesa Nucleare Batteriologica e Chimica.
Proprio la funzione di sorveglianza, ricerca ed acquisizione obiettivi, classico compito tecnico e tattico dell'Artiglieria, e la capacità di operare per la rivelazione di aree contaminate, hanno reso l'Arma in grado di fronteggiare compiti che potrebbero sembrare a prima vista, lontani dalla sua natura, come le operazioni di supporto alla pace.
I reggimenti d'Artiglieria, forti delle loro tradizioni secolari, si sono alternati e continuano a farlo, nel teatro balcanico dove svolgono l'attività di controllo del territorio con le capacità che gli sono proprie. Un'Arma che guarda al futuro, che coniuga tecnologia, intelligenza, cuore ed ardimento, SEMPRE ED OVUNQUE... 🇮🇹 W GLI ARTIGLIERI D’ITALIA 🇮🇹
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rebrandtdebibls · 2 years
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Tema santi Martiri Sisinno ed Alessandro
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Tema santi Martiri Sisinno ed Alessandro Thomo: Sisinno ( trad. egi. Cio' che noi sappiamo o tutto di per se "Aless sua orgedra rifferito e detto .." alessandro trd. Afr. ) e' effetivamente vero ) Interessante anche la storia delle reliquie ospitate dalla chiesa e delle leggende e dei fatti storici a esse ispirati. San Simpliciano, infatti, avrebbe depositato nella chiesa le reliquie dei santi Martirio, Sisinnio e Alessandro, uccisi dai pagani in Val di Non (dove erano stati spediti in missione evangelizzatrice da sant’Ambrogio). Una tradizione vuole che in occasione della battaglia di Legnano, i tre santi, trasformatisi per l’occasione in tre colombe, si sarebbero posati sul Carroccio, come un auspicio di vittoria: l’episodio è rappresentato in una vetrata policroma realizzata per San Simpliciano negli anni ’20 del Novecento. Sempre in relazione ai santi, vi è poi un evento del giugno del 1517, quando i Benedettini, volendo ampliare il coro, fecero traslare le reliquie dei martiri, unitamente a quelle di Simpliciano e altri vescovi milanesi, riponendole nell’altare costruito in casse di piombo il 21 di agosto. Fu proprio nell’occasione dell’esposizione, tuttavia, che un fulmine colpì il campanile: la folla non aveva dubbi, a causarlo era lo sdegno dei santi offesi dalla traslazione. Dapprima il popolo se la prese con i Benedettini, poi concordemente si pensò a un atto di stregoneria, tesi sposata immediatamente dal governatore francese Odet de Foix, che per l’occasione individuò come responsabili e arse sul rogo come streghe alcune donne del Milanese, che si ritrovarono nello spiacevole ruolo di capri espiatori. Gli stessi corpi furono traslati nuovamente nel 1582 dal Borromeo, questa volta senza reazioni sdegnate, forse anche in conseguenza di una processione in pompa magna per la città di Milano che precedette lo spostamento, alla presenza di diversi vescovi del Nord Italia. Allo sfortunato campanile non bastò tuttavia il fulmine del 1517; a fine secolo, infatti, fu abbassato di circa venticinque metri per decisione del governatore spagnolo Ferrante Gonzaga, che mal sopportava l’idea che le torri campanarie potessero permettere di spiare all’interno del castello, dove svolgeva con l’esercito le proprie manovre militari. Da allora il campanile ha assunto quell’aspetto tozzo che lo caratterizza ancora oggi, facendolo emergere di poco dal corpo principale della basilica che lo ospita.
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livornopress · 2 years
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La Pielle attende il Montecatini, ultima partita per Matteo Graziani
La Pielle attende il Montecatini, ultima partita per Matteo Graziani
Livorno, 5 febbraio 2023 La PIELLE LIVORNO, dopo lo stupendo blitz di Piombino, è attesa dall’ennesima battaglia sul parquet del Pala Macchia. Avversario di turno la Fabo Herons Montecatini, reduce dall’altrettanto meraviglioso successo colto a danno di Legnano e protagonista di una vera e propria ascesa in classifica. Roster terribilmente ostico, ruvido, plasmato ad immagine e somiglianza del…
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verdi cooked here!
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janiedean · 7 years
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10 songs you are currently in love with tagged by @greyjoysea thank you!
my name is the night (color me black) - brian fallon
it all comes back someday - john hiatt
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mentre gonfiarsi l’anima // oltre qual limite [from attila] - giuseppe verdi (if you’re asking yourself if I’m listening to a fucking opera about ATTILA THE HUN because I’m studying medieval history: YES I AM)
sorgete // duce di tanti eroi [from maometto II] - gioacchino rossini (SAME REASON)
dancing barefoot - patti smith
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tagging @robb-greyjoy @blueagia @creepywarleggan @aryagreenapple and whoever else want to :)
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aki1975 · 9 months
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Luciano Pavarotti - Giuseppe Verdi - Bella figlia dell’amore - Rigoletto - 1851
Giuseppe Verdi, nato suddito di Maria Luigia di Parma, studiò al Conservatorio di Milano grazie al supporto di Antonio Barezzi di cui sposò la figlia Margherita fino alla morte nel 1840.
La conoscenza con la cantante Giuseppina Strepponi e l’impresario Merelli permise a Verdi di debuttare, senza successo, alla Scala con Oberto nel 1839, ma soprattutto di avere il libretto del Nabucco da mettere in musica con cui raggiunse la fama nel 1842 e le relazioni, nel salotto di Clara Maffei, con i patrioti italiani. Nel 1849 Verdi scrisse La battaglia di Legnano e conobbe Mazzini.
Le sue opere sono ricche di personaggi che meritano di essere ricordati:
- simboli dei sentimenti risorgimentali, il popolo degli Ebrei nel Nabucco e I Lombardi alla prima crociata;
- i personaggi shakespeariani (Macbeth, Otello, Falstaff)
- per quanto rimasto dopo la censura, Rigoletto (1851, dal Roi s’amuse di Victor Hugo), buffone e deforme, ma pieno d’amore per la figlia Gilda insidiata dal seduttore Duca di Mantova (“La donna è mobile”, “Bella figlia dell’amore”);
- la prostituta Violetta della Traviata di Verdi, ispirata a La Signora delle Camelie di Dumas, che muore tisica rimpiangendo l’amore per Alfredo;
- l’Aida wagneriana.
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monotonous-minutia · 2 years
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I masnadieri, Luisa Miller, Les vêpres siciliennes, Aida, and any three (3) other questions from the set of your choosing
I masnadieri: When the world becomes bleak, how do you try to stay sane and keep hope alive?
I try to remind myself of those little moments of humanity, simple acts of kindness, people helping strangers when it doesn't benefit themselves. picking up worms off the sidewalk after it rains to put them back in the grass. stuff like that. knowing that there is still good in this world and always will be, no matter how hard things may get.
Luisa Miller: Talk about a time you were wrongly accused of doing something you didn’t do or doing something you did do but for reasons other than the ones you had. Alternatively, on a much more lighthearted note than just about every other question on this set, give us a good drink recipe!
uh just the other day at work I got thrown under the bus for something one of my co-workers did. It wasn't my responsibility, it was theirs, but because I tried to help, when it went wrong I took all the blame and they let it happen. I just did what I always do, I apologized and promised to fix it. Coworker did nothing.
Les vêpres siciliennes/I vespri siciliani: What are three things that you passionately believe in?
-love -music -food
Aida: Choose one memory that you want to go back in time for so you can live it over and over again.
see previous ask <3
as for three of my choosing, hmm...
La battaglia di Legnano: Who’s one person from your past you want to see again? Alternatively, talk about a near-death experience you’ve had or someone you know has had.
idk if it counts as a near-death experience but one time when i was in undergrad I was riding my bike and going down a hill. the girls on this campus had a really annoying habit of walking in rows of three or four shoulder-to shoulder and taking up the entire path and never moving aside for anyone who had to get through, even coming from the opposite direction. I crested a steep hill and was coming down and of course there's a group of three girls taking up the entire path (going the same way as me so their backs were to me). I was going fast and I kept ringing my bell and yelling at them that I was coming but none of them moved, so at the last moment I swerved to go into the grass because it was the only way i wasn't going to hit one of them because they wouldn't get out of my way. At that exact moment the one at the end closest to me chose that moment to jump out of the way, and her backpack hit me in the face when she did. I lost my balance and fell off my bike. My head landed on the ground two inches away from this huge sharp rock. I landed hard enough that I was winded, so I wonder a lot what would have happened if my head landed on that rock instead of the grass.
still mad at those girls.
Stiffelio: What are your thoughts/feelings on religion? Alternatively, what does forgiveness mean to you?
forgiveness is a gift (hence "give") and in that sense it's often given to people who don't deserve it. It takes a big person to be able to forgive people who don't deserve it. I'm not there yet with some people in my life. But I also think there needs to be better acceptance of the choice to not forgive someone. There are some people who I can never forgive after what they did. I shouldn't have to. Because maybe some people don't deserve that gift. I think there are some things in this world that are unforgivable. I get shamed for that sometimes. But it's my belief.
Un ballo in maschera: What is the most embarrassing thing to have ever happened to you in public (meaning, in front of lots of people)?
Probably that one time I was in a two-person show during a student-run 24-hour theater project and my partner decided to gossip instead of rehearse so we both forgot our lines halfway through the show and I realized I'm actually really terrible at improve.
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personal-reporter · 1 year
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Rievocazione della Battaglia di Parabiago 2023
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Domenica 16 aprile, a partire dalle 10 del mattino, Parabiago, in provincia di Milano,  vivrà due momenti di rievocazione storica della Battaglia di Parabiago, che si tenne il  21 febbraio 1339. Saranno molteplici le realtà cittadine coinvolte nell’organizzare eventi in più punti della città per rivivere la storia che ha segnato questo piccolo paese nel Trecento. Presso parco Villa Corvini si potrà rivivere la Battaglia di Parabiago, organizzata da Parabiago Medievale ed El Bigatt: tra figuranti ed espositori si contano circa cinquanta persone coinvolte tra i quali arcieri, mercanti e artigiani, con la partecipazione dell’Ordine dei Cavalieri di Legnano, Gli Arcieri del Martello,  Falconieri di Sua Maestà, I Tamburi di Brisighella, La Compagnia del Coniglio e l’Associazione Kankudojo. Presso parco Crivelli si svolgerà il Villaggio Medievale, organizzato dalla Pro Loco Parabiago,  rappresentazione di vita quotidiana nell’anno della Battaglia grazie alle scuole primarie e secondarie dei due plessi scolastici di Viale Legnano e di Via IV Novembre, la paritaria Felice Gajo e il Gruppo Erre della Cofol, oltre ai gruppi teatrali Dove osano le aquile e I Sottopalco. I ragazzi delle scuole porteranno lavori come musiche, balli, addirittura un castello di cartone, stemmi medievali, un orto, dolci e granaglie. Ad animare il villaggio ci saranno anche le allieve di Arteritmica, della scuola di ballo Novakovic e dei ragazzi della Kankudojo, mentre Sant’Ambrogio comparirà con il suo cavallo bianco tra le nuvole e decreterà, come vuole la leggenda, la vittoria di una fazione. La battaglia di Parabiago venne combattuta nelle campagne circostanti, tra le truppe milanesi di Azzone Visconti, guidate dallo zio Luchino, contro la Compagnia di San Giorgio dell'altro zio Lodrisio, pretendente al titolo di Signore di Milano. Tutto cominciò nel 1327, con la morte del Signore di Milano Galeazzo I Visconti, che lasciò come erede il figlio Azzone che, in opposizione al pontefice, comprò il titolo di Vicario di Milano dall'Imperatore di Germania Lodovico il Bavaro. Nel 1332 al governo del nuovo Vicario si associarono gli zii Luchino e Giovanni Visconti Arcivescovo, in una sorta di triumvirato. L'altro zio Lodrisio, rimasto fuori, mise in atto una serie di congiure per spodestare i tre, poi costituì un'armata chiamata Compagnia di San Giorgio e cominciò a muovere le sue truppe, scontrandosi con l'esercito ambrosiano. Lodrisio decise di cogliere di sorpresa i nemici, per cui entrò segretamente in Parabiago da Canegrate, dal Sempione e lungo l'Olona. La battaglia infuriò e secondo la leggenda Sant'Ambrogio apparve sul campo in ascolto alle preghiere del Vicario Imperiale Azzone. In cielo comparve un nuvolone bianco, dal quale apparve il Patrono di Milano che, vestito di bianco e arrabbiato cominciò a frustare i soldati di Lodrisio, così i milanesi, incoraggiati da tale miracolo, si avventarono sui nemici ed ebbero la meglio. Lodrisio venne catturato nelle campagne e su ordine di Azzone fu rinchiuso nelle prigioni di San Colombano al Lambro. La leggendaria apparizione aveva posto fine alla Battaglia di Parabiago, e fu così eclatante che,  per secoli, venne citata con grande enfasi nelle cronache milanesi e lombarde. Read the full article
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solraneth-archive · 3 years
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what Verdi operas have you seen?
More than a half of them I’d say? The most famous ones at least. I haven’t seen a lot of operas from the early period - so Oberto, Un giorno di regno, I Lombardi, I due Foscari, Giovanna d’Arco, Alzira, I masnadieri, Il corsaro, La battaglia di Legnano, Stiffelio. And from the later period I haven’t seen Otello, although I do love the Ave Maria part. I’ve seen the rest and I’ve read about these if it counts as something lol
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TORTA SALVA COLOMBA 🕊♻️
Dopo le grandi abbuffate a cui abbiamo partecipato nel periodo pasquale (con o senza quarantena cambia poco) non poteva mancare di certo la bastonata glicemica per concludere questo week end di fuoco.
Per preparare la torta post pasquetta ci occorrono:
- Colomba classica 450g
-Colomba al cioccolato 450g
-Crema alcolica alle fragole 100ml
-Acqua 400ml
-Panna montata 500ml
-Scagliette delle uova di cioccolato Q. B.
Step 1
Tagliamo la colomba a fette sistemandola in una terrina rettangolare dai bordi alti e bagnamo il tutto con metà della bagna preparata.
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Step 2
Iniziamo a stratificare aggiungendo metà della panna montata preparata e la stendiamo accuratamente.
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Step 3
Aggiungiamo il secondo strato di colomba, stavolta al cioccolato, e procediamo sempre prima con la bagna e poi con l'altra metà della panna.
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Step 4
Distribuiamo le scaglie di cioccolato sulla superfice e mettiamo in frigo per qualche ora.
Il gioco è fatto... Ora si che possiamo continuare ad ingrassare 😂
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che non sapevi su questa ricetta...
La colomba ha varie legende che ne tessono le lodi, ma tutte ci conducono a Pavia.
Una di queste storie narra che nel 1176, durante la battaglia di Legnano, per dare coraggio ai soldati, venne sfornata una pagnotta di pane dalla forma insolita.
Di certo non sarà stata la colomba che adesso arriva sulle nostre tavole con mandorle, zuccherini e canditi perché questa innovazione la si deve all'azienda Milanese 'Motta', che negli anni '30 del secolo scorso mise in funzione le apparecchiature anche nel periodo primaverile per dare alla luce una 'variante' pasquale del loro panettone.
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