Tumgik
#luciano salce
gatutor · 2 days
Text
Tumblr media
Barbara Steele-Ugo Tognazzi "Las horas del amor" (Le ore dell´amore) 1963, de Luciano Salce.
20 notes · View notes
Text
Tumblr media
45 notes · View notes
taffetastrology · 2 years
Text
The signs as Luciano Salce movie costumes
Aries
Tumblr media
Taurus
Tumblr media
Gemini
Tumblr media
Cancer
Tumblr media
Leo
Tumblr media
Virgo
Tumblr media
Libra
Tumblr media
Scorpio
Tumblr media
Sagittarius
Tumblr media
Capricorn
Tumblr media
Aquarius
Tumblr media
Pisces
Tumblr media
11 notes · View notes
vincekris · 1 year
Photo
Tumblr media
Le désir fou, 1962, Luciano Salce
8 notes · View notes
vintage-tigre · 8 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
The sensational Elsa Martinelli, photographed by Angelo Frontoni on the set of the 1966 Italian comedy "How I Learned to Love Women"
(ITA: "Come imparai ad amare le donne"), directed by Luciano Salce.
90 notes · View notes
ilfascinodelvago · 1 year
Text
... Quel Luciano Salce che riuscì a dare una forma cinematografica alla maschera di Fantozzi, esempio di satira lavorativa solo apparentemente lontano dalle nevrosi odierne. Certo, i tempi sono cambiati e il posto fisso non è un traguardo così appetibile, ma la disperazione di Fantozzi non mi sembra così diversa da quella che si respira negli uffici di oggi, in cui nessuno più viene chiamato ragioniere o geometra perché anche i lavori hanno smesso di avere nomi comprensibili in favore di locuzioni anglofone sempre e comunque altisonanti, ottime per dare a tutti noi comunicatori l’illusione di essere indispensabili. L’irrilevanza dell’impiegato della Megaditta – ingranaggio anonimo e minuscolo, al punto da finire murato vivo nella totale indifferenza – ha lasciato spazio a un nuovo tipo di irrilevanza, un’irrilevanza individualista e performativa (quella che ci fa dire «Noi facciamo», «Noi produciamo» quando parliamo dell’azienda in cui lavoriamo, cosa che Fantozzi non si sarebbe mai sognato di fare) alla quale ci siamo arresi con entusiasmo scegliendo di de-sindacalizzarci, de-regolamentarci, de-umanizzarci pur di emergere, o quantomeno galleggiare in quel mare che una volta si chiamava “terziario avanzato” e adesso è semplicemente l’acqua in cui nuotiamo, ognuno per sé, sbracciando e gridando per farci notare.
Stefano Andreoli (Stark)
45 notes · View notes
turuin · 5 months
Note
Il film più bello che tu abbia mai visto e perché. Grazie.
Buona domenica.
Questa è sempre una domanda complessa, per me; ogni film mi ha colpito in un modo diverso e mi risulta molto difficile prediligerne uno rispetto agli altri... ma succede anche con i dischi, con i videogames, con i libri, con le opere d'arte e via dicendo.
Ciò premesso, in questa luminosa mattina di maggio scelgo ...
UN FILM PER OGNI ARBITRARIA CATEGORIA DELLA MIA TESTA!
Categoria "Film di Quentin Tarantino"
A mani bassissime, "Bastardi Senza Gloria". Visto al cinema con un carissimo amico, ricordo ancora le nostre facce stupefatte dalla maestria vista a schermo, specialmente nella primissima parte introduttiva, e credo sia il film che più di tutti in assoluto dimostri che Tarantino sia molto di più di un simpatico cazzone con un gran talento e il vizio delle citazioni facili.
Runner-up: "Kill Bill" ma se fai un film in due parti è un po' barare, per me. Comunque notevole.
Categoria "Film d'azione degli anni '80-'90"
Qui mi trovo quasi in un imbarazzo serio quanto come con la prima domanda. Però non sarà domenica mattina per sempre (ah-ah, citazione in incognito) e quindi scelgo "Grosso Guaio a Chinatown", troppo spesso dimenticato dalle programmazioni regolari pur avendo due frecce incredibili al proprio arco, vale a dire Carpenter alla regia e Kurt Russell come protagonista.
Runner-up: "Predator".
Categoria "Fantasy & Derivati"
Quando hai visto la trilogia de "Il Signore Degli Anelli" al cinema, c'è poco da fare o da discutere. Oggi magari sembra poca roba, all'epoca (e non stiamo parlando degli anni '50, ma degli scarsi primi del secolo) lo si guardava sul grande schermo pensando: come cazzo hanno fatto?
Runner-up: "Conan" di Milius e "Ladyhawke".
Categoria "Film d'epoca"
Qui, per ragioni sentimentali, scelgo "L'anno scorso a Marienbad" di Alain Resnais. Le ragioni sentimentali sono: mio padre. (Ci ho fatto un post, qualche anno fa. Non so se resista ancora da qualche parte.).
Runner-up: "Harvey", di Henry Koster, con James Stewart. Bellissimo.
Categoria "Commedie Italiane"
Uh, questa è durissima. Però quando hai sottomano una roba come "Non ci resta che piangere", scritto, diretto e interpretato da Benigni e Troisi in stato di grazia, è difficile fare meglio.
Runner-up: "Vieni avanti, cretino!" di Luciano Salce, con un Lino Banfi che si mangia a colazione qualsiasi Jim Carrey in una sequenza di gag e scenette una più nonsense dell'altra.
Categoria "Fantascienza e dintorni"
"Blade Runner" e "Alien". Si, tutti e due. No, non sono disposto a trattare.
Runner-up: "Star Trek II: L'Ira di Khan", perché cazzo se regge bene al passare del tempo. E no, non ci metto Star Wars nonostante l'affetto che provo per il franchise.
Categoria "Film tratti da libri"
In genere si dice "è meglio il libro"... ma qui almeno va detto che merita tantissimo (anche per la sua genesi, consiglio di recuperare diversi articoli a proposito del rapporto tra regista e scrittori) "Stalker", di Andrej Tarkovskij, tratto da "Picnic sul ciglio della strada" di Arkadij e Boris Strugackij.
Runner-up: "Arancia Meccanica" perché puoi dare qualsiasi cosa a Kubrick e ne trarrà fuori il capolavoro che non sapevi di avere in mano.
Categoria "Commedie Americane"
Qui sicuramente si vede quanto io sia old-school, dato che tutti i film "commedia" sull'onda dei vari something-movie (scary movie, epic movie etc.) mi fanno abbastanza pena.
E quindi non posso che votare per "Una pallottola spuntata", diretto da David Zucker e con quel figo di Leslie Nielsen (e relativi seguiti, ma qui il primo è imbattibile).
Runner-up: "L'aereo più pazzo del mondo", perché "lo so lo so lo so!" "lo sa, lo sa, lo sa!" "lo faaaaaaaa"
Basta, mi fermo qui o vado avanti tutta la mattina. Grazie per l'ask!
2 notes · View notes
giancarlonicoli · 4 months
Text
25 mag 2024 14:00
"QUANDO MI CHIAMANO 'MARIANGELA' MI ARRABBIO E RISPONDO: 'IO SONO PLINIO FERNANDO'" - L'ATTORE 76ENNE CHE HA INTERPRETATO LA FIGLIA DI UGO FANTOZZI: "SEMBRA CHE LA GENTE NON RIESCA A SEPARARE L’ATTORE DAL PERSONAGGIO. QUANDO FECI IL PROVINO PER FANTOZZI E MI DISSERO CHE DOVEVO INTERPRETARE UNA DONNA CI RIMASI DI SASSO, MIO PADRE MI DISSE..." - LA CHICCA: "IO SONO INNAMORATO DI TUTTE LE DONNE. MI PIACE CORTEGGIARE" - VIDEO -
Estratto dell’articolo di Giacomo Galanti per www.repubblica.it
L’appuntamento è in un bar di piazza Bologna a Roma, il quartiere dove vive da sempre. “Qua mi conoscono tutti, sono come il sindaco”, scherza Plinio Fernando, l’attore che ha prestato il volto a una delle maschere più famose del cinema italiano: Mariangela Fantozzi.
E anche chi non è del posto lo riconosce al primo sguardo. Tanti i giovani che si fermano e chiedono: “Ma è proprio lui?”, “Sei la figlia di Fantozzi?”. Selfie e sorrisi, Fernando non si sottrae con un'educazione e una gentilezza d’altri tempi. […]
Be’, il ruolo di Mariangela Fantozzi le ha regalato una fama imperitura.
Per carità, è vero ma c’è anche il risvolto della medaglia. Con Mariangela Fantozzi sono rimasto imprigionato nel tempo. Il cinema l’ho abbandonato nel 1994 e ho fatto tanto altro, soprattutto come scultore. Ma sembra che la gente non riesca a separare l’attore dal personaggio.
Insomma, quando le dicono “ciao Mariangela” non le fa piacere.
Mi arrabbio da morire e rispondo subito: “Io sono Plinio Fernando”.
Dal mondo di Fantozzi è impossibile liberarsi?
In un certo senso è così, ma vale per tutti noi che abbiamo fatto quell’avventura. Prenda per esempio Milena Vukotic. Parliamo di un’attrice straordinaria e di una gran signora. Non so quanti film abbia fatto e quanti spettacoli a teatro, ma anche all’ultimo David di Donatello hanno cercato di ricordarla solo per Fantozzi con il conduttore che ripeteva “Pinaaaaa”.
Vukotic ha vinto il David alla carriera.
Se lo merita tutto, ma la cerimonia non mi è piaciuta.
Si sente ancora con Vukotic?
Certo, ci facciamo lunghe telefonate. Parliamo in francese, a entrambi piace tanto il francese. […]
Quando ha capito che la recitazione era la sua strada?
Non è che lo capisco, mi piaceva il cinema. Ammiravo i grandi attori come Marcello Mastroianni. Così mi sono iscritto all'Accademia di recitazione Stanislavskij al teatro Anfitrione e non avevo nemmeno 30 anni.
Ecco l’esordio a teatro.
Faccio due commedie: Allegro... con cadavere e Pupi e pupe della malavita. In uno comandavo un plotone d’esecuzione, nell’altro facevo il gangster.
Poi arriva il momento che le cambia la vita, il provino per il primo Fantozzi.
Nel mondo del teatro iniziavo a farmi conoscere e una persona mi dice che Luciano Salce faceva dei provini nella sede della Rizzoli in via Monte Zebio. Così vado e mi prendono. Ma quando mi dicono che devo fare la figlia di Fantozzi ci rimango di sasso. Pensare di interpretare una donna mi suonava strano, ero un po’ riluttante.
Perché ha detto sì?
Ne ho parlato subito con mio padre: “Vogliono che faccia una donna”. E papà mi ha detto: “Il lavoro è lavoro”. Così mi sono convinto. E poi nella storia del cinema ci sono state grande interpretazioni di uomini che impersonano donne.
Come è stato l’incontro con Paolo Villaggio, suo padre nella finzione?
Era un vero professionista e un grande attore.
Avevate rapporti fuori dal set?
No, il nostro era un rapporto molto superficiale legato al lavoro. Però sempre di grande stima. Ma è stato così un po’ con tutti gli altri attori. Si stava sul set sempre in maniera piacevole, poi basta. Come ho già detto, sono rimasto in rapporti solo con Milena Vukotic.
Ha preso parte a otto film di Fantozzi. C’è stato qualche momento in cui avrebbe voluto mollare?
Credo di aver smesso nel momento giusto. Poi talvolta era impegnativo fare tutte quelle riprese, soprattutto quando dovevo interpretare il doppio ruolo di Mariangela e della nipote Uga. […]
Negli anni d’oro era difficile passare inosservato.
Le racconto una storia. All’inizio degli anni ‘90 ero a Rimini in vacanza, amo molto la Romagna dove andavo spesso d’estate. Una sera ero a ballare e mi riconoscono. Iniziano a seguirmi, ma erano decine e decine di persone. Mi è toccato scappare fino all’albergo dove il direttore ha dovuto chiudere le porte e minacciare di chiamare la polizia.
Poi c’è stato Neri Parenti.
Con Neri ho avuto un rapporto più stretto, c’è stato più affiatamento quasi come con un fratello maggiore. […]
Le piacerebbe tornare al cinema?
Il mio tempo ormai è passato, ma se mi offrissero un ruolo comico interessante potrei prenderlo in considerazione.
A un reality ha mai pensato?
Ai reality non credo, non parteciperei mai.
In tv non si vede mai.
Ma cosa dovrei andare a dire? Alla fine mi chiedono sempre le stesse cose. Poi le devo dire la verità, la diretta mi mette ansia.
Come trascorre la sua vita oggi?
Una vita semplice. Giro per il quartiere, mi piace cucinare: me la cavo bene con le lasagne al forno e i risotti. Poi adoro giocare a scacchi. E mi tocca fare ginnastica posturale per la schiena.
Lei è molto riservato, della sua vita privata si sa poco. È innamorato?
Guardi, io sono innamorato di tutte le donne. Sono un tipo galante, mi piace corteggiare.
C’è qualche donna in particolare?
Terrò sempre nella mente il ricordo di una ragazza. Ma parliamo di tanti anni fa.
Ha qualche rimpianto?
Direi di no. Forse mi sarebbe piaciuto fare un film con Brigitte Bardot, a proposito di donne.
Cosa le manca?
pierfrancesco villaggio plinio fernando plinio fernando paolo villaggio anna mazzamauro PAOLO VILLAGGIO plinio fernando le vacanze di fantozzi plinio fernando (3)
Facile, mi manca la giovinezza.
0 notes
sardies · 7 months
Text
Elezioni sarde, proseguono le verifiche sui verbali
Sassari. Chi ha buona memoria e una discreta passione per la saga del mitico ragioniere creato da Paolo Villaggio ricorderà che nella seconda pellicola della serie, “Il secondo tragico Fantozzi”, diretta, come la prima, da Luciano Salce, gli impiegati della Megaditta, costretti dal direttore Guidubaldo Maria Riccardelli alla visione della “Corazzata Kotiomkin” (replica, anzi, parodia della…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 8 months
Text
Sandra Milo è morta all’età di 90 anni. Ne danno il triste annuncio i familiari
Sandra Milo è morta all’età di 90 anni. Ne danno il triste annuncio i familiari. Nata Salvatrice Elena Greco l’11 marzo 33 a Tunisi, Sandra Milo è stata un’icona in tutto ciò che l’ha vista protagonista. Sandra ci lascia circondata dall’affetto della famiglia, che le è sempre stata accanto. La sua vista è stata senza dubbio tutt’altro che facile, una vita intensa, frizzante esattamente come la sua protagonista. La sua prima storia d’amore, a 15 anni, l’ha portata a sposarsi con il marchese Cesare Rodighiero, un matrimonio che però durerà solo 21 giorni in seguito alla perdita del figlio al parto. Un secondo matrimonio con Moris Ergas. “Ho preso tante di quelle botte nella mia vita” ha dichiarato l’attrice in un’intervista a Domenica In parlando del produttore Moris Ergas, da cui nacque la sua prima figlia, Debora. Poi il terzo matrimonio con Ottavio De Lollis da cui ebbe i figli Ciro e Azzurra, e infine il quarto matrimonio con il cubano Jorge Ordoñez. Nell’ultimo periodo aveva iniziato una relazione con l’imprenditore Alessandro Rotaro, di 38 anni più giovane di lei. Una vita che più che una vita, a raccontarla in poche righe sembra un’avventura, una storia difficile da cui Sandra ha imparato e insegnato molto. La ricordiamo per i ruoli interpretati nel film Lo Scapolo, il suo esordio nel cinema, nel 1955, o nel film Il generale Della Rovere, in cui interpretava una prostituta. Ma la svolta arrivò in seguito all’incontro con Fellini, infatti il regista, con cui ebbe anche una relazione clandestina, diede importanti ruoli alla sua “Sandrocchia”, come era solito chiamarla lui, nei film capolavoro 8½ e Giulietta degli spiriti. Per entrambe le interpretazioni vinse il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. I film importanti in cui la Milo ha recitato sono molti, ad esempio in Frenesia dell'estate (1963), diretto da da Luigi Zampa o in La visita, nello stesso anno, ove avvenne la sua caratterizzazione più complessa e riuscita. Dopo una lunga pausa, nel 1979 tornò al cinema recitando in alcune commedie di genere, come Riavanti... Marsch! di Luciano Salce e Tesoromio di Giulio Paradisi, cui seguirono Grog (1982) di Francesco Laudadio e Cenerentola '80, due anni più tardi, di Roberto Malenotti. Grazie alla vicinanza con Craxi, iniziò anche la sua carriera da conduttrice televisiva su rai Due nel programma Piccoli Fans dal 1985 al 1989, trasmissione pomeridiana per bambini. Nel 1990, invece, conduce L’amore è una cosa meravigliosa che la ricorda anche per lo spiacevole scherzo telefonico di cui è stata vittima. E ancora, su Rete 4, nella stagione 1992-1993, presenta il varietà domenicale Giorno di festa. Durante gli anni 2000, già settantenne, Sandra Milo continuò la sua carriera recitando, nel 2002, al fianco di Giampiero Ingrassia e di Anna Mazzamauro nella fiction di Canale 5 intitolata Ma il portiere non c'è mai?. È stata anche tra i concorrenti del reality show L'isola dei famosi 7, in onda dal 24 febbraio 2010, arrivando in semifinale. Infine, l'ultimo dei suoi lavori la vede tra le protagoniste della serie comedy di Prime Video, Gigolò per caso, uscito sulla piattaforma di streaming il 21 dicembre 2023. Grazie a una carriera da attrice, conduttrice televisiva e attrice teatrale invidiabile, nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera, e oggi 29 gennaio 2024 lascia un vuoto incolmabile nella storia del cinema e della televisione, così come nel cuore di molti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
atlasparrichada · 8 months
Text
Tumblr media
Fantozzi Luciano Salce Italy, 1975
1 note · View note
diphilleya · 10 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
L'anatra all'arancia · dir. Luciano Salce (1975)
0 notes
Text
La Cuccagna - Luciano Salce - Film Completo by Film&Clips
View On WordPress
0 notes
A Narni Le vie del cinema con Amelio e Mastandrea
Al via a Narni Le vie del cinema, 29/a edizione della rassegna dedicata al cinema restaurato. In cartellone classici come il thriller Milano calibro 9 di Fernando Di Leo (31 luglio), la commedia La voglia matta di Luciano Salce (2 agosto), Sogni d’oro di Nanni Moretti (3 agosto), Il ladro di bambini di Gianni Amelio (4 agosto), Teresa la ladra di Carlo Di Palma (5 agosto). Per omaggiare…
View On WordPress
0 notes
vocenarrante · 2 years
Photo
Tumblr media
Quando si parla di commedia, non si può di certo ignorare quello che io reputo un genio assoluto, di livello mondiale, del genere comico: Paolo Villaggio. Il personaggio da lui creato, il ragionier Ugo Fantozzi, merita un posto d'onore accanto ad altri ben più acclamati, come Charlot, Monsieur Hulot o il più recente Mr Bean. Fantozzi incarna alla perfezione l'idea all'uomo medio sfortunato, impacciato, vittima del contesto in cui vive, "sfigato", proclive alla sudditanza psicologica verso il potere, ma allo stesso tempo alla ricerca perenne di un'improbabile occasione di riscatto. Questo personaggio si è talmente radicato nel pensiero comune da diventare una specie di simbolo negativo, che ha generato addirittura il termine "fantozziano". Fantozzi ricorre in una lunga serie di pellicole, fra cui le più meritevoli sono senz'altro le prime due, rispettivamente del 1975 e dl 1976, dirette da Luciano Salce. — view on Instagram https://ift.tt/P2eTYaE
0 notes
gone-by · 3 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Raquel Welch and Jean Sorel in Le fate (1966)
345 notes · View notes