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#maccartismo
adrianomaini · 9 months
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Perché negli Stati Uniti non c’è socialismo?
Se tra gli effetti più immediati del maccartismo vi fu la repressione del dissenso interno, di cui la diminuzione sensibile degli iscritti al Partito comunista americano fu un segnale inequivocabile <90, le conseguenze dal punto di vista strettamente politico furono legate principalmente alla concentrazione del potere decisionale e dell’azione politica all’interno dell’esecutivo, con il…
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bagnabraghe · 9 months
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Perché negli Stati Uniti non c’è socialismo?
Se tra gli effetti più immediati del maccartismo vi fu la repressione del dissenso interno, di cui la diminuzione sensibile degli iscritti al Partito comunista americano fu un segnale inequivocabile <90, le conseguenze dal punto di vista strettamente politico furono legate principalmente alla concentrazione del potere decisionale e dell’azione politica all’interno dell’esecutivo, con il…
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collasgarba · 9 months
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Perché negli Stati Uniti non c’è socialismo?
Se tra gli effetti più immediati del maccartismo vi fu la repressione del dissenso interno, di cui la diminuzione sensibile degli iscritti al Partito comunista americano fu un segnale inequivocabile <90, le conseguenze dal punto di vista strettamente politico furono legate principalmente alla concentrazione del potere decisionale e dell’azione politica all’interno dell’esecutivo, con il…
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bigarella · 9 months
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Da Red Scare al maccartismo
L’anticomunismo statunitense si espresse in tutta la sua pienezza nell’ambito delle due grandi ondate di Red Scare del XX secolo. Nel 1917, con l’ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale e con lo scoppio della Rivoluzione Bolscevica in Russia, si registrò la prima di esse, in questo caso ai danni di pacifisti, presunti simpatizzanti della Germania, e socialisti <64. Ancora una…
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sandboy · 2 years
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streghe.
Siamo perduti, si dice a un certo punto nella rappresentazione, e paradossalmente la perdizione deriva dai fini più alti e buoni, dal tentativo di tener lontano il Diavolo dalla comunità... #arthurmiller #filippodini #streghe #salem #maccartismo #teatro
«Col tempo, Il crogiuolo divenne il mio dramma più rappresentato, sia in America che all’estero, ed è venuto ad assumere significati diversi a seconda dei luoghi e dei momenti. Quando questo mio lavoro ha improvvisamente successo in una certa nazione, posso quasi dedurne la situazione politica: o esiste una minaccia di dittatura o una dittatura è appena finita», dichiara Arthur Miller, e a…
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unita2org · 10 months
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DA HOLLYWOOD RIPARTE IL MACCARTISMO MASSOCAPITALISTA
di Redazione I massacri israeliani a Gaza spaccano Hollywood. Nella Mecca del cinema si torna al maccartismo. L’agente di Tom Cruise, Maha Dakhil è stata messa al bando dalla potente Creative Artist Agency, del francese François-Henri Pinault, perché ha messo su Istagram una denuncia realativa al silenzio della comunità hollywoodiana sul “genocidio in diretta” a Gaza. Stessa sorte è toccata…
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kneedeepincynade · 10 months
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The United States are uncapable of accepting that other nations are different and have different systems and this is exactly why the "pax americana" has failed and its why many nations prefere the much more accepting China
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🤮 美国式傲慢 | GLI STATI UNITI NON PROMUOVERANNO MAI IL RISPETTO RECIPROCO E LA COMPRENSIONE RECIPROCA
🤹‍♂️ L'arroganza, mista alla confusione, scaturita dalle farneticazioni del Presidente Biden contro il Presidente Xi Jinping, nuovamente definito dal rappresentante degli imperialisti americani come un «dittatore» non deve essere solo condannata, ma anche analizzata con cura 🤔
💬 Dentro la sua frase, è contenuta la prova che gli USA non hanno alcuna intenzione di promuovere il 相互尊重 - Rispetto Reciproco:
💬 «Guarda, lo è. È un dittatore nel senso che è a capo di un Paese Comunista che si basa su una forma di governo totalmente diversa dalla nostra» 🤹‍♂️
😂 Almeno, questa volta, un rappresentante dell'imperialismo statunitense l'ha ammesso: per gli USA basta non avere un modello politico neo-liberale ed economicamente neo-liberista per essere definito "dittatore" 😂
😂 Cina, Russia, Iran, Corea del Nord, Cuba, Venezuela, Bielorussia, Siria - ogni Paese con un proprio modello differente dal neo-liberalismo statunitense, e con un sistema economico diverso dal capitalismo finanziario monopolistico diventa subito una "dittatura" agli occhi degli imperialisti americani 🤡
🚩 Il Partito Comunista Cinese, tramite tutti i suoi rappresentanti, ha sempre dichiarato che non esistono modelli realmente universali, che la democrazia può assumere varie forme, così come il modello economico, e che nessun Paese può egemonizzare il concetto di democrazia o libertà 😍
🐲 Come spiegato nell'Articolo "民主是全人类的共同价值": «La Democrazia è un Valore Comune dell'Umanità, non un monopolio di pochi Paesi, bensì un Diritto di ogni Popolo» | Essa non ha un'unica forma, bensì molte, costruite e fondate sulle condizioni nazionali e materiali di ciascun Paese, e non è un ornamento brillante da sfoggiare per raggiungere fini geopolitici, bensì una soluzione ai problemi reali del Popolo ⭐️
🔍 中华人民共和国全国人民代表大会 - Come funziona l'Assemblea Nazionale del Popolo? 🚩
🔍 协商民主 - Cos'è la Democrazia Socialista Consultativa? 🚩
🔍 人民民主 - Cos'è la Democrazia del Popolo? 🚩
🤮 Neo-maccartismo da "red scare" e sinofobia da "yellow peril" non promuoveranno mai una comprensione tra i morenti Paesi d'Occidente e la Cina 😡
🇬🇷 Quando, all'inizio di novembre, Kyriakos Mītsotakīs - Primo Ministro della Repubblica Ellenica, si è recato in Cina, il Presidente Xi Jinping ha ricordato che 互相学习 - l'Apprendimento Reciproco era uno dei principi fondanti delle Relazioni Sino-Greche 😍
😍 L'Apprendimento Reciproco porta, necessariamente, al Rispetto Reciproco. Questo non accade mai con gli USA, che intendono sempre esportare il loro modello genocida tramite le sanzioni unilaterali, i tentativi di rivoluzione colorata e persino la guerra 😡
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
🤮 美国式傲慢 | THE UNITED STATES WILL NEVER PROMOTE MUTUAL RESPECT AND MUTUAL UNDERSTANDING
🤹‍♂️ The arrogance, mixed with confusion, resulting from President Biden's rantings against President Xi Jinping, once again defined by the representative of the American imperialists as a "dictator" must not only be condemned, but also carefully analyzed 🤔
💬 Inside his sentence, there is proof that the USA has no intention of promoting 相互尊重-Mutual Respect:
💬 «Look, it is. He is a dictator in the sense that he is the head of a Communist country that is based on a form of government totally different from ours »🤹‍♂️
😂 At least, this time, a representative of US imperialism admitted it: for the USA it is enough not to have a neo-liberal and economically neo-liberal political model to be defined as a "dictator" 😂
😂 China, Russia, Iran, North Korea, Cuba, Venezuela, Belarus, Syria - each country with its own model different from US neo-liberalism, and with an economic system different from monopoly financial capitalism immediately becomes a "dictatorship" in the eyes of the American imperialists 🤡
🚩 The Chinese Communist Party, through all its representatives, has always declared that there are no truly universal models, that democracy can take various forms, as well as the economic model, and that no country can hegemonize the concept of democracy or freedom 😍
🐲 As explained in the Article "民主是全人类的共同价值": «Democracy is a common value of humanity, not a monopoly of a few countries, but a right of every people» | It does not have a single form, but many, built and founded on the national and material conditions of each country, and it is not a brilliant ornament to show off to achieve geopolitical goals, but rather a solution to the real problems of the People ⭐️
🔍 中华人民共和国全国人民代表大会 - How does the National People's Congress work? 🚩
🔍 协商民主 - What is Consultative Socialist Democracy? 🚩
🔍 人民民主 - What is People's Democracy? 🚩
🤮 "Red scare" neo-McCarthyism and "yellow peril" Sinophobia will never promote understanding between the dying Western countries and China 😡
🇬🇷 When, at the beginning of November, Kyriakos Mītsotakīs - Prime Minister of the Hellenic Republic, visited China, President Xi Jinping recalled that 互相学习 - Mutual Learning was one of the founding principles of Sino-Greek Relations 😍
😍 Mutual Learning necessarily leads to Mutual Respect. This never happens with the USA, which always intends to export its genocidal model through unilateral sanctions, attempted color revolutions and even war 😡
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avalonishere · 9 months
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#AnthonyHopkins #Hollywood #cancelculture
"Viviamo nella cultura del nuovo fascismo, della cancel culture. Non c'è più libertà di parola". E ancora: "Se dici qualcosa, sei cancellato. Le persone vivono nella paura. E questo richiama alla Germania nazista, ricorda l'Unione Sovietica e Stalin, il maccartismo americano. La dittatura del pensiero 'giusto' è terribile".
Una presa di posizione da applausi, per quanto rara da parte di un grande attore della scena internazionale. Ormai, infatti, il panorama dello showbiz è quasi totalmente allineato a quella stessa ideologia contestata da sir Anthony, come si evince dalle posizioni politicamente corrette di cui le celebrità di Hollywood (e talvolta pure quelle meno blasonate di casa nostra) sono spesso portatrici sane.
Leggi l'articolo su #IlGiornale nel primo commento ⬇️
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t-annhauser · 10 months
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Don Carlo e l'on liter in quater
[cose fra me ed @egemon]
Quest'anno danno il Don Carlo e io non ne so praticamente nulla, con Verdi mi sono fermato alla trilogia popolare, avrò sentito sì e no una volta e per caso La canzone del velo ("nel giardin del bello saracino ostello", che è una fantasia spagnoleggiante molto canzonettabile, da friggere sugli organetti di strada), ma niente di più. Voi direte: chi se ne importa, solo ai vecchi, ai vips e a qualche ultimo giapponese nostalgico del melò interessa la prima della Scala. Può essere, ma io sono un passatista, un uomo attaccato a idee e costumi che hanno fatto il loro tempo, e la grandezza dell'opera lirica ancora mi tocca, sebbene non mi piacciano tutte le opere liriche... mi piacerebbe vedere un bel Le nozze di Figaro, per esempio, un bel Mozart in accoppiata con Da Ponte, il mio librettista preferito, e invece insistono con questi melodrammoni storici... che palle. C'è Anna Netrebko che i giornali ci tengono a precisare "filoputiniana", la filoputiniana Netrebko: ora, a me non è che mi abbia mai fatto impazzire al di là della presenza scenica, ma svilirla così, utilizzando questioni che esulano dall'arte, proprio mi dà l'orticaria. Viviamo tempi di maccartismo di ritorno, si sanzionano vite e carriere per insozzarle con questioni politiche... in ogni caso, anche se mi troverò con tutta probabilità in Calabria sarà un po' come essere in Piazza della Scala, fra Palazzo Marino e il monumento di Leonardo dove l'ultimo volta mi sono seduto assieme a mio papà in religiosa ammirazione.
A detta del mio amico Gigino, il simile avviene anche nel centro di Milano, ove la vita degli affari è ormai così sapientemente raccolta, che l’uomo d’affari fa a meno di tram e tassì, ma dopo poche ore cade morto ai piedi del monumento a Leonardo circondato dai suoi discepoli, che gl’intenditori chiamano on liter in quater.
Alberto Savinio, Ascolto il tuo cuore
Il soprannome del monumento "un litro in quattro" ("on liter in quater" in milanese), diffuso alla fine dell'Ottocento, era dovuto alla rassomiglianza tra le cinque statue del monumento a una bottiglia di vino con quattro bicchieri intorno. Diverse fonti dell'epoca attribuiscono allo scapigliato Giuseppe Rovani la creazione di tale soprannome.
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chez-mimich · 2 years
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IL CROGIUOLO
“Il crogiuolo” di Arthur Miller è una possente pièce teatrale fatta di parole, spesso di parole urlate, ma pur sempre di parole. Un po’ come tutto il teatro di Arthur Miller. Costruire o, come in questo caso, ri-costruire vicende con la sola forza delle parole e con un ricorso minimo alle azioni sceniche, è molto difficile e difficile anche per un regista che vede i suoi spazi di manovra ridotti al minimo. Prova brillantemente superata per lo Stabile di Torino e per il regista, Filippo Dini che hanno debuttato a Milano, qualche sera fa, al Teatro Strehler con il cupo dramma di Miller. Sulla scena si racconta una vicenda della caccia alle streghe, forse la più nota, quella che si svolse nel 1692 a Salem (Massachusetts), piccola comunità urbana, dove un gruppo di donne viene accusato di stregoneria a causa di comportamenti anticonformisti e stravaganti. Dramma scritto da Miller in pieno maccartismo e che porta quindi con sé una doppia cifra di lettura, quella degli accadimenti della fine del XVII secolo e quella della nuova “caccia alle streghe” (comuniste), dell’America degli anni Cinquanta, cifra di lettura che, volendo, diventa utilizzabile per tutte le persecuzioni passate, presenti e future, che si tratti di dissidenti politici o di rave party… Gli abitanti della piccola città di Salem si ingarbugliano in una inestricabile spirale fatta di sospetti, accuse e testimonianze false, dove tutti divengono accusati e accusatori, in preda ad una paradossale psicosi collettiva di odio ed isteria. Il regista Filippo Dini, che veste anche i panni di Proctor, uno dei protagonisti della vicenda,( ossia colui che decide di rompere la catena psicotica di accusa-confessione), sceglie un allestimento scarno ed essenziale per lasciare parlare il testo (nella storica traduzione italiana di Masolino D’Amico), affidando ad una chitarra elettrica vagamente country-blues, un rarefatto, ma azzeccato commento sonoro, su una scena di perenne desolazione urbana ed umana Lo spettacolo si replica fino al 10 novembre allo Strehler.
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carmenvicinanza · 5 months
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Walkiria Terradura
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Facevamo le pattuglie e le staffette. Combattevamo. Andavamo a prendere le informazioni nei paesi vicini, ci vestivamo da contadine, ci mettevamo i fazzoletti e partivamo.  Abbiamo avuto un ruolo molto più complesso di quello degli uomini.
La Resistenza non è fatta solo dagli uomini, è stata paritaria.
Pensate alle donne contadine che non hanno avuto uno straccio di riconoscimento mai, e nessuno ne ha mai parlato per anni, ci hanno curato, ci hanno ospitato nelle loro case, hanno diviso quel poco che avevano con noialtri, sono state delle donne meravigliose.
Walkiria Terradura partigiana e medaglia d’argento al valore militare.
Nata a Gubbio il 9 gennaio 1924, suo padre, avvocato e fervente antifascista, più volte arrestato e definitivamente liberato solo dopo la caduta di Mussolini, le aveva trasmesso l’odio verso la dittatura. Già al liceo, per il suo atteggiamento sprezzante verso il regime, aveva suscitato l’attenzione del fascio locale e fu più volte interrogata in Questura e redarguita severamente. Frequentava la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia quando, il 13 gennaio 1944, durante l’occupazione tedesca, i fascisti dell’OVRA fecero irruzione nel palazzo dei Duchi di Urbino in cui la famiglia risiedeva per catturare nuovamente il padre Gustavo ed è stata lei a trarlo in salvo in modo quasi rocambolesco.
Quando i nazifascisti se ne tornarono nelle loro caserme dopo otto ore di inutili ricerche, si è spostata tra i monti del Burano che separano l’Umbria dalle Marche, unendosi alla Quinta Brigata Garibaldi di Pesaro col nome di battaglia di Walkiria.
Da sottotenente aveva assunto il comando di una squadra di sei uomini, il Settebello, che era specializzata in sabotaggio: facevano saltare ponti, organizzavano agguati, rendevano impossibile la vita alle truppe nazifasciste impegnate nella zona.
Un giorno, dopo l’ennesima azione, accompagnata da un solo gregario, ha messo in fuga un intero reparto nemico a colpi di bombe a mano, consentendo tra l’altro ai partigiani di appropriarsi di armi e mezzi abbandonati.
Nonostante gli otto mandati di cattura spiccati nei suoi confronti dai nazifascisti che giravano con una sua foto per trovarla, non è mai stata catturata.
Sposata con il capitano dell’Oss Alfonso Thiele, dopo la guerra si era trasferita con lui negli Stati Uniti. Dopo essere stata posta sotto l’attenzione poliziesca del maccartismo, aveva deciso di tornare in Italia dove ha continuato il suo attivismo politico nel PCI e soprattutto dell’ANPI di cui ha fatto parte a lungo degli organismi di dirigenza nazionale.
Ha scritto numerosi articoli sull’esperienza partigiana, arricchendo le fonti storiografiche con lo straordinario punto di vista di donna combattente.
Alla fine della guerra è stata nominata sottotenente e, con decreto presidenziale del 26 giugno 1970 e ha ricevuto la medaglia d’argento al valor militare per attività partigiana con la seguente motivazione: «Donna dotata di forte e generoso animo, entrava, malgrado la giovane età nelle formazioni partigiane della sua zona portandovi entusiasmo e fede. In lunghi mesi di lotta partecipava a numerose azioni contro il dotato avversario, mettendo in luce non comuni doti di coraggio e di iniziativa. Dopo essere riuscita con la squadra da lei comandata a fare saltare un ponte stradale, accortasi del sopraggiungere di un reparto avversario, incurante della grande sproporzione delle forze, attaccava con bombe a mano, di sorpresa, con un solo gregario l’avversario, infliggendogli dure perdite, ponendolo in fuga, recuperando altresì gli automezzi e le armi abbandonate. Valido esempio di determinazione, coraggio e alto spirito patriottico. Marche, 4 ottobre 1943-27 agosto 1944».
Fino all’ultimo ha continuato a tenere viva la memoria dell’antifascismo e della lotta partigiana, tra incontri pubblici e racconti, molti dei quali sono stati pubblicati da Patria Indipendente.
Una volta, chiamata a fare da consulente per un film a tema militare, ha stupito l’intera troupe montando e smontando uno Sten in appena tre minuti.
La sua storia è presente in diversi libri ed è stata protagonista di Walkiria, una guerrigliera sull’Appennino, docufilm di Gianfranco Boiani e Giorgio Bianconi.
Ha lasciato la terra quasi centenaria. Si è spenta a Roma il 5 luglio 2023.
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Voice of Europe, "fantasia che abbiamo pagato eurodeputati"
BRUXELLES – “Noi di Voice of Europe non ci lasceremo intimidire dalla violenza dei globalisti e non ci piegheremo a questa caccia alle streghe che ricorda i giorni più bui del maccartismo“. Lo scrive su X la testata accusata di essere cinghia di trasmissione della propaganda russa in Europa. “Quello che abbiamo visto nel blitz dei media globalisti negli ultimi giorni sono speculazioni selvagge e…
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bagnabraghe · 9 months
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Da Red Scare al maccartismo
L’anticomunismo statunitense si espresse in tutta la sua pienezza nell’ambito delle due grandi ondate di Red Scare del XX secolo. Nel 1917, con l’ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale e con lo scoppio della Rivoluzione Bolscevica in Russia, si registrò la prima di esse, in questo caso ai danni di pacifisti, presunti simpatizzanti della Germania, e socialisti <64. Ancora una…
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ilcovodelbikersgrunf · 9 months
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"Viviamo nella cultura del nuovo fascismo, della cancel culture. Non c'è più libertà di parola". E ancora: "Se dici qualcosa, sei cancellato. Le persone vivono nella paura. E questo richiama alla Germania nazista, ricorda l'Unione Sovietica e Stalin, il maccartismo americano. La dittatura del pensiero 'giusto' è terribile".
Una presa di posizione da applausi, per quanto rara da parte di un grande attore della scena internazionale. Ormai, infatti, il panorama dello showbiz è quasi totalmente allineato a quella stessa ideologia contestata da sir Anthony, come si evince dalle posizioni politicamente corrette di cui le celebrità di Hollywood (e talvolta pure quelle meno blasonate di casa nostra) sono spesso portatrici sane.
Leggi l'articolo nel link in bio su #IlGiornale ➡️ https://cstu.io/ce684a
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scrivoluzione · 1 year
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Oppenheimer: il comunismo, il maccartismo e la bomba https://www.rivoluzione.red/oppenheimer-il-comunismo-il-maccartismo-e-la-bomba/
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Sono contento che alla fine della fiera - e certamente non per merito delle menate del Berlusca - stia emergendo un pensiero alternativo al "zelenskysmo" monodirezionale, onnipresente e unico...
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