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#magazzini del sale 3
garadinervi · 4 months
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Prometeo possibili, Magazzini del Sale 3, Accademia di Belle Arti di Venezia, Dorsoduro, Venezia, January 26 – March 16, 2024, in collaboration with Fondazione Archivio Luigi Nono, Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) – La Biennale di Venezia
Plus: Prometeo. Tragedia dell'ascolto, Chiesa di San Lorenzo / Ocean Space, Venezia, January 26-29, 2024. Structure-set re-imagined by Antonello Pocetti and Antonino Viola. Conductor: Marco Angius, leading the Orchestra di Padova e del Veneto. Flute and tuba: Roberto Fabbriciani and Giancarlo Schiaffini. Alvise Vidolin: live electronics. Massimo Cacciari, curator of the texts. Soloists: Carlo Lazari on the viola, Michele Marco Rossi on the cello, Emiliano Amadori on the double bass; Singers: Rosaria Angotti, Livia Rado, Chiara Osella, Katarzyna Otczyk, Marco Rencinai, and the narrating voices of Sofia Pozdniakova and Jacopo Giacomoni, in addition to the Coro del Friuli Venezia Giulia
Prometeo ieri e oggi. L'utopia di Luigi Nono a 100 anni dalla nascita, A Special Project of Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), Biblioteca della Biennale, La Biennale di Venezia, Venezia, January 29, 2024. W/ Roberto Cicutto (President La Biennale di Venezia), Debora Rossi (Head of the Historical Archive of Contemporary Arts of La Biennale di Venezia), Nuria Schoenberg Nono (Presidente Fondazione Archivio Luigi Nono) + Andrea Estero (President Associazione Nazionale Critici Musicali) in conversation with Lucia Ronchetti, Marco Angius, Massimo Cacciari, Carlo Fontana, and Alvise Vidolin
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likarotarublogger · 3 months
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Una delle città sotterranee più grandi del mondo è stata scoperta in Turchina
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Gli archeologi hanno visto che questa rete sotterranea in Cappadocia copre un’area molto più vasta di quella conosciuta finora.
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Città sotterranee, in Turchia è una stata scoperta una delle più grandi e avanzate del mondo.
Sotto la superficie delle strade in alcune zone della Turchia, una rete di tunnel ospitava un tempo migliaia di abitanti in cerca di riparo, in fuga dagli invasori e dalle persecuzioni religiose. Il Paese è noto per le sue città sotterranee, in particolare la grande città di Derinkuyu, che poteva ospitare oltre 20.000 persone. Sebbene non sia stato ancora completamente scavato, i dati attuali indicano che l’insediamento di 11 piani misura circa 185 metri quadrati, con un potenziale di oltre 465 metri quadrati ancora inesplorati. Ma c’è una novità: da quest’estate, gli archeologi che stanno studiando un sito a circa 240 km a ovest dell’antico santuario sotterraneo ritengono di aver portato alla luce una delle città sotterranee più grandi e più avanzate finora realizzate. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, la rete di stanze e corridoi sotterranei, nota come Sarayini, si estende su una superficie di quasi 20.000 metri quadrati.
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Al di sotto dell’attuale quartiere di Sarayonu, nell’area metropolitana turca di Konya, un labirinto di 30 camere è dotato di camini, magazzini, cantine e pozzi. Secondo quanto riferito, la rete a più livelli risale all’ottavo secolo. Hasan Uğuz, l’archeologo del Museo di Konya che dirige gli scavi, ha dichiarato che le squadre che lavorano sul posto non si aspettavano che l’insediamento coprisse un territorio così esteso. Oltre alle numerose stanze e sale, un passaggio particolarmente ampio è stato descritto come una sorta di “strada principale”. Le aree all’interno della struttura sono paragonate a palazzi per il grande comfort e per l’alta qualità della vita che la rete era in grado di sostenere, ben lontana quindi dall’idea di caverna primitiva che potremmo immaginare quando parliamo di abitazioni sotterranee. Il carattere raffinato dello spazio gli è valso il nome di Sarayini, che in turco significa, appunto, “palazzo”.
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Non pensavamo che potesse estendersi su un’area così vasta”, ha dichiarato Uğuz all’agenzia Anadolu lo scorso agosto. “Gli anziani che vivono qui hanno detto di aver visitato questo luogo quando erano bambini e che si trattava di una città sotterranea molto estesa”. Uğuz ritiene che i lavori di scavo di quest’anno abbiano fatto la differenza nel determinare quanto fosse grande la città sotterranea.
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Tra gli oggetti recuperati durante gli scavi ci sono ossa di animali e supporti per lampade. In una stanza particolare della rete sono stati trovati un tamburo a colonna e un oggetto posizionato come una pietra tombale.
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I lavori di scavo a Sarayini sono in corso da due anni. Molte delle antiche città sotterranee portate alla luce in Turchia sono state scoperte solo negli ultimi anni e la maggior parte non è stata ancora esplorata a fondo. Studi preliminari hanno indicato che un complesso sotterraneo trovato nella regione turca di Neveshir potrebbe essere addirittura ancor più grande sia di Derinkuyu che di Sarayini, anche se gli archeologi non hanno ancora un quadro completo del sito. Poiché le città sotterranee vicine a Sarayini distano tra i 5 e i 12 km, sono in corso ricerche per stabilire se i complessi possano essere collegati tra loro.
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Elena Rodica Rotaru( blogger) insieme a Resul Aygün imprenditore e guida turistica a Cappadocia Turchia 🇹🇷.
“Un'esperienza molto bella, un posto unico al mondo. Sono rimasto affascinato da queste grotte sotterranee dove l'uomo ha vissuto per migliaia di anni. Posti bellissimi da visitare, invito tutti coloro che amano l'arte sotterranea a visitare questi musei in Cappadocia.”
Voglio ringraziare la mia guida Resul Aygün che mi ha aiutato in ogni momento di questi 3 mesi insieme qui in Cappadocia per realizzare qualche documentari …
Cappadocia è un posto magico!Elena Rodica Rotaru
Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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ecoamerica · 2 months
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Watch the American Climate Leadership Awards 2024 now: https://youtu.be/bWiW4Rp8vF0?feature=shared
The American Climate Leadership Awards 2024 broadcast recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by active climate leaders. Watch to find out which finalist received the $50,000 grand prize! Hosted by Vanessa Hauc and featuring Bill McKibben and Katharine Hayhoe!
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Estate 2022: Modigliantica fra mare e collina
Come tutte le estati, Modigliantica lascia le sue colline per raggiungere la Riviera Romagnola.
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Gli appuntamenti sono a:
CERVIA (RA), tutti i martedì e giovedì sera, ai  piedi di Torre San Michele - Magazzini del Sale
Nella splendida cornice della Darsena di Cervia, luogo storicamente attivo nella vita del borgo marinaro, trovate creazioni artigianali e produzioni agricole selezionate da CNA Cervia.
CESENATICO (FC) ogni venerdì sera, in Piazza Marconi
Piacevoli occasioni per trascorrere una serata, passeggiando fra creatività, gusto e tradizioni romagnole.
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Sabato 18 e Domenica 19 giugno, a Rimini torna uno degli eventi più belli dell’estate: Almeni, “Il Circo Mercato” di sapori e cose fatte con le mani e con il cuore”
 “La Rimini sognata da Massimo Bottura si trasforma in realtà.
Grandi chef diventano cuochi di strada manipolando i prodotti della nostra terra; giovani designer producono idee con le proprie mani; agricoltori e vignaioli propongono le loro eccellenze. Tutto questo è Al Mèni le cose fatte con le mani e con il cuore”.
Sarà un ritorno alle origini: troverete Modigliantica sul lungomare, al “Mercato delle Eccellenze”.
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Sabato 2 e domenica 3 luglio a Modigliana (FC), torna il “ Festival dei Sentieri Agrourbani “
Due giorni dedicati alla scoperta di Modigliana, immersa fra le colline della Romagna Toscana.
Una bella occasione, per scoprire il borgo e la sua storia, esplorando le valli che la circondano, partendo dal centro storico. 
Consulta il Programma per conoscere i percorsi escursionistici e tutte le iniziative.
Sabato 2 luglio ci trovate in bottega in via Garibaldi 48, domenica 3 vi aspettiamo nella riserva naturale di Montebello, pronti a caricarvi di energia con dolci e biscotti.
A presto!
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movealley · 3 years
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14 things to do in SIENA
Looking for things to do in Siena? We leave you here a compilation of our 14 favorite places in our passage through this incredible city of Tuscany. We recommend staying for at least one day and one night so that you can experience this city in all its splendor.
14 things to do in SIENA
1- Piazza del Campo
Your visit to Siena will most likely start in the most important square in the city: Piazza del Campo . It is a meeting place par excellence for locals, and the place that tourists choose to enjoy a good aperitif after a tour of the city.
In this square, you will find important buildings such as: The Palazzo Pubblico and its Torre del Mangia, along with several palazzi signorili, and the Fonte Gaia.
When we visited Siena, we were able to enjoy the city’s beautiful Christmas market. So now you know, if you visit it in December you can have that luck.
Did you know that this square is known worldwide for a controversial horse race ? It is called the Palio , and it takes place in July and August.
2- Torrre del Mangia
The Torre del Mangia is an old medieval bell tower built between 1338 and 1348 . It is 88 meters high, so it is visible from all points of the city.
The views from the Torre del Mangia are unpayable. But yes, you have to be prepared to climb many super narrow stairs. So if you have vertigo or claustrophobia, we do not recommend it in the least
Hours: during winter, open from 10:00 to 17:00. During the summer, it opens from 10:00 to 19:00. 
Admission: tickets cannot be purchased online, only at the Torre ticket office. The cost is € 10 per adult (worth every penny)
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Siena beautiful medieval town in Tuscany, Dome and Bell tower of Siena Cathedral, Old Town medieval city of Siena, Tuscany, Italy
3- Palazzo Publico
The  Palazzo Pubblico was built between 1297 and 1310. It was created to serve as the seat of the Government of the Nine of the Republic of Siena. This function is maintained today, since it is the headquarters of the municipal administration, in addition to the Museum of the City
Hours: every day from 10 to 6pm
Admission: Ingresso Museo Civico / Magazzini del Sale: € 10.00 without reservation – € 9.00 with online reservation
4- Duomo of Siena
The Duomo or the Cathedral of Siena is an incredible building in the Gothic style. UNESCO declared the site a World Heritage Site. The cathedral was built by Giovanni Pisano between 1215 and 1263. It has a Latin cross floor plan with a transept, dome and a bell tower, begun in the Romanesque style and finished in the 15th century. 
We couldn’t get in, but the exterior is already incredible and beautiful. Undoubtedly one of the things to do in Siena
Hours: 10.30 to 5PM
Admission: Adults (Opa Si Pass: includes entrance to the Cathedral, Piccolomini Library, Baptistery of San Giovanni and the crypt and the opera museum, and Mirador)08/18 – 10/27 € 15.00.
03/01 – 08/13; 10/28 – 10/31; 12/26 – 01/06 € 13.00
11/01 – 12/24; 07/01 – 28/02 € 8.00
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Detail from Piazza del Campo in Siena, Italy
5- Mirador Panorama or Panorama dal Facciatone
To  go up to the viewpoint of the Panorama of the Duomo of Siena you have to enter through the museum of the cathedral, until you reach a large room where tapestries are displayed. It is worth it to climb more than 200 steps. The Duomo’s views, part of the Plaza del Campo, the Torre de la Mangia, and the entire medieval quarter of Siena make the climb, despite the tough final stretch, not an insurmountable obstacle.
Hours: March to October, from 10.30 am to 7 pm, closing at 5:30 pm the rest of the year .
Admission: included in the Opa Si Pass
6- Piazza e Palazzo Salimbeni
The  Salimbeni Palace or Palazzo Salimben is an urban palace in the Gothic style. The building, associated with a former Siena merchant family, now houses the main offices of the Banca Monte dei Paschi di Siena, one of the oldest banks in the world.
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Mangia Tower or Torre del Mangia towering above of the Palazzo Pubblico on Piazza del Campo in medieval city of Siena at beautiful sunrise, Tuscany, Italy
7- Basilica of Santo Domingo
It is a huge but very austere church. It was built in the  13th century and enlarged in the 14th. Inside the church, Michelangelo made four small-format sculptures that are little known and were proofs for other larger and much more famous ones.
Hours: from 7: 00–18: 30
Admission: free
8- Palazzo Chigi Saracini
Palazzo Chigi Saracini on Via di Citta is a medieval palace. It was built in 12th century by the Marescotti family. It was the home of Count Galgano Lucarini Saracini and later became the property of Fabio Chigi Lucarini Saracini. Since 2014 it houses the Chigiana Musical Academy.
Hours: from 11.30 a.m. to 4 p.m.
Entrance: you can enter the courtyard for free. To visit the palace, € 10 is paid which includes a guided tour. Concerts are usually very affordable: from 5 to 25 euros.
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Beautiful view of church and Old Town of medieval city of Siena in the sunny day, Tuscany, Italy
9- Via Bianchi di Sopra di Soto and Via Cittá
The main streets of Siena: Via Bianchi di Sopra di Soto and Via Cittá; They are ideal to go from top to bottom and from bottom to top. They are full of businesses, pizzas al taglio (Diego’s favorites), corners to buy souvenirs and dreamy details.
10- Find the statues of Luperca: the she-wolf that fed Romulo and Remus
A good idea is to go around the city in search of Luperca: The she-wolf that suckled Romulus and Remus. As in Rome , the wolf as a symbol of its Roman origin, is very present in Siena: in Piazza del Campo, in front of the Cathedral, in Piazza Postierla, Piazza Tolomei, and in other places that you can discover.
11- Santa Caterina
The Sanctuary of Santa Catalina is a complex of religious buildings built around the family home of Santa Catalina They are made up of: the Church of the Crucifix, the  Upper Oratory, the  Oratory of the Chamber  with frescoes from 1896 by Alessandro Franchi, and the  Church of Santa Caterina in Fontebranda. 
Schedule:
House-Sanctuary: 9.30 – 19.00
Church of the Crucifix: 9.30 am – 12.30 pm; 15.00 – 19.00
Admission: free
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Metropolitan Cathedral of Saint Mary of the Assumptionin Siena – Tuscany, Italy
12- The Fortezza Medicea
The  Medici Fortress was built between 1561 and 1563, by order of the Duke of Florence Cosimo I de ‘Medici. It coincides with the place where the Spanish developed a “citadel” where the Sienese themselves destroyed in a revolt.
Hours: all day
Entrance: free admission.
13- The Pinacoteca Nazionale
The Pinacoteca Nacional de Siena is an art gallery that houses medieval and Renaissance works. It was inaugurated in 1932 and is located in the Brigidi and Buonsignori palaces.
Hours: Tuesday to Saturday from 08:15 to 19:15. Sunday, Monday and holidays from 09:00 – 13:00
Admission: € 8.00 
14- Go through and observe the details
One of the things we love about Siena is just walking around and discovering beautiful corners , balconies with hanging clothes, families strolling, and movie sunsets.
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30 dei più punk climatizzatore giochi di parole che puoi trovare
Alcune Sconosciute Inesatte Dichiarazioni Su Pompa Di Calore
Table of ContentsCondizionatore: La Guida CompletaCondizionatore - QuesitiPompa Di Calore, Ecco Le 3 Regole d'Oro Alcune Risapute Proposte Su Condizionatore.
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Pompa Di Calore: 25 Trucchi Immediati
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Se scegliete di, per esempio, avrete la garanzia di un lavoro di precisione e duraturo, perch l'installazione fatta seguendo tutti i passi per eseguire un lavoro a regola d'arte. Non un dettaglio da sottovalutare: un tecnico improvvisato potrebbe non sapere come predisporre i tubi per il gas refrigerante e dove mettere le canaline, potrebbe sbagliare il collegamento elettrico o non montare un differenziale all' ingresso o potrebbe dimenticare di collocare lo scarico della condensa.
Molti pensano che il momento pi adatto per installare un condizionatore sia l'estate, quando il caldo alle porte, ma non cos. Il momento migliore invece la stagione primaverile, sia per montare un nuovo impianto che per fare la manutenzione a quello vecchio. Una delle ragioni il costo, che generalmente in estate sale a causa della richiesta pi elevata.
C' poi da tenere conto anche della variet di scelta, perch quando i magazzini si svuotano restano i prodotti pi vecchi e gli scarti. Infine, anche se le offerte sulle macchine ad alto consumo energetico sono particolarmente convenienti, i soldi che si risparmiano se ne vanno in bollette e in danno all' ambiente.
Condizionatore Può Essere Divertente Per Tutti
Ovviamente la tecnologia inverter la pi efficiente, e sar il tecnico a fare i calcoli per valutarne esattamente la potenza in BTU. In ultimo, bisogna fare attenzione a non mettere il condizionatore esposto a sud, dove il sole costante, e scegliere una zona fresca e arieggiata. Opening Image by from.
Molto spesso ci troviamo di fronte alle richieste di nostri clienti che vorrebbero cambiare caldaia o climatizzatore e ci chiedono quale sia il periodo migliore per fare il lavoro ... Ora possiamo rispondere in maniera decisa: ADESSO E' IL PERIODO MIGLIORE! Subito starai pensando. ma been available in piena stagione di riscaldamento mi dite che il momento migliore per cambiare caldaia o climatizzatore.?! SI, perch adesso c' un ottimo da poter prendere e che molti non conoscono in quanto i mezzi di comunicazione non ne parlano! Stiamo parlando del nuovo.
Sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili: pompe di calore, per climatizzazione anche combinata per acqua calda sanitaria; caldaie, stufe e termocamini a biomassa sistemi ibridi a pompe di calore. Installazione di impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo. Gli interventi devono essere realizzati utilizzando esclusivamente apparecchi e componenti di nuova costruzione e devono essere correttamente dimensionati in funzione dei reali fabbisogni di energia termica.
Esamina Questo Report di Climatizzatore
Entro 60 giorni dalla fine dei lavori effettuati bisogna fare una richiesta online sul sito del GSE al seguente link: Il tutto, con un consistente risparmio di tempi rispetto alle vecchie misure, visto che adesso, tra esame della domanda ed erogazione effettiva del condizionatore finanziamento si arriva al massimo a tre mesi Prendendo ad esempio l' con un costo installativo di circa 900,00/ 1000,00 euro l'importo del rimborso conto termico in un l'incentivo del conto termico sar erogato con rate annuali da 2 a 5 anni o, Potete effettuare simulazioni sulla pagina di Mitsubishi Electric cliccando qui: https://climatizzazione.mitsubishielectric.it/.
In breve:. Il bonus per l'acquisto del condizionatore pu risultare, e del caldo, ormai alle porte. S, perch in molte citt italiane il caldo, molto spesso, davvero insostenibile. In particolare, nelle citt in cui non c' il mare e non si pu trovare sollievo in un rinfrescante bagno.
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Le notizie Non conosciute Su Climatizzatore
A giocare, poi, un ruolo decisivo sulla temperatura percepita in estate sicuramente. Infatti, nella maggioranza delle citt della penisola,. A volte anche se viene registrata una temperatura di, ad esempio, 25C pu in realt sembrarci di essere sui 30C proprio per by means of dell' umidit. In virt di tutto ci, avere un ambiente quanto meno deumidificato permette di con pi facilit.
Molte Risapute Proposte Su Condizionatore.
Dovete, infatti, sapere che ci sono delle ai quali possono accedere determinati cittadini per limitare i costi di questi elettrodomestici, indispensabili come detto in estate, ma anche in inverno per quelli che hanno la capacit di riscaldare, spesso molto costosi. Anche la sostituzione considerata una possibilit di detrazione e quindi di.
Tale per tutti quei condizionatori a pompa di calore che hanno una elevata efficienza energetica e che vanno a rimpiazzare impianti di riscaldamento o di climatizzazione gi installati. La detrazione spetta, dunque, ai chi corrisponde a tali requisiti ed, inoltre, prevista per una. C', poi, che vale per quegli impianti nuovi a pompa di calore a risparmio energetico.
La detrazione fiscale pu essere richiesta attraverso il Modello 730 e Unico, a patto che il condizionatore acquistato sia stato pagato con modalit legali e pulite, dunque che tale pagamento sia tracciabile visto che le fatture e le ricevute avranno lo stesso valore dei documenti fiscali da presentare quando richiesti per fare la domanda.
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freedomtripitaly · 5 years
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A Sud di Manhattan, affacciato sull’East River, a due passi dal Financial District, c’è un quartiere che sta diventando la nuova meta turistica imperdibile di New York: South Street Seaport. Salvato dalla smania di costruire grattacieli, come in quasi tutta Lower Manhattan, è un angolo della metropoli dove sembra di tornare indietro di un paio di secoli. Non stupirà sapere che, la scena finale di “Gangs of New York”, il film del 2002 di Martin Sorsese che vede tra i protagonisti Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis e Cameron Diaz, sia stata ambientata qui. Che Will Smith vi abbia girato nel 2005 scene sia per il film “Hitch”, dove si vede Fulton Street, sia per “Io sono leggenda” nel 2007. Un angolo di città tra passato e futuro. Là dove un tempo c’era il mercato del pesce (il Fulton Fish Market, che agli inizi del 1800 era il mercato del pesce più importante degli Stati Uniti), fabbriche di biscotti e diversi altri magazzini oggi si sta sviluppando il nuovo South Street Seaport o semplicemente Seaport, un quartiere storico di Manhattan con edifici bassi di mattoni rossi, alcuni intonacati, altri grezzi, grandi finestre sulle facciate stile loft e scale di metallo come nelle vecchie fabbriche. Qui si trovano alcuni degli edifici industriali più antichi di New York City. @123rf Un angolo di ex fabbriche, ma con vie pedonali dove passeggiare, sulle quali s’affacciano locali vegani, negozi vintage, di designer locali e brand giovani. Tra questi, il negozio di scarpe – favolose – di Sarah Jessica Parker – SJP – , il 10 Corso Como, la replica del celebre negozio multibrand milanese, con bar e ristorante e sale per mostre ed eventi. La strada principale è Schermerhorn Row. In mezzo ci sono i dehor dei locali che vi si affacciano. Maxi schermi proiettano le partite di football la sera, attirando tantissimi newyorchesi e turisti, specie nella bella stagione. Il Paris Cafe pare sia uno dei bar più antichi della città. Tra la Fulton Street e Pearl Street si nota anche un faro: è il Titanic Memorial, un faro di 18 metri eretto in ricordo di tutti colo che sono periti sull’RMS Titanic quel 15 aprile del 1912. Di Seaport fa parte anche il rinnovato Pier 17, un gigantesco edificio affacciato sul molo dove sono stati ricavati locali e ristoranti, negozi e un enorme spazio sul tetto dove si tengono concerti, specie d’estate (controllate il calendario la prossima volta che ci andate, nel 2019 si sono esibiti anche Cheryl Crow, Ringo Starr e Avril Lavigne). D’inverno, il rooftop si trasforma in Winterland Rink, una gigantesca pista di pattinaggio sul ghiaccio. Se la celebre pista del Rockefeller Center è sovraffollata, provate questa: mentre pattinate, potrete godere anche di una vista mozzafiato sull’East River, sul Brooklyn Bridge e sullo skyline di Manhattan. Tutt’intorno c’è un bellissimo e grandissimo deck di legno con panchine e passeggiate da dove ammirare lo skyline di Brooklyn. @123rf Il primo molo, qui, risale al 1625 quando fu costruito dalla Compagnia olandese delle Indie orientali e la prima strada a svilupparsi fu Pearl Street, così chiamata per il commercio delle perle. Qui giungevano merci dall’Inghilterra e da tutta Europa. Ricordiamoci che fu proprio a Lower Manhattan che nacque quella che oggi è New York City. Seaport comprende anche uno spazio espositivo che fa parte dell’America’s National Maritime Museum. Si tratta di circa 3mila metri quadrati di gallerie, librerie, negozi ma soprattutto della più vasta flotta privata del Paese di navi storiche che sono attraccate alla banchina. E che si possono visitare. C’è per esempio la Wavertree, una nave del 1885 lunga 99 metri varata a Southampton, che oggi fa parte del museo. C’è il Pioneer, datato anch’esso 1885, un veliero di 31 metri usato un tempo per il trasporto di beni di ogni genere e che oggi viene impiegato per gite turistiche nella baia. E altre tre o quattro imbarcazioni storiche. @123rf Ma Seaport è soprattutto un bellissimo angolo di Manhattan, da dove osservare i grattacieli di Lower Manhattan da una parte e il Brooklyn Bridge dall’altra. Una vista mozzafiato a qualunque ora del giorno: con il sole, al tramonto quando si accendono le prime luci su New York e di sera, quando lo skyline diventa una vera e propria cartolina da cui non ci staccherebbe mai. Raggiungere Seaport è facile. Da Lower Mahattan, Ground Zero, il World Trade Center e da Wall Street sono dieci-quindici minuti a piedi. Altrimenti si può prendere una delle linee della metropolitana A, C, J, Z, 2, 3, 4, 5 e scendere alla fermata di Fulton Street. Quella di Lower Manhattan è una delle zone più comode anche dove alloggiare perché sono tante le attrazioni nei dintorni, raggiungibili a piedi. Tra i tanti indirizzi vi consigliamo il Four Points New York Downtown, un hotel perfetto per la posizione centrale e per l’ottimo rapporto prezzo qualità. @123rf https://ift.tt/2CZaSIs New York, alla scoperta del nuovo quartiere di Seaport A Sud di Manhattan, affacciato sull’East River, a due passi dal Financial District, c’è un quartiere che sta diventando la nuova meta turistica imperdibile di New York: South Street Seaport. Salvato dalla smania di costruire grattacieli, come in quasi tutta Lower Manhattan, è un angolo della metropoli dove sembra di tornare indietro di un paio di secoli. Non stupirà sapere che, la scena finale di “Gangs of New York”, il film del 2002 di Martin Sorsese che vede tra i protagonisti Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis e Cameron Diaz, sia stata ambientata qui. Che Will Smith vi abbia girato nel 2005 scene sia per il film “Hitch”, dove si vede Fulton Street, sia per “Io sono leggenda” nel 2007. Un angolo di città tra passato e futuro. Là dove un tempo c’era il mercato del pesce (il Fulton Fish Market, che agli inizi del 1800 era il mercato del pesce più importante degli Stati Uniti), fabbriche di biscotti e diversi altri magazzini oggi si sta sviluppando il nuovo South Street Seaport o semplicemente Seaport, un quartiere storico di Manhattan con edifici bassi di mattoni rossi, alcuni intonacati, altri grezzi, grandi finestre sulle facciate stile loft e scale di metallo come nelle vecchie fabbriche. Qui si trovano alcuni degli edifici industriali più antichi di New York City. @123rf Un angolo di ex fabbriche, ma con vie pedonali dove passeggiare, sulle quali s’affacciano locali vegani, negozi vintage, di designer locali e brand giovani. Tra questi, il negozio di scarpe – favolose – di Sarah Jessica Parker – SJP – , il 10 Corso Como, la replica del celebre negozio multibrand milanese, con bar e ristorante e sale per mostre ed eventi. La strada principale è Schermerhorn Row. In mezzo ci sono i dehor dei locali che vi si affacciano. Maxi schermi proiettano le partite di football la sera, attirando tantissimi newyorchesi e turisti, specie nella bella stagione. Il Paris Cafe pare sia uno dei bar più antichi della città. Tra la Fulton Street e Pearl Street si nota anche un faro: è il Titanic Memorial, un faro di 18 metri eretto in ricordo di tutti colo che sono periti sull’RMS Titanic quel 15 aprile del 1912. Di Seaport fa parte anche il rinnovato Pier 17, un gigantesco edificio affacciato sul molo dove sono stati ricavati locali e ristoranti, negozi e un enorme spazio sul tetto dove si tengono concerti, specie d’estate (controllate il calendario la prossima volta che ci andate, nel 2019 si sono esibiti anche Cheryl Crow, Ringo Starr e Avril Lavigne). D’inverno, il rooftop si trasforma in Winterland Rink, una gigantesca pista di pattinaggio sul ghiaccio. Se la celebre pista del Rockefeller Center è sovraffollata, provate questa: mentre pattinate, potrete godere anche di una vista mozzafiato sull’East River, sul Brooklyn Bridge e sullo skyline di Manhattan. Tutt’intorno c’è un bellissimo e grandissimo deck di legno con panchine e passeggiate da dove ammirare lo skyline di Brooklyn. @123rf Il primo molo, qui, risale al 1625 quando fu costruito dalla Compagnia olandese delle Indie orientali e la prima strada a svilupparsi fu Pearl Street, così chiamata per il commercio delle perle. Qui giungevano merci dall’Inghilterra e da tutta Europa. Ricordiamoci che fu proprio a Lower Manhattan che nacque quella che oggi è New York City. Seaport comprende anche uno spazio espositivo che fa parte dell’America’s National Maritime Museum. Si tratta di circa 3mila metri quadrati di gallerie, librerie, negozi ma soprattutto della più vasta flotta privata del Paese di navi storiche che sono attraccate alla banchina. E che si possono visitare. C’è per esempio la Wavertree, una nave del 1885 lunga 99 metri varata a Southampton, che oggi fa parte del museo. C’è il Pioneer, datato anch’esso 1885, un veliero di 31 metri usato un tempo per il trasporto di beni di ogni genere e che oggi viene impiegato per gite turistiche nella baia. E altre tre o quattro imbarcazioni storiche. @123rf Ma Seaport è soprattutto un bellissimo angolo di Manhattan, da dove osservare i grattacieli di Lower Manhattan da una parte e il Brooklyn Bridge dall’altra. Una vista mozzafiato a qualunque ora del giorno: con il sole, al tramonto quando si accendono le prime luci su New York e di sera, quando lo skyline diventa una vera e propria cartolina da cui non ci staccherebbe mai. Raggiungere Seaport è facile. Da Lower Mahattan, Ground Zero, il World Trade Center e da Wall Street sono dieci-quindici minuti a piedi. Altrimenti si può prendere una delle linee della metropolitana A, C, J, Z, 2, 3, 4, 5 e scendere alla fermata di Fulton Street. Quella di Lower Manhattan è una delle zone più comode anche dove alloggiare perché sono tante le attrazioni nei dintorni, raggiungibili a piedi. Tra i tanti indirizzi vi consigliamo il Four Points New York Downtown, un hotel perfetto per la posizione centrale e per l’ottimo rapporto prezzo qualità. @123rf A Sud di Manhattan, affacciato sull’East River, a due passi dal Financial District, c’è un quartiere che sta diventando la nuova meta turistica imperdibile di New York.
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ecoamerica · 2 months
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Watch the 2024 American Climate Leadership Awards for High School Students now: https://youtu.be/5C-bb9PoRLc
The recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by student climate leaders! Join Aishah-Nyeta Brown & Jerome Foster II and be inspired by student climate leaders as we recognize the High School Student finalists. Watch now to find out which student received the $25,000 grand prize and top recognition!
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tourgermania1 · 7 years
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26-07-2017 3° giorno – Rostock-Wismar-Lubecca-Amburgo (km 205)
Ho il tempo di fotografare la piazza del Neuer Market di fronte al nostro hotel e la Steintor in fondo alla strada- Partenza alle 08.40 per Wismar dove arriviamo alle 09.35 per l'escursione a piedi lungo le strade deserte lastricate da pietroni spaccapiedi. “Wismar, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, oggi famosa per essere una vivace località balneare sul Mar Baltico. Questa antica città portuale rivela un passato storico medievale; l’antica piazza del mercato, la più grande della Germania, al centro custodisce la Wasserkunst, una magnifica fontana in ferro battuto importata dai Paesi Bassi nel 1602. Tra i vari edifici che si affacciano sulla Marketplaz il Rathaus, in stile neoclassico. La principale chiesa di Wismar, S. Geogen fu abbattuta durante la seconda guerra mondiale, si salvò solo la torre campanaria alta 80 m, visibile ancora oggi.” Ne visitiamo l'interno, dove è in corso un moderno restauro che ha dotato la torre di ascensore e il tetto di sfere appese. Trascorriamo il nostro tempo libero lungo la panchina del porto affacciata sul Mar Baltico e ci ritroviamo con il gruppo davanti ad un caseggiato, oggi B&B, restaurato ma non perfettamente dritto, sulle vecchie chiuse di un canale che sfocia in mare. Seguendo il canale arriviamo alla grande Chiesa di S. Nicholas. Al rientro sul pullman perdiamo un compagno di viaggio che ci costa 15' di ricerche. Alle 12,20 partiamo per Lubecca dove arriviamo alle 13.30. “Lubecca, bellissima città anseatica, uno dei posti più affascinanti e magici d’Europa, nominata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il centro storico, che sorge su un isolotto, è particolarmente interessante con gli edifici nello stile della Backsteingotik, l'architettura gotica a mattoni rossi e le antiche case con un alto valore artistico.” Entriamo da est attraverso il massiccio Holstentor passando davanti ai vecchi Magazzini del sale. Dritti arriviamo alla Marketplaz con il Rathaus. Con appuntamento sulla Breitestrasse, dietro alla Marketplaz dalle 14.30 siamo in libertà per il pranzo. Cerchiamo un locale lontano dalla folla addentrandoci a est sulla Huxstrasse. Entriamo in una panineria e condividiamo due panini con pesce (€2.80+2.09). In un supermercato compro una bottiglietta d'acqua da mezzo litro. Costa €0.36 di cui €0.11 per l'acqua e €0.25 per la cauzione del vuoto a rendere  rimborsabile nei centri di recupero. Personalmente continuerò a riutilizzare la stessa bottiglietta per tutto il tour sfruttando la famosissima e apprezzata Burgermeisterwasser (l'acqua del sindaco). Percorriamo la strada fino a fine isole e torniamo indietro per la parallela Fleischhauerstrasse per riunirci con il gruppo. Proseguiamo la visita verso nord percorrendo  strette stradine con bianche case a graticcio e verdi arrampicanti fino alla chiesa di S.Jacobi e al vicino Schiffergesellschaft un bel ristorante dall'atmosfera marinaresca. Poco oltre si apre la Kobergplatz sulla quale sorge l'Heiligen Geist Hospital di cui visitiamo l'androne simil-chiesa. Tornando indietro dalla Konigstrasse entriamo nella casa di Willy Brandt grande statista tedesco e premio Nobel per la Pace nel 1971. Passiamo davanti al Museo della Chiesa di S.Katerina ed entriamo nella Chiesa di S.Maria con l'orologio astronomico. -Nei pochi minuti liberi prima della partenza, ho trovato un negozio della catena C&A. A Praga ho comprato due giacconi da me molto apprezzati. Riesco a  comprare anche questa volta un giaccone antipioggia-antivento-traspirante-trapuntato (€69.00+€0,20 per la busta) che sfrutterò nelle umide serate tedesche. -Ho speso altri €2.30 per 4 piss-stop equamente suddivisi nell'arco della giornata.- Percorriamo la Beckergrubestrasse e il suo ponte pedonale che ci porta al parcheggio dei pullman. Proseguiamo alle 18.15 per Amburgo, seconda città più grande della Germania dopo Berlino, dove arriviamo alle 18.55.
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purpleavenuecupcake · 5 years
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Ogni 6 minuti c’è un furto in un negozio o in una bottega artigiana: costo per gli operatori di 3,3 miliardi l’anno
Sebbene da qualche anno questo reato sia in calo, la frequenza con la quale viene compiuto fa, comunque, rabbrividire: 1 ogni 6 minuti; 10 ogni ora e 246 ogni giorno. Stiamo parlando dei furti nei negozi e nelle botteghe artigiane che - stando alle denunce effettuate complessivamente in Italia dai titolari di queste attività - hanno sfiorato le 90 mila unità nel corso del 2017, ultimo anno in cui i dati sono disponibili. Un costo economico per gli operatori commerciali stimato attorno a 3,3 miliardi di euro all’anno. #gallery-3 { margin: auto; } #gallery-3 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 33%; } #gallery-3 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-3 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
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A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA. Il confronto con gli ultimi anni, tuttavia, è confortante. Rispetto al 2014, anno in cui si è toccato il picco di quasi 106.500 denunce, la contrazione a livello nazionale è stata del 15,6 per cento, con punte di riduzione che oscillano tra il 23 e il 25 per cento in Veneto, in Piemonte, in Calabria e in Sardegna. Tra tutte le regioni d’Italia, nel quadriennio 2014-2017 solo la Campania ha visto aumentare le denunce (+2,7 per cento).
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Segnala il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo: “Questa decisa contrazione avvenuta a livello nazionale è riconducibile sia all’azione di prevenzione praticata dalla polizia e dai carabinieri, sia agli ingenti investimenti realizzati in questi ultimi anni dai negozianti e dagli artigiani nei sistemi di videosorveglianza e nei servizi forniti dagli istituti di vigilanza. Tuttavia, non è da escludere che questi dati siano in parte condizionati anche dal rifiuto di molti negozianti di denunciare i furti subiti. Non sono pochi, infatti, i titolari di piccoli negozi che - dopo aver subito l’ennesimo taccheggio o la solita scorribanda - sono stati presi dallo sconforto e hanno deciso di non rivolgersi più alle forze dell’ordine”. Un problema, quello della sicurezza, che coinvolge, loro malgrado, migliaia e migliaia di attività commerciali e artigiane. Dichiara il segretario della CGIA Renato Mason: “I settori maggiormente a rischio taccheggio sono, ad esempio, le profumerie, i negozi di alimentari, di abbigliamento - in particolar modo quello sportivo - e di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Nel mirino dei furti con destrezza, invece, finiscono prevalentemente i gioiellieri e gli orologiai, mentre gli autoriparatori e gli esercizi pubblici - come i bar, i ristoranti e le sale giochi - sono quasi sempre vittime di furti con scasso”. Oltre al grab and run (prendi e scappa), i metodi più utilizzati dai malintenzionati per sottrarre la merce esposta negli scaffali sono la rottura di etichette/placche antitaccheggio e l’uso di borse schermate. Molti operatori, inoltre, sottolineano che sempre più spesso sono vittime di micro-bande, composte da 2-3 persone, spesso specializzate e ben attrezzate, con strumenti per staccare le etichette antitaccheggio, jammer (ovvero disturbatori di frequenze) e magazzini dove conservare la refurtiva. Se rapportiamo il numero di furti denunciati dagli operatori commerciali e artigianali ogni 100 mila abitanti, emerge che nel 2017 la regione più “colpita” è stata l’Emilia Romagna (233,8). Seguono la Toscana (215,4), la Liguria (207), la Lombardia (201,6) e il Piemonte (166,2). In coda a questa particolare graduatoria scorgiamo il Molise (70,3), la Calabria (57) e la Basilicata (36,3). Il dato medio nazionale è stato pari a 148,6. Ancorché il numero di botteghe e negozi svaligiati in rapporto agli abitanti sia concentrato in particolar modo al Centro-Nord, la situazione si capovolge quando analizziamo la percentuale di furti in cui i responsabili non vengono consegnati all’Autorità giudiziaria. Nel 2017, infatti, è stata la Campania la regione dove la quota di delitti di cui non si è scoperto l’autore nel corso dell’anno è risultata superiore a tutte le altre (86,2 per cento). Seguono la Puglia (81,3 per cento) e la Calabria (80,6 per cento). Le aree più “virtuose”, invece, sono state la Sardegna (67,7 per cento), la Valle d’Aosta (67,2 per cento) e il Trentino Alto Adige (66,2 per cento). La media nazionale si è attestata al 76 per cento.
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edmondapisani · 6 years
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Tecniche di vendita persuasiva: più scarseggia più vendi. Ecco come, in 3 passi
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Black Friday insieme ai saldi di gennaio è un evento per il quale viene usata una delle più potenti tecniche di vendita persuasiva del marketing.
Le avrei viste sicuramente: orde di gente in preda all’adrenalina che dormono davanti ai grandi magazzini pur di entrare per prime ed acquistare il prodotto in offerta!
Al mondo esistono numerosissime tecniche di scrittura persuasiva e comunicazione subliminale ma una delle più efficaci è senza dubbio l’effetto scarsità.
Il nostro compaesano Robert Cialdini (wiki) spiega lo scarcity effect molto bene nel suo libro “Le armi della persuasione” (aff).
Ma qual è il segreto di queste tecniche di vendita persuasiva?
Prendi un oggetto di un certo valore, riduci il suo prezzo abbondantemente, mettilo in vendita per un periodo limitato e vedi che succede.
“Wow! Tutto qua?”
— Tutto qua.
Ora ti starai chiedendo: “E perché con me non funziona? Lo uso ma la gente non fa proprio a botte per comprare i miei prodotti!”.
È normale, perché la gente il più delle volte applica questo principio senza capire come funziona la mente umana e la psicologia di marketing dietro questa tecnica.
Facciamo un passo alla volta e partiamo dalla nostra mente.
Hai presente quella cosa che si trova poco sopra i tuoi occhi? Si chiama cervello. Hai ragione, in molti preferirebbero non averlo così da usare quello spazio per mettere penne e matite ma tu no, tu lo usi…
Ed è proprio questo il problema.
Tecniche di persuasione e la comparazione psicologica
Il nostro cervello tende ad analizzare tutto quello che ci circonda, e solitamente lo fa per comparazione, non in maniera assoluta. Questo è un passaggio fondamentale quando si parla di tecniche di vendita.
In una situazione normale, quando vediamo un prodotto che ci piace, il nostro cervello ne valuta la qualità, il prezzo e se la spesa sia compatibile o meno con il nostro portafoglio.
Quando invece siamo sotto pressione la normale analisi è inibita dallo stress dato dal conto alla rovescia dell’evento.
A questo punto, il potere di analizzare consciamente se stiamo per fare una minchiata nell’acquistare una macchina sportiva invece di mettere quei soldi nel deposito per il mutuo di casa, si va tranquillamente a farsi benedire!
Così come quando siamo difronte ad un pericolo, il cervello dà la priorità al nostro subconscio che gestisce la decisione in maniera primordiale:
Pericolo o no.
Buono o cattivo.
Compro oppure no.
Come vedi potremmo ancora salvarci davanti ad un prezzo ridotto se solo il nostro subconscio decidesse di dare priorità al mutuo.
E allora come è possibile che ci facciamo fregare ogni Black Friday e ogni volta che ci sono i saldi in giro?
Semplice, basta rendere l’effetto scarsità invincibile grazie a 2 tecniche di vendita persuasiva aggiuntive.
1. Aggiungere il Pre-Selling nella strategia di vendita
Se ti chiedessi di dirmi quando sarà il prossimo Natale me lo sapresti dire?
“Angelo, ma che sei scemo?! Mi devo preoccupare?”
Il punto è questo: lo scarcity effect, funziona molto di più quando impostiamo una data precisa. Se poi manteniamo la stessa data di anno in anno, il nostro cervello che lavora in loop, si abitua e farà innescare automaticamente un’aspettativa sempre maggiore mano a mano che si avvicina l’evento.
Mettici poi un bombardamento costante sui vari media che te lo ricordano, ed il gioco è fatto.
Questo però porta la nostra persuasione ad un’efficacia dell’80%. Come raggiungiamo il 100%?
2. Condire il tutto un pizzico di Social Proof
Questa seconda strategia di vendita aggiuntiva, il buon vecchio ‘consenso popolare’, rende l’effetto scarsità — una delle più semplici tecniche di persuasione — la più potente tattica di vendita nel marketing.
Immagina quella TV da 50” tanto desiderata.
È perfetta per il tuo salotto vero?
E quella borsa che va tanto in voga quest’anno?
Pensa alla faccia delle amiche mentre ti vedono arrivare il giorno di Capodanno mentre la indossi!
Ora immagina che tra qualche giorno, questa TV e la borsa siano disponibili con uno sconto del 70% per 24 ore soltanto.
Intanto, mentre incominci a farci qualche pensierino, l’attesa sale; non è più un problema di prezzo, figuriamo la qualità, sai benissimo quanto vale.
Ci pensi, ci ripensi e mentre il desiderio annebbia la vista ecco apparire alla televisione un servizio sui saldi dell’anno scorso con le persone ammassate davanti ai grandi magazzini che fanno la coda per prendere una TV simile o una borsa trendy dell’anno passato.
Poi l’intervistatore torna davanti la telecamera e ferma qualche passante.
“Tra poco iniziano i saldi, cosa comprerai?”
Cavolo!
Hai sentito bene?
Ha detto proprio la TV a cui stai pensando tu!
E anche quest’altra persona intervistata dopo di lui…
E pure quest’altro!
Vuol dire che ci avevi preso: è sicuramente il modello da comprare!
Ed eccoti spegnere la televisione, preparare il sacco a pelo e dirigerti, armato di casco e paradenti, davanti al negozio di televisori.
Come vedi il consenso popolare rappresenta quella spinta finale che il prezzo, se pur ridotto, non riesce a dare.
“E se il mio prodotto fosse disponibile solo online?” Semplice. Inserisci dei testimonial, meglio se video, sulla tua pagina.
Gli endorsement, specialmente se persone conosciute nel tuo settore, sono molto potenti!
Questa è la strategia punto per punto da utilizzare in caso tu voglia far leva sullo scarcity effect.
Diceva il saggio sulle tecniche di vendita: Quando aiutavo un commerciante con il marketing per il suo negozio di giocattoli, sotto Natale portavo all’estremo l’uso dello scarcity effect!
In questo periodo particolare dell’anno, le famiglie solitamente cercano di capire quale sia il giocattolo più ambito dai figli e girano i negozi in cerca dell’ultima copia rimasta.
Come sempre però il commerciante risponde: “Mi dispiace l’abbiamo finito…però abbiamo questo…”
E cosa succede 9 volte su 10? Per non inimicarsi il proprio figlio già dalla tenera età, il babbo o la mamma comprano un altro giocattolo.
“Eh signora mia, questo giocattolo va tanto questo Natale!”.
Ecco applicato lo scarcity effect proprio davanti ai tuoi occhi!!!
Nel periodo natalizio sappiamo tutti che il livello degli acquisti sale vertiginosamente anche senza pubblicità. Il problema è gennaio quando i giocattoli si vendono poco.
Allora cosa si fa?
Si fa una ricerca del giocattolo più ambito, si prendono meno scorte così da consigliare un acquisto alternativo e, per combattere il piattume del Nuovo Anno, si prende quello stesso giocattolo e lo si offre ad un prezzo poco al di sotto del normale così da far continuare il trend positivo delle entrate per un altro mese.
Così i papà che avevano promesso al proprio pupetto Quel giocattolo e non hanno potuto comprarlo per Natale, non ripeteranno l’errore nuovamente.
Poco ma sicuro!
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Ma c’è ancora una cosa riguardo le tecniche di vendita: gli errori da evitare.
Errore #1 — L’offerta 24/7/12
Se hai deciso di vendere qualcosa in offerta, ricordati di ‘aprire’ e ‘chiudere’ lo spazio temporale di quest’ultima!
Non sai quanti negozi e siti web ho visitato in diversi periodi dell’anno per trovare sempre la stessa offerta ancora valida.
Quando succede esclamo sempre: “Questa è una tipica 24/7/12”. E cioè valida 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per tutto l’anno.
C’è niente di peggio?
Sì!
Errore #2 — L’offerta ‘Tutti Frutti’
Trovare negozi che si inventano un’offerta ogni mese. Ecco il peggio!
Non devo essere io a spiegarti che difronte ad una situazione del genere, chi ha un cervello risponda alla promozione dicendo: “nah, torno il prossimo mese, tanto trovo sicuramente qualcosa in offerta”.
Non solo… Così facendo generi la percezione opposta negli occhi del cliente. Penserà che i tuoi prodotti abbiano un prezzo troppo alto e che in realtà siano ben più scadenti.
Avviso ai naviganti — La legge è uguale per tutti…
…soprattutto quando si parla di tecniche di vendita persuasiva in maniera non proprio legittima.
Attenzione infatti ad applicare queste strategie nel tuo mercato. Controlla prima le regole che governano la creazione di offerte e promozioni; specialmente se lavori nel settore dei servizi.
Non tutti i mercati possono permettersi di mettere in vendita qualcosa e dare al cliente tempi brevi di decisione.
Per esempio, nel settore medico estetico inglese non si può forzare la decisione del paziente attirandolo con un prezzo vantaggioso.
O meglio, si può dare la possibilità di scegliere un’operazione di chirurgia estetica ad un prezzo ridotto ma si deve per legge dare la possibilità al cliente di firmare un eventuale contratto solo dopo 14 giorni dal consulto iniziale.
Si chiama ‘cooling off period’ ed è stato creato per permettere al cliente di tornare a casa e pensarci su senza essere sotto pressione.
Ora che sai come usare la tecnica di persuasione psicologica basata sull’effetto scarsità, dimmi una cosa:
Cosa hai comprato a cui proprio non hai potuto resistere? Non dirmi il televisore!
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yeschanneltech · 4 years
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Esprinet chiude il primo trimestre 2020 con il segno positivo
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Esprinet chiude il primo trimestre 2020 con il segno positivo
Esprinet chiude il primo trimestre 2020 con il segno positivo. I ricavi salgono del 4% assestandosi a 913,8 milioni di euro, contro gli 875,5 milioni di euro del primo trimestre 2019; sale del 24% l’Ebit a 8,3 milioni di euro contro i 6,7 milioni e cresce l’utile netto del 34% assestandosi a 3,9 milioni di euro rispetto ai 2,9 dello stesso periodo del periodo precedente.
Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet, riunitosi oggi sotto la presidenza di Maurizio Rota, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2020. Nel primo trimestre l’attività del Gruppo non ha subito sostanziali interruzioni grazie ai piani di reazione e contingency implementati e basati su smartworking e rigidi protocolli sanitari atti a garantire le necessarie condizioni di salute e sicurezza al personale operante nella logistica.
Soltanto le società 4Side (gaming) e Celly (accessori per telefonia mobile) hanno sospeso la propria attività nella seconda metà del mese di marzo. Secondo dati Context di aprile 2020, i mercati di riferimento del Gruppo hanno registrato una crescita rispettivamente del +7% in Italia e del +3% in Spagna. Il Gruppo Esprinet registra un trend più favorevole per le attività spagnole (+6%) rispetto alle italiane (+3%). Le vendite sul territorio portoghese hanno segnato una performance del +45%, premiando gli investimenti in marketing e il rafforzamento della presenza locale.
L’analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia un significativo incremento nel segmento Consumer Electronics (279,6 milioni di euro, +21%), trainato dalla crescita del +31% per gli Smartphones. Il segmento IT Clients mostra una sostanziale stabilità (486,6 milioni di euro) per effetto di un sostanziale re-mix tra PC (+5%) e Stampanti e Consumabili (-5%).
Successivamente alla chiusura del trimestre si è assistito al perdurare dell’emergenza Covid-19 e all’adozione da parte dei Governi europei di misure sempre più restrittive rispetto alla circolazione delle persone e al blocco delle attività commerciali e produttive.
Al fine di fronteggiare tale emergenza è stata costituita una task force che, alla luce dei provvedimenti via via emanati dalle autorità competenti, tenuto conto dell’appartenenza del Gruppo alla filiera tecnologia ritenuta essenziale, ha costantemente promosso e verificato l’adozione di misure preventive atte a garantire continuità ed efficienza alle attività del Gruppo preservando nel contempo la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e collaboratori.
I risultati del primo trimestre 2020 del Gruppo Esprinet registrano tutti segno positivo. Forte traino dagli smartphone
Il Gruppo ha attivato i piani di Business Continuity attraverso l’estensione dello smartworking al 100% della popolazione aziendale non operante nei magazzini. Le misure di protezione e tutela della salute dei lavoratori indicate nel protocollo Imprese-Sindacati, con riferimento ai dipendenti operanti nella logistica centralizzata e nei cash&carry ad insegna “Esprivillage”, sono state prontamente e adeguatamente implementate.
Tenuto conto dell’attuale incertezza riguardo alla durata e alla severità della emergenza sanitaria e della crisi socio-economica relativa al Covid-19, nonché in ordine ai tempi di progressiva attenuazione delle misure di contenimento dell’epidemia, la nota Esprinet afferma: “non è al momento possibile esprimere una valutazione adeguatamente informata sul possibile impatto che tale epidemia potrà avere nel corrente esercizio sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Pesano in particolare le incertezze sulla intensità della prevista recessione e della efficacia delle politiche anti-crisi promosse nei diversi paesi e in sede comunitaria al fine di contrastarla”
Nel corso del periodo di lockdown il Gruppo ha continuato a operare grazie all’attivazione dei necessari presidi di business continuity e al rispetto dei protocolli sanitari diretti a preservare la salute e la sicurezza di dipendenti e collaboratori. Anche la filiera cui il Gruppo appartiene, quella della produzione, distribuzione e commercializzazione di ICT in Italia e Spagna, non ha subito interruzioni.
Esprinet ha sperimentato, nel bimestre marzo-aprile, una difficoltà negli approvvigionamenti dai fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti insediati in Cina e Corea del Sud, che sono state impattate dalle iniziali misure restrittive adottate. “Tale situazione – spiega la nota –  è in via di normalizzazione e per il corrente mese di maggio le attese sono per un ritorno praticamente a pieno regime delle linee produttive con qualche residua criticità per i notebook e per alcuni prodotti di elettronica di consumo”.
Sul fronte della domanda il consenso degli analisti non è ancora sufficientemente stabile. Le stime di contrazione del PIL nel secondo trimestre nei paesi in cui il Gruppo è presente (Italia, Spagna e Portogallo) accreditano un -8/10% unitamente ad una ripresa già dal terzo trimestre trainata dal comparto dei beni durevoli.
L’andamento favorevole del primo trimestre 2020 poco dice riguardo ai trend dei prossimi mesi, essendo maturato in un orizzonte temporale solo in parte interessato dal deflagrare della emergenza pandemica.
Al riguardo risulta maggiormente significativo l’andamento dei ricavi di aprile che registra un calo del -19% (-22% in Italia e -15% in Spagna) in parte dovuto alla carenza di prodotto specialmente nell’area a maggior domanda dei device per smartworking ed e-learning (essenzialmente PC e tablet).
I segnali che giungono dal mercato paiono accreditare un periodo di difficoltà per il segmento di prodotto delle “Advanced Solutions”, in particolare quello relativo alle soluzioni per datacenter, collegato sia alla prolungata chiusura di molte grandi imprese, sia alla difficoltà da parte dei System Integrator e dei Value Added Reseller di chiudere progetti complessi come quelli tipicamente collegati a questo tipo di soluzioni operando esclusivamente in modalità remota.
Sembra invece confermata la continua crescita del segmento Cloud e Software anche per effetto degli investimenti in corso e pianificati dalle imprese e dalle istituzioni governative per garantire il funzionamento da remoto delle proprie attività.
Nel corso del mese di aprile il canale degli IT Reseller ha mostrato una buona resilienza favorita anche dai molti progetti di smartworking attivati dalle imprese e dagli enti governativi, mentre il canale dei retailer fisici ha sofferto un vero e proprio crollo dei volumi dovuto al lungo periodo di chiusura dei punti vendita solo in parte compensato dalla migliore performance delle vendite on-line.
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10 pazze esperienze che vedresti in Vietnam
Il Vietnam è magari famoso per tanti antichi templi, architetture coloniali, miracoli geologici e piatti appettitose, però questo paese pittoresco è pieno di esperienze uniche che non puoi trovare altrove. Nonostante di anni di colonialismo e modernizzazione, ci sono diversi parti del Vietnam che rimangono caratteristiche autentiche con la gente locale che fa grandi sforzi per preservare le sue tradizioni e credenze.
Foto: Luxury Travel Vietnam
Da stare con un gruppo etnico della collina a Sapa a bere vino di serpente (velenoso), leggi la nostra lista di 10 esperienze pazze che vedresti in Vietnam. Essere avvisati che alcuni potrebbero non essere adatti per i burberi.
1. Vino di serpente
Vino di serpente è un bevanda abbastanza strana da provare in Vietnam, è prodotto da immergere serpenti (la maggior parte è serpenti velenosi) in barattolo di vetro pieno di vino di riso.  Puoi trovare il vino di serpente nella maggior parte dei mercati e dei negozi turistici, però il villaggio di Le Mat è il posto più popolare per assaggiare questa bevanda unica insieme a 8 piatti molto buoni di serpente. Depende di tipo di serpente che vuoi scegliere, devi pagare circa da 600 mila dong a un milione dong per un’esperienza più pazza in Vietnam.
Foto: Phu nu va gia dinh
2. Strisciare attraverso i tunnel segreti del Viet Cong
Sebbene non lo raccomandiamo ai claustrofobici, strisciare attraverso i tunnel di Cu Chi è una delle esperienze più elettrizzanti in Vietnam, Situato a 70 chilometri a nord-ovest della città di Ho Chi Minh, il sito storico ha oltre 120 chilometri di tunnel sotterranei, la maggior parte dei quali hanno insidie, luoghi di soggiorno, cucine, magazzini, armeria, ospedali e centri di comando. Puoi esplorare solo una piccola parte dei tunnel di Cu Chi ma capirai come era stato durante la guerra negli anni ‘60 e ‘70.
Foto: Luxury Travel Vietnam
3. Camminare in via di 6 corsie di traffico ad Ho Chi Minh
Il traffico in Vietnam è innegabilmente caotico, specialmente a Ho Chi Minh, e qualche volte gli automobilisti useranno marciapiedi, strade pedonali e strade pedonali e stretti vicoli per passare più veloce. Sembra molto pericoloso, è importante non farsi prendere dal panico quando si cammina su 6 corsie di traffico. La migliore strategia è attraversare in gruppo di persone locali, camminare a un ritmo costante… e pregare!
Foto: Luxury Travel Vietnam
4. Sandboarding sulle dune di sabbia a Mui Ne
Le dune di sabbia a Mui Ne sono famose non solo per i loro paesaggi pittoreschi, ma anche per attività divertenti come il sandboarding, il kitesurf e il quad. Puoi trovare molti tour a Mui Ne che organizzano gite di un giorno a queste dune di sabbia bianche e rosse come quelle a Sahara con un prezzo molto convenienti.
Foto: Remi Yuan – Unsplash
5. Fare un giro con il ciclo attraverso Hoi An
Vecchio quartiere di Hoi An è un museo vivente adatto ai pedoni che possiede templi cinesi, ponte di stile giapponese, mercati tradizionali, botteghe di legno, case coloniali francesi e vecchi canali. Puoi esplorare facilmente a piedi, ma andare in ciclo è un modo divertente (e rilassante) per visitare questa città patrimonio dell’UNESCO. Alcuni conducenti di ciclo possono parlare inglese o francese e darti alcuni consigli durante la tua visita a Hoi An.
Foto: Luxury Travel Vietnam
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6. Litigare in mercati locali
Esplorare i mercati locali è l’ideale per molte cose, tra cui il cibo autentico vietnamita, l’atmosfera vivace e banconi colorati di bancarelle che vendono prodotti freschi, articoli per la casa e abbigliamento. Vedrai anche luoghi insoliti come vecchie signore che fumano enormi sigarette arrotolate a mano, anche carne e pesce appena macellati a posto . Se stai cercando di acquistare qualcosa, contrattare con i venditori è il modo migliore per ottenere un prezzo meno alto.
Foto: Luxury Travel Vietnam
7. Bere birre da 0,50 di dollaro ad Hanoi
Un viaggio ad Hanoi non sarebbe completo fino a quando non avessi trascorso la serata al bivio di Bia Hoi, situato nel centro del vecchio quartiere. Il locale notturno più frequentato della città è pieno di sgabelli di plastica dove le persone possono sedersi mentre si godono le birre locali per un minimo di 0,50 di dollaro al bicchiere. Ci sono anche molti venditori ambulanti che servono arachidi a vapore, manzo essiccato  e altri snack esotici se hai fame.
Foto: Assadajd – Flickr
8. Nuoto nelle piscine naturali di Suoi Voi
Circa 50 chilometri a sud di Hue si trova Suoi Voi, un gruppo di sorgenti naturali in cui è possibile esperienziare attività interessanti come nuoto, escursioni e picnic. Se preferisci la privacy, ti consigliamo di visitarlo durante la settimana, ma dovrai portare le tue bevande e il tuo cibo perché i venditori locali intorno alle sorgenti operano solo nei fine settimana e nei giorni festivi. I giubbotti di salvataggio e le cabine sono disponibili per l’affitto a prezzi abbastanza convenienti, le bancarelle alimentari offrono anche snack e bevande.
Foto: Amy S – Flickr
9. Esplorare la grotta del paradiso nel parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang
Il parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang, nel Vietnam centrale, possiede oltre 300 grotte e grotte calcaree, la maggior parte delle quali si sono formate oltre 400 milioni di anni fa. Mentre molti viaggiatori scelgono di esplorare Son Doong per il suo status di grotta più grande del mondo, la nostra preferita è la grotta del paradiso in quanto presenta forme spettacolari di stalattiti e stalagmiti calcarei. Il parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang è anche il luogo ideale per andare in mountain bike, osservare gli uccelli e fare escursioni nella verdeggiante foresta pluviale.
Foto: Luxury Travel Vietnam
10.  Stare con una famiglia di gruppo etnico di colline a Sapa
Uno dei modi migliori per vivere completamente lo stile di vita locale è vivere con una famiglia nei villaggi tradizionali di Sapa. Situato a 400 chilometri da Hanoi, Sapa è un luogo popolare per i viaggiatori che desiderano esplorare il suo paesaggio aspro per alcuni giorni. Soprattutto, le sue numerose gruppi etnici come Giay, Hmong e Dao Rosso, sono molto felici di offrirti un posto dove stare nelle loro case, dove puoi gustare piatti regionali autentici, vestirti costumi locali e provare a lavorare nei campi.
Foto: Luxury Travel Vietnam
Ufficio Centrale:Via Lac Long Quan, No.456, Distretto di Tay Ho, Hanoi, Vietnam
Phone: (+84) 243 9274120
Hotline: (+84) 1234 68 69 96
Website: https://luxurytravelvietnam.com  (Inglese)
https://it.luxurytravelvietnam.com (Italiano)
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beautyscenario · 5 years
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  Buongiorno a tutti i lettori e lettrici di Beauty Scenario. Sono Carolina Solari, Business Development specializzata nel settore Beauty e Personal Care per Tmall Global, la piattaforma B2C cross-border del gruppo Alibaba, dedicata esclusivamente ai consumatori cinesi.
Inizierei accennando, per i lettori, la differenza tra Alibaba, AliExpress, Tmall e Tmall Global. Alibaba Group è un’azienda tecnologica globale nata ad Hangzhou in Cina nel 1999, e specializzata in molteplici settori quali e-commerce e retail, smart payments, cloud computing, media ed entertainment, logistica e travel. Alibaba Group possiede diversi marketplaces digitali che seguono diversi modelli di business e forniscono molteplici soluzioni ad aziende e marche:
Alibaba.com: la più grande piattaforma di e-commerce B2B al mondo (e la prima Business Unit del Gruppo Alibaba, nata nel 1999) con oltre 10 milioni di buyer attivi presenti in 190+ Paesi (https://www.alibaba.com/).
AliExpress: piattaforma B2C con consumatori internazionali nata 10 anni fa, inizialmente dedicata a prodotti cinesi ma ora aperta a brand e produttori internazionali in alcuni mercati come Italia, Spagna, Russia e Turchia. la piattaforma conta circa 74 milioni di consumatori ed è attiva in oltre 200 paesi e regioni.
Tmall.com: il più grande marketplace B2C in Cina con quasi 700 milioni di clienti attivi.
Tmall è nata nel 2012 per consentire a Brand e Retailer anche internazionali di aprire il proprio canale di vendita ufficiale in Cina. Per aprire un proprio negozio online su Tmall è necessario avere già importato i propri prodotti in Cina, avere il trademark, conto bancario e legal entity in Cina. Nel 2014 è nata la divisione cross-border di Tmall, chiamata Tmall Global (TMG) che ad oggi conta più di 20,000 brands provenienti da 43 Paesi:
TMG permette di vendere al consumatore cinese, avvalendosi della modalità cross-border, più favorevole di quella tradizionale per diversi motivi: costi più bassi, test su animali non richiesto, magazzini in free trade zone cinesi / fuori dalla Cina, possibilità di fare un test sul mercato cinese prima di entrarci anche offline, consumer base più giovane rispetto a Tmall.
Un dato interessante è che il 70% dei consumatori di Tmall Global è donna, sotto i 30 anni di età e appartenente all’emergente middle class cinese che ad oggi conta 400 milioni di persone.
Grazie a queste agevolazioni, Tmall Global è la piattaforma di riferimento per moltissimi brand beauty internazionali.
Nel convegno di Pambianco dello scorso giugno i dati presentati parlavano di 230 store italiani presenti su Tmall e Tmall Global e oltre 1.000 i brand italiani presenti sulle piattaforme Alibaba. Di questi quanti sono quelli beauty? Ad oggi, ci sono più di 50 brand italiani nel settore Beauty e Personal Care che hanno scelto Tmall e Tmall Global come proprio partner in Cina e aperto un flagship store. La categoria Beauty rappresenta, per entrambi i canali, quella trainante sia come fatturato che come numero totale di store.
In cosa consiste il suo lavoro? Mi occupo di supportare i brand italiani (e greci) ad aprire un proprio flagship store su Tmall Global, in stretta collaborazione con il nostro team operativo ad Hangzhou. La Cina è oggi il secondo mercato mondiale per il settore cosmetico con un giro d’affari di 64 miliardi di Euro: chiaramente rappresenta un’opportunità da non perdere per moltissime aziende italiane, tuttavia necessita anche di un’attenta preparazione, di una chiara strategia, di importanti investimenti non solo economici ma anche di risorse e tempo, e di tanta motivazione. Per questo motivo, il mio ruolo è molto focalizzato anche sull’educazione dei brand al giusto approccio e giusta organizzazione prima di questo passo importante.
Quali sono attualmente i brand beauty italiani più amati sulle vostre piattaforme? Tutto il Made in Italy è amato dalle consumatrici (e consumatori) cinesi, che sia in materia di make-up, a cura del capello, igiene orale e prodotti per il corpo. Solo per citarne alcuni: Marvis, Collistar, Acqua di Parma, Acca Kappa, KIKO, Somatoline…
Il Made in Italy è sinonimo di qualità, sicurezza e stile. Non esiste una formula magica, ma i brand (sia grandi che piccoli) che hanno più successo sono quelli che hanno studiato e compreso i propri consumatori e il mercato, e trovando il proprio posizionamento unico sono stati in grado di raggiungere il proprio audience in maniera efficace e innovativa (ad esempio, lavorando con i giusti KOLs e utilizzando strumenti come il livestreaming).
Quali sono merceologicamente parlando i prodotti beauty più richiesti sulle vostre piattaforme? Prodotti di skincare in primis e make up, non solo per donne ma anche uomini. Il settore del Male Beauty è cresciuto in Cina online del 54% nell’ultimo anno, anche grazie ad importanti KOL (Key Opinion Leaders, equivalenti dei nostri Influencers) come Austin Li, chiamato anche “The Lipstick Brother”, KOL più influente in Cina con un record di 15000 rossetti venduti in soli 15 minuti.
La cosmesi maschile in Cina vede, infatti, giovani tra i 18 e 26 anni iniziare a dedicarsi alla cura della propria pelle prima rispetto alla generazione precedente: ad esempio, molti cinesi sviluppano già dal liceo una routine quotidiana di base per la cura della pelle, che diventa più complessa e si arricchisce di più prodotti una volta entrati nel mondo del lavoro. Secondo uno studio di Euromonitor International, il giro d’affari del segmento dello skincare maschile è destinato a raggiungere quota 1,9 miliardi di yuan nel 2019.
Quali sono i criteri con cui valutate le candidature di nuovi brand beauty italiani? Tmall e Tmall Global sono piattaforme ad invito. Questo ci permette non solo di selezionare i marchi e prodotti migliori che arricchiscano l’offerta per i nostri consumatori, ma aiuta anche ad individuare con maggiore sicurezza quelle aziende che potrebbero avere maggior successo e performance migliori sul lungo periodo.
Per tutti i brand è necessario trovare un TP (Third Party), società esterna autorizzata da Tmall / Tmall Global ad operare sulle nostre piattaforme. Il TP si occupa della gestione 24/7 dello store online, e di attività parallele ma altrettanto importanti come il marketing, e in molti casi, specie per Tmall Global, il TP può fungere anche da distributore. Sulla base di un attento e realistico piano di business e marketing preparato da azienda e TP, uno store può essere valutato e successivamente aperto.
La scelta di un bravo TP è perciò requisito fondamentale per procedere con la candidatura.
Che cosa offrite ai marchi beauty che decidono di posizionarsi sulle su Tmall / Tmall Global? La presenza sulla piattaforma B2C più grande in Cina e un pool di quasi 700 milioni di clienti attivi.
In aggiunta, quando i brand aprono il flagship store su Tmall / Tmall Global, hanno accesso a tutti i dati relativi al proprio store: dal transato al conversion rate, e molte altre informazioni. Questo permette loro anche di decidere investimenti marketing ad hoc, sia all’interno che all’esterno della piattaforma.
Che consigli darebbe ad un nuovo brand beauty italiano che vuole vendere sul mercato cinese?
Tre concetti chiave:
Passione, determinazione e visione a lungo termine: la Cina e i suoi consumatori non si conquistano in un tempo ridotto. E’ fondamentale avere ancor prima della partenza una strategia a medio-lungo termine (3-5 anni) con obiettivi ambiziosi ma realistici, alimentati ed aggiustati dall’expertise del TP;
Flessibilità: la Cina da un punto di vista di cultura, pratiche e filosofia di business può presentare molte differenze rispetto all’Italia o all’Europa. Essere pronti al cambiamento continuo e all’adattabilità è un requisito basilare per avere successo in Cina, e avere personale locale avvezzo alla cultura cinese è davvero fondamentale;
Adeguato investimento di Marketing: è molto importante avere un budget ragionevole per entrare nel mercato cinese. Sia nel caso di un brand un po’ conosciuto in Cina che nel caso di uno totalmente nuovo, la nostra raccomandazione è che il marketing budget per aziende cosmetiche per il primo anno non sia inferiore al 35% dell’intero sales plan. A parte posizionarsi sulle vostre piattaforme quali sono le strategie chedovrebbe usare?
Attenta preparazione e chiari obiettivi (target consumatori, posizionamento prezzo, analisi dei concorrenti), team dedicato e passione!
Blog, profili social e siti relativi al mondo beauty che consulta spesso: Diversi, ma principalmente 3: Pambianco Beauty e Glossy.co per tutti le principali novità nel mondo beauty, locali ed internazionali. Estetista Cinica per tutti i consigli e le spiegazioni utili e molto divertenti! Ovviamente moltissimi profili ufficiali dei brand, specie su Instagram.
Qual è il prodotto beauty che porterebbe con lei su un’isola deserta? Considerando l’assenza di ombrelloni…assolutamente la crema solare! La mia preferita è Rilastil Sun System Dry Touch Spray 50+: non unge, protegge ed è perfetta! Per cura del corpo, adoro tutta la linea Musk di Acca Kappa, dal gel mani, alla crema, alla fragranza.
Carolina Solari: Business Development specializzata nel settore Beauty e Personal Care per Tmall Global. Consigli per le aziende beauty che vogliono entrare nel mercato cinese Buongiorno a tutti i lettori e lettrici di Beauty Scenario. Sono Carolina Solari, Business Development specializzata nel settore Beauty e Personal Care per Tmall Global, la piattaforma B2C cross-border del gruppo Alibaba, dedicata esclusivamente ai consumatori cinesi.
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mademoisellesabi · 5 years
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Vibrante, giovane e cosmopolita, questa è Amburgo, una delle più belle città della Germania, assolutamente da visitare almeno una volta nella vita. Si trova a nord, nella Germania che non siamo abituati a visitare, molto diversa e non solo per quanto riguarda la cucina, da quella Baviera che attira molti italiani.
Questa dinamica città tedesca vanta un forte legame con l’acqua: attraversata dal Fiume Elba, lambita dalle acque del Mar Baltico, ha un lago artificiale nel centro città, l’Alster, oltre a tanti canali e corsi d’acqua ed è il terzo porto d’Europa. Il Porto è l’elemento fondamentale della città per la sua storia dominata dalla navigazione e dal commercio che ne ha forgiato l’aspetto e la sua indole che l’ha resa aperta a tutto ciò che proviene dal mare, porta sul mondo e crocevia di culture. Una città portuale che accoglie non solo merci ma anche gente da ogni parte del mondo. Insomma, Amburgo è una città aperta, non solo al mare, ma anche nella sua mentalità e si percepisce in diversi quartieri.
Città sorprendente, che io ho adorato, interessante da visitare e ideale per viverci, perciò non manca nulla di tutto quello che serve per stare bene, oltre all’acqua, sono ci numerosi prati, parchi e giardini pubblici, che fanno sì che gli abitanti di Amburgo adorino stare all’aria aperta.
Va visitata a piedi o, meglio ancora, in bicicletta, per scoprire la vera essenza della città e dei suoi angoli, il sali scendi degli innumerevoli ponti favorisce il cambio di prospettiva e propone scenari sempre originali e mutevoli che ti invitano a scorrazzare in giro per la dinamica città anseatica, dove non mancano quartieri interessanti, eleganti strade che inducono a lunghe passeggiate, gallerie e vetrine che invitano allo shopping.
Il periodo migliore per visitare Amburgo è la tarda primavera e l’estate, quando le giornate sono assolate e c’è luce fino a tardi, anche se non sarete immuni dalla pioggia. In quanto a Nord, contrariamente all’estate, d’inverno fa buio già dalle prime ore del pomeriggio.
Come molte città tedesche, a causa dei pesanti bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale, non vi è quasi per nulla traccia degli antichi quartieri medievali, ma questo non la rende meno interessante. Caratterizzata da Neustadt (città nuova) e Alstadt (città vecchia), vanta nuovi e interessanti quartieri underground e tutto il fascino marittimo delle città portuali, con i magazzini e i vecchi moli riconvertiti, tra le zone riqualificate la più affascinante è certamente Hafencity, in piena evoluzione ricostruttiva e dove i nuovi edifici in vetro e cemento convivono con i mattoni rossi dell’incredibile Speicherstad, ve ne innamorerete. Per non parlare degli incredibili tramonti sul Mar Baltico e dell’elegante quartiere residenziale sulle rive dell’Alster, caratterizzato da lussuose ville con architetture.
Insomma, se amate le destinazioni fuori dalle rotte turistiche comuni, Amburgo è la città che fa per voi e adesso avete tante ragioni per partire. Per visitare Amburgo vi basterà un week end.
Dopo questo lungo preambolo, con quest’articolo voglio indicarvi 10 cose da fare assolutamente ad Amburgo.
1 ESPLORARE SPEICHERSTADT AL TRAMONTO
Speicherstadt, letteralmente città dei magazzini, racconta la vera essenza di Amburgo, città portuale e di commercio, oltre ad essere anche un bel complesso da vedere. Speicherstadt è un’area di Amburgo, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, che consiste in un intricato complesso di edifici in mattoni, adibiti un tempo a magazzini, tra i quali scorrono stretti canali. In nessun posto al mondo vi verrà in mente di andare ad ammirare i magazzini del porto, ad Amburgo va fatto magari al calar del sole per ammirare il tramonto più ritratto di Amburgo, sarà facile trovare il punto esatto, c’è la coda di fotografi che attendono il momento esatto. Il complesso di edifici, eretto nei pressi del fiume Elba è uno straordinario esempio di architettura neogotica. Palazzoni in laterizio rosso, costruiti tra il 1884 e il 1888, vennero adibiti a magazzini con la funzione di conservare le merci in entrata e uscita dal Porto. Non fu un’operazione facile e indolore perché vennero abbattuti gli edifici che ospitavano 23.000 portuali, ma il risultato fu il più grande complesso di magazzini del mondo. Oggi, come è accaduto a molte altre città sull’acqua come Londra, Rotterdam, Barcellona, solo in parte i magazzini sono destinati alla loro funzione originaria, molti edifici sono stati convertiti in musei, caffè e ristoranti e abitazioni tra le più in e costose della città.
Tra i musei Speicherstadtmuseum che racconta la storia dei magazzini, il Museo delle  Spezie e un Museo dedicato alla Cultura Afgana. Tra le attrazioni più apprezzate: l’Hamburg Dungeon: un viaggio attraverso la storia oscura di Amburgo in un’esperienza interattiva guidata da attori; il Miniatur Wunderland che riproduce in miniatura monumenti simbolo di importanti città, sistemi ferroviari, porti e aeroporti, con modelli dettagliati e movimenti realistici, che nulla hanno da invidiare agli originali.
A poca distanza dai magazzini c’è uno degli edifici più interessanti di questa zona, esempio di architettura impressionista, la Chilehaus (Casa del Cile) con la forma della prua di una nave, fu fatto costruire alla fine del 1800 dal ricco commerciante Henry Brarens Sloman, che aveva fatto fortuna importando il nitrato di sodio dal Cile. Speicherstadt può essere esplorata a piedi o percorrendo in barca i suoi canali.
2 SCOPRIRE HAFENCITY DI PRIMA MATTINA
La Speicherstadt è oramai integrata ad Hafencity, il nuovo quartiere di Amburgo pianificato per dare nuova vita agli edifici del porto ormai inutilizzati. La riqualificazione del quartiere è il più grande esempio di riconversione di una zona portuale mai realizzato in Europa. Pur non essendo un’amante dei quartieri moderni, tutti vetro e cemento, ho apprezzato molto quello di Amburgo. Ad Hafencity potrete ammirare palazzi dall’estetica avveniristica con spazi verdi, piste ciclabili, panchine vista fiume. Il tutto ben amalgamato con il resto della città. L’atmosfera del quartiere di Hafencity è prettamente residenziale anche se non mancano i turisti che si mescolano a residenti, manager, impiegati che vanno al lavoro. Dopo una passeggiata lungo l’Elba l’ideale è concedersi un aperitivo o una pausa culinaria in uno dei tanti bar o ristoranti e seduti ai tavolini guardare il via vai delle navi che, incessante, si muove sul fiume.
Nel quartiere anche Elbphilharmonie, una delle più belle sale concerti del mondo, la cui costruzione è stata terminata nel 2016 dopo dieci anni di lavori. Colpisce la sua forma simile a quella di una nave pronta a salpare, comunque perfettamente integrata con il quartiere e con lo spirito della città portuale.
3 PERCORRERE IL MIGLIO ARTISTICO DI AMBURGO
Sul Kunstmeile, o Miglio Artistico, nel centro di Amburgo si trovano ben cinque importanti musei: Bucerius Kunst Forum, Deichtorhallen, Kunsthalle, Kunstverein Hamburg e Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg. Dove sono esposte molte opere d’arte, dipinti, fotografie e sculture anche risalenti a oltre 4000 anni fa. Acquistando il Kunstmeile Pass è possibile accedere a tutte le mostre. Kunstverein Hamburg, Kunsthalle e Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg sono chiusi il lunedì.
Se non siete particolarmente appassionati di musei almeno la Kunsthalle va vista, Qui è conservata l’opera rappresentativa dalla pittura romantica per eccellenza, “Il viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, oltre a molti altri capolavori dell’arte europea dal Medioevo ad oggi.
4 VISITARE IL MUNICIPIO DI AMBURGO
Tendenzialmente sobria la tradizione architettonica di Amburgo vede nel Municipio una notevole eccezione. L’antico Municipio (Rathaus) del 1500 venne interamente distrutto da un incendio nel 1842 e per la sua ricostruzione, avvenuta tra il 1886 e 1887, viene del tutto abbandonato lo stile “anseatico” in favore di una miscellanea di stili sontuosi come barocco, neo-rinascimentale e l’immancabile gotico. Anche dalle dimensioni è chiaro che gli amburghesi, forti della loro potenza commerciale, non hanno badato a spese. La facciata principale è larga 111 metri con una torre centrale di un’altezza di 112 metri con raffigurazioni di 20 imperatori tedeschi, le sue 647 sale, tutte riccamente addobbate di tappezzerie, imponenti lampadari e arredamenti pregiati, contengono dipinti, sculture e ritratti immortalano i cittadini illustri di Amburgo; nel cortile una fontana dedicata alla dea Hygieia, protettrice del palazzo.
Il Municipio è sede del Consiglio comunale e del Senato di Amburgo, istituzioni che governano la “Città Libera e Anseatica di Amburgo”.
È visitabile con un tour guidato di 40 minuti durante il quale vi sarà illustrata la storia dell’edificio e delle vicende di cui è stato testimone nei suoi oltre 110 anni di storia.
Il Municipio affaccia sull’immensa Rathausmark, la bellissima piazza pedonale di mattoni rossi e che ospita spesso festival, concerti e mercati ed è vicino al lago Alster, l’area del lago vicina al municipio è caratterizzata da gradoni su cui si siedono in molti per concedersi una pausa dalle lunghe camminate in giro per la città.
5 SALIRE SUL CAMPANILE DELLA CHIESA DI SAN MICHAELIS
Molto amata dagli amburghesi che la chiamano confidenzialmente “Der Michel”, è la Cattedrale protestante di San Michaelis, una delle chiese barocche più belle di tutta la Germania. Il suo campanile, alto 82 metri, svetta su Amburgo facendone un punto di riferimento tanto da indicare ai naviganti che rientrano in porto attraverso l’Elba qual è la direzione giusta, il suo orologio di 8 metri di diametro scandisce il tempo in città. Inutile dire che dalla sua cima si gode di una superba e privilegiata vista su Amburgo. Si può salire in ascensore o affrontando i 453 gradini.
6 FARE TAPPA AL FISCHMARKT
Il Mercato del Pesce di Altona è un mercato tradizionale e antico. Da oltre 300 anni, è stato fondato nel 1703, accoglie gli amburghesi già dalla mattina presto, quando vengono scaricate dai pescherecci le cassette con il pescato e si tiene l’asta del pesce, è infatti famoso soprattutto per l’animata Markthalle, la sala dove appunto si svolgono le contrattazioni. Senza dubbio uno dei mercati del pesce più belli e divertenti del mondo, il posto ideale per fare colazione o per il brunch, con bancarelle dove si possono gustare panini farciti con il pesce, bocconcini di aringa arrotolata e altre specialità locali, accompagnate da birra. Il mercato si tiene ogni domenica mattina dalle 6.00 alle 9.30 circa.
7 FARE SHOPPING MÖNCKEBERGSTRASSE
In piena zona centrale, Mönckebergstrasse è la via tradizionale dello shopping, un viale alberato costellato di una grande varietà di grandi magazzini, boutique indipendenti, negozi di abbigliamento di ogni genere, antichità e souvenir, per tutte le tasche. Per una sosta tra un negozio e l’altro, trovate caffè, bar e ristoranti in cui accomodarsi a un tavolino a bere qualcosa osservando il via vai dei passanti.
8 AMMIRARE LE VETRINE IN JUNGFERNSTIEG
C’è gente (molto ricca) che prende un aereo al mattino, arriva ad Amburgo, passa una giornata di shopping di lusso lungo la Jungfernstieg e poi di sera se ne torna a casa. Ho letto da qualche parte.
Be’ magari non per tutti è possibile fare avventure del genere. Ma tutti possiamo fare due passi in questa strada che costeggia il Lago Alster, a cui si arriva in pochi minuti dalla Piazza del Municipio, passando sotto ai bei portici italiani della Alsterakaden.
Qui tutte le marche del lusso hanno il loro spazio per soddisfare i molti milionari che vivono ad Amburgo e i ricchi provenienti da tutto il mondo. Si alternano hotel, bar, centri commerciali e ristoranti, tutti più o meno costosi.
Il nome della strada starebbe a significare “Strada delle Vergini”, ribattezzata dagli amburghesi “Salita delle zitelle”, nome che ricorda la sua funzione storica, infatti qui le famiglie portavano, per l’esibizione domenicale, le ragazze non ancora sposate con l’obiettivo di trovargli un marito.
9 FARE UN’ESCURSIONE IN PEDALÒ SULL’ALSTER
Il lago Alster si estende per 160 ettari ed è diviso in Außenalster (Alster esterno) e Binnenalster (Alster interno). Collocato nelle immediate vicinanze del centro, nei pressi della Jungfernstieg Promenade, la via dei negozi del lusso, è circondato per buona parte da splendide ville e parchi, con tranquilli viali ciclabili. Nelle giornate di sole è abitudine, anche per i locali, concedersi un’uscita in pedalò o in kayak sulle acque placide del lago, mentre d’inverno essendo il lago spesso ghiacciato si trasforma in un’enorme pista da pattinaggio sul ghiaccio.
10 FINIRE LA GIORNATA A SANKT PAULI
Questo vivace ed energico quartiere grazie ai tanti ristoranti, bar e pub più popolari di Amburgo, accoglie migliaia di residenti e turisti per i momenti di svago. La sua via più nota è Reeperbahn chiamata anche il “Miglio del Peccato”, per la presenza di molti sexy-shop, teatri con spettacoli erotici, cabaret, musei a tema e strip club, dove non è permesso scattare fotografie.
Come alcuni sanno, in questa zona ricca di locali notturni i Beatles hanno cominciato la loro carriera suonando tra il 1960 e il 1962 nei malfamati locali del Porto di Amburgo. All’epoca il quartiere a luci rosse (Reeperbahn) era la meta preferita dei marinai di tutto il mondo che passavano le sere tra prostitute e birra a suon di musica rock. Se un tempo erano i marinai fermi in proto a frequentare questo quartiere oggi lo sono i turisti di tutto il mondo in cerca di piaceri facili: ma non c’è solo sesso su questa strada di 500 metri ma anche molti interessanti locali.
L’origine di questo quartiere la si deve ai padri protestanti, per nulla contenti di vedere in città un certo tipo di perversioni, decisero di confinarle nella zona del porto. Oggi è un quartiere del divertimento apprezzato da almeno 15 milioni di “visitatori” ogni anno. Ma state tranquilli non c’è da aver paura a girare nel quartiere, perché sulla zona vigilano i severissimi poliziotti della stazione di Davidwache che non lesina in multe e arresti in caso di comportamenti illegali.
Direi che è tutto! Siete pronti a salpare… ops … partire!?
Amburgo: dinamica, vibrante e cosmopolita. Cosa vedere nella città anseatica. Vibrante, giovane e cosmopolita, questa è Amburgo, una delle più belle città della Germania, assolutamente da visitare almeno una volta nella vita.
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tmnotizie · 5 years
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ANCONA – Un appuntamento denso di significati e suggestioni estetiche è quello che attende la cittadinanza domenica prossima, 7 aprile,  nel cuore del centro storico,  fronte mare.
A partire dalle ore 19,30 – nell’ambito della VI edizione del festival Cinematica  ”Corpo, Città e Paesaggio” che  prende il via il 3 aprile-   avverrà l’inaugurazione delle Sale del basamento  (ex magazzini)  del Palazzo degli Anziani,  uno spazio chiuso da diversi anni e sapientemente ristrutturato e restituito alla città nell’ambito dell’ambito del progetto IT Waterfront 4.0 che scaturisce dal Piano Strategico, finalizzato a ridisegnare profondamente il fronte mare del capoluogo con una serie di interventi che ne valorizzeranno  il patrimonio storico e ne potenzieranno l’ accoglienza.
Grazie alla direzione artistica del festival -che ha fatto sua la visione di animare luoghi noti e inediti della città con performance di danza e non solo- dopo l’inaugurazione alle ore 19,30 alla presenza del Sindaco Valeria Mancinelli,  il grattacielo medievale di Ancona  risplenderà di luci e di suoni e verrà percorso lungo la sua imponente facciata da una danza verticale di grande bellezza.
Gli spazi al pianoterra di Palazzo degli Anziani si configurano come uno dei due capisaldi del nuovo waterfront-  accanto alla Mole già ampiamente operativa- e sono destinati ad essere il luogo di accoglienza e di incontro per chi arriva ad Ancona.   Si articoleranno  come centro di informazione face-to-face ed al contempo spazio di accoglienza di tipo innovativo,  in grado di raccontare i punti salienti della storia della città ma anche la sua contemporaneità.
Il progetto ITI  Waterfront prevede, nello specifico,  la realizzazione di un’infrastruttura 4.0. che utilizzi una serie di sofisticati strumenti tecnologici immersivi, che permetteranno al viaggiatore, al visitatore e al cittadino di entrare nel vivo della città attraverso un percorso  reale e virtuale insieme,  come in molte città italiane ed europee.
Questa operazione consentirà  al Palazzo degli Anziani – che ospita l’assemblea consiliare cittadina- di ritrovare la sua centralità nel contesto urbano , quale interfaccia tra mare e terra,   tra porto e città storica.
“Il recupero di Palazzo degli Anziani- spiega  l’assessore al Porto e al Piano Stategico (Strategica Ancona), Ida Simonella– segna di fatto l’inizio della parte realizzativa di uno dei grandi progetti del piano strategico, l’ITI Waterfront. E’ il baricentro di quel progetto, la cerniera tra la città storica e il mare, il simbolo di questa ricucitura. L’iniziativa del festival esalta appunto questa centralità.  E’ in corso anche la progettazione definitiva dell’illuminazione di tutto il waterfront, e quello sarà un altro importante tassello di riqualificazione di quell’area”.
“E’ un fatto significativo – sottolinea dal canto suo l’assessore alla Cultura e al Turismo, Paolo Marasca–  che i festival culturali della città siano parte attiva della sua metamorfosi“.  La performance di danza verticale con musica dal vivo e proiezioni è a cura della Compagnia “Il Posto”;  visual e lighting a cura di Carlo Ottaviani. Food & beverage a cura del Caffè del Teatro/ Stockfish
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cloudwine9 · 6 years
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Sangiovese Purosangue
La maratona del Sangiovese nella capitale del vitigno: degustazioni tematiche, conferenze, banchi di assaggio, seminari, incontri con gli operatori
SABATO 3 E DOMENICA 4 NOVEMBRE 2018 Magazzini del Sale. Palazzo Comunale Piazza del Campo 1 15.30 – 19.30 Banchi di assaggio Sangiovese Purosangue con i produttori, apertura al pubblico. Magazzini del Sale. Palazzo Comunale. Piazza del Campo 1, Siena.…
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dianecarter · 6 years
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Tecniche di vendita persuasiva: più scarseggia più vendi. Ecco come, in 3 passi
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Black Friday insieme ai saldi di gennaio è un evento per il quale viene usata una delle più potenti tecniche di vendita persuasiva del marketing.
Le avrei viste sicuramente: orde di gente in preda all’adrenalina che dormono davanti ai grandi magazzini pur di entrare per prime ed acquistare il prodotto in offerta!
Al mondo esistono numerosissime tecniche di scrittura persuasiva e comunicazione subliminale ma una delle più efficaci è senza dubbio l’effetto scarsità.
Il nostro compaesano Robert Cialdini (wiki) spiega lo scarcity effect molto bene nel suo libro “Le armi della persuasione” (aff).
Ma qual è il segreto di queste tecniche di vendita persuasiva?
Prendi un oggetto di un certo valore, riduci il suo prezzo abbondantemente, mettilo in vendita per un periodo limitato e vedi che succede.
“Wow! Tutto qua?”
— Tutto qua.
Ora ti starai chiedendo: “E perché con me non funziona? Lo uso ma la gente non fa proprio a botte per comprare i miei prodotti!”.
È normale, perché la gente il più delle volte applica questo principio senza capire come funziona la mente umana e la psicologia di marketing dietro questa tecnica.
Facciamo un passo alla volta e partiamo dalla nostra mente.
Hai presente quella cosa che si trova poco sopra i tuoi occhi? Si chiama cervello. Hai ragione, in molti preferirebbero non averlo così da usare quello spazio per mettere penne e matite ma tu no, tu lo usi…
Ed è proprio questo il problema.
Tecniche di persuasione e la comparazione psicologica
Il nostro cervello tende ad analizzare tutto quello che ci circonda, e solitamente lo fa per comparazione, non in maniera assoluta. Questo è un passaggio fondamentale quando si parla di tecniche di vendita.
In una situazione normale, quando vediamo un prodotto che ci piace, il nostro cervello ne valuta la qualità, il prezzo e se la spesa sia compatibile o meno con il nostro portafoglio.
Quando invece siamo sotto pressione la normale analisi è inibita dallo stress dato dal conto alla rovescia dell’evento.
A questo punto, il potere di analizzare consciamente se stiamo per fare una minchiata nell’acquistare una macchina sportiva invece di mettere quei soldi nel deposito per il mutuo di casa, si va tranquillamente a farsi benedire!
Così come quando siamo difronte ad un pericolo, il cervello dà la priorità al nostro subconscio che gestisce la decisione in maniera primordiale:
Pericolo o no.
Buono o cattivo.
Compro oppure no.
Come vedi potremmo ancora salvarci davanti ad un prezzo ridotto se solo il nostro subconscio decidesse di dare priorità al mutuo.
E allora come è possibile che ci facciamo fregare ogni Black Friday e ogni volta che ci sono i saldi in giro?
Semplice, basta rendere l’effetto scarsità invincibile grazie a 2 tecniche di vendita persuasiva aggiuntive.
1. Aggiungere il Pre-Selling nella strategia di vendita
Se ti chiedessi di dirmi quando sarà il prossimo Natale me lo sapresti dire?
“Angelo, ma che sei scemo?! Mi devo preoccupare?”
Il punto è questo: lo scarcity effect, funziona molto di più quando impostiamo una data precisa. Se poi manteniamo la stessa data di anno in anno, il nostro cervello che lavora in loop, si abitua e farà innescare automaticamente un’aspettativa sempre maggiore mano a mano che si avvicina l’evento.
Mettici poi un bombardamento costante sui vari media che te lo ricordano, ed il gioco è fatto.
Questo però porta la nostra persuasione ad un’efficacia dell’80%. Come raggiungiamo il 100%?
2. Condire il tutto un pizzico di Social Proof
Questa seconda strategia di vendita aggiuntiva, il buon vecchio ‘consenso popolare’, rende l’effetto scarsità — una delle più semplici tecniche di persuasione — la più potente tattica di vendita nel marketing.
Immagina quella TV da 50” tanto desiderata.
È perfetta per il tuo salotto vero?
E quella borsa che va tanto in voga quest’anno?
Pensa alla faccia delle amiche mentre ti vedono arrivare il giorno di Capodanno mentre la indossi!
Ora immagina che tra qualche giorno, questa TV e la borsa siano disponibili con uno sconto del 70% per 24 ore soltanto.
Intanto, mentre incominci a farci qualche pensierino, l’attesa sale; non è più un problema di prezzo, figuriamo la qualità, sai benissimo quanto vale.
Ci pensi, ci ripensi e mentre il desiderio annebbia la vista ecco apparire alla televisione un servizio sui saldi dell’anno scorso con le persone ammassate davanti ai grandi magazzini che fanno la coda per prendere una TV simile o una borsa trendy dell’anno passato.
Poi l’intervistatore torna davanti la telecamera e ferma qualche passante.
“Tra poco iniziano i saldi, cosa comprerai?”
Cavolo!
Hai sentito bene?
Ha detto proprio la TV a cui stai pensando tu!
E anche quest’altra persona intervistata dopo di lui…
E pure quest’altro!
Vuol dire che ci avevi preso: è sicuramente il modello da comprare!
Ed eccoti spegnere la televisione, preparare il sacco a pelo e dirigerti, armato di casco e paradenti, davanti al negozio di televisori.
Come vedi il consenso popolare rappresenta quella spinta finale che il prezzo, se pur ridotto, non riesce a dare.
“E se il mio prodotto fosse disponibile solo online?” Semplice. Inserisci dei testimonial, meglio se video, sulla tua pagina.
Gli endorsement, specialmente se persone conosciute nel tuo settore, sono molto potenti!
Questa è la strategia punto per punto da utilizzare in caso tu voglia far leva sullo scarcity effect.
Diceva il saggio sulle tecniche di vendita: Quando aiutavo un commerciante con il marketing per il suo negozio di giocattoli, sotto Natale portavo all’estremo l’uso dello scarcity effect!
In questo periodo particolare dell’anno, le famiglie solitamente cercano di capire quale sia il giocattolo più ambito dai figli e girano i negozi in cerca dell’ultima copia rimasta.
Come sempre però il commerciante risponde: “Mi dispiace l’abbiamo finito…però abbiamo questo…”
E cosa succede 9 volte su 10? Per non inimicarsi il proprio figlio già dalla tenera età, il babbo o la mamma comprano un altro giocattolo.
“Eh signora mia, questo giocattolo va tanto questo Natale!”.
Ecco applicato lo scarcity effect proprio davanti ai tuoi occhi!!!
Nel periodo natalizio sappiamo tutti che il livello degli acquisti sale vertiginosamente anche senza pubblicità. Il problema è gennaio quando i giocattoli si vendono poco.
Allora cosa si fa?
Si fa una ricerca del giocattolo più ambito, si prendono meno scorte così da consigliare un acquisto alternativo e, per combattere il piattume del Nuovo Anno, si prende quello stesso giocattolo e lo si offre ad un prezzo poco al di sotto del normale così da far continuare il trend positivo delle entrate per un altro mese.
Così i papà che avevano promesso al proprio pupetto Quel giocattolo e non hanno potuto comprarlo per Natale, non ripeteranno l’errore nuovamente.
Poco ma sicuro!
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Ma c’è ancora una cosa riguardo le tecniche di vendita: gli errori da evitare.
Errore #1 — L’offerta 24/7/12
Se hai deciso di vendere qualcosa in offerta, ricordati di ‘aprire’ e ‘chiudere’ lo spazio temporale di quest’ultima!
Non sai quanti negozi e siti web ho visitato in diversi periodi dell’anno per trovare sempre la stessa offerta ancora valida.
Quando succede esclamo sempre: “Questa è una tipica 24/7/12”. E cioè valida 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per tutto l’anno.
C’è niente di peggio?
Sì!
Errore #2 — L’offerta ‘Tutti Frutti’
Trovare negozi che si inventano un’offerta ogni mese. Ecco il peggio!
Non devo essere io a spiegarti che difronte ad una situazione del genere, chi ha un cervello risponda alla promozione dicendo: “nah, torno il prossimo mese, tanto trovo sicuramente qualcosa in offerta”.
Non solo… Così facendo generi la percezione opposta negli occhi del cliente. Penserà che i tuoi prodotti abbiano un prezzo troppo alto e che in realtà siano ben più scadenti.
Avviso ai naviganti — La legge è uguale per tutti…
…soprattutto quando si parla di tecniche di vendita persuasiva in maniera non proprio legittima.
Attenzione infatti ad applicare queste strategie nel tuo mercato. Controlla prima le regole che governano la creazione di offerte e promozioni; specialmente se lavori nel settore dei servizi.
Non tutti i mercati possono permettersi di mettere in vendita qualcosa e dare al cliente tempi brevi di decisione.
Per esempio, nel settore medico estetico inglese non si può forzare la decisione del paziente attirandolo con un prezzo vantaggioso.
O meglio, si può dare la possibilità di scegliere un’operazione di chirurgia estetica ad un prezzo ridotto ma si deve per legge dare la possibilità al cliente di firmare un eventuale contratto solo dopo 14 giorni dal consulto iniziale.
Si chiama ‘cooling off period’ ed è stato creato per permettere al cliente di tornare a casa e pensarci su senza essere sotto pressione.
Ora che sai come usare la tecnica di persuasione psicologica basata sull’effetto scarsità, dimmi una cosa:
Cosa hai comprato a cui proprio non hai potuto resistere? Non dirmi il televisore!
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Tecniche di vendita persuasiva: più scarseggia più vendi. Ecco come, in 3 passi posted first on https://espressotriplo.com/
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