Tumgik
#metamoro fic
sammylikesyaoi · 9 months
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Che sia fatta Pace - Capitolo 9: Finirà Bene
La speranza è l'ultima a morire...
Dopo due lunghi anni in cui la vita ci ha masticate per bene, Yellow e Blue tornano su questa piccola fic.
D'altronde come disse il grande Venditti:
"Certi amori non finiscono/fanno dai giri immensi e poi ritornano"
Buona lettura e sì... ci eravate mancati anche a noi. ♡
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eurovision-2015 · 4 months
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i open ao3. i see an explicit metamoro/shrek threesome fic. i close ao3.
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a---fire---inside · 1 year
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youtube
Fabrizio Moro -Tutta La Voglia di Vivere
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breaddo · 7 months
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metamoro finally dethroned in nr of fics by bojere o7 rip legends
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avenger-hawk · 1 year
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hi! would you mind sharing the ship you were referring to in the ask? you got me curious and want to look them up, maybe i could get interested in them too
Oh it's embarrassing hahaha. It's Metamoro, a Real Person Ship of an obscure duo of italian singers loool, if you're European you can look for them, they participated in Eurovision 2018. There was a relatively active fandom in Europe, in the beginning it looked like they really had feelings for each other but ofc it was just fans discussing moments and interactions between them at first, then writing fanfics. But, Italy is homophobic so even fans started bitching and the fandom died down, or rather, ppl still ship them and look for clues every time they make a new song (spoiler: there are lol) but they don't say it openly anymore.
Anyway if you look for Metamoro in Sanremo 2018 there is a lot of shipper material hahah. I even wrote fics for them, I'm kind of proud they're cool lol
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oneshotdepresso · 1 month
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👻😈🍰 !!
👻 What is one WIP you think you may never pick back up?
i have. so many unpublished WIPs that idk if i'd pick back up 😭
if i go for a much older WIP that i do have posted, i'd have to say that i might never finish the metamoro hanahaki au i did back in 2018. i've kinda moved on from that fandom due to the natural progression of time. it's also safe to say that my writing has improved and matured since then, that if i were to pick it back up, the rewritten fic would be unrecognizable from what it used to be
as for my current WIPs, mito and i are very much intent on finishing what we've currently posted! it might be a slow process, but we love the lil worlds we've created too much to leave the threads untied
😈 Is there anything you enjoy doing that you think your readers hate?
procrastinating but HMM ngl im more aware of the parts that i hate writing that the readers are surprisingly into than vice versa, but maybe bc naturally im more critical of my own writing LMFAO like if i were to be honest, i got so tired of writing the latter part of the soulmate au (no pairs to royal flush) bc i really just wanted to make them talk already. or when i barely finished that one vampire au oneshot i did bc i got bored of how edgy it felt.
but enough abt that... thinking abt it, i really enjoy writing monologues. i like writing abt my characters thinking, especially if they're specifically trying to figure out a way around a problem. like that one bit in the good omens au where jere is trying to build the demon detectors and the parts in the superhero au where jere is trying to figure out what bojan's deal is. they're really fun to write but i can see that some people might think that it puts the story to a screeching halt
🍰 Name one of your fave comfort fics (doesn’t have to be your all time fave).
this got me browsing through my bookmarks omg
i have to confess, im a beatles girlie,,, and even worse, a mclennon girlie 😔 i wouldve written fic for them but i can get fussy with the details and the research required to write about two lads from liverpool in the 60s is daunting to me 😭😭😭 anyways, that's to say that the wild and windy night - tikk [General Audiences, Gen, M/M, 26.8k words] is one of my comfort fics. it's 13 chapters of john and paul almost dying, the other visibly worrying but unable to confront their feelings due to the estranged state their relationship has ended up in, until an accident forces them to finally face each other. it's so good and i keep coming back to it
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bunny-banana · 1 year
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cannot believe the universe made my metamoro thirst tweet fic into a real thing
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izgu6ljena · 3 years
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Not to be shamelessly self promoting on my side blog 😉, but I've birthed something after months of nothing, so if anyone needs a little giggle today you can check this out.
https://archiveofourown.org/works/33894604
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gloriabourne · 3 years
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The one with a million things to tell you
È notte fonda quando Ermal sente il cellulare vibrare sul comodino.
Chiara, accanto a lui, sta dormendo. Ermal, invece, non riesce a chiudere occhio.
La serata è stata elettrizzante, di certo non si aspettava di essere primo in classifica. Quindi, anche se ormai i festeggiamenti si sono conclusi da un po' e lui è tornato in camera da più di un'ora, non riesce a dormire. È colpa di tutte quelle emozioni, lo sa.
Essere di nuovo sul palco dell'Ariston, anche se senza pubblico, è un'emozione enorme. E poi la canzone...
Lo sa che la maggior parte delle emozioni di quella sera sono dovute a quella canzone.
Allunga la mano verso il comodino e sblocca lo schermo, strizzando leggermente gli occhi per la luce improvvisa.
Il messaggio che ha ricevuto è di Fabrizio, ma questo Ermal già lo sapeva. A nessun altro dei suoi amici o conoscenti verrebbe in mente di mandargli un messaggio alle 4 del mattino.
Apre la conversazione di WhatsApp e legge le poche righe sullo schermo, in cui Fabrizio si congratula per il primo posto nella classifica provvisoria. Dice di essere orgoglioso di lui ed Ermal non può fare a meno di sorridere.
Si volta leggermente e osserva Chiara. Sta dormendo profondamente, quindi cercando di non svegliarla si alza, si infila una felpa sopra alla maglia del pigiama, ed esce sul piccolo balcone della sua camera.
Socchiude la porta alle sue spalle, cercando di non svegliare la sua ragazza, e afferra sigarette e accendino dalla tasca della felpa.
Ne accende una aspirando con calma, riempiendosi i polmoni di nicotina. Sta fumando di meno rispetto al solito, ma deve ammettere che gli piace concedersi una sigaretta ogni tanto.
Quando ormai l'ha fumata quasi fino al filtro, prende il cellulare e cerca il numero di Fabrizio in rubrica. Poi fa partire la chiamata, consapevole di trovarlo sveglio.
"Non dirmi che ti ho svegliato" dice Fabrizio preoccupato, rispondendo dopo il secondo squillo e senza nemmeno preoccuparsi di salutare il collega.
Ermal sorride gettando il mozzicone nel posacenere. "No, figurati. Non penso dormirò questa notte."
"Male. Poi vedi che occhiaie ti ritrovi domani!"
"E quando mai sono senza occhiaie?"
Fabrizio dall'altra parte del telefono ride, ed Ermal chiude gli occhi beandosi di quella risata che gli manca così tanto sentire dal vivo.
"Davvero, Ermal, perché non dormi?" chiede Fabrizio serio, qualche attimo dopo.
"Non lo so, Bizio. Credo di essere un po' troppo su di giri per come è andata. Non mi aspettavo tutto questo successo."
"Io invece me lo aspettavo."
"Davvero?" chiede Ermal sorpreso.
"Certo. Non avevo dubbi che la tua canzone sarebbe stata un capolavoro."
Ed Ermal, non sa nemmeno spiegarsi perché, crede più alle parole di Fabrizio che a chiunque altro prima di quel momento gli abbia detto che la sua canzone era effettivamente bella.
È come se le cose dette da Fabrizio fosse più vere.
"Ricordi quella sera a Lisbona? Prima della finale, quando stavamo sul divano del camerino ed eravamo agitati per come sarebbe andata?" dice Ermal a un certo punto.
"Tu eri agitato, parla per te" scherza Fabrizio.  
"Non solo io. Ricordi cosa mi hai detto?"
"Ho detto un sacco di cose quella sera."
"Hai detto che avevi paura di fare la fine della cantate di Israele e cadere dalle scale mentre scendevamo dal palco."
Fabrizio sembra ricordarsi improvvisamente di quel momento e si mette a ridere, mentre dice: "E tu mi hai detto che allora avresti fatto finta di cadere anche tu per solidarietà."
"E se non riesci ad alzarti starò con te per terra" mormora Ermal.
Fabrizio rimane in silenzio.
Ha ascoltato solo una volta la canzone del suo compare, eppure sa benissimo che Ermal ha appena citato il suo stesso testo.
Ermal, non sentendolo replicare, capisce immediatamente cosa sta pensando Fabrizio, a che conclusione sta arrivando. E sa che è la conclusione giusta.
Ma lui sta con Chiara, lui è innamorato di Chiara, e tutto ciò che poteva esserci e che c'è stato con Fabrizio non è che un ricordo racchiuso in una canzone. E sarebbe troppo doloroso ammetterlo ad alta voce.
Quindi si limita a dire: "Quella sera, quando eravamo seduti uno accanto all'altro, avrei voluto dirti un sacco di cose."
"Ma non hai detto niente" conclude Fabrizio, citando anche lui in parte la canzone del collega.
"Mi sembrava che le parole fossero superflue tra noi."
"Infatti" concorda il romano.
Non avevano mai avuto bisogno di parole. Riuscivano a leggersi a vicenda senza alcun problema ed entrambi sapevano che c'era stato un periodo in cui le cose tra loro erano cambiate. C'era stato un periodo in cui definirsi amici sarebbe stato troppo poco.
Lo avevano capito entrambi, senza bisogno di parole. Ma nessuno dei due aveva mai fatto un passo verso l'altro.
Forse, a pensarci bene, se avessero impiegato meno tempo a guardarsi e un po' di più a parlare, se avessero usato quelle parole di cui credevano di non aver bisogno, le cose sarebbero andate diversamente. Forse avrebbero avuto il coraggio di dire ciò che provavano invece di aspettare inutilmente che fosse l'altro a esporsi.
"Ti penti di come sono andate le cose?" chiede Ermal a bassa voce, timoroso di sapere la risposta.
"A volte. Tu?"
"A volte."
"Pensa un po', avremmo potuto essere i nuovi Albano e Romina. Pensa che figurone a Sanremo" ironizza Fabrizio.
Ermal non riesce a evitare di scoppiare a ridere, coinvolgendo anche Fabrizio.
Ridono per un po', fin troppo divertiti da quella che non era poi chissà che battuta. Per un attimo ad entrambi sembra di essere tornati indietro di tre anni, ai tempi del festival che hanno fatto insieme, ai tempi dell'Eurovision.
Poi però le risate si spengono ed entrambi tornano con i piedi per terra. Non sono più le stesse persone di tre anni prima, anche se vorrebbero.
"La canzone però l'hai dedicata a una donna" dice Fabrizio dopo qualche attimo, ed Ermal non capisce se sia una semplice constatazione o se sia risentito dalla cosa.
"Sarebbe stato un po' troppo palese farla al maschile, no?" replica con ovvietà.
"Sui social mettono gli asterischi quando non vogliono specificare il genere" dice Fabrizio, ricordandosi qualche post letto negli ultimi mesi.
"E come la canto una canzone con gli asterischi, Bizio?"
Scoppiano a ridere di nuovo, questa volta un po' più forte, e a quel punto Ermal la sente davvero la mancanza di Fabrizio.
È come avere fame, come sentire lo stomaco che si stringe e il nodo alla gola. E improvvisamente le lacrime che si sono formate agli angoli degli occhi a forza di ridere, gli scendono lungo le guance e si accorge che non sono più lacrime dovute alle risate.
Sono lacrime di tristezza. Perché Fabrizio gli manca più di quanto è disposto ad ammettere, e sa che la cosa è reciproca.
Ma sa anche che il loro treno ormai è passato. Sono cambiate tante cose, troppe.
E ci sono certe occasioni che capitano una sola volta nella vita. Se si perde quel treno è finita, non passa più.
Per loro è stato così e alla fine i loro sentimenti - o almeno quelli di Ermal - sono finiti dentro a una canzone.
"Grazie, Ermal" dice Fabrizio dopo aver smesso di ridere.
"Per cosa?"
"Per avermi pensato."
Ad un ascoltatore poco attento potrebbe suonare come un semplice ringraziamento per averlo pensato in quel momento, per averlo pensato al punto da chiamarlo.
In realtà, è molto di più.
È per averlo pensato mentre scriveva la canzone, per averlo pensato mentre decideva di portare quel brano al festival, per averlo pensato mentre cantava. È dietro a tutto quello c'è un grazie per averlo amato, anche se in silenzio.
"Grazie a te per avermi ispirato" risponde Ermal. E tra le righe anche Ermal ringrazia Fabrizio per averlo amato, forse come nessuno aveva mai fatto e come nessuno sarà mai in grado di fare.
Fabrizio chiude la chiamata senza salutare, senza dire altro. E va bene così.
In fondo, tra loro ci sono sempre state milioni di cose da dire, ma nessuno dei due ha mai detto niente.
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sammylikesyaoi · 2 years
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Prompt Day 19 -> It is what it is
Fandom: Eurovision RPF
Ship: Ermal Meta x Fabrizio Moro
Summary:
"- Che succede? - Disse Ermal, avvicinandosi a lui e guardandolo dal riflesso dello specchio. Fabrizio indicò il segno sul collo, borbottando sommessamente: - Colpa di qualcuno che non si sa trattenere. - [...]
- Colpa di qualcuno che mette alla prova il mio autocontrollo. - Sussurrò lui"
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From Fake Lovers To Friends... - Pt. 7
Con un nuovo computer e una settimana teatrale intensiva alle spalle e  pure un giorno di malattia, eccomi di nuovo con questa Au. Ormai bisogna arrivare pure ad un dunque, no? Ecco. E arriviamoci, allora.
Trovate qui le vecchie parti uno due  tre quattro cinque e sei
Quando Ermal si risveglia, è già buio.
Non che sia difficile considerato che è inverno e il sole cala presto, ma l’oscurità che avvolge la stanza è così densa da fargli intendere che deve essere molto più tardi del previsto.
Sbatte lentamente le palpebre, appesantito da quella dormita imprevista, cercando di fare mente locale sulla posizione del suo cellulare per poter controllare l’ora
Si muove appena sotto alle coperte che sembrano soffocarlo dal caldo, la fronte e il collo sudaticci, ed è solo cercando un appiglio per tirarsi su che si rende conto di aver posato una mano su qualcosa di solido accanto a sé
Qualcosa che non è decisamente il materasso
Qualcosa che, a conti fatti, deve essere il petto di Fabrizio dato che lo sente abbassarsi e alzarsi regolarmente, seguendo il ritmo del suo respiro lento e pesante, segno del fatto che è immerso in un sonno profondo.
Nella penombra, dopo qualche secondo di sforzo, riesce a distinguere la sua figura stesa di schiena accanto a lui.
La testa appena reclinata indietro, la bocca socchiusa e un braccio teso dietro la sua testa, a circondarlo come in un abbraccio: si sono addormentati e sono finiti accoccolati 
Gesù, che qualcuno ponga fine alle sue sofferenze
Per fortuna che voleva i suoi spazi cazzo. 
Non aveva calcolato che nel sonno sarebbe finito ad aggrapparsi a quella stufa umana che si era rivelato essere il suo momentaneo compagno di letto - perché si, Fabrizio è caldo, caldo come un termosifone e Ermal non capisce come non fosse potuto svegliare prima dato che ormai è madido e sente la maglietta appiccicata alla schiena sudata
Sospira ancora, allungando una mano alla ricerca del telefonino: non ricorda di averlo posato, per cui deve essere rimasto lì, tra di loro.
Da quel che rimembra, si erano messi a parlare e, man mano, il torpore del letto e la stanchezza avevano appesantito le loro membra e arrotondato le loro labbra in degli sbadigli. Si erano sdraiati meglio, sistemandosi in una posizione più comoda. Le parole si erano fatti sussurri e i sussurri respiri e, infine, avevano ceduto al sonno senza quasi rendersene conto 
In effetti, pochi istanti di ricerca dopo, la mano di Ermal raggiunge il cellulare, che afferra e si porta vicino al viso, premendo il tasto per accendere la schermata di blocco
Nel flebile bagliore che gli illumina il viso e fa strizzare le palpebre per il fastidio, nota che la batteria è al 2% e che ha una cosa come sette chiamate perse
L’orologio in primo piano segna un quarto alle dieci 
“Merda” bisbiglia, stropicciandosi il viso con una mano e aprendo WhatsApp solo per trovarci dei messaggi di Gent che gli chiede se stia bene e perché non si è presentato a cena.
Preme il tasto della chiamata, attendendo una risposta che arriva qualche secondo dopo.
“Gent” mormora, a bassa voce, cercando di non svegliare Fabrizio mentre si mette seduto, la testa che quasi gli gira da tanto è ovattata e ancora resa pesante dal sonno “Scusa se non ho risposto ci siamo-”
“Addormentati, lo so” risponde la voce altrui dall’altro capo del telefono, tenuta alta per sovrastare la musica che si sente in sottofondo “Sono venuto a bussare e ha aperto Fabrizio. Ha detto che stavate dormendo e che gli dispiaceva svegliarti perché eri stanco per cui abbiamo lasciato perdere e abbiamo mangiato senza di voi” lo rassicura “Noi siamo usciti, siamo in un locale, ma immagino che voi non ci raggiungerete giusto?”
Per un secondo, Ermal non risponde
Voltatosi, osserva la figura pacificamente dormiente di Fabrizio, stesa accanto a sé
L’ha lasciato dormire, quindi.
“Fabrizio non ha mangiato con voi?” chiede con voce roca, perplesso della cosa: va bene lasciarlo riposare, ma perché non scendere a cena? Il pensiero che non abbia voluto lasciarlo solo lo sfiora e lo fa arrossire nello stesso istante “Comunque no, non credo vi raggiungeremo” balbetta poi, pensando che nemmeno se lo pagassero si farebbe trascinare lì in quel momento
Sarebbe decisamente troppo per la sua povera testa che già sembra esplodere
“Oh no. Gli dispiaceva lasciarti solo, nel caso tu ti svegliassi” Spiega Gent prima di urlare a qualcuno di dargli un minuto “Se va tutto bene-”
“Vai pure, si” lo ferma Ermal, stropicciandosi ancora il viso che sembra quasi scottargli dalla stanchezza “Non ti preoccupare. Grazie Gent. Mi spiace per la cena” sussurra, anche se in realtà è ben grato di essersi risparmiato quella tortura.
Anche se ora il suo stomaco brontola mentre dice “A domani, ciao. Divertiti stasera” e riattacca, il telefono che gli muore in mano letteralmente qualche secondo dopo
Lo lancia quindi sul materasso accanto a sé, indeciso sul da farsi: potrebbe andare a mangiare qualcosa da solo, ma non ci tiene al fatto di lasciare Fabrizio da solo perché... beh, lui non l’ha fatto e non sarebbe carino, ecco
E poi, non saprebbe dove andare
Lo osserva, le guance che si arrossano più di prima al pensiero che aveva pensato giusto quando gli era balenata per il cervello l’idea che Fabrizio non volesse lasciarlo solo
Scuote appena il capo, non sapendo cosa pensare o dire o fare
E’ stato carino
Quello può ammetterlo
A sé stesso, certo non a lui, ma può farlo
Allo stesso modo, può ammettersi anche che la cosa, per quanto stupido gli sembri razionalmente, gli abbia fatto piacere
E non un semplice piacere da oh che bel gesto, ma un piacere appena più intenso, di quello che ti prende alla bocca dello stomaco e ti fa gongolare appena una volta raggiunta la consapevolezza dell’idea che è stato fatto per lui e per lui solo
E’ una sorta di piacere vittorioso
Che cazzate
Come se Fabrizio avesse qualcosa da dimostrargli poi
Beh, certo che non ce l’ha -a parte fargli vedere di essere un buon finto ragazzo, chiaro, e quella mossa potrebbe anche rientrare nel pacchetto fake boyfriend ma non è del tutto convinto dato il tipo di persona che si è dimostrata Fabrizio-ma proprio per questo quel suo gesto gli risulta ancora più piacevole
“Stupido Fabrizio” pensa, mentre si ritrova ad arrossire quando, dopo quell’attimo, giunge la consapevolezza che in qualche modo l’altro è riuscito davvero a farsi strada nel suo cervello e sì, anche un po’ nel suo cuore
E’ andato sotto alla sua pelle, come dicono gli inglesi.
Cazzo
A distoglierlo dai quei pensieri ci pensa il suo stomaco che brontola di nuovo
Per cui, delicatamente si sporge appena verso Fabrizio, deciso a svegliarlo per poi andare alla ricerca di cibo
Lentamente, gli posa una mano sul petto, scuotendolo appena
“Fabrizio” bisbiglia a mo’ di richiamo
Quando l’altro non risponde, continuando a dormire beato, lo scuote appena un po’ più forte
“Fabrizio. Oh, Fabrizio” borbotta, alzando appena la voce, avvicinandosi per farsi sentire e ricevendo in risposta un grugnito tipico di chi russa
Fantastico
Il suo finto ragazzo gli ha appena russato in faccia
Cosa volere di più dalla vita
“OH” sbotta scuotendolo ancora di più “Fabrizio ti vuoi sveglia-Attento!”
Esclama quell’ultima parola quando Fabrizio ritorna nello stato di veglia di scatto, sobbalzando, cosa che gli fa quasi prendere una testata
Lo guarda, confuso, disorientato dal sonno e dal risveglio improvviso 
“Ao” borbotta, osservandolo, sbattendo le palpebre e sbadigliando prima di stropicciarsi gli occhi “Che c’hai?” domanda
Ermal scuote appena il capo a vederlo così, quasi intenerito dalla visione
“Niente. E’ solo che... è tardi. Mi sono svegliato e avevo fame così volevo chiederti se...se ti andasse di prendere qualcosa” mormora, ed improvvisamente ora si sente ridicolo ma mormora “Non volevo lasciarti qui da solo”
Evita di aggiungere “dato che tu non l’hai fatto” ma lo sottintende con il rossore che gli colora le guance e che anche nella penombra gliele fa scottare
Fabrizio ci impiega un attimo a riprendersi, ma quando lo fa sorride
Non si aspettava di certo di trovarsi Ermal così vicino al risveglio, ma tant’è
Se lo osserva un attimo, pur se non riesce a vedere i dettagli del suo viso per bene visto il buio nella stanza, ma non gli importa troppo
Non quando sente il suo respiro caldo sul viso
“Me va qualcosa” dice, annuendo, parlando a bassa voce per non farlo allontanare
Lo sente, appoggiato contro al suo corpo, e lo vede, davanti a sé e vorrebbe quasi allungare la mano per accarezzarlo, cosa che fa
Lentamente porta le dita a sfiorargli appena una guancia, e ciò fa pietrificare Ermal
Che, in tutta onestà, era così preso a guardarlo da non accorgersi del gesto che l’altro stava compiendo fino a quando non ha sentito quella leggera carezza
Rimane immobile per un istante, il viso che va a fuoco ricolmo di indignazione che però non riesce a nascondere lo stupore
“Che stai facendo?” bisbiglia, aggrottando la fronte, anche se non si sposta da lì, rimanendo immobile
Di tutta risposta, Fabrizio scrolla le spalle
“Niente. Te faccio ‘na carezza”
“Una carezza non mi sembra niente” risponde Ermal perché quando mai può tacere eh quando, ma di nuovo non si sposta, rimanendo lì
Guarda Fabrizio, il respiro appena accelerato mentre senza nemmeno accorgersene si lecca le labbra
Cosa che ovviamente Fabrizio nota
Mica scemo il ragazzo eh
Ermal nella sua testa, sta ripensando al bacio imprevisto e non gradito della mattinata. Non dovrebbe, ma non può impedirselo
Continua a pensare al corpo di Fabrizio premuto contro al suo come in quel momento e alle sue labbra ruvide sulle proprie e finirà per impazzire se ci pensa ancora ma il suo cervello sembra essere inchiodato lì senza possibilità alcuna di sfuggire
Anche Fabrizio in realtà ci sta ripensando, ma diversamente da Ermal pensa a quanto sia stato coglione a buttare via quella sorta di primo bacio tra loro in quel modo
Certo, le circostanze lo richiedevano, ma vorrebbe poter riavvolgere il nastro per avere un altro modo
cosa impossibile, ovviamente
Però, può sempre provare a rimediare
“Regazzì” mormora dopo un istante che lo guarda “Posso dì ‘na cosa senza che tu te la prenda a male?” domanda
Ermal corruccia la fronte a quella domanda, impensierendosi
“Ok” dice, anche se si chiede cosa voglia dirgli 
Forse di levarsi dalle palle visto che sta steso su di lui come il bucato al sole
“Volevo dirti che...me dispiace, per stamattina”
A quelle parole, le sopracciglia di Ermal schizzano verso l’alto seppur nella loro non esistenza
“Per...stamattina?” chiede, facendo finta di non intendere a cosa si riferisce
“Sì” annuisce Fabrizio “Per il bacio. Me dispiace”
Le sopracciglia di Ermal iniziano a librarsi a qualche atmosfera di altezza
“Mi hai già detto che ti dispiace” replica, scrollando poi le spalle “E’ ok, davvero. Ti sei già fatto perdonare” sussurra e non sa se sta tenendo la voce bassa per decenza vista l’ora o perché quel momento gli sembra intimo al punto da richiedere una sorta di protezione 
Fabrizio di rimando scuote la testa
“Me vorrei fa perdonare ancora” replica, guardandolo, la luce lunare che fa scintillare le sue iridi
“Come?” domanda Ermal, inclinando il capo delicatamente
Non si spiega che gli salti in mente tutto d’un tratto a Fabrizio, ma è curioso
“Il fatto è” mormora, prima di prendere un profondo respiro
Daje Fabbrì. O la va o la spacca.
“Il fatto è che t’ho già chiesto scusa per averti baciato senza il tuo permesso, ma mo’ non lo voglio più fare. Perché vorrei baciarti. E vorrei il tuo permesso per farlo. Perché sì, mi dispiace anche che il nostro primo bacio sia andato così. Aspe mo’ fammi parlare” anticipa, vedendo che ormai le sopracciglia di Ermal hanno raggiunto allegramente l’Hubble.
In effetti, l’altro fa sempre più fatica a credere ad ogni parola: cioè, non solo Fabrizio si sta scusando di nuovo ma lo sta facendo perché lo vuole baciare
Ma dove cazzo sono, in Gossip Girl?
Maledetta anche Sabina e i suoi programmi trash
Però, attenzione, vuole il suo permesso
Buongiorno Jane Austen, non sapevo di essere dentro Orgoglio e Pregiudizio.
Eppure, in un qualche modo strano, la cosa gli fa piacere
Il solo fatto che voglia chiederlo, lo fa sorridere appena appena, giusto quell’accenno per non sembrare terrorizzato
Non è stupido, Ermal
Dal momento in cui si sono ritrovati vicino in quel modo ha sentito l’elettricità caricare l’aria attorno a loro, l’attrazione reciproca farsi viva e vegeta nei loro culiori 
Eppure, invece di baciarlo e basta, Fabrizio gliel’ha chiesto
Ormai, non può più inventarsi nulla: vento, acqua, terra, fuoco, aria, will questo gruppo guiderà non possono più essere una giustifica alla sua ormai evidente attrazione quantomeno fisica per l’altro 
Insomma, Fabrizio è bello
Ed è anche molto più carino del previsto come persona
Ora come ora, non si ricorda nemmeno perché gli stava sul cazzo
Forse si sbagliava
Magari ha confuso persona
Comunque, Fabrizio continua a blaterare 
“Mo” dice, guardandolo “Nun è che so partito pensando che avremmo fatto chissà cosa. Davvero. Solo... solo che mi sento veramente stupido per aver buttato via un primo bacio con te così. E non è che dobbiamo per forza baciarci, o che io abbia pensato che l’avremmo fatto, ma ora me pento di aver fatto quel gesto. Vorrei baciarti perché anche tu lo vuoi, ecco” balbetta, umettandosi nervosamente le labbra “Perché...beh, sei bello e me piaci e quindi vorrei farlo ecco”
Fabrizio si zittisce, guardandolo nel buio, cercando di leggere sui suoi lineamenti nascosti se ha o meno fatto un danno irreparabile
E poi, incredibilmente, lentamente, Ermal annuisce
Annuisce e fa schioccare appena le labbra
“Ok” dice “Baciami allora”
Fabrizio non ci può proprio credere, onestamente, ma non appena il suo cervello elabora cosa ciò significa il sul corpo reagisce in automatico, sporgendosi verso di lui, la mano che aveva sul suo viso che diventa coppa e appoggio per la sua guancia
Chiude gli occhi, Ermal, li chiude come Fabrizio, e gli mancano davvero pochi centimetri di spazio che sembrano cortissimi eppure infiniti prima che le loro labbra si sfiorino delicatamente, con una sorta di leggera dolcezza che fa sorridere appena Ermal data la delicatezza altrui che non si aspettava così
Se lo sarebbe aspettato irruento, quel bacio, e invece no, si prendono il loro tempo
Esplorano la sensazione delle loro labbra premute insieme prima di muoverle delicatamente le une sull’altre, imparando la ruvidezza o la morbidezza di quelle altrui, la loro forma, il loro gusto, il loro modo di muoversi
Rimangono lì qualche istante prima di andare oltre, prendendosi il tempo anche per schiuderle le labbra, con una delicatezza quasi immane
Ermal non pensa a niente in quel momento
pensa solo a quei gesti, alle loro parti del corpo che si toccano e sfiorano, a quelle che non lo fanno
Ai loro pesi, al loro calore, ai loro respiri 
Alle loro pelli sudaticce appena incollate insieme mentre si baciano, là, dove la maglietta si è sollevata
Pensa alla mano di Fabrizio sul suo viso, alla sua bocca sulla sua, alle loro lingue che si intrecciano dolcemente
E anche fabrizio non pensa a nulla
Pensa solo ad Ermal, al suo corpo magro e spigoloso, alle sue membra lunghe e affusolate, al suo viso perfetto che regge come se fosse un tesoro
E’ solo quando gli manca il fiato che si staccano, guardandosi, realizzando solo in quell’istante davvero di quel bacio
Non appena si permettono di pensarci, l’imbarazzo cala su di loro
In fondo, sono due semi sconosciuti infilati nello stesso letto che si baciano
Se questo non porta al sesso, è normale che altro subentri e dato che loro non hanno intenzione di farlo, almeno non per ora, si sentono improvvisamente a disagio
Fuck
Si sono appena baciati 
 Ermal si allontana dopo un secondo di stallo passato guardandosi senza sapere cosa fare o dire e chiedendosi cosa pensasse l’altro, schiarendosi appena la voce
Hanno bisogno di uscire da quello stallo e in fretta
“Allora” dice con una strana nota di allegria forzata nella voce “Cibo?”
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breaddo · 1 year
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Share the first lines of ten of your most recent fanfics and tag ten people. If you have written less than ten, don’t be shy and share anyway.
thank you @weidli for tagging me! :] i will also be posting my last 5 fics posted on ao3 + 5 wips of varying recent-cy. would have done this on my sideblog but i included other fandoms
published:
1. cambi di me, pensieri e forme (doctor who; eight wears a pretty dress and charley realizes she's not quite a woman)
"Do we have to?" "Oh, where's your sense of adventure, Charley?"
2. you're so cold, keep your hand in mine (tatort münchen; vampires au in the 90's)
The neon lights were blinding in the dark, and Ivo didn’t like having so many people so close around him like this.
3. your burning yearning need (polizeiruf 110; vincent finds out about a vulgar deal adam struck with ulysses during demokratie stirbt in finsternis)
They were in the middle of a difficult case. One murder became two, then three, something more coordinated than they originally believed.
4. è vietato morire (polizeiruf 110; adam dies, or so vincent thinks.)
It's just a normal case. It's a long, grueling case that has them spending a couple nights in another town thus far, but in the end it's just another damn case.
5. Good Night, Sweet Prince (polizeiruf 110; the lead actor in a hamlet production dies that same night, and vincent becomes a main suspect in the death of his friend.)
“Horatio.” It was the softest word he’d ever spoken, as if tailored just for him to say. “Horatio, if thou didst ever hold me in thy heart…” Hamlet slowly raised his reddened hand to cup his face, dampening his jaw. “Absent thee from felicity a while, and in this harsh world, draw thy breath in pain.”
wips:
6. Untitled (polizeiruf 110/4 gegen z crossover; a retelling of abgrund in which adam reunites with an old friend)
Adam's side of the investigation started with the inn and its owner.
7. Untitled (tatort münchen; in which carlo is dead and franz disappears. sorry i riffed too hard off a mutual's blorbo dream)
It's been two weeks. They've been working together long enough that Kalli can tell when there's something wrong with Batic and Leitmayr.
8. Untitled (4 gegen z; au where everything is the same but jona has a cat)
The Guardians practically materialized on Jona's boat, flooding through the doorway. "Jona, we−What's that?" Jona looked up from his lap. "What's what?" "That." Pinkas pointed at him, and Jona looked back down.  The little ball of orange fur in his lap stared at the kids with wide eyes.
9. Untitled (doctor who; post-seasons of fear, eight is exhausted after his recent adventures and shows up to a familiar doorstep in san francisco in search for something grounding)
Another patch in time stitched over. Well, that was an extremely simplified and basic explanation of what really happened to the timeline since they chased after Grayle, but it would have to do for now, because the Doctor didn't want to think about time at the moment.
10. No Satisfaction (metamoro; x-files au idea based on the no satisfaction music video and fueled by multiple years of really specific brainrot. this is my wildcard option, babey!)
1:27 A.M. It wouldn't have had to be such a long night for him if he could just make himself stop thinking for a minute.
i'll tag @bunny-banana, @occhi-verdi-come-il-mare, @tinypi, @egirlgarak, @carlomenzinger and anyone else who wants to do it 👍
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geek-67 · 5 years
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Figli di nessuno
💛💙 Ch. 8 here // Cap. 8 qui 💛💙
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erule · 5 years
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Gli prese la sigaretta che aveva fra le dita e tirò una boccata. Ermal lo guardò di sottecchi, ma non disse niente. Forse fu perché, in fondo, gli erano mancati persino i suoi dispetti.
- Ti ricordi quella volta, al liceo, in cui pioveva tanto e ci siamo dovuti riparare sotto quella tettoia lì vicino?
Ermal annuì.
- Avevi insistito per prestarmi il tuo ombrello, ma non ero voluto tornare a casa lasciandoti lì da solo.
- Sei sempre stato leale con me. Tu sei un amico vero, Ermal. Davvero.
Ermal deglutì piano, guardando il colore degli occhi di Fabrizio illuminato dalla luce fioca dei lampioni.
- Fabrì...
- Avrei voluto averti cercato.
E lì, Ermal avvertì gli occhi pizzicare per le lacrime.
- Avrei voluto aver parlato.
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giotanner · 5 years
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Guys on AO3 finally MetaMoro fandom has +400 fanfictions
WOW, thank to you 💕💕
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astradelta-undomiel · 5 years
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Consigli per qualcuno con tanta, troppa ispirazione ma che si lascia bloccare dal fatto che non scrive oneshot, moments et similia da oltre un anno?
So che può sembrare stupido e persino... insensato, ma non appena ho una nuova idea penso "e se non ne fossi all'altezza?" e la lascio ad invecchiare in un angolo della mia mente...
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