Tumgik
#scribacchino
francesca-fra-70 · 2 years
Text
E quando pensi di averle sentite tutte. Arriva lo scribacchino dell'espresso, quello che concepisce i figli col pensiero. Gesù abbi pietà noi, ti prego!! 😩
Tumblr media
83 notes · View notes
francyfan-bukowsky · 9 months
Text
A Carl Weissner
20 gennaio 1970
[...] ho chiuso con quello stramaledetto ufficio postale, ora gioco a fare lo scribacchino e il pittore. Se faccio fiasco sarà tutta colpa mia - gli alimenti per mia figlia, l'affitto, le bollette arretrate, e io quella bambina l'adoro, non sopporterei di perderla. Per 12 anni ho fatto quel lavoro, e ora finalmente l'ho mollato, di punto in bianco, a cinquant'anni. I primi dieci giorni ho rischiato di impazzire, cazzo - non sapevo cosa farci con queste mani, coi piedi, col cervello. Sono quasi andato fuori di testa. E dopo una serie di sbronze a varie feste sfrenate e da solo, sono finito a letto moribondo, tremante, depresso fino alle porte dell'inferno e quasi fino al coltello da macellaio che ho in cucina. Sudavo, guardavo fisso il soffitto, non riuscivo a dormire - con le serrande abbassate, fissavo il soffitto ed ero a un palmo dal fondo. Allo stesso tempo, i lavandini del bagno e della cucina si sono intasati, e ho vomitato, tremando, nel cesso, e fuori pioveva, e poi è passata a trovarmi della gente armata di chitarre, hanno buttato nel secchio tutte le bottiglie di vino, di birra e di whisky, e hanno buttato l'immondizia. Mi hanno fatto ridere, mi hanno fatto alzare da quel puzzolente letto di tristezza. E sono uscito con loro sotto la pioggia. Niente da mangiare per o 4 giorni - lo stomaco mi bruciava. E sono finito a ubriacarmi di nuovo...
Ora mi pare di essermi rimesso in sesto (spero), e tutto sembra ogni giorno più facile. Immagino che sia stato il periodo di transizione dopo quei 12 anni, e se ci pensi bene, forse dieci giorni filati per passare da una fase all'altra ci possono stare, no? Cristo, leggo perfino le mie poesie in pubblico, adesso. [...]
Tumblr media
Charles Buk🖤wski
0 notes
aurelia4you · 11 months
Text
A caccia di farfalle...
Una notte di settembre, mentre rientravo a casa dopo un lungo viaggio in Africa, apro la porta e trovo il mio appartamento sottosopra, nessuno in casa,mi avvicino al tavolo e trovo un biglietto indirizzato proprio a me,il mio nome a lettere cubitali:Aurelia, my love, dalla scrittura sono riuscita a capire chi era,uno dei miei tanti incontri occasionali,il suo nome è Carlos,le gambe cominciano a tremare,dopo un anno di assenza, che non ci siamo visti, il mio appartamento disintegrato,una furia omicida, sulle pareti non è rimasto niente.Apro automaticamente il biglietto e ci trovo scritto sempre a lettere cubitali, Puttana, certo le parole non mi sono piaciute per niente,è stata una di quelle scoppate occasionali,il motivo per il quale per il quale glielo data è perché tra me e lui c'è una conoscenza in comune,un amica di vecchia data,conosciuta ai tempi dell'università, Anna, mi sono fidata e glielo data.E' stato un anno interessante, un estate di fuoco ,praticamente addosso aveva gli straccetti, sono io il genio in tutti i sensi,lavoro più di un negro e sono in grado di amare senza chiederti niente in cambio,ma Carlos è l'eccezione a tutte le regole,mi sono sempre detta qui c'è qualcosa che non va, per me è stata una grande scoppiata,mi sono divertita e ancora adesso ho dei bellissimi ricordi,i miei ex vivono costantemente nel mio pensiero e nel momento del bisogno non manchiamo mai,anche dopo vent'anni,di norma sono sempre io ad avere bisogno di aiuto. Uno sfogo di parole,tanta rabbia che non si capisce il perché, sono semplicemente andata via senza dire niente,mi sembrava tutto normale, ma così pare che non sia.Rimproveri del genere,quale sarà il prossimo che ti farai, parole di cattivo gusto,io vivo la mia vita come meglio credo,tra me e lui ci sono dieci anni di differenza, ci sono altri ragazzi,altri amori,altri pensieri,la lingua per me è il castellano, la fedeltà assoluta, oltre ogni limite,sappiamo soffrire senza pietà, l'eterna speranza della libertà, e così ogni giorno della nostra vita,prendo in mano il biglietto e lo strappo. Mentre la mia memoria ritrova il suo giusto ordine sono seduta al tavolo di casa mia e comincio a prepararmi per un nuovo viaggio,faccio la ricercatrice da oltre dieci anni,l'argomento è un sacerdote guerriero della civiltà precolombiana,la sua scomparsa o meglio la sua morte,di lui sono rimasti soltanto gli abiti,e qualche gingillo qua e là,nella stanza al momento del suo ritrovo nonc'era niente era come se si fosse polverizzato, a distanza di così tanto tempo anche le anime scompaiono, la problematica si pone dal momento che essendo stato un sacerdote di norma vengono mumificati,invece lui no,infatti gli altri sacerdoti sono stati ritrovati,di lui non è rimasta traccia. In totale erano trenta sacerdoti,per la precisione trentaquattro, all'interno del monastero li hanno catalogati tutti quanti,la mia ricerca oramai va avanti da diversi anni,il guerriero era semplicemente uno scribacchino,riportava tutto quanto per iscritto giorno per giorno, è incredibile tutte le informazioni che siamo riusciti a recuperare, dalle azioni quotidiane di tutti i sacerdoti, alla consumazione dei cibi,il lavaggio delle tuniche c'era un procedimento ben preciso per non consumare la stoffa e lo stesso l'asciugamano,il taglio dei capelli avveniva ogni tre mesi esatti,i capelli venivano poi conservati all'interno di un baule,dedicati alle bambine bianche,è una leggenda che narra la storia di una bimba nata senza capelli per la volontà di Dio,i sacerdoti in dono gli hanno sempre dato i propri capelli,si narra quindi che ogni tre mesi i sacerdoti donavano i propri capelli alla bimba e ognuno di loro la pettinava e intrecciava delle splendide trecce,così per l'eternità. La morte dei sacerdoti è avvenuta casualmente, qualcuno di loro a causa di un incidente, altri per malattie rare,oppure degli omicidi, e il mio scribacchino scomparso nel nulla,la cosa strana è che nella sua stanza è stato ritrovato un pettine meraviglioso,in oro puro,delle pietre preziose incastonate nel manico..
0 notes
EcoGraffi ha intervistato Lo Scribacchino, creator digitale con oltre 29 mila followers su Youtube e 67 mila su TikTok , per parlare del rapporto tra libri e social
0 notes
blisscast · 1 year
Text
Breakout – Come Atari ha definito la storia di Apple
🇮🇹 Diamo il benvenuto al primo autore ospite del Blisscast Journal che ci parlerà di un mitico titolo Atari: Breakout! #atari #breakout #stevejobs #stevewozniak #appleii #retrogaming #retrogamer
Retro Renaissance Scegli la Lingua: Clicca qui… English 🇬🇧 Italiano 🇮🇹 By Simone “Omone” Guidi | Aprile 24th 2023 | Video Games Autore di oggi Simone Guidi (Omone) di Atariteca Podcast e dei Vintage PeopleUomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nel posto più vicino al retrogaming e la cultura pop anni ’80/’90. Nel mio passato ci…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
mariuskalander · 1 year
Text
Tweeted
Uno scribacchino da strapazzo come Goffredo Buccini che dimentica che il Dublino 3 lo ha firmato Enrico Letta Il Dublino 2 firmato da Berlusconi riguardava solo i rifugiati #controcorrente
— Mario Calandra (@MariusKalander) Mar 29, 2023
0 notes
darsi-pace · 2 years
Text
Dopo Sanremo
Trasgressivo e anticonformista è ciò o chi in una determinata società viene considerato male, non conforme cioè al bene, e alle regole che lo organizzano socialmente, e che di conseguenza viene perseguitato, escluso, e messo da parte.
Per cui oggi, come è a tutti più che evidente, non è per niente trasgressivo vestirsi da donna se sei un uomo, o organizzare video apertamente satanici, simulando orge o sacrifici umani; non è assolutamente trasgressivo parlare male della fede o della fedeltà, vituperare ogni forma di pudore o di decenza, o dirsi a favore del poliamore, o commissionarsi un figlio affittando per quattro soldi una povera donna magari indiana, perché ognuno deve esprimere i propri (?) sentimenti e i propri (?) desideri come gli pare e gli piace.
Oggi se mostri un vibratore in prima serata davanti a 10 milioni di spettatori avrai come minimo la prima pagina del Corriere, il plauso all’audacia trasgressiva di qualche scribacchino di Repubblica, e la seriosa comprensione della Dirigenza RAI: l’arte (?) infatti non può mai essere censurata, non è vero?
Non è poi certamente trasgressivo, anzi direi che è la vera normalità approvata universalmente dal potere mediatico, sposarsi due o tre o quattro o sette volte, come la Taylor, e magari prima con un maschio, poi con una femmina, e poi, perché no? con tutte e due, mostrando in pubblico le proprie parti (psichiche) più invereconde, che andrebbero soltanto curate e magari confessate in segreto…... Non è di certo trasgressivo organizzare festival ricolmi di retorica melensa, di "scandali" ben programmati, e specialmente di ore e ore e ore e ore di pubblicità, parlando male dei cattivi, ma solo di quelli che è permesso vituperare, mentre quelli veri, quelli veramente pericolosi, restano ben saldi alla direzione di tutti i programmi.
E ancora non è affatto trasgressivo declamare pippettoni moralistici e stucchevoli sulla Costituzione e la pace, mentre la prima viene costantemente violata in quasi tutti i suoi articoli, e mentre si continua a fomentare la guerra e la produzione e la vendita di armi in ogni modo possibile e immaginabile: perché il PIL, quello sì, è l'unico Dio incontestabile. E per carità di Dio non è per nulla trasgressivo imbrattare quadri di van Gogh (ma come si fa, dico io, ma a quale livello di stupidità e di ignoranza vivono questi "giovani ecologisti"?) o imbastire sceneggiature infantili di protesta su qualche raccordo autostradale, nuocendo solo a quei poveracci che devono andare al lavoro, sotto i riflettori benevoli e attenti delle TV di tutto il mondo....
Tutto ciò è puro e semplice conformismo, è anzi pedissequo collaborazionismo col sistema della guerra, dell’omicidio, e della menzogna.
Sia detto finalmente senza mezzi termini, e con assoluta chiarezza.
Ma allora che cosa è oggi trasgressivo? cosa va veramente contro questo insopportabile conformismo tardo-occidentale, contro il piattume osceno di questa società che ormai oscilla linguisticamente, esteticamente, e moralmente, tra Babele e Sodoma e Gomorra, travestite però da Madre Teresa di Calcutta?
E' semplice rilevarlo, cari amici, basta chiederci: ma chi o cosa non è certamente invitato a Sanremo? quali idee e quali autori non trovano mai spazio sul Corriere della Sera o di Repubblica? quali punti di vista non vengono nemmeno presi in considerazione e vengono invece censurati con meticolosa precisione? Forse questa potrebbe essere una chiave molto concreta per capire che cosa e chi oggi sia per davvero anticonformista, e cioè contrario a questo conformismo pietoso mascherato per giunta di originalità e "coraggio" trasgressivo, sempre coccolato però da tutti i poteri del mondo.
Noi lavoriamo da decenni per raccogliere i veri spiriti innovativi, quelle persone che oggi sanno ancora vedere con chiarezza l'inganno di una comunicazione divenuta totalitaria nella sua pazzia schizofrenica, nel suo delirio senza tregua. Noi lavoriamo per aggregare quegli spiriti che stanno già maturando dentro di sé la forza di una Rivoluzione Culturale, che saprà almeno denunciare la menzogna come tale, e ridere di tutti questi burattini e fantocci e servi e pagliacci al soldo di questo mondo, vestiti orrendamente e pacchianamente da patetici contestatori.
Quando la vera contestazione emergerà di nuovo con forza, e ciò avverrà sicuramente e penso anche a breve, allora sarà evidente cosa e chi stia veramente andando oltre, e cioè appunto stia trans-gredendo i confini spinati di questo sistema putrescente governato da classi dirigenti spiritualmente rinsecchite fino all’osso.
Marco Guzzi
Tumblr media
0 notes
patrizio-ag · 2 years
Photo
Tumblr media
http://ditesti.altervista.org/i-giochi-aleatori-gli-highlights/ Qui è dove le mie speranze di pagarmi i caffè e il tabacco facendo lo #scribacchino vanno in frantumi. Ma nel mondo esiste, diciamo una “causa”, che non ha elementi determinanti e determinabili dietro di sé: né natura, né scienza, né logica, metafisica o illusione sono riusciti spiegarla oltre un certo limite. La chiamo #Alea: non è davvero una divinità, è solo #hyper-naturale. E anche se quando lo scrissi rinunciai ai sogni di gloria (ma quando mai…), ho visto spostarsi molto lontano i confini dell’universo, e ho appreso del nucleo fondante il motivo per il quale l’uomo gioca. Leggi il testo gratuitamente online Scaricalo a solo 1.00 euro qui, o sostieni il progetto https://www.instagram.com/p/CfGtE2DoHg_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
hellwill7 · 3 years
Photo
Tumblr media
Primo articolo sul Blog WordPress: ovviamente delle presentazioni! In questo articolo parlo della mia identità: che sia essa identità di genere o che sia essa legata alla scrittura, approfondisco tutto ciò rende me… beh, me! Vi lascio il link dell’articolo: https://williamhribera.wordpress.com/2022/01/04/chi-e-william-h-ribera/ sperando che chi mi conosce possa in tal modo conoscermi meglio, e chi ancora invece non mi conosce possa scoprirmi! #blog #blogwordpress #wordpress #wordpressblog #scrivere #scrittura #identità #identitàdigenere #scrittoriemergenti #scrittore #scribacchino #mutuoaiuto #psichiatria #psicologia #williamhribera #presentazione #presentazioni #agender #transmasculine #transgenderitalia #transgender #articolo #transgenderftm #ftm #ftmitalia #ftmtransgender #hehim #lettura https://www.instagram.com/hellwill7/p/CYUDFwXIdwL/?utm_medium=tumblr
0 notes
letteraturaetilica · 6 years
Photo
Tumblr media
E quindi te ne vai. Te ne vai pure tu, come tutti. Conosco solo le spalle io degli uomini. Non farne un problema, o se lo vuoi, non darlo a me! Non ho braccia abbastanza robuste per i tuoi umani pentimenti, tengo a stento i miei rimpianti. Ho un petto gonfio, che era il tuo rifugio e larghi, capaci fianchi, giusti per i tuoi palmi. Non ho una schiena forte, non una schiena dritta. Sono il ventre che era la tua casa, che ci hai appoggiato la testa la notte di tutte le notti. L'orecchio sull'ombelico ha fatto un canale: mi usciva appena l'anima e toccava la tua, perché io ce l'ho nella pancia e tu dentro la testa. Ho intrecciato le dita nella lana nera dei tuoi ricci e tu vibravi al mio tocco, ti tremava il cuore e allora ho capito come fanno i gatti. Mi hai chiesto di salvarti ed io ho aperto le braccia e abbassato le ciglia e schiuso le labbra. Era la prima volta che sentivo caldo. Io che ho attraversato il deserto, ora so che il calore di un uomo innamorato è brace all'anima. Pure io ti ho amato. Non come loro che non ti conoscono eppure ti adorano. Ti ho amato conoscendo che mi avresti lasciata, ti ho amato che piangevi nudo di vestiti, di speranza, nudo di parole. Quando tu non sapevi essere e io non sapevo esistere. Ho detto che mi hai salvata anche tu, ma non era vero. E adesso te ne vai perché esiste un disegno grande, hai detto. Sarà grande, non lo so. Io sono solo una donna innamorata. Il tuo disegno ha tratti indecisi e nelle lacrime lo distinguo appena. Hai detto che mi avresti salvata, ma non era vero. Mi hai dato un bacio però, e lì, ti giuro, che c'era umida, l'eternità. E così te ne vai, come tutti gli uomini. Ch'io disegnerò per sempre le spalle, le tue. Lo giuro sul mio nome, Maddalena. https://iorenevnt.wixsite.com/letteraturaetilica https://www.facebook.com/letteraturaetilica.it http://letteraturaetilica.tumblr.com #letteraturaetilica #scrivere #scrivereèunmestierepericoloso #lettura #scrittura #scrittori #letteratura #penna #frasi #love #amore #poesia #poetry #aforisma #righe #racconto #writer #leggere #poetry #aforismi #dialogo #teatro #realismo #scrittore #scribacchino
7 notes · View notes
gregor-samsung · 2 years
Text
“ Pavel lascia i manoscritti di Babel' sul pavimento accanto al tavolino. Si volta per uscire. «Aspetti» dice perentorio Rodos, sollevando una mano su cui luccica una grossa fede nuziale. Il graffiare lento e intenzionale della penna riempie la stanza. La luce che entra dalla finestra batte sulla testa dell'ufficiale, cosicché Pavel ne vede il cranio pallido attraverso i capelli neri, unti, dove il pettine ha scavato una serie di piccoli solchi. Dall'appendiabiti nell'angolo penzolano una pistola nella sua fondina, la Tokarev TT d'ordinanza, e il berretto blu dell'uniforme di Rodos. Dopo un minuto buono, la mano si abbassa. «Lei sarebbe...?» «Pavel Dubrov.» «Dubrov. Come mai non l'ho mai vista in giro?» «Lavoro ai piani bassi. Negli archivi speciali della Quarta Sezione.» «E cosa fa?» Rimetto in ordine dopo che siete passati voi, pensa Pavel. «Sono l'archivista.» «Giusto. Il nostro bibliotecario. Allora.» Rodos si raddrizza sulla sedia. «Archivista. Che cosa c'è nella scatola?» «I manoscritti di Isaak Babel'» La debolezza è salita fin nella gola di Pavel. Guarda fuori dalla finestra. La luce del sole avanza nel cortile, le saracinesche di ferro nero della prigione si abbassano. Rodos, alzatosi dalla sedia, dà un colpetto con la punta dello stivale, lucidissimo, alla scatola di cartone portata da Pavel. «Il nostro bravo scribacchino. Basta una sua lettera e siamo rovinati.» «Pensavo» dice Pavel «che l'indagine fosse conclusa.» «Lo sarà presto.» Rodos torna alla scrivania. «Ecco.» Prende un foglio da una cartelletta aperta, lo porge a Pavel. Una copia carbone, battuta a macchina. La lettera di Babel' a Berija. " Cittadino commissario del popolo, nel corso dell'istruttoria ho raccontato i miei crimini senza risparmiarmi, mosso soltanto dal desiderio di purificazione e di espiazione. Voglio rendere conto di un altro aspetto della mia esistenza, del mio lavoro letterario, che ho proseguito in solitudine, tormentosamente, a strappi, ma che non ho mai abbandonato. Io le chiedo, cittadino commissario del popolo, di permettermi di riordinare i manoscritti che mi sono stati sottratti. " «Cosa pensa che abbia in mente?» chiede Rodos. La stessa cosa che ho in mente io, pensa Pavel, restituendo la lettera. Babel' sta cercando di salvarsi nell'unico modo ormai possibile: mettendo in salvo i suoi racconti. Pavel ha le punte delle dita annerite per aver toccato la copia carbone. «Non lo so.» «Una cosa è certa» dice Rodos. «Il nostro maledetto scribacchino è completamente rincretinito e crede che il suo trucco funzionerà. Può scrivere tutte le lettere che vuole, alla fine non servirà a niente.» Agita la lettera di Babel' in direzione della pistola sull'appendiabiti. «Ha mai visto un foglio di carta fermare una di quelle?» Anche da dove si trova Pavel riesce a sentire l'odore di olio che emana dai capelli dell'ufficiale. «No» risponde. «Nemmeno io. “
Travis Holland, Storia di un archivista, traduzione di Elisa Banfi, Guanda (collana Narratori della Fenice), 2008; pp. 182-184.
[ Edizione originale: The Archivist's Tale, The Dial Press, New York City, USA, 2007 ]
4 notes · View notes
luigimancini · 3 years
Text
Ho chiesto alle parole di combinarsi in maniera tale da poter risultare all'altezza della tua attenzione; ho preteso un giro armonico, una sorta di inno agli astri che ti passano negli occhi, ma si sono rifiutate di eseguirsi, indispettite dal loro maldestro disegnatore, e mi hanno detto: "siamo stanche di posarci sui tuoi stupidi fogli virtuali, noi abbiamo mille mani e vogliamo metterle addosso a colei che ci fa disperare, e abbiamo lingue di fuoco con le quali vogliamo leccare tutte le sue ferite, tutte le sue bugie, tutte le sue promesse, e vogliamo starcene zitte, vogliamo tacere nella frenesia carnale di un suo bacio. Questo è quanto, scribacchino da quattro soldi!"
Luigi Mancini
22 notes · View notes
Note
E hai ragione e chi scrive sul tuo blog poi? 😟
No infatti meglio rimanere un'umile scribacchino amante dei vizi, già mi basta per essere felice
15 notes · View notes
diceriadelluntore · 4 years
Text
I libri del 2020
La lettura ci dà un posto dove andare quando dobbiamo rimanere dove siamo
Mason Cooley
1- Edwars Carey - Piccola
2- Natasha Solomons - I Goldbaum
3-Sgrid Nunez - L’Amico Fedele
4-AA.VV.  - Piccola Guida Tascabile Ai Mestieri Sconsigliabili In Letteratura 
5-Stendhal - Armance
6-Jeanine Cummins - Il Sale Della Terra
7-Mike Dash - La Febbre Dei Tulipani
8-Tibor Fisher - La Gang Del Pensiero
9-Jodi Taylor - La Confraternita Degli Storici Curiosi
10-Fëdor Dostoevskij - Il Giocatore
11-Javier Marias - Domani Nella Battaglia Pensa A Me
12-Mario Vargas Llosa - La Zia Julia E Lo Scribacchino
13-Andrea Camilleri - La Concessione Del Telefono
14-Gore Vidal - Creazione
15- Laurent Binet - Civilizzazioni
16-Philipp Blom - Un Viaggio Italiano
17-Mathijs Deen - Per Antiche Strade
18-Patrick McGrath - Follia
19-Don Robertson - L’Ultima Stagione
20-Andrea Camilleri - Storie Di Vigata
21-Alex Landragin - Storia Di Due Anime
22-Armando Alterio - La Stampa Addosso
23-Deirdre Mask - Le Vie Che Orientano
24-Maylis De Kerangal - Corniche Kennedy
25-Thomas Gunzig - Feel Good
26-Sydney W. MIntz - Storia Dello Zucchero
In totale fanno 9466 pagine, in un anno dove per mesi interi non è stato possibile andare in libreria, ma ho scoperto e ho sostenuto una piccola libreria appena aperta vicino casa che in pochi giorni fa arrivare ogni richiesta. Rimando al 2021 il traguardo agognato delle 10mila pagine.
Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo
 Gianni Rodari
44 notes · View notes
celestica-1988 · 3 years
Quote
Ma io sono distrutto, schiavo dei miei fantasmi. Ho trascorso i miei giorni come uno scribacchino da strapazzo, un ometto solitario e disordinato che si incontrava spesso  con la pipa e una bottiglia rintanato nel Rising Sun o in qualche locale simile sui moli dell'East River. Non mi sono mai liberato della mamma. Mi è apparsa sulle spiagge di Manhattan, magari nelle prime ore dell'alba, oppure al tramonto, quando la luce incomincia a svanire. Era in quei momenti - nei momenti di passaggio, nei minuti incerti in cui non è né giorno né notte - che la incontravo, su un molo abbandonato. Ho sempre saputo che sarebbe venuta a prendermi. E adesso il tempo è arrivato: lei è qui.
La città fantasma, Patrick McGrath
1 note · View note
nipresa · 4 years
Quote
L’unico modo di andare oltre il razzismo di Lovecraft è riconoscerlo e portarlo in piena luce. Altrimenti il rimosso continuerà a tornare, e ogni volta saremo costretti a discuterne, quando invece c’è molto altro. Ebbene sì, Lovecraft era un razzista schifoso e la sua opera è permeata di razzismo. Al tempo stesso, la sua opera non è in alcun modo riducibile al suo razzismo. Quando un’opera eccede la piccolezza di certe vedute del suo autore, essa va spersonalizzata. Dell’opera di Lovecraft si può parlare — e ci si può far ispirare da essa — a prescindere dal suo razzismo. Infatti, la sua eredità è rivendicata — giustamente in modo non pacifico né pacificato, anzi conflittuale — anche da scrittrici e scrittori «di colore». Questo è possibile perché Lovecraft non è uno scribacchino, ma uno spiazzante inventore di mondi. Di più: un inventore di modi spiazzanti di descrivere una pluralità di mondi e il mondo come molteplicità.
A 80 anni dalla morte di H.P. Lovecraft. Lovecraft, L'Italia, la Valsusa, il Polesine
questa la lascio qui per i prossimi giorni perché conosco abbastanza le correnti, le maree e gli alisei per sapere che stiamo per tornare a quelli per cui se ricordi che Lovecraft aveva delle idee orribili (e senza le quali probabilmente non avrebbe mai scritto le cose bellissime che ha scritto) allora vuoi cancellare le sue opere
29 notes · View notes