Tumgik
#Amici 18
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The day after…momento migliore perché si rimane in pigiama fino a tardi a fare gossip post festa…che festa!!! Vedere i giovani che ballano, cantano, ridono, vale lo sforzo che sta dietro l’organizzazione, ma ho imparato diverse cose:
1. i ragazzi non mangiano alle feste: non hanno tempo di cibarsi, vogliono solo divertirsi! Quindi la prox volta 200 polpette e 1 kg di pane e pochi affettati!😜
2. avere sempre uno zio a cui il tempo sembra non passare mai che faccia da barman e tenga la situazione sotto controllo (…o quasi😅)
3. avere amici che decidono di immolare il loro sabato sera e aiutano ad allestire e smaltire il buffet!💛
4. e che comunque conviene pagare un locale dove fanno tutto loro: compresa la sistemazione post festa del posto: alle 3 questa notte ancora spazzavamo!😭
5. non mettere i tacchi perché poi i piedi urlano di dolore…😫
Oggi è già il giorno dopo! La maggiorenne super felice e questo è meglio di un pediluvio!❤️
#emma18 #maggiorenne #festa #amici #felicità
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Burlesque! #18esimo #compleanno #18anni #photooftheday #18 #happybirthday #party #festa #picoftheday #music #burlesque #diciottesimo #birthday #friendship #amici #friends #18thbirthday #happy #sorpresa (presso Villa Zuccarello) https://www.instagram.com/p/CpoAn88IKsp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Sappiamo portare a nuova vita anche le poltrone più antiche. E tu, ne hai una? Per informazioni consultare la home della pagina ⬆️📩📞💶 . . . #domicilio #casa #arredamento #restauro #vecchio #roma #italia #home #interiordesign #amici #cappotto #liverpool #italy #interiors #echeculo #18 #london #poltrona #homedecor #whitechapel #uk #poltrone #antichità #architecture #design #bigben #interni #spitalfields #championsleague #arredoartigiano https://www.instagram.com/p/CjkI2TVobY-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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umi-no-onnanoko · 5 months
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100 domande curiose
1. Libro preferito?
2. Autore preferito?
3. Poesia preferita?
4. Ti piace scrivere?
5. Ti piace leggere?
6. Disegni?
7. Ti piace l'arte?
8. Sei mai stato/a ad un museo?
9. Artista preferito?
10. Film preferito?
11. Attore/attrice preferito/a?
12. Regista preferito?
13. Colonna sonora preferita?
14. Saga preferita?
15. Personaggio preferito di Harry Potter?
16. Personaggio preferito di un libro?
17. Personaggio preferito di un film?
18. Serie tv preferita?
19. Canzone preferita?
20. Cantante preferito/a?
21. Band preferita?
22. Hai mai scritto una canzone?
23. Hai mai scritto una lettera a mano?
24. Hai mai ricevuto una lettera scritta a mano?
25. La pazzia più grande che hai fatto?
26. Ti piacciono le sorprese?
27. La sorpresa migliore che hai ricevuto?
28. La sorpresa più bella che hai fatto?
29. Quale pianeta visiteresti?
30. Preferiresti essere una sirena o una fata?
31. Quale decade preferisci?
32. Sei una persona creativa?
33. Quale lavoro vorresti esistesse?
34. Quali animali vorresti si unisserero per dare vita ad una nuova specie?
35. Pic nic al mare o in montagna?
36. Ti piace il teatro?
37. Hai mai visto un balletto?
38. Sei mai stato/a ad un concerto?
39. Hai mai cantato in pubblico?
40. Hai mai ballato in pubblico?
41. Adotteresti un bambino?
42. Adotteresti un animale?
43. Moto o auto?
44. Preferisci nuotare o volare?
45. Quale personaggio Disney pensi di essere?
46. Quale villain Disney ti rappresenta?
47. Quale cultura ti affascina?
48. Se potessi condividere un senso (tatto, vista,olfatto, gusto,udito) con la tua anima gemella quale condivideresti?
49. Vampiro o licantropo?
50. Credi nella fiamma gemella?
51. Temporale o arcobaleno?
52. Musica classica o rock?
53. Ti piace recitare?
54. Hai mai suonato in pubblico?
55. Hai mai recitato in pubblico?
56. Sai leggere i silenzi?
57. Sai rispettare i silenzi?
58. Soffri il solletico?
59. Riesci a fare ridere gli altri?
60. Sai ascoltare?
61. Ti fidi?
62. Ti piace fare foto?
63. Sei fotogenico/a?
64. Musica in streaming, Spotify, CD o vinile?
65. Anime preferito?
66. Manga preferito?
67. Meglio i manga/anime di ieri o quelli di oggi?
68. Cartone animato preferito?
69. Il tuo cavallo di battaglia in cucina?
70. Il piatto che proprio non ti riesce?
71. Quale colore non sopporti?
72. Cosa non può mancare in casa tua?
73. Quale tua caratteristica vorresti avessero anche gli altri?
74. Cosa "rubesti" da un altra persona?
75. Come organizzeresti il primo appuntamento?
76. Come vorresti fosse il tuo prima appuntamento?
77. Faresti il primo passo?
78. Amicizia uno a uno o gruppo di amici?
79. Le parole che vorresti sentirti dire?
80. Cosa vorresti dire agli altri?
81. Credi nel destino?
82. Credi nella fortuna?
83. Pratichi la gratitudine?
84. Ti senti cambiato rispetto a 10 anni fa?
85. Cosa cambieresti di questi ultimi 10 anni?
86. Come ti vedi tra 10 anni?
87. La famiglia è solo quella di sangue?
88. Gli amici sono una seconda famiglia?
89. Si deve sempre perdonare chi si ama?
90. Cosa non ti perdoni?
91. Vorresti tornare bambino/a o diventare adulto/a?
92. Vorresti essere del sesso contrario al tuo?
93. Balletto preferito?
94. Ballerino/a preferito?
95. Conosci il messaggio dei fiori?
96. Giorno o notte ?
97. Alba o tramonto?
98. Freddo o caldo?
99. Sole o pioggia?
100. Scegli tu questa domanda
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angelap3 · 14 days
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👵 Scritto da una 90enne!! ❤️ 🤙
41 lezioni che la vita mi ha insegnato 💖
Dovremmo leggerle almeno una volta a settimana! Assicurati di leggere fino alla fine! Scritto da Regina Brett, 90 anni, del Plain Dealer di Cleveland, Ohio.
Per celebrare l'invecchiamento, una volta ho scritto le 41 lezioni che la vita mi ha insegnato. È la colonna più richiesta che abbia mai scritto. Il mio contachilometri è arrivato a 90 ad agosto, quindi ecco di nuovo la colonna:
1. La vita non è giusta, ma è comunque bella.
2. Quando sei in dubbio, fai semplicemente il prossimo piccolo passo.
3. La vita è troppo breve – goditela.
4. Il tuo lavoro non si prenderà cura di te quando sarai malato. I tuoi amici e la tua famiglia lo faranno.
5. Paga le tue carte di credito ogni mese.
6. Non devi vincere ogni discussione. Rimani fedele a te stesso.
7. Piangi con qualcuno. È più curativo che piangere da soli.
8. Risparmia per la pensione a partire dal tuo primo stipendio.
9. Quando si tratta di cioccolato, resistere è inutile.
10. Fai pace con il tuo passato, così non rovinerà il presente.
11. È OK lasciare che i tuoi figli ti vedano piangere.
12. Non confrontare la tua vita con quella degli altri. Non hai idea di quale sia il loro viaggio.
13. Se una relazione deve essere segreta, non dovresti esserci dentro.
14. Fai un respiro profondo. Calma la mente.
15. Liberati di tutto ciò che non è utile. Il disordine ti appesantisce in molti modi.
16. Ciò che non ti uccide davvero ti rende più forte.
17. Non è mai troppo tardi per essere felici. Ma dipende tutto da te e da nessun altro.
18. Quando si tratta di inseguire ciò che ami nella vita, non accettare un no come risposta.
19. Accendi le candele, usa le lenzuola belle, indossa la lingerie elegante. Non riservarlo per un'occasione speciale. Oggi è speciale.
20. Preparati in modo eccessivo, poi lascia scorrere le cose.
21. Sii eccentrico adesso. Non aspettare la vecchiaia per indossare il viola. 💖
22. L'organo se*suale più importante è il cervello.
23. Nessuno è responsabile della tua felicità tranne te.
24. Inquadra ogni cosiddetto disastro con queste parole: "Tra cinque anni, avrà importanza?"
25. Scegli sempre la vita.
26. Perdona, ma non dimenticare.
27. Quello che gli altri pensano di te non sono affari tuoi.
28. Il tempo guarisce quasi tutto. Dai tempo al tempo.
29. Per quanto buona o cattiva sia una situazione, cambierà.
30. Non prenderti troppo sul serio. Nessun altro lo fa.
31. Credi nei miracoli.
32. Non fare il revisore della vita. Presentati e sfruttala al massimo ora.
33. Invecchiare è meglio dell'alternativa: morire giovani.
34. I tuoi figli hanno solo un'infanzia.
35. Tutto ciò che conta davvero alla fine è che tu abbia amato.
36. Esci ogni giorno. I miracoli ti aspettano ovunque. (Adoro questa)
37. Se tutti buttassimo i nostri problemi in una pila e vedessimo quelli degli altri, riprenderemmo i nostri.
38. L'invidia è una perdita di tempo. Accetta ciò che hai già, non ciò di cui hai bisogno.
39. Il meglio deve ancora venire...
40. Non importa come ti senti, alzati, vestiti e presentati.
41. La vita non è legata con un fiocco, ma è comunque un dono.
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evoluzionemolecolare · 3 months
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Salutato figlio che se ne va con amici al mare, rientra domani sera. Finito di pranzare adesso, non ne ho più. Alle 18 appuntamento per aperitivo e partita e poi che ne so. Ieri sera nottata in riviera romagnola con amici, rientrati alle cinque, cambio di abito e fuori con il cane un paio d'ore. Umidità bestiale, il cane sembrava avesse fatto il bagno, io uguale. Sistemato il giardino, faceva caga. Fine aggiornamenti, intanto cane e gatto mi hanno letto nel pensiero. Divano arrivo.
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painted-bees · 3 months
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Raf 14, Cortes 18, Margs 19 but excluding Cortes
hah, I just answered 18 for cortes! but for the other two...
14. How important is friendship to Raf? Do they prefer to have one or two close friends or a large group of casual friends? Or do they prefer their own company over that of others?
Raf would love to have friends. In an ideal magical world where altruism shines brightly in the heart of every man, woman, and child, Raf would delight in having a broad pallette of various friendships, a robust circle of friends he can be ride or die for, that he could trust to do the same for him.
Unfortunately, this is not the world he lives in, and behind every smile, sing-songy tone of voice, and kind guesture--is an ultirior motive. It's very difficult for him to feel secure in the belief that he's not just being played for a fool in the majority of amiciable social interactions he's met with. His instincts make him see red flags in the behaviors of aquaintences who'd otherwise be an amazing friend to him if he'd just let them... But he can't trust that anyone wants to befriend him for the simple joy of the company he provides.
And so--he has many amiciable aquaintences...but he becomes very quickly skeeved when an aquaintence tries to assert themselves as a "friend". He would love to have more friends--people he can trust. He longs for it, even. But he can't suspend his disbelief enough to allow it to happen. Or--when he does, oftenly, something will strike him "off", and he'll suddenly fall out of touch for months on end, effectively religating that person back to being an "amiciable acquaintence" again, at best.
That said, he hates being alone almost as much as he hates forging new relationships. Sometimes even more. So he does have his tiny selection of people for whom he'll suffer consiquences if they ever drop the other shoe on him by, at last, taking their pound of flesh.
He knows this is disordered thinking and tries to self soothe on that knowledge. But at the same time, is it really?
19. Has Margie ever had an experience with the paranormal or the divine? What happened? Was it a one time encounter or is it a normal part of their life? Did they find it terrifying or thrilling?
Several times as a kid, she'd be half-awake in the dark hours of the morning, and imagine a black cat emerging out of the walls of her bedroom. She wasn't allowed to have pets growing up and always wanted one, so she considered that dream kitty to be her pet.
You might be inclined to draw a parallel between this hallucinated sleep-cat with Lawrence but that can't be possible. Lawrence is stormy grey, not black. Totally different animal.
Also, Lawrence clearly prefers Raf, so...nah, impossible.
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diceriadelluntore · 9 months
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I Miei Libri del 2023
Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato. Wisława Szymborska
1 - Benjamin Stevenson - Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno
2 - Bernardo Zannoni - I miei stupidi intenti
3 - Michela Marzano - L'amore che mi resta
4 - Martin Griffin - L'impostore
5 - Eric Fouassier - L'ufficio degli affari occulti
6 - Wendy Doniger - L'anello della verità
7 - Peter Hopkirk - Il Grande Circo
8 - Carmine Pinto - Il Brigante e il Generale
9 - Susan Cain - Il dono della malinconia
10 - Dennis Duncan - Indice, Storia dell'
11 - Maria Grazia Calandrone - Dove non mi hai portata
12 - Eshkol Nevo - Tre Piani
13 - Marcus Du Sautoy - L'enigma dei numeri primi
14 - Pietro Trifone - Brutte, sporche e cattive
15 - Giuseppe Barbera - Agrumi. Una Storia del Mondo
16 - Gianrico Carofiglio - Della gentilezza e del coraggio
17 - Audrey Magee - La colonia
18 - Edith Wharton - L'età dell'innocenza
19 - Antti Tuomainen - Il fattore coniglio
20 - Geoff Dyer - Natura morta con custodia di sax
21 - Franco Lorenzoni - Educare controvento
22 - Toshikazu Kawaguchi - Finché il caffè è caldo
23 - Florian Illies - 1913
24 - Francesco Paolo De Ceglia - Vampyr
25 - Richard Osman - Il Club dei delitti del giovedì
26 - Giulio Boccaletti - Acqua
27 - Domenico Dara - Malinverno
28 - Alessandra Necci - Al cuore dell'Impero
29 - Andrew Verghese - Il patto dell'acqua
30 - J.F. Powers - Morte d'Urban
31 - Imma Eramo - Il Mondo Antico in 20 Stratagemmi
32 - Gianni Solla - Il ladro di quaderni
33 - Alice Cappagli - Niente caffè per Spinoza
34 - A.K. Blakemore - Le streghe di Manningtree
35 - A.J. West - La meccanica degli spiriti
36 - Eric Fouassier - Il fantasma del Vicario
37 - Beatrice Salvioni - La Malnata
Nel 2023, finalmente, ho superato le 10 mila pagine lette, arrivando a quota 11336. Era un piccolo limite personale, niente di competitivo, ma il fatto di aver cambiato metodo di lettura mi ha aiutato nell'intento. Quest'anno ho letto anche libri su consigli di amici di Tumblr, uno tra questi è stato un regalo graditissimo. Per quelle vie misteriose e magiche che i libri ti fanno seguire, a volte ho comprato, senza saperlo, libri che sono complementari per tematiche e trame. Obiettivo del prossimo anno è leggere un classico a trimestre. Se ci sono curiosità sui titoli, chiedete!
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kon-igi · 1 year
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A COSA FA MALE IL PORNO
Il titolo è fuorviante ma siccome cerco di tenerli corti per il colpo d'occhio incuriosente (non è proprio clickbait ma quasi), in realtà l'argomento è estremamente serio e si riaggancia al mio precedente post sul patriarcato dei 'cari amici uomini'.
Il porno, così come lo si (dovrebbe) intende(re), è la rappresentazione visiva di una manifestazione fisica, nello specifico della sessualità e in genere dell'affettività: ci si sofferma in modo evidente sull'atto del copulare o su pratiche che orbitano comunque intorno alla sfera genitale o paragenitale.
Premettendo che LA CONSENSUALITA' sta alla base di qualsiasi pratica - anche la più estrema - e che questo mio ragionamento ha pure valore indicativo di una mia intuizione senza alcun giudizio (TL;DR fate tutto quello che volete con il/la vostro/a partner se maggiorenne e capace di decidere per sé) ho notato che il porno mainstream offre TANTISSIMO MATERIALE su pratiche sessuali in cui la donna, per quanto immagino e spero consensuale, viene degradata e umiliata dalla controparte maschile, con tanto di mascara colato per lacrime e secrezioni varie, difficoltà respiratorie per dita strette attorno alla gola oppure oggetti e parti di corpo infilati a lungo in gola e posizioni un po' troppo costrette.
Per carità, io lo so che chi mi legge lo fa come gioco di ruolo in cui la propria partner è consenziente e consapevole di recitare un ruolo limitato nel tempo e che poi la vita prosegue nel rispetto reciproco
MA
vista L'ENORME QUANTITA' di materiale video con tali modalità che, senza scomodare canali specifici, sembrano comunque essere la norma, non vi sembra che il ruolo dell'attrice, dell'esordiente o della semplice persona che fa il video amatoriale sia quello DI SODDISFARE IL DESIDERIO DELLO SPETTATORE MASCHILE DI AVERE UNA DONNA SOTTOMESSA A TUTTE LE PROPRIE FANTASIE DI CONTROLLO E DI DOMINIO?
Lo dico perché io ho ricevuto questa impressione e anche se non mi addentrerò mai nel ginepraio del vietato (lol) ai minori di 18 anni, mi chiedo come una persona giovane possa codificare per sé una sessualità rispettosa del consenso se praticamente non esiste il concetto di educazione sessuale/affettiva e questi è demandato a contenitori di porno dove un 80% di video dipinge il ruola della donna in questo modo.
Nessuna soluzione diretta e/o immediata, per carità, e soprattutto nessuna censura o proibizione, però se esistono video che provengono da un sito (forse ora chiuso) che si chiama ex-gf e che alcune donne hanno sentito il bisogno di inaugurare un genere che si chiama 'porn for ladies', forse un problema di percezione e di educazione a monte esiste.
Grazie degli eventuali contributi ben ragionati ma tenete i coltelli nei foderi perché io comunque sarò sempre più veloce a estrarre e a rovesciarvi le budella sulle scarpe <3
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fashionbooksmilano · 4 months
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Pierre Le-Tan Album
Dirécteur ouvrage : Frank Maubert
Aubier, Paris 1990, 158 pages, 23,5x31cm, ISBN 2-7007-2838-6
euro 520,00
email if you want to buy [email protected]
“I suoi disegni devono essere letti e le sue parole devono essere viste“, dice di Pierre l’amico e scrittore Umberto Pasti. E’ un privilegio entrare, seppur virtualmente, nella casa studio parigina – un tempo pied-a-terre di Jean Cocteau – di Pierre Le-Tan (1950-2019), illustratore e artista, nato a Parigi da padre vietnamita e madre francese.
E’ dal padre, pittore e figlio di un nobile tonkinese, che Le-Tan impara a disegnare, appassionandosi presto all’amore per i libri antichi e le stampe giapponesi e cinesi. Tanto che – ancora adolescente – Le-Tan è incaricato dal New Yorker Magazine di creare una copertina, opera che segna l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione editoriale anche con molte altre pubblicazioni, da Vogue e Harper’s Bazaar. Per il New Yorker Pierre realizza 18 copertine.
In oltre 50 anni di lavoro la creatività di Le-Tan si arricchisce, spaziando dalla scenografia per il cinema e il teatro, alla collaborazione con la casa di moda parigina di sua figlia Olympia, ma soprattutto eccelle nella invenzione di oltre 100 copertine di libri e poster di film. Il lavoro di Le-Tan è stato esposto nelle gallerie di tutto il mondo; nel 2004 è stato oggetto di una retrospettiva al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Ha realizzato copertine per libri di scrittori noti, come il romanziere premio Nobel Patrick Modiano.
La prosa malinconica di Modiano è perfetta per le riflessioni di Le-Tan spesso rivolte ad una Parigi dimenticata, piena di personaggi strani e fascinosi. Una delle pubblicazioni di Le-Tan, “Album” (1990), traduce al meglio il suo stile intimo e insieme eclettico: un “album” pieno di ricordi, di Greta Garbo, Christian Lacroix, Mick Jagger, foto di vecchi amici, centinaia di disegni che raccontano della gita a casa di Cecil Beaton, a un portasigarette realizzato da Picasso, alle scarpe di Cardin, a una sedia che proviene dalla Reggia di Versailles.
30/05/24
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milesmoralesrp · 1 month
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Marcus Morales (27 luglio 2024) è figlio del Spiderman nero di origini afroamericane e spagnole Miles Morales e di Amal Haniyeh,fratello maggiore di Stuart Morales.
È attualmente single
Biografia
Marcus Morales nasce il 27 luglio 2024 a Brooklyn a New York alle ore 19:14 dall'unione tra Miles Morales e Amal Haniyeh.
Miles era andato a lavorare e ha trovato in qualche modo una ricetta segreta ed esperimento segreto per ottenere di nuovo gli arti mancanti persi per tante cause e occasioni terribili quando poi nello stesso giorno questo esperimento cade adosso a suo figlio Marcus che è senza poteri dell'uomo ragno e finisce per trasformarsi in uomo lucertola nonostante è un neonato e lo fa ritornare in sembianze umane quindi il neonato subisce nuovi poteri da uomo lucertola.
In seguito all'età di 18 anni frequenta l'università scientifica di New York a Brooklyn per lavorare sugli esperimenti di riscrescere gli arti,sui rettili e studiare i rettili continuando a sviluppare i poteri da uomo lucertola.
In seguito all'età di 20 anni completa gli studi iniziando a lavorare come chimico,scienziato e medico per far ricrescere gli arti e studiare i rettili.
Poteri e abilità
Marcus si è dato poteri sovrumani come risultato dell'esposizione al siero con il DNA di una lucertola, che gli ha permesso di trasformarsi in Lizard. In forma umana, non ha nessuno dei suoi poteri sovrumani, ma è molto intelligente e uno scienziato ben noto nei campi della genetica, della fisica, della biochimica e dell'erpetologia. Ha un intelletto a livello di genio.
Quando Marcus è trasformato in Lizard, ha forza, velocità, resistenza, agilità e riflessi a livelli sovrumani, che possono eguagliare quelle di Spider-Man. La sua forza sovrumana è sufficiente per sollevare circa 12 tonnellate. Può anche scalare i muri usando una combinazione dei suoi artigli affilati e delle micro squame sulle mani e sui piedi che creano un attrito molecolare come quello di un geco. È altamente resistente alle lesioni grazie alla sua spessa pelle squamosa, che gli consente di resistere a forature e lacerazioni da armi ordinarie e armi da fuoco di basso calibro. Inoltre, la lucertola ha capacità di guarigione altamente migliorate che gli consentono di riprendersi rapidamente da ferite gravi, inclusa la rigenerazione degli arti perduti. Ha anche una lunga coda che può usare per bilanciarsi o come arma offensiva, capace di frustare e frantumare il cemento. Come alcuni gechi, può staccare la coda e farne crescere una nuova. La lucertola ha denti affilati come rasoi incastonati in mascelle muscolose che possono infliggere un morso letale. Come un rettile, ha caratteristiche di sangue freddo ed è quindi sensibile agli sbalzi di temperatura; un ambiente sufficientemente freddo farà rallentare drasticamente il suo metabolismo e diventerà dormiente se è esposto a temperature fredde per troppo tempo.
La lucertola può comunicare mentalmente e comandare tutti i rettili entro un miglio da sé stesso tramite telepatia limitata. Ha anche in almeno un'occasione secreto potenti feromoni che hanno indotto gli esseri umani vicini a comportarsi violentemente. In seguito, un ulteriore potenziamento della sua telepatia gli ha conferito il potere di costringere telepaticamente gli umani a mettere in atto i loro impulsi primordiali, sopprimendo il controllo emotivo nella loro amigdala (il "cervello di lucertola").
Sulla base di vari fattori fisiologici e ambientali, l'intelligenza della lucertola può variare da quella bestiale e animalesca alla normale intelligenza umana. La personalità di Lizard si è manifestata più spesso con l'intelligenza umana, capace di parlare e ragionare più in alto, sebbene alcune versioni siano state più selvagge di altre.
Età: 20 anni
Amici:
Ethan Gonzalez,Timur Haniyeh,Salem Haniyeh,Tristan Spencer e Heather Spencer
Professione:
Chimico,scienziato e medico
Personalità
Leone ascendete Capricorno è una combinazione astrologica che va a rafforzare quelle che sono le qualità comuni a entrambi i segni, come la solarità e passionalità, l’ambizione, la tenacia e la forza. Il rafforzamento di queste qualità, unite alla notevole intelligenza, all’ambizione, alla razionalità e all’impetuosità ne fanno una personalità estremamente carismatica, in ogni ambito eserciti il suo fascino, che riguardi la sfera privata o pubblica.
Parenti
Miles Morales (padre)
Amal Haniyeh (madre)
Stuart Morales (fratello)
Moath Haniyeh (fratellastro da parte della madre)
Hazem Haniyeh (fratellastro da parte della madre)
Salem Haniyeh (fratellastro adottivo da parte della madre)
Timur Haniyeh (nipote,figlio di Moath)
Saddam Haniyeh (nipote,figlio di Moath)
Ibrahim Haniyeh Gonzalez (nipote,figlio di Moath)
Sarah Haniyeh Gonzalez (nipote,figlia di Ibrahim,deceduta)
Belal Haniyeh Gonzalez (nipote,figlio di Ibrahim)
Marwan Haniyeh Gonzalez (nipote,figlio di Moath)
Laith Haniyeh Gonzalez (nipote,figlio di Marwan)
Osman Haniyeh (nipote,figlio di Hazem)
Hamza al-Badri (fratellastro da parte della madre)
Yunis al-Badri (nipote,figlio di Hamza)
Tristan Spencer (nipote,figlio di Sarah)
Heather Spencer (nipote,figlia di Sarah)
Prestavolto
-Arya and Wynter Wells
-Isai Devine
-Keivonn Woodard
-Myles Truitt
-Jurell Carter (pv attuale)
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junjourt · 9 months
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A Manuel e Simone
Chi non vi ha seguiti sin dalla prima stagione non potrà capire l'amaro e la delusione che ha lasciato questa seconda stagione a tantissimi di noi. Non può capire quanto amore abbiamo visto nei vostri occhi sin da quella scena meravigliosa in cui Manuel ha tatuato il braccio di Simone, che porterà per sempre un segno di Manuel, il primo amore, sulla pelle. Non può comprendere la paura che abbiamo visto negli occhi di Simone quando ha capito che non era vero che non era capace di amare, perché si era innamorato di uno come lui. Perché si era innamorato di Manuel, un ragazzo che, nonostante gli errori, ha permesso a Simone di dire che innamorarsi è una delle cose più belle del mondo. Un ragazzo spaventato dall'amore che Simone poteva dargli, perché non era abituato a sentirsi amato se non da sua madre, non era abituato a qualcuno che pensasse che lui vale. E questa paura l'ha portato a fare tanti sbagli, ma nonostante tutto ha sempre fatto in modo di proteggere Simone, perché lui è il suo "più amore", perché con lui "è diverso". La paura non li ha separati e li ha resi l'uno il porto sicuro dell'altro. E loro sono poi diventati il porto sicuro di tante persone, di chi sperava di vedere finalmente una degna rappresentazione della bisessualità o di chi, semplicemente, grazie a loro ha ritrovato una passione, qualcosa che lo smuovesse in un periodo buio, o ha trovato degli amici veri. Vedere loro, leggere i commenti e i meme sulla loro storia mi hanno salvata dal baratro dell'apatia in cui ero caduta in quel periodo. Vorrei tanto poter dire "Non prendertela, è solo una serie", ma purtroppo non è così, perché loro e Un professore hanno significato tanto per me.
E invece, dopo le prime puntate che ci avevano tanto fatto sperare tra gelosie, sguardi, un continuo cercarsi e sostenersi reciproco, tutto sembra essere crollato. Simone per un po' è rimasto un personaggio piatto col solo scopo di stare dietro a Mimmo. Manuel, invece, stava avendo la bellissima storia del padre e la sorella ritrovati. Poi il nostro Simone è tornato con la malattia di Dante, mentre Manuel è stato massacrato con la trama del rapimento di Lilli e il suo essere bloccato in una relazione che volevano far passare per grande storia d'amore, ma in realtà è stata solo tossica.
È questo che ci meritavamo?
Manuel dimenticato da Anita, Dante e Simone mentre affrontava DA SOLO il dolore causato da una verità taciuta per 18 anni? Manuel preso dai sensi di colpa per aver accidentalmente messo nei guai una ragazza, che però non fa che sminuirlo e non si preoccupa nemmeno di come sta?
Simone che a lungo ha dovuto affrontare il dolore per la malattia del padre DA SOLO?
Manuel e Simone che avevano una storia già scritta, Manuel che aveva un percorso che sembrava già pronto e che invece, non si sa per quale motivo, sembrano aver voluto dare a Mimmo (introdotto forzatamente, portando a un buco di trama enorme) creando, tra l'altro, continui parallelismi con la trama dei Manuel e Simone della prima stagione?
Eppure quelle poche scene che ci sono state di Manuel e Simone insieme, anche se durate pochissimi secondi come se avessero paura di farceli vedere (certo, che senso avrebbe far vedere che ti stanno privando di una cosa così grande?) sono riuscite a farmi emozionare più di qualsiasi altra interazione avuta dai loro personaggi.
Non riuscirò mai a farmene niente di qualsiasi altra coppia quando so che avremmo potuto avere loro, Manuel e Simone. Perché loro dovevano essere i nostri Pol e Bruno. Ma sembrano essersi dimenticati di Pol.
Spero solo che questo non sia davvero un addio. Vi amerò sempre, in tutti gli universi. E anche voi vi amerete in tutti gli universi, anche se in questo non avranno il coraggio di mostrarcelo.
Non vi lascio, va bene? Non vi lascio perché vi voglio bene.
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viendiletto · 7 months
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Ho vissuto 17 anni a Pola ed è stata una vita da favola: è quella la mia terra e mi manca tanto. Siamo andati via nel 1946 perché c’erano già state le prime foibe, in Istria si sapeva, a Pola meno. Venivano di notte, chiamavano la persona e dicevano “Vieni, ti devo parlare”, e quella spariva. Poi ci accorgemmo che, dopo tempo, a Pola, sui tabelloni di un cinema erano esposti cadaveri; così la gente andava alle foibe per cercare lembi di indumenti dei familiari scomparsi. Fummo sfollati a Orsera (in croato Vrsar) nel 1944-’45, quando avevo 14 anni, perché gli alleati bombardavano e c’erano i tedeschi. Ricordo un presidio di giovani soldati, 18 o 19 anni, che furono convinti dalla popolazione pro-Tito a lasciare il presidio e andare in bosco coi titini. Questi presero le armi dei nostri soldati e si vestirono con le loro divise: i giovani che andarono in bosco non tornarono più. Le mamme andavano a chiedere a don Francesco Dapiran, poi parroco di Fertilia, dove fossero i loro figli, e lui andò a cercarli paese per paese, chiedendo alla popolazione dove fossero stati portati: erano tutti morti gettati nelle foibe. Tornammo a Pola e riprendemmo la vita di tutti i giorni. Vivevamo in mezzo a gente slava, ma non lo sapevamo, eravamo tutti una comunità. Furono alimentati rancori e odi, ma in realtà non c’era questo fra noi, eravamo gente buona. Mio padre, originario di Buggerru, e mia madre ripresero a lavorare, io proseguii gli studi. Poi anche da noi iniziarono le uccisioni e facemmo domanda per espatriare. La nostra partenza fu fissata il 10 febbraio 1947, ma l’uccisione del generale De Winton la rinviò. Essendo una ragazza di 17 anni, vivevo quell’esperienza non come un disagio, ma come un’avventura. Partimmo col successivo imbarco, il pomeriggio di sabato 15 febbraio. La domenica, a bordo, il parroco celebrò la messa, quindi, nel pomeriggio, arrivammo ad Ancona. Mi aspettavo una festa d’accoglienza, con le bandiere, invece ci vennero incontro delle barche con a bordo uomini che, col pugno chiuso, ci insultavano gridando: “Tornate a casa vostra, fascisti!”. Se non ci fossero stati i carabinieri quelli ci avrebbero buttati in mare: li ringrazierò per sempre per quello che hanno fatto per noi. In treno raggiungemmo Civitavecchia da dove c’imbarcammo per la Sardegna. Il giorno dopo sbarcammo ad Olbia, quindi ci trasferimmo a Sassari e da lì prendemmo il treno per Cagliari. Il paesaggio che si presentò ai miei occhi era desolante, mi sembrava di attraversare la steppa; ricordo delle cavallette enormi ma anche un bel sole, che ci accolse con tutto il suo calore. Il primo impatto con Cagliari fu positivo: il municipio e il bel giardino antistante mi diedero subito l’impressione di una bella città, nonostante i danni subiti dalla guerra appena terminata. Ci condussero nel campo profughi, situato tra le vie Logudoro e San Lucifero, e lì l’accoglienza fu buona. La città mi piaceva e mi piace, ma mi sono inserita con difficoltà, la mia mentalità era diversa da quella che ho trovato e non riuscivo a capire le persone che si esprimevano solo in sardo. Sono arrivata a 80 anni e ringrazio Dio e ringrazio la Sardegna perché mi trovo bene, la vita è tranquilla, una pensione l’ho avuta, ho pochi amici ma buoni e tengo collegata tutta la ‘mia’ gente, sparsa in tutto il mondo.
Nerina Milia, esule da Pola
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susieporta · 8 months
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Forse tutti avete visto la foto che ritrae l’allineamento della Luna con la Basilica di Superga e il Monviso. È una foto perfetta che racconta di un’attesa lunga sei anni. Io però voglio raccontarvi un’altra storia, quella del fotografo che l’ha scattata. Una storia di pazienza, di tenacia e di coraggio. Coraggio di cambiare radicalmente strada nel momento più difficile della propria vita.
Voglio iniziare però proprio da quello scatto, e da una domanda: si possono aspettare sei anni per scattare una #fotografia? Alla fine del 2017 Valerio aveva segnato sul calendario tutte le date delle fasi lunari, in particolare quelle in cui la luna tramontava in un determinato punto. Ogni sera “giusta” partiva per provare a portare a casa l’immagine che aveva sognato, ma c’era sempre un problema: le nuvole, la pioggia, la nebbia, la foschia… Così per sei volte, all’inizio di ogni anno, ha compilato il calendario e non ha mai sprecato una data possibile, ma senza successo. Alla fine, alle 18:52 del 15 dicembre 2023, la lunga attesa è stata premiata e la sua vita è cambiata.
All’inizio l’idea era quella di allineare la Basilica di #Superga e il #Monviso per fotografarli insieme. Valerio si era fatto aiutare dal mappamondo di Google Earth e aveva individuato quattro possibili punti. Il punto ideale lo aveva trovato a nord-est di Torino, sopra Castagneto Po, a 380 metri d’altezza. La prima volta che c’è salito si è reso conto che in quell’istantanea che aveva immaginato poteva entrare anche un terzo soggetto: la luna. Da quel momento si è messo a studiarne le fasi per scoprire che ci sarebbe stato soltanto un giorno perfetto in tutto l’anno.
E al sesto tentativo, dieci giorni prima di Natale, ha capito che forse ce l’avrebbe fatta: il cielo era limpido e l’aria asciutta. Così si è messo ad aspettare e quando tutto si è allineato e ha visto la sagoma del Monviso disegnata sulla Luna ha scattato. La mattina dopo, soddisfatto del risultato, ha spedito il file alla #Nasa, per partecipare al concorso “Astronomy Picture of the Day”, la risposta non si è fatta attendere: per l’ente spaziale americano la sua è stata la foto del giorno di Natale.
«È come se questa foto avesse sbloccato qualcosa, migliaia di persone hanno condiviso quell’immagine e hanno scoperto le mie foto che sono uscite dal Piemonte e sono andate in giro in tutto il mondo».
Conosco Valerio Minato pH da più di dieci anni, da quando ho notato il suo banco sotto i portici di Piazza Vittorio a Torino. Non vendeva libri, borse di cuoio, gioiellini, ma le sue fotografie, stampate su un supporto rigido e a prezzi accessibili a tutti. Ricordo che mi avevano colpito i soggetti ricorrenti: il Monviso, la Mole Antonelliana, il Po, le vecchie vetture del tram, ritratti però con prospettive originali.
Lo vedevo ogni fine settimana, con qualsiasi tempo, dietro il suo banco dalla mattina alla sera. Ho cominciato a fermarmi a chiacchierare e siamo diventati amici. Valerio è nato nel 1981 a Biella e nella sua vita la fotografia è arrivata dopo i trent’anni. Si era diplomato perito chimico tintore, aveva trovato subito un lavoro in un’industria tessile, poi era passato in una fabbrica chimica del settore gomma: «A 24 anni, dopo cinque passati in fabbrica, ho avuto un bruttissimo incidente sul lavoro: ho quasi perso un braccio, risucchiato da una macchina. Sono stato un mese e mezzo in ospedale, ho subito cinque interventi chirurgici, e tra un’operazione e l’altra ho deciso di cambiare tutto».
Così ha lasciato Biella e si è iscritto all’università a #Torino: Scienze forestali e ambientali. «Volevo una vita nuova, stare in un mondo completamente diverso. Volevo la natura e l’aria aperta».
All’ultimo anno di università compra una macchina fotografica e per gioco inizia a scattare, dopo la laurea trova lavoro in un’azienda, ma la passione per l’immagine occupa sempre più spazio dentro di lui. «Quando mi hanno offerto un contratto a tempo indeterminato ho deciso di dire di no, di fare una scelta ancora più totale di libertà. Ispirato dai banchi sotto i portici di Via Po mi sono iscritto all’albo degli “Operatori del Proprio Ingegno” e ho aperto il punto vendita delle mie foto».
Mario Calabresi
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vividiste · 2 months
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Questa è una bellissima lettera di Fiona Apple, che spiega ai suoi fan perché deve posticipare una data del concerto. Sono impressionato da come sia stata in grado di prendere la decisione di scegliere l'amore rispetto alla carriera. Il mondo ha davvero bisogno di più di questo. Godetevi la storia...
Sono le 18 di venerdì, e sto scrivendo a qualche migliaio di amici che non ho ancora incontrato. Sto scrivendo per chiedere loro di cambiare i nostri piani e incontrarci un po' più tardi.
Ecco il punto.
Ho un cane, Janet, e lei è malata da circa 2 anni, poiché un tumore è rimasto inattivo nel suo petto, crescendo molto lentamente. Ora ha quasi 14 anni. L'ho presa quando aveva 4 mesi. Avevo 21 anni allora — ufficialmente adulta — e lei era la mia bambina.
È un pitbull, ed è stata trovata a Echo Park, con una corda intorno al collo e morsi su tutte le orecchie e il viso.
Era il cane che i combattenti usavano per aumentare la fiducia dei contendenti.
Ha quasi 14 anni e non l'ho mai vista iniziare una lotta, mordere o anche solo ringhiare, quindi capisco perché l'abbiano scelta per quel ruolo terribile. È una pacifista.
Janet è stata la relazione più costante della mia vita adulta, e questo è un fatto. Abbiamo vissuto in numerose case, e ci siamo unite a qualche famiglia improvvisata, ma alla fine siamo sempre state solo noi due.
Dormiva nel letto con me, con la testa sul cuscino, e accettava il mio viso isterico e lacrimoso nel suo petto, con le sue zampe intorno a me, ogni volta che avevo il cuore spezzato, o ero abbattuta, o semplicemente persa, e col passare degli anni, mi ha permesso di prendere il ruolo del suo bambino, mentre mi addormentavo, con il suo mento appoggiato sopra la mia testa.
Era sotto il pianoforte quando scrivevo canzoni, abbaiava ogni volta che cercavo di registrare qualcosa, ed era in studio con me, tutto il tempo in cui abbiamo registrato l'ultimo album.
L'ultima volta che sono tornata dal tour, era vivace come sempre, ed è abituata a che io sia via per qualche settimana, ogni 6 o 7 anni.
Ha la malattia di Addison, il che rende più pericoloso per lei viaggiare poiché ha bisogno di iniezioni regolari di Cortisolo perché reagisce allo stress e all'eccitazione senza gli strumenti fisiologici che ci impediscono letteralmente di andare in panico fino alla morte.
Nonostante tutto questo, è gioiosa e giocosa senza sforzo e ha smesso di comportarsi come un cucciolo solo circa 3 anni fa. È la mia migliore amica, mia madre, mia figlia, la mia benefattrice, ed è lei che mi ha insegnato cos'è l'amore.
Non posso venire in Sud America. Non ora. Quando sono tornata dall'ultimo tratto del tour negli Stati Uniti, c'era una grande, grande differenza.
Non vuole nemmeno più fare passeggiate.
So che non è triste per l'invecchiamento o la morte. Gli animali hanno un istinto di sopravvivenza, ma un senso di mortalità e vanità, non ce l'hanno. Ecco perché sono molto più presenti delle persone.
Ma so che si sta avvicinando il momento in cui smetterà di essere un cane e inizierà invece a far parte di tutto. Sarà nel vento, nel suolo, nella neve, e in me, ovunque io vada.
Non posso semplicemente lasciarla adesso, per favore capite. Se me ne vado di nuovo, temo che morirà e io non avrò l'onore di cantarle per farla addormentare, di accompagnarla fuori.
A volte mi ci vogliono 20 minuti solo per decidere quali calzini indossare per andare a letto.
Ma questa decisione è stata immediata.
Queste sono le scelte che facciamo, che ci definiscono. Non sarò la donna che mette la carriera davanti all'amore e all'amicizia.
Sono la donna che resta a casa, a cucinare tilapia per la mia cara, vecchia amica. E la aiuta a sentirsi a suo agio, confortata, sicura e importante.
Molti di noi oggi temono la morte di una persona amata. È la brutta verità della vita che ci fa sentire terrorizzati e soli. Vorrei che potessimo anche apprezzare il tempo che giace proprio accanto alla fine del tempo. So che sentirò la conoscenza più travolgente di lei, della sua vita, e del mio amore per lei, negli ultimi momenti.
Devo fare del mio meglio per essere lì per questo.
Perché sarà l'esperienza più bella, più intensa e più arricchente della mia vita che abbia mai conosciuto.
Quando morirà.
Quindi resto a casa, e ascolto il suo russare e ansimare, e mi godo il respiro più paludoso e terribile che sia mai emanato da un angelo. E chiedo la vostra benedizione.
Ci vediamo presto.
Con affetto,
Fiona❤
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gregor-samsung · 5 months
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" Vengo invitato come relatore a un convegno di tre giorni a Torino, un workshop internazionale con decine di partecipanti. Non conosco nessuno di questi colleghi, ma apprezzo la circostanza di un ambiente del tutto nuovo e di gente mai vista. S. è morto da sei mesi. Al ristorante dell’albergo dove si svolge il convegno i posti non sono assegnati e alla prima pausa per il pranzo mi ritrovo a dividere il tavolo con un relatore olandese, un afroamericano di Miami, una canadese, un belga, una brasiliana e un altro italiano, di Roma. L’imbarazzo iniziale dura poco, ci troviamo a discorrere come se ci conoscessimo da mesi, amici di lunga data. La casualità che ci ha riunito allo stesso tavolo si trasforma all’istante in un legame. Finiamo per trascorrere insieme il resto di questi tre giorni. Il convegno, i pranzi, le cene, le serate fuori a bere nei bar della città. Essere sconosciuto fra sconosciuti è rilassante, l’atmosfera di unità che si è venuta a creare fra noi, destinata a durare una finestra di tempo così limitata, ha qualcosa di magico. Ognuno di noi lo riconosce.
L’ultima notte del convegno faccio un sogno eccezionale. Sono in un enorme luna-park e mi aggiro incuriosito fra le diverse attrazioni. Giungo a una giostra composta da una ruota orizzontale alla quale sono agganciate una serie di seggioline a due posti. Decido di salire e ne occupo una da solo. La giostra si mette in moto e dapprima gira piano, poi acquista velocità e comincia a piacermi parecchio. Anzi, mi dico che era tanto che non salivo su un’attrazione del genere e che avevo dimenticato quanto potessero essere divertenti. La velocità del carosello si fa vertiginosa, ormai non riesco neppure a intravedere i volti degli occupanti degli altri seggiolini, è tutto troppo frenetico e confuso, ma questa folle velocità invece di preoccuparmi mi fa ridere fino alle lacrime. Poi il mio seggiolino si stacca dal resto della giostra e comincia a schizzare verso il cielo. Non provo alcuna paura, al contrario ne sono estasiato. Sto volando incontro al cielo, il vento nei capelli, la terra che si allontana sotto di me, sto compiendo un viaggio imprevedibile ed è una sensazione stupenda. Con un’improvvisa intuizione razionale mi rendo conto che sono felice, felice come non ero da mesi. Ed è a quel punto che accade: sento la voce di S. al mio fianco, che nell’orecchio mi sussurra: “Questa felicità è il mio regalo. Buon compleanno”. Mi risveglio all’istante. È la mattina del 18 aprile: me ne ero dimenticato, ma è il mio compleanno.
Questa felicità è il mio regalo. A oggi è il sogno più bello che abbia mai fatto. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 144-145.
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