Tumgik
#Ella Olivieri
mommydearestella · 1 year
Text
Does Anyone Know this Person?
I ran across this pic online the other day and I know this guy as chase in Jacksonville for 4 years. He's homeless, according to him, but hardly ever around. This pic was taken at Residence Inn where I have stayed many times. I can tell by the coverlet. Its obviously posed AND PROBABLY POSTED ONLINE WITH THE ABUSERS HACKERS WHO I AM SURE, MADE SURE THAT I WOULD SEE IT. Could this be my long lost cousin Greg Katz backside? He is the son of the venerable Dr. Richard Katz of Ballenisles country club in illustrious palm beach gardens Florida. Or.... Could it be someone who is around Dennis Felcher. or Miss Todd Olivieri in South Florida or NY? How about anyone around David kaufman in NY who at one time resided in Brooklyn on Quentin road. Davids glamorous mother is Sarah Kaufman who always wore a big round diamond on her hand and probably the most beautiful diamond wedding band, all long rectangle diamonds all the way around set in platinum, of course, that I have ever seen in my life. Has anyone seen this person around David or his well tar do sister Allison Kaufman? Maybe this is her, uh, Assistant?? Delicious Allison Kaufman is like the girl next door who collects rent from tenants with a baseball bat in her Louis Vuitton handbag. She is so adorable you want to squeeze her cheeks. Not her fanny of course she's a traditional young lady. Yes indeed. She's Daddy's little Gurl!! I heard she is the real estate queen of Tudor City in NYC. She is most definitely a proper young woman but how proper? Her brother David is a formidable guy once he finally finishes brushing his hair. I heard He is well hung. Brooklyn's 11 inch pride and joy! He's a real stunner David. Just ask any doorman in Tudor city! I think he went to Yeshiva. Has anyone seen the guy pictured below around any of the people mentioned in this post or around Nathan James Smith my ex? As far as I know Sarah and Seymour Kaufman have one son and one daughter. David and Allison. Maybe they dropped David on his head. Who doesn't call back or check on their younger cousin?? Dunce... what .. do I have to rim this guy to get a call back? Isn't it all very convenient? I guess if I don't speak with them they can say that and maybe escape blame for not telling me something??
Tumblr media
0 notes
onyrix · 2 years
Text
Elegant dance music. Adapted lyrics on the poem “I Love You” by Ella Wheeler Wilcox (1850-1919)
Enjoy and dance!
5 notes · View notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Verona, "Musica nei quartieri" porta Swing e Jazz al Castello di Montorio, al Forte Gisella e al Teatro Camploy
Tumblr media
Verona, "Musica nei quartieri" porta Swing e Jazz al Castello di Montorio, al Forte Gisella e al Teatro Camploy. Tre serate coinvolgenti con colonna sonora il swing e il jazz in altrettante location suggestive di Verona, per trascorrere piacevoli momenti all’insegna dell’aggregazione e il divertimento. È stata presentata oggi in Sala Arazzi “Musica nei Quartieri”, iniziativa promossa dall’assessorato al Decentramento del Comune di Verona con tre spettacoli musicali gratuiti intitolati “Gent, Ladies and love... for Swing”, che si terranno al Castello di Montorio, al Forte Gisella e al Teatro Camploy. Sul palco la Basin Street Band, un’orchestra composta da 22 elementi tra fiati, sezione ritmica e tre voci, due femminili e una maschile, per dare vita ad una performance con momenti di coinvolgimento del pubblico, che sarà dunque parte attiva e non solo semplice spettatore.   Far vivere e conoscere i quartieri  “È un’iniziativa importante – ha detto l’assessore al Decentramento Federico Benini – perché permette di far vivere e conoscere i nostri quartieri attraverso un’altra parte del nostro patrimonio musicale. Ad arricchire i tre concerti saranno tre splendide cornici della nostra città particolarmente interessanti e distanti tra loro. Ringrazio le Circoscrizioni che si sono impegnate a promuovere questa proposta che sarà sicuramente di sicuro interesse per tutti i cittadini veronesi”. In scaletta ci saranno brani storici dei principali interpreti come Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Natalie Cole, Peggy Lee, ma anche poco noti, che hanno fatto la storia musicale italiana, o che sono anche stati tradotti in inglese ed interpretati da artisti di calibro mondiale. Tra i momenti clou ci sarà un omaggio a Tony Bennett, scomparso lo scorso 21 luglio, due settimane prima di compiere 97 anni.   Tre concerti Il primo appuntamento sarà domenica 10 settembre alle 21 al Castello di Montorio,  che si potrà raggiungere già dal mattino per trascorrere una giornata all’aria aperta facendo pic-nic grazie anche alla gestione delle associazioni Amici Ecomuseo Preafita e Due Valli con un punto di ristoro. Secondo appuntamento giovedì 14 settembre alle 21 al Forte Gisella, in via Mantovana, 117, un altra location ormai molto frequentata e cara ai veronesi per i tanti eventi che vengono proposti durante l’estate. La rassegna si chiuderà sabato 30 settembre alle 21 al Teatro Camploy, unica data al chiuso tra le tre in programma. In caso di forte pioggia gli spettacoli saranno riprogrammati a data da destinarsi. Per informazioni [email protected]    La presentazione  Alla presentazione di “Musica nei Quartieri” sono intervenuti l’assessore al Decentramento Federico Benini, i presidenti della Circoscrizione 1^ Lorenzo Dalai, 2^ Elisa Dalle Pezze, 3^ Riccardo Olivieri, 6^ Rita Andriani, 8^ Claudia Annechini, il consigliere della 4^ Circoscrizione e presidente della Commissione Cultura Christian Galletta, e per l'Associazione L.A.M. Lavagno Arte e Musica e Claudio Sorio e Giorgio Carraro. “Durante i concerti verranno suonati pezzi swing-jazz con anche inserti blues – spiega Giorgio Carraro –. Lo spettacolo vedrà coinvolto il pubblico, per una completa interazione, infatti l’obiettivo sarà prima di tutto quello di divertirci”. “Siamo un gruppo di musicisti ma soprattutto un gruppo di amici – ha affermato Claudio Sorio – tutti appassionati della musica jazz, ed è bello vedere che la nostra musica coinvolge tanti ragazzi giovani”.    Uno spettacolo originale e attrattivo “Sarà un’occasione di aggregazione e socialità – ha sottolineato la presidente Claudia Annechini – con uno spettacolo originale e attrattivo. La prima data sarà al Castello di Montorio, uno spazio in plein air dove invitiamo tutti a trascorrere una domenica insieme”. “Questo evento – ha detto il consigliere Christian Galletta - si inserisce tra i tanti che la Circoscrizione sta proponendo al Forte Gisella per rivitalizzare il quartiere. “Lo spettacolo al Camploy sarà l’unico dei tre appuntamenti al chiuso – ha affermato il presidente Lorenzo Dalai – e siamo sicuri che i 330 posti del teatro saranno riempiti grazie a questa interessante proposta”. Basin Street Band È una formazione musicale nata nel 2000 su iniziativa di un gruppo di amici musicisti, appassionati di musica jazz e swing. L’orchestra s’ispira alle Big Band americane del passato di musica jazz da quella di Count Basie, Duke Ellington, Benny Goodman alle Big Band più recenti come quella di Maynard Ferguson. Il gruppo è composto dalla sessione fiati dei sax, delle trombe e dei tromboni e dalla sezione ritmica con piano, batteria, contrabbasso, chitarra e da tre splendide voci, una maschile e due femminili. Read the full article
0 notes
theradioghost · 5 years
Note
Bobbie do you have any last recs for me to end 2019 with? (I saw you like my subscription list so *Will Smith pose* them's the parameters)
hmmmmmMMMMMmmmmmMMMMmm well, I’m not sure which shows you may have listened to that didn’t end up on your final list? & I don’t normally rec shows I haven’t listened to but you have been so impressively comprehensive w your pilots that I’m just going to go through my own TBL list and also the giant stack of flyers I got from Podtales and just throw everything I’ve got at you
Superstition
The Six Disappearances of Ella McCray
Interference
Hit the Bricks
Station Blue
Middle:Below
The Pilgrimage Saga
Zoo
The Phenomenon
Arca-45672
Sage and Savant
A Scottish Podcast
Tides
Nym’s Nebulous Notions
Maybe any of A. R. Olivieri’s shows?
Going Lowbrow
Sidequesting
Ostium
How I Died
Palimpsest
Saffron and Peri
Disenchanted
The Beacon
Meteor City
Academicasaurus
The Cryptonaturalist
Limetown
Jarnsaxa Rising
They Say a Lot of Things
Here Be Dragons
Roommate from Hell
The Deca Tapes
VAST Horizon
The White Vault
Under the Shroud
Boston Harbor Horror
Directive
Janus Descending
Alba Salix
The End of Time and Other Bothers
Civilized
Quid Pro Euro
Kalila Stormfire
A World Where
Husk
Radioland
Oblivity
The Lift
Arden
Dining in the Void
The Orphans
Manifestations
Overkill
Twelve Chimes It’s Midnight
Red Rhino
Calling Darkness
Everything Is Alive
When Angels Visit Armadillo
Valence
Timestorm
hey do you read Elena Fernandez Collins’ monthly roundup of new audio drama premieres?
30 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2019/04/05/la-vergine-addolorata-nei-riti-della-settimana-santa-e-il-ruolo-delle-confraternite/
La Vergine Addolorata nei riti della Settimana Santa e il ruolo delle Confraternite (I parte)*
di Vincenza Musardo Talò
Nostra Signora dei Sette Dolori, prezioso santino dai bordi merlettati (scuola francese, sec. XIX, prima metà)
  A partire dall’anno Mille e in ogni luogo dell’Europa cattolica, il culto dell’Addolorata – elaborando un lento e lungo processo di umanizzazione di quanto in lei vi è di divino – si è radicato nella pietà popolare. Infatti, in virtù delle sue umanissime valenze simboliche, divenute paradigmatiche sia della cultura quanto della psicologia femminile, la sua immagine di Mater Dolorosa è andata accostandosi ai tanti vissuti dolorosi delle madri di ogni tempo e – nell’immaginario collettivo – si è fatta emblema assoluto non solo del dramma della Passione del Figlio-Cristo, ma anche della sofferenza senza tempo di ogni madre che ha vissuto la tragedia del suo medesimo lutto. Ovunque, Ella è la Vergine Desolata, Madre di Pietà sette volte dolente, la Madre di tutte le madri sofferenti.
In tal senso, sono i riti della Settimana Santa a richiamare ovunque e riverberare tali assunti.
A Taranto, come in ogni angolo del suo distretto, i giorni della Settimana Santa erano- e sono – giornate vissute fuori dal tempo. Si pensi, giusto un esempio, alle composte e silenziose celebrazioni della Taranto odierna, alle processioni della notte del Giovedì e del Venerdì santo, due momenti intrisi di un suggestivo misticismo e un segno e una testimonianza di fede, in cui è palpabile la tensione spirituale di tutta una città, che per oltre quaranta ore, dalla mezzanotte del Giovedì santo all’alba incerta del Sabato, di colpo perde quelle assurde connotazioni di città postmoderna. Non più rumorosa e trafficata, si trasfigura in un luogo irreale, con quella folla di figure incappucciate, dall’andatura inusitata e quasi impossibile a comprendersi, dove il tempo e lo spazio mutano di concetto e la gente assume un comportamento inconsciamente proiettato ai tempi, quando là, sulla strada del Calvario, quell’uomo straordinario che era il Cristo, portava a termine, col sacrificio estremo, la sua missione terrena. Impossibile poi non assistere, la notte del Giovedì Santo, nella Città Vecchia, alla processione della Desolata, quando, giunta la mezzanotte, al suono rauco della troccola, quasi una madre disperata, Ella esce dall’artistico duomo medievale di S. Domenico, scende la barocca scalinata e va alla ricerca del proprio Figlio. Le strade sembrano trasformarsi in un unico grande tempio e i segni della devozione popolare toccano vertici altissimi. Vestita di nero, questa Madre del pianto cammina lenta, con le vesti che ondeggiano al vento freddo della notte. L’accompagnano, sino all’alba, le meste marce funebri, la cui musica si insinua profonda, toccando l’animo di migliaia di spettatori. Poi, il Venerdì, nella processione dei Misteri, dal primo imbrunire sino all’alba cerulea del Sabato, la Desolata torna ancora ad accompagnare, seguendola, la bara del Cristo, in una sorta di rituale che l’accosta alla tragedia di tante madri dell’oggi e del passato. Non a caso, fra tutte le statue dei Misteri, è ancora quella che più commuove e si identifica con le più ancestrali movenze del dolore femminile. Ora, Ella assurge a simbolo toccante del dolore universale. La sua statua dalla straordinaria potenza espressiva si fa concetto figurale del dolore di tutte quelle donne, lacerate della perdita di un figlio, divenendone l’archetipo e la proiezione, al di fuori di ogni contesto sociale e spazio-temporale.
Per leggere e comprendere la visione del sacro nei diversi riti della Passione e nei costumi culturali delle trascorse civiltà, bisogna riferirsi proprio al suo umanissimo amore e dolore di madre che permeano quel complesso e polimorfo tessuto della pietà popolare, sostanziandolo di sedimentati e inamovibili pratiche devozionali.
Nell’alimentare la devozione alla Desolata, preminente è stato anche il contributo offerto dall’arte, che ha saputo consegnare alla storia del sacro un soggetto iconografico reiterato, ma sempre di ispirazione tipicamente popolare e fondamentalmente espresso da tre proiezioni tematiche: la Desolata con gli attributi simbolici, propri della sua condizione (l’abito e il manto di colore scuro, il cuore sanguinante, una o sette spade, il fazzoletto del pianto o la corona del Figlio); la Crocifissione, in cui Ella appare sola col Figlio o accompagnata da S. Giovanni apostolo e la Maddalena; la Deposizione o Pietà, in cui si fa palpabile il pathos del dolore materno.
Fra i tanti dipinti a tema L’Addolorata, che ornano le chiese e gli oratori confraternali di Taranto e provincia, mi piace ricordare le due pregevoli tele a firma di Paolo De Matteis (1662-1728) e di Leonardo Antonio Olivieri (1689-1752), in verità esposte nel sale del Museo Archeologico di Taranto.
Taranto, MarTa: Paolo De Matteis, L’Addolorata
  La prima, che pure ricalca altre simili riproduzioni, fresca di restauro, oggi è esposta nei locali del MarTa, all’interno della Collezione Ricciardi. L’artista napoletano è oltremodo noto a Taranto, non solo per aver affrescato il Coppellone di S. Cataldo nella Cattedrale dell’Assunta. La tela in oggetto, forse destinata al culto privato, effigia l’Addolorata nel tipo della Desolata, della Mater dolorosa. Il tessuto figurativo a impianto piramidale, è tipico di gran parte della produzione artistica del De Matteis. Il tema iconografico si compone della figura della Vergine in posizione ruotata a sinistra, colta a sola col suo dolore, quasi in atteggiamento sacrificale e di accettazione, un nuovo Fiat, col quelle mani che sembrano accogliere il dolore universale. Le sembianze del volto afflitto – dalla linea purissima, con lo sguardo rivolto verso l’alto e gli occhi di pianto – esprime una elegiaca sofferenza tutta interiore e non fisica, come porterebbe a credere quella spada sottile, saettante, dagli straordinari effetti tridimensionali, che le trafigge il cuore di madre. Adagiata su uno sfondo dagli effetti luministici sommamente calibrati, ai lati superiori le fanno corona due figure angeliche risolte in tenere testine alate. La legittimata perizia coloristica impreziosisce l’esito formale della tela gioca con un insieme di effetti timbrici e tonali, propri della tavolozza di questo autore. Gli ampi e ricchi panneggi, in specie quello del manto azzurro, conferiscono all’intero tessuto figurativo un senso di movimento, che anima il tutto.
Più articolata appare la tela del maestro di Martina Franca, Leonardo Antonio Olivieri, allievo del Solimena. Il dipinto proviene dalla collezione di mons. Giuseppe Ricciardi (Taranto 1839-Nardò 1908), vescovo di Nardò, che volle donarla alla sua città natale e oggi è in bella mostra presso il MarTa.
Taranto, MarTa: Leonardo Antonio Olivieri, L’Addolorata sorretta dagli angeli, e i Santi Nicola di Myra e Barbara
  Anche qui – come nella tela del De Matteis – prevale un impianto figurativo piramidale, ma dall’impaginazione riccamente aggettivata da diverse figure, quali il S. Nicola vescovo di Myra e S. Barbara (o forse S. Irene) con gli strumenti del martirio. La Vergine, sorretta da due angeli, sembra quasi venir meno alla vista del Volto offeso del Figlio. Infatti, sulla sinistra, in apice, un cherubino in volo regge il Velo della Veronica, a cui è affidato un drammatico volto del Cristo flagellato come colto dalla pia donna lungo la via del Calvario. L’impostazione figurativa, dall’ampio respiro tematico, sembrerebbe tipico di una pala d’altare. La figura centrale della Vergine, sorretta da due figure alate, appare allora come il modello drammatico di madre dolorosa; il suo non è solo un dolore dell’anima, ma ne esprime anche quello fisico. E’ inutile evidenziare la elegante perizia della composita sintassi cromatica adottata dall’artista, leggibile nelle armoniose movenze luministiche e nell’equilibrato gioco timbrico-tonale del tutto.
In aggiunta al prezioso patrimonio pittorico e scultoreo, a partire dal Seicento barocco, fiorì un’arte statuaria, che dotò chiese e soprattutto gli oratori confraternali, monasteri e conventi, cappelle rurali e dimore aristocratiche del simulacro dell’Addolorata. Le botteghe napoletane apparvero quanto mai perite nel creare volti straziati di Desolate e Cristi squarciati, mentre, nei due secoli successivi, i maestri della cartapesta leccese lavoravano la duttile pasta cartacea con fisionomie dal crudo realismo, potenziato da una declinazione cromatica, espressa in ineguagliabili squilli timbrici e tonali, facendo così, delle loro addolorate, il simbolo e la sintesi di tutto il dolore del mondo.
Queste statue mariane, unitamente agli altri gruppi scultorei dei Misteri, si esibivano nelle processioni della Settimana Santa, attestate già nel Seicento in tutte le Provincie del regno di Napoli, dove i misteri mobili valevano quali rappresentazioni figurate della memoria di un evento lontano, sempre capace di toccare le emozioni più profonde del cuore dei fedeli.
In virtù di tanto, la Chiesa ha comunque risposto col solennizzare la liturgia e la devozione verso la Desolata, tanto che già nel 1423 istituiva la festa della Commemorazione dell’angoscia e dei dolori della Beata Vergine Maria. A volere fortemente questo culto mariano furono soprattutto i Servi di Maria, un ordine religioso originatosi a Firenze nel 1233, la cui fertilità spirituale verso i Sette dolori di Maria spinse i pontefici (Innocenzo II, Pio VII e Pio X) a inserire nel Calendario liturgico la festa dell’Addolorata, oggi, definitivamente datata al quindici di Settembre[1].
  [1] Sui temi cultuali dell’Addolorata, cfr.: Morini A., Origini del culto dell’Addolorata, Roma 1893; E.M. Casalini, La Madonna dei Sette Santi, Roma 1990; L. Bertoldi Lenoci-V. Musardo Talò, La pia memoria, Manduria 1994: V. Musardo Talò, La Vergine “Desolata” nell’iconografia sacra popolare, I, 4 Manduria 1996, 19-22¸V. Musardo Talò, I santini della Passio Christi, “Santini et Similia”, III, (11), Manduria 1998, 9-16; S. De Fiores, Santa Maria Addolorata, in AA.VV., I santi nella storia, Milano 2006, 66 -70; Wilmart A., Auteurs spirituels et teste dévots du moyen age latin, Parigi 1932, 505–536; A. Rossi A., Il culto dei Sette Dolori, ”Addolorata” (1936), 68-72; C .Berti., De cultu septem dolorum S. Mariae, “Marianum”, 2 (1940), 81-86.
  Dedico questo studio alla memoria di un tarantino straordinario, Nicola Caputo (+2012), giornalista storico e divulgatore. Egli è stato il padre benemerito del recupero e la valorizzazione delle fascinose tradizioni della Città bimare, in specie quelle legate ai riti della Settimana Santa, una delle più pregnanti connotazioni essenziali della identità e dell’anima cataldiana. Il suo ricordo mi è caro, perché legato anche alla mia presentazione del suo ultimo libro, Il priore scomodo (2011). E’ inutile richiamare il suo ruolo di studioso. Fra le sue pubblicazioni a tema dell’argomento, mi piace ricordare: L’anima incappucciata. La Settimana Santa e le processioni dell’Addolorata e dei Misteri dalle origini ad oggi a Taranto, Taranto 1983; Destinazione Dio. Storia delle tradizioni popolari e delle feste religiose a Taranto, Taranto 1984; I giorni del perdono–Forgiveness days, Taranto 1995; Il cammino del silenzio. L’anima incappucciata, Taranto 2002; Settimana Santa nascosta, Taranto 2007
2 notes · View notes
elmartillosinmetre · 4 years
Text
“La canción española de concierto se está perdiendo”
Tumblr media
[Pablo García López (Córdoba, 1988). la foto es de Juan Carlos Vázquez]
El tenor cordobés Pablo García-López acaba de presentar un disco de producción propia en el que, acompañado por el pianista Aurelio Viribay, ofrece canciones de cuatro compositores españoles
Pablo García-López (Córdoba, 1988) aprovechó el confinamiento de la primavera para grabar un disco que reúne dos de los ciclos de canciones más populares de la música española del siglo XX (las Seis Canciones de Toldrá y las Canciones playeras de Esplá) con piezas poco conocidas de dos maestros cordobeses fallecidos en los últimos quince años, Joaquín Reyes y Ramón Medina.
–¿Lo había hecho mucho en concierto? –Sí. Llevo años trabajando con Aurelio [Viribay] sobre este repertorio y dándole vueltas a la idea de grabarlo. Pero las agendas no cuadraban nunca. Hasta el confinamiento. Es, por un lado, un proyecto muy personal, y eso es algo que me mueve mucho, pero por otro me parecía muy importante, porque la canción española de concierto se está perdiendo. Sobre todo en las interpretaciones de hombres. Al contrario de lo que pasa en Alemania con el lied, aquí, la canción española, que un día hicieron Kraus o Carreras, está dejando de ser cantada por voces masculinas. Hay muy poca gente que la haga. José Antonio López, quizás, y pocos más. Me apetecía volver a poner en valor esta música desde una visión más joven. Junto a Aurelio, que tiene ese poso de la tradición, creo que hemos llegado a un punto intermedio muy interesante.
–¿Cómo hizo la selección del programa? –Toldrá y Esplá son conocidos por todos los aficionados. He crecido con estas canciones, las que empecé a escuchar cuando estudiaba canto. Me enamoré de la música española por ellas. Y yo quise añadir las canciones, mucho menos difundidas, de Joaquín Reyes, que fue Director del Conservatorio de Córdoba, y de Ramón Medina, un compositor al que conocí y para quien tuve la suerte de cantar cuando era muy joven. Había escuchado su música en el Conservatorio. Cuando la analicé en profundidad me di cuenta de que son canciones que aúnan gran calidad musical y un cuidado exquisito por realzar el poema. En los dos se aprecia un auténtico esfuerzo por destacar el sentido de los textos. Hay algunas canciones extraordinarias. La adelfa de Medina, por ejemplo, es una joya, es una de las canciones más inspiradas de todo el disco.
Tumblr media
–Es usted más conocido como cantante de ópera. –Sí, ¿verdad? Pues mi corazón, mi espíritu son más liederistas que operísticos. Durante el confinamiento cada día he cantado dos lieder de Schubert. Era lo que me hacía la terapia. Yo viví en Alemania y allí me enamoré del lied. Es verdad que por mis cualidades técnicas y a lo mejor mi vis dramática en la ópera funciono bien, pero yo quería que la canción y el lied estuvieran muy presentes en mi carrera. Hice ya una Bella molinera con Simon Lepper en Londres y en el Centro Botín de Santander. He hecho mucho recital de concierto con Aurelio. En noviembre pasado estuve en China cantando las Canciones de Falla con orquesta. Es verdad que quizá la ópera se ve más. Es un mundo más llamativo. Pero el lied es lo que me hace conectar con lo que soy auténticamente. Aunque de primeras pueda parecer muy extrovertido, soy en realidad muy reflexivo y tengo un carácter algo melancólico. Además, mi voz está en el momento perfecto para hacer estas canciones. Tengo una voz fresca, muy clara, muy flexible; puedo acortar mi vibrato, hacer que el texto resalte mucho. Si sirve para que la gente me conozca en algo distinto ya está bien empleado el disco.
–De momento sus papeles operísticos son los de tenor ligero. ¿Piensa seguir en ese terreno o se plantea ya afrontar algo de mayor peso lírico? –Aunque mi registro puede llegar muy grave y mi color es aterciopelado no me quiero engañar y quiero saber dónde estoy. Mi voz es muy fresca y debo de mantenerme en un repertorio en el que no sufra. Creo que en Mozart hay una línea perfecta, la que llega hasta Tamino. Y es lo que interpreto. Poco a poco sí quiero hacer algún belcanto más. Hice L’elisir d’amore y me fue muy bien. Nemorino es un papel para mi voz. Creo que cuando la voz está fresca todo puede resultar tentador, pero quiero mantenerla fresca cuantos más años mejor. Por otro lado, los intérpretes tenemos la obligación de investigar y sacar a la luz otras cosas. Hay muchas obras barrocas por ejemplo que hay que ofrecer con visiones nuevas, o estas canciones, ciclos de lied y óperas contemporáneas, por ejemplo, que he hecho muchas. Creo que es un deber del intérprete.
youtube
–Ya que habla de cosas barrocas acaba de venir de hacer un proyecto en Oviedo con Forma Antiqva. ¿Era la primera vez que trabajaba con un conjunto barroco? –Había hecho con ellos la Pasión según San Juan. Tengo que confesarle que el Barroco es mi pasión, pero lo he hecho muy poco. Por suerte, se me está abriendo este camino. En esta Isla locura de Oviedo creo que la gente pudo acercarse a una interpretación barroca nueva, y entró muy bien. Tengo algún proyecto más con otro grupo barroco, a ver si sale.
–No ha debutado todavía en el Teatro de la Maestranza. ¿Hay alguna perspectiva en los próximos años? –Eso espero. Javier Menéndez me ha llamado. Estamos viendo qué hacer. Hay un proyecto interesante para mi primera presencia en el teatro, algo que tampoco hago mucho y de lo que no puedo hablar públicamente. Sinceramente, no entiendo por qué no he estado antes. Me llamó en su día la ROSS, hice un proyecto con la orquesta, pero no sé por qué el teatro no lo hizo. Me gustaría venir más a Sevilla. Me encanta el Maestranza, me encanta la ciudad.
–¿Cómo se lleva con los programadores españoles? –Bien. Lo importante es que el programador sea una persona culta que mire más allá del artista. A veces me he llevado sorpresas de cosas que me han propuesto, que yo no veía y al final el programador tenía razón. En general, me siento bastante bien tratado por todos los programadores que valoro. Aunque es cierto que creo que los artistas españoles deberíamos tener más oportunidades. Si queremos cuidar la cantera de cantantes tendríamos que mirar la oportunidad que dan los alemanes a sus cantantes o los franceses a los suyos. Es importante apostar por los cantantes jóvenes, hacer repartos jóvenes, como se ha hecho en Oviedo, o en el Centro de Perfeccionamiento Plácido Domingo en Valencia, del que fui parte. Y aquí quiero romper una lanza en favor de Helga Schmidt, que hizo mucho por los cantantes jóvenes, españoles y no españoles. Muchos cantantes de mi generación le debemos mucho a Helga Schmidt. Como Mattia Olivieri, que está todos los años en la Scala, Olga Peretyatko e incluso Gregory Kunde, ya maduro, pero también. A mí me ayudó y me aconsejó sobre cosas que he entendido con los años.
Tumblr media
[Pablo García-López. La foto es de Juan Carlos Vázquez]
–¿Y con los directores de escena qué tal se lleva? –No he tenido muchos problemas. Preparo con mucho tiempo las cosas, musical y escénicamente. No me gusta la improvisación. Cuando llego al teatro y veo que algo no está bien argumentado, sí que me paro y pregunto por qué vamos por ese camino. Yo voy a poner mi trabajo de meses para que la visión de ese director salga adelante, y quiero que me convenza, que me cuente por qué lo hace. En realidad he tenido más rifirrafes con directores musicales. Me llevo también bien con prácticamente todos. He trabajado con Mehta, Juanjo Mena, Chailly, López Cobos, Hernández Silva… Gente con la que puedes dialogar, que te convence. Con quien no puedo es con el dictador, con ese me suelo llevar mal.
–¿Tiene algún icono como cantante? –Fritz Wunderlich es un ejemplo a seguir por su repertorio y su forma de afrontarlo. Y en las grabaciones con orquesta es impresionante cómo lo acompañan, cómo su voz puede salir plena, cómo no lo ahogan, cómo están con él. Eso me encanta. Me fijé mucho en él como músico más que en su voz. Luego, Anne-Sophie von Otter es un modelo. Da igual que cojas grabaciones del principio de su carrera que del final. Está en todas estupenda. Ella es de las cantantes que me cuenta siempre algo interesante con sus interpretaciones, me descubre siempre algo nuevo del lied, de esa sinfonía de Mahler... Me fascina. Y en España, a María Bayo la he tenido como ejemplo en el mundo barroco, la zarzuela, la música española... Es una mujer que ha abierto muchas puertas. Ahora tengo la suerte de tenerla como amiga. Me ha ayudado a tomar algunas decisiones importantes.
–Sigue trabajando con un profesor... –Sí, sigo teniendo profesor en Berlín. Se llama John Norris, es estadounidense. Sigo preparando con él todos los roles. Él se basa mucho en la postura, en la parte física y efectiva del sonido. Es muy certero, muy preciso. Me siento muy cómodo, porque yo necesito sentir mucho lo que hago en el cuerpo. Creamos juntos. En Berlín encuentro una energía especial. Voy y parece que todo resulta más fácil para mí.
youtube
–Algún papel con el que sueñe. –Me gustaría hacer Wagner. No sé si podré hacerlo, porque dependerá de cómo evolucione mi voz y si puedo con la orquesta, pero… Me encantaría hacer Mime de Das Rheingold. Creo que haría una versión personal y distinta, quizás más como un niño que está jugando. Rake’s Progress también me interesa mucho, y quizás pueda hacerla en unos años. Y Tito [de La clemenza di Tito de Mozart]. Creo que para Tito necesito unos años de madurez. El personaje tiene algo en que la vida le ha pasado un poco de factura, y todavía mi aspecto y mi voz me parecen demasiado claros.
–Sus proyectos más inmediatos. –Voy a hacer Manon Lescaut en Navarra y Capricho en la Ópera de Zúrich. Luego tengo un proyecto mozartiano en Suiza también para el próximo verano. Estaré con la Orquesta Nacional. Y hay algunos proyectos en marcha con el Teatro Real. Creo que los músicos de mi generación vamos encontrando nuestro sitio. Es importante ir a lo que tú quieres hacer. Aunque siga haciendo ópera, yo quiero ir a ciertos títulos que me interesan mucho: Mozart, por supuesto, pero también barrocos y otro tipo de repertorios, cámara, barroco con ensembles…
[Diario de Sevilla. 16-11-2020]
----------
RUTAS EN SPOTIFY
0 notes
carg64 · 4 years
Photo
Tumblr media
#Carg #DeynaGuerrera #OrianaGuerrera #VeronicaGuerrera #BarbaraGuerera #JoemarGuerrera #EstrellasVenezolanas #BalonpieFemeninas #Deportes ⚽ ¡Ellas! también están rompiendo la red: 📍En España: Gol y asistencia de Deyna Castellanos, gol de Oriana Altuve 📍En EEUU: Gol de Verónica Herrera y doblete de Bárbara Olivieri 📍En Colombia: Gol de Joemar Guarecuco. Vivan las mujeres atletas de Venezuela. https://www.instagram.com/p/CGgOjjZBMlz/?igshid=afiq2u0pe66p
0 notes
borntoreignrpg-blog · 8 years
Photo
Tumblr media
Su alteza real, príncipe Joaquín Miguel Ángel de la Casa Olivieri de Uruguay, con profundo placer y alegría la Casa Thygesen de Dinamarca le da la bienvenida a nuestra nación, lugar que esperamos que cumpla el rol de hogar para usted por el tiempo en que consista su estadía. Los empleados del palacio estarán a su completa disposición desde este momento para otorgarle todas las comodidades que desee, y los reyes se reunirán en poco con usted para resolver cualquier tipo de duda o inconveniente que encuentre. Le deseamos una muy placentera estadía, y ansiamos que Dinamarca logre encantarle al conocer día a día sobre ella. Se despide con esperanzas de un futuro mejor para cada nación, Jøren Bentsen, asistente principal de la Casa Thygesen.
¡BTR se complace en darte la bienvenida, Néfele! A partir de este momento cuentas con 48 horas más para enviarnos la cuenta de Joaquín. ¡Que tengas un lindo día!
AHORA ES EL TURNO DE TU PERSONAJE. ¿Con qué rostro o FC lo veremos?:  Peter Gadiot ¿Qué tipo de personaje es?: Principe. En el caso de que se trate de un miembro de la realeza, especifica el cupo reservado: Cupo 1. SI TU PERSONAJE ES DE LA REALEZA/NOBLEZA…                   ¡Descubre al miembro de la realeza de esta semana! En esta oportunidad se podrán dar el lujo de descubrir algunos detalles únicos sobre el príncipe de Uruguay. Su nombre completo es Joaquín Miguel Ángel de la casa Olivieri, y cuenta actualmente con 28 años de edad. Confiando en las opiniones de aquellos allegados, amigos y familiares que alguna vez le han conocido, podemos asegurar que según su personalidad se definiría como receloso, impaciente y terco, pero también como carismático, coqueto y responsable. Antes de proseguir, quizá te interese conocer algunos de los datos más importantes que hemos podido recopilar acerca de su vida: • Nació y creció en Colonia, viviendo junto a sus primos y hermano menor. A pesar de que no era noticias nuevas para la reina que existía una amante del rey y un hijo bastardo, nunca decidió tomar cartas en el asunto para que no llegue a los oídos de la prensa. Siempre fue un chico como cualquier otro y poco le interesaba su sangre real y la familia que estaba de ese lado, lo único que conocía era la mímina información otorgada por su padre y la televisión. • A los quince años su padre se encaprichó con hacer que viva en el palacio. Fue muy repentino y realmente no comprendía las razones, pero aceptó de todas formas. Una transición dificil, para ponerlo en pocas palabras, ya que con su partida se alejo de su familia materna, con la que es muy unido hasta el día de hoy. A pesar de no estar tan alejados, en manera física, el tiempo que se pueden dedicar es lo que más los divide y la razón por la mayoría de las peleas. • No tardó mucho en entender que su padre quería hacerlo príncipe, convertirlo en su sucesor. El cambio abrupto de repente tenía sentido: la mudanza, todas las nuevas habilidades, formas de comportarse, los lenguajes y estudios que había sido obligado a aprender en menos de tres años — todo para cumplir el objetivo de su padre. A pesar de que se negó al principio, ya que en ese tiempo que había estado en el lugar había formado una amistad con el príncipe legítimo y esto definitivamente la arruinaría, no le quedó otra que aceptar portar el peso de la corona en un futuro, ya que ya estaba todo más que decidido. • Desde entonces se estuvo dedicando a presentarse ante el pueblo, la gente que a pesar de lo que les costó aceptarlo, le dió una oportunidad. Se ha encargado de hablar con todos, de ayudar a los lugares más necesitados y resolver todo lo posible. Al fin y al cabo: es su deber. Pero no solo se encargó de eso pero si no también estudió abogacía en una universidad local. Título o no, sigue siendo un hombre normal.
En una entrevista reciente, se le pidió que comentarse los motivos por los que se había decidido a viajar a Dinamarca. Aquí un extracto de la misma: “Periodista: — ¿Qué fue lo que consiguió que hoy podamos encontrarle en la Nación de Dinamarca? Joaquín Olivieri: Es mi responsabilidad como príncipe mantener buenas relaciones con los demás países y sus futuros líderes, comenzar a formar amistades y quien sabe si futuras alianzas. Esperamos mantener una buena relacion con todos, creo que las situaciones hostiles entre nosotros ya han saldado bastantes vidas, y la gente no puede volver a pasar por eso. La historia muestra como hemos avanzado una vez más, y debemos encargarnos de probar que somos capaces de seguir así. Mientras los ciudadanos uruguayos se encuentren bien, y no se ignoren los problemas del país y se busquen sus soluciones, todo debe estar bien. Y no niego que también será una buena oportunidad para conocer los paisajes de este bello país. — Ha sido unas cuantas veces objeto de interés para los medios locales de su lugar de origen. Algunas de las razones por las que ha aparecido en ellos fueron: • Cuando se anunció el cambio a la línea de sucesión, fue una gran sorpresa para todos pero también para su medio hermano. Alguien en su palacio había grabado la reacción de este al enterarse, y difundió a los medios la pelea que había tenido con el nuevo príncipe uruguayo, una de la que tuvieron que ser separados por los guardias que estaban cuidando el lugar. • Y esa pelea no fue de lo único que se regodearon los medios, ya que cada dos por tres llegaban falsas noticias sobre la vida del castaño y razones por las que no debería ser monarca en un futuro. ¡Se hablaba hasta de magia negra! De todas formas, todo aquello no tardó en cesar. • Se ha hablado mucho también, de cómo no es raro verlo salir cada tanto de un casino. Nadie ha hablado realmente de lo que pasa (o de lo que se apuesta) dentro de él, pero hay cientos de personas que se oponen a este comportamiento de todas formas. Lo que no es definitivamente conocimiento común es sobre la cantidad de veces que ha sido reprendido por ese comportamiento y tipo de salidas, y que se le ha sido prohibido rotundamente apostar y volver a jugar. Cosa que se había salido con la suya al hacer un par de veces, pero que cada vez se le complicaba más por los papparazzi.
3 notes · View notes
mommydearestella · 1 year
Text
Michael Jackson Documentary
Last night I watched a documentary on Michael Jacksons and the circumstances surrounding his death. According to this documentary he was being administered the drug Propopol which I may be spelling incorrectly. It was said that this is a powerful drug used to anesthetise people and that he supposedly needed this to sleep. Why would someone feel the need to be anesthetized in order to fall asleep on a regular basis? Then I wondered if someone may have been bombarding him with unwanted noise or a barrage of constant dialogue or static noise which I have experienced before. I think the purpose of it or one of them is to bombard a person, keep them stressed out, maybe keeping them up at night which then would result in waking up later and getting less done during the day. In addition, at such times the subject or target may appear to be very quiet or distracted and may even at times look lost when in fact they may be trying to concentrate to be able to hear something at a low volume that is somehow broadcast or directed at them. Ironically this is happening to me as I write this and the purpose of it is to distract me from writing this. In my experience the group doing this wants to run down their subject financially by wasting their time and have made several racist and anti-Gay remarks on a regular basis when engaging in, among other things, economic terrorism in the process. I have no idea and think it is probably a long stretch however if someone is distracted enough or if the abusers are successful in interfering in subjects ability to work and earn money there may be an expectation that a wealthy person would sell off some assets to raise cash. Since this group of losers have engaged in real estate mobbing it would not surprise me at all. Maybe they have an expectation that such assets could be bought at less than fair market value. Who knows however I thought that it was an interesting question.
0 notes
tmnotizie · 6 years
Link
PESARO – Con l’inizio del mese di giugno, parte la tre giorni di delizie a Villa Caprile, la ‘piccola Versailles italiana’ nel cuore del parco San Bartolo, simbolo perfetto di quella Pesaro che tra il XVIII e il XIX secolo, fu definita ‘la piccola Atene delle Marche’ grazie ad una vita culturale e sociale vivace ed effervescente.
Chi si aspetta ‘solo’ arte, letteratura e musica rimarrà sorpreso; la rassegna che fa da preview all’estate pesarese è dedicata alla scoperta degli antichi piaceri che rendevano squisite le giornate a Villa Caprile e lo farà in compagnia di esperti, studiosi, artisti, stilisti, profumieri, animatori, cuochi e studenti. Tanti appuntamenti e contenuti diversi per ogni gusto e passione, di grandi e piccoli.
Sarà un vero e proprio viaggio da godersi con tutti i sensi; tra le chicche da non perdere, l’arte del profumare di Giulio Luconi, gli abiti in viaggio di Gloria Bellardi – entrambe le proposte tutti e tre i giorni dalle 17 alle 21.30 – e poi concerti e instant show a cura di artisti vari. E per soddisfare il palato, la possibilità di cenare nell’area ristoro (dalle 19.30 alle 21.30) con menù ispirati al Settecento preparati dall’Istituto Cecchi e il gelato Durso.
Dopo i saluti iniziali delle 17, venerdì primo giugno si entra nel vivo del programma; tra i protagonisti, Maria Chiara Mazzi (alle 18) con l’intervento ‘I Mosca dei Rossini’, Chiara Agostinelli che racconta ‘l’incontro impossibile fra Costanza Monti e Madame de Stael (18.45), alle 20.15 poesia e musica con Gianni D’Elia e il suo ‘Omaggio al San Bartolo’, alle 21 Enrico Capodaglio su ‘Casanova, l’inventore d’amore’.
‘Caprile Illuminata’ si inserisce nel programma della XVII edizione di Caprile Agrishow, manifestazione conclusiva dell’anno scolastico dell’Istituto Tecnico Agrario A Cecchi. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito. In caso di maltempo, gli eventi si svolgeranno nel Salone degli Affreschi del piano nobile della villa, nell’Oratorio di San Francesco e nella tensostruttura. Alla villa si accederà dagli ingressi di via Caprile e via Caprilino.
CAPRILE ILLUMINATA  Gli Amori, le Arti, i Giochi, la Natura, progetto e direzione artistica  Lucia Ferrati. Enti promotori Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza, Istituto d’Istruzione Superiore A. Cecchi, Amat; con Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Ente Parco Naturale San Bartolo in collaborazione con: Accademia Agraria in Pesaro, Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, Ufficio VI-Ambito territoriale della Provincia di Pesaro Urbino, Liceo Artistico F. Mengaroni, I.P.S.I.A. Istituto Tecnico Professionale G. Benelli, Liceo Scientifico e Musicale G. Marconi e Associazione Turistica Pro Loco di Candelara-Candele a Candelara, Biblioteca Louis Braille, Habitania oggetti complementi d’arredo, libreria Il Catalogo. Con il sostegno di Coop Alleanza 3.0, si ringraziano per la preziosa partecipazione: Associazione Culturale Amici della Biblioteca Oliveriana, Ente Olivieri. Biblioteca e Musei Oliveriani, FAI/delegazione di Pesaro e Urbino, Garden Club, Università dell’Età Libera
info: Amat/uffici di Pesaro 0721 3592515, 366 6305500 [email protected], Istituto d’istruzione Superiore A. Cecchi  0721 21440 [email protected], www.comune.pesaro.pu.it
  Programma di venerdì 1 giugno
17.00  PRATO D’INGRESSO
Saluti di Donatella Giuliani, Dirigente Scolastico I.I.S. “A Cecchi”, Daniele Vimini, Assessore alla Bellezza/Comune di Pesaro
 17.15  PRATO D’INGRESSO
Roberta Martufi Villa Caprile, il teatro dell’acqua: giochi, suoni e illusioni, presenta Ilaria Cicco
 18.00 GIARDINO SEGRETO
Maria Chiara Mazzi I Mosca dei Rossini, letture di Cristian Della Chiara presenta Giovanni Mariani
 18.45  PRATO D’INGRESSO
Chiara Agostinelli “Vorrei averla conosciuta. Mi pare che ella mi avrebbe inteso”. L’incontro impossibile fra Costanza Monti e Madame de Staël, letture di Francesca Di Modugno presenta Ilaria Cicco
19.30  GIARDINO SEGRETO
Guido Arbizzoni Regole e riti di una microsocietà: le Accademie pesaresi del Settecento, presenta Giovanni Mariani
20.15  TEATRO DI VERZURA
Concerto del Tramonto: Gianni D’Elia Omaggio al San Bartolo, con la partecipazione di Perikli Pite, violoncello presenta Giovanni Mariani
 21.30 PRATO D’INGRESSO
Enrico Capodaglio Casanova, l’inventore d’amore, letture di Diana Forlani presenta Ilaria Cicco
22.30 GIARDINO SEGRETO
Letture libertine, testi di Giacomo Casanova, Tommaso Crudeli, Lorenzo Da Ponte, Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos, Denis Diderot,  Ferdinando Galiani, Stendhal. Leggono Chiara Canalini, Leonardo Chiocci, Eleonora Gambini, Antonio Olivieri, Chiara Olivieri, Iacopo Sorbini, Sara Tomasucc
dalle 17.00-19.30
VILLA E GIARDINI 
Visite Guidate, Giochi d’acqua e animazioni Automi a cura degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Cecchi”
Esercizi di disegno dal vivo ed esposizione, a cura degli studenti della sezione di Discipline pittoriche del Liceo Artistico “F. Mengaroni” a cura di Stefania Antonioni e Anna Maria Benvenuti
CASETTA DELLE FATE
Et voilà, Madame!  trucco e parrucco, a cura di I.P.S.I.A. Istituto Tecnico Professionale “G.Benelli” dalle 17.00 alle 21.30
VILLA E GIARDINI      
Abiti in Viaggio a Villa Caprile a cura di Gloria Bellardi. Performers Bianca Sendrea, Rossella Fiorani, Camilla Barduagni, Federica Frioli, coreografie Masako Matsushita. Sac Uni Que borse in tessuto di Fiorenza Martufi
BOTTEGA DEL GIARDINO SEGRETO
L’arte del profumare a cura di Giulio Luconi  
GIARDINO DELLE ESSENZE
Libri da prato, progetto La Biblioteca fuori di sé’ a cura di Biblioteca “Louis Braille”
GALLERIA DEGLI STUCCHI
Libretto all’Opera di R. Gioacchino istallazione a cura di Isabella Galeazzi. Vero più del Vero mostra di disegni degli alunni della sezione di Grafica del Liceo Artistico “F. Mengaroni” a cura di Giorgio Donini
 SERRA
Giardino sospeso installazione a cura di Camilla Suppa
dalle 18.30 alle 21.30
ORATORIO SAN FRANCESCO  e TEATRO DI VERZURA  
Concerti all’Improvviso, a cura di Ensemble Aurata Font con Miho Kamiya soprano,  Alessandra Bottai e Francesca Camagni violini, Małgorzata Maria Bartman viola, Perikli Pite viola da gamba, violoncello, Filippo Pantieri, clavicembalo, musiche di A. Vivaldi, H. Purcell, A. Bembo, G. F. Handel, J,S. Bach, G. Brunetti, F. Haydn, L. Boccherini
 dalle 19.30 alle 21.30
AREA RISTORO a cura del personale dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Cecchi”
1 note · View note
tuseriesdetv · 7 years
Text
Noticias de series de la semana: Otro despido
Despedido el creador de Fuller House
Warner ha despedido a Jeff Franklin, creador y showrunner de Fuller House. No ha sido acusado de acoso por ningún miembro del equipo, pero fue investigado a raíz de una carta en la que guionistas y otros trabajadores se quejaban de sus comentarios sobre su propia vida sexual o de que se llevaba a las citas al trabajo y a veces les ofrecía pequeños papeles.
Renovaciones de series
Amazon ha renovado Lore por una segunda temporada
Comedy Central ha renovado Corporate por una segunda temporada
Syfy ha renovado The Magicians por una cuarta temporada
Showcase ha renovado Travelers por una tercera temporada
Cancelaciones de series
FOX ha cancelado Wayward Pines tras su segunda temporada
BBC Three ha cancelado Murder in Successville tras su tercera temporada
Incorporaciones y fichajes de series
Clara Lago (Ocho apellidos vascos, Al final del túnel) protagonizará la dramedia Playing Dead, en fase de piloto para The CW, sobre una estafadora que pide a su ex (Tyler Ritter; The McCarthys, Arrow) que le ayude a fingir su muerte para huir de la mafia. Les acompaña Luke Youngblood (Galavant, Community).
Jessica Alba (Fantastic Four, Sin City) protagonizará el spin-off de Bad Boys junto a Gabrielle Union. Será Nancy McKenna, compañera en la policía de Los Ángeles de Syd Burnett (Union).
Gina Rodriguez (Jane the Virgin) será la novia de Rosa (Stephanie Beatriz) en la quinta temporada de Brooklyn Nine-Nine.
Josh Stewart (Shooter, Dirt), Floriana Lima (Supergirl, The Family) y Giorgia Whigham (Scream, 13 Reasons Why) se unen a la segunda temporada de The Punisher. Serán Josh Pilgrim, la psicoterapeuta Krista Dubois y Amy Bendix.
Adam Scott (Ed), Iain Armitage (Ziggy), James Tupper (Nathan) y Jeffrey Nordling (Gordon) también estarán en la segunda temporada de Big Little Lies.
Bebe Neuwirth retomará su papel de juez Claudia Friend (The Good Wife) en la segunda temporada de The Good Fight.
Maya Thurman-Hawke (Little Women) se une como regular a la tercera temporada de Stranger Things. Será Robin, una joven aburrida de la rutina que busca algo de emoción en su vida y, sin duda, lo encuentra.
Betty Gabriel (Westworld, Get Out) se une como recurrente a la segunda temporada de Counterpart. Será Naya Temple, antigua agente del FBI recientemente contratada por la oficina.
Denis Leary (Sex&Drugs&Rock&Roll, Rescue Me) será recurrente como Billy, el padre de Deran (Jake Weary), en la tercera temporada de Animal Kingdom.
Elena Kampouris (American Odyssey, My Big Fat Greek Wedding 2) protagonizará Sacred Lies. Será Minnow Bly, una joven sin manos que escapa de una secta. Kevin Carroll (The Leftovers, The Catch) será el doctor Wilson, psicólogo forense. Kiana Madeira y Ryan Robbins (The Killing, Arrow) serán la compañera en detención juvenil y el padre de Minnow.
Brett Tucker (The Americans, Mistresses) participará en varios episodios de Station 19. Se desconocen detalles.
Olivia Sandoval (Fargo, Medium) participará en varios episodios de For The People interpretando a Celia Chavez, asistente judicial.
Amanda Payton (Animal Kingdom) se une como regular a la segunda temporada de Trial & Error.
Mercedes Mason (Fear The Walking Dead) será la capitana Zoe Andersen en The Rookie.
Lorenza Izzo (Feed the Beast) será recurrente en la cuarta y última temporada de Casual como Tathiana, una amiga que Laura (Tara Lynne Barr) hizo viajando.
Dawn Olivieri (Heroes, House of Lies) será recurrente en SEAL Team como Amy Nelson, nuevo interés amoroso de Jason (David Boreanaz).
Patti LaBelle (American Horror Story, Daytime Divas) será recurrente en la tercera temporada de Greenleaf como Maxine Patterson, amiga de la universidad de Mae (Lynn Whitfield).
Emma Appleton (Clique) y Luke Treadaway (Fortitude) protagonizarán Jersusalem. Serán Feef Symonds, una joven que acepta espiar a su propio gobierno para los americanos en 1945, y su amante americano.
Mamadou Athie (The Get Down, The Detour) y Kelly Marie Tran (Star Wars: Episode VIII - The Last Jedi) se unen a la dramedia de Facebook Watch protagonizada Elizabeth Olsen, que se titulará Sorry For Your Loss.
Chosen Jacobs (It, Hawaii Five-0) será recurrente en Castle Rock como Wendell Deaver, hijo de Henry (Andre Holland).
Joy Bryant (Parenthood) será recurrente en la cuarta temporada de Ballers como una exitosa abogada y madre de una futura estrella del fútbol.
Gabriel Chavarria (East Los High) y Jessica Garza (Six) protagonizarán Purge. Serán dos hermanos, él marine y ella miembro de una secta.
Laine Neil será recurrente en Strange Angel como Patty, medio hermana de Susan (Bella Heathcote).
Faith Ford (Corky), Joe Regalbuto (Frank) y Grant Shaud (Miles) también volverán al revival de Murphy Brown.
John Magaro (Crisis in Six Scenes, Orange Is the New Black) se une como regular a The Umbrella Academy. Será Leonard Peabody, interés amoroso de Vanya (Ellen Page).
Rhyon Nicole Brown (Lincoln Heights) y Porscha Coleman serán recurrentes en la cuarta temporada de Empire como la hija de Poundcake (Da'Vine Joy Randolph) y la prima de Porsha (Ta'Rhonda Jones).
Pósters de series
    Nuevas series
Sarah Wayne Callies (Prison Break, The Walking Dead), Shawn Doyle (The Expanse, Big Love), Camille Sullivan (The Disappearance, The Man in the High Castle) y Michael Shanks (Saving Hope, Stargate SG-1) protagonizarán Unspeakable, miniserie de CBC y SundanceTV  sobre la llegada del VIH y la hepatitis C a Canadá en los años ochenta. Creada por Robert C. Cooper (Stargate: Atlantis, Dirk Gently) y basada en los libros 'Bad Blood' de Vic Parsons y 'The Gift of Death' de Andre Picard.
Luz verde directa en Apple a diez episodios de un thriller psicológico escrito por Tony Basgallop (Berlin Station, 24: Live Another Day) y producido por M. Night Shyamalan (The Village, Unbreakable). Se desconocen detalles de la trama.
Reese Witherspoon (Big Little Lies) y Kerry Washington (Scandal) protagonizarán y producirán una miniserie adaptación de Little Fires Everywhere, la novela de Celeste Ng sobre un pueblo dividido tras la adopción de una niña china. Escribe Liz Tigelaar (Casual, Bates Motel).
BBC Studios prepara The Watch (seis episodios), basada en la saga de novelas Discworld de Terry Pratchett. Adaptación escrita por Simon Allen (The Musketeers).
Netflix ha encargado Jinn, su primera serie árabe. Es un thriller sobrenatural sobre un grupo de adolescentes que deben detener a una figura espiritual, que se les ha aparecido en Petra, antes de que destruya el mundo. Seis episodios.
Fechas de series
La segunda temporada de Ransom se estrena en Global el 7 de abril
La novena temporada de Archer llega a FXX el 25 de abril
Tráilers de series
Yellowstone
youtube
Cloak & Dagger
youtube
0 notes
gabrielcollignon · 7 years
Text
Paradise Papers exhibe fortunas de Legionarios de Cristo
Paradise Papers exhibe fortunas de Legionarios de Cristo
Forbes Mexico. Paradise Papers exhibe fortunas de Legionarios de Cristo
A lo largo de su vida, el fundador de los Legionarios de Cristo, Marcial Maciel, estuvo implicado en diversos escándalos de abuso sexual a menores. Esta vez la investigación Paradise Papers reveló que la organización tenia paraísos fiscales en Bermudas e Islas Vírgenes.
Fue en 1994, cuando el español cumplía 50 años ordenado sacerdote, el año en que todo tomó gran relevancia, ya que dos años antes ya habían comenzado a constituir empresas fantasmas en paraísos fiscales.
El 15 de noviembre de 1994, el Papa Juan Pablo II envió una carta al fundador de la congregación propietaria de instituciones como la Universidad Anáhuac felicitándolo por sus 50 años al servicio de la religión. Tras días después, Maciel estableció en Bermudas la sociedad International Volunteer Services.
La firma le serviría para para llevar los millonarios ingresos de sus organizaciones a un paraíso fiscal y no pagar impuestos. Esta cuenta fue creada en Citibank y a ella tenían acceso las personas de confianza del español, como rectores de universidades.
International Volunteer Services era parte de parte de un entramado más complejo creada por el despacho fiscal y legal Appleby.
Lee también: Paradise Papers revelan fraude en Pemex
El dinero circulaba libremente por esta estructura controlada en su totalidad por el padre Maciel ya que en 1994, cuando se creó este entramado, no existían leyes o acuerdos de intercambio fiscales entre nuestro país y Bermudas.
Esta conducta por parte del fundador de los Legionarios de Cristo tiene su antecedente en 1992 cuando constituyó The Society for Better Eduaction que, junto la creada en 1994, alimentaba un fondo fiduciario llamado Ecyph Limited, en las Islas Vírgenes.
Algunas de las personas de la confianza del sacerdote español que tenían acceso a las cuentas son Luis Garza Medina, integrante de la acaudalada familia mexicana fundadora de Grupo Alfa; Álvaro Corcuera, quien sucedió a Maciel en la dirección general de la Legión; Evaristo Sada Derby, quien durante una década fue el secretario de la congregación, y Anthony Bannon, director de la Legión en Norteamérica.
Esta sociedad tenía su domicilio en Vía Aurelia 677, en Roma, donde está la Vicaría General de los legionarios
El entramado era tan complejo que cada cuenta tenía que tener por lo menos la firma de tres personas excepto las que manejaba el propio Maciel.
En dichas cuentas tenía acceso tres personas como Jesús Quirce Andrés, quien fungió como rector de la Universidad Anáhuac y ofició en 2012, y dos laicos, como Mario Olivieri Sangiacomo, miembro del equipo de directores de la Universidad Interamericana de Desarrollo (UNID) y de la Universidad Europea de Roma, y Javier Vargas Díez Barroso, exrector de la Universidad Anáhuac del Sur y actual director de la red de colegios Mano Amiga.
Tras la investigación se intentó contactar a los tres aliados de Maciel para preguntarles sobre este entramado, pero no hubo respuestas, más que Olivieri que agradeció la oportunidad de hablar con la prensa, pero no haría declaraciones.
Lee también: OCDE dice prácticas de Paradise Papers se están extinguiendo
Esta creación de sociedades fantasma coincide con la expansión y época de mayor crecimiento de las instituciones educativas por parte de la congregación. Como la creación de la Universidad Francisco de Vitoria en Madrid o más sucursales de la Universidad Anáhuac.
Fue en febrero de 2006 cuando se liquidó esta sociedad, meses antes de que Benedicto XVI obligara a Maciel a retirarse. Y en junio de 2013 International Volunteer Services desapareció.
Entre los otros entramados y sociedades que tenía la congregación en diversos países como Panamá, Isla de Jersey, Suiza, Luxemburgo, Holanda y Liechtenstein.
Paradise Papers exhibe fortunas de Legionarios de Cristo Forbes Staff
0 notes
parajorgecamilo · 7 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
LAS MUJERES: Guitemie Olivieri, eventualmente de Maldonado
#2017JCamiloGuitemie1Agosto
http://JorgeCamiloSacerdoteYPrimo.homestead.com/Copyright.html
LAS MUJERES Guitemie Olivieri.  Despues de su madre, mi tia Isabel Restrepo, sigamos con Guitemie: Nos dice Broderick el biógrafo de Jorge Camilo:       Me despierta en la madrugada una llamada de París: ha muerto Guitemie Olivieri…>> —– m.elespectador.com/…/articuloimpreso129628-confidente-de-cam      Su nombre real era Marguerite-Marie Olivieri (1933-2009) aunque todos y en todas partes la conocíamos solo por su cariñoso apodo de Guitemie. Murió a los cerca de 76 años en Paris, después de su exilio en Méjico. Fue casada con el ex-sacerdote Óscar Maldonado Pérez. Era de nacionalidad francesa, pero como Napoleon, no tanto de ancestros Francos, sino mas bien Italiano. Nació en la isla de Córcega, y entonces como a Bonaparte, que en realidad era Buonaparte, se le llamaba por el gentilicio de corsa.   Sin duda la mas gran colaboradora pragmática pero también románticamente involucrada en la pasion por el pensamiento y la obra, real a veces y utópica las mas de las veces, de Jorge Camilo Torres Restrepo. Se conocieron en Europa cuando ella ya andaba empapada, el apenas haciendo pinitos, en iniciativas internacionales de amor al prójimo, tales como los pied-noir (Franceses, a regañadientes y a balazos y bombas, de origen argelino), los sacerdotes obreros, lo que vendría a ser la teología de la liberación, y otras causas de catolicismo cristiano y de, como Jorge Camilo, las re-bautizaría mas tarde, “amor al prójimo eficaz”. Despues de un interim de varios años, de alguna manera reapareció Guitemie en Bogotá, para acompañarlo en obras. Ahora sí, el líder era Jorge Camilo, y como soporte pragmático Guitemie, especificamente en una de las muchas labores mas prestigiadas de Jorge Camilo: su profesorado y decanato en la Escuela Superior de Administración Publica (ESAP, Cf.), donde en pleno se combinaron su capacidad de profesor, su acendrado talento investigativo, y la practica de cristianismo pragmático, como el trabajo que se llevo a cabo en Yopal.  El muy posterior matrimonio de Guitemie con el ex-cura Oscar Maldonado, ya con Jorge Camilo muerto, hace que a quienes admiramos tanto a esta figura, nos sirva de consolación que al fin conoció el amor conyugal que incluia también, como tenia que ser con ella, el trabajo de campo y de escritorio, incluyendo serias compilaciones de la obra de Jorge Camilo. Tambien otras importantes iniciativas de investigación, publicadas formalmente y que aparecen en su extensa bibliografia, una muestra de la cual consigno abajo.  Muestra tambien Broderick como Guitemie, la compañera ideológica, ayudante y socia de Jorge Camilo [aun en lo de el grupo armado al que tanto Jorge Camilo como ella misma intentaron vincularse y solo el lo logro], fue permanentemente su instigadora principal en lo de irse impaciente y prontamente hasta las ultimas consecuencias, que lo fueron. ARGEMIRO-GUITEMIE        CAMILO TORRES ¿CAPITULO CERRADO?
http://www.archivochile.com/Homenajes/camilo/s/H_doc_sobre_CT0021.pdf
TRANSCRITA POR EL TIEMPO 2006 Feb 15-50 años SIN CREDITO A FUENTE     http://www.eltiempo.com/archivo/documento/MAM-1916455 Se iba a ir al monte con una amiga francesa  (EDICIÓN BOGOTÁ)  La cita de Camilo Torres con los guerrilleros del ELN que lo debían llevar a las montañas de Santander se acordó para el 18 de octubre de 1965 a las 3 de la mañana, en el Parque Nacional.   Pero el cura no llegó solo. Una francesa que lo había conocido en Europa quiso irse con él para el monte. La rechazaron con una excusa bien particular, ademas de falaz: que los jefes del grupo no querían mujeres en los frentes de guerra.   Se llamaba Marie Guitemie Olivieri y años después se convertiría en uno de los muchos biógrafos de Camilo.   Ella vio cómo se cerraba el capítulo de la vida pública del hombre que fue considerado como el ‘Che Guevara’ de los católicos. Faltaban apenas tres meses y medio para que él fuera abatido en su primer combate con el Ejército.   Eduardo Umaña Luna, uno de sus mejores amigos y compañero de cátedra en la U. Nacional, recuerda que se veía inquieto por los días en los que se fue para la guerrilla. “Hablé con Camilo días antes. Lo noté extraño, preocupado. Tiempo después me enteré de que se había armado, una decisión que me costó entender porque Camilo era una persona pacífica. No era capaz de matar un pájaro con una cauchera”, asegura. Se conocieron en 1960. “Fue por un llamado que nos hizo Orlando Fals Borda para que fundáramos la facultad de Sociología en la Universidad Nacional”, cuenta Umaña. Camilo acababa de llegar de la Universidad de Lovaina, en Bélgica, donde se formó como sociólogo.   Décadas después, Umaña Luna tiene su propia teoría del porqué de la decisión: “Él me había dicho que estaba amenazado, y pienso que ese riesgo le permitió tomar con mayor facilidad la opción de irse al ELN. No perdía nada: en la ciudad iba a morir, mientras que en el monte tenía la posibilidad de mantenerse vivo”, cuenta Umaña.   Noel Acevedo, un habitante de San Vicente de Chucurí que tiene una finca en la vereda Patio Cemento, donde murió el ‘cura guerrillero’, cuenta que incluso en filas ‘elenas’ en ocasiones vestía de civil. Lo recuerda como una persona amable que permanecía todo el tiempo hablando de injusticias, de la corrupción que carcomía el Estado y sobre la necesidad de una en transformación en la sociedad. “El día de su muerte se formó un plomero muy grande. Después trajeron los cadáveres a la casa. Supieron que uno de ellos era el de Camilo porque le encontraron una pipa en el uniforme que portaba”, dice Acevedo.   Sin embargo, los restos de Camilo nunca aparecieron. Su madre, Isabel Restrepo, se los reclamó con mucha insistencia al Estado, pero nunca se los devolvieron. Resignada, sólo se atrevió a decir : “El nació cuando lo mataron”. Publicación eltiempo.com Sección Información general Fecha de publicación HOMES    http://JorgeCamiloSacerdoteYPrimo.homestead.com/Guitemie.html Guitemie Olivieri.  Marguerite-Marie Olivieri    1933-2009        Murió de 76 años           Casada con Óscar Maldonado Pérez.           No, no es el literato y debatiente Rafael Maldonado que menciona WJB en su tratado, version original, p. 69 GOOGLE BIOGR. Tip: Search for English results only. You can specify your search language in Preferences Search Results Biografia de Camilo Torres - [ Translate this page ]
www.biografiasyvidas.com/biografia/t/torres_camilo_2.htm
Biografias y Vidas …  de su gran amiga, compañera, confidente y posteriormente secretaria, Marguerite Marie Guitemie Olivieri. Camilo Torres y Guitemie Olivieri … The Church and labour in Colombia - Google Books Result books.google.com/books?isbn=0719009693… Kenneth Medhurst - 1984 - Religion - 233 pages   Walter J. Broderick, Camilo Torres (a biography), Doubleday, New York, 1975; … Revolutionary Priest, New York, 1971; Oscar Maldonado, Guitemie Olivieri and …   Confidente de Camilo | ELESPECTADOR.COM | | Movil - [ Translate this page ] m.elespectador.com/…/articuloimpreso129628-confidente-de-cam… - Colombia   Me despierta en la madrugada una llamada de París: ha muerto Guitemie Olivieri . … cuando me colaboró en la elaboración de la biografía del “cura guerrillero”. [PDF] Camilo Torres: ¿Capítulo cerrado - [ Translate this page ]
www.archivochile.com/Homenajes/camilo/s/H_doc_sobre_CT0021.pdf
File Format: PDF/Adobe Acrobat 16 Feb 2006 –  Se llamaba Marie Guitemie Olivieri y años después se convertiría en uno de los muchos biógrafos de Camilo. Ella vio cómo se cerraba el … Pensamiento colombiano del siglo XX - Google Books Result books.google.com/books?isbn=9586839656… Santiago Castro-Gómez, Pensar, Instituto de Estudios Sociales y Culturales - 2007 - Biography & Autobiography - 582 pages Bibliografía Broderick, WJ Camilo Torres, A Biography of the Priest-Guerrillero. Doubleday: …  Olivieri Guitemie, Oscar Maldonado y Germán Zabala (Comps.). Utopies en Amérique latine: Séminaire du CRICCAL - Google Books Result books.google.com/books?isbn=287854319X… Centre de recherches interuniversitaire sur les champs culturels en Amérique latine - 2005 - Literary Criticism - 272 pages … donde el protagonista, Ernesto Meló, sueña con escribir una biografía del … con la ciudad: Marguerite Marie Olivieri, Guitemie, a quien conoció en París, …    América, n° 32: Utopies en Amérique latine  By Centre de recherches interuniversitaire sur les champs culturels en Amérique latine
http://books.google.com/books?id=Mar5ewBMsLgC&pg=PA78&lpg=PA78&dq=biografia+Guitemie+Olivieri&source=bl&ots=jy26_7OPw1&sig=i8xukjKP-NWYvzNRNlZUihJTq_8&hl=en&sa=X&ei=9-yCT5_-MYTu0gHbhqiDCA&sqi=2&ved=0CC4Q6AEwBQ#v=onepage&q=biografia%20Guitemie%20Olivieri&f=false
Torres Restrepo, Camilo | banrepcultural.org - [ Translate this page ]
www.banrepcultural.org/blaavirtual/biografias/camilo-torres-restrepo
  La vida de Jorge Camilo Torres Restrepo estuvo marcada por las … además de conocer a Marguerite Marie Guitemie Olivieri; quien llegaría a ser su amiga, … [PDF] Camilo y Guitemie - [ Translate this page ]
www.siempreseremosverdes.com/index.php?view…35…guitemie…
File Format: PDF/Adobe Acrobat - Quick View Guitemie insistió en que “se la devuelves después”…. era un después que no existiría….  A …  Marie- Olivieri -, y producirme un desbordamiento de todos los recuerdos de … Camilo para publicar el libro sobre su biografía, que mas tarde salaria … [PDF] Camilo: acción y utopía - [ Translate this page ]
www.bdigital.unal.edu.co/1245/2/01PREL01.pdf
  File Format: PDF/Adobe Acrobat - Quick View by O Villanueva Martínez - 1995 - Cited by 2 - Related articles   Una biografía está tejida por las continuidades y se acota por las rupturas. …..  En 1970, bajo la dirección de Oscar Maldonado, Guitemie Olivieri y Germán … Un cura de armas tomar, Articulo Impreso Archivado - [ Translate this page ]
www.semana.com/nacion/cura-armas-tomar/102331-3.aspx -
Colombia   21 Abr 2007 – Fue allí donde Camilo conoció a Guitemie Olivieri, quien sería su…
1 note · View note
mommydearestella · 1 year
Text
09-08-2023
I SENT A LETTER TO MY COUSIN DAVID KAUFMAN AND MY UNCLE DR. RICHARD KATZ FOUR DAYS AGO INSTEAD OF CALLING THEM THIS TIME. IT WILL BE INTERESTING TO SEE IF I GET A RETURN CALL THIS TIME. JUST IN CASE I WILL POST MY CELL PHONE NUMBER HERE 352-425-7645.
0 notes
mommydearestella · 2 years
Text
KEY WEST FLORIDA
IF ANYONE READING THIS KNOWS ANYONE WHO RESIDED IN KEY WEST IN THE LATE SIXTIES AND EARLY SEVENTIES I WONDER IF THEY EVER HEARD ANYTHING AT ALL ABOUT ANY PLANS TO STEAL INHERITANCES FROM DENNIS FELCHER’S KIDS OR ANY PLANS TO DRIVE THEM CRAZY OR CAUSE THEIR DEATH?
AT TIMES THESE MORONS DOING THIS BOMBARDMENT OF INFLAMMATORY SPOKEN DIALOGUE THRU NEARBY SPEAKERS AS IN RIGHT NOW WILL GO ON AND ON UNTIL THEY CAN GET A HEATED REACTION OUT OF ME AND THEY WON’T STOP UNTIL THEY DO.  IT IS LITERALLY TRYING TO DRIVE SOMEONE CRAZY EVEN IF JUST TEMPORARILY TO IN FACT GET A HEATED REACTION OUT OF THEM.  THEN I SUSPECT WHOEVER THE SHMUCK IS OR THE ONE BEHIND IT GOES AROUND ASSERTING THAT WHOEVER THEY OR SOMEONE ELSE IS DOING IT TO IS CRAZY.  IT WOULD NOT SURPRISE ME IF, AT TIMES, I HEAR ONE THING AND ANYONE WHO CAN LISTEN HEARS SOMETHING ELSE IF ANYTHING AT ALL.  IF YOU WEREN’T HALF CRAZY BY THE TIME  YOU TRIED TO EXPLAN THIS TO SOMEONE THERES PROBABLY A GOOD CHANCE THAT THEY WOULD THINK YOU ARE.  I THINK THIS IS ALL ON PURPOSE.  IT IS SO INVOLVED AND SO OUT OF THE ORDINARY IT IS VERY DIFFICULT TO EXPLAIN WHAT IS GOING ON AND TO FIGURE IT OUT YOURSELF.  IN ADDITION, I SUSPECT THAT THE ABUSERS WILL INVENT NONSENSE, USE VOICE CLONE APPS TO INVENT STATEMENTS OR ADD A WORD OR TWO TO ANYTHING EVER SAID ALL TO EITHER DISCREDIT THE SUBJECT OR TO CAUSE OTHERS TO BE ANGRY... SOMETHING LIKE THAT.
0 notes
mommydearestella · 1 year
Text
SAVED BY SOCIAL SECURITY
IN 6 MONTHS I CAN ELECT TO TAKE EARLY SOCIAL SECURITY SO ATLEAST I WON’T BE HOMELESS AND THEN HOPEFULLY, IF I HAVEN’T BY THAT TIME, CAN GET SOMETHING GOING TO MAKE MONEY AND/OR FIND A NICE AFFORDABLE HOUSING PROPERTY TO LIVE IN.  I HEARD THE BALLENISLES RETIREMENT HOME IS ALL BOOKED UP!  LUCKY FOR THEM!!  SO THEY TOLD ME I WILL GET $2000. PER MONTH IF I TAKE IT AT AGE 62.  I CAN’T BELIVE I AM GOING TO BE 62.  I KNOW MY DEBONAIR UNCLE RICHARD AND COUSIN GREGORY ARE GOING TO COME THROUGH AND BUY ME A TOASTER WHEN I GET MY OWN APARTMENT!  YES INDEED FOLKS.  THESE GUYS ARE THE REAL DEAL.  REAL PHILANTHROPISTS!  I’M IN AWE OF THEM!  I CAN’T BELIEVE THIS IS MY LIFE AFTER SACRIFICING SO MUCH AND WORKING SO HARD FOR OVER 30 YEARS BUT I’M DOING THE BEST I CAN WITH IT.  IF I CAN GET WORK THEN I WON’T HAVE TO TAKE IT AND IT WON’T MATTER.  MEANWHILE I’M HAVING A REALLY DIFFICULT TIME AND WORKING ON MY NOTES AND LAWSUIT TO SUE DENNIS FELCHER, ELLA FELCHER, TODD OLIVIWERI, ALLISON OLIVIERI AND STACY OLIVIERI FLORA.
0 notes