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#Livia Di Stefano
queerographies · 1 year
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[Sensi migranti][Stefano Candellieri][Davide Favero]
L’obiettivo delle giornate di studio/performance è stato quello di sensibilizzare e aumentare la conoscenza/competenza dei partecipanti relativamente ai fenomeni di indebolimento identitario, nel senso che dà Vattimo al termine, fenomeni sempre più riscon
Susan Sontag con Note su “Camp”, Gender Trouble di Judith Butler, la Teoria Queer con le sue sfide all’identità di genere, il lavoro decostruzionista di Derrida, poststrutturalista di Foucault e soprattutto quello semioanalitico di Kristeva sono stati gli assi culturali portanti in cui si sono inscritte le giornate di studio. Si è cercato di porre in comunicazione la metapsicologia junghiana,…
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marcogiovenale · 6 months
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oggi, 18 marzo, a roma, alla biblioteca nazionale: presentazione degli scritti politici di fabrizia ramondino
OGGI, lunedì 18 marzo 2024, ore 16:30, Sala 1 della Biblioteca Nazionale di Roma (Castro Pretorio), nel contesto del ciclo Spazi900: letture, incontri, confrontiPresentazione del volumeFabrizia RamondinoModi per sopravvivere. Gli scritti politici a cura di Mirella Armiero(Edizioni E/O, 2023) Saluti di Stefano Campagnolo, Direttore della Biblioteca nazionale centrale di RomaIntervengono con la…
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micro961 · 6 months
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UNICEF Italia incontra il Comune di Montesilvano
Presto l’inizio di una collaborazione tra i due enti per implementare il Piano Nazionale della Garanzia Infanzia (PANGI) insieme anche alle città di Bologna e Catania
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Dopo una visita preliminare agli inizi di febbraio, lo scorso fine settimana una delegazione di Unicef Italia, uno dei 33 Comitati Nazionali e parte integrante dell’UNICEF Internazionale (Agenzia dell’ONU per l’Infanzia), guidata da Nicola dell’Arciprete, Coordinatore Unicef della Risposta a favore di minorenni immigrati e rifugiati in Italia e da Stefano Rimini, Social Policy Expert Unicef e Manuela Persico del Comitato Unicef Abruzzo, ha fatto di nuovo visita a Montesilvano. Dopo una visita al Centro Sportivo Trisi alla presenza di Presidente, Direttore, responsabili e funzionari dell’Azienda Speciale del Comune di Montesilvano, i graditissimi ospiti sono stati accolti dal Sindaco del Comune di Montesilvano Ottavio De Martinis e dalla Presidente dell’Azienda Speciale del Comune Sandra Santavenere presso Palazzo di Città.
In quella sede si è dato quindi vita a un tavolo di confronto coordinato dal Direttore dell’Azienda Eros Donatelli e dal Dirigente alle Politiche sociali del Comune Alfonso Melchiorre. Presenti il funzionario comunale dott.ssa Francesca Lupo, i Responsabili delle macrostrutture aziendali, Francesco Brescia, Paola Ruggieri e Livia Bentivoglio e Mauro Diodato, capo area amministrativo. Si è poi discusso sulla modalità di collaborazione, a breve termine, tra Unicef e Comune, prospettando un Piano locale Garanzia Infanzia per Montesilvano, che quindi verrebbe coinvolta in qualità di territorio oggetto di una sperimentazione insieme, per l’Italia, alle città di Bologna e Catania.
“Siamo grati per l’impegno dimostrato dall’amministrazione comunale e dai servizi sociali nell’ambito degli investimenti per l’infanzia e l’adolescenza. Crediamo che l’avvio di un Piano Locale della Garanzia Infanzia possa contribuire, partendo da Montesilvano, per realizzare la Child Guarantee Europea.”  Nicola dell’Arciprete
Il focus del confronto è stato condividere come il Piano nazionale richieda il protagonismo degli enti locali per assicurare il benessere e la protezione dei più piccoli, offrendo loro le migliori opportunità di crescita e di sviluppo. La giornata di visita e confronto si è poi conclusa presso lo Spazio Famiglia, altra realtà dell’Azienda Speciale per i Servizi Sociali del Comune di Montesilvano che dimostra come l’inclusione sociale e la prevenzione per bambini e famiglie siano azioni possibili.
La Presidente dell'Azienda Speciale Sandra Santavenere sottolinea tutta la sua soddisfazione:
“Sono orgogliosa di questa collaborazione che rappresenta il risultato di un percorso che l'amministrazione sta ormai portando avanti da due anni nella costruzione di una rete di confronto con le città che fanno parte della Rete Nazionale Città del Dialogo che ci apre possibilità di crescita continue e nuove sfide che, grazie ad un lavoro di squadra, possiamo vincere. Sempre dalla parte dei bambini, il nostro futuro.”
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valentina-lauricella · 6 months
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27 marzo 1826
Il 27 marzo, lunedì di Pasqua, Giacomo Leopardi legge pubblicamente nella sede dell'Accademia dei Felsinei l'Epistola al conte Carlo Pepoli, dedicata al vice-presidente dell’Accademia e suo caro amico.
(…)È tutta, In ogni umano stato, ozio la vita, Se quell'oprar, quel procurar che a degno Obbietto non intende, o che all'intento Giugner mai non potria, ben si conviene Ozïoso nomar. La schiera industre Cui franger glebe o curar piante e greggi Vede l'alba tranquilla e vede il vespro, Se oziosa dirai, da che sua vita È per campar la vita, e per sè sola La vita all'uom non ha pregio nessuno, Dritto e vero dirai. Le notti e i giorni Tragge in ozio il nocchiero; ozio le vegghie Son de' guerrieri e il perigliar nell'armi; E il mercatante avaro in ozio vive: Che non a sè, non ad altrui, la bella Felicità, cui solo agogna e cerca La natura mortal, veruno acquista Per cura o per sudor, vegghia o periglio. (…)
Lo stesso Pepoli ricorderà l'argomento nel suo poemetto L'Eremo del 1828, scritto in morte di Livia Strocchi: “Si canta, come tornando oziose e vane tutte le cure poste dall’uomo a rinvenire la felicità, si può chiamare un vero ozio l’intera vita”.
La voce fioca del poeta e la distrazione dell'uditorio non fanno apprezzare pienamente il contenuto della lettera. Leopardi appare “di tetro umore…con anima oltre modo sensibile, e mancante di certi necessari doni naturali atti a chiamare la generale attenzione”:
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(I passi seguenti sono tratti da un articolo pubblicato sul Resto del Carlino il 27 marzo 1926, che si avvale della fino ad allora sconosciuta Cronaca di Francesco Rangone, per commemorare la data centenaria della Lettura leopardiana.)
(...) Dovendosi dunque tenere dall'Accademia dei Felsinei uno dei consueti tornei poetici alla Società del Casino, nel giorno 27 marzo 1826, il Pepoli, unito ormai a Giacomo Leopardi da un sentimento di profonda ammirazione e di fraterna amicizia, ritenne doveroso che i Felsinei, già in rapporti così cordiali col poeta recanatese, gli rendessero omaggio invitandolo, benchè non socio, a prendere parte al trattenimento.
La proposta, come è facile immaginare, fu accolta all'unanimità e il segretario dottor Valorani ebbe incarico di comunicarla al poeta il quale, forse un po' lusingato, promise ben volentieri la sua tanto desiderata collaborazione.
All'ora prestabilita, tutto ciò che Bologna poteva offrire di meglio nelle arti, nelle lettere, nelle scienze, nella vita mondana, affollò rapidamente la bella sala del Palazzo Bolognini, in via Santo Stefano, nuova sede della Società del Casino, ed il Cardinale Legato Albani volle con la sua presenza aggiungere solennità all'avvenimento.
(...) il conte Carlo Pepoli, il futuro librettista dei Puritani, declamò La Miosotide palustre, una novella drammatica in cui amore e morte avevano alterna vicenda. La novella tuttavia, ad onta della sua tristezza, piacque e trovò larga cordialità di consensi. Dopo il Pepoli venne la volta del Leopardi, e un senso di curiosa attesa si diffuse subito nella sala a suo riguardo.
Noti erano ai più il suo nome e il suo alto valore, ma erano note altresì le sue peripezie famigliari, le strettezze economiche in cui viveva, e il suo umore melanconico e lo stato cagionevole della sua salute che lo tenevano forzatamente lontano dai pranzi e dai convegni del mondo elegante e della buona società.
Non tutti quindi lo conoscevano di persona, sicchè quando egli si alzò e apparve così fisicamente disgraziato, pallido, smunto, gobbo e mingherlino, un senso di penosa disillusione s'impadroni del pubblico, il quale purtroppo ha sempre cercato in ogni tempo, nei conferenzieri e nei declamatori, anche i doni naturali necessari a richiamare la sua attenzione, ad ispirare la sua simpatia.
E allorquando l'infelice poeta incominciò, con la più assoluta assenza di lenocini oratorii, a leggere la Epistola a Carlo Pepoli, che se non è oggi considerata fra le sue opere di maggior conto, valeva certo da sola più di tutte le prose e le poesie declamate in quell'accademia, pochi seppero ascoltarlo con amorevole condiscendenza.
L'uditorio era stanco ed annoiato, e nuovi versi ispirati a malinconiche considerazioni, dovettero aggravare il suo già troppo vivo senso di malessere; perciò il Rangone afferma che il Leopardi disse certamente delle bellissime cose, ma nessuno le comprese, mentre in molti restò il desiderio di veder presto stampato il componimento per poterlo leggere ed apprezzare con maggiore tranquillità.
[Ma nelle anormali condizioni di spirito degli ascoltatori, va ricercata inoltre la giustificazione della accoglienza calorosissima ottenuta successivamente dal marchese Zappi con le sue tornite e sonanti ottave sull'invenzione mitologica dello specchio. Il Zappi fu l'unico poeta che seppe scegliere un argomento dilettevole e, per ragioni di contrasto, meritò quindi le schiette attestazioni della pubblica riconoscenza.
Infine, dopo un sonetto di Ignazio Borzaghi, affermante che la vera sapienza è sempre da pochi conosciuta ed onorata, il conte Giovanni Marchetti pose fine al trattenimento declamando l'ode Alla necessità, che è fra le sue liriche più pregiate, ed alla quale fu riconosciuto, in quel giorno, un primato indiscusso.]
Il Leopardi intanto, congedandosi dagli amici, donava al Pepoli il manoscritto della sua Epistola, che poi, in copie, veniva diffusa per la città. Egli era stato, con pietosa menzogna, assicurato del felice esito della sua declamazione, e perciò scrivendo al fratello Carlo per raccontargli l'accaduto, aggiungeva candidamente: «Mi dicono che i miei versi facessero molto effetto, e che tutti, donne e uomini, li vogliono leggere,» e Carlo, ben lieto, si rallegrava con lui, «perchè, diceva, il successo è cosa che molto rassomiglia alla felicità.»
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《 Questi letterati che da principio, come mi è stato detto e ridetto mi guardavano con invidia e con sospetto grande, perché credevano di dovermi trovare superbo e disposto a soverchiarli, sono poi stati contentissimi della mia affabilità, e di vedere che io lascio luogo a tutti: dicono finora un gran bene di me, vengono a trovarmi e sento che stimano un acquisto per Bologna la mia presenza》.
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djs-party-edm-italia · 7 months
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Impression, allo Spazio Teatro No'hma di Milano il 21 e il 22 febbraio 2024
Prosegue con grande successo di pubblico la Stagione 2023/24 dello Spazio Teatro No'hma di Milano intitolata In Viaggio che, dall'inizio della programmazione che ha preso il via lo scorso ottobre, registra ad ogni appuntamento il tutto esaurito.
Per il consueto appuntamento di mercoledì e giovedì  sera, il 21 e il 22 febbraio il palcoscenico di via Orcagna ospita la Compagnia Bit che presenta un adattamento inedito di una sua produzione, pensato appositamente per lo spazio presieduto e diretto da Livia Pomodoro. 
Si intitola Impression ed è uno spettacolo di danza che unito a videoproiezioni, parole, musica, luci e suoni fa rivivere artisti e opere di una delle correnti artistiche più amate di sempre: l'Impresssionismo. 
Con otto performer in scena, e con la regia e la coregrafia di Melina Pellicano, Impression è strutturato in una serie di tableaux vivants (quadri viventi) che animano alcuni dei dipinti più celebri della storia del movimento artistico sviluppatosi in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, a cominciare da La colazione sull'erba (1865-1866) di Edouard Monet, il Ballo al moulin de la Galette del 1876, di Pierre-Auguste Renoir e tanti altri.
Impression è un viaggio nella Parigi bohémienne e nell'esperienza  personale di quegli artisti "cacciatori di luce" che hanno saputo catturare l'istante e imprimerlo per sempre sulla tela. 
"I pittori impressionisti erano alla ricerca di una sensazione, di una interpretazione emotiva di quello che è possibile percepire in un solo istante. Nello spettacolo vengono raccontati  attimi fuggenti ed è descritta l'esperienza soggettiva degli artisti, il mutare di una atmosfera, della luce e quindi dei suoi colori"– spiega Melina Pellicano, regista  e coregrafa.
"Tanti celebri dipinti prendono vita sul palcoscenico  del Teatro No'hma per uno spettacolo originale e di grande impatto visivo – spiega Livia Pomodoro. Una narrazione affascinante, dove i passi di danza diventano pennellate, tocchi di colore, in grado di coinvolgere tutti i  sensi e portare il pubblico a rivivere l'emozione e comprendere la forza dell'arte".
Gli spettacoli di mercoledì 21 febbraio e  giovedì 22 febbraio sono visibili in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio ore 21
STAGIONE 2023/2024 IN VIAGGIO
IMPRESSION
Danzare l'anima dell'Impressionismo
Regia e coreografieMelina Pellicano
Con
Silvia Arena, Andrea Carozzi, Giulia Ferrara, Gloria Lazzarini, Antonino Montalbano, Andrea Carlotta Pelaia, Francesco Scalas, Umberto Rota.
Musiche originali e arrangiamenti
Stefano Lori
Scene
Francesco Fassone
Assistente alle scene
Jessica Koba 
Costumi
Marco Caudera
Sartoria
La Mal Costume
Disegno Luci
Danilo Raja
Direzione produzione
Chiara Marro
Produzione
Compagnia Bit
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sounds-right · 7 months
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Impression, allo Spazio Teatro No'hma di Milano il 21 e il 22 febbraio 2024
Prosegue con grande successo di pubblico la Stagione 2023/24 dello Spazio Teatro No'hma di Milano intitolata In Viaggio che, dall'inizio della programmazione che ha preso il via lo scorso ottobre, registra ad ogni appuntamento il tutto esaurito.
Per il consueto appuntamento di mercoledì e giovedì  sera, il 21 e il 22 febbraio il palcoscenico di via Orcagna ospita la Compagnia Bit che presenta un adattamento inedito di una sua produzione, pensato appositamente per lo spazio presieduto e diretto da Livia Pomodoro. 
Si intitola Impression ed è uno spettacolo di danza che unito a videoproiezioni, parole, musica, luci e suoni fa rivivere artisti e opere di una delle correnti artistiche più amate di sempre: l'Impresssionismo. 
Con otto performer in scena, e con la regia e la coregrafia di Melina Pellicano, Impression è strutturato in una serie di tableaux vivants (quadri viventi) che animano alcuni dei dipinti più celebri della storia del movimento artistico sviluppatosi in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, a cominciare da La colazione sull'erba (1865-1866) di Edouard Monet, il Ballo al moulin de la Galette del 1876, di Pierre-Auguste Renoir e tanti altri.
Impression è un viaggio nella Parigi bohémienne e nell'esperienza  personale di quegli artisti "cacciatori di luce" che hanno saputo catturare l'istante e imprimerlo per sempre sulla tela. 
"I pittori impressionisti erano alla ricerca di una sensazione, di una interpretazione emotiva di quello che è possibile percepire in un solo istante. Nello spettacolo vengono raccontati  attimi fuggenti ed è descritta l'esperienza soggettiva degli artisti, il mutare di una atmosfera, della luce e quindi dei suoi colori"– spiega Melina Pellicano, regista  e coregrafa.
"Tanti celebri dipinti prendono vita sul palcoscenico  del Teatro No'hma per uno spettacolo originale e di grande impatto visivo – spiega Livia Pomodoro. Una narrazione affascinante, dove i passi di danza diventano pennellate, tocchi di colore, in grado di coinvolgere tutti i  sensi e portare il pubblico a rivivere l'emozione e comprendere la forza dell'arte".
Gli spettacoli di mercoledì 21 febbraio e  giovedì 22 febbraio sono visibili in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio ore 21
STAGIONE 2023/2024 IN VIAGGIO
IMPRESSION
Danzare l'anima dell'Impressionismo
Regia e coreografieMelina Pellicano
Con
Silvia Arena, Andrea Carozzi, Giulia Ferrara, Gloria Lazzarini, Antonino Montalbano, Andrea Carlotta Pelaia, Francesco Scalas, Umberto Rota.
Musiche originali e arrangiamenti
Stefano Lori
Scene
Francesco Fassone
Assistente alle scene
Jessica Koba 
Costumi
Marco Caudera
Sartoria
La Mal Costume
Disegno Luci
Danilo Raja
Direzione produzione
Chiara Marro
Produzione
Compagnia Bit
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lamilanomagazine · 8 months
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Milano, il sindaco nomina Livia Viganò e Patrick Oungre nel Board per l’innovazione tecnologica del Comune
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Milano, il sindaco nomina Livia Viganò e Patrick Oungre nel Board per l’innovazione tecnologica del Comune. Il Board per l'innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del Comune di Milano si allarga. Su nomina del sindaco Giuseppe Sala, vi fanno ingresso due nuovi membri: Livia Viganò, co-fondatrice di Factanza e Patrick Oungre, Head of Group Innovation, Digital Hub and Corporate Venture Capital di A2A. Viganò e Oungre entrano a fare parte dell'organismo, nato nel 2022 e guidato da Layla Pavone, affiancando gli altri componenti: Claudio Farina, Chief Strategy & Technology Officer di Snam, Donatella Sciuto, rettore del Politecnico di Milano, Gioia Ghezzi, presidente di Atm e di Milano Smart City Alliance (Assolombarda), Guido Arnone, direttore di Ited - Innovazione Tecnologica e Digitale del Comune di Milano, Gianna Martinengo, ceo di Didael KTS e presidente di Women&Tech ETS, Lorenzo Maternini, co-founder di Talent Garden e consigliere di amministrazione di CDP Venture Capital, Paola Generali, presidente di Assintel-Associazione Nazionale Imprese ICT Confcommercio, Paolo Coppola, docente di Informatica all'Università degli studi di Udine, Stefano Achermann, ceo di BE Shaping the Future e fondatore di Associazione per Milano, Gianfranco Librandi, presidente di TCI Telecomunicazioni Italia. «Trasformare i servizi di Milano con le nuove tecnologie, renderli accessibili a tutti e incisivi nel migliorare la vita delle persone e nella crescita della città - afferma il Sindaco Giuseppe Sala – è un compito complesso. Lo abbiamo affidato due anni fa al Board, pensando a un organismo collegiale con forti competenze e una visione ampia dei bisogni di cittadini, cittadine e imprese e delle risposte offerte dalla trasformazione digitale. Oggi confermiamo l'idea di apertura e collaborazione da cui è nato e la rafforziamo, ampliandone le sinergie e la capacità di mettere in campo strumenti concreti di innovazione». «Il Board per l'innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del Comune di Milano - afferma Layla Pavone - rappresenta un unicum nel panorama delle amministrazioni comunali. Vogliamo che questo organismo continui a incarnare concretamente il modello del partenariato pubblico privato, che lavora quotidianamente e in maniera trasversale, con un approccio olistico, con tutti gli organi dell'Amministrazione comunale. I membri del Board, esperti e leader nei loro settori di riferimento, rappresentano idealmente tutti gli stakeholder della città: dalle grandi, medie e piccole imprese alle startup, dalle università alle associazioni di categoria e del terzo settore». Livia Viganò, 26 anni, milanese, è per la rivista Forbes tra le trenta figure sotto i 30 anni più influenti d'Italia. Con Bianca Arrighini, entrambe laureate all'Università Bocconi, nel 2019 ha fondato Factanza che, nata come un passatempo, è diventata una startup innovativa che si propone di rendere l'informazione di qualità accessibile a tutti, per contribuire a formare una generazione Z più consapevole e informata. Patrick Oungre ha affiancato grandi gruppi industriali e finanziari nell'avviamento di percorsi di innovazione, nella creazione di ecosistemi e nell'applicazione dell'open innovation. Dal 2020 guida l'innovazione del Gruppo A2A attraverso lo sviluppo dell'ecosistema dell'innovazione nazionale e internazionale, la progettazione di percorsi di entrepreneurship, coordina attività di investimento in startup nell'ambito del programma di Venture Capital del Gruppo e la gestione di un portafoglio delle sperimentazioni e progetti pilota. Il Board per l'innovazione tecnologica e la trasformazione digitale svolge attualmente funzioni propositive, di impulso, di analisi e approfondimento, supportando le strutture tecniche e amministrative del Comune di Milano nell'implementare le politiche in materia, monitora servizi e processi dell'Ente, formula al Sindaco proposte di semplificazione e integrazione, promuove la collaborazione con gli stakeholder del settore e con altri enti, amministrazioni, università. Il Board risponde direttamente al Sindaco, a cui segnala temi o aree di intervento di rilevanza strategica, anche in relazione alle linee guida sulla trasformazione digitale contenute nel Pnrr.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Torino Spiritualità 2023
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Per la sua 19 edizione Torino Spiritualità dedica cinque giorni Agli assenti. Della morte ovvero della vita, che saranno un’opportunità per scrittori, pensatrici, filosofi, artisti e per il pubblico di provare a riflettere sul rapporto con la morte, dove sono il mistero del dopo e la memoria degli assenti a rendere enigmatica la fine, ma nella sua certezza è possibile trovare il senso della presenza, di quel cammino che è la vita. Il festival, ideato e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori, si terrà da mercoledì 27 settembre a domenica 1 ottobre tra il Circolo dei lettori, teatri, cinema e luoghi della cultura di Torino, per un’occasione d’incontro con la fragilità umana, tanto necessaria quanto scomoda e arricchente. Tra le voci dell’evento ci saranno Björn Larsson, Éric-Emmanuel Schmitt, Stefano Massini, Chiara Valerio, François Jullien, Chandra Livia Candiani, Vito Mancuso, Guidalberto Bormolini, Massimo Recalcati, Ilaria Gaspari, Jón Kalman Stefánsson, Massimo Mantellini, Chiara Alessi, Cristiano Godano, Gabriella Caramore, Paolo Nori, Vittorio Lingiardi e Emanuele Trevi. L’inaugurazione della 19 edizione, in programma mercoledì 27 settembre, trasformerà  la chiesa di San Filippo Neri, la più grande di Torino, in un Death Café, con il nome di The biggest Death Café ever. A introdurre il Death Café di apertura di Torino Spiritualità sarà il monaco e tanatologo Guidalberto Bormolini e dopo il suo intervento, il pubblico della chiesa di San Filippo Neri verrà  diviso in 60 gruppi: 600 potenziali persone, 10 per ogni tavolo, guidate da un facilitatore, per una discussione comune sul perché la morte faccia parte della vita. L’evento è stata realizzato con la collaborazione di Fondazione Fabretti Onlus, Fondazione FARO, Ordine Psicologi Piemonte, Scuola Capitale Sociale. Main sponsor SOCREM – Società per la Cremazione Torino. Dopo l’inaugurazione, alle 21 al Cinema Massimo, Guidalberto Bormolini incontrerà l’attore e artista Alessandro Bergonzoni; moderati dall’antropologa Cristina Vargas, per l’incontro Difficile non morire tutti quando muore qualcuno e sempre alle 21, al Circolo dei lettori, lo storico della scienza Francesco Paolo de Ceglia converserà con la scrittrice Chiara Valerio sul mito dell’immortalità nel dialogo Vampyr. La vita per sempre e nella sala Gioco del Circolo il sacerdote, scrittore e cappellano del carcere di Padova Marco Pozza rifletterà sull’esperienza dell’uccidere in  La mia anima è triste fino alla morte. Inoltre il Circolo dei lettori ospiterà altre sessioni di Death Café, giovedì 28 settembre con la tanatologa Marina Sozzi, venerdì 29 con lo psicologo Andrea Bovero, sabato 30 con il tanatologo Davide Sisto e domenica 1 ottobre con Natalia Pazzaglia, fondatrice di una piattaforma online di sostegno al lutto. Read the full article
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diceriadelluntore · 3 years
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Personaggi
In un post di qualche giorno fa, ho raccontato di cosa è successo dopo che nel film Il Metodo Catalanotti, della serie de Il Commissario Montalbano, il Commissario interpretato da Luca Zingaretti ha lasciato con una telefonata la sua storica fidanzata Livia. Tra l’altro ho controllato una cosa: nelle recensioni al libro da cui è tratto, Il Metodo Catalanotti del grande Andrea Camilleri, pubblicato il 31 maggio del 2018 da Sellerio, di questa fine amorosa se ne parla pochissimo.
Ma come sempre la realtà porta nuovi spunti (assurdi) su cui riflettere. In questi giorni è in onda su Sky una serie prodotta dalla filiale italiana del colosso delle telecomunicazioni, dal titolo Speravo de morì prima, basata sull'autobiografia Un Capitano scritta dall'ex-calciatore Francesco Totti in collaborazione con il giornalista Paolo Condò. La mini serie racconta l’ultimo scampolo di stagione sportiva di Francesco Totti alla Roma prima del ritiro agonistico, soprattutto delle dinamiche con l’allenatore Luciano Spalletti. Nella serie Totti è interpretato da Pietro Castellitto, Spalletti da Gianmarco Tognazzi. 
Il succo della vicenda è questa, sviluppata dagli autori seguendo il punto di vista di Totti: Spalletti, prima suo grande estimatore, ad un certo punto trova Totti non più indispensabile non solo sul piano tecnico-tattico, ma soprattutto per le dinamiche interne al benessere dello spogliatoio. In pratica si sottintende che dietro la fine della gloriosa carriera agonistica di Totti ci sia stato una sorta di diktat di Spalletti alla società, messa con le spalle al muro nello scegliere tra i due. Ovviamente, per comprensibili motivi di produzione, gli autori (Stefano Bises e Michele Astori) hanno puntato le dinamiche della serie sulla dualità Totti-Spalletti nel classico binario del rapporto eroe-nemesi.
Fin qui tutto normale, e in un mondo normale potrei scrivere delle prove degli attori, di qualche curiosità, di un giudizio complessivo sulla serie. Ma non siamo più un mondo normale, dato che vi racconto questo.
Da giorni le pagine ufficiali delle piattaforme in rete di e su Tognazzi sono piene di insulti, slogan feroci, volgarità connettendo la sua figura con quella di Spalletti. In pratica Tognazzi sta prendendo insulti e minacce, reali, per un ruolo di recitazione di una vicenda che, mettiamo anche sia uguale a quella che ha vissuto Totti davvero, è comunque narrata solo da un punto di vista, quello del calciatore. 
Dopo la negazione dell’evoluzionismo, dopo i dubbi sulla forma della Terra, dopo i complotti pluto-giudaici pure per le assemblee di condominio, dopo il 5G per i vaccini, adesso avviene la naturale coincidenza di personaggio e attore. Per cui sarà necessario, per dire, ammazzare davvero chi interpreta Desmedona ne L’Otello? E non varrà più nemmeno la classica osservazione che fece Jessica Rabbit:
Io non sono cattiva, è che mi disegnano così.
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ritaglietti · 4 years
Note
Un po' di letture (di qualsiasi genere e tipo) da consigliare spassionatamente? Suggerisci senza pensarci troppo.. :)
ciao! allora provo:
il silenzio è cosa viva di chandra livia candiani, brevemente risplendiamo sulla terra di ocean vuog, diario di etty hillesum, la buona educazione degli oppressi di wolf bukowski, spazio e politica di henri lefebvre, palomar di italo calvino, vita meravigliosa di patrizia cavalli, terra bruciata di stefano liberti, la gioia di scrivere di wislawa szymborska, franny e zooey di j. d. saliger, pippi calzelunghe di astrid lindgren, napòlide di erri de luca, breve storia del neoliberismo di david harvey, altrimenti siamo fottuti! di roger hallam, le metamorfosi di ovidio, azzurro elementare di pierluigi cappello, poema umano di danilo dolci, fantasia di bruno munari, favole al telefono di gianni rodari. fammi sapere se ne leggi uno!
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agentsterling · 4 years
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Wall of Valor
[Disclaimer: I compiled a list of SHIELD agent blogs that have deleted their accounts. If they are listed here but they have moved to multi-muse blogs or have changed their account name from what is listed here, I was not aware. Please let me know where they moved so I can remove them from this list and follow them. This is just my list of “fallen agents” throughout the years rping as a SHIELD agent. Sort of like an in memorium to agents he knew that fell in the line of duty. If there is anyone you’d like to add to this list that you miss, please let me know.]
Agent C(harlie) West - agentwest Agent S(heri) Grayson - themusicalhypocrite Agent E(leanor) Hanson - certifiedeinstein Agent Z(oey) Thompson -  agentzoeythompson Agent A(rabelle) Shade - arabelleshade Agent M(arty) Diamond - agentmartydiamond Agent C(orinthea) Sinclaire - chessthecheshirecat Agent D(aniel) Galoyan - agent-daniel-galoyan Agent P(entele) Garrickson - ask-agent-pentele Agent S(hannon) Corriander - agentoldspice Agent M(indy) Mahvell - agentmindyfromshield Agent A(lek)Sanders - agent-sanders Agent G(race) Wilson - shieldsgracefulwreck Agent S(amantha) Hansen - promisingagent Agent J(ayne) Canton - themostbadassmailguyever Agent J(eaki) Li - thatundercoverintelagent Agent K(ari) McKeen - shieldagentkarimckeen Agent L(orcan) Macilwaine - codenameandronicus Agent W(endy) Eldair - roleplayconglomeration Agent M(ia) Ross - agentmiaross Agent J(eremy) Anders - agentjeremyanders Agent G(ranville) Flynn - shieldagentflynn Agent J(acob) Heugh - cutoffthehead Agent K(ristoff) Bjorgman - agentbjorgman Agent O(rlanda) Beauchene - agelessagentofshield Agent L(ily) Valli - agentlilyvalli Agent M(argaret) McNab - grettamcnab Agent L(ia) Banner - liahulkgen2 Agent L(ennox) Sovesky - shieldagentsovesky Agent Nehelania Wharheit - seeing-the-truth Agent A(rtemis) Lune - shieldagentlune Agent S(olomon) Welby - solomon-welby Agent L(ee) Clancy - shieldsmalenurse Agent D(avid) Grant - agentdavey Agent R(yan) Mason - agentryanmason Agent W(illow) Randall - willowrandallofshield Agent J(ohanna) Song - shieldscalpeljockey Agent S(arah) Tenison - agentnursetenison Agent G(ideon) Whitt - goliathhalf-whitt Agent K(alina) Maas - agentkajamaas Agent A(ura) Henley - agent-henley Agent K(ate) Neville - agentneville Agent O(liver) Benjamin - shieldagentbenjamin Agent O(livia) Rojas - thesplinteredolivebranch Agent S(tefan) Salvatore - codenamecockyripper Agent B(ennett) Black - an-exploding-sponge Agent M(att) Jenkins - forgeshield Agent S(heri) Grayson - themusicalhypocrite Agent A(nayeli) Rojas - quelledspitfire Agent K(ate) Neville - agentneville Agent I(lana) Stark - i-am-ilanastark Agent V(elma) Dinkley - jinkiesimashieldagent Agent E(ttore) Di Stefano - agentdistefano Agent E(ric) O’Grady - irredeemableandidiotic Agent K(ohlani) Tuisalo’o - candycoatedcoder Agent T(ristopher) Ilo Hoffman - shieldagenttristopher Agent E(mery) Jansen - jansenmoreorless Agent O(liver) Benjamin - shieldagentbenjamin Agent B(ryce) Drummond - agentdrummond Agent S(ebastian) Moran - disgracedtiger Agent S(eth) Riley - agentseth Agent M(elania) Romero - siblingagents Agent A(ston) Vickers - vigilincinereo Agent I(saiah) Smith - angelicagent Agent A(utumn) Stark - mylifewaschosenforme Agent Z(arya) Teplova - shieldagentteplova Agent J(ames) Quick - shieldvault Agent I(van) Borskov - ivananddmitri Agent O(rlanda) Beauchene - agelessagentofshield Agent K(aitlyn) Marx - shieldagentkaitlynmarx Agent L(illiana) Goldstein - agentgoldstein Agent T(heo) Knight - notyourusualknight Agent L(orraine) Walsh - shieldcontainprotect Agent J(ericho) Elrond - littleshieldtechnopath Agent G(wendolyn) Pierce - shieldagentgwen Agent C(harlie) Storl - shieldagent-storl Agent M(organ) Fury - secretofshield Agent R(omar) Wilder - shieldmar Agent S(arah) Tenison - agentnursetenison Agent D(avid) Grant - agentdavey Agent A(lexander) Leibowitz - agentleibowitz Agent J(uliet) Fisher - agent-fisher Agent G(ideon) Whitt - goliathhalf-whitt Agent G(retta) McNab - grettamcnab Agent J(ackson) Baerenwald - specialagentbaerenwald Agent L(ennox) Sovesky - shieldagentsovesky Agent E(lizabeth) Feiwel - shieldmedic-feiwel Agent M(iriam) Grant - shieldagentmiriamgrant Agent Brandt - shield-agent-brandt Agent Parsons - Soovert Agent Matsumoto - shieldagent-matsumoto 
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e-tag · 5 years
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Repubblica firenzeSiena, dalla Bolivia al Giappone: 150 presepi da tutto il mondo in Piazza del Campo - la Repubblica FIRENZE.it
Dalla sacra famiglia boliviana al San Giuseppe colombiano con i baffoni e gli occhi latinoamericani, fino ai giapponesi in kimono inchinati su Gesù. Ci sono natività rotondeggianti tipo Botero, opere ottocentesche con sagome e lineamenti dei volti curati nei dettagli minimi, capolavori di arte contemporanea. Composizioni enormi e piccole. Quella di Stefano Rappuoli a Sarteano è una delle più importanti e varie collezioni di "Presepi dal mondo", che in questo periodo natalizio è ospitata nei Magazzini del Sale a Palazzo Pubblico in Piazza del Campo a Siena.
(Foto di Livia Bologni)  
28 dicembre 2019
Source: https://firenze.repubblica.it/cronaca/2019/12/28/foto/siena_150_presepi_da_tutto_il_mondo_in_piazza_del_campo-244530560/#2
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tarditardi · 10 months
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15/11 e 16/11 Let Us Recount Our Dreams con Dino Betti van der Noot al Teatro No'hma - Milano
Sul palcoscenico del Teatro No'hma  a Milano, torna la grande musica della rassegna Armonie e Suoni, una delle più amate e seguite dal pubblico di via Orcagna, da sempre capace di intercettare i migliori musicisti e i talenti più promettenti della scena nazionale e internazionale.
Ad inaugurare gli appuntamenti in calendario per la stagione 2023/2024,  intitolata In Viaggio, è il maestro italo –olandese Dino Betti van der Noot, compositore, bandleader, arrangiatore, da anni presente presso lo Spazio Teatro No'hma diretto da Livia Pomodoro.
Nelle due serate di mercoledì 15 e giovedì 16 novembre Dino Betti van der Noot presenterà i brani del suo nuovo disco – il sedicesimo della sua carriera -  intitolato Let us recount our dreams (Raccontiamoci tutti i nostri sogni).  Un titolo che nasce dal suo amore per  William Shakespeare, preso in prestito da una frase del giovane ateniese Demetrio, tra i protagonisti di Sogno di una notte di mezza estate.
Anche stavolta il maestro sarà accompagnato dalla sua big band, formata da 22 musicisti, autentici All Stars del jazz, che sono stati i protagonisti di tutti i suoi album.
Da sempre Dino Betti, definito dal critico Thomas Conrad "un innato narratore e un audace espressionista", propone percorsi che vanno oltre ogni definizione musicale, rivelandosi sintesi di una molteplicità di linguaggi ed esperienze. 
"Dino Betti  è un  compositore che riesce a trasmettere emozione e commozione, descrivendo il mondo in cui viviamo con  sguardo attento e spirito poetico". - spiega Livia Pomodoro. "Allo Spazio Teatro No'hma la musica ha da sempre un posto d'onore nel nostro palinsesto. Con Armonie e Suoni abbiamo imparato a muoverci tra generi e artisti, accogliendo quanto c'è di insolito  e originale e mantenendo sempre il nostro sguardo verso la  sperimentazione, elemento che caratterizza la linea artistica del nostro teatro".
Con Dino Betti van der Nootsaliranno sul palco del Teatro No'hma: Gianpiero LoBello, Alberto Mandarini, Mario Mariotti, Fabio Brignoli, trombe e flicorni; Luca Begonia, Stefano Calcagno, Enrico Allavena, tromboni; Gianfranco Marchesi, trombone basso; Sandro Cerino, flauto, dizi, clarinetto basso e sax contralto; Andrea Ciceri, sax contralto; Giulio Visibelli, flauto contralto e sax tenore; Rudi Manzoli, sax tenore; Gilberto Tarocco, clarinetto e sax baritono; Luca Gusella, vibrafono; Emanuele Parrini, violino; Niccolò Cattaneo, pianoforte; Filippo Rinaldo, tastiere; Vincenzo Zitello, arpa irlandese; Gianluca Alberti, basso elettrico; Stefano Bertoli, batteria; Tiziano Tononi, percussioni; Federico Sanesi, tabla.
Le due date dello spettacolo saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
Armonie e Suoni
Stagione 2023/2024 – In Viaggio
Let Us Recount Our Dreams
Dino Betti van der Noot
La sua musica e  i suoi solisti
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djs-party-edm-italia · 10 months
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15 e 16/11 Let Us Recount Our Dreams al Teatro No'hma - Milano, con Dino Betti van der Noot
Sul palcoscenico del Teatro No'hma  a Milano, torna la grande musica della rassegna Armonie e Suoni, una delle più amate e seguite dal pubblico di via Orcagna, da sempre capace di intercettare i migliori musicisti e i talenti più promettenti della scena nazionale e internazionale.
Ad inaugurare gli appuntamenti in calendario per la stagione 2023/2024,  intitolata In Viaggio, è il maestro italo –olandese Dino Betti van der Noot, compositore, bandleader, arrangiatore, da anni presente presso lo Spazio Teatro No'hma diretto da Livia Pomodoro.
Nelle due serate di mercoledì 15 e giovedì 16 novembre Dino Betti van der Noot presenterà i brani del suo nuovo disco – il sedicesimo della sua carriera -  intitolato Let us recount our dreams (Raccontiamoci tutti i nostri sogni).  Un titolo che nasce dal suo amore per  William Shakespeare, preso in prestito da una frase del giovane ateniese Demetrio, tra i protagonisti di Sogno di una notte di mezza estate.
Anche stavolta il maestro sarà accompagnato dalla sua big band, formata da 22 musicisti, autentici All Stars del jazz, che sono stati i protagonisti di tutti i suoi album.
Da sempre Dino Betti, definito dal critico Thomas Conrad "un innato narratore e un audace espressionista", propone percorsi che vanno oltre ogni definizione musicale, rivelandosi sintesi di una molteplicità di linguaggi ed esperienze. 
"Dino Betti  è un  compositore che riesce a trasmettere emozione e commozione, descrivendo il mondo in cui viviamo con  sguardo attento e spirito poetico". - spiega Livia Pomodoro. "Allo Spazio Teatro No'hma la musica ha da sempre un posto d'onore nel nostro palinsesto. Con Armonie e Suoni abbiamo imparato a muoverci tra generi e artisti, accogliendo quanto c'è di insolito  e originale e mantenendo sempre il nostro sguardo verso la  sperimentazione, elemento che caratterizza la linea artistica del nostro teatro".
Con Dino Betti van der Nootsaliranno sul palco del Teatro No'hma: Gianpiero LoBello, Alberto Mandarini, Mario Mariotti, Fabio Brignoli, trombe e flicorni; Luca Begonia, Stefano Calcagno, Enrico Allavena, tromboni; Gianfranco Marchesi, trombone basso; Sandro Cerino, flauto, dizi, clarinetto basso e sax contralto; Andrea Ciceri, sax contralto; Giulio Visibelli, flauto contralto e sax tenore; Rudi Manzoli, sax tenore; Gilberto Tarocco, clarinetto e sax baritono; Luca Gusella, vibrafono; Emanuele Parrini, violino; Niccolò Cattaneo, pianoforte; Filippo Rinaldo, tastiere; Vincenzo Zitello, arpa irlandese; Gianluca Alberti, basso elettrico; Stefano Bertoli, batteria; Tiziano Tononi, percussioni; Federico Sanesi, tabla.
Le due date dello spettacolo saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
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lamilanomagazine · 1 year
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Pergola: La XXVI edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato si terrà le prime tre domeniche di ottobre
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Pergola: La XXVI edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato si terrà le prime tre domeniche di ottobre. Presentato presso la Camera di Commercio delle Marche il programma della XXVI edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola che si terrà le prime tre domeniche di ottobre con una preview sabato 30 settembre alle ore 16.00: "Cento Miglia del Gusto, attraverso le Terre del Tartufo" Tappa Urbino-Acqualagna-Pergola in collaborazione con l'Automobile Club d'Italia e partenza del corteo nelle prime ore di domenica 1 ottobre. Un'edizione quella del 2023 di ripartenza dopo gli anni viziati dal Covid e un 2022 che, a causa della terribile alluvione che ha colpito Pergola il 15 settembre, ha addirittura annullato la manifestazione. Il mercato e la domanda di tartufo, d'altronde sono strettamente legate all'industria della ristorazione, della trasformazione e del turismo e sono fortemente stagionali e raggiungono il loro picco nei mesi di ottobre-novembre, poiché seguono i calendari di raccolta del tartufo. Il mercato del tartufo è molto frammentato ed è costituito da una moltitudine di piccoli operatori che sono tartufai, coltivatori di tartufaia, aziende produttrici e distributori. L'Italia continua a guidare il resto d'Europa nella produzione e nell'esportazione del tartufo, vantando un'antica tradizione di raccolta, grazie alle condizioni morfologiche del territorio. Per quanto riguarda la produzione nazionale complessiva, le aree appenniniche del centro (Marche, Lazio, Umbria, Toscana) rappresentano il 53%, seguite dal Sud con il 39% e dal Nord con l'8%. Nella Provincia di Pesaro e Urbino sono circa 13 mila i raccoglitori in possesso del regolare patentino rilasciato dalla Comunità Montana, una ventina i commercianti e le attività collegate alla lavorazione. Si stima che il giro di affari del settore sia di almeno 170 milioni di euro annui per una quantità di circa 1.200 quintali considerando le quattro varietà di tartufo che, caso unico nel mondo, offrono queste zone. La stagione 2023 ha dato ottimi segnali sia di quantità che di qualità del prodotto, poiché nonostante il caldo vi sono state precipitazioni importanti che ne hanno favorito la crescita. La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola che apre, nei fatti, la stagione marchigiana, è uno dei più importanti canali di distribuzione di questo fungo ipogeo re indiscusso della tavola. Il Programma prevede una serie di novità e happening imperdibili. I "Week-end e Soggiorni Gourmet alla Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola" organizzati dal Raffaello Travel Group, Hospitality Partner dell'evento con proposte per visitare le Marche e Pergola durante la Fiera: itinerari gourmet che permetteranno di vivere l'esperienza autentica della Fiera e dei suoi sapori. Il "matrimonio" fra i Maccheroncini di Campofilone e il Tartufo Bianco. Il Pergola Truffle Show, i cooking show condotti dagli chef marchigiani con una stella Michelin: Pierpaolo Ferracuti, Enrico Mazzaroni, Davide Di Fabio, Stefano Ciotti, Nikita Sergeev ed Errico Recanati. Domenica 1 ottobre alle ore 16.00 il concerto in Piazza Fulvi di Bandabardò "Se mi rilasso collasso" un libro suonato con la partecipazione di Giobbe Covatta. Sempre domenica, ma alle ore 17.00 al Teatro dei Golosi il "Premio Guzzini alla carriera" a Livia e Alfonso Iaccarino chef due stelle Michelin un secondo premio sarà invece consegnato domenica 15 alle ore 17.00 allo chef marchigiano Lucio Pompili. "Attendiamo migliaia di visitatori – ha dichiarato Simona Guidarelli Sindaco di Pergola – per un'edizione 2023 della nostra Fiera che ha visto impegnata tutta la macchina comunale cui va il mio personale ringraziamento, poiché organizzare una manifestazione come questa è tutt'altro che facile". "Questa edizione è la rinascita della nostra Fiera – ha dichiarato Sabrina Santelli Assessora con delega al Turismo e Attività Produttive del Comune di Pergola – e consentirà di rendere tangibili i numeri importantissimi che caratterizzano il legame fra Pergola e il suo Tartufo Bianco Pregiato. Un testimonial eccezionale vero e proprio fulcro sul quale strutturare una progettualità economica, imprenditoriale turistica e ricettiva. Un modello culturale di rinascita che possa coinvolgere tutti gli strati della società partendo proprio dal mondo della scuola. Allo stesso tempo il Tartufo Bianco Pregiato di Pergola permette attività di rete come quella ormai consolidata con l'Automobile Club d'Italia. Un programma quello di questa edizione ricchissimo di eventi che vedranno la partecipazione di personaggi di spicco del mondo del food and beverage". "Siamo felici di ospitare la presentazione di questa iniziativa – ha sottolineato il Presidente di Camera di Commercio Marche Gino Sabatini – ottima per diversi motivi: innanzitutto perché incentrata su una delle più prestigiose eccellenze marchigiane. Abbiamo una realtà regionale di produttori davvero di tutto rispetto che meriterebbero, e trarrebbero vantaggio, dall'essere promossi in modo unitario. Grazie al tartufo possiamo inoltre veicolare il patrimonio enogastronomico dei nostri territori a partire dal Maccheroncino di Campofilone, presente nei ristoranti italiani di tutto il mondo, cosa che avviene perfettamente nella manifestazione del Comune di Pergola che coinvolge le stelle della cucina marchigiana, i nostri chef. Questo evento dedicato al tartufo bianco, grande attrattore per ospiti da tutta Italia e, perché no, dall'estero si colloca nel primo autunno consentendo di destagionalizzare l'offerta turistica, che è un obiettivo verso cui la strategia promozionale marchigiana giustamente tende. Si aggiunga a tutto ciò l'importanza della presenza e del supporto di una famiglia e di una realtà imprenditoriale importante, come quella di Guzzini leader mondiale sul fronte della sostenibilità e dell'attenzione ai territori da tutti i punti di vista". "Siamo da sempre un'impresa legata al territorio – ha dichiarato Domenico Guzzini Presidente della Holding Fiamag – e abbiamo accolto di buon grado l'invito alla XXVI edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola. Quest'anno premieremo con due opere dell'artista marchigiano Ermenegildo Pannocchia Livia e Alfonso Iaccarino genitori della cucina mediterranea e Lucio Pompili uno chef marchigiano che ha fatto grandi le Marche della ristorazione nel mondo da ormai diversi decenni". "Un matrimonio ben riuscito quello fra i Maccheroncini di Campofilone e il Tartufo Bianco – ha rimarcato Ercole D'Ercoli Assessore con delega al Turismo del Comune di Campofilone – e non vediamo l'ora di assaggiare questo grande incontro nelle prossime settimane". "Aci sposa questa progettualità – ha dichiarato Antonella Mati Direttrice ACI Pesaro – con la convinzione che l'esperienza delle parate con le auto storiche sia perfettamente integrabile con un modello di sviluppo del turismo esperienziale che vede nel tartufo il suo elemento catalizzatore". "Una grande operazione di destagionalizzazione – ha concluso Marco Bruschini direttore ATIM – che si allinea perfettamente alle nostre strategie. Settembre dal punto di vista turistico da segnali incoraggianti e un evento come questo può tirare la volata a tutto il nostro sistema turistico marchigiano".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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paoloxl · 6 years
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7 gennaio 1978: Accalarentia
Roma, 7 Gennaio del 1978, ore 18,20: cinque militanti del Fronte della  Gioventù escono dalla sede dell'Msi di via Acca Larentia 28, nel  quartiere Appio Latino, lasciando un biglietto sul tavolo  "Siamo a  Prati, ci vediamo domani".  Acca Larentia  è tristemente famosa in quegli anni, per i numerosi   attacchi squadristi che troppe volte  sono partiti proprio da quella   sede.  Fuori, ad attendere i neofascisti,  un gruppo di cinque o sei persone  che, appena vede aprirsi la porta, apre immediatamente il fuoco. Franco Bigonzetti, studente di 20 anni, rimane ucciso sul colpo; tre  riescono a fuggire e a rientrare nella sede, dotata di porta blindata.  L'ultimo militante, Francesco Ciavatta, diciottenne,  viene ferito e  tenta di fuggire attraverso una scalinata situata a lato della sezione.  Viene però colpito nuovamente alla schiena e morirà in ambulanza.  Alcuni giorni dopo l'azione viene rivendicata tramite una cassetta,  fatta trovare accanto ad una pompa di benzina, da un giovane con la voce  contraffatta a nome dei "Nuclei Armati di Contropotere Territoriale". « Un nucleo armato, dopo un'accurata opera di controinformazione e  controllo alla fogna di via Acca Larenzia, ha colpito i topi neri  nell'esatto momento in cui questi stavano uscendo per compiere  l'ennesima azione squadristica. Non si illudano i camerati, la lista è  ancora lunga. Da troppo tempo lo squadrismo insanguina le strade  d'Italia coperto dalla magistratura e dai partiti dell'accordo a sei.  Questa connivenza garantisce i fascisti dalle carceri borghesi, ma non  dalla giustizia proletaria, che non darà mai tregua. Abbiamo colpito  duro e non certo a caso, le carogne nere sono picchiatori ben conosciuti  e addestrati all'uso delle armi. »   Nelle ore successive al raid antifascista centinaia di missini romani  (sono presenti tra gli altri Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri,  Francesca Mambro e Valerio Fioravanti) si radunano sul luogo. Una  telecamera del Tg1 inizia a riprendere l'ingresso della sede,   inquadrando i volti dei giovani neo-fascisti, che aggrediscono il   giornalista, provocando così una carica da parte delle forze   dell'ordine.  Nel caos creato da un fitto lancio di lacrimogeni, tra le fila dei neofascisti spuntano spranghe e pistole, qualcuno spara.  Il capitano dei Carabinieri Edoardo Sivori punta la pistola ad altezza  d'uomo, ma l'arma si inceppa. Toglie dalle mani di un suo attendente   un'altra pistola e spara con quella, centrando in piena fronte il   diciannovenne Stefano Recchioni, che morirà due giorni dopo in ospedale,  provocando l'ira dei neofascisti che daranno vita a tre giorni di   scontri e guerriglia in molte città italiane. Dei cinque imputati Daniela Dolce è tutt'ora latitante, Mario Scrocca si  suiciderà in carcere, mentre Fulvio Turrini, Cesare Cavallari e  Francesco de Martiis saranno assolti per insufficienza di prove. Nella miglior tradizione italiana il comandante Sivori verrà invece condannato per "eccesso colposo di legittima difesa".
La vicenda giudiziaria legata ad Acca Larentia sarà lunga e senza   risoluzione: gli unici accusati del duplice omicidio sono cinque   militanti di Lotta Continua, secondo le dubbie rivelazioni di Livia, ex br pentita che afferma di averli visti partecipare ad una riunione in   cui veniva decisa la firma per rivendicare il raid.
L'aggressione del 7 gennaio avrà inoltre un ulteriore seguito: il 28  febbraio, anniversario della morte di Mikis Mantakas, alcuni membri dei  Nar, guidati da Valerio Fioravanti, decidono di farsi vendetta. Con  alcune auto si avvicinano a Piazza S.Giovanni Bosco, luogo di ritrovo  per molti compagni della zona. Irrompono nella piazza, facendo fuoco.  Viene colpito al torace Roberto Scialabba, militante di Lotta Continua  di 24 anni, poi giustiziato, mentre è disteso a terra, dallo stesso   Fioravanti con due colpi alla nuca. Poche ore dopo i Nar rivendicheranno  l'attentato con una telefonata al Messaggero, affermando di aver   vendicato Acca Larentia.
10 gennaio 1978, 93.400 Radio Onda Rossa  - "Compagni, non  scandalizziamoci, è inutile stare lì a mascherarci: siamo di fronte a un  momento di antifascismo"
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