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#Francesco La Rosa
queerographies · 1 year
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[Sensi migranti][Stefano Candellieri][Davide Favero]
L’obiettivo delle giornate di studio/performance è stato quello di sensibilizzare e aumentare la conoscenza/competenza dei partecipanti relativamente ai fenomeni di indebolimento identitario, nel senso che dà Vattimo al termine, fenomeni sempre più riscon
Susan Sontag con Note su “Camp”, Gender Trouble di Judith Butler, la Teoria Queer con le sue sfide all’identità di genere, il lavoro decostruzionista di Derrida, poststrutturalista di Foucault e soprattutto quello semioanalitico di Kristeva sono stati gli assi culturali portanti in cui si sono inscritte le giornate di studio. Si è cercato di porre in comunicazione la metapsicologia junghiana,…
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koufax73 · 2 months
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Fabrizio De André: non ci sono strade semplici #sottotraccia
Come da tradizione (recente) dedichiamo agosto alla lettura: per il 2024 abbiamo deciso di ripubblicare una serie di pagine tratte dal volume “Italia d’autore” (Arcana, 2019), dedicato ai grandi cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana. La discografia ufficiale di Fabrizio De André ha inizio nel 1966 con Tutto Fabrizio De André: si tratta dell’esordio su lp di un cantautore che…
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onoranzetriolo · 1 year
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è mancata Paola Iracà Smeraldi
Ne danno il triste annunzio il marito Giuseppe, il figlio Roberto con la moglie Rosa Caracciolo, i fratelli: Piero e Francesco con la moglie Nicoletta Albano, le sorelle Francesca ved. Guida, Mariella con il marito Paolo Di Matteo e Cecilia ved. Savoia, i nipoti ed i parenti tutti. I Funerali avranno luogo domani martedì 4 c.m. alle ore 17:00 nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria di Porto…
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gruppocompatto · 1 year
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Team Nibali: a Sigonella la presentazione della squadra in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni dell'Aeronautica Militare
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diceriadelluntore · 1 month
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Cose Olimpiche
Premessa: vorrei togliere dalle gigantesche spalle di Charles Pierre de Frédy, barone di Coubertin la frase che sostiene "l'importante non è vincere, è partecipare": in realtà a pronunciare questa frase fu il vescovo anglicano Ethelbert Talbot, della diocesi di Bethlehem, Central Pennsylvania, durante una cerimonia di saluto ai partecipanti ai Giochi di Londra 1908, il 24 giugno, nella cattedrale di Saint Paul. Lui si limitò a citarla il giorno dopo, chiarendone la fonte, in un banchetto. Il motto olimpico, voluto da De Coubertin ma ideato da un altro religioso, Henri Didon è un altro, dal significato del tutto opposto: «Citius, altius, fortius», «Più veloce, più alto, più forte».
Multidisciplinarietà Rosa: le 40 medaglie vengono da 20 discipline diverse, delle 12 d'oro 7 sono state vinte da atlete, 2 da coppie miste (la prima assoluta della storia olimpica nella prova dello Skeet Misto). I grandiosi velisti Caterina Banti e Ruggero Tita sono gli unici della nostra spedizione ad aver confermato l'oro di Tokyo.
Legni: Sono 25 i quarti posti nelle competizioni olimpiche dell’Italia. Dietro di noi la Francia con 19, gli Stati Uniti con 18 e la Gran Bretagna con 17. A cui vanno aggiunti altri 26 tra quinti e sesti posti. Un segnale prezioso, che dimostra una generale competitività del movimento sportivo, ma che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per alcuni episodi.
Rivolte Eleganti: la protesta del Settebello, la Nazionale Maschile di Pallanuoto, rimarrà nella storia Olimpica. Alla presentazione degli inni prima della Semifinale per i posti dal 5° all'8° contro la Spagna, la squadra si è presentata di spalle alla giuria arbitrale
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Poi per i primi 4 minuti della partita con la Spagna ha tenuto un giocatore sempre nel proprio angolo di metà campo, a simboleggiare una espulsione. Questo perché nella partita dei Quarti contro l'Ungheria, una decisione inspiegabile del primo arbitro ha punito per fallo violento per 4 minuti un giocatore, Francesco Condemi: è stato giudicato infatti violento un contatto naturale di Condemi, che si preparava a nuotare in attacco, con un ungherese. La decisione ha annullato il 3-3 italiano scaturito in quella azione, dato un rigore all'Ungheria, trasformato (punteggio quindi 2-4) e costretto l'Italia a giocate 4 minuti, metà di uno dei 4 tempi della partita, con un uomo in meno. La partita finirà 9-9, perderemo ai rigori.
Leggende: L'unico atleta delle Olimpiadi moderne ad aver vinto per 5 edizioni consecutive l'oro, nella Lotta Greco Romana categoria Super Massimi, battendo il record detenuto da 4 leggende sportive americane: Al Oerter, Carl Lewis e Michael Phelps. Mijaín López, lottatore cubano, appena terminato il suo incontro si è tolto le scarpe, annunciando il suo ritiro, dopo una carriera inimitabile (tra l'altro, 5 volte campione del Mondo, 5 ori ai Panamericani)
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Insegnamenti: Kimia Yousofi, velocista afghana, ha corso la sua batteria dei cento metri in 13"42, tempo nemmeno modesto, ma alla fine della sua prova, girando il suo numero di partenza ha mostrato queste parole:
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Educazione, Sport (scritto in verde, che si legge a malapena) e I nostri diritti. I 6 atleti afghani presenti a Parigi, 3 donne e 3 uomini, sono stati selezionati non dal governo afghano dei taliban ma da un Comitato olimpico afghano in esilio. Tanto che “Soltanto tre atleti maschili rappresentano l'Afghanistan” ha dichiarato qualche settimana fa un portavoce dei taliban. Perchè tra le molte cose vietate alle donne, anche lo sport non può essere praticato.
Onlyfans: l'asticella colpita dalla "generosità" del saltatore Anthony Ammirati che lo ha estromesso dalla Finale del Salto con l'Asta (per una di quelle serie di coincidenze linguistiche da capogiro) non ha affatto scatenato le polemiche sulla ipersessualizzazione di un atleta. Cosa che, per certi versi in maniera molto coerente, ha spinto le giocatrici di Beach Volley Brasiliane (oro alla fine del Torneo) a giocare così:
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in pantaloncino, mentre le loro avversarie canadesi in finale si sono presentate così:
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Argentini: prima delle Olimpiadi, Julio Velasco ha perso il fratello maggiore, Raul, più anziano di lui di sei anni (72 Julio, 78 Raul). Ne ha anche un altro, Luis, che giovanissimo fu arrestato durante la Dittatura di Vileda, e per cinque mesi irrintracciabile. La famiglia, sconvolta, pensò ad un ennesimo caso di desaparecido. Invece dopo 5 mesi, dopo che subì torture indicibili e numerose simulazioni di fucilazioni, Luis fu riconsegnato alla famiglia. E la prima cosa che raccontò ai fratelli fu questa: "Quando mi stavano torturando, c'era un prete nella stanza. Distrutto dal dolore, a mezza voce gli dico <<Padre ma lei è contento di far parte di tutto questo?>>. Il prete restò in silenzio ed uscì dalla sala". Questo per dire di che pasta sono fatti i Velasco. Le cui prime parole dopo un'impresa stratosferica (5 partite vinte su 5, 15 set vinti, solo 1 perso, record assoluto in una Olimpiade, prima squadra Europea campione Olimpica nella pallavolo femminile dal 1988) sono state rivolte: alle ragazze che hanno giocato, a quelle che non c'erano per infortunio, al movimento della pallavolo femminile che "sta alle ragazze come il calcio ai ragazzi". Nessuna sfida personale, nessun cerchio che si chiude. Un grande uomo di sport, Julio Velasco.
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Hey! 👋 I was wondering if you know where I could find a list of which of Claudia's films she wasn't dubbed in? I feel like every time I look one up it turns out she was dubbed and I want to hear her real voice!! 😂
Hello! Thank you very much for asking 😊 I actually looked for a specific list but there is none on the net, but since I saw most of her films I put the list here.
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Note: In her first appearances in Italian films, Claudia had few lines but they always had to dub her because she still had a French accent.
List of films with CC's own voice:
1.- Upstairs and downstairs (1959)
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British film directed by Ralph Thomas, her appearance is short, she plays an Italian called Maria.
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2.- Les Lions Sônt Làches (1961)
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Here Claudia was in all her glory and was her first film as the protagonist. French film directed by Henri Verneuil, Claudia played the Parisian Albertine Ferran and we can hear her with her own voice.
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3.- Cartouche (1962)
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French film directed by Philippe de Broca and again Claudia in all her glory plays Venus in her own voice.
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4.- 8 1/2 (1963)
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Italian film directed by Federico Fellini and by his orders he wanted Claudia's natural voice without dubbing, in fact, Claudia plays herself. It is Claudia's first Italian film where her voice is not dubbed.
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5.- La ragazza di Bube (1964)
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Italian film directed by Luigi Comencini, it was a great success in Japan. Claudia plays Mara Castellucci.
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6.- Circus World (1964)
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American film directed by Henry Hathaway. Claudia plays Toni Alfredo.
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7.- Gli indifferenti (1964)
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Italian film directed by Francesco Maselli, script by Alberto Moravia. Claudia plays Carla.
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8.- Il Magnifico Cornuto (1964)
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Italian film directed by Antonio Pietrangeli. Claudia plays Maria Grazia.
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9.- Sandra (1965)
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Italian film directed by Luchino Visconti. CC plays Sandra Dawdson.
10.- Blindfold (1966)
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American film directed by Philip Dunne. CC plays Vicky Vincenti, an Italian showgirl.
11.- Lost Command (1966)
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American film directed by Mark Robson. CC plays Aicha Mahidi.
12.- The Professionals (1966)
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American film directed by Richard Brooks. CC plays Maria Grant.
13.- The Queens (1966)
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Scene from 'Le Fate: Armenia', directed by Mario Monicelli. CC plays Armenia.
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14.- Una Rosa Per Tutti (1966)
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Italian film shot in Brazil, directed by Franco Rossi. CC plays Rosa.
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15.- Don't Make Waves (1968)
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American film directed by Alexander Mackendrick. CC plays Laura Califatti.
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16.- A Fine Pair (1968)
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Italian-American film directed by Francesco Maselli. CC plays Esmeralda Marini.
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Here is a forum where they discuss about CC's dubbing in "Once Upon a Time in the West" (1968 directed by Sergio Leone) and I can personally say that it is not CC's voice, Leone shouldn't have dubbed her 😐.
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From the 70's onwards, CC's movies are with her original voice. All these movies can be found on VK or OK.RU.
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princesssarisa · 6 months
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Opera on YouTube 3
Il Barbiere di Siviglia (The Barber of Seville)
Mario Lanfrachi studio film, 1965 (Sesto Bruscantini, Valeria Mariconda, Ugo Benelli; conducted by Alberto Zedda; no subtitles)
Jean-Pierre Ponnelle studio film, 1974 (Hermann Prey, Teresa Berganza, Luigi Alva; conducted by Claudio Abbado; English subtitles)
New York City Opera, 1976 (Alan Titus, Beverly Sills, Henry Price; conducted by Sarah Caldwell; English subtitles)
Arena Sferisterio, 1980 (Leo Nucci, Marilyn Horne, Ernesto Palacio; conducted by Nicola Rescingo; no subtitles)
Teatro Real de Madrid, 2005 (Pietro Spagnoli, Maria Bayo, Juan Diego Flórez; conducted by Gianluigi Gelmetti; Arabic subtitles)
Teatro la Fenice, 2008 (Roberto Frontali, Rinat Shaham, Francesco Meli; conducted by Antonino Fogliani; Italian subtitles)
Royal Opera House, Covent Garden, 2009 (Pietro Spagnoli, Joyce DiDonato, Juan Diego Flórez; conducted by Antonio Pappano; English subtitles)
Vienna State Opera, 2019 (Rafael Fingerlos, Margarita Gritskova, Juan Diego Flórez; conducted by Evelino Pidó; English subtitles)
Arena di Verona, 2022 (Leo Nucci, Nino Machaidze, Dmitry Korchak; conducted by Daniel Oren; English subtitles)
Garsington Opera, 2023 (Johannes Kamler, Katie Bray, Andrew Stenson; conducted by Douglas Boyd; English subtitles)
Rigoletto
Wolfgang Nagel studio film, 1977 (Rolando Panerai, Franco Bonisolli, Margherita Rinaldi; conducted by Francesco Molinari-Pradelli; Japanese subtitles)
Metropolitan Opera, 1977 (Cornell MacNeil, Plácido Domingo, Ileana Cotrubas; conducted by James Levine; no subtitles)
Metropolitan Opera, 1981 (Cornell MacNeil, Luciano Pavarotti, Christiane Eda-Pierre; conducted by James Levine; no subtitles)
Jean-Pierre Ponnelle film, 1982 (Ingvar Wixell, Luciano Pavarotti, Edita Gruberova; conducted by Riccardo Chailly, English subtitles)
English National Opera, 1982 (John Rawnsley, Arthur Davies, Marie McLaughlin; conducted by Mark Elder, sung in English)
La Monnaie, Brussels, 1999 (Anthony Michaels-Moore, Marcelo Álvarez, Elizabeth Futral; conducted by Vladimir Jurowski; no subtitles)
Arena di Verona, 2001 (Leo Nucci, Aquiles Machado, Inva Mula; conducted by Marcello Viotti; Italian subtitles)
Zürich Opera house, 2006 (Leo Nucci, Piotr Beczala, Elena Mosuc; conducted by Nello Santi; no subtitles)
Paris Opera, 2016 (Quinn Kelsey, Michael Fabiano, Olga Peretyatko; conducted by Nicola Luisotti; English subtitles)
Teatro Massimo, 2018 (George Petean, Ivan Ayon Rivas, Grazia Schiavo; conducted by Stefano Ranzani; English subtitles)
Così Fan Tutte
Vaclav Kaslik studio film, 1969 (Gundula Janowitz, Christa Ludwig, Luigi Alva, Hermann Prey; conducted by Karl Böhm; English subtitles)
Jean-Pierre Ponnelle studio film, 1988 (Edita Gruberova, Delores Ziegler, Luis Lima, Ferruccio Furlanetto; conducted by Nikolaus Harnoncourt; English subtitles) – Act I, Act II
Teatro alla Scala, 1989 (Daniela Dessì, Delores Ziegler, Josef Kundlak, Alessandro Corbelli; conducted by Riccardo Muti; Italian subtitles) – Act I, Act II
Théâtre du Châtelet, 1992 (Amanda Roocroft, Rosa Mannion, Rainer Trost, Rodney Gilfry; conducted by John Eliot Gardiner; English subtitles)
Vienna State Opera, 1996 (Barbara Frittoli, Angelika Kirschlager, Michael Schade, Bo Skovhus; conducted by Riccardo Muti; English and Italian subtitles)
Teatro Comunale di Ferrara, 2000 (Melanie Diener, Anna Caterina Antonacci, Charles Workman, Nicola Ulivieri; conducted by Claudio Abbado; no subtitles)
Zürich Opera House, 2000 (Cecilia Bartoli, Liliana Nikiteanu, Roberto Saccá, Oliver Widmer; conducted by Nikolaus Harnoncourt; no subtitles) – Act I, Act II
Opera Lyon, 2007 (Maria Bengtsson, Tove Dahlberg, Daniel Behle, Vito Priante; conducted by Stefano Montanari; French subtitles)
Salzburg Festival, 2009 (Miah Persson, Isabel Leonard, Topi Lehtipuu, Florian Boesch; conducted by Adam Fischer; English subtitles)
Zürich Opera House, 2009 (Malin Hartelius, Anna Bonitatibus, Javier Camarena, Ruben Drole; conducted by Frans Welser-Möst; English subtitles)
Aïda
San Francisco Opera, 1981 (Margaret Price, Luciano Pavarotti; conducted by Luis Garcia Navarro; no subtitles)
Metropolitan Opera, 1985 (Leontyne Price, James McCracken; conducted by James Levine; English subtitles) – Act I, Act II, Act III, Act IV
Teatro alla Scala, 1986 (Maria Chiara, Luciano Pavarotti; conducted by Lorin Maazel; English subtitles)
Metropolitan Opera, 1989 (Aprile Millo, Plácido Domingo; conducted by James Levine; English subtitles)
Teatro Comunale di Busseto, 2001 (Adina Aaron, Scott Piper; conducted by Massimiliano Stefaneli; Italian subtitles)
St. Margarethen Opera Festival, 2004 (Eszter Szümegi, Konstantin Andreev; conducted by Ernst Marzendorfer; English subtitles)
Metropolitan Opera, 2012 (Liudmyla Monastyrska, Roberto Alagna; conducted by Fabio Luisi; Russian subtitles)
Tbisili State Opera, 2017 (Maqvala Aspanidze, Franco Tenelli; conducted by Marco Boemi; Russian subtitles)
Teatro Colón, 2018 (Latonia Moore, Riccardo Massi; conducted by Carlos Vieu; Spanish subtitles)
Teatro la Fenice, 2019 (Roberta Mantegna, Francesco Meli; conducted by Riccardo Frizza; French subtitles)
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mucillo · 8 months
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Brace - C.S.I.
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Chi è Ginevra di Marco
Ginevra Di Marco: «Abbiamo bisogno di donne guerriere che dicono no al dominio maschile»
Gli esordi con i CSI, la storica band di Giovanni Lindo Ferretti. Le collaborazioni e gli incontri con musicisti, con scienziate come Margherita Hack, scrittori come Luis Sepúlveda e poeti come Franco Arminio. La vocalist porta in tournée tre spettacoli, tra suoni e parole
Ginevra Di Marco, lo spettacolo “Donne guerriere” rende omaggio a due donne del passato, Caterina Bueno e Rosa Balistreri, esponenti fondamentali della cultura popolare italiana. Cosa l’ha colpita della loro storia?
«È uno spettacolo che nasce da un'idea di Francesco Magnelli, che condivido sul palco con lui, con Andrea Salvadori e l’attrice Gaia Nanni. Raccontiamo la storia di Rosa Balistreri e Caterina Bueno, due figure fondamentali della scena folk italiana degli anni Sessanta, che in qualche modo hanno cambiato il loro destino».
Perché erano due donne guerriere?
«Hanno ribaltato un destino prefissato da altri, si sono imposte in una cultura assolutamente dominata dagli uomini, sono un bell’esempio da studiare. Hanno fatto della loro arte un grande atto politico, perché la politica si fa con le scelte più che con le parole. Erano due persone che venivano da due realtà completamente diverse: Caterina altolocata, figlia di artisti stranieri, trapiantata in Toscana, a un certo punto ha sentito stretto quel mondo così ben strutturato e ha voluto mescolarsi con i contadini e gli operai, è andata nelle campagne toscane a conoscere i canti che senza il suo apporto sarebbero stati dimenticati. Invece Rosa veniva dalla Sicilia più nera, più povera, più disastrata. Ha avuto una vita piena di dolori indicibili, di grandissime sofferenze. E invece è riuscita a emergere, a farsi rispettare da tutta l'intellighenzia culturale dell'epoca. Due bellissime figure insomma, che raccontiamo con grande passione».
Oggi c’è ancora bisogno di donne guerriere?
«Le donne guerriere sono tutte coloro che senza distinzione di ceto età cultura si oppongono a un destino prefissato da altri, che credono nel proprio sogno e lottano per realizzarlo. Tutte coloro che riescono a dire no al dominio maschile, nel nostro tempo ancora molto forte».
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ossimoro7 · 10 months
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Uomini inferiori,
un vero uomo rispetta, perché l'amore puo finire, senza togliere la vita.
Ossimoro
Teresa Spanò 2 Gennaio Giulia Donato 4 Gennaio Martina Scialdone 13 Gennaio Oriana Brunelli 14 Gennaio Teresa Di Tondo 15 Gennaio Alina Cristina Cozac 22 Gennaio Giuseppina Faiella 28 Gennaio Yana Malayko 1 Febbraio Margherita Margani 4 Febbraio Antonia Vacchelli 6 Febbraio Melina Marino 11 Febbraio Santa Castorina 11 Febbraio Cesina Bambina Damiani 12 Febbraio Rosina Rossi 16 Febbraio Chiara Carta 18 Febbraio Sigrid Grober 19 Febbraio Maria Luisa Sassoli 23 Febbraio Giuseppina Traini 25 Febbraio Caterina Martucci 1 Marzo Rosalba Dell’Albani 4 Marzo Iolanda Pierazzo 6 Marzo Iulia Astafieya 7 Marzo Rossella Maggi 8 Marzo Petronilla De Santis 9 Marzo Rubina Kousar 9 Marzo Maria Febronia Buttò 10 Marzo Pinuccia Contin 16 Marzo Francesca Giornelli 28 Marzo Agnese Oliva 29 Marzo Zenepe Uruci 30 Marzo Carla Pasqua 31 Marzo Alessandra Vicentini 31 Marzo Sara Ruschi 13 Aprile Brunetta Ridolf 13 Aprile Rosa Gigante 18 Aprile Anila Ruci 19 Aprile Stefania Rota 21 Aprile Barbara Capovani 23 Aprile Wilma Vezzaro 25 Aprile Antonella Lopardo 2 Maggio Rosanna Trento 3 Maggio Danjela Neza 6 Maggio Jessica Malaj 7 Maggio Anica Panfile 21 Maggio Yirel Natividad Peña Santana 27 Maggio Ottavina Maestripieri 1 Giugno Giulia Tramontano 1 Giugno Pierpaola Romano 1 Giugno Giuseppina De Francesco 8 Giugno Maria Brigida Pesacane 8 Giugno Floriana Floris 9 Giugno Cettina De Bormida 10 Giugno Rosa Moscatiello 12 Giugno Svetlana Ghenciu 19 Giugno Margherita Ceschin 24 Giugno Laura Pin 28 Giugno Maria Michelle Causo 28 Giugno Ilenia Bonanno 6 Luglio Benita Gasparini 19 Luglio Mariella Marino 20 Luglio Norma 22 Luglio Vera Maria Icardi 24 Luglio Marina Luzi 25 Luglio Angela Gioiello 28 Luglio Mara Fait 28 Luglio Sofia Castelli 29 Luglio Iris Setti 6 Agosto Maria Costantini 9 Agosto Celine Frei Matzohl 13 Agosto Anna Scala 17 Agosto Vera Schiopu 19 Agosto Francesca Renata Marasco 28 Agosto Rossella Nappini 4 Settembre Marisa Leo 6 Settembre Nerina Fontana 16 Settembre Cosima D’Amato 20 Settembre Maria Rosa Troisi 20 Settembre Rosaria Di Marino 20 Settembre Liliana Cojita 21 Settembre Manuela Bittante 25 Settembre Anna Elisa Fontana 25 Settembre Carla Schiffo 27 Settembre Monica Berta 27 Settembre Klodiana Vefa 28 Settembre Egidia Barberio 30 Settembre Anna Malmusi 1 Ottobre Piera Paganelli 4 Ottobre Eleonora Moruzzi 5 Ottobre Silvana Aru 13 Ottobre Concetta Marruocco 14 Ottobre Marta Di Nardo 20 Ottobre Antonella Iaccarino 21 Ottobre Giuseppina Lamarina 24 Ottobre Pinuccia Anselmino 25 Ottobre Annalisa D’Auria 28 Ottobre Etleva Kanolija 29 Ottobre Michele Faiers Dawn 1 Novembre Patrizia Vella Lombardi 14 Novembre Francesca Romeo 18 Novembre Giulia Cecchetin 18 Novembre
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Ossimoro
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la-scigghiu · 1 year
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....se la poesia s'intreccia alla musica si vola! 🦋
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Amore, s'io fossi aria le tue rondini vorrei per guardarmele ogni minuto e farle volare negli occhi miei quelle rondini bianche e nere che anche mute dicono tanto: tutta la gioia di mille sere ed un momento solo di pianto Amore, mai sarò stanco di bermi tutto il tuo miele, quando ridi o quando mi parli in me si gonfiano mille vele; quando un sogno o un tuo segreto ti fan seria e sembri rubata, guizzan pesci tra i tuoi due fiori rivive l'anima mia assetata
Amore, pensa s'io avessi una torre colombaria per far posare le tue due colombe stanche di volare in aria, vederle alzarsi dritte nel cielo e atterrare fra le mie mani per carezzarle dentro ai miei oggi e baciarle fino a domani
Amore, nel mio giardino vorrei fiorisse la tua rosa perché l'anima mia si perda dove il corpo rinasce e riposa, quella rosa di primavera sempre rorida di rugiada, misteriosa come la sera balenante come una spada
Amore, colomba, fiore amore fragile e forte sfrontatezza e pudore compagna di gioia e sorte sapore amaro e dolcezza con l'arcobaleno fra le dita, vorrei perdermi nel tuo respiro vorrei offrirti questa mia vita
.🦋.
🔸Francesco Guccini
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carmy77 · 1 year
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Elenco vincitori
Concorso di Poesie, Filastrocche, Racconti e Fiabe
“Libera la fantasia” 5^ Edizione
A) Sezione Poesie e Filastrocche a tema fantasy
“Carmelo, il sedano fragola, Penelope la ragna e Riccardo, il riccio bugiardo” filastrocche inedite di Cecilia Turino – Frattaminore (NA)
“ Amore su petali di rosa” raccolta edita di poesie di Barbara Baka – Carapelle (FG)
“C’erano una volta sette nani” filastrocca inedita di Danila Pesce – Savona (SV)
Menzione Speciale a:
“Poesie, Filastrocche, Raccontini per grandi e piccini” libro edito di filastrocche e racconti brevi di Rita Giovanna Cavicchi – Castiglione dei Pepoli (BO)
Segnalazione di merito a:
“ Nonna e Paura” filastrocca inedita di Valerio Falgari – Curno (BG)
“Dimora fiabesca” raccolta edita di poesie di Maria Cristina Biasoli – Molinella (RO)
B) Poesie e Filastrocche a tema libero
“Ricomincio da t(r)e” raccolta di poesie in fase di pubblicazione di Mario Tommasini – Roma (RM)
“Alla periferia del vento” poesia inedita di Stefano Baldinu – S. Pietro in Casale (BO)
“Per voi” poesia inedita di Christian Testa – Villanterio (PV)
Menzione Speciale a:
“Filastroccando – Poesie e filastrocche di Nonnogino” raccolta inedita di poesie e filastrocche di Luigino De Francesco – Torino (TO)
Segnalazione di merito a:
“Unni a biddizza cunforta (Dove la bellezza consola)” poesia in dialetto siciliano tradotta in italiano di Lucia Zappalà -  Istrana  (TV)
  Premi Speciali
   Premio Assoluto della Critica a:
“Note dimenticate nella notte” raccolta poetica inedita di Francesco Ambrosio -  Frattamaggiore (NA)
  Premio Speciale Miglior Giovane Autore a:
“Unica salvezza” poesia inedita di Serena Cola – Meldola (FC)
     Premio Speciale per l’Operato Socio – Culturale a:
Angelo Canino, scrittore (Acri – CS) distintosi per quanto costruito artisticamente e culturalmente negli anni, vincendo tantissimi premi letterari e aderendo in varie manifestazioni di spessore. Poesia scelta come migliore dalla Giuria: “ Ppe cchilli terri (Per quei terreni)” opera inedita in dialetto calabrese tradotta in italiano.
    Premio Speciale della Giuria a:
Lucia Barabino, scrittrice (San Francesco al Campo – TO) per la sua
straordinaria capacità creativa e la sua estrema bravura mista a sensibilità nello scrivere testi per grandi e piccini. Testo scelto come migliore dalla Giuria: “L’albero nel bosco” filastrocca inedita.
“Kerstonville, segreti di contea” romanzo inedito di Silvia Turello – Siderno (RC)
C) Sezione Racconti e Fiabe a tema fantasy
“Sara e i mille mila” fiaba edita di Gabriele Missaglia – Dizzasco (CO)
“Ascoltate la biblioteca” racconto inedito di Gabriele Andreani – Pesaro (PU)
“Agata delle farfalle” fiaba inedita di Clara Guareschi – Varallo (VC)
Menzione speciale a:
“Misha l’orsetto magico” fiaba inedita di Giovanni Saia – La Spezia (SP)
  Segnalazione di merito a:
“Diario di un tirannosauro vegetariano” racconto fantasy inedito di Gabriele Di Fazio – Marino (RM)
D) Sezione Racconti e Romanzi a tema libero
“La rosa sott’acqua – Storia di una vita negata” racconto inedito di Cristina Manzo – Lecce (LE)
“La rosa bianca di Izmir – Oltre il velo della paura ” romanzo edito di Anna D’Auria – Gragnano (NA)
“Raggio di luce” romanzo edito di Matteo Molino – Milano (MI)
Menzione speciale a:
“Augustus Darius” romanzo inedito di Angelo Dario Garziano – Mazzarino (CL)
Segnalazione di merito a:
“La ragazza e il cavaliere” romanzo inedito di Cristina Mora – Luserna San Giovanni (TO)
   Premio Finalisti
“Cassandra e Isabeau” racconto inedito di Alessandra Peretti – Amandola (FM)
“L’arte di Howth (Tratto da una storia vera)” racconto inedito di Anna Ferriero – Torre del Greco (NA)
“Le avventure di Rapetta” raccolta inedita di racconti di Paola Ercole – Roma (RM)
“Il marziano Baffi Blu” filastrocca inedita di Barbara Barducco – Rivarossa (TO)
“La mia follia” monologo teatrale inedito di Rodolfo Andrei – Roma (RM)
“Il peso della solitudine” raccolta poetica di Roberta Matassa – Bari (BA)
“Anche l’ospedale è bello...se si muta in un castello” filastrocca inedita di Sergio Giovannetti – Vinci (FI)
“Il brutto anatroccolo (Favola rap) favola inedita in versi di Veruska Vertuani – Aprilia (LT)
“Era notte a Roma” racconto edito di Laura Marcucci – Roma (RM)
“La strega presuntuosa” filastrocca inedita di Caterina Giannini – Roma (RM)
“Immensa” racconto inedito di Chiara Mari – Losanna Svizzera (VD)
“Il Natale delle fiabe” filastrocca inedita di Patrizia Birtolo – Giussano (MB)
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tenebraetuae · 2 years
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Chiesa del Purgatorio
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La Chiesa Ducale del Purgatorio, Santa Maria del Suffragio, è stata costruita come cappella funeraria della famiglia Orsini tra il 1649 e il 1654, grazie ai duchi di Gravina, Don Ferdinando II Orsini e sua moglie Donna Giovanna Frangipane della Tolfa, genitori del Papa Benedetto XIII.
Il Santuario è a una navata con sette altari. Tra i numerosi quadri, si alza la grande pala d'altare sull'altare maggiore raffigurante la Madonna del Suffragio, opera di Francesco Guarino. La cappella dell’Annunciazione ospita il monumento sepolcrale di Ferdinando III Orsini. Sempre nella Chiesa, è presente un pulpito ligneo del Settecento e un organo realizzato nel 1790 ad opera di Benedetto De Rosa.
La Chiesa del Purgatorio è una perla dell’architettura religiosa posta all’imbocco della Piazza della Cattedrale per chi vi giunge da Porta San Michele. Appartiene ad una specifica categoria di edifici di culto cattolico, quella dei Monti del Suffragio, di cui si riscontra la presenza in numerose altre città in Puglia. Si tratta di Chiese dedicate al culto dei morti: le preghiere e le Sante Messe sono finalizzate alla salvezza delle anime dei defunti, assegnando al Monte del Suffragio una funzione mediatrice tra la devozione dei fedeli viventi e la conquista del regno Celeste da parte dei passati a miglior vita.
All’esterno si impone allo sguardo il portale dall’evidente impatto allegorico sormontato dai due scheletri semisdraiati, in atto, forse, del suono dell’angelica tromba della risurrezione finale. Le colonne ai lati del portone sono sostenute da orsi, il simbolo della famiglia Orsini.
Nella facciata della Chiesa si possono leggere due iscrizioni che riportano chiaramente al memento mori: “Quod tu es ego fui” Ero quello che sei, “Tu eris quod ego sum” Sarai quello che sono. Ai lati del tempio ci sono anche due insegne sormontate da Cherubini e con teschi pendenti che annunciano: “Breves dies hominis” e “Via universae carnis”, cioè I giorni dell'uomo sono brevi e Via di ogni carne. Riferendosi a che tutti percorreremo la strada della morte verso il giudizio.
Donna Giovanna fu la capostipite della costruzione, la Duchessa al suo passo lasciò concrete preziose testimonianze del proprio livello culturale con opere e architetture che costituiscono oggi l’identità di Gravina.
La Piazza Benedetto XIII rappresenta l’impronta della nobildonna del Seicento che riqualificò quel luogo aperto a strapiombo sul burrone con la costruzione della Chiesa del Sacro Monte del Suffragio, Chiesa del Purgatorio. In seguito la nobildonna avrebbe arricchito la piazza, sul lato opposto, con l’erezione della cappella di pertinenza del Monastero delle Domenicane, di cui sarebbe diventata la Badessa.
Voglio riportare peraltro, l’intensa agitazione d’anima che invase Donna Giovanna. Rimasta sola, prematura vedova e madre di sei figli tutti assegnati alla vita religiosa, divenne la donna con più potere della regione. Si dedicò con tutte le sue forze ad azioni caritatevoli e alla preghiera, maturando pian piano il desiderio di dedicarsi totalmente al Signore. La mattina del 21 novembre 1676 si confessò e assistette alla messa nella Chiesa di San Domenico, poi si recò nella Cattedrale dove restò a lungo in contemplazione davanti al Crocifisso. Dopo una lunga riflessione, bussò alla porta del Conservatorio di Santa Maria del Piede (oggi Monastero di Santa Maria delle Domenicane, vicino alla Cattedrale). A 52 anni divenne Suor Maria Battista dello Spirito Santo, lasciandosi per sempre alle spalle il mondo e la società che aveva contribuito a migliorare.
Ora che siamo nel periodo dei defunti, mi riaffiorano i riti a loro dedicati e, per associazione, mi chiedo perché la Chiesa del Purgatorio non sia più dedita al Culto Divino, ma sia diventata luogo museale, per la precisione sede del Museo Capitolare d’Arte Sacra. Oggigiorno la Chiesa viene riportata come “sconsacrata”, la prima impressione per chi, come me, è legato alle tradizioni, è di sgomento per il venir meno di un’antica consuetudine che aveva mutato una cappella di famiglia Orsini, in un luogo sacro per il popolo gravinese. Nei giorni festivi la piazza risuonava del tremore di campane proveniente dalla Chiesa Madre, Santa Maria delle Domenicane, e dal Purgatorio; le persone frequentavano le funzioni, soprattutto quelle delle prime ore del mattino; nel mese di novembre i rintocchi del mortorio contrassegnavano la larga partecipazione dei fedeli alle messe di suffragio.
Come dobbiamo interpretare la chiusura della Chiesa al culto? Nessuna delle altre Chiese del Purgatorio nel territorio risulta sconsacrata. Gli edifici sacri sono un segno visibile della presenza di Dio nella società e svolgono un ruolo di qualificazione dell’ambiente urbano, oltre a possedere evidentemente una funzione spirituale.
Certo, lo spopolamento dei centri storici e delle periferie delle città, unitamente alla crisi delle ordinazioni sacerdotali, sono da tenere in debito conto quando incidono sul regolare funzionamento delle comunità parrocchiali. Tuttavia il fenomeno della crescente assenza dei fedeli nelle Chiese, soprattutto dei giovani, è generale e non limitato agli edifici di culto dei centri storici. A tale atteggiamento è necessario che corrisponda una visione del clero meno rassegnata e più votata ad una paziente comunicazione della bellezza del messaggio cristiano. Non tutti gli ecclesiastici si mostrano rassegnati, ma la riflessione è d’obbligo quando si tratta di decretare o di ritenere in via di fatto una Chiesa non più gestibile come luogo di culto.
Tanto nelle città quanto nelle campagne i beni culturali ecclesiastici costituiscono preminenti elementi di riconoscimento culturale e di aggregazione sociale, indipendentemente dal loro specifico contenuto liturgico. In ogni caso la grave decisione di cambiare la finalità di edifici costruiti come luoghi per il culto cristiano dovrebbe coinvolgere i diversi soggetti implicati: l’intero popolo di Dio, il Vescovo, il parroco, il consiglio pastorale, gli ordini religiosi, le associazioni e i movimenti ecclesiali, le confraternite, i parrocchiani.
E’ stato fatto tutto questo? Com’è possibile che un luogo di culto cattolico così popolare a Gravina e unico sia stato chiuso da un giorno all’altro? Mi sfugge il significato vero di quella che appare una sconsacrazione senza giustificazioni e che diariamente scuote le coscienze civili e religiose gravinesi. Spero che sia una decisione non definitiva, anche se ormai perdura da svariati anni. Il popolo dei fedeli, la Chiesa, la storia e l’arte avrebbero bisogno di una spiegazione per tale decisione. I capolavori dell’arte sacra si sono fin qui salvati dal degrado e dall’oblio solo in quanto inseriti dentro il Museo Capitolare.
Preghiamo finché la casa di Dio ritorni alla sua tradizione originale e non divenga per sempre un luogo di semplice esposizione Sacra. Preghiamo finché ci ridiano ciò che ci è stato sottratto senza nessuna spiegazione di fatto e che in questi giorni si sente di più la sua mancanza.
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carmenvicinanza · 2 years
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Caterina Bueno
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Caterina Bueno, etnomusicologa e musicista che ha apportato un importante contributo alla nostra tradizione culturale, consentendo di recuperare molte canzoni popolari toscane e dell’Italia centrale, tramandate oralmente fino al ventesimo secolo.
Una ricerca che, fin dagli esordi, ha caratterizzato la sua attività di cantante, con esibizioni arricchite da esaustive presentazioni, rispettose delle fonti e finalizzate alla contestualizzazione dei canti.  Repertorio e arrangiamenti mai piegati alle logiche commerciali.
Nacque a Fiesole, il 2 aprile 1943 da Julia Chamorel, scrittrice svizzera e Xavier Bueno, pittore spagnolo. Aveva imparato a suonare la chitarra da autodidatta e, da subito, iniziato la sua attività di ricerca che l’ha portata a raccogliere e registrare centinaia di canti popolari toscani.
Ha fatto parte del Nuovo Canzoniere Italiano e delle prime sperimentazioni del gruppo Nuova Resistenza i cui spettacoli erano mélange di canzoni e brani teatrali accompagnati da notizie di storia e di cronaca.
Nel 1964, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, nello spettacolo Bella Ciao che ha debuttato ha cantato il brano che più di tutti l’ha resa celebre: Tutti mi dicon Maremma Maremma (Maremma amara), che, negli anni è stato ripreso da un gran numero di cantanti tra cui Amália Rodrigues, Gabriella Ferri, Rosa Jimenez e Gianna Nannini.
Allo stesso anno risale la sua prima incisione La brunettina – Canzoni, rispetti e stornelli toscani che ha dato l’avvio a una carriera fatta di spettacoli e tour internazionali nei maggiori folk festival.
Il suo album La veglia, del 1968, contiene il brano E cinquecento catenelle d’oro, omaggiato in seguito da Roberto Vecchioni e Francesco De Gregori.
È stata diretta da Dario Fo nello spettacolo Ci ragiono e canto in entrambe le edizioni.
Per la sua tournée del 1971, ha scritturato Francesco De Gregori che, all’epoca, era un giovane cantautore.
In quegli anni è stata protagonista coi suoi brani e la sua ricerca di varie trasmissioni radiofoniche e televisive, italiane e internazionali e tour in Europa.
Durante un’intervista radiofonica sulla Rai, nel 1977, Caterina Bueno ha dato, in diretta la notizia che si sarebbe tenuta una manifestazione pacifica contraria alla costruzione della centrale termonucleare di Montalto di Castro. Questo ha determinato la sua esclusione dalla Tv nazionale fino agli anni 2000.
Ha continuato a esibirsi in Svizzera e in Francia, mentre in Italia veniva ospitata essenzialmente in circuiti alternativi e underground. La sua musica è stata il mezzo per agire il suo impegno politico e ambientalistico.
È stata protagonista di vari documentari come Caterina raccattacanzoni del 1967, Il tempo e la memoria del 1980 e Toscana – L’ora che volge al desio, trasmesso dalla RAI nel 1983.
Resta famosa la sua esibizione, nel 1995 quando, in un concerto di raccolta fondi, si è esibita insieme a Francesco De Gregori, Giovanna Marini, Mimmo Locasciulli, Claudio Lolli e Paolo Pietrangeli nel canto anarchico Nostra patria è il mondo intero.
Nel 1997 ha pubblicato il CD Canti di Maremma e d’anarchia, distribuito come supplemento del settimanale Avvenimenti.
Nel 2001 è uscito il suo CD Canzoni paradossali e storie popolari di dolente attualità, arricchito da una dedica di Antonio Tabucchi.
Negli anni 2000 mentre si esibiva a teatro, è stata ospite delle Lezioni di indisciplina ovvero La morte del denaro e Pensiero e gesto nell’arte e nell’economia, moderate da Philippe Daverio, alla  Sapienza di Roma e al Teatro Strehler di Milano.
Ha partecipato agli storici concerti Macchie di Rosso e Note di Rosso.
Nel 2005, ha ricevuto il riconoscimento Tradizioni ed oltre e suonato all’interno della Seconda Vetrina dell’Editoria Anarchica e Libertaria, si era impegnata a partecipare anche all’edizione successiva, ma i suoi compagni di viaggio hanno suonato anche per lei, che aveva lasciato la terra il 16 luglio 2007.
Nel 2006 il Comune di Firenze l’ha premiata col Fiorino d’oro, la massima onorificenza attribuita a personalità che rappresentano in maniera originale e significativa la cultura fiorentina e toscana in Italia e nel mondo e il Comune di San Marcello Pistoiese le ha conferito la cittadinanza onoraria.
Il suo ultimo concerto si è tenuto il primo settembre 2006 a San Giuliano Terme.
Caterina Bueno ha fatto la storia della musicale popolare italiana e ancora oggi viene ignorata dal grande pubblico.
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gruppocompatto · 1 year
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Team Nibali: domenica Gran Fondo delle Madonie. Badalementi e Scibilia convocati per il raduno di Patti organizzato dal Comitato Regionale
Gara impegnativa questa domenica per il Team Nibali che sarà al via della GF delle Madonie. Badalamenti e Scibilia convocati dal comitato regionale Altimetria e Planimetria GF delle Madonie Primo week – end  di gare del mese di Aprile e impegno siciliano per il Team Nibali che domenica 2 sarà impegnato nel Giro delle Madonie – 1° Trofeo Castellana Sicula, gara promiscua che vedrà impegnati gli…
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diceriadelluntore · 4 months
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Alto Bordo
Come mi ero promesso, ogni trimestre sto recuperando un classico in lettura. Martedi ho finito di leggere La Signora Delle Camelie di Alexandre Dumas Figlio. Pubblicato nel 1848, capolavoro della letteratura dell'Ottocento, Dumas racconta la storia d'amore tra Marguerite Gautier e Armand Duval, un affresco incredibile, e dai tratti molto moderni (soprattutto per quanto riguarda il carattere e le idee di Gautier, tanto che all'epoca fece scandalo e trascinò il romanzo ad un tumultuoso successo) di quel demi monde del tempo, cioè un ambiente sociale corrotto e che ostenta gli atteggiamenti propri di un ceto elevato (lo stesso Dumas scrisse una commedia nel 1855 dallo stesso titolo, e fu lui l'inventore di questo termine).
Più che la storia, celeberrima anche perchè Dumas ne ricavò un'opera teatrale in 5 atti e Giuseppe Verdi ne musicò una versione su libretto di Francesco Maria Piave, La Traviata (1853 la prima rappresentazione) considerata il suo capolavoro e che fu tratta direttamente dalla trasposizione teatrale di Dumas e da allora una delle opere liriche più famose e rappresentate del mondo, c'è un particolare meno noto.
A fine libro Dumas scrive: "...scrissi questa storia esattamente come mi era stata raccontata. Essa ha un solo merito che le sarà contestato, quello di essere vera". Non è solo un espediente narrativo, ma è davvero la realtà: Dumas infatti si ispirò alla sua relazione con Marie Duplessin per il personaggio di Marguerite. Eccola in un bellissimo quadro dell'artista Édouard Vienot
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Nata poverissima in Normandia, fu presto abbandonata dalla madre. Il suo vero nome era Alphonsine Rose Plessis, e quando arrivò giovanissima a Parigi, lavorando come sarta, un negoziante, per cui lei lavorava, nel 1839, quando ha solo 15 anni, diviene il suo primo amante. Inizia così una scalata sociale incredibile, in pochi mesi diviene l'amante di personaggi sempre più illustri e la protagonista delle serate mondane parigine. Cambia nome in Marie Duplessis, in cui l'aggiunta del du al cognome d'origine, conferisce un tocco aristocratico, impara non solo a leggere e scrivere (arriverà ad avere una biblioteca enorme) ma anche a suonare il pianoforte, diviene l'amante di uno dei più potenti aristocratici parigini, e fece scandalo incredibile la sua relazione con Agénor de Gramont duca di Guichem, che innamorato pazzo di lei si fa vedere ovunque con Marie, tanto che la famiglia, scandalizzata dalla frequentazione di tale personaggio, gli impone di lasciare Parigi. Con Dumas, ebbe una relazione di circa un anno, dal settembre 1844 all'agosto 1845. Alexandre e Marie trascorrono un periodo insieme in campagna a Saint-Germain-en-Laye, un piccolo comune dell'Ile de France a poca distanza da Parigi (episodio che verrà replicato identico nel libro, quando Armand e Marguerite vanno a Bougival, paesino che diventerà una sorta di mito dei dintorni di Parigi per il romanzo e perché buen ritiro dei maggiori pittori impressionisti). Dumas la lascia con una famosa lettera, che esiste ancora, dopo l'ennesimo tradimento. Tra gli amanti famosi, anche il compositore Franz Listz, il conte svedese von Stakelberg, ambasciatore a San Pietroburgo e il conte Édouard de Perrégaux col quale convola a nozze a Londra nel 1846. Travolta dai debiti e soprattutto debilitata dalla tisi, muore il 3 febbraio 1847. Ai suoi funerali partecipa una folla enorme e la vendita all'incanto dei suoi beni, disposta per risarcire i numerosi creditori, vedrà i partecipanti strapparsi di mano, con morbosa attrazione, gli oggetti andati all'asta, e tra i pezzi forti le opere prime di famosi romanzi dell'epoca firmati per lei dai più grandi autori (anche questo fatto ripreso pari pari nel romanzo). Aveva passione per i gioielli, per le stole di pellicce, per i cavalli e soprattutto per le camelie, sempre presenti nel suo appartamento: spesso rosa e bianche, rosse quando non poteva ricevere i suoi amanti.
Marie Duplessis è la più famosa delle lorette: il termine fu coniato dal giornalista Nestor Roqueplan in un articolo del 20 Gennaio del 1841 su uno dei primi giornali autoprodotti, una cosiddetta Nouvelles à la main, che aveva indicato le cortigiane con un certo gusto e stile con questo termine, preso in prestito dalla Chiesa della Madonna di Loreto (Notre Dame De Lorette, nel IX arrondissement.
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Lì si radunavano le giovani donne con stile, che si contrapponevano alle grisette (le sartine), che popolavano il quartiere latino, che erano ragazze che vivevano fuori dalla famiglia che accettavano regali dagli uomini di ceto sociale più elevato, senza necessariamente prostituirsi: grisette deriva da quello di una stoffa adatta da lavoro, con la quale si confezionavano vestiti di basso valore, spesso di colore grigio. È interessante come dei toponimi indicassero in maniera elegante un mestiere che sebbene all'epoca niente affatto scandaloso, veniva "nascosto" perchè in società non si poteva dire.
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carmelagabriele · 2 years
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Classifica vincitori del Premio di Narrativa, Teatro e Poesia “Il buon riso fa buon sangue” 4^ Edizione
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Sez A) Narrativa o Teatro a tema comico
1)  “Quella rompipalle in carrozzina. Zibaldone di episodi tragicomici” romanzo edito di Elvira Trap (Genova – GE)
2) “Vacanze, che passione! e altri racconti” libro di racconti edito di Mario Trapletti (Roma – RM)
3) “Ti l’Ovvio (ovvie e meno ovvie considerazioni)” libro di racconti edito di Rossella Longo (Noicattaro – BA)
4) “Il Maracchioni vuole un testo” commedia brillante inedita di Maria Giulia Magrini (Roma – RM)
Menzione Speciale a:
“Una quarantena forzata” commedia brillante inedita di Marco Ciaramella  (Pontedera – PI)
Sez B) Poesia a tema comico
1) “ ‘O munno a’ verità” poesia in dialetto napoletano con traduzione in italiano di Francesco Lastaria (Solofra – AV)
2) “Famo du’ conti...” poesia in romanesco con traduzione in italiano di Fabio Tinalli (Olevano Romano – RM)
3) “Il Signore dei fornelli” poesia di Francesco Petrucci (Verona – VR)
4) “Pinocchio” poesia di Gianluca Repossi (Milano – MI)
Menzione Speciale a:
“ Effetti dopo un bicchiere di vino” poesia di Maurizio Laugelli (Girifalco – CZ)
“Un vampiro dal...dentista!” poesia di Alessandro Porri (Roma – RM)
Diploma d’onore a:
“Il rap del mal di testa” poesia di Mario Trapletti (Roma – RM)
 Sez C) Poesia a tema libero
1) “Scarpe rosse numero ventiquattro (memoria di un bambino morto a Buchenwald)” poesia di Stefano Baldinu (San Pietro in Casale – Bo)
2) “Solitudine ribelle” raccolta poetica inedita di Roberta Matassa (Bari – BA)
3) “ ‘E criature” poesia in dialetto napoletano con traduzione in italiano di Michele La Montagna (Acerra – NA)
4) “Fu l’incertezza” poesia di Daniele Ambrosini (Cecina – LI)
Premio per Alti Meriti Culturali  a:
“Luna” poesia di Laura Marcucci (Roma – RM)
Menzione speciale a:
“Martina” poesia in dialetto calabrese con traduzione in italiano di Saverio Macrì (Bovalino – RC)
“Andromeda” poesia di  Rosa Almanno (Orta di Atella – CE)
Premio assegnato per Merito dal Presidente di Giuria ad Autore Emergente a:
Barbara Wioletta Baka, poetessa, per la sua raccolta di liriche inedite in fase di lavorazione (Carapelle – FG).
 Premi Speciali
1) Premio Assoluto alla Carriera al dott. Andrea Santaniello (Mercogliano – AV), autore delle poesie a tema libero “Amor di madre” e “Rosse d’amore”
2) Premio Speciale della Critica all’autore Angelo Dario Garziano (Mazzarino – CL) per il racconto a tema comico “Generale d’Armata Tarzan”
3) Premio Speciale per Alti Meriti Culturali Fuori Concorso a Carmelina Petullà (Lamezia Terme – CZ) per il suo eccellente operato culturale ed in particolare per la poesia “Il miracolo della Vita”
Sez D) Narrativa o Teatro a tema libero
1)“Soliloquio della mia morte” monologo inedito di Roberto Collari (Lanusei – NU)
2)“Diversamente uguali” testo teatrale inedito di Rodolfo Andrei (Roma – RM)
3) “Quinta elementare - Sezione B” racconto inedito di Maria Rosaria Esposito (Genova – GE)
4) “Mala Jin. Tulipani nel cemento” romanzo edito di Anna D’Auria (Gragnano – NA)
Diploma d’onore a:
“Nessun gineceo si addice a quelle quattro. Canto muliebre per quattro voci ed un poeta (La metà del mondo può salvare ancora l’altra?)” commedia brillante di Giuseppe Raineri (Bergamo - BG)
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