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#Chiara La Torre
queerographies · 1 year
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[Sensi migranti][Stefano Candellieri][Davide Favero]
L’obiettivo delle giornate di studio/performance è stato quello di sensibilizzare e aumentare la conoscenza/competenza dei partecipanti relativamente ai fenomeni di indebolimento identitario, nel senso che dà Vattimo al termine, fenomeni sempre più riscon
Susan Sontag con Note su “Camp”, Gender Trouble di Judith Butler, la Teoria Queer con le sue sfide all’identità di genere, il lavoro decostruzionista di Derrida, poststrutturalista di Foucault e soprattutto quello semioanalitico di Kristeva sono stati gli assi culturali portanti in cui si sono inscritte le giornate di studio. Si è cercato di porre in comunicazione la metapsicologia junghiana,…
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curiositasmundi · 4 months
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[...]
Tutto accade nella settimana del 23 maggio quando il paese ricorda il sacrificio del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo, degli agenti di scorta, uccisi dal tritolo mafioso a Capaci.
Ribadiamo un fatto non trascurabile, l’ex direttore del Sisde è stato processato nell’indagine trattativa stato-mafia, per la mancata cattura di Bernardo Provenzano e la perquisizione mai avvenuta del covo di Totò Riina, ma è sempre stato assolto. Alcuni elementi contenuti nell’invito a comparire erano già emersi negli altri procedimenti, ma nell’indagine fiorentina ce n’è sono di nuovi che saranno oggetto dell’interrogatorio di Mori, per ora rinviato. Secondo i pm Mori era al corrente del rischio stragista avendo avuto plurime anticipazioni, ma non ha fatto niente per evitarlo.
Lo avrebbe saputo «dal maresciallo Roberto Tempesta, del proposito di cosa nostra, veicolatogli dalla fonte Paolo Bellini, di attentare al patrimonio storico, artistico e monumentale della Nazione e, in particolare, alla torre di Pisa e, successivamente, da Angelo Siino, che lo aveva appreso da Antonino Gioè, da Gaetano Sangiorgi e da Massimo Berruti (ex manager berlusconiano e poi parlamentare di Forza Italia, morto nel 2018, ndr), durante il colloquio investigativo intercorso a Carinola il 25 giugno 1993, il quale gli aveva espressamente comunicato che vi sarebbero stati attentati al Nord», si legge nell’invito a comparire.
Quello che è chiaro in maniera esplicita e sarà oggetto dell’interrogatorio, Mori è già sentito un anno fa come persona informata sui fatti, è che i pm si sono rimessi a cercare riscontri intorno alla cosiddetta pista nera che vede convergere nella strategia stragista la mafia, l’eversione neofascista, i servizi deviati e la massoneria di Licio Gelli. Una pista già battuta, ma che non ha portato giudiziariamente a nulla di accertato.
Cosa c’è nel passato che unisce i mondi e incrocia Mori? Lo dettaglia il magistrato Roberto Tartaglia (dal 2022 distaccato a palazzo Chigi), nel 2018, durante il processo sulla trattativa stato-mafia (poi naufragato con l’assoluzione) descrivendo la carriera di Mori come costantemente contro le regole.
«I risultati “inimmaginabili” ai quali siamo arrivati su vicende, risalenti, ma importanti del passato di Mori servono a definire in maniera chiara e forte la geometria di un personaggio che poteva e può compiere di tutto». Il magistrato ricordava poi la carriera di Mori al Sid allora guidato da Vito Miceli, descritto come un servizio deviato e parallelo. Con il suo brusco allontanamento da Roma che, per il pm, era da ricondurre alla vicinanza di Mori, poi scoperta, con le azioni dell’organizzazione eversiva di destra Rosa dei Venti. Una ricostruzione che resta curriculum parallelo dell’ex generale, il quale, al contrario, ha sempre rivendicato la correttezza delle sue condotte.
C’è un ultimo incrocio, un’altra coincidenza che ci porta sempre a Firenze. I magistrati vogliono capire chi c’era dietro la fuga di notizie sulle rivelazioni del pentito Salvatore Cancemi che «parlava di quelli di sopra», chiaro riferimento a Silvio Berlusconi. Lo scoop fu pubblicato da Attilio Bolzoni e Giuseppe D’Avanzo su Repubblica nel 1994.
L’allora magistrata Ilda Boccassini, ora indagata per false informazioni ai pm, perché non ha rivelato quella fonte, aveva delegato l’indagine ai Ros, al comandante, Mario Nunzella, e al suo numero due, Mario Mori. Certi nomi, come i misteri, non passano mai.
Via - Infosannio
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i decided to unite my love for maps and for OT and make a map of the distribution of OT contestants from OT 2017 - 2023 in regards to their residence* because i find it so fascinating, like yeah it does kinda follow where major urban centers concentrate but also why is there so little people in valència? so many in iruña specifically? how is that outside madrid the only other OT contestant from castile is from guadalajara from all places???
*I followed the locations from the wikipedia page; in OT it's necessary to reside in spain but you don't need to have the spanish nationality to participate so i'll add the nationalities when needed!
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below the cut i'll specify where each contestant is from, province by province, with pics of all the towns and cities !!!
A CORUÑA:
OT 2017: Pontedeume (Miriam Rodríguez), Santiago de Compostela (Roi Méndez)
OT 2018: As Pontes de García Rodríguez (Sabela Ramil)
OT 2020: Sada (Eva Barreiro)
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OURENSE:
OT 2017: Ourense (Luis Cepeda)
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BIZKAIA:
OT 2017: Bilbo (Juan Antonio Cortés)
OT 2023: Getxo (Martin Urrutia)
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NAFARROA:
OT 2017: Iruña (Amaia Romero)
OT 2018: Iruña (Natalia Lacunza)
OT 2020: Iruña (Anne Lukin, Maialen Gurbindo)
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ZARAGOZA:
OT 2023: Zaragoza (Naiara Moreno), Magallón (Juanjo Bona)
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TERUEL:
OT 2020: Alcañiz (Anaju Calavia)
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BARCELONA:
OT 2017: Sant Climent de Llobregat (Aitana Ocaña), El Prat de Llobregat (Alfred García), Gavà (Nerea Rodríguez), Montgat (Raoul Vázquez), Terrassa (Miki Núñez)
OT 2018: Esplugues de Llobregat (Carlos Right)
OT 2020: Sant Cugat del Vallès (Nick Maylo), Sant Joan Despí (Ariadna Tortosa)
OT 2023: Vallirana (Lucas Curotto, he's Uruguayan)
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ILLES BALEARS:
OT 2017: Palma (Ricky Merino)
OT 2018: Bunyola (Joan Garrido)
OT 2023: Ciutadella de Menorca (Chiara Oliver, she's half British)
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GUADALAJARA:
OT 2023: Yunquera de Henares (Omar Samba, he's half Senegalese)
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MADRID:
OT 2018: Madrid (María Villar, África Adalia, Alfonso La Cruz - he's Venezuelan)
OT 2020: Alcalá de Henares (Bruno Alves, he's Uruguayan)
OT 2023: San Fernando de Henares (Bea Fernández), Madrid (Ruslana Panchyshyna, she's Ukranian and has lived several years in the Canary Islands; in fact her accent is Canarian. I do not know which island / town and in the wikipedia page it listed her as a Madrid resident, that's why she's included here)
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CÁCERES:
OT 2017: Malpartida de Plasencia (Thalía Garrido)
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ALACANT:
OT 2018: Elx (Alba Reche)
OT 2020: Beniarrés (Samantha Gilabert)
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MURCIA:
OT 2020: Murcia (Flavio Fernández)
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GRANADA:
OT 2017: Huétor Tájar (Mimi Doblas)
OT 2023: Armilla (Paul Thin), Motril (Violeta Hódar), Ogíjares (Denna Ruiz)
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MÁLAGA:
OT 2017: Alhaurín de la Torre (Mireya Bravo)
OT 2018: Torre del Mar (Marta Sango), Málaga (Noelia Franco)
OT 2023: Mijas (Salma Díaz)
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CÓRDOBA:
OT 2020: Córdoba (Hugo Cobo), Adamuz (Rafa Romera)
OT 2023: Córdoba (Álex Márquez)
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SEVILLA:
OT 2017: Dos Hermanas (Marina Rodríguez)
OT 2018: Bormujos (Famous Oberogo, he's Nigerian)
OT 2023: Sevilla (Álvaro Mayo)
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CÁDIZ:
OT 2018: San Fernando (Julia Medina), Sanlúcar de Barrameda (Dave Zulueta)
OT 2020: Barbate (Jesús Rendón, Javy Ramírez)
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CEUTA:
OT 2020: Ceuta (Gèrard Rodríguez)
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LAS PALMAS:
OT 2018: Gáldar (Marilia Monzón)
OT 2020: Las Palmas de Gran Canaria (Eli Rosex, Nia Correia - she's half Cape Verdian)
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SANTA CRUZ DE TENERIFE:
OT 2017: San Cristóbal de La Laguna (Ana Guerra), Adeje (Agoney Hernández)
OT 2018: Adeje (Damion Frost, he's German)
OT 2023: San Cristóbal de La Laguna (Cris Bartolomé, he's half Equatorial Guinean), Santa Cruz de Tenerife (Suzete Correia, she's Sao Tomean)
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popolodipekino · 1 month
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la sfera gira lentamente
XXXV - NOCTURNO Del pueblo en fiesta, rojamente iluminado hasta el cielo, vienen agrios valses nostálgicos en el viento suave. La torre se ve, lívida, muda y dura, en un errante limbo violeta, azulado, pajizo... Y allá, tras las bodegas obscuras del arrabal, la luna caída, amarilla y soñolienta, se pone, sobre el río. El campo está solo con sus árboles. Hay un canto roto de grillo, una conversación sonámbula de aguas ocultas, una blandura húmeda, como si se deshiciesen las estrellas... Platero, desde la tibieza de su cuadra, rebuzna tristemente. La cabra andará despierta, y su campanilla insiste agitada, dulce luego. Al fin, se calla... A lo lejos, hacia Montemayor, rebuzna otro asno... Otro, luego, por el Vallejuelo... Ladra un perro... Es la noche tan clara, que las flores del jardín se ven de su color, como en el día. Por la última casa de la calle de la Fuente, bajo una roja y vacilante farola, tuerce la esquina un hombre solitario... ¿Yo? No, yo en la fragrante penumbra, celeste, móvil y dorada, que hacen la luna, las lilas, la brisa y la sombra, escucho mi hondo corazón sin par... La esfera gira, blandamente... da J. R. Jiménez, Platero y yo
Dal villaggio in festa, illuminato di rosso fino al cielo, provengono aspri valzer nostalgici nel vento lieve. La torre si vede, livida, muta e dura, in un limbo vagante di colore viola, bluastro, paglierino... E là, dietro le buie cantine del sobborgo, la luna calata, gialla e sonnolenta, tramonta sul fiume. Il campo è solo con i suoi alberi. C'è un canto spezzato di grilli, una conversazione sonnambula di acque nascoste, una mitezza umida, come se le stelle si sciogliessero... Platero, dal tepore della sua stalla, raglia tristemente. La capra sarà sveglia, e il suo campanello insiste agitato, poi dolcemente. Infine, tace... In lontananza, verso Montemayor, un altro asino raglia... Un altro, poi, presso Vallejuelo... Un cane abbaia... La notte è così chiara che i fiori del giardino mostrano il loro colore, come di giorno. Presso l'ultima casa della Calle de la Fuente, sotto un lampione rosso e ondeggiante, un uomo solitario gira l'angolo... Io? No, io nella penombra profumata, celeste, mobile e dorata, fatta dalla luna, dai lillà, dalla brezza e dall'ombra, ascolto il mio cuore profondo, senza pari... La sfera gira, dolcemente... Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
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goalhofer · 2 months
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2024 olympics Argentina roster
Archery
Mario Jajarabilla (Buenos Aires)
Athletics
Elián Larregina (Suipacha)
Nazareno Sasia (Cerrito)
Joaquín Gómez (Avallaneda)
Belén Casetta (Mar Del Plata)
Florencia Borelli (Mar Del Plata)
Daiana Ocampo (Buenos Aires)
Canoeing
Agustín Vernice (Bahia Blanca)
Brenda Rojas (San Martín De Los Andes)
Cycling
José Torres (Córdoba)
Eduardo Sepúlveda; Jr. (Rawson)
Gonzalo Molina (San Juan)
Equestrian
José Larocca; Jr. (Buenos Aires)
Fencing
Pascual Di Tella (Brooklyn, New York)
Field Hockey
Tomás Santiago (Córdoba)
Juan Catán (Buenos Aires)
Maico Casella (Buenos Aires)
Lucas Toscani (Buenos Aires)
Nicolás Della Torre (Buenos Aires)
Santiago Tarazona (Buenos Aires)
Federico Monja (Vicente López)
Tomas Domene (Córdoba)
Matías Rey (Buenos Aires)
Lucas Martínez (Buenos Aires)
Agustín Mazzilli (Lanús)
Tadeo Marcucci (Buenos Aires)
Thomas Habif (Buenos Aires)
Agustín Bugallo (San Juan)
Bautista Capurro (Buenos Aires)
Iñaki Minadeo (Buenos Aires)
Sofía Toccalino (Buenos Aires)
Agustina Gorzelany (Buenos Aires)
Valentina Raposo (Salta)
Agostino Alonso (Buenos Aires)
Agustina Albertarrio (Adrogué)
María Granatto (La Plata)
Cristina Cosentino (Buenos Aires)
Rocío Sánchez-Moccia (Buenos Aires)
Victoria Sauze (Buenos Aires)
Sofía Cairo (Buenos Aires)
María Trinchinetti (Victoria)
Lara Casas (Buenos Aires)
Juana Castellaro (Buenos Aires)
Pilar Campoy (Vicente López)
Julieta Jankunas (Córdoba)
Zoe Díaz (Buenos Aires)
Soccer
Fabricio Iacovich (La Plata)
Leandro Brey (Lomas De Zamora)
Rocco Ríos-Novo (Los Angeles, California)
Marco Di Cesare (Mendoza)
Valentín Barco (Veinticinco De Mayo)
Roberto García (Liniers)
Nicolás Valentini (Junín)
Aaron Quirós (Monte Grande)
Gonzalo Luján (Buenos Aires)
Lucas Esquivel (Santa Fe De La Vera Cruz)
Federico Redondo (Adrogué)
Cristian Medina (Moreno)
Thiago Almada (Ciudadela)
Claudio Echeverri (Resistencia)
Juan Sforza (Rosario)
Juan Nardoni (Nelson)
Ignacio Fernández (Buenos Aires)
Pablo Solari (Arizona)
Luciano Gondou (Rufino)
Abiel Osorio (Buenos Aires)
Francisco González (Ordóñez)
Santiago Castro (Ciudad Del Liberator General Don José De San Martín)
Golf
Emiliano Grillo (San Diego, California)
Alejandro Tosti (Gainesville, Florida)
Handball
Andrés Moyano (Mendoza)
Nicolás Bono (Buenos Aires)
Federico Fernández (Buenos Aires)
Federico Pizarro (Buenos Aires)
Pablo Vainstein (Buenos Aires)
Diego Simonet (Vicente López)
Pablo Simonet (Vicente López)
Ignacio Pizarro (Lanús)
Santiago Baronetto (Buenos Aires)
Lucas Moscariello (Buenos Aires)
Guillermo Fischer (Buenos Aires)
Pedro Martínez (Buenos Aires)
Gastón Mouriño (Buenos Aires)
James Parker; Jr. (Ciudad San Luis)
Leonel Maciel (Morón)
Nicolás Bonanno (Marcos Paz)
Juan Bar (Vicente López)
Judo
Sofia Fiora (Buenos Aires)
Pentathlon
Franco Serrano (Buenos Aires)
Rowing
Alejandro Colomino (Buenos Aires)
Pedro Dickson (Buenos Aires)
Sonia Baluzzo (Buenos Aires)
Evelyn Silvestro (Zárate)
Rugby
Tomás Elizalde (Buenos Aires)
Agustín Fraga (Buenos Aires)
Matteo Graziano (Buenos Aires)
Alejo Lavayén (Buenos Aires)
Joaquín Pellandini (Buenos Aires)
Tobías Wade (Buenos Aires)
Santiago Álvarez (Bahía Blanca)
Luciano González (La Rioja)
Santiago Mare (Buenos Aires)
Marcos Moneta (Buenos Aires)
Matías Osadczuk (Buenos Aires)
Germán Schulz (Córdoba)
Gastón Revol (Córdoba)
Sailing
Francisco Saubidet (Buenos Aires)
Mateo Majdalani (Buenos Aires)
Francisco Guaragna (Rufino)
Chiara Ferretti (Buenos Aires)
Catalina Turienzo (Buenos Aires)
Eugenia Bosco (Buenos Aires)
Lucía Falasca (Buenos Aires)
Shooting
Marcelo Gutiérrez (Buenos Aires)
Federico Gil (Buenos Aires)
Fernanda Russo (Córdoba)
Skateboarding
Matias Dell Olio (Mar Del Plata)
Mauro Iglesias (Buenos Aires)
Swimming
Ulises Saravia (Buenos Aires)
Agostina Hein (Buenos Aires)
Macarena Ceballos (Río Cuarto)
Table tennis
Santiago Lorenzo (Buenos Aires)
Taekwondo
Lucas Guzmán (Merlo)
Tennis
Sebastián Báez (Buenos Aires)
Francisco Cerúndolo (Buenos Aires)
Tomás Etcheverry (La Plata)
Mariano Navone (Nueve De Julio)
Máximo González (Tandil)
Andrés Malteni (Buenos Aires)
María Carlé (Tandil)
Nadia Podoroska (Alicante, Spain)
Triathlon
Romina Biagioli (Córdoba)
Volleyball
Pablo Kukartsev (Buenos Aires)
Matías Sánchez (San Juan)
Jan Martínez-Franchi (Vicente López)
Facundo Conte (Vicente López)
Agustín Loser (General Alvear)
Santiago Danani (Buenos Aires)
Bruno Lima (San Juan)
Luciano De Cecco (Santa Fe De La Vera Cruz)
Luciano Vicentín (Paraná)
Martín Ramos (Buenos Aires)
Luciano Palonsky (Buenos Aires)
Nicolás Zerba (Buenos Aires)
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vividiste · 2 years
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6 gennaio 1980, ucciso a Palermo in viale Libertà il presidente della regione Siciliana Piersanti Mattarella. Appena entrato in auto insieme con la moglie, coi due figli e con la suocera per andare a messa, un killer si avvicinò al suo finestrino e lo uccise a colpi di pistola. Il vice presidente, il socialista Gaetano Giuliano, guidò la giunta regionale fino al termine della legislatura cinque mesi dopo. Nel luogo dove è avvenuto l'omicidio, in Via della Libertà tra il numero civico 135 e il 137, è stata posta una targa in suo ricordo. Le indagini giudiziarie procedettero con difficoltà e lentezza, anche se una chiara linea interpretativa del delitto si rileva negli atti giudiziari che portarono la Procura di Palermo a quella corposa requisitoria sui "delitti politici" siciliani (le uccisioni di Michele Reina, segretario provinciale della Democrazia Cristiana, dello stesso Mattarella, di Pio La Torre e del suo autista Rosario Di Salvo) che, depositata il 9 marzo 1991, costituì l'ultimo atto investigativo di Giovanni Falcone.
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Discorso intorno alla poesia
"Una notte serena e chiara e silenziosa, illuminata dalla luna, non è uno spettacolo sentimentale? Senza fallo. Ora leggete questa similitudine di Omero:
Sì come quando graziosi in cielo rifulgon gli astri intorno della luna, e l’aere è senza vento, e si discopre ogni cima de’ monti ed ogni selva ed ogni torre; allor che su nell’alto tutto quanto l’immenso etra si schiude, e vedesi ogni stella, e ne gioisce il pastor dentro all’alma.
Un veleggiamento notturno e tranquillo non lontano dalle rive, non è oltremodo sentimentale? Chi ne dubita? Ora considerate o Lettori, questi versi di Virgilio:
Adspirant aurae in noctem, nec candida cursus luna negat, splendet tremulo sub lumine pontus. Proxima Circaeae raduntur litora terrae, dives inaccessos ubi Solis filia lucos adsiduo resonat cantu, tectisque superbis urit odoratam nocturna in lumina cedrum, arguto tenues percurrens pectine telas. Hinc exaudiri gemitus iraeque leonum vincla recusantum et sera sub nocte rudentum.
[Spirano le brezze sulla notte né la candida luna nega il percorso, il mare splende sotto tremula luce. Si sfiorano i vicini lidi della terra di Circe, dove la ricca figlia del Sole fa risuonare i boschi inaccessibili di continuo canto, nella casa superba brucia l'odoroso cedro per le luci notturne scorrendo le sottili tele col pettine vivace. Di qui si sentono i gemiti e le ire di leoni che rifiutano le catene e ruggiscono nella tarda notte.]
Che ve ne pare? Quelle cose che sono sentimentali in natura, non sono parimente e forse da vantaggio in queste imitazioni?"
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] Articolo⠸ 14.11.22 I BTS e gli ARMY : Un Viaggio della Verità (Journey of Proof) Lungo 9 Anni __ BTS EXHIBITION 2022 : PROOF __ __ Yoon Haein , Weverse Magazine ⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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I BTS e gli ARMY : Un Viaggio della Verità
(Journey of Proof) Lungo 9 Anni
__ BTS EXHIBITION 2022 : PROOF __
Yoon Haein | 14.11.2022
“È letteralmente una collezione ed archivio a tema giovinezza” ha detto Lee Hyeri, un membro dell'Ufficio BX presso la BIGHIT MUSIC, riguardo all'album Proof e la relativa Collector's Edition. “Arriva sempre un momento nelle nostre vite in cui ci fermiamo e, ripensando al passato, realizziamo – oh, quindi ero così quando avevo 20 anni o 30 anni.. -, magari in un momento che siamo sdraiati a letto e rimembriamo quei giorni”. Le parole di Lee sono riflessioni valide e fondamentali anche per tutti gli altri contenuti legati all'album, incluso il trailer di presentazione per il logo e la mostra, in quanto ognuno di essi fornisce una retrospettiva sulla musica dei BTS, un diario ed archivio di ogni giorno della loro storia, nonché uno sguardo a tutti i loro successi dal punto di vista dei ragazzi stessi.
Mentre l'album è un'antologia che narra il viaggio musicale dei BTS fino ad oggi, la BTS EXHIBITION 2022 : Proof – iniziata il 28 settembre a Seoul e poi estesa anche a Busan e a Tokyo, in Giappone - dà concretezza fisica a quei raggiungimenti. Di conseguenza, possiamo trovarvi le copertine ed i loghi dei precedenti album sotto forma di sculture, installazioni create con gli oggetti di scena dal video musicale di “Yet To Come” ed i tanti poster dei loro tour esposti attraverso video e foto. Quando si entra alla mostra, si viene accolti da quella che potremmo chiamare una prova concreta “della solidità dei BTS attraverso porte in acciaio antiproiettile” in una reception similmente allestita, riportando le parole di Kang Eun Hwa e Kim Nahyung dell'Ufficio Commerciale per i Contenuti Culturali.
La seconda sezione, chiamata Continued Space / Spazio Esteso è tappezzata di drappi bianchi e intrisa di luce - come quella che vediamo nella versione Door delle foto concept di Proof—i quali creano un'atmosfera drasticamente diversa dall'atrio d'ingresso.
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Con i messaggi scritti a mano dagli stessi membri dei BTS, gli oggetti di scena del video musicale di “Yet To Come”, le tante sculture e la musica che accompagna tutto il percorso, l'intera mostra è stata pensata come un'esplorazione di alcune delle idee contenute nell'album Proof, gettando anche luce sui concept che hanno ispirato e definito lo sfondo tematico del progetto, nonché come trasposizione concreta del messaggio dell'album in uno spazio fisico.
La History Photo Tower, allestita presso la mostra di Seoul, è una dichiarazione d'intenti ed un simbolo di ciò che la mostra vuole rappresentare. I due piani di parete, alti 7,5 metri, completamente tappezzati di foto tratte dagli album dei BTS vogliono raffigurare concretamente il percorso compiuto dal gruppo per arrivare a Proof, in una sorta di “viaggio della verità (Journey of Proof)”. Secondo Kang e Kim dell'Ufficio Cultura, quest'ultimo è il filo conduttore della mostra, nonché l'approccio che si è scelto di adottare, e la Torre Fotografica è stata pensata proprio per “offrire un colpo d'occhio sulla magnifica storia dei BTS”. Per assurdo, però, le foto esposte sono talmente grandi che è difficile assimilarle tutte, una ad una, passando di fronte alla parete fotografica, perfetta metafora di quanto straordinario e travolgente sia stato il successo ed il duro lavoro dei BTS in questi 9 anni. Così come la Collector's Edition dell'album dà una chiara idea dell'importanza dei traguardi raggiunti dal gruppo, la grandiosità delle porte in acciaio antiproiettile e l'ampia parete fotografica non danno che un'idea di quale sia effettivamente la scala e l'importanza dei loro raggiungimenti.
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I frutti dell'impegno speso dai BTS per arrivare a Proof sono esposti in diversi spazi, come ad esempio i corridoi, dove è possibile guardare i video delle dance practice proiettati sulle pareti. Kang e Kim ci hanno spiegato che i corridoi sono “ispirati alle telecamere a registrazione continua e l'idea era che tutti questi contenuti video catturassero e dessero un'idea degli strenui sforzi cui si sono sempre sottoposti i BTS”, e hanno poi aggiunto che “il fatto che le opere siano esposte in uno spazio stretto come quello dei corridoi voleva essere una metafora di come il gruppo ha anche dovuto esercitarsi in luoghi disagevoli e anticonvenzionali”. La crescita e maturazione dei ragazzi sfila letteralmente di fronte allo sguardo dei visitatori mentre la scala e dimensioni delle loro sale prove si fanno sempre più grandi, in linea con la crescente popolarità del gruppo. La mostra racchiude tutto il viaggio frenetico dei BTS in un unico spazio, enfatizzato dal messaggio lasciato sul muro da RM: “I nostri 20 anni li abbiamo vissuti con assoluta intensità”.
youtube
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Sebbene Choi abbia definito Proof “un album provvidenziale, necessario affinché i BTS potessero chiudere un capitolo e proseguire in quello nuovo”, dietro questo progetto c'è molto di più. L'obiettivo, in realtà era “dare un assaggio del nuovo capitolo nella storia dei BTS attraverso le canzoni scelte dai membri per il secondo CD, espressione dei loro gusti individuali, e l'onestà delle risposte date nelle interviste contenute nella Collector's Edition”. Similmente, nel video di “Yet To Come”, i BTS guardano con serenità ad alcuni simboli dei loro 9 anni di carriera insieme, ricontestualizzati nel presente. I ragazzi, inoltre, cantano “Il nostro momento migliore deve ancora arrivare”, facilmente interpretabile sia come un ricordo affettuoso del loro passato che come la loro volontà di continuare sul loro percorso senza mai fermarsi. A riprova di questa idea di continuo avanzamento, proseguendo nella mostra, troviamo un altro corridoio, a metà esposizione, in cui vediamo brevi video dei membri con in mano dei proiettili. Secondo quanto riferito dall'Ufficio Cultura, “i bossoli rappresentano i pregiudizi e tutte le difficoltà affrontate dal gruppo per arrivare dove è ora”, e il fatto che i visitatori stessi debbano proseguire in questa corsia per continuare la mostra è una rappresentazione spaziale concreta di come il futuro— l' “ignoto ed il nuovo”— sia “paradossalmente buio”. Lo scopo di questa sezione è esemplificare simbolicamente come “siano proprio i BTS ad illuminare questo tragitto verso l'ignoto”. Così, i visitatori hanno modo sia di lanciare uno sguardo al passato e alle origini dei BTS che di guardare ed aspettare insieme il futuro. Lee ci ha spiegato che l'album e la mostra sono intrinsecamente connessi e che questo corridoio dalle luci soffuse è stato studiato come manifesto “dell'idea che sta dietro alla mostra, ovvero permettere alle persone di toccare con mano ciò che rappresenta l'album Proof, così da averne un'esperienza ancor più completa”.
La parte più importante di questa mostra, però, è il fandom dei BTS, gli ARMY. In ogni sezione, luci erompono nelle sale immerse nella semi-oscurità, siano esse sotto forma di laser, come i raggi verdi rimbalzanti nell'atrio di ingresso, o la luminescenza che filtra attraverso passaggi aperti nello scuro Tunnel di Luce (Tunnel of Light). Secondo Kang e Kim, questa voleva essere una metafora di ciò che è venuto a crearsi tra gli ARMY ed i BTS e “l'influenza che hanno gli uni sugli altri”. Persino il più misero raggio di luce filtrata può trasformare uno spazio buio in un luogo accogliente e luminoso, esattamente come il testo di una canzone che, piano piano, si fa strada nel nostro quotidiano può darci una piccola spinta emotiva o trasmetterci l'energia sufficiente per dare una svolta alle nostre vite. Dato che l'obiettivo dell'Ufficio Cultura era “mostrare come tanti piccoli fasci di luce, riuniti insieme, possono dare vita ad un tutt'uno”, la mostra fa ampio uso di questi effetti luminosi. Gli elementi visivi, che stanno alla base della mostra, giocano molto sui concetti di luce e spazio.
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È il caso, ad esempio, delle cornici fotografiche che i visitatori possono estrarre dalla parete, della scatola luminosa che ricrea il logo di Proof in un turbinio multicolore e della panoramica sul tour negli stadi dei BTS data da una serie di video proiettati su altrettanti teli. Ritroviamo questo stesso immaginario anche nell'installazione creata con i light stick ufficiali dei BTS, le ARMY BOMB che, esposte su un'ampia parete, si illuminano e cambiano colore al ritmo di “Boy With Luv” featuring Halsey. Quest'installazione è stata “creata usando tanti esemplari di ARMY BOMB nelle loro versioni più vecchie” nello stesso modo in cui “nel 2020, in piena pandemia, le ARMY BOMB sono state collocate sugli spalti al posto del pubblico, durante il BANG BANG CON”, ci ha spiegato l'Ufficio Cultura. La mostra rivisita quell'esperienza in uno spettacolo di onde luminose mozzafiato, simbolo davvero brillante di quanto gli ARMY abbiano sempre fatto e rappresentato per il gruppo.
Choi ha spiegato che “il rilascio e le promozioni di Proof sono stati accompagnati da diversi progetti ed eventi pensati appositamente per i fan, proprio per ricordare loro quanto siano una parte fondamentale della storia dei BTS”. L'obiettivo era mostrare come gli ARMY siano sempre stati insieme ai BTS durante tutto questo Viaggio della Verità (Journey of Proof) e questo messaggio ed approccio artistico è il filo conduttore di tutta la mostra. Ad esempio, ad un certo punto, c'è una sala circolare in cui troviamo il logo dei BTS e quello degli ARMY installati uno di fronte all'altro, raffigurazione concreta di come, sebbene a volte il gruppo ed i fan sono fisicamente distanti, sono pur sempre connessi e quindi, usando le parole di Kang e Kim, “talvolta nel loro tortuoso percorso esistenziale, inevitabilmente, i BTS e gli ARMY si faranno guida gli uni per gli altri”. Il pubblico può camminare in mezzo ai due loghi, i quali sono la rappresentazione di un set di porte, provando così l'esperienza più multidimensionale dell'intera mostra.
La sala in cui sono esposti gli oggetti del video musicale di “Yet To Come” si basa su un'idea simile, con l'allestimento in bella mostra di alberi, un treno, dei container, una giostra carosello, un pianoforte, una rosa e la statua (dal MV di 'Blood Sweat and Tears'). In questo modo, gli oggetti ed i simboli visti nei vari video musicali dei BTS tornano a rivivere, dando così modo agli ARMY di ripercorrere la videografia del gruppo, seguendo passo passo le loro orme.
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Ai fan che la visiteranno, la mostra saprà richiamare alla memoria vari momenti della storia dei BTS, grazie agli oggetti esposti sperimentabili con assoluta immediatezza, e ricordare loro
il momento nelle loro esistenze in cui hanno visto i BTS per la prima volta. È proprio questa l'idea alla base di quel “Io sono stat* qui” scelto da Choi come frase simbolo di Proof, quando gliel'abbiamo chiesto. Gli ARMY sono sempre stati parte integrante dei BTS, e ora possono immergersi concretamente in quella storia grazie a questa mostra. L'intero allestimento ripropone ogni momento del percorso fatto dagli ARMY insieme ai BTS, dall'inizio fino al suo culmine: Proof.
L'anno scorso, in chiusura del concerto dei BTS a Los Angeles, RM ha detto, “Noi siamo i proiettili e voi, ragazz*, siete sempre stati la nostra prova, quindi ora siamo veramente a prova di proiettile”. Sono state proprio quelle poche, semplici parole ad ispirare l'album antologia dei BTS, secondo quanto riferito dalla BIGHIT MUSIC. I BTS sono sia il proiettile che la prova e gli ARMY fanno parte della loro esistenza fin dal primissimo giorno. Ora che il loro Journey of Proof è accessibile a tutti per essere rivisitato, grazie a questa mostra, il gruppo può segnare la linea di inizio di un nuovo viaggio.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ Twitter
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scritturacreativa-85 · 3 months
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Il Taccuino Dell'Amore
Chiara era immersa nel suo mondo di carta e inchiostro. Lavorava part-time nella libreria storica “La Torre dei Libri”, un luogo che sembrava uscito da una favola, con scaffali di legno scuro che arrivavano fino al soffitto e scale a chiocciola che portavano a balconate piene di volumi polverosi. Amava quel lavoro, anche se era solo un’occupazione temporanea per aiutarsi con le spese…
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lamilanomagazine · 4 months
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Antimafia, Colosimo: «Alle elezioni amministrative 32 impresentabili»
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Antimafia, Colosimo: «Alle elezioni amministrative 32 impresentabili». Per la Commissione Antimafia sono 32 i candidati impresentabili alle prossime elezioni amministrative. Oltre a loro, la Commissione ha segnalato anche la presenza di 13 nomi nelle liste che hanno già ricoperto il ruolo di sindaco o di componente della giunta in sette comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. A comunicare i nomi è stata la presidente della Commissione Chiara Colosimo, nel corso dell'audizione a Palazzo San Macuto. La Direzione nazionale antimafia aveva segnalato 71 nomi. Tuttavia, di questi, sono in totale 45 quelli che sono stati ritenuti dalla commissione in "conflitto" con il codice. Tra questi figurano 3 esponenti di Fratelli d'Italia: Sabatino Andreelli, candidato per il comune di Pescara e con un procedimento per accesso abusivo ad un sistema informatico; Luigi De Nittis, candidato al comune di Bari e accusato di bancarotta fraudolenta; Antonio Di Giuseppe, anche lui candidato al comune di Potenza, con un procedimento per autoriciclaggio e con la prossima udienza fissata per il 28 giugno prossimo. Tra i nomi comunicati dalla commissione, inoltre, figura anche un esponente di Forza Italia: Palmiro Ruggiero, candidato al comune di Vibo Valentia, per cui risulta emessa una sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta. E anche Andrea Giudo, candidato al comune di Lecce per la lista "UDC - Puglia Popolare", con un procedimento per corruzione. Infine, per quanto riguarda i 13 candidati in violazione del codice nei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, si tratta di: Fabio Ramundo, assessore al comune di Neviano; Rocco Luglio, sindaco del comune di Portigliola e Domenico Musolino, assessore nello stesso comune; Luigi Cirillo, assessore del comune di Torre Annunziata; Emanuele Pio Losapio, sindaco del comune di Trinitapoli, insieme a Francesco Di Natale, vicesindaco, e Maria Michela Montuori, assessora; Tommaso Andreoli, assessore del comune di San Giuseppe Vesuviano, insieme agli assessori Silvia Annunziata, Enrico Ghirelli, Marica Miranda e Nunzio Zurino.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agendaculturaldelima · 4 months
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  #ElEscenarioDelMundo
📣 PISO 1 / 9º TEMPORADA 🎭
💥 Proyecto que busca recuperar los espacios de teatro en formato corto, obras de teatro en simultáneo en un nuevo local, albergando diez obras en formato de quince minutos en horarios de noche y trasnoche.❤️🌚❤️
© Producción: Piso 1 Producciones
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📝 Programación:
🕗 8:00pm. a 10:00pm.
🎭 Sala 1: «Permitido» de Pablo Dos Reis, a cargo de Lilian Schiappa Pietra, Lía Camilo y Verónica Rova, Dirección: Haysen Percovich / Sala 2: «La última novela del Inspector Torres» de Marc Egea (España), a cargo de Claudio Calmet y Manuel Baca Solsol, Dirección: Carla Valdivia / Sala 3: «Una Familia Feliz» de Christian Ávalos, a cargo de Andrea Chuiman y Yamil Sacij, Dirección: Christian Ávalos / Sala 5: «Botella Borracha (De la verdad o el castigo)» de Esteban Rodríguez, a cargo de Gia Rosalino, Jesús Oro y Marco Ñique, Dirección: Federico Abrill. Entrada: S/.15
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🕙 10:30pm.  a 🕛 12:15am.
🎭  Sala 1: «El Chico L» de Steve La Cruz, a cargo de Daniel Menacho, Cristian Malca y Sergio Caycho, Dirección: Pamela León / Sala 2: «La Espera» de Joaquina Maldonado, a cargo de Macla Yamada y Fernando Niño, Dirección: Joaquina Maldonado / Sala 3: «Reconstrucción» de Herbert Corimanya, a cargo de Quini Gómez, Dirección: Herbert Corimanya / Sala 5: «Proyecto Secreto» de Juan Velazco, Jessica Vidal, Chiara Rodríguez, Kiara Quispe, Sergio Anchiraico y Gonzalo García, a cargo de Renato Medina Vassallo, María del Carmen Sirvas y Yaremís Rebaza, Dirección: Federico Abrill. Entrada: S/.15
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📌 TEMPORADA: Del 30 de Mayo al 29 de Junio
📆 Jueves a Sábado
🕗 8:00pm. a 🕙 10:00pm.
🕙 10:30pm.  a 🕛 12:15am.
🏘 Piso 1 Teatro (jr. Leoncio Prado 150 - Miraflores)
🎫 Entrada: S/.15
🖱 Reservas: https://www.joinnus.com/organizer/Piso1Teatro
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tecnoandroidit · 6 months
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Vasco Translator V4: l'unico dispositivo che ti farà parlare 108 lingue in meno di 5 minuti
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Immagina di avere in tasca un piccolo mago capace di far parlare 108 lingue attraverso la funzione di traduzione da foto e 76 lingue con la traduzione vocale, pronto a darti una mano nei momenti in cui le parole sembrano muri troppo alti da scalare. Questo è il Vasco Translator V4, un dispositivo che sembra uscito da un futuro in cui nessuno è più straniero. Non è magia, è tecnologia al suo meglio. Il Vasco V4 fa affidamento su 10 motori di traduzione per assicurarti non solo di essere capito, ma di sentirti anche un po' come un cittadino del mondo, senza barriere. La sua facilità d'uso è disarmante: niente manuali da studiare o app complicati da scaricare. È come accendere la luce: naturale e immediato. Il cuore di questo piccolo genio è l'interfaccia su uno schermo da 5 pollici e una batteria che non ti lascia a piedi, dura fino a cinque giorni. E se pensi che sia tutto qui, aspetta di sentire della funzione MultiTalk: una torre di Babele al contrario, dove fino a 100 persone possono capirsi e parlarsi, ognuno nella propria lingua. È come avere un interprete personale che non si stanca mai. E se sei preoccupato per la privacy, sappi che ogni parola che scambi attraverso Vasco è custodita come un segreto, grazie a un server sicuro e conforme alle leggi sulla privacy. Non importa se piove o se il dispositivo prende qualche colpo, Vasco è robusto, pronto ad affrontare piccoli incidenti di percorso. Design e Materiali Il Vasco Translator V4 è un esempio di come il design e la tecnologia possono confluire per creare un dispositivo funzionale, esteticamente gradevole e pratico per l'utente finale. Questo traduttore portatile si distingue non solo per le sue capacità tecniche avanzate ma anche per un design attentamente studiato che mira a soddisfare le esigenze di chi viaggia frequentemente o si trova a interagire in contesti multilinguistici. Dal punto di vista estetico, il Vasco Translator V4 presenta un aspetto moderno e minimalista, che ricorda quello di uno smartphone, sebbene le sue funzionalità siano specificamente orientate alla traduzione. L'interfaccia utente è progettata per essere intuitiva, con uno schermo da 5 pollici che offre una visualizzazione chiara e accessibile delle informazioni. Il dispositivo è disponibile in cinque colorazioni. Per quanto riguarda i materiali, il Vasco Translator V4 è costruito per essere resistente e durevole. Le sue dimensioni sono di 15x6x1cm. Le dimensioni compatte e il peso contenuto del dispositivo sono elementi chiave che ne facilitano il trasporto, rendendolo un compagno di viaggio ideale che non appesantisce i bagagli. Funzionalità e test Tenendo in mano il Vasco Translator V4, si ha immediatamente l'impressione di essere davanti a una finestra aperta sul mondo. L'esperienza d'uso di questo dispositivo è come avere un interprete personale sempre a disposizione, capace di abbattere le barriere linguistiche con un semplice tocco. Iniziando dal suo cuore tecnologico, il Vasco V4 offre la possibilità di comunicare in 108 lingue diverse, garantendomi così di poter interagire con il 90% della popolazione mondiale. Durante l'uso, ho notato come questa capacità non sia solo una promessa: tradurre una conversazione con un collega che parla una lingua completamente diversa dalla mia diventa un gioco da ragazzi. La conversazione fluisce quasi naturalmente, grazie anche alla pronuncia madrelingua che rende tutto più autentico e comprensibile. Traduzione da foto Una delle funzionalità che trovo particolarmente rivoluzionaria è la traduzione da foto. Avere la possibilità di scattare una foto a un menù in un ristorante o a un cartello informativo e ricevere immediatamente la traduzione nel proprio idioma cambia completamente l'approccio al viaggio. Internet gratis L'assenza di costi aggiuntivi per la connessione internet è una vera e propria svolta. Il Vasco V4 include infatti Internet gratis a vita, funzionando in quasi 200 paesi. Questo significa che non devo preoccuparmi di tariffe di roaming o di cercare disperatamente Wi-Fi. È un dettaglio che non solo rende il Vasco V4 economicamente vantaggioso ma amplifica la sua utilità in ogni angolo del globo. Display chiaro L'ergonomia del dispositivo merita una menzione speciale. Con il suo schermo ampio da 5 pollici, leggere i testi tradotti è comodo e non affatica la vista, rendendo l'interazione con il dispositivo piacevole anche per periodi prolungati. Robustezza La robustezza del Vasco V4 è un altro punto di forza. Sapere che posso portarlo con me in ogni avventura senza il timore che si danneggi alla prima pioggia o caduta mi dà una grande tranquillità. Questo traduttore simultaneo vocale è costruito per resistere all'acqua, agli urti e alla polvere, qualità indispensabili per chi, come me, ama viaggiare senza limiti. Autonomia Il dispositivo è stato progettato per offrire fino a 5 giorni di autonomia con una singola carica completa. Noi di tecnoandroid.it lo abbiamo testato stressandolo e siamo riusciti ad arrivare solamente a 3 giorni di autonomia durante il MWC 2024. Conclusioni Nel valutare il Vasco Translator V4, è essenziale considerare il contesto più ampio del mercato dei traduttori elettronici, un ambito in rapida evoluzione che cerca di colmare le distanze linguistiche in un mondo sempre più connesso. Con un prezzo di 399 euro, disponibile per l'acquisto su piattaforme come Amazon, il Vasco V4 si posiziona come un dispositivo di fascia media-alta, mirando a offrire una soluzione completa e affidabile per i viaggiatori, i professionisti e chiunque abbia la necessità di superare le barriere linguistiche. La durata della batteria fino a 5 giorni rappresenta un altro punto di forza significativo, offrendo agli utenti la libertà di esplorare senza la costante necessità di ricarica. Inoltre, la resistenza dell'apparecchio all'acqua, agli urti e alla polvere ne sottolinea l'adattabilità a una varietà di contesti e condizioni d'uso, rendendolo un alleato affidabile nelle avventure più audaci. Nonostante questi indiscutibili vantaggi, il Vasco V4 non è esente da limitazioni. La necessità di una connessione internet per la traduzione accurata potrebbe rappresentare un ostacolo in aree dove la copertura di rete è scarsa o inesistente, nonostante la soluzione parziale offerta dalla connettività Wi-Fi. Inoltre, il dispositivo, pur essendo uno strumento potente per la traduzione di conversazioni, foto e testi, non è adatto alla traduzione di contenuti complessi come film, conferenze o canzoni, delimitando così il suo campo d'applicazione. Read the full article
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popolodipekino · 1 month
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notte
LIV - NOCHE PURA Las almenadas azoteas blancas se cortan secamente sobre el alegre cielo azul, gélido y estrellado. El Norte silencioso acaricia, vivo, con su pura agudeza. Todos creen que tienen frío y se esconden en las casas, y las cierran. Nosotros, Platero, vamos á ir despacio, tú con tu lana y con mi manta, yo con mi alma, por el limpio pueblo solitario. ¡Qué fuerza de adentro me eleva, cual si fuese yo una torre de piedra tosca con remate de plata! ¡Mira cuanta estrella! De tantas como son, marean. Se diría que el cielo le sta rezando á la tierra un encendido rosario de amor ideal. ¡Platero, Platero! Diera yo toda mi vida y anhelara que tú quisiera dar la tuya, por la pureza de esta noche de Enero, sola, clara y dura! da J. R. Jiménez, Platero y yo
I tetti bianchi merlati tagliano seccamente l'allegro cielo blu, gelido e stellato. Il vento del Nord silenzioso accarezza, vivo, con la sua pura nitidezza. Tutti pensano di avere freddo e si nascondono nelle case, chiudendole. Noi, Platero, andiamo lentamente, tu con la tua lana e la mia coperta, io con la mia anima, attraverso il villaggio pulito e solitario. Quale forza dall'interno mi solleva, come se fossi una torre di pietra grezza con la cima d'argento! Guarda quante stelle! Sono così tante che mi danno le vertigini. Si direbbe che il cielo stia recitando alla terra un rosario ardente di amore ideale. Platero, Platero! Darei tutta la mia vita, e vorrei che tu dessi la tua, per la purezza di questa notte di gennaio, sola, chiara e dura! Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
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m2024a · 7 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/ferragnez-insicurezza-megalomania-e_6.html Ferragnez: insicurezza, megalomania e business. La triade che sottende una fine inevitabile Blaise Pascal diceva: "Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce". Ma le ragioni dietro alla crisi "più forte delle altre" tra Chiara Ferragni e Fedez sono fin troppo evidenti. Infatti i motivi del momentaneo allontanamento (confermato nell'intervista da Fazio) emergono dal racconto fornito dagli stessi coniugi, il quale sembra rendere inutile qualsiasi pretesa di privacy. In fin dei conti basta saper unire i punti in mezzo al caos mediatico in cui si trovano attualmente immersi... Chiara Ferragni, anche da Fazio è maestra della banalizzazione Ferragnez crisi ragioni: dopo Sanremo era tutto già scritto Quando a settembre 2023 è uscita la tanto attesa puntata speciale di Ferragnez - la serie di Prime Video dedicata al racconto della Social Family - su Sanremo, Ferragni e Fedez hanno, non solo smascherato le proprie debolezze, ma hanno rivelato in modo inequivocabile le loro incolmabili differenze. Lei insicura di professione, con un bisogno viscerale di essere circondata un team di persone non tanto professionali, quante avvezze alle rassicurazioni e complimenti. "Non ho bisogno che il mondo intero mi ami, ma che mi ami una persona sola. E sei e sarai sempre tu", così Chiara recitava nella sua promessa di matrimonio al marito, ma pare che la realtà sia sempre stata l'opposto. Lui egocentrico megalomane, così ossessionato dalla battaglia contro i propri demoni, da mettere se stesso (e i soldi) davanti anche alla serenità della sua stessa famiglia. Giulia De Lellis conferma (con ironia) la rottura con Beretta. I fan: “Meglio del circo mediatico dei Ferragnez” Divorzio Ferragnez: ahia Fedez, questa volta l'hai fatta grossa Queste erano le basi che avevano scatenato la crisi post-Sanremo, in cui Fedez aveva manifestano l'incapacità di farsi da parte nel momento di gloria della moglie. Un'inadempienza che aveva fatto urlare al patriarcato e all'affermazione del femminismo, paragonando Fedez al compianto principe Filippo d'Inghilterra che, a differenza sua, aveva trascorso la vita sempre un passo indietro rispetto alla Regina Elisabetta II. Per quanto il patriarcato qui poco c'entri, il paragone con i reali inglesi potrebbe risultare funzionale. Di fatto dopo lo scandalo Balocco, Chiara Ferragni ha avuto bisogno del marito che, come da manuale, ha preferito correre ai ripari, escludendo la moglie dai propri canali social al fine di salvaguardare il business. Anzi, ha deciso di approfittare della disgrazia, confezionando volutamente una puntata di Muschio Selvaggio che mettesse al centro un dibattito proprio su lei - dove veniva paragonata a Wanna Marchi. Innescando una polemica che vede Fedez protagonista dei principali titoli di giornale. Musica per il suo ego. Separazione Fedez e Chiara Ferragni, spunta un nuovo retroscena: “Lui voleva cacciare il manager di lei” Tutti questi elementi hanno minato la torre d'avorio costruito dai Ferragnez, ma il vero fulcro sembra essere la lotta di Fedez contro il team di Chiara Ferragni, che ha un ruolo non trascurabile nell'accusa di truffa aggravata. Il rapper, da sempre, si occupa di fare beneficienza e sa di poter contare su un team di professionisti (guidati dalla momager Tatiana); non si può dire lo stesso di Ferragni che, come è evidente, ha sacrificato la professionalità del team a favore di persone avvezze al complimento e alla rassicurazione. Motivo per il quale Fedez, dopo lo scandalo, potrebbe aver iniziato una battaglia per convincere la moglie a eliminare tutte le persone responsabili dell'"errore di comunicazione". Nonostante attualmente non si abbiano notizie del manager di Chiara, Fabio Maria D'Amato - che dallo scandalo è sparito dalla circolazione -, pare che Chiara non abbia voluto intraprendere la strada suggerita dal marito, innescando l'ennesima rottura. Mr. Marra sui Ferragnez: “Non è vero che usano i loro figli, li amano da morire” Infine, di fronte a un matrimonio in difficoltà, Fedez ha forse sperato di poter continuare a condurre la propria vita indisturbato, lasciando la moglie in balia delle proprie grane da risolvere (come del resto ha fatto il principe Filippo). Mentre Chiara Ferragni, di fronte all'ennesima crisi, potrebbe aver compreso l'inettitudine del marito, optando per un doloroso addio.
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BAIA MIA...
D’estate, lo sai, che aspetto la domenica con trepidazione.
Scruto il cielo dalla sera prima. Leggo nella quantità delle stelle il sereno e il caldo che poi mi avvolgerà come uno scialle importante, lavorato intrecciando alla lana l’immaginazione dell’occasione. Cerco nel riflesso della luna la calma punteggiata dalle luci dei pescherecci e di luminosi millepiedi che, di tanto in tanto, si antepongono all’orizzonte trasportando il piacere di una vacanza in crociera. E se mai la sera prima non ci fosse calma, se mai le nubi ingoiassero le stelle nei loro addensamenti, se mai il dubbio che al mattino il sole possa riscaldarmi mi zampillasse disturbandomi, non rinuncerei al nostro appuntamento domenicale.Mai! Mi alzo di buon’ora, nonostante dopo una settimana di lavoro, le lenzuola tratterebbero fino a tardi mattinata. Il sonno, però, e la stanchezza svaniscono facilmente all’idea di vivermi una giornata intera tra i colori dei tuoi vestiti, i suoni dei tuoi movimenti, la remissività del tuo darti incondizionatamente. Senza riserve. Tentennamenti. Pretese. Ricatti. Compromessi. Preamboli di conquista. Tu ti lasci prendere e basta. Totalmente. E so che mi aspetti per l’intera successiva settimana. Mi aspetterai. Ed io penserò ai grani dorati che sfuggono tra le dita a contare un tempo che non si vorrebbe fermare, come una clessidra impostata all’infinito. Penserò all’acqua che si chiama Chiara dagli occhi cangianti e che sfoggia, smorfiosa, lenti a contatto di vari colori a seconda di come cade il raggio di sole sui suoi fondali. Penserò alla nenia delle onde che culla con tono sommesso ed instancabile uguale a quello di una madre, sulla destra della torre saracena; e alla lirica possente, sulla sinistra, che sovente accompagna lo sfracellare delle acque spinte da forti correnti e da brezze decise. Penserò alla scogliera dove il mare s’infrange. Dolce. Come una carezza. Violento. A scorticare la roccia. A mangiarne porzioni, scavando crateri, increspando la pietra. Per lasciare croste di sale e una coperta in salsedine di pizzi e ricami. Penserò alla torre saracena. Essenziale e possente un tempo. Dove, in alto, sfidando il suo sfarinarsi, ho sbirciato al nemico nascosto da qualche parte oltre quel taglio che divide cielo e terra. Troppe miglia. Troppo mare. Misterioso l’orizzonte. Penserò ai trabucchi. A braccia legnose tese a sostenere le reti. All’attesa dei pescatori. Alle preghiere. Ai guizzi dei pesci. All’esultanza. Al pane sulla loro tavola. Penserò all’erba che cresce anche sulla sabbia, sfruttando granelli di terra per affondarvi radici ed incastrarsi tra murge aride ed avare. Penserò agli arbusti, nani e spinosi, che si prostrano al suolo. Servitori fedeli, ubbidienti ai venti. Competitori dei pini tanto da esserne invidiosi. Perché questi svettano e toccano il cielo e spargono intorno profumo di resina…..
Mi aspetterai ed io penserò. Ti penserò perché tu mi aspetti. Sempre.
Ogni domenica d’estate. Quando di buon’ora mi metto in macchina per raggiungerti. Sei lì, in un chilometro di costa. Con l’ombrello della luna sulla testa quando è notte. La raggiera del sole, da est ad ovest, a coprirti tutta durante il giorno. Ti sento mia anche se mia non lo sarai mai. Ti dai a tutti ed io ti prendo. Mia però voglio chiamarti.
“Baia Mia”.
Dove l’emozione è una casa che apre porte e finestre.
Dove scoppietta, come tra gli alari, la scintilla che accende il bene per la vita.
Dove la Creazione è un dono senza i fiori della carta e nastri di fiocchi
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kritere · 11 months
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Morta Chiara Andreotti, 7 anni fa rimase paralizzata dopo un’operazione sbagliata: aveva 37 anni
DIRETTA TV 11 Ottobre 2023 È morta a 37 anni Chiara Andreotti, la giovane di Torre del Lago (Viareggio) che sette anni fa fu vittima di un intervento chirurgico sbagliato dopo il quale rimase paralizzata. Domani i funerali. 1 CONDIVISIONI È morta a soli 37 anni Chiara Andreotti, la giovane di Torre del Lago (Viareggio) che sette anni fa fu vittima di un intervento chirurgico sbagliato dopo il…
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