#classwar
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nando161mando · 2 years ago
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If you want to know why people have lost faith in capitalism, this might help
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radicalgraff · 22 days ago
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Class War pasteup spotted in Melbourne
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prole-log · 1 year ago
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anarcho-catboyism · 2 years ago
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I don't want a livable wage, I want to live without a wage
I don't want to limit the ages of who governs us, I want no one to govern us at all
I don't want to switch to electric cars, I want to nearly eliminate cars and put effort into eco-friendly means of public transport
I don't want to settle on social change, I want to build a new world from the ashes of the old
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klett161 · 2 years ago
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Tankies aren't Comrades
For context: I recently migrated to Tumblr and Im used to the State of Reddit where of course there where Tankie subs but it wasnt to hard too acually avoid them.
But Holy Fucking Fuck! The State of leftists Tags on this site is so fucking bad. Like you cant browse the Anticapitalist, communist or socialist Tags without seeing people praising the Soviets or China or just blatantly denying Genocides. Of course I am of the opinion that the left would be stronger If it wouldnt constantly start Infights over nothing. BUT defending Authoritarian regimes, denying Genocide, defending Imperialism(as long as it isnt USA), Warcrimes and the Overall supression of the working Class are under no circumstances part of leftist Values and we dont need these people to stand strong against the System.
If you still consider fighting side by side with these people I recommand you take a look at what happend to teh CNT-FAI during the Spanish civil war. Or the Anrchist/libertarian socialists that fought in the Russian Revolution. These people will stab you in the back or put you in to a Camp first chance they get.
If you are part of the LGBTQ community or Religious minority I recommand looking what is currently happenig to the Uyghurs in China or Russias war on the LGBTQ community.
Luckily most of these people are Keyboard warriors and dont engage with the real world.
But under any circumstances, TANKIES ARE NOT YOUR COMRADES!
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anarchicraven · 10 months ago
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The most based thing The Boys Season 4 has done is put the IDF soldier in prison
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azspot · 1 year ago
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badru-yeen · 2 years ago
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I aint marching for them any more
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sillymickel · 10 months ago
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How to acquire my book, *Culture War, Class War 2022: Truth & Generations*, free, to help a Democratic win in 2024
We’re prepping for our lives’ biggest battle: the 2024 election. Everything—our freedom, our lives, & all life on Earth—is at stake. …
How to acquire my book, *Culture War, Class War 2022: Truth & Generations*, free, to help a Democratic win in 2024.
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battagliacomunista · 2 months ago
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TAGLIAGOLE E STREGONI
Più che mai la parola “incertezza” è usata per definire l’attuale situazione geopolitica.
Il futuro dell’Ucraina è incerto come lo sono i suoi futuri confini. L’unica cosa certa, per il ceto dirigente, è l’amarezza della sconfitta che, per un certo periodo, pareva lontana.
Ormai sono svaniti i sogni della riconquista di Sebastopoli, auspicati a fine 2022 con la vittoriosa offensiva di Kharkiev che venne elogiata da molte testate giornalistiche, nostrane e non, intente a sottolineare l’enorme quantità di terra riconquistata; “quasi 3000 chilometri quadrati!” , veniva ribadito. (1)
Le trattative per porre fine al conflitto ucraino, colme delle “sparate” e degli “show” della politica-spettacolo borghese, non sono che l'ennesima dimostrazione di come ogni alleanza nell’imperialismo sia temporanea e utile solo agli interessi delle potenze coinvolte. Poco importano le belle parole e le dichiarazioni d’amicizia fra popoli; appena gli interessi del capitale muteranno, muteranno anche i proclami dei suoi politicanti.
La reazione Europea mostra tutte le mancanze del progetto imperialista. L’assenza di unica voce per quanto riguarda gli affari esteri si è fatta sentire; il fallimento del summit di Parigi ne è un chiaro esempio. Nessun accordo sulle potenziali truppe europee in territorio Ucraino per garantire una futura pace. Dopo il summit il presidente francese Macron, si è recato a Washington il 24 febbraio ed è stato seguito giovedì 27 dal premier britannico Starmer. I due detentori dell’arma atomica in Europa si sono recati a Washington per tentare di infilare l’Europa nelle trattative proponendo un piano di trentamila Peacekeepers provenienti da tutti e 27 gli stati i quali avranno supporto aereo americano, secondo le prime ipotesi. (2)
Il generale Giorgio Battisti, presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano, dichiara che il piano proposto risulta possibile. L’operazione sarebbe divisa in tre turni e 30.000 soldati ruoterebbero alla fine di ciascun turno. Dunque in totale servirebbero 90.000-100.000 uomini e se ognuno dei 27, compresa l’Italia, offrisse 5000 uomini, il piano sarebbe fattibile. Alla domanda “è giusto aumentare gli investimenti sulla Difesa?” il generale risponde: “Bisogna raggiungere il 2%,(del Pil; ndr) nessun dubbio. Credo sia ormai una strada aperta.[…]Quasi tutti i paesi europei stanno investendo sulla difesa e se vogliamo essere parte di un’alleanza dobbiamo adeguarci.” (3)
Ovvio, bisogna adeguarsi! Ma con quali soldi?
Prima ipotesi: scorporare le spese militari dal patto di stabilità. In poche parole, Consiglio Europeo permettendo, lasciare che siano i lavoratori a pagare l’austerità su scuole e ospedali in nome della “stabilità economica” mentre contemporaneamente si scaricano su di essi, con tasse e tagli al welfare, i debiti per raggiungere il 2% e andare oltre, fino al 2,5% (+20 miliardi di euro annui) del Pil alla difesa.(4)
Ma i conti resterebbero duri da pareggiare e questo debito dovrà essere ripagato prima o poi.
Ricordiamo il contesto in cui tutte queste spese stanno venendo contratte: una situazione economica a livello nazionale stagnante.
Con 23 mesi di calo a livello nazionale della produzione industriale che si vanno a sommare ad un aumento dei costi dell’elettricità, alla crisi dei settori produttivi europei e alla domanda sempre statica dei mercati interni si è formata una tempesta economica perfetta. (5)
Davanti alla crisi sono le stesse teste pensanti della borghesia ad ammettere l’inutilità dei loro strumenti.
“L’incertezza aumenta, fuori e dentro la Bce. Negli Stati Uniti c’è Trump, in Europa le elezioni tedesche. In un tale scenario, è sempre più urgente che la Bce ci dica quale rotta seguiranno i tassi di interesse nei prossimi mesi.”, dichiarava Donato Masciandaro, professore della facoltà di economia all’università Bocconi e consigliere del ministro dell’economia Giorgetti, al Sole24Ore.(6) L’articolo prosegue parlando di una “vecchia bussola” ormai da riporre nel cassetto. La “tradizionale bussola monetaria, che viene utilizzata per stabilire se un dato livello di tassi sia restrittivo o espansivo” purtroppo “sembra far acqua […] da tutte le parti.”
Questa bussola è il Tasso di interesse naturale ovvero il rendimento reale del capitale calcolato sul lungo periodo e dunque, in teoria, indipendente dai “fenomeni congiunturali, inclusa la politica monetaria”. Esso doveva essere la “stella polare” attorno a cui il banchiere centrale formava la sua politica sui tassi nominali e come la stella polare doveva restare fisso. Come spiega Masciandaro: “Il tasso naturale diventa il trend attorno a cui oscilla verso l’alto o il basso, il tasso reale (per tasso d’interesse reale s’intende, in parole povere, l’interesse calcolato tenendo conto dell’inflazione; ndr). Il banchiere può modificare il tasso reale, non quello naturale così come un comandante di una nave non può modificare il moto della stella polare.” Dunque, dato questo ruolo estremamente importante attribuito a questo Tasso naturale, impiegato da banchieri centrali responsabili per le condizioni di vita di milioni di vite, dovrebbero esserci grandi prove e verifiche che ne confermino l’utilità. Ma qui casca l’asino: “Sistematiche analisi empiriche offrono un risultato che non si può trascurare: dove sia la stella polare e perché si muova non è affatto chiaro.”
E dunque i banchieri della Bce hanno forse intenzione di smettere di utilizzare questa sfera di cristallo? “Nient’affatto. I falchi, pur dovendo ammettere che la bussola è tutt’altro che affidabile, decidono comunque di utilizzarla in modo che definiscono prudenziale, e che invece è strumentale solo all’obiettivo di rallentare fino a fermarla la discesa dei tassi.”
In breve, gli stregoni di Francoforte useranno la loro sfera di cristallo, in maniera “prudenziale”, qualunque cosa quell’aggettivo significhi, per giustificare le loro manovre pregando d’azzeccarci. Il “Tasso naturale” non è altro che il tasso di profitto calcolato sul lungo periodo. In poche parole si afferma che “il tasso di profitto doveva essere la stella polare attorno alla quale il tasso di interesse doveva girare”. Ma se le origini di questo tasso di profitto sono ignote, se non è chiaro il meccanismo di estorsione necessario a produrlo (estorsione del plusvalore) e se non sono chiare le conseguenze di questo meccanismo di estorsione, cardine immutabile del sistema capitalistico, appare ovvio che gli strumenti siano difettosi. Se si vuole conoscere il funzionamento di una bussola non bisogna buttarsi con cieca fiducia nello strumento e seguire l’ago sperando di arrivare a destinazione. Bisogna studiare i motivi per cui l’ago si muove in primo luogo, studiare i campi magnetici ed il geomagnetismo. In questo modo non si corre il rischio di scambiare un magnete vicino alla bussola per il nord.
Ecco cosa ci viene proposto dai rappresentanti borghesi: i signori in divisa dicon che ormai non si può più scappare; bisogna pagare il conto per le armi e, chissà, in un domani anche pagare questo conto con la propria vita dandola per la patria e per i suoi azionisti. Nel frattempo, i signori in giacca e cravatta alzano bandiera bianca dichiarando inutili le loro armi teoriche e si strappano i capelli domandandosi cosa stia andando storto nel migliore dei sistemi possibili.
Tagliagole e stregoni; ecco le figure chiave del capitalismo!
Finché a dominare i rapporti fra gli uomini vi sarà la ricerca di profitto, crisi e *guerra e crisi ne saranno le conseguenze.* Non servono chissà quali magie per poterlo vedere, basta guardare le barbarie nella pacifica Italia: morti sul lavoro, sfruttamento brutale della manodopera immigrata nei settori più pericolosi e massacranti, salari stagnanti da anni, scuole a pezzi e malasanità sono la norma.
Sono la norma in una società divisa in classi aventi interessi inconciliabili: i salariati vendono la forza-lavoro e la vita ed in cambio i borghesi ricevono il profitto.
Le promesse dei riformisti di poter annacquare questa divisione sono menzogne usate per distrarre i lavoratori dal loro nemico di classe e, come dimostrarono anzitutto il 1914 e tutte le successive guerre borghesi poi, per costringerli ad andare in una guerra fratricida in nome degli interessi della classe dominante mascherati dal nome “Patria”. Pensare di poter dettare alla realtà quali leggi seguire, senza analisi alcuna, è infantile illusione. La realtà ha le sue leggi ed esse non si basano sull’eterna e inguaribile perfidia dell’uomo ma su dinamiche sociali legate ad un sistema ben preciso che, così come è sorto, così avrà la sua fine. Una rivoluzione marcò il suo trionfo, una rivoluzione marcherà la sua rovina, o meglio, l’ultima delle infinite rovine da esso create.
Un altro mondo è possibile; lo dimostrarono i lavoratori di Parigi (1871) e più tardi di Pietrogrado (1917). Queste esperienze hanno anche dimostrato che la rottura di queste catene necessitava di un’organizzazione di classe capace sia nel proporre una salda analisi sia nell’organizzare i lavoratori nelle lotte economiche e in un futuro anche nell’assalto finale. Quel partito oggi non c’è; anni di controrivoluzione stalinista hanno avuto il loro peso sull’intera classe operaia e sui organi. Ma finché vi sarà un proletariato e una borghesia su questa Terra l’inarrestabile lotta di classe proseguirà incessante verso la sua conclusione: la rivoluzione comunista o la comune rovina delle classi in lotta.
Contro ogni guerra, contro ogni discriminazione, contro ogni stato; l’ unica parola d'ordine è: viva l’internazionalismo comunista!
FC
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nando161mando · 2 years ago
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This is the kind of free thinking Fascists want to crush.
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radicalgraff · 7 months ago
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Class War sticker spotted in Sydney.
We've got a bunch of copies of these, and numerous other designs. If you want to buy a mix pack of radical slaps check out:
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prole-log · 1 year ago
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k4lashnik0v · 2 years ago
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hi fellas! this is the first post of my blog, and since i'm a nerd who likes politics this is a not so short explanation of my political orientation:
i'm an anarcho-communist, that sounds a bit like a contradiction, but let me explain. anarcho-communism is, of course, a current of anarchy, the principle is very simple: the establishment of an egalitarian society without any kind of state regulation combined with market abolition and the self-management planning of the economy, which means that workers aren't supervised by a boss, they determine their own goals and methods.
the main difference between anarchy and anarcho-communism is that while the first is based on the single individual, the second puts collective experience on top, which seems more right to me: "the union makes the strenght" it's a sentence i deeply believe in.
some people might think "so you're just a communist at this point huh?" but the answer is no i'm not, why? well, it's very simple: in a communist society everything is run by the state that distributes the resources to the people. in an anarcho-communist society, there isn't a state (otherwise it wouldn't be called ANARCHO-communism, the principle of anarchy is literally no state at all).
another thing that i think it's really important to say is that anarcho-communism also means the abolition of social classes. so, you know that "social pyramid" that you surely have seen on your primary school history book when you studied ancient egypt? that one drawing of a big triangle with the pharao on top and the slaves at the bottom? now take that pyramid and make it fucking flat; no more proletariat or aristocracy, just a lot of people on a horizontal line, working toghether and helping each other.
this leads us to another important principle: the abolition of private property and wage work, this means that every individual would be free to contribute to the production of goods and services and satisfy their needs based on their free decisions.
the most informed will notice that this type of society is really similar to the anarcho-collectivist society, and they're not wrong! but there still are some differences: anarcho-collectivism proposes the collective property in the hands of an association with the individual profit of its members while anarcho-communism denies completely the concept of individual profit.
i'm done for this post, goodbye fellas★
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anarchicraven · 2 years ago
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THE TITANIC BILLIONAIRES ARE DEAD
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azspot · 2 hours ago
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The secret sauce of the Enlightenment, described by Adam Smith and established (at first crudely) by the U.S. Founders, consists of flattening the caste-order. Breaking up power into rival elites -- siccing them against each other in fair competition, and basing success far less on inheritance than other traits. That, plus the empowerment of new players... an educated meritocracy in science, commerce, civil service and even the military.
CONTRARY BRIN
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