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#famiglie arcobaleno
lu2211 · 1 year
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Nella prossima vita voglio che mi adotti una coppia di gay.
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queerographies · 4 months
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[Annoiate mai][Giada Buldrini][Serena Galassi]
La storia di Giada e Serena, con tre figli e un amore speciale, diventa un libro chiamato "Annoiate mai. Due mamme per tre figli". Le autrici, Giada Buldrini e Serena Galassi, condividono le sfide e la gioia della loro famiglia, sfatando pregiudizi
Due mamme, tre figli e un amore arcobaleno: la storia di Giada e Serena diventa un libro Titolo: Annoiate mai. Due mamme per tre figliScritto da: Giada Buldrini e Serena GalassiEdito da: Love EdizioniAnno: 2024Pagine: 304ISBN: 9791281341289 La sinossi di Annoiate mai. Due mamme per tre figli di Giada Buldrini e Serena Galassi Giada e Serena hanno rispettivamente trentasette e quarant’anni. Si…
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sauolasa · 2 years
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Milano: in 10mila alla manifestazione per i diritti delle famiglie "arcobaleno"
Il provvedimento del governo italiano, che per ora ha bloccato le registrazioni, limita la potestà genitoriale al solo genitore biologico, nel momento in cui una coppia dello stesso sesso registra il proprio figlio in comune
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falcemartello · 1 year
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Dall’eco-ansia all’eco-razzismo
Di Marcello Veneziani
L’angoscia si esprime oggi in due modi: ego-ansia ed eco-ansia. Siamo angosciati per l’io e per il pianeta; di tutto quel che sta nel mezzo – persone, famiglie, società, nazioni, popoli, culture, religioni, civiltà, umanità – ci interessa sempre meno.
L’eco-ansia è la patologia dei nostri giorni, una specie di infiammazione ecologica. I malati più acuti sono i ragazzi, poi vengono i media e tutti gli altri; ma ne patiscono anche alcuni ministri. La nuova linea di discriminazione tra i buoni e i cattivi, gli insider e gli outsider, è quella: se ti affibbiano il marchio di negazionista ambientale sei fritto, come il pianeta; hai perso ogni rispetto, non puoi coprire alcun ruolo, devi solo nasconderti.
Ma cos’è l’eco-ansia? E’ un fenomeno non solo italiano ma occidentale, trae suggestioni dal movimento di Greta Thunberg, però non nasce dal nulla: alcune emergenze ambientali e climatiche toccano reali alterazioni dell’eco-sistema. Quanto però queste dipendano dai comportamenti umani è da verificare: alcune di più (per es. la plastica nei mari), altre assai meno (i mutamenti nell’ecosistema). E poco dipendono da singoli stati e singoli paesi, di modeste dimensioni, come il nostro. L’eco-ansia è divenuto improvvisamente ossessivo, monomaniacale, con un giacobinismo ideologico e un fanatismo patologico.
Ma la sua motivazione originaria, la salvaguardia della natura in pericolo, è sacrosanta. Ed è più coerente con una visione del mondo conservatrice e tradizionale, in cui è un bene primario la difesa, il rispetto e l’amore per la natura, a partire dalla natura umana. Il legame profondo tra l’uomo e la terra, le sue radici, il suo habitat, i suoi luoghi originari e identitari sorgono non a caso in una concezione della tradizione, nei suoi legami spirituali e biologici, naturali e culturali. A lungo questa visione della natura ha trovato come suoi avversari il capitalismo e il comunismo, il mercato globale e la pianificazione statale socialista, figli entrambi della rivoluzione industriale, e legati entrambi a una visione utilitarista, produttivista e antinaturale. Alla fine degli anni ottanta, in Processo all’Occidente, analizzai questo scontro tra la difesa della natura e i suoi nemici ideologici, sovietici e mercantilisti.
Poi con gli anni è avvenuto qualcosa: da una parte l’insensibilità verso i temi della natura in pericolo da parte di una “turbo-destra” liberista e ipermercatista, dall’altra la sostituzione di madre natura con la maternità surrogata dell’ambiente, termine più asettico che può valere per qualunque habitat, anche una fabbrica. Da lì nasce il ménage à trois fra eco-ansia, progressismo radical e capitalismo “eco-sostenibile”.
Il risultato che ne è derivato è questo ambientalismo allarmato, antinatura, ideologico e funzionale al nuovo capitalismo globale e allo sfruttamento del business ambientale. Al massimalismo ideologico e al suo profitto politico si unisce così l’eco-speculazione. La strategia pubblicitaria delle grandi aziende alimentari non vanta più le qualità dei prodotti ma il fatto che siano eco-sostenibili; vantano la loro buona coscienza ecologica oltre alla buona coscienza ideologica (gli spot con dosi obbligate di mondo verde, ma anche nero, gay e arcobaleno). Il pregio principale del prodotto è che non nuoce all’ambiente ed è ideologicamente conforme; non conta la qualità del cibo ma i rifiuti e gli effetti ideologici derivati. All’industria del food eco-sostenibile si è aggiunta la cosmesi e la moda eco-sostenibile; grandi marchi vendono vestiari, scarpe, creme eco-sostenibili. L’eco-sostenibile leggerezza dell’essere… Ma il core business dell’eco-ansia è nei farmaci, nella sanità e nelle cure psicanalitiche. Viene monetizzata l’ansia. Per non parlare della riconversione verde dell’industria e delle case, dei trasporti e dell’energia. Un business enorme sullo spavento diffuso e sulle nuove norme obbligate da adottare.
Sulla nuova pandemia chiamata eco-anxiety e sul suo target giovanile, ho scritto nel recente libro Scontenti. L’eco-ansia investe la salute mentale; vi si accompagna un disturbo psichico chiamato solastalgia, generato dal cambiamento eco-climatico. I sintomi e gli effetti dell’eco-ansia sono: attacchi di panico, traumi, depressione, disturbi da stress, abuso di sostanze, aggressività, ridotte capacità di autonomia e controllo, senso d’impotenza, fatalismo e paura, spinta al suicidio. E un grande senso di colpa ambientale. Il popolo degli eco-ansiosi reputa il futuro “spaventoso”.
Gli eco-ansiosi sono considerati malati virtuosi, i loro disturbi sono ritenuti lodevoli perché denotano sensibilità green. I colpevoli invece sono quegli adulti che hanno così malridotto il pianeta e non patiscono eco-ansia. L’umanità viene nuovamente divisa in buoni e cattivi, e dopo i no-vax, i no-war, ecco i no-eco: da una parte le vittime gli eco-ansiosi, dall’altra i negazionisti, gli eco-mostri, che minimizzano il problema da loro creato.
La follia ulteriore di questa drammaturgia ambientale è che non produce effetti concreti sull’ambiente: una volta esaltata la minoranza benemerita degli eco-attivisti e vituperata la minoranza maledetta degli eco-negazionisti, non viene fuori alcun risultato pratico in tema di degrado ambientale. Si è solo usata un’ennesima discriminazione ideologica per sostenere un nuovo, manicheo eco-razzismo da cui trarre profitto politico. Allo stesso tempo l’eco-ansia dirotta il mondo dalla realtà: l’incubo è il clima, concentriamoci sul riscaldamento globale, il resto è irrilevante o meno urgente. Non pensate più all’economia e alla politica, alla società reale e all’economia, alla famiglia e alle ingiustizie, alla disumanizzazione e alla fine della civiltà; è in ballo il pianeta da salvare. Tra l’io e il pianeta c’è di mezzo il vuoto; di quello spazio se ne occupa la governance globale. Voi pensate al clima, agli animali e ai ghiacciai, e al vostro io angosciato. Il mondo si va disumanizzando, ma il tema su cui concentrarsi è il clima. L’importante è salvare il pianeta; e se l’umanità è di ostacolo, salviamo il pianeta anche a prezzo dell’umanità.
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abr · 1 year
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Murale dedicato a Murgia ai Navigli
Una bandiera arcobaleno, simbolo delle famiglie non patriarcali (il simbolo di sempre più tutt'ecose, tutte belle tutte buone) e la scritta- emblema della vita (ma non del fine vita, con funerale in chiesa cattolica) della scrittrice e intellettuale (basta con le offese ripetute) sarda (ancora!),
Note libere (tra parentesi) prese al volo su titolo velina da Il Giorno.
“vogliamo piacerci non compiacervi”. Frase densa freudiana: aldilà della patetica socializzazione del sentimento intimo che manco nel '68, quel vogliamo piacerci (quindi non ci piacciamo: e vorrei pure vedere).
Assente la seconda parte della frase: " e se non vi piace, ME NE FREGO". Ovviamente provoco: sarebbe individualishta libberal libberista selvaggia, finalmente davvero rivoluzionaria non corista banale e indistinta del più trito e noioso canovaccio mainstream. La seconda parte vera, sua e dei suoi follower minus habentes: "e se non vi piace POTEVO RIMANERE OFFESA".
Btw, scommetto una cocacola calda contro un toast tagliato in due, che questo murales dura più delle 12 ore di quello dedicato a Berlusconi in morte sua. Perché i sinistri, de Milan e dovunque, so' bambini col temper tantrum sempre pronto a scattare, mentre i non sinistri han da lavorare, quindi giustamente alzano le spalle e SE NE FREGANO.
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mezzopieno-news · 8 months
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BOLOGNA REGISTRA UN BAMBINO DI FAMIGLIA OMOGENITORIALE
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“Ha 16 mesi e fino ad oggi per il nostro Paese non esisteva: nessuna trascrizione del suo atto di nascita, nessuna residenza. Un fantasma nel nostro ordinamento”, quando “i suoi genitori mi hanno raccontato la loro storia, non mi è stato possibile restare indifferente”. Sono le parole che Isabella Conti, sindaca del piccolo comune di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, ha rilasciato ai media dopo aver registrato il figlio di una coppia omogenitoriale.
Il piccolo Noah è nato negli Stati Uniti da maternità surrogata e ha due papà, un genitore biologico e uno intenzionale, che dalla provincia di Arezzo si sono trasferiti a San Lazzaro confidando nella disponibilità manifestata dalla sindaca. Alla registrazione, oltre alla prima cittadina e alla coppia di genitori, hanno partecipato l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, tra le prime a registrare in passato anche famiglie non residenti, e Maurizio Giancani, il referente delle Famiglie Arcobaleno per Emilia-Romagna e Marche.
“Bisogna scegliere la strada che metta al centro i più fragili e cioè i bambini” – ha proseguito Isabella Conti nella sua dichiarazione – “quella di prevedere per loro la massima tutela possibile, e cioè la doppia tutela genitoriale, così come previsto dalla nostra Costituzione. I bambini, da qualsiasi provenienza arrivino, meritano una speciale sensibilità e tutela in termini giuridici, etici, politici. Nella mia vita da sindaca ho più volte cercato di onorare i valori della nostra Costituzione e oggi non faccio nulla di diverso”.
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Fonte: Il Resto del Carlino; foto di Yan Krukau
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rpallavicini · 2 years
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Zero periodico
Secondo recenti studi, che pubblico volentieri per consentire adeguate verifiche, gli esseri umani sono poco più di 8 miliardi, e quelli tra loro nati da un uomo e una donna sono stimati tra il 100 e il 101 per cento.La percentuale dei nati da due uomini o da due donne è compresa tra lo zero assoluto e lo zero periodico.Quando qualcuno blatera di famiglie arcobaleno, citate pure questa ricerca.La…
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benissimamente · 5 months
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Manifestazione delle Famiglie arcobaleno. Presenti!
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vintagebiker43 · 2 years
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Che disgusto le manifestazioni delle famiglie arcobaleno!
Per fortuna ci pensano gli ultras del calcio a riportare il paese alla maschia realtà di figli cresciuti da un padre e una madre TRADIZIONALI !!
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salvo-love · 2 years
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“Ecco a chi dà le case di lusso”. #Gualtieri nella #bufera: l’ultima #follia del giunta #piddina a #Roma
Mentre in Italia, la povertà e l'indigenza si stanno diffondendo a macchia d’olio. Pare incredibile, ma oggi milioni di persone chiedono un pacco alimentare o un pasto gratuito.
Case in centro per gli omosessuali #migranti: il bando del #Comune di #Roma
21 Gennaio 2023 - Il provvedimento della la Giunta #PD del sindaco piddino di Roma #Gualtieri: "Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico" di Ignazio Riccio de " Il Giornale.it "
Le coppie migranti gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender che chiedono asilo a Roma potranno usufruire di residenze in zone centrali della città dotate di wi-fi gratis e ascensore. Il bando di gara presentato dal Comune scade il prossimo 20 gennaio, ma le polemiche già imperversano da giorni. Ad essere presa di mira è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Roberto Gualtieri. Nel bando si legge che le abitazioni dovranno essere individuate in “quartieri che favoriscano l'inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un'adeguata integrazione sociale”.
Molte coppie di migranti si dichiarano gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender per rientrare nei requisiti richiesti dal bando per ottenere le suddette case di lusso.
VEDI IL SERVIZIO QUI SOTTO di #QUARTAREPUBBLICA⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
I privilegi
La casa, inoltre, dovrà garantire una serie di comfort per le coppie migranti. Dall’ascensore, se l’abitazione non è al piano terra, al servizio wi-fi gratuito “per permettere alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti online, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto”. L’iniziativa, come riporta il quotidiano Libero, fa parte del progetto Sistema accoglienza e integrazione (Sai) voluto dall’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ed è finanziato con fondi nazionali. L’obiettivo è evitare che le coppie Lgbt possano essere ospitate nei centri di accoglienza dove, secondo un rapporto dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, c’è il rischio che venga “ostacolata l'emersione o l'espressione di un'identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi”. In questo modo si paragonano le persone Lgbt ad altri soggetti fragili come disabili e donne vittime di violenza sessuale.
Le polemiche
Ad essere contraria al bando è la Lega che lancia una serie di accuse alla giunta Gualtieri. “Il provvedimento – ha dichiarato Fabrizio Santori, capogruppo del partito di Matteo Salvini – mette sullo stesso piano i problemi che potrebbero incontrare queste persone con quelli sicuramente già sperimentati, subiti e sofferti per anni dalle donne vittime di violenza con i loro bambini e per le quali è assurdamente previsto lo stesso numero di sistemazioni”. Il leghista, poi, ha aggiunto: “Perché dedicare alle persone Lgbt oltre 600mila euro, richiedendo oltretutto sistemazioni che non è esagerato definire da hotel di lusso? Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico”.
Pro Vita Famiglia: migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
Sulla vicenda interviene anche Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus: "Il bando choc di Roma Capitale mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto 'esclusivo' - prosegue Coghe - lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale".
Roma. Da Comune 500mila euro per migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
«Accoglienza dei migranti Lgbt, finanziata con 500mila euro dei contribuenti, con appartamenti in centro, preferibilmente con ascensore e tutti i comfort come la rete Wi-Fi e soprattutto equiparando le difficoltà di questi ultimi a quelle delle donne vittime di violenze e con minori al seguito che scappano da discriminazioni, povertà e conflitti. E’ il bando choc di Roma Capitale che mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto “esclusivo” lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Nazionale #Gualtieri regala #case ai #migranti #Lgbt. E "scorda" i #minori nei #commissariati
17 Gennaio 2023 - 21:34
I sindacati di #polizia di Roma sul piede di guerra: #agenti costretti a sfamare i migranti minori. "Ma non siamo baby sitter" di Bianca Leonardi
Gualtieri regala case ai migranti Lgbt. E "scorda" i minori nei commissariati
"Non siamo babysitter". Così i poliziotti rispondono al sindaco di Roma, riguardo alla situazione insostenibile all’interno dei commissariati della capitale dove ogni giorno sono accampati decine di minori migranti non accompagnati, mentre Roberto Gualtieri indice bandi per le case dedicati a migranti Lgbt+.
La prima #denuncia è arrivata dal Mosap, il #sindacato autonomo di #polizia: "I ragazzini sono accampati in condizioni disumane, costretti a dormire sulle panche perché non ci sono alloggi”, raccontava il Segretario Generale Fabio Conestà, “Il comune non è ancora riuscito a collocarli e di conseguenza alcuni agenti vengono distolti dal servizio in strada per provvedere alle esigenze die minori". Minori che restano insieme alle forze dell’ordine anche per più di una settimana in tutti i commissariati romani, costretti a dormire nelle celle o sulle panche in sala d’attesa a con gli agenti che devono prendersi cura di loro sfmanadoli e facendo i conti con le condizioni igienico sanitarie precarie.
Questa la situazione che, anche pochi giorni fa, è stata nuovamente presentata al sindaco di Roma, questa volta dalla Silp Cgil secondo cui "è questa la condizione in cui Roma gestisce l’accoglienza".
A conferma, l’altra denuncia all’Adnkronos, quella del Siulp - il sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia -, che ha mostrato la foto di piccoli migranti costretti a dormire per terra definendo la situazione "ignobile". A rispondere, timidamente, è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta dem capitolina che afferma “non ci sono fondi né strutture”. E ancora: “Le strutture a loro dedicate (i minori, ndr) sono quasi sature e stiamo lavorando in sinergia con la prefettura per ampliare l’offerta di accoglienza a loro destinata, da quando non ci sono più le strutture di transito”.
Eppure, se si parla di accoglienza, non si può non pensare - appunto - al bando milionario che scadrà tra qualche giorno e che, tra i vari lotti, dedica addirittura 580mila euro per 10 posti destinati ai migranti Lgbt+. Un “progetto pilota”, come lo definiscono dall’amministrazione, e che destinerà a queste persone appartamenti in centro per favorire l’integrazione: case con ascensore e copertura wifi. Una decisione voluta fortemente dall’ufficio Lgbt+ del Comune di Roma, cabina di regia creata ad hoc da Gualtieri. Il sindaco però sembra essere distratto sul concreto problema del sovraffollamento nei centri accoglienza.
“Una prassi inaccettabile che si consuma da anni”, hanno infatti dichiarato i portavoce del sindacato Silp. “Minori non accompagnati, perlopiù extracomunitari senza documenti e senza dimora, custoditi a volte per giorni grazie alla solidarietà delle donne e degli uomini in divisa”, concludono.
Roma, 23 gen — Casa di lusso in centro Roma con wifi e ascensore per le coppie di immigrati Lgbt che chiedono asilo politico o mirano all’ottenimento dello status di rifugiato in Italia: lo prescrive un bando di gara del Comune di Roma lanciato il 13 dicembre scorso, con scadenza il 20 gennaio.
Entro questa data dovranno pervenire le offerte per la messa a punto di un piano che, come fa sapere oggi Affaritaliani, mira a tutelare adulti singoli e famiglie «titolari del sistema nazionale di accoglienza Sai, in centri residenziali e di accoglienza diffusa». Come da determina comunale del 24 novembre, il progetto utilizza parte dei fondi statali per 23 milioni e 780 mila euro l’anno e prevede 1320 posti da utilizzare nel triennio 2023-2025». Un fiume di soldi.
Case accoglienza di lusso per immigrati Lgbt
Il bando ha la firma dell’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Funari. E’ il lotto 4 a lasciare particolarmente a bocca aperta, quello in cui vengono elencati i requisiti degli appartamenti destinati agli immigrati Lgbt. Questi dovranno «essere ubicati in zone centrali, in quartieri che favoriscano l’inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un’adeguata integrazione sociale». Niente quartieracci periferici per i cocchi della giunta Gualtieri: quelli rimangono prerogativa di quei pezzenti dei romani, che tanto, a vivere stipati in casermoni malsani e senza servizi, ci sono abituati.
Gli appartamenti dovranno poi «prevedere l’assenza di barriere architettoniche e/o essere provvisti di ascensore, laddove gli stessi non siano edificati al pian terreno o non si sviluppino all’interno di unità immobiliari terratetto» e garantire al loro interno «la copertura di una rete wifi per consentire alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti on-line, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto».
Gli immigrati sono i primi omofobi
Il motivo di tanto riguardo nei confronti degli immigrati Lgbt è spiegato dal rapporto dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati: «Il livello di accettazione delle persone LGBT+» risulta essere «molto basso nei centri d’accoglienza: l’esperienza di convivenza di persone LGBT+ in contesti di accoglienza collettiva rischia di ostacolare l’emersione o l’espressione di un’identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi». Che tradotto significa: i cari fratelli migranti non sopportano la convivenza con persone Lgbt nelle strutture di accoglienza; ma chi riceve implacabilmente la lettera scarlatta dell’omofobia (e del razzismo, e del riscaldamento climatico, e del sessismo) è sempre il signor Rossi.
Così, per evitare che i rifugiati riducano a brandelli le coppie gay o genderfluide di turno, si piazza queste ultime in strutture di accoglienza di super lusso, equiparandole alle donne vittime di violenza o di riduzione in schiavitù. Resta solo da capire se gli immigrati Lgbt dovranno tangibilmente dimostrare le loro inclinazioni sessuali non etero, oppure, come è più probabile, verranno creduti sulla parola. In tal caso, permetteteci di nutrire qualche dubbio sulla genuinità delle dichiarazioni che alcuni di questi soggetti effettueranno per ottenere un «posto in paradiso».
Il #partitodemocratico, con il suo falso buonismo e finto filantropismo, continua ad essere sempre dalla parte sbagliata, inopportuna, scorretta, ingiusta e favorisce una immigrazione clandestina, che per il 92% è maschile, giovanile e di tenore borghese e NON certo gente che scappa da povertà e neanche da guerre e persecuzioni. SI HA LA FORTE SENSAZIONE CHE AL PD INTERESSINO POCO O NIENTE I PROBLEMI DI MILIONI DI ITALIANI POVERI E SENZA FUTURO MENTRE INVECE INTERESSI TANTISSIMO OCCUPARSI DI MIGRANTI, CHE COME DETTO, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA, NON SONO VITTIME NÉ DI GUERRE, NÉ DI PERSECUZIONI NÉ DI POVERTÀ O INDIGENZA !!! IL PD NON non HA ANCORA CAPITO PERCHÉ HA PERSO le ELEZIONI POLITICHE ULTIME SCORSE . Cristina Gauri
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/quartarepubblica/roma-lattenzione-nei-confronti-dellimmigrazione_F312336401004C11
Dal settimanale " Milano è Milano.it "⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
Altro sindaco del #PD ➡️➡️➡️Milano, 28 gennaio – Beppe Sala non si smentisce mai. Per non tradire i suoi amici immigrati, ora pensa a dar loro uno stipendio. Alla faccia dei disoccupati milanesi. Perché Milano è una città dove la disoccupazione giovanile, seppur in controtendenza con il resto d’Italia, è al 18% e al 10% quella generale.
Ma non basta, a Milano la parola migranti fa rima con delinquenza. Perché il blitz dei giorni scorsi in Stazione Centrale, elevata a dimora abituale di migliaia di immigrati che bivaccano notte e dì, ha restituito uno spaccato di furti, vandalismo, degrado, oltre a due arresti e all’espulsione di 9 risorse, per lo più marocchine, romene e tunisine. Altri 19 dovranno lasciare l’Italia entro una settimana, su altri 7 si sta decidendo in questi giorni.
Dinnanzi a uno spettacolo degno delle peggiori città malfamate, Sala che fa? Pensa a ripulire la città? Pensa ad aumentare la vigilanza? Pensa a mettere ordine? Niente di tutto questo. Pensa a dare uno stipendio agli immigrati. Come riporta il Giornale, il sindaco, ricordiamo indagato per scandali legati a Expo, a proposito dei migranti giunti a Milano sostiene: “bisogna cercare di farli lavorare, ma perché devono avere una assicurazione e il lavoro va retribuito. Il punto è solamente essere legittimati a farli lavorare: di lavoro a Milano, anche relativo alla manutenzione e al decoro della città, se ne può trovare. Continuo a insistere con il governo perché credo che sia nell’interesse di tutti il Paese, non solo di Milano”. La priorità a cercar forza lavoro, quindi, secondo Sala non va data ai milanesi, magari ai giovani o a quei cinquantenni che il lavoro l’hanno perso, faticano a ritrovarlo e per loro la pensione è un miraggio. No, bisogna pensare prima ai migranti.
Intanto la Questura ha precisato che Sala non è sotto scorta, ma che in seguito alle contestazioni al primo cittadino milanese da parte di militanti di Casapound, “la Questura ha disposto un’attività preventiva di vigilanza, a cura della Digos, nei luoghi degli incontri pubblici del Sindaco”.
Anna Pedri
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queerographies · 8 months
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[Famiglie][Giuseppina La Delfa]
Clicca qui per acquistare il libro Titolo: Famiglie Scritto da: Giuseppina La DelfaEdito da: Golem EdizioniAnno: 2023Pagine: 240ISBN: 9788892911772 Questo libro è il terzo e ultimo capitolo di una storia personale, familiare e collettiva che inizia alla fine degli anni Settanta e termina ai giorni nostri. È il racconto del periodo che ha visto nascere l’associazione Famiglie Arcobaleno, un…
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animatormentata · 2 years
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Poi le famiglie arcobaleno sono meglio di molte famiglie etero tossiche che fanno i figli solo per farli
Non posso che concordare appieno. Una cosa sicura è il fatto che nelle famiglie arcobaleno i figli verranno cresciuti nell’amore più assoluto
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letteredalucca · 12 days
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Proud
Breve cronaca di un sabato in città. Il piccolo e la sua amica venuta apposta da San Miniato si sono preparati per tempo. Entrambi avevano un sacchetto di colori, da mettere e da mettersi, e si sono preparati insieme, condividendo treccine, bandiera, braccialetti e trucchi. Al raduno per la partenza ho scelto di stare insieme alle famiglie arcobaleno, delle quali sento idealmente di fare…
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alessandro54-plus · 4 months
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Murale dedicato a Michela Murgia sui Navigli
articolo: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/murale-michela-murgia-navigli-cju0ffxl Una bandiera arcobaleno, simbolo delle famiglie non patriarcali, e la scritta con la frase, emblema della vita della scrittrice e intellettuale sarda, “vogliamo piacerci non compiacervi” Il murale sull’Alzaia del Naviglio Grande a Milano dedicato a Michela Murgia e realizzato da Cristina Donati Mayer Parla…
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lamilanomagazine · 4 months
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Verona, giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia: le iniziative di una città che non discrimina
Verona, giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia: le iniziative di una città che non discrimina.   Famiglie alla pari, per una città che non discrimina. Per il secondo anno la città di Verona, in occasione della Giornata Internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la trasfobia e la bifobia (17 maggio), sceglie di sostenere e promuovere un ampio programma congiunto di iniziative sotto un'importante slogan che punta a sostenere tutte le famiglie, deciso dal coordinamento della rete RE.A.DY. Il programma, che ha preso il via il 9 maggio, proseguirà fino al 6 giugno.   L'amministrazione, tramite l'Assessorato alle Pari opportunità, prosegue così l'azione di promozione e sostegno delle attività volte a  superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere con la volontà di andare oltre il gap che si è creato negli anni. Riconoscendo il ruolo svolto sul territorio veronese per decenni da associazioni e gruppi LGBTQIA+ e l'importanza dei servizi che questi erogano alla cittadinanza, l'Assessorato alle Pari Opportunità promuove infatti un programma congiunto di appuntamenti. Giornata Internazionale contro l'omolesbobitransfobia. La Giornata ricorda il 17 maggio 1990, la data in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali. La Giornata è stata riconosciuta e fatta propria dall'Unione Europea con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, che ha indetto il 17 maggio di ogni anno, nel territorio di tutti gli stati membri dell'Unione, la Giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia. Dal 1990 ad oggi, le persone LGBTQIA+ hanno ottenuto parecchie conquiste in molti paesi del mondo, tra cui l'Italia, grazie all'impegno di associazioni e movimenti che sono riusciti a mettere in moto anche le istituzioni. Ma c'è ancora molto da fare contro l'omolesbobitransfobia nella società, nella cultura, nella politica, dove alla maggiore visibilità delle persone LGBTQIA+ reagiscono nuove forme di bullismo e di intolleranza organizzata. Il programma della manifestazione per la Giornata del 17 maggio vede coinvolti, oltre al Comune, l'Università di Verona con il Centro di ricerca PoliTeSse, il Circolo Pink, Pianeta Milk, SATPink, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Eimi, UDU Unione degli Studenti Universitari e la Rete Studenti Medi. "Una seconda edizione della Giornata contro le discriminazioni LGBTQIA+ che raccoglie un numerose iniziative – spiega l'assessore alle Pari opportunità – frutto del lavoro di una rete territoriale attiva che continua a crescere e vede una forte sinergia con il Centro di Ricerca Politesse dell'Universita di Verona. Quest'anno insieme alla Rete Ready, la rete nazionale delle amministrazioni contro le discriminazioni LGBTQIA+ si vuole ribadire l'affermazione e il riconoscimento della parità dei diritti di tutte le famiglie oltre che  continuare a contrastare le discriminazioni presenti nella nostra società. Centrale sarà l'incontro 'Le parole sono importanti: per una città che non discrimina' promosso dall'Assessorato alle Pari opportunità in collaborazione con il C.U.G. del Comune di Verona il prossimo 6 giugno, con Francesca Vecchioni di Fondazione Diversity per un linguaggio più inclusivo, dove le parole acquisiscono un ruolo centrale per combattere stereotipi e costruire una città che non discrimina". Il calendario è stato illustrato questa mattina dall'assessore alle Pari opportunità insieme a Gianni Zardini di Pink Refugess, Serena Cavalletti di Pianeta Milk, Laura Bergamin di Unione degli Universitari, Rosa di Cagno dell'associazione EIMI', Lisa Perlini di Famiglie Arcobaleno e Irene Villa dell'Università di Verona. Programma manifestazioni L'Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Verona, con il patrocinio del C.U.G. del Comune di Verona, organizza per giovedì 6 giugno alle 14.30, nella sala Farinati della Biblioteca Civica, un incontro dal titolo Le parole sono importanti: per una città che non discrimina, con la presenza di Francesca Vecchioni di Fondazione Diversity e autrice del volume Pregiudizi inconsapevoli. Perché i luoghi comuni sono sempre così affollati (Mondadori, 2020). Questo incontro, aperto alla cittadinanza, viene rivolto in particolare al personale comunale referente alla comunicazione ed ha come obiettivo quello di aprire una riflessione che possa aiutare a prendere atto dell'importanza di un utilizzo consapevole delle parole, al fine di contribuire a promuovere comportamenti inclusivi. Altre iniziative in programma Il 9 maggio, alle 18, alla Libreria Libre!, interrato dell'Acqua Morta 38, la presentazione del libro Politiche della bisessualità (Edizioni ETS, 2023) con il curatore del volume Aurelio Castro. Organizzato con il Centro di Ricerca PoliTeSse, Università di Verona. Venerdì 10 maggio, dalle 9 alle 13, all'aula Magna Giurisprudenza - UNIVR, in via Montanari 9, l'evento Famiglie alla pari, nella città che non discrimina, rivolto ad alunni e alunne delle classi 3^ e 4^ delle scuole superiori. Promosso dalle associazioni LGBTQIA+ e il Centro di Ricerca PoliTeSse. Università di Verona. Oggi, sabato 11 maggio, dalle 10 alle 17, al Circolo Primo Maggio di Montorio, via Lanificio 60, la Festa delle Famiglie. Famiglie Arcobaleno e le altre associazioni LGBTQIA+ di Verona organizzano e invitano la cittadinanza veronese a una mattinata ludico/culturale per conoscere da vicino la realtà delle famiglie omo-genitoriali. Il 16 maggio, dalle 20.30 alle 22.30, al Circolo Pink, via Cantarane 63c, l'evento Stone Butch Blues (Asterisco Edizioni, 2024), reading collettivo con Irene Villa, sensitive reader della nuova edizione. Organizzato da Circolo Pink Verona e Sat Pink. Il 17 maggio, dalle 18.30 alle 20.30, alla sala Civica Elisabetta Lodi, via S. Giovanni in Valle 13, la tavola rotonda Politiche LGBTQIA+ in Italia oggi. Le associazioni si confrontano con alcuni e alcune attiviste/i sullo stato delle mobilitazioni LGBTQIA+ in Italia. Organizzato dalle associazioni LGBTQIA+ di Verona. Il 20 maggio, alle 16 all'aula A, Palazzo Ex Economia, UNIVR, in via dell'Artigliere 19, l'evento L'opinione pubblica in Italia e i temi LGBT+: i risultati di un sondaggio inedito. Presentazione della ricerca con: Pamela Pansardi (UniPD), Massimo Prearo e Federico Trastulli (UniVR). A cura di Centro di Ricerca PoliTeSse. Università di Verona Il 29 maggio, alle 16, all'aula SPB Silos di Ponente – Polo Santa Marta, UNIVR, in via Cantarane 27, l'appuntamento Carriere politiche LGBT+: un percorso a ostacoli? Dibattito con Massimo Prearo e Federico Trastulli. Saranno presentati i risultati della ricerca GENPOLEAD (UNIPV-UNIVR, Fondazione Cariplo); Avv. Gianmarco Negri, Sindaco di Tromello (PV). Proiezione del film-documentario Good Times for a Change, di Elena Comoglio e Mick De Paola. A cura di Centro di Ricerca PoliTeSse dell' Università di Verona. Iniziativa della rete RE.A.DY (Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l'omolesbobitransfobia). La grafica del manifesto che promuove tutte le iniziative legate alla giornata del 17 maggio 2024 è opera di Sofia Meli del Liceo Artistico di Verona. L'illustrazione è stata selezionata tra le 36 pervenute a seguito di un concorso grafico sul tema delle famiglie, cui hanno partecipato le classi 3O e 3G.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Mamme gay: Procura Padova ricorre ancora su certificato nascita
Un nuovo ricorso è stato presentato all’inizio dell’anno dalla procura della Repubblica di Padova contro la trascrizione anagrafica di un bambino di due mamme gay, nato nel settembre scorso. Lo rende noto oggi Iryna Shaparava, referente dell’Associazione famiglie arcobaleno in Veneto, che annuncia un nuovo sit-in davanti al Tribunale di Padova per il prossimo 23 gennaio. Per i ricorsi sulle…
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