Tumgik
#Ultimo singolo
pizzachinaski · 11 months
Text
INCHESSENSO.
5 notes · View notes
Text
Non vorrei dire eh, ma sta per uscire un nuovo pezzo di Ultimo ed io non credo si essere emotivamente abbastanza stabile da poterlo sostenere.
(Via @-seilossigenoconilqualevivo- )
0 notes
koufax73 · 2 years
Text
Amedeo Preziosi: "Ultimo Round" è il nuovo singolo
Esce in radio e su tutte le piattaforme digitali "Ultimo Round", il nuovo singolo di Amedeo Preziosi per Doom Entertainment
Esce in radio e su tutte le piattaforme digitali Ultimo Round, il nuovo singolo di Amedeo Preziosi per Doom Entertainment in licenza Sony Music Italia. Amedeo Preziosi torna sulla scena musicale con questo nuovo pezzo che racconta di un amore difficilmente raggiungibile e delle difficoltà che la vita ci pone lungo il tragitto. Tematiche vicine al mondo della Gen Z che trovano l’apice nel…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
falcemartello · 2 months
Text
Tumblr media Tumblr media
escatologia
/e·sca·to·lo·gì·a/
sostantivo femminileDottrina proposta in ambito religioso o filosofico riguardo ai destini ultimi dell'uomo e dell'universo.
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo: e. ebraica; e. buddistica; l’e. cristiana del medioevo; e. collettiva, che riguarda l’umanità nel suo complesso; e. individuale, che riguarda il destino oltremondano del singolo individuo. In un senso più generico, anche il modo in cui è concepito l’aldilà: l’e. dantesca.
34 notes · View notes
diceriadelluntore · 21 days
Text
Tumblr media
Storia Di Musica #325 - Family, Music In A Doll's House, 1968
L'edificio della copertina del disco di oggi è una casa. Ma di quelle delle bambole. È anche, come per una vera casa, un susseguirsi di ambienti legati, di storie. Il disco di oggi è, unanimemente, uno dei più particolari e preziosi dischi degli anni '60 e, aggiungo io, uno dei miei preferiti in assoluto. Tutto inizia a Leicester, inizio anni '60. Roger Chapman, che già ha qualche esperienza in piccoli gruppi, forma i Farinas, con suoi amici del Leicester Art College: Charlie Whitney, che suona la chitarra, Jim King che suona il sassofono, Harry Overnall e Tim Kirchin, quest'ultimo poi sostituito da Ric Grech. Registrano un primo singolo, per la Fontana, dal titolo You'd Better Stp / I Like It Like That del 1964, che ha un piccolissimo successo. Cambiano nome in Roaring Sixties e pubblicano un nuovo singolo, We Love The Pirates, nel 1966. A questo punto cambiano nome in Family, per l'abitudine di fare tutto insieme, e quando Rob Townsend sostituisce Overnall vanno a Londra. Qui in poco tempo si diffonde la notizia che in città c'è un gruppo che mischia in maniera totalmente innovativa blues, folk, jazz, e ha un cantante che ha una voce incredibile, calda, ruvida e trascinante. Nel 1967 pubblicano la loro prima grande canzone Scene Through The Eye Of A Lens, e firmano un contratto per la Reprise, etichetta fondata nel 1960 da Frank Sinatra, che cercava più libertà d'espressione dalla sua etichetta storica, la Capitol Records. Il disco di oggi, che esce nel 1968, fu il primo di una band Inglese distribuito negli Stati Uniti dall'etichetta (che nel 1968 faceva già parte della Warner Bros.).
Music In A Doll's House passerà alla storia già solo per il titolo: infatti uscirà poche settimana prima del disco dei Beatles che John Lennon voleva chiamare con lo stesso titolo (che riprende il famoso testo teatrale di Henrik Ibsen nel 1879). Lennon fregato dall'accaduto decise poi di pubblicare il loro ultimo lavoro, un disco doppio, con la copertina bianca semplice e dal semplice titolo The Beatles (capolavoro immenso della storia della musica). Quello che rende quest'album tra i più enigmatici e inventivi di quegli anni è che fu, all'atto pratico, l'anello di congiunzione storico-musicale per quello che pochi mesi dopo diventerà il progressive. Prodotto da Dave Mason dei Traffic (Inizialmente l'album avrebbe dovuto essere prodotto da Jimmy Miller, ma quest'ultimo era già impegnato nelle registrazioni di un altro capolavoro, Beggars Banquet dei Rolling Stones), il disco sciorina in 15 brani brevi (uno solo sopra i 4 minuti) una varietà incredibile di creatività, la musica della casa di bambole apre ogni volta stanze differenti: blues revival e canti gregoriani nella stessa canzone (la favolosa Old Songs New Songs), sanno giocare con il fascino dolciastro del r&b (Hey Mr Policeman), sanno suonare il miglior beat sound inglese, come i riferimenti a Kinks e Traffic di due gioielli come Me My Friend e la languida Mellowing Grey, passano con disinvoltura al folk rock (Peace Of Mind) senza disprezzare puntatine verso la psichedelia all'epoca nel fiore della sua potenza, con il sitar orientaleggiante di See Through Windows. E come dimenticare i violini e la voce "da brividi" che aprono The Voyage, prima di trasformarsi in un saltellante rock? O lo sgangherato God Save The Queen che chiude la circense 3 X Time? I brani sono intervallati da piccoli intermezzi strumentali, chiamati giustamente Variation: Variation On A Theme of Hey Mr. Policeman, Variation On A Theme Of The Breeze e Variation On A Theme Of Me My Friend. In Old Songs New Songs suonano non accreditati la band di Tubby Hayes, virtuoso del sassofono, e alcuni arrangiamenti per archi furono effettuati dall'allora 18enne Mike Batt, che diventerà in seguito grande produttore e per anni presidente dell'Industria Fonografica Inglese. La band gira a mille, usando strumenti all'epoca innovativi come il Mellotron suonato proprio da Dave Mason, il sassofono tenore e soprano di Jim King, il violino e il violoncello di Ric Grech (il quale l'anno dopo lascerà la band per suonare il basso nei Blind Faith assieme agli ex-Cream Eric Clapton e Ginger Baker e a Steve Winwood, in pausa dal suo progetto principale, i Traffic). Ma la vera bomba è la voce di Roger "Chappo" Chapman, un ruggito blues indimenticabile, dall'animalesca vocalità, che segnerà un'epoca, e farà moltissimi seguaci (Peter Gabriel dei Genesis, che nascevano proprio in quelle settimane, ne prenderà nota).
La carriera della band proseguirà per qualche anno ancora, fino al 1973, con grandi album (tra tutti Family Entertainment, Anyway e Fearless), con una delle copertine più belle degli anni '70 (il vecchio televisore anni '50, sagomato nell'edizione originale di Bandstand del 1972) e la nomea di band degli eccessi, idea questa che venne "prepotentemente" sottolineata dai racconti che una famosa groupie, Jenny Fabian, che nel suo romanzo Groupie non usò molta fantasia per nascondere i nomi dei nostri nel raccontare le pruriginose avventure dei nostri. L’ultimo concerto della Family avvenne al Politecnico di Leicester, il 13 ottobre del 1973, e si racconta che il party post concerto fu altrettanto memorabile. Degno finale di una delle più suggestive e talentuose formazioni musicali di quegli anni.
15 notes · View notes
ragazzoarcano · 2 years
Text
“Primo o ultimo non conta... L'importante è avere dato
il meglio di sé
in ogni singolo giro.”
— Marco Simoncelli
60 notes · View notes
volumesilenzioso · 10 months
Text
perché non mi hai portata con te?
da piccola volevo farti ogni giorno questa domanda, appena rincasavi dopo otto lunghe ore trascorse a spaccarti la schiena per portare a casa due spicci. alla fine non te lo chiedevo mai, perché dentro di me sapevo di non poter passare ogni singolo momento della mia vita incollata a te come fossimo una sola persona, sapevo che, mentre tu portavi avanti la tua vita proprio come facevi prima che nascessi io, io dovevo iniziare a costruire la mia di vita. io andavo all’asilo, tu a lavoro. poi io andavo a scuola, tu a lavoro. avrei di gran lunga preferito venire con te ogni giorno, pensavo spesso “perché non mi hai portata con te?”, ma non te lo chiedevo mai, perché avevo già la risposta.
perché non mi hai portata con te?
avrei voluto chiedertelo ancora, quelle volte in cui ci hai accompagnate al mare, dove avremmo passato una settimana in “vacanza” senza di te, perché tu ti fermavi la prima notte e poi te ne ritornavi a casa. già il primo giorno, avevo voglia di chiamarti e chiederti perché non mi avessi riportata a casa con te, perché avrei preferito la tua compagnia a una settimana di vacanza. quando, una settimana dopo, tornavi a prenderci, mi si illuminavano gli occhi al tuo arrivo e ti saltavo addosso per abbracciarti, come se quei pochi giorni senza vederti fossero stati anni. perché non mi riportavi mai a casa con te? comunque non te l’ho mai chiesto.
perché non mi hai portata con te?
vorrei chiedertelo adesso, perché dopo il nostro ultimo saluto di quella maledetta mattina, poi non sei più tornato a casa. e questa volta non sei tornato neanche dopo una settimana, e presto ho dovuto fare i conti con la consapevolezza che, questa volta, non saresti tornato mai più a prendermi. da quel giorno mi chiedo “perché non mi ha portata con lui?”, come se avessi avuto scelta, come se avessi deciso tu di andartene senza poter fare ritorno, come se la vita ti avesse dato una possibilità. poi lo so che, se anche avessi potuto farlo, non mi avresti portata via con te, non mi avresti strappato la vita. ma io ci sarei voluta venire con te, ovunque tu sia.
17 notes · View notes
omniars · 1 year
Video
youtube
Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo2023. Erica Taci cover @MarcoM...
- #EricaTaci Erica Taci tributo a @MarcoMengoni , canta L'essenziale. Segui @Ericaofficialmusic . - Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo2023. Erica Taci cover #MarcoMengoni - vince #MarcoMengoni #DueVite #vincitore #Sanremo23 Festival di Sanremo SanremoRai Mengoni vince il festival delle polemiche Trionfo annunciato del cantante di Ronciglione. Ultimo solo quarto, Giorgia fuori da una top 5 tutta al maschile. Fedez attore protagonista occulto. La voce della verità è quella di Gino Paoli: "Sanremo è una gabbia di matti" mengoni vince festival sanremo finale classifica Nel festival delle sorprese sul palco, perfino per gli stessi conduttori che hanno dovuto gestire imprevisti e imbarazzi, c'era una certezza dall'inizio. Marco Mengoni era il favorito e Marco Mengoni ha vinto con 'Due vite'. Ultimo, che veniva indicato come il suo rivale più pericoloso, è finito solo quarto. Nella cinquina a sorpresa sono entrati tre giovani artisti: Lazza con 'Cenere' (secondo), Mr. Rain con 'Supereroi' (terzo) e Tananai con 'Tango' (quinto). Fuori dalla top five Giorgia. Tutti artisti uomini, un particolare che ha colpito la sensibilità del vincitore: "Dedico questo premio a tutte le donne in gara che hanno portato canzoni meravigliose". Colapesce Di Martino si sono presi i premi 'Mia Martini' e 'Lucio Dallà assegnati dalla stampa alla loro 'Splash', il riconoscimento per il miglior testo è andato ai Coma_Cose. Protagonista della polemica del giorno è sempre Fedez che, dopo aver strappato una foto del viceministro Galeazzo Bignami e chiesto alla premier di legalizzare la marijuana, riceve un bacio sulla bocca da Rosa Chemical, in risposta a chi ha parlato dell'edizione più "fluida" di sempre. E Fiorello in collegamento Instagram ci ricama risate: ""Domani saltano i dirigenti della Rai ma è un festival stupendo". 'Fiore' ne ha per tutti :"Oggi è una puntata serena e tranquilla, vi siete guadagnati la prima pagina di 'Avvenire'; "Fedez, che te ridi, si è vista pure la lingua"; "Inquadratemi Coletta, fatemelo vedere per l'ultima volta"; "Avete controllato i testi di Gino Paoli? Achille Lauro sembrava Cristina D'Avena al confronto". #mengoni L'essenziale è un singolo del cantante italiano Marco Mengoni, Il brano ha vinto il Festival di Sanremo 2013 e nello stesso anno, il suo video musicale ufficiale, ha vinto il Premio Roma Videoclip nella sezione Il cinema incontra la musica - fu presentato durante la prima serata del Festival di Sanremo 2013, come il primo brano nella categoria Big. Il brano, sfidandosi contro il secondo inedito presentato dal cantante, Bellissimo, passò il turno durante la votazione combinata di giuria e televoto, ottenendo il 55% delle preferenze. In occasione dell'ultima serata della manifestazione, L'essenziale ottenne la vittoria alla manifestazione canora. Il brano è stato scelto per rappresentare l'Italia all' #EurovisionSongContest 2013 tenutosi a Malmö (Svezia), classificandosi al settimo posto. Successivamente il brano vince all'Eurosong Awards 2013 come Meilleur chanson de l'année EricaTaci, nasce a Firenze il 06/11/1998, vive a Borgo San Lorenzo (FI). Si affaccia alla musica fin dalla tenera età di 5 anni e scopre di avere la necessità vitale di scrivere e comporre continuamente testi, sia in inglese (che sente come seconda lingua) che in italiano, e melodie al pianoforte. Capisce con gli anni che questo nasce dal bisogno di colmare un vuoto, purtroppo non conosce suo padre e cresce con sua madre e sua sorella. Dai 13 ai 18 anni frequenta corsi di canto e un corso di scrittura con Grazia di Michele. A 14 anni vince il suo primo concorso di canto, grazie al voto del pubblico. E' attualmente opinionista a BellaMà su Raidue programma pomeridiano condotto da Pierluigi Diaco. FILO ROSSO Filo rosso ci racconta che nonostante questo particolare periodo storico, fatto di distanze forzate e di conflitti internazionali, siamo in qualche modo tutti legati da un filo invisibile attraversato da sentimenti comuni a tutti, passando dall’indifferenza fino ad arrivare alla speranza. Erica Taci Fanclub Erica Taci Senza Senso
17 notes · View notes
rebelontheroad · 7 months
Text
🎶 Nuovo Singolo di Achille Lauro: "Stupidi Ragazzi" Esce il 3 Novembre! 🎶
Tumblr media
Fan di Achille Lauro, tenetevi pronti! Lauro sta tornando con il suo ultimo singolo, "Stupidi Ragazzi", in uscita il 3 novembre. Con il suo stile unico e la sua creatività senza limiti, Achille Lauro promette un'esperienza musicale indimenticabile. Preparatevi per un viaggio emozionante attraverso il suo mondo musicale, fatto di suoni innovativi e testi coinvolgenti. Non perdetevi l'uscita di questa canzone che promette di conquistare le vostre orecchie e i vostri cuori. Stay tuned!
2 notes · View notes
radio-poeticare · 7 months
Text
La nuova stagione del programma Le interviste di Radio Poeticare
youtube
Inizia la nuova stagione del programma Le interviste di Radio Poeticare. Ci tengo a dire che quest'anno è quasi tutto al femminile. Primo ospite d'onore e la cantautrice Edea. Con lei parleremo del suo ultimo singolo dal titolo:  "Le radici del tempo". Vi aspetto numerosi su: Facebook, Twitter, Tumblr, YouTube, Spreaker.com, Zeno.fm. E, ovviamente, su Radio Poeticare. SMACK!
2 notes · View notes
cia-no · 10 months
Text
È uscito il video del nostro ultimo singolo!
Raccoglie pensieri scritti a mano su fogli di carta imbucati in una scatola blu
La mia frase preferita è tipo:
"e Dio rimesta ancora la sua zuppa di pesce sulla luna"
La vostra?
Un abbraccio a chi ci regala una visualizzazioneee
3 notes · View notes
argentcoquelicot · 1 year
Text
25 dicembre 2022
Ho passato un buon natale pieno di felicità e divertimento. Tra i tanti regali che ho apprezzato due sono stati quelli più amati: una lampada di sale e una collezione di due libri facenti parte di una saga da tempo già iniziata e che avevo intenzione di riprendere successivamente alla conclusione della lettura della prima parte di guerra e pace, romanzo russo, che mi sta portando via molto tempo ma che sto apprezzando.
In questo ultimo periodo sono stata meglio e sto cercando di apprezzare me stessa e evitare di imbattermi in fissazioni nei confronti di persone a caso che mi hanno degnata di un singolo sguardo. A dir la verità mi sono stufata di rincorrere le persone e di sperare in nulla perché alla fine sarei sempre io la prima ad allontanarmi e a scappare.
La cosa principale è la mia carriera e la mia salite mentale che ha bisogno di riprendersi.
Non penso più a quella ex e anzi sta iniziando ad infastormi sia lui che i suoi comportamenti del cazzo usati solo per farmi capire che è andata oltre... tango si sa che una meglio di me non l'avrà mai ma è giusto così ognuno è diverso e lascia dei ricordi diversi nella vita di ognuno di noi .
Tumblr media
-I love you
-It will pass...
8 notes · View notes
polaroidblog · 1 year
Text
“Memoria polaroid” – un blog alla radio S22E24
“Here I am, in my plastic fantasy / Still I make believe if you keep it up with me” cantano i Tapeworms nel loro ultimo singolo che chiude la scaletta di questa puntata: forse si stanno rivolgendo a chi si ostina, nonostante tutto, a fare ancora podcast ormai a una certa età? Per prolungare ancora un po’ queste fantasie sintetiche, ecco a voi una nuova puntata di “Memoria polaroid – un blog alla…
Tumblr media
View On WordPress
2 notes · View notes
diceriadelluntore · 8 months
Text
Tumblr media
Storia Di Musica #294 - Simple Minds, New Gold Dream (81-82-83-84)
Se in un ipotetico cruciverba la definizione chiedesse: Famoso gruppo rock scozzese degli anni '80 (10 lettere) la risposta è una sola. Simple Minds. Tutto comincia a Glasgow quando tre ragazzi, Jim Kerr, Charlie Burchill e Brian McGee fondano nel febbraio del 1977 un gruppo a tre, Johnny & The Self Abusers, nome in pieno stile punk. Pubblicano anche un singolo, Saints & Sinners / Dead Van Dals, ma l'insuccesso li porta a sciogliere il gruppo. Un anno più tardi ci riprovano, ma scelgono come nome Simple Minds, partendo da un verso di The Jean Genie di David Bowie, He's so simple-minded, he can't drive his module. Si uniscono le tastiere di Michael McNeil e il basso di Derek Forber, e firmano con la Zoom Records, una etichetta in orbita Arista. Suonano come gruppo di apertura a diverse band, come Siouxsie & The Banshees, gli Ultravox di Midge Ure, e pubblicano il primo disco, nel 1979, Life In A Day, dalla stupenda copertina. Vivono in maniera turbinosa il passaggio dalla scarna dimensione del punk all'arrivo imperioso dell'elettronica e della new wave. Nello stesso anno, desiderosi di fare grandi cose, pubblicano Real To Real Cacophony, un disco che vira con violenza verso l'elettronica, con atmosfere quasi spettrali e in vena di sperimentazione. Le vendite scarseggiano, e l'Arista concede un ultimo tentativo: Empires And Dance nel 1980 è un interessante incrocio tra Krafwerk e Joy Division, con canzoni che hanno un potere magnetico come Celebrate, ma nemmeno stavolta arrivano vendite, nonostante la critica apprezzi tantissimo il disco. Si dividono dalla Arista e firmano con la Virgin, ed iniziano con il botto: originariamente infatti pubblicano un doppio album, composto da due album separati, che la casa discografica prontamente vende separatamente, Sons & Fascination e Sister Feelings Call (1981), con Steve Hillage dei Gong in produzione, sono il primo tentativo organico di dare forma alle ritmica mai banali, alla chitarra ieratica di Burchill e a indirizzare meglio la appassionata e versatile voce di Kerr. Finalmente le vendite arrivano e gli album sfiorano la Top Ten degli album più venduti. Ma c'è il primo abbandono: McGee se ne va, e per un certo periodo c'è una rotazione di batteristi finchè, dopo un lungo tour, viene ingaggiato il batterista Mel Gaynor, formidabile, che subito viene mandato in studio per registrare del nuovo materiale.
Ciò che ne viene fuori, abbassata la tensione personale e ritrovato un approccio più spirituale alla composizione, parole di Jim Kerr, è il tanto atteso capolavoro. In regia c'è un giovanissimo Peter Walsh, che a 21 anni aveva lavorato con gli Heaven 17 e a 22 aiuta la band scozzese a produrre un disco che nelle atmosfere generali è sofisticato, etereo ma ricco di vibrazioni intense, suonato benissimo e che ha canzoni meravigliose al suo interno. Il titolo viene in mente alla Band durante un tour in Australia, nel 1981, in cui il promoter oceanico chiedeva se volevano già preparare un tour nel 1983 e 1984: New Gold Dream (81-82-83-84). Il primo singolo è Promised You a Miracle, con il meraviglioso lavoro del basso di McNeil e il riff accattivante di Burchill, con un inaspettato ritmo funk, e con questa canzone debuttano persino in Tv nella storica trasmissione della BBC Top Of The Pops. Il disco ha canzoni che sono diventate famosissime: Someone Somewhere In Summertime, dall'atmosfera sognante e la ritmica innovativa, Glittering Prize che divenne una hit anche per il fantasioso video girato in uan camera tutta dipinta d'oro, canzone che come poche tra l'altro racconta la new wave degli anni '80 nelle sue tastiere a tappeto e nel beat elettronico. Del tocco elettronico dei primi dischi rimane solo Big Sleep, in una mutazione che trova però un perfetto equilibrio in musicalità e diventerà una sorta di pietra di paragone per qualche anno. C'è persino uno strumentale, Somebody Up There Likes You, nella meravigliosa Hunter And The Hunted c'è persino la leggenda del jazz Herbie Hancock a suonare un assolo al sintetizzatore, e New Gold Dreams (81-82-83-84) con il suo andare a salire diventerà una hit e un inno da stadio, anticipando il suono elettronico dei Depeche Mode. Il successo di critica e vendite è altissimo, tanto che la band sfrutta l'onda e pubblica nello stesso anno Sparkle In The Rain. Chiama a produrre uno dei nomi del momento, Steve Lillywhite, che aveva prodotto gli XTC e i primi tre dischi degli U2, per un suono più leggero ma che ha un alone di ruvidezza.
Nel 1985, Once Upon A Time diviene uno dei pochi dischi di grande successo più criticato dai fan. Il tutto perchè la band decide di fare una cover di Keith Forsey, Don't You (Forget About Me), che diviene una hit mondiale come colonna sonora del film Breakfast Club (canzone in primo momento rifiutata da Brian Ferry) e ritenuta troppo "pop commerciale". In tutta risposta, la Band è una delle colonne del Live Aid, con piena sorpresa di chi li aveva conosciuti come avanguardia nel 1980. Rimane tuttavia uno zoccolo duro di appassionati, tanto che hanno un record invidiabile di ben 21 singoli in classifica fino al 1998, anno in cui dedicheranno un disco a Napoli, Neapolis. I Simple Minds hanno avuto un percorso musicale del tutto particolare, e il loro ricordo è minore rispetto ad altri gruppi del periodo anche per scelte personali che li allontanarono dal pubblico (dopo Once Upon A Time, si presero una pausa di 4 anni per far uscire Street Fighting Years, che contiene due grandi inni della loro antologia, The Belfast Child e Mandela Day). Ancora oggi suonano, pubblicano canzoni e fanno concerti, probabilmente con poche nuove cosa da proporre, ma con una sfilza di canzoni inni che molti ancora ricordano, declamati tra l'altro con il meraviglioso accento di Glasgow di Kerr, che chiama propriamente la sua band Simple Mains.
26 notes · View notes
Text
Tumblr media
[ARTICOLO] Suga dei BTS (con lo pseudonimo di Agust D) annuncia l’uscita del suo nuovo album “D-Day” in programma per questo mese
“Suga sarà il prossimo membro dei BTS, gruppo di superstar del K-Pop, a rilasciare un album da solista: ‘D-Day’, firmato Agust D (uno pseudonimo da lui già precedentemente usato), uscirà infatti questo mese. 
Poche settimane prima dell’inizio del primo tour da solista di Suga la sua etichetta discografica, la Big Hit, ha annunciato che il prossimo 21 aprile verrà rilasciato ‘D-Day’, il terzo e ultimo album della trilogia che l’artista sudcoreano ha firmato con lo pseudonimo di ‘Agust D’ e che conta anche i mixtape ‘Agust D’ e ‘D-2′ usciti rispettivamente nel 2016 e nel 2020. 
‘Suga si è occupato in prima persona della produzione, composizione e scrittura delle canzoni dell’album’, ha fatto sapere la Big Hit che, inoltre, ha fatto notare che questo sarà il primo album ufficiale di Suga/Agust D, cioè il primo dei suoi progetti da solista a non essere un mixtape. Il primo singolo estratto da ‘D-Day’ verrà rilasciato questo venerdì 7 aprile. 
Poco meno di una settimana dopo l’uscita dell’album, poi, Suga sarà il primo membro dei BTS a intraprendere un tour in solitaria con cui toccherà diversi paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti, in date programmate durante tutta la durata della stagione primaverile. Da sottolineare come il tour sia pubblicizzato come un evento in cui tanto Suga quanto Agust D saranno protagonisti. 
Il viaggio musicale di Suga comincerà con due spettacoli alla UBS Arena di Belmont Park, New York, fissati per il 26 e 27 aprile. Si proseguirà poi con una data a Newark, New Jersey, tre a Rosemont, in Illinois, e altre tre al Kia Forum di Los Angeles. La lega nordamericana del tour si concluderà con due spettacoli a Oakland programmati per il 16 e 17 maggio. 
Sebbene attualmente tutti e sette i membri del gruppo siano impegnati nei loro progetti da solisti (e nel completare il servizio militare obbligatorio), Suga li aveva già anticipati pubblicando i suoi mixtape negli scorsi anni, oltre a impegnarsi nella produzione di brani per diversi altri artisti come PSY, il cantante giapponese Ømi e il suo stesso compagno di gruppo Jung Kook. 
Disney+ ha inoltre annunciato recentemente che il ‘viaggio musicale’ di Suga sarà il fulcro del documentario ‘Suga: Road to D-Day’ che verrà rilasciato prossimamente”.
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©jimindipityR) | ©RollingStone
5 notes · View notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Milano, a Palazzo Reale la mostra di Vincent Peters “Timeless time” 
Tumblr media
Milano, a Palazzo Reale la mostra di Vincent Peters “Timeless time”.    Dal 12 gennaio al 26 febbraio, Palazzo Reale porta a Milano gli scatti senza tempo del fotografo Vincent Peters con la mostra a ingresso gratuito dal titolo “Timeless Time”, una selezione di novanta lavori in bianco e nero in cui la luce è protagonista nel raccontare le storie dei soggetti ritratti. La mostra, promossa da Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Nobile Agency, è curata da Alessia Glaviano, Curator & Head of Global PhotoVogue. Christian Bale, Kim Basinger, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Laetitia Casta, Cindy Crawford, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Matt Dillon, Michael Fassbender, Scarlett Johansson, Milla Jovovich, John Malkovich, Charlize Theron, Emma Watson sono solo alcuni dei personaggi famosi i cui ritratti, realizzati tra il 2001 e il 2021 da Vincent Peters, sono esposti a Palazzo Reale. Quello ritratto da Vincent Peters è il mondo delle star e delle celebrities, un moderno Olimpo in cui i ritratti sfumano in un’atmosfera da cinema neorealista italiano. I suoi scatti sono infatti composti da un sovrapporsi di strati che dialogano tra loro completandosi: ciascun elemento che converge e si condensa in ogni suo singolo scatto, forma uno strato che non perde mai la propria identità e distinzione. È proprio nell’incontrarsi di questi strati singolari che ogni immagine di Peters arriva a raccontare una storia, fino a diventare un film in un solo fotogramma. Nel percorso della mostra, grazie a Cinecittà, sono esposti anche i primissimi scatti del progetto “Timeless Talent”, un racconto fotografico realizzato da Peters dei mestieri e dei talenti degli storici studi cinematografici che, oggi come in passato, ne fanno punto di riferimento della creatività del cinema e della televisione nazionale e internazionale. Un progetto di valorizzazione del talento dell’art department, dei falegnami, degli operai, pittori, macchinisti, elettricisti, tecnici dello sviluppo della pellicola e di tutti gli artigiani di Cinecittà, che da dietro la macchina da presa e al fianco dei registi, contribuiscono alla creazione dei capolavori realizzati negli studi. Con uno stile senza tempo, i lavori di Vincent Peters esposti nell’ Appartamento dei Principi al piano nobile di Palazzo Reale sono valorizzati da un allestimento curato da Silvestrin & Associati che esalta le potenti immagini in bianco e nero e al tempo stesso sposa la bellezza delle signorili sale quattrocentesche che lo ospitano. Vincent Peters Nato a Brema, in Germania, nel 1969, all’età di vent’anni si trasferisce a New York per lavorare come assistente fotografo. Tornato in Europa nel 1995, ha lavorato per diverse gallerie d'arte e su progetti personali e nel 1999 ha iniziato la sua carriera presso l'agenzia di Giovanni Testino come fotografo di moda. Negli anni Vincent Peters si specializza nei ritratti di celebrità, scattando campagne leggendarie per riviste di tutto il mondo, distinguendosi con il suo stile cinematografico. Il suo portfolio comprende lavori per brand come Armani, Celine, Hugo Boss, Adidas, Bottega Veneta, Diesel, Dunhill, Guess, Hermes, Lancome, Louis Vuitton, Miu Miu, Netflix, solo per citarne alcuni. Le sue opere sono state esposte in gallerie d'arte internazionali tra cui, ad esempio, Camera Work a Berlino, Fotografiska a Stoccolma e il prestigioso Art Basel in Svizzera. Info Ingresso gratuito, da martedì a domenica, dalle 10 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19), giovedì apertura serale fino alle 22.30 (ultimo ingresso ore 22). Lunedì chiuso palazzorealemilano... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
3 notes · View notes