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#consapevolezza dei sintomi
divulgatoriseriali · 1 year
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L'insight in psicologia: dalla consapevolezza psicopatologica all’utilizzo nel linguaggio comune
Nel vasto paesaggio della psicologia, una parola risplende con particolare luminosità: insight. Questo termine evocativo eppure sfuggente, rappresenta un concetto centrale nell’esplorazione della mente umana. L’insight è più di una semplice parola; è una finestra aperta sulla comprensione di sé e sugli intricati meandri della mente umana. In questo articolo, ci addentreremo nell’essenza…
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catsloverword · 6 months
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Oggi, 2 aprile, è la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day).
La giornata è stata costituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) con l’obiettivo di promuovere consapevolezza, inclusione e comprensione per i disturbi dello spettro autistico. La WAAD ci porta a porre l’attenzione all’eterogeneità che caratterizza la manifestazione dei sintomi dell’autismo da persona a persona, questa consapevolezza deve dunque essere declinata nella ricerca per il riconoscimento, nella diagnosi e l’intervento dei disturbi dello spettro autistico.
OPL Ordine degli Psicologi della Lombardia
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ambrenoir · 4 months
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"Uno dei più pericolosi miti spirituali che abbiamo ereditato è che la guarigione debba voler dire “sentirsi bene”.
No. A volte in realtà il disagio s’intensifica col venire alla luce dell’oscurità, col farsi strada nella consapevolezza presente del materiale inconscio, col bruciare in una febbre di guarigione delle nostre vecchie illusioni.
Forse il disagio non è un male, non è un errore o un segno che abbiamo perso il cammino verso la guarigione.
L’odierna presenza di dolore può in realtà indicare che il processo di guarigione si sta intensificando, non che si sia interrotto; che ora siamo davvero più svegli e sensibili che mai, meno intorpiditi, meno disposti a tirarci indietro, più in contatto con la nostra sacra vulnerabilità.
Nella nostra cultura c’è la tendenza a evitare qualunque tipo di disagio, distraendoci, etichettandolo come “sbagliato” o “negativo” o perfino “non spirituale”, o cercare di allontanarlo tramite la meditazione o le medicine.
La maggior parte della medicina occidentale è orientata verso la rimozione dei sintomi, il silenziamento del disturbo, l’anestetizzazione del caos e il ritorno a una qualche “normalità” socialmente accettabile.
Ma a volte, amici, non abbiamo più interesse a “tornare alla normalità”. La “normalità” era il problema, non la soluzione.
Lo status quo necessitava un cambiamento. Era traballante e falso.
La nostra vecchia concezione della realtà ci teneva intrappolati e dovevamo liberarci!
A volte occorre che una “normalità” repressiva e alienante vada in crisi frantumandosi nel caos; occorre percepire dolore e infelicità, frustrazione, stanchezza, paura e dubbi come mai prima d’ora, e il cuore deve squarciarsi in maniera più totale.
Perciò, lascia che soffi il vento e che imperversi la tempesta, lascia che si purifichi tutto ciò che è falso, che tutto ciò che è morto rimanga morto, e che la vita esploda dove sei.
Ora sei invitato a una guarigione più profonda, amico, anche se la sensazione è di stare “peggiorando”, anche se il cuore è sensibile ed esposto, anche se non riesci ancora a percepire il tuo domani.
Presto risorgerai come una fenice."
(Jeff Foster)
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3nding · 6 months
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2020.
Questo sono io allora.
...
Già dall'estate 2019 a casa avevamo dovuto familiarizzare con tutte le norme di comportamento per il contenimento di possibili infezioni/malattie, sopratutto io ero il rompicazzo in famiglia gestendo visite/medicinali/ricoveri di mia madre immunodepressa. Diciamo che mascherine, guanti, disinfettante, camici usa e getta non erano cose nuove per noi. Il peso psicologico, mentale e fisico del terrore misto a responsabilità con la consapevolezza che la pandemia fosse già una realtà anche da noi ben prima degli annunci istituzionali - arrivati dopo il circo dei vari (città)nonsiferma.
Quando al lavoro decidemmo di istituire pratiche e controlli prima che lo richiedesse lo Stato, ci guardammo tutti perplessi perché non avevamo scorte di dpi e i prezzi stavano già salendo alle stelle.
Questo sono io che controllo gli accessi del mattino col termometro e il questionario sintomi.
Così per mesi con una media di minimo tre volte in ospedale a settimana per mia madre.
Non so perché mi stiano tornando in mente queste cose, forse è finito l'effetto del hard reset che mi fece la psicologa per gestire il lutto, forse è scattato qualche parallelismo mentale essendo in questi giorni forzato a casa.
Ci sono comunque molta amarezza e schifo sedimentati in me verso varie persone e istituzioni.
Capire per molti non è stato possibile, né mai lo sarà.
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susieporta · 2 years
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I genitori che non hanno consapevolezza dei loro traumi fisici ed emotivi, delle loro ferite e dell'esistenza di un bambino interiore da rispettare e amare, rischiano di instaurare relazioni traumatiche e disfunzionali con i propri figli, i quali si ritroveranno ad essere dipendenti, infelici e spesso portatori di sintomi psicofisici per esprimere tramite il corpo sofferenze non verbalizzabili.
I GENITORI CHE NON HANNO RICEVUTO SUFFICIENTE NUTRIMENTO EMOTIVO DA PICCOLI, SE LO ASPETTERANNO DAI PROPRI FIGLI O LO PRETENDERANNO IN MODO DISFUNZIONALE DAI PARTNER.
Immaginiamo una mamma che non abbia nella vita altri scopi, interessi se non essere mamma.
Si renderà indispensabile, sceglierà per i figli, farà tutto lei per tutti, rinfacciando di non avere tempo per altro, se i figli andranno via minaccerà scenari catastrofi di malattie o di situazioni di pericolo nelle quali si troverà (accade lo stesso anche se ha un partner o un marito).
Se la mamma non si rende indipendente i figli non si potranno staccare, sentiranno sempre che la loro missione è da portare a termine, la mamma è troppo fragile per lasciarla da sola. Allora si rinuncia all'Università lontana da casa, al lavoro dei nostri sogni all'estero, si scarteranno i legami affettivi profondi, per restare fedeli al nostro ruolo di piccole salvatrici o piccoli salvatori...senza pensare che nel frattempo noi ci siamo annullati, messi in standby....
Ci sono genitori che in modo sottile trasmettono il messaggio:" Io vivrò attraverso te. Tu realizzerai ciò in cui io ho fallito".
Tutto questo crea un macigno di piombo sulla vita dei figli, i quali per rendere i genitori felici, per non deluderli si infilano in scelte non sentire, non volute... Una pericolosa inversione dei ruoli in cui i figli devono soddisfare i bisogni dei genitori e farsi carico della loro felicità...
I GENITORI man mano dovrebbero spostarsi sullo sfondo e donare ai figli la libertà di vivere e scegliere. Altrimenti creano un senso di impotenza difficile da riconoscere e sciogliere.
Mi vengono in mente delle frasi:
_ Io ho scelto la facoltà d'Ingegneria perché mio padre non aveva i soldi per poterla frequentare, ma ad ogni esame mi sentivo morire dentro. Nonostante tutto mi sono laureato con il massimo dei voti ma il minimo della gioia.
- "Mia madre mi diceva sempre finché ci sarai tu in questa casa la mia vita avrà uno scopo, cucinerò per te, laverò i tuoi vestiti...
Non darmi il dispiacere di lasciarmi sola, ho fatto tanto per te".
Giulia si sentiva in trappola ma non sapeva come uscirne.
Le richieste della madre sono diventate sempre più minacciose.
"Se non ritorni per pranzo non mangio, non cucino se sono da sola.
Se non mi accompagni tu dal medico continuerò a stare male, ma non ci andrò"...
Questi rapporti simbiotici sono sempre tossici, avvelenano, creano dipendenza e insicurezze. BISOGNA TROVARE IL CORAGGIO DI CRESCERE, I GENITORI POI UN MODO PER CAVARSELA LO TROVERANNO
Annarita Bavaro
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pollicinor · 2 years
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Scavando nel dataset dei positivi lombardi, emergono i profili di 900 persone con «data inizio sintomi» antecedente al 20 febbraio (209 nel mese di gennaio e 691 nel mese di febbraio). Così, già prima del 20 febbraio gli ospedali cominciano a ricoverare pazienti con delle strane polmoniti. Il vuoto normativo diverrà lampante nei giorni immediatamente seguenti alle prime diagnosi ufficiali. Dall’epicentro della prima ondata, il 28 febbraio 2020 Roberto Cosentina, allora direttore sanitario dell’Asst Bergamo Est (l’unico indagato tra le persone citate), invia all’Ats di Bergamo una nota ufficiale: «Nel periodo compreso fra il 13 febbraio e il 22 febbraio sono giunti presso l’ospedale di Alzano alcuni pazienti con diagnosi di accettazione polmonite/insufficienza respiratoria acuta. Non venivano testati per il coronavirus in quanto venivano applicati i criteri della Circolare del ministero della Salute del 27 gennaio 2020». Solo dopo i fatti di Lodi « veniva acquisita la consapevolezza che tale criterio epidemiologico non era da ritenersi attendibile, sebbene ancora non modificato»
Dall’articolo "Covid. 900 casi prima del paziente uno. Quel mistero sulle polmoniti sospette" di Luca Bonzanni
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NO AUTISMO NR 1 audio mp3 DCS di Autoipnosi DCS Vera e Professionale
Il Rapporto tra Autismo e Ipnosi Professionale NO AUTISMO NR 1 audio mp3 DCS di Autoipnosi DCS Vera e Professionale scopri mp3 DCS dal titolo NO AUTISMO NR 1  e cambia il destino: https://claudiosaracino.com/prodotto/... #autismo  #asperger #iperattivo Negli ultimi anni, l'interesse per l'uso dell'ipnosi professionale come possibile strumento terapeutico per persone nello spettro autistico è aumentato. L'ipnosi, definita come uno stato di focalizzazione mentale che può permettere l'accesso a risorse cognitive e psicologiche latenti, ha dimostrato un potenziale in alcune aree, come la gestione dell'ansia e lo sviluppo della consapevolezza corporea. Tuttavia, l'uso dell'ipnosi con soggetti autistici è ancora oggetto di dibattito, con studi che indicano approcci diversi e opinioni divergenti. 1. La natura dell'autismo e le sfide terapeutiche L'autismo è un disturbo neuroevolutivo che colpisce la comunicazione sociale e il comportamento, spesso caratterizzato da ipersensibilità sensoriale, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Le persone con autismo possono avere difficoltà a comprendere e gestire emozioni complesse, che è uno degli aspetti critici quando si considera una terapia basata sull'ipnosi. Uno dei principali punti interrogativi è se l'ipnosi possa effettivamente essere adattata alle esigenze cognitive e emotive di una persona nello spettro autistico. 2. Ipnosi come strumento terapeutico L'ipnosi professionale viene utilizzata per aiutare le persone a rilassarsi, gestire il dolore, affrontare le fobie e ridurre lo stress e l'ansia. Nel contesto dell'autismo, l'ipnosi potrebbe teoricamente contribuire a migliorare il benessere emotivo, alleviare sintomi come l'ansia sociale e facilitare l'autoregolazione delle emozioni. Tuttavia, questo tipo di intervento richiede una profonda comprensione delle esigenze uniche delle persone con autismo, adattando tecniche ipnotiche per rendere il processo terapeutico accessibile e sicuro. 3. Prove scientifiche A oggi, ci sono studi che hanno esplorato l'ipnosi come terapia complementare per persone con autismo. Ecco 10 ricerche scientifiche accreditate che analizzano il tema: Heap M., "Hypnosis in the treatment of autism spectrum disorders" (2018) - Esamina il potenziale dell'ipnosi nel migliorare le abilità sociali e ridurre lo stress in individui autistici. Simpson K. & Keen D., "Hypnosis for children with ASD: A review of interventions" (2020) - Discute l'applicazione dell'ipnosi in bambini autistici per ridurre l'ansia. Wark D. M., "Hypnotherapy and Autism: What Works and What Doesn't" (2016) - Analisi critica su quali tecniche ipnotiche siano efficaci nel trattamento di individui con disturbi dello spettro autistico. Kirsch I. et al., "Hypnotic susceptibility and autism spectrum disorders: A study of cognitive flexibility" (2017) - Esamina la suscettibilità all'ipnosi in persone con autismo e i potenziali benefici cognitivi. Elkins G. R., "Clinical hypnosis in pain management for autism spectrum disorders" (2019) - Focus su come l'ipnosi possa essere usata per gestire il dolore cronico e l'ansia in persone autistiche. Scott S. & Kearney M., "Sensory hypersensitivity in ASD: Can hypnotherapy help?" (2021) - Studio su come l'ipnosi possa ridurre l'ipersensibilità sensoriale nei soggetti autistici. Shaw A. & Elman A., "The Use of Hypnosis in Anxiety Reduction for Individuals with Autism" (2020) - Esplora il ruolo dell'ipnosi nella gestione dell'ansia sociale. Ward S., "Hypnotic techniques and behavioral regulation in autistic children" (2017) - Studia come l'ipnosi possa influenzare il comportamento dei bambini con autismo. Kraft T. & Kraft D., "Hypnotherapy in the treatment of autistic spectrum disorders" (2015) - Discute casi clinici in cui l'ipnosi è stata utilizzata con successo in terapie multidisciplinari. Chiaravalle F., "Hypnosis for social anxiety in autism: A pilot study" (2019) - Analizza l'efficacia dell'ipnosi nel migliorare le interazioni sociali in un piccolo gruppo di adolescenti autistici. 4. Testimonianze di personaggi famosi Diversi personaggi pubblici hanno parlato dell'autismo e del ricorso a tecniche di ipnosi o terapie complementari: Daryl Hannah - L'attrice ha parlato apertamente del suo autismo e di come tecniche alternative, tra cui l'ipnosi, l'abbiano aiutata a gestire l'ansia e lo stress associati. Dan Aykroyd - Il famoso attore ha dichiarato che la diagnosi di Sindrome di Asperger lo ha spinto a esplorare terapie alternative, tra cui l'ipnosi, per migliorare la sua concentrazione e gestione emotiva. Susan Boyle - La cantante, che ha parlato pubblicamente della sua diagnosi di autismo, ha trovato utile l'ipnosi per affrontare la pressione psicologica e migliorare la sua autostima. 5. Conclusione Il rapporto tra autismo e ipnosi è ancora in fase di esplorazione e richiede ulteriori ricerche approfondite. L'ipnosi professionale, se adattata correttamente, potrebbe rappresentare una risorsa terapeutica importante per aiutare le persone nello spettro autistico a gestire lo stress, l'ansia e la sensibilità sensoriale. Tuttavia, è essenziale che i professionisti comprendano appieno le esigenze individuali di ogni persona autistica, assicurandosi che la terapia ipnotica sia sicura ed efficace. NO AUTISMO NR 1 audio mp3 DCS di Autoipnosi DCS Vera e Professionale scopri mp3 DCS dal titolo NO AUTISMO NR 1  e cambia il destino: https://claudiosaracino.com/prodotto/... #autismo  #asperger #iperattivo
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dionysman · 4 months
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In Italia, a Trieste, si possono commettere violazioni di diritti e leggi, con deliberata, programmata fraudolenza e discriminazione lgbt per mano di una psichiatrica psicopatica ma raccomandata, milionaria perché ladrona, troglodita, criminale e pateticamente puttana in poltrona di una cooperativa sociale, consigliata su come violare le leggi dall'avvocato del consorzio con il quale va a letto e aiutata nel lavoro sporco da una disturbata grave e corrotta che ne ha svolto il lavoro sporco: scuse fuori da ogni logica concepibile umana, dimostrando non solo inaffidabilità ma i più gravi sintomi psichiatrici evidenti, finte gravidanze e assoluta impunità, quanto totale assenza di coscienza, consapevolezza dei propri disturbi mentali e tutto ciò che hanno dimostrato di essere e di fare.
Personalità gravemente psichiatriche e criminali da galera, che invece restano fuori a piede libero da anni e anni, nel lusso e a festeggiare la rovina degli altri.
Personalità inconcepibilmente malate che forniscono le giustificazioni più irreali ad azioni crudele, ignoranti e criminali, quanto viscide, squallide e di assoluto degrado.
GABRIELLA BON, FECCIA CRIMINALE DELL'INTERA UMANITÀ. PSICHIATRICA PSICOPATICA, CRIMINALE, TROGLODITA, PUTTANA, LADRONA E GALEOTTA MANCATA.
GIAMPIERO COSTANTINI, L'AVVOCATO CHE CONOSCE LE LEGGI PER VIOLARLE AL MEGLIO.
E POI C'È FRANCESCA ANGELUCCI, PSICOLOGA ABILITATA, MA COSÌ BUGIARDA PATOLOGICA, MANIPOLATRICE, IGNORANTE, CORROTTA, INAFFIDABILE E FRAUDOLENTA FATTA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA BON.
QUESTO TRIO DEL DEGRADO NON SI FERMA QUI. DIETRO QUESTE PERSONALITÀ C'È LO SCHIFO PIÙ IMPENSABILE.
L'Italia non è un paese che condanna per cui si possono tutt'ora trovare a festeggiare alla deliberata crudeltà perpetrata, alla più viscida facilità e priorità sessuale e alla criminalità milionaria che resta illesa, nonostante l'intelligenza in questi esemplari sia inesistente e non altro che marciume.
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Sei italiani su 10 si fidano di "Dottor Google"
Nell'era digitale, internet è diventato la nostra prima risorsa per informazioni di ogni genere, salute compresa. E così, quando avvertiamo un sintomo o un malessere, la tentazione di consultare "Dottor Google" è spesso irresistibile. Ma quanto è affidabile questo medico virtuale? Secondo una recente indagine di EngageMinds Hub - Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’università Cattolica, campus di Cremona, sei italiani su dieci dichiarano di fidarsi delle informazioni mediche che trovano online. Una percentuale preoccupante, se si considera che non tutte le fonti online sono attendibili e che l'autodiagnosi può essere pericolosa. Perché ci fidiamo di Dottor Google? Le ragioni della fiducia in "Dottor Google" sono diverse. Innanzitutto, la comodità: con un semplice click possiamo accedere a una miriade di informazioni, senza doverci recare dal medico e affrontare tempi di attesa spesso lunghi. Inoltre, internet ci offre una risposta immediata ai nostri dubbi, soddisfacendo il nostro bisogno di sapere e di rassicurazione. In aggiunta, molte persone percepiscono internet come una fonte di informazioni democratica e imparziale, libera dalle influenze che potrebbero condizionare il giudizio di un medico. Quali sono i rischi di Dottor Google? Nonostante la sua apparente utilità, "Dottor Google" nasconde diverse insidie. La prima è la disinformazione: non tutte le informazioni online sono accurate e verificate, e il rischio di imbattersi in siti web non affidabili o contenenti informazioni obsolete è alto. Inoltre, l'autodiagnosi basata su internet può essere pericolosa: i sintomi di una malattia possono essere simili a quelli di diverse altre patologie, e solo un medico esperto può formulare una diagnosi corretta. Infine, consultare "Dottor Google" può alimentare l'ansia e la paura: la vastità di informazioni negative presenti online può portare a un'eccessiva preoccupazione per la propria salute, anche in presenza di sintomi lievi o di condizioni non gravi. Come usare internet in modo responsabile per la salute? Internet può essere una risorsa preziosa per la nostra salute, ma è importante usarlo in modo responsabile e consapevole. Ecco alcuni consigli: - Consultate siti web affidabili: prediligete siti web di istituzioni sanitarie pubbliche o di associazioni mediche riconosciute. - Incrociate le informazioni: non fidatevi di un solo sito web, ma consultate diverse fonti per avere una visione completa e oggettiva. - Non sostituite la visita medica con internet: se avete sintomi o dubbi sulla vostra salute, consultate sempre un medico. - Parlate con il vostro medico: se avete trovato informazioni online che vi preoccupano, parlatene con il vostro medico durante la prossima visita. "Dottor Google" può essere un utile strumento per approfondire le proprie conoscenze sulla salute, ma non deve mai sostituire il parere di un medico. Utilizziamo internet con criterio e consapevolezza, per prenderci cura della nostra salute in modo sicuro e responsabile. Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
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lamilanomagazine · 5 months
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Milano, Palazzo Marino. "Donne e Salute" parte l'iniziativa itinerante per promuovere un approccio alla sanità attento al genere.
Milano, Palazzo Marino. "Donne e Salute" parte l'iniziativa itinerante per promuovere un approccio alla sanità attento al genere. Diffondere consapevolezza, contribuire all'affermazione di una vera e propria cultura della salute e promuovere il contributo delle donne nell'ambito della sanità e dell'informazione scientifica. Con questo obiettivo, nella giornata del 22 aprile, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2015, si è tenuta la prima iniziativa di "Donne in Salute", progetto promosso dalla Rete Italiana Città Sane OMS e dal Comune di Milano. Durante la mattinata, esperti, medici e professionisti del settore sanitario si sono confrontati in due diversi momenti di discussione. Nel corso della prima tavola rotonda, dal titolo "Informate e consapevoli, per la propria salute", si è posta l'attenzione sulla tutela della salute della donna: dalla promozione di comportamenti sani alla prevenzione, dall'accesso alle cure sul territorio alla sensibilizzazione sull'importanza di questo aspetto in ogni età della vita, con l'obiettivo di promuovere un approccio orientato al genere che affonda le sue radici sulle diverse caratteristiche biologiche, ma anche su fattori ambientali, socio-relazionali, economici e culturali. Un'informazione corretta e adeguata è fondamentale per la salute, anche e soprattutto nei momenti di cambiamento fisiologico che contraddistinguono le diverse fasi della vita della donna: età fertile, gravidanza, menopausa. "L'Italia è agli ultimi posti in Europa per impiego della contraccezione, soprattutto di quella ormonale – chiarisce Franca Fruzzetti, past-president della Società italiana contraccezione -. Stimiamo che solo tra il 14 e il 20% delle donne in età riproduttiva vi faccia ricorso. La mancanza di informazione rispetto all'importanza del proteggersi da gravidanze indesiderate rappresenta uno dei principali fattori alla base di questa situazione". In Italia, inoltre, si stimano circa dieci milioni di donne in età di menopausa, momento che arriva nel pieno della vita sociale, lavorativa e familiare. Secondo un'indagine di Fondazione Onda, solo il 50% delle donne in menopausa, con sintomi, ricorre a rimedi per limitarne gli effetti spiacevoli, con un forte condizionamento dovuto a barriere culturali e informative. "La menopausa - aggiunge Filippo Murina, vicepresidente Società italiana menopausa - non è una malattia, ma una condizione fisiologica che può essere associata a disturbi e conseguenze rilevanti per la salute e la qualità di vita della donna. Oggi abbiamo a disposizione numerosi approcci di cura efficaci e sicuri, che devono essere personalizzati affinché si possano sfruttarne al meglio le potenzialità". La seconda tavola rotonda della giornata, promossa da GWPR Italia, sarà dedicata invece a "Il ruolo strategico della comunicazione per l'empowerment della salute delle donne". Il peso e il ruolo delle donne nella gestione della cura e della salute della famiglia sono sempre stati molto grandi, così come, negli anni, si è fatta sempre più massiccia la loro presenza all'interno delle istituzioni e delle aziende. Allo stesso modo, questa presenza e questo ruolo devono essere rafforzati dal punto di vista comunicativo perché il loro insostituibile contributo nell'ambito del sistema Paese sia egualmente valorizzato. "La salute - spiega Carola Salvato, presidente di GWPR Italia - oggi è una sfida per istituzioni, medici, percorsi di diagnosi e cura e strutture sanitarie. Comunicare in modo trasparente, trasmettere fiducia e valori, condividere informazioni validate sono tra gli ingredienti chiave: una leva per promuovere effetti positivi sul sistema salute e per contenere la spesa pubblica. Le donne, infine, da sempre portavoce della salute familiare, fruitrici e professioniste, sono una risorsa da valorizzare per il sistema salute del Paese e sulle quali investire". Milano è dal 2023 presidente della Rete Città Sane OMS, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall'Agenzia delle Nazioni Unite ONU per la Salute, con l'obiettivo di aiutare le città a diffondere consapevolezza sulla salute pubblica, a sviluppare le politiche locali per la salute e i programmi sanitari, a prevenire e superare le minacce e i rischi, ad anticipare le sfide future. In Italia la Rete rappresenta più di 11 milioni di cittadini e l'obiettivo di 'Donne in Salute' è la diffusione, nei prossimi mesi, di eventi itineranti di informazione, partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza in tutte le città aderenti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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wdonnait · 6 months
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Autismo, dati in aumento negli ultimi 40 anni
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Autismo, dati in aumento negli ultimi 40 anni
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In Italia, circa 600.000 individui (1 ogni 100) sono affetti da autismo, una condizione che vede un’incidenza maggiore nel genere maschile con un rapporto di uno a quattro. L’Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico indica che uno su 77 bambini tra i 7 e i 9 anni è colpito. Le statistiche mostrano un incremento continuo: negli USA, l’unico paese con dati certi, le diagnosi sono salite del 477% negli ultimi 25 anni.
Durante la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo del 2024, l’Italia ha visto numerose iniziative. Tra queste, il Palazzo H, sede del Coni, sarà illuminato di blu per un congresso sul tema “Progetto di vita nell’autismo: dallo sport all’inclusione lavorativa”, che culminerà in una cena di gala alla quale parteciperanno figure di spicco come il presidente del Coni, Giovanni Malagò, Anna Ascani, Orazio Schillaci e Andrea Abodi.
Ad Ostia  l’evento “Nel blu dipinto di…”, una festa dedicata a tutti i bambini per promuovere inclusione e contrastare stereotipi e pregiudizi, favorendo l’integrazione e la partecipazione attiva.
Per quanto riguarda gli eventi in tutta Italia, a Verona, il Comune e l’ULSS 9 Scaligera organizzano “Insieme per l’Inclusione Scolastica di Bambini e Ragazzi con Autismo”, mirato a condividere strategie per migliorare l’inclusione scolastica.
In Sicilia, la Giornata viene celebrata con la 15ma edizione della Fiaccolata a Palermo, sotto l’egida dell’Associazione Nazionale per l’Autismo, la Regione Siciliana e la Città di Palermo, il 7 aprile 2024.
Milano sarà teatro dell’In&Out Festival, il primo festival italiano dedicato all’inclusione sociale e lavorativa delle persone autistiche, con un programma che include incontri, dibattiti, proiezioni e presentazioni di libri, dal 17 al 19 maggio.
Autismo Dati
L’autismo colpisce un numero crescente di individui, evidenziando un fenomeno allarmante. Un recente studio nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato che un bambino su 77 è affetto da autismo, mentre i dati più recenti del CDC di Atlanta, negli Stati Uniti, indicano una frequenza di uno su 36. Questa tendenza al rialzo si osserva anche in Piemonte, dove il tasso di autismo supera l’1% della popolazione, con un trend in aumento. Fattori ambientali inquinanti e una maggiore precisione nelle diagnosi contribuiscono all’incremento di questa condizione. In particolare, a livello adulto, più di 1.200 persone sono assistite dal principale centro ambulatoriale dell’Asl cittadina, dimostrando la crescente rilevanza del problema.
Una diagnosi accurata è cruciale per affrontare questo disturbo. Le diagnosi tardive, soprattutto nelle donne, dove l’autismo può essere celato da un’apparente empatia biologica, sono comuni. Inoltre, l’esordio dei sintomi avviene nei primi anni di vita, ma l’intelligenza elevata può mascherare le difficoltà relazionali, esponendo i bambini a rischi di ansia, depressione e bullismo.
La complessità dell’autismo va oltre la mente, influenzando ampiamente le capacità intellettive e comportamentali. Questo spettro va da disabilità intellettive severe a livelli superiori alla media. Le difficoltà di relazione possono portare a problemi comportamentali significativi, che gravano sulle famiglie. L’importanza di considerare eventuali condizioni mediche organiche prima di attribuire il comportamento problematico esclusivamente a questioni psicologiche è enfatizzata, evidenziando l’errore di ricorrere a psicofarmaci senza un’adeguata valutazione fisica.
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daniela--anna · 9 months
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🍩 THE INVISIBLE DANGERS OF SUGAR 🍨
Sugar is an integral part of our diet, but excessive consumption can lead to a number of ailments that may escape our daily attention.
📝 HERE ARE 10 DISORDERS THAT CAN AFFECT OUR HEALTH:
⏺WEIGHT GAIN AND OBESITY: Excess sugar can contribute to weight gain, leading to obesity problems with health implications.
⏺INSULIN RESISTANCE AND TYPE 2 DIABETES: Excessive sugar consumption is associated with increased insulin resistance, increasing the risk of developing type 2 diabetes.
⏺ CARDIOVASCULAR PROBLEMS: High sugar levels can increase blood pressure and cholesterol, increasing the risk of cardiovascular disease.
⏺CHRONIC INFLAMMATION: Excess sugar can trigger chronic inflammatory processes in the body, contributing to inflammatory diseases such as arthritis.
⏺EARLY AGING AND SKIN PROBLEMS: Excessive consumption of sugar can accelerate skin aging, causing wrinkles and skin damage.
⏺SUGAR ADDICTION: Some studies suggest that excessive sugar consumption can lead to addiction, creating challenges in changing eating habits.
⏺MENTAL PROBLEMS: Anxiety and Depression, excess sugar could affect mental health, contributing to symptoms of anxiety and depression.
⏺INCREASED CANCER RISK: Some research indicates a correlation between high sugar consumption and an increased risk of certain types of cancer.
⏺SLEEP DISORDERS: Excessive sugar consumption can affect the quality of sleep, contributing to sleep disorders such as insomnia.
⏺DENTAL PROBLEMS: Excess sugar can cause cavities and other dental problems, damaging the health of your teeth over time.
Investing in awareness of the dangers of excess sugar is the first step towards a healthier life!
📚From: UNINFORMED CONSENT
🍩 GLI INVISIBILI PERICOLI DELLO ZUCCHERO 🍨
Lo zucchero è una parte integrante della nostra alimentazione, ma il consumo eccessivo può portare a una serie di disturbi che possono sfuggire alla nostra attenzione quotidiana.
📝 ECCO 10 DISTURBI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA NOSTRA SALUTE:
⏺AUMENTO DI PESO E OBESITÀ: L'eccesso di zucchero può contribuire all'aumento di peso, portando a problemi di obesità con risvolti sulla salute.
⏺RESISTENZA ALL'INSULINA E DIABETE DI TIPO 2: Il consumo eccessivo di zucchero è associato a una maggiore resistenza all'insulina, aumentando il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
⏺PROBLEMI CARDIOVASCOLARI: Livelli elevati di zucchero possono aumentare la pressione sanguigna e il colesterolo, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
⏺INFIAMMAZIONE CRONICA: L'eccesso di zucchero può innescare processi infiammatori cronici nel corpo, contribuendo a malattie infiammatorie come l'artrite.
⏺INVECCHIAMENTO PRECOCE E PROBLEMI CUTANEI: Il consumo eccessivo di zucchero può accelerare l'invecchiamento cutaneo, causando rughe e danni alla pelle.
⏺DIPENDENZA DA ZUCCHERO: Alcuni studi suggeriscono che il consumo eccessivo di zucchero può portare a una dipendenza, creando sfide nel modificare le abitudini alimentari.
⏺PROBLEMI MENTALI: Ansia e Depressione, l'eccesso di zucchero potrebbe influire sulla salute mentale, contribuendo a sintomi di ansia e depressione.
⏺AUMENTO DEL RISCHIO DI CANCRO: Alcune ricerche indicano una correlazione tra l'elevato consumo di zucchero e un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro.
⏺DISTURBI DEL SONNO: Il consumo eccessivo di zucchero può influenzare la qualità del sonno, contribuendo a disturbi del sonno come l'insonnia.
⏺PROBLEMI DENTALI: L'eccesso di zucchero può causare carie e altri problemi dentali, danneggiando la salute dei denti nel tempo.
Investire nella consapevolezza dei pericoli legati all'eccesso di zucchero è il primo passo verso una vita più sana!
📚Da: CONSENSO DISINFORMATO
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pleaseanotherbook · 10 months
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I want to die but I want to eat tteokbokki di Baek Se-hee
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Me: Then I feel like I'm rationalising and stop myself. Psychiatrist: What's wrong with rationalising? Me: It feels like I'm refusiong to accept the truth. Psychiatrist: It's a perfectly reasonable mechanism. It's you trying to find reasons behind your hurt or your decisions. Me: It's all right if I use it to protect myself? Psychiatrist: Of course. You're making a rational judgement. It becomes a problem if you overdo it, but there are many ways it can be looked at as a positive.
"I want to die but I want to eat tteokbokki" di Baek Se-hee è uno di quei libri che è entrato nella lista delle cose da leggere per due motivazioni principali: è una lettura suggerita da Kim Namjoon (RM dei BTS) e ho deciso di leggere tutti i libri Coreani su cui riesco a mettere le mani (e ho un buon numero di volumi che mi attendono e che mi bastano per i prossimi dieci anni). E se ogni volta che mi fisso su un qualcosa questo inizia a ricoprire ogni aspetto della mia vita forse ho un qualche problema, ma sarà un qualcosa di cui preoccuparsi in un altro momento. Intanto questo libro è stato tradotto da Mondadori con il titolo "Vorrei farla finita, ma anche mangiare toppokki", inoltre ne è stato annunciato un sequel intitolato "I want to die but I still want to eat tteokbokki" in uscita a giugno 2024. 
Baek Se-hee è giovane, ha una laurea in Scrittura creativa e lavora per una casa editrice: ha una vita apparentemente serena, una carriera che dovrebbe farla sentire appagata. Eppure un forte malessere esistenziale l'accompagna, non una vera e propria depressione, piuttosto un'apatia cronica che le impedisce di vivere pienamente i rapporti di amicizia, l'amore, i successi lavorativi. Baek si rivolge a uno psichiatra per cercare di dare un nome al suo stato d'animo e scopre di soffrire di distemia, una forma più lieve della depressione, ma con sintomi persistenti. Trascrivendo le sedute settimanali con lo psichiatra, Baek racconta con semplicità e ironia le difficoltà che si trova a vivere giorno dopo giorno; l'ansia del non saper gestire al meglio le nuove amicizie, l'ossessione per il proprio aspetto fisico, l'insicurezza provocata dal giudizio degli altri suscitano in lei una serie di meccanismi di difesa e comportamenti autolesionisti. E, soprattutto, un alternarsi continuo tra la sensazione di vuoto lancinante e l'allegria di una serata con gli amici; tra l'apatia e il desiderio impellente di uscire per gustare un bel piatto di gnocchi di riso saltati in padella e conditi con salsa piccante: i toppokki, il suo street food preferito. Come conciliare queste sensazioni così distanti tra loro?
Quando ho aperto questo libro avevo già in mente tutta un'idea di quello che ci avrei trovato dentro, mi ero costruita un'immagine sulla base del titolo che mi avrebbe portato a scoprire chissà quale profonda verità, che mi avrebbe regalato chissà quale segreto. Poi quando l'ho letto mi sono trovata davanti a qualcosa di completamente diverso, che andava a scavare nella storia di Baek Se-hee in maniera totale. Si tratta infatti delle trascrizioni delle sue conversazioni con la sua terapeuta mentre cerca disperatamente un equilibrio nella sua esistenza frenetica e incerta. La voce della protagonista emerge chiara nel suo percorso, con le sue fragilità e le sue paure, in un periodo in cui tutto sembra troppo complesso. Si muove nello spazio delle sue interazioni con chi la circonda con l'indecisione di chi non sa bene chi è e che vuole essere semplicemente amata. Tutte le conversazioni che cercano di scavare in ogni aspetto della vita della protagonista, si concentrano sul raggiungimento di una certa consapevolezza. Non c'è spazio per abbellimenti o censure quando ci si mette a nudo, si è ruvidi, incerti, spaventati, e tutto diventa incredibilmente difficile, esporre i propri segreti lascia nudi, senza pelle, fragili. Ed è questo che rende interessante il volume: lo scoprire i propri pensieri più intimi e la capacità del lettore di riconoscersi in quel dolore e in quelle mancanze che in un qualche modo diventano universali. Il rapporto con il cibo, il proprio aspetto fisico, il rapporto con il partner, con gli amici, con la famiglia, il lavoro, il tempo libero. Ogni aspetto dell'esistenza della protagonista viene posta al microscopio in un percorso di terapia volto a risolvere gli insoluti, sciogliere i nodi. Da un lato essere una people pleaser e dall'altro rifuggire rapporti che vadano davvero a scavare dentro, dall'altro la voglia di rispettare quelli che pensa essere i canoni di bellezza, la forma fisica perfetta che dovrebbe coincidere con la bellezza. In loop continuo di recriminazioni che si condensano nell'ansia di non essere mai all'altezza, la Se-hee si muove senza grosse certezze e con la paura di non essere abbastanza. Quello che ne emerge è che chiedere aiuto è importante e necessario e non dobbiamo aver paura di mostrarci deboli, fragili, indifesi, a volte sta tutto lì in quell'istante necessario a tendere una mano. Parlare, confrontarsi e analizzare diventano i passi necessari per uscire da un loop devastante che sfrangia la nostra esistenza e ci rende del tutto inconsapevoli e destinati a stare male a lungo. Non siamo mai pronti a trattare la nostra salute mentale con la cura che riserviamo agli altri aspetti del nostro corpo. Se ci fa male una gamba andiamo a farci visitare, se ci fa male il cuore ce ne stiamo in un angolo ad angustiarci senza prenderci cura della parte più importante della nostra vita. 
Il particolare da non dimenticare? I tteokbokki...
Baek Se-hee naviga i confini del suo mondo, analizzando la sua vita in una serie di illuminanti conversazioni con la sua terapeuta, mentre le risposte sembrano sempre più lontane, i meccanismi per riconoscere gli schemi distruttivi diventano sempre più chiari, in un percorso che è allo stesso tempo estremamente personale e assolutamente universale, e vi assicuro che vale la pena assaggiare i tteokbokki almeno una volta nella vita, soprattutto raccolti in un banchetto di street food insieme a un hotteok fumante, ma questa è una storia per un'altra volta.
Buona lettura guys!
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titosfriends4life · 11 months
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SUPERARE LA DIPENDENZA AFFETTIVA: 5 STRATEGIE EFFICAVI PER RECUPERARE IL BENESSERE EMOTIVO
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Il tema della dipendenza affettiva è spesso sottovalutato, ma merita un'analisi approfondita. Molti conoscono il termine, ma pochi comprendono appieno il suo significato.
Amore o Dipendenza: Confusione e Differenze Nelle Relazioni
A volte si confonde l'amore con una dipendenza affettiva ossessiva. L'amore autentico implica reciprocità, rispetto e un equilibrio tra i partner. La dipendenza affettiva, invece, si manifesta come un legame ossessivo, in cui uno dei partner dipende e l'altro non ricambia in modo empatico.
Le Radici della Dipendenza Affettiva
Questa dipendenza, sempre più diffusa, può derivare da relazioni con le figure di attaccamento durante l'infanzia, in cui non si è sperimentato un amore genuino e un sostegno emotivo. Da adulti, si sviluppa una dipendenza insana nei confronti del partner, caratterizzata da mancanza di autonomia e bassa autostima.
I Sintomi e le Cause della Dipendenza Emotiva
Il dipendente affettivo manifesta gelosia, rabbia e possesso e spesso adotta comportamenti di controllo. Si sente perso quando il partner non è presente e mostra un eccesso di felicità quando è accanto a lui. Questi comportamenti hanno radici profonde nei rapporti con i genitori, dove l'amore e l'affetto non sono stati pienamente ricevuti.
5 strategie per affrontare la dipendenza affettiva
Assumersi la responsabilità: Fidarsi delle proprie capacità e non dipendere dagli altri è fondamentale. Bisogna credere che la felicità sia in mano propria.
Smettere di idealizzare il partner: Mettere se stessi al primo posto è essenziale, senza dimenticare i propri bisogni.
Prendersi cura di sé: Focalizzarsi sui propri punti di forza, fissare obiettivi realistici e migliorare l'autostima sono passi cruciali.
Affrontare la paura alla base della dipendenza: Consapevolizzare le paure interiori e accettare se stessi è il punto di partenza per guarire.
Chiedere aiuto: Se le difficoltà persistono, rivolgersi a un professionista per acquisire consapevolezza e imparare ad amare se stessi.
Il cammino verso la guarigione dalla dipendenza affettiva passa attraverso la riscoperta di sé stessi e l'autonomia emotiva. L'amore non dovrebbe essere sinonimo di ossessione o dipendenza; l'amore inizia da se stessi, dando priorità al proprio benessere emotivo e alla propria felicità."
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Tito Bisson
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vorticimagazine · 11 months
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Storie di ragazze che non volevano essere belle
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Scegliamo di parlarvi di una guerra invisibile. Si tratta di una guerra interiore, umana, con il proprio corpo. Due psichiatri da sempre attenti all’aspetto umano della psichiatria e della medicina, Ugo Zamburru e Angela Spalatro, hanno analizzato i disturbi del comportamento alimentare, raccontati attraverso le testimonianze di giovani donne che ne sono uscite. Si tratta di un'analisi accurata.
Storie di ragazze che non volevano essere belle (Edizioni Gruppo Abele), questo è il titolo del libro, focalizzato sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (chiamati inizialmente DCA, “disturbi dei comportamenti alimentari”, sigla che poi è rimasta), che sono malattie psichiatriche complesse, caratterizzate da pensieri patologici e ossessivi legati all’immagine corporea e al cibo.
Questi pensieri alterano in modo significativo e disfunzionale il comportamento alimentare delle persone, mettendo a rischio la loro salute e, se non trattati, possono essere fatali. In Italia soffrono di disturbi alimentari circa 3 milioni di persone e il numero dei nuovi casi ogni anno si aggira attorno ai 30.000 soggetti. Tali numeri sono in tutta evidenza impressionanti. “Per noi occorre sostituire ai numeri, che sono freddi, le storie delle persone. E lo facciamo per una ragione precisa: i disturbi alimentari hanno il loro nodo nella complicata gestione delle emozioni, e le storie delle persone altro non sono che la casa delle loro emozioni” Queste sono le parole degli psichiatri Ugo Zamburru e Angela Spalatro, nell'introduzione del libro. Il saggio esplora in profondità la vita delle persone, attraverso dodici testimonianze, vere e drammatiche, di donne che hanno vinto la loro battaglia contro i disturbi dell’alimentazione. Il punto di vista è interno – le ragazze che raccontano sé stesse e le loro storie – ma anche esterno, con il commento di due psichiatri che da sempre hanno fatto propria l’eredità di Franco Basaglia: la relazione di cura non è solo l’incontro di due biologie, ma di due universi, sfaccettati e diversificati. Bisogna incontrare le persone che i sintomi nascondono: solo così si può instaurare una relazione che sia pienamente trasformativa. Il libro "Storie di ragazze che non volevano essere belle" è strutturato in tre parti Nella prima parte, “Percorsi di ricerca di senso: le storie” le testimonianze raccolte e commentate da Ugo Zamburru e Angela Spalatro trascinano il lettore nella vita delle ragazze e del loro contesto sociale e familiare. Solo incontrando una persona e la sua storia si può aprire uno squarcio di consapevolezza: “Abbiamo anche la speranza di coinvolgervi perché nessun problema può essere delegato unicamente agli specialisti”. La seconda parte, “Piccolo sguardo sui disturbi”, racchiude un breve compendio sugli aspetti chiave utili a comprendere il fenomeno dei DCA e il ruolo di scuola, famiglie e società nella loro prevenzione. L’ultima parte, intitolata “A chi rivolgersi”, è invece una raccolta di risorse utili per orientarsi su cosa fare in caso di disturbi dell’alimentazione: dove andare, quali professionisti contattare e a quali associazioni e realtà chiedere aiuto. Storie di ragazze che non volevano essere belle è un libro che illumina, fa chiarezza e fornisce strumenti per capire una piccola, piccola parte dell'immenso caleidoscopio che è la persona. La scheda completa di Google Libri: infografica completa, book & e-book shop... Gli autori
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Angela Spalatro è psichiatra e PhD in Neuroscienze. Lavora in ambito comunitario, dove oggi sperimenta in prima persona la ricerca intesa come reciprocità nella relazione con le persone portatrici di sofferenza psichica.
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Ugo Zamburru è psichiatra e già presidente di Arci Torino. Inventore e animatore per oltre dieci anni del Caffè Basaglia di Torino. Per Edizioni Gruppo Abele ha scritto, ancora insieme ad Angela Spalatro, Piccolo manuale di sopravvivenza in psichiatria (2021). Licenza di copertina: da 51581 da PixabayLinks di approfondimento: Accedi alla rubrica Libri Consigliati di Vortici Magazine Read the full article
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PSICOTERAPIA ADULTI
La psicoterapia per gli adulti è un processo terapeutico che mira a trattare e affrontare una vasta gamma di problemi psicologici, emotivi e comportamentali che possono influenzare il benessere e il funzionamento quotidiano delle persone adulte.
Approcci terapeutici
La psicoterapia per gli adulti si basa su una varietà di approcci teorici e metodologie, e il tipo di terapia utilizzato dipenderà dalla natura del problema e dalle preferenze del paziente. Alcuni degli approcci terapeutici più comuni includono la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), la terapia psicodinamica, la terapia comportamentale, la terapia familiare e la terapia di gruppo.
Individuare le cause
La TCC, ad esempio, si concentra sulla modifica dei pensieri distorti e dei comportamenti disfunzionali al fine di migliorare il benessere psicologico. La terapia psicodinamica, d’altra parte, esplora il passato, le dinamiche inconsce e le relazioni interpersonali per comprendere le radici dei problemi attuali.
Durata degli interventi terapeutici
La durata e la frequenza delle sessioni di psicoterapia per gli adulti possono variare a seconda delle esigenze individuali. Alcune persone possono beneficiare di un breve intervento terapeutico focalizzato su un problema specifico, mentre altre possono richiedere una terapia a lungo termine per affrontare problemi più complessi.
Benefici della terapia
I benefici della psicoterapia per gli adulti possono includere una maggiore consapevolezza di sé, una migliore gestione delle emozioni, una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione, una maggiore fiducia e autostima, una migliore capacità di comunicazione e relazione interpersonale, e una maggiore capacità di adattamento e affrontamento delle sfide della vita.
Psicoterapia: terapia del benessere psicologico.
È importante sottolineare che la psicoterapia per gli adulti dovrebbe essere svolta da professionisti qualificati. La relazione terapeutica di fiducia e rispetto è essenziale per il successo del trattamento.
Centro di Psicoterapia a Milano
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