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#del africa
pilloclock · 3 days
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🇸🇩🚨SUDAN - 2.5 MILLION SUDANESE EXPECTED TO STARVE IN LESS THAN 2 WEEKS - DONATIONS NEEDED 🚨
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gregor-samsung · 5 months
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" Il volto del colonialismo inglese si rivelò in tutta la sua brutalità in Sudafrica. I bianchi si erano impadroniti dell'88 per cento delle terre, mentre i neri, con la Legge sulla terra dei neri, il Natives Land Act, del 1913, avevano perso ogni diritto di proprietà. Fu l’inizio della politica razzista di segregazione dei neri in “riserve per gli indigeni”. Ma siccome questo processo non funzionò, nel 1948 fu introdotto il sistema dell'apartheid. Nel 1949 furono proibiti i matrimoni misti e nel 1950 la popolazione fu catalogata secondo quattro gruppi razziali: bianchi, indiani, gente di colore e neri, con questi ultimi relegati in bantustan. Almeno tre-quattro milioni di neri furono segregati con la forza in queste zone loro riservate. Mentre ai neri che rimanevano, per ragioni di lavoro, in zone “bianche”, era vietato accedere a scuole, locali pubblici, mezzi di trasporto, riservati ai soli bianchi. I leader del movimento anti-apartheid, tra i quali Nelson Mandela, furono condannati all'ergastolo. Ma la repressione del governo non riuscì a soffocare la ribellione degli africani. Sia i lavoratori sia gli studenti neri diedero vita a una serie di scioperi e di manifestazioni che lentamente fece entrare in crisi il sistema dell'apartheid. La svolta avvenne nel 1990 quando il primo ministro Frederik De Klerk annunciò in Parlamento la rimozione della messa al bando del Congresso nazionale africano e il rilascio dei prigionieri politici. Dopo ventisette anni di carcere, Nelson Mandela fu liberato. Nel 1994 si svolsero le prime elezioni su base non razziale e, il 10 maggio, Mandela divenne il presidente del Sudafrica. Anche qui le Chiese dei bianchi, tanto cattoliche quanto anglicane e protestanti, appoggiarono in larga maggioranza il sistema dell'apartheid. Ma un piccolo gruppo profetico, composto dall'arcivescovo cattolico di Durban, Denis Hurley, dal pastore della Chiesa riformata Beyers Naudé e dall'arcivescovo anglicano Desmond Tutu, guidò la resistenza dei neri contro l’apartheid. "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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viejospellejos · 1 month
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Esta imagen es ORO:
Nunca mejor dicho (🥇🇪🇸🥈🇫🇷🥉🇲🇦)
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tearsofrefugees · 2 months
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Milan, Italy
An installation at the Darsena del Naviglio canal in memory of the 500 people attempting to migrate from Africa on a fishing boat that capsized in 2013 off the shores of the Sicilian island of Lampedusa. The tragedy, in which 368 people died, became one of the largest shipwreck death tolls in the Mediterranean on record
Photograph: Luca Bruno/AP
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knario47 · 23 days
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ANIVERSARIO
*Este 2024: 27 Aniversario del DÍA MUNDIAL de la BANDERA (ukenyal) AMAZIGH.*
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ⵣⵣⵣⵣⵣⵣⵣⵣ
Cada 30 de Agosto, a raíz del Congreso Mundial Amazigh celebrado en Tafira (Las Palmas de Gran Canaria) en 1997, se celebra en todo el Mundo el nacimiento de este símbolo de unidad y libertad de los diferentes pueblos que viven en diversas regiones del norte de África (Territorio conocido como la Tamazgha) que comparten raíces culturales y lingüística comunes.
La bandera de nuestra identidad representa nuestra historia y nuestra lucha, une a todos los imazigen del mundo, y a los pueblos del norte de África: desde Siwa hasta Canarias, desde el mediterráneo hasta el río de Senegal (Tamazgha)
Los canarios, como uno de los pueblos imazighen más antiguos, lideramos, en ese Congreso histórico, la unificación de la Tamazgha y la creación de su bandera identitaria .
Los pueblos Amazigh han resistido y perdurado durante milenios, invasiones y colonizaciones incesantes (griegos, romanos , árabes... Y en la etapa moderna , europeos -franceses y españoles principalmente- y "yankees")
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La bandera Amazigh, representa la armonía de los seres humanos con su tierra.
El símbolo del hombre en rojo tiene un carácter antropomórfico, con forma humana, y ha sido conocido desde tiempos prehistóricos.
Su significado actual simboliza al pueblo Amazigh. Usado oficialmente desde que en 1966, Mohand Arav Bessaoud, fundara la Academia Amazigh .
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COLORES:
Simbolizan la costa norte de África con el Mediterráneo, el Atlántico con Canarias al Noroeste y el desierto del Sahara al sur, y su apego y su amor a su tierra.
Tienen los siguientes significados:
ⵣ☆ Banda superior azul (Amidad) : representa el mar Mediterráneo y el océano Atlantico, la costa imazighen durante milenios.
ⵣ☆ Banda central verde (Azegzaw) : significa la naturaleza y las grandes montañas (cordillera del Atlas) y tierras verdes que los imazighen han cultivado desde tiempos prehistóricos.
ⵣ☆ La banda inferior amarilla (Awragh) :
simboliza la arena del Sáhara, del desierto de la TINIRI la zona de los Tuareg, pero también la alegría y el oro o la riqueza.
ⵣ☆ El signo de la figura, a su vez, es la letra sagrada "Z" (Yas o aza) del alfabeto tifinagh (idioma Tamazigh)
En rojo, porque representa el color de la vida, pero también el color de la resistencia.
En la bandera representa el nombre dado a los Amazigh: "personas libres", que es lo que significa Amazigh (plural Imazighen).
Es el principio de vida eterna y un símbolo de la sangre de los mártires por la libertad, que defendieron y defienden su cultura y su tierra ante el colonialismo conocido (delito de lesa humanidad imprescriptible).
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La bandera fue propuesta por la delegación canaria(¹), durante el Primer Congreso Mundial Amazigh, realizado los días 27, 28, 29 y 30, prolongádose hasta el 31 de Agosto de 1997 .
Al congreso acudieron representantes de los distintos pueblos del ámbito amazigh: Canarios, Rifeños, Tuaregs, Númidas, Kabilios, Chleuhs, Mozabíes Imazighen del Atlas, Soussa, Chausis, y también la diáspora amazigh estabilizada en Europa y América del Norte.
(¹) Jaime Sáenz Peñate (QPD) y Francisco Trejo Herrera , representantes de Solidaridad Canaria (S.C.) en el comité organizador, ante la ausencia de un símbolo que unificara a este pueblo milenario, con costumbres y lengua ancestrales con raíces comunes en la La Tamazgha (Norte de África) decidieron plantear en esa Primera Asamblea General, la creación de la bandera .
Se basaron en la primera propuesta oficial para que el pueblo Amazigh tuviera su propia bandera, que se hizo en el año 1971 en Roubaix (Francia) por Agraw Imazighen de la Kabilia ,como muestra cultural y de identidad.
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Con mucha ilusión y éxito, fue acogida como un símbolo que , dese aquel momento, une a la comunidad Amazigh de todo el Mundo.
ⵣ✊🏼ⵣ ¡Feliz día
de la bandera Amazigh!
¡Viva la libertad de la Tamazgha
y de todos los pueblos imazighen!
ⵜⴻⴷⴰⵔⴰ ⵜⴰⵎⴰⵣⴳⴰ ⵜⵉⵍⴻⵍⵍⵉⵜ!
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wgm-beautiful-world · 11 months
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CAPE TOWN
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summer 2023
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noneun · 1 year
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Perché siamo (biologicamente) uguali?
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Che le razze umane non esistano è un fatto ormai scientificamente assodato. Anche se questa invenzione è sempre stata usata per giustificare il razzismo culturale.
Ognuno di noi è ovviamente una versione diversa di Homo sapiens: la riproduzione sessuale fa un gran bel lavoro di rimescolamento con il materiale genetico che ha a disposizione. Ma siamo lo stesso così simili gli uni con gli altri che è possibile trovare qualcuno dall'altra parte del mondo che casualmente ha un genoma più simile al proprio di chiunque abiti nel nostro stesso quartiere (a meno che non si viva con il proprio fratello gemello, ovviamente).
Certo, nel corso dell'evoluzione il nostro cervello ha sviluppato la capacità di riconoscere e amplificare la percezione delle differenze estetiche e la nostra cultura ne ha fatto un totem di appartenenza etnica. Ma i classici tratti somatici che usiamo per discriminare (colore della pelle, dei capelli e degli occhi, statura, forma del viso, eccetera) sono determinati solamente da una manciata di geni, su un totale che si aggira sui 20mila.
Ovvio che se un aborigeno australiano avesse migliaia di geni identici ai miei ma che codificano solo proteine che influenzano il funzionamento del cuore, del cervello, la composizione del sangue e la struttura ossea, non me ne potrei mai accorgere a colpo d'occhio.
La genetica di Homo sapiens è così poco varia che siamo la specie di primate con meno diversità genetica di tutte. È questo che ci rende così simili gli uni con gli altri. E, tra l'altro, ci espone ad un numero maggiore di malattie genetiche. Potremmo dire che siamo tutti consanguinei.
Secondo l'attuale conoscenza scientifica, il motivo è duplice.
Da un lato, circa 73mila anni fa si è verificata una drastica diminuzione della popolazione. Dall'altro, siamo sempre stati una specie fortemente migratoria.
La diminuzione della popolazione probabilmente è stata causata dalla catastrofe di Toba: l'esplosione di un supervulcano che ha lasciato un cratere di 100 km sull'isola di Sumatra e ha disperso polveri che oscurarono il Sole, rendendo ancor più freddo un pianeta che già stava attraversando una glaciazione.
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Questo mise a dura prova gli ecosistemi e provocò una repentina diminuzione degli esemplari di varie specie. Provocando, dal punto di vista genetico, un cosiddetto collo di bottiglia: solo chi sopravvisse potè trasmettere il proprio corredo genetico ai discendenti, e questo ha lasciato una traccia nel genoma delle generazioni successive. I genetisti sono riusciti a datare vari colli di bottiglia di ghepardi, tigri e di molti primati, più o meno nello stesso periodo della catastrofe di Toba. 
Per quanto riguarda Homo sapiens, si stima che circa 70mila anni fa fummo vicini all'estinzione: rimasero solo 20-25mila esemplari. O più precisamente, tutti gli 8 miliardi di persone che oggi abitano la Terra derivano da un ristretto gruppo di 20-25mila che vissero in Africa 70mila anni fa. Avrebbero potuto essere di più ma o non si sono riprodotti, o le loro stirpi si sono estinte.
Questo collo di bottiglia ha quindi distrutto gran parte della variabilità genetica esistita precedentemente: ad un certo punto sopravvissero e si riprodussero molti meno esemplari e quindi molte meno versioni diverse di Homo sapiens.
Un fenomeno geneticamente simile ma con cause totalmente diverse è il cosiddetto effetto del fondatore in serie, causato dalle migrazioni che Homo sapiens ha più volte intrapreso nel corso dei millenni. Si tratta di spostamenti di pochi km per ogni generazione, ma abbastanza per partire dall'Africa e raggiungere, in relativamente poco tempo, la Patagonia.
L'effetto del fondatore provoca un fenomeno di deriva genetica che porta ad una ulteriore diminuzione di una già bassa variabilità genetica. Infatti, se un sottogruppo della popolazione si stacca e non si mescola più con la popolazione iniziale, si porta dietro solo un piccolo pezzettino di variabilità genetica e quindi avrà una variabilità genetica diminuita. Il motivo è quindi simile: un sottogruppo ha meno esemplari, quindi meno versioni di Homo Sapiens, e quindi meno diversità genetica.
Certo, la variabilità può ricominciare ad aumentare col tempo e la globalizzazione può rimescolare un po' il genoma del genere umano, ma è un processo molto più lento (o molto più recente) delle migrazioni. Tanto è vero che ancora oggi si vede come la variabilità genetica sia massima (seppur bassa) in Africa e sempre minore mano mano che ci si allontana dalla culla di Homo sapiens, seguendo le antiche rotte migratorie.
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Se quindi alla nascita siamo tutti così biologicamente simili, allora la quasi totalità delle differenze fra esseri umani è di origine culturale e ambientale, dovuta alla storia e alle esperienze personali. Sono queste che giocano un ruolo significativo nella distinzione fra esseri umani, che definiscono chi siamo e come ci comportiamo. E non è nulla che si possa trasmettere geneticamente.
Con buona pace dei razzisti e di taluni psicologi riduzionisti.
(L'immagine di apertura è stata creata con l'intelligenza artificiale generativa Adobe Firefly)
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london record haul part 1
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tina-aumont · 1 year
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Series of beautiful photos of María Montez to remember her beauty on the anniversary of her passing.
Fly High Queen!!!
All photos are from todocoleccion.net
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cerebrodigital · 6 months
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En el Día Mundial del Agua, quizás sea bueno recordar que un youtuber hizo más para abastecer de agua a pueblos desfavorecidos que multinacionales, ONGs y otros organismos "encargados" de eso.
Te lo mostramos aquí:
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simp4eshal · 8 months
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gregor-samsung · 4 months
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" Re Leopoldo II era ossessionato dall'idea di possedere una colonia, e la sua brama cadde sul bacino del fiume Congo. Per realizzare il suo sogno creò l’Associazione internazionale del Congo e finanziò l’esploratore inglese Henry M. Stanley, che nei suoi viaggi lungo il fiume stipulò una serie di trattati con i capi indigeni in nome dell'associazione. Forte di questo, Leopoldo II si presentò alla Conferenza di Berlino (1884-1885), convocata per tracciare le linee della spartizione europea dell'Africa, e ottenne l’affidamento del bacino del Congo. Il 29 maggio, il re del Belgio proclamò lo “Stato indipendente del Congo”, che diventava così di sua proprietà. Leopoldo II divise quell'enorme territorio in blocchi che affidò a compagnie private, alle quali concedeva il diritto esclusivo di sfruttare tutto quello che poteva essere asportato: avorio, olio di palma, rame, legno tropicale, ma soprattutto il caucciù, molto ricercato in Europa. Per costringere gli africani a raccogliere il caucciù (un lavoro molto pesante) il re istituì un vero e proprio sistema di terrore. Se un villaggio si rifiutava di obbedire (il lavoro non era retribuito!), arrivava la milizia delle compagnie che bruciava le capanne e sparava a vista, uccidendo tutti, donne e bambini. Per assicurarsi che i soldati avessero realmente usato le cartucce per uccidere le persone, gli ufficiali esigevano che tagliassero le mani delle vittime e le consegnassero poi al commissario, che le avrebbe contate. Un orrore in nome del profitto, del caucciù! Fu una carneficina che ridusse la popolazione del Congo da circa venti a otto milioni nel 1911. Durante il regno di Leopoldo II molti missionari, soprattutto belgi, andarono a portare il Vangelo in Congo e costruirono chiese, scuole, dispensari: “Eppure,” scrive nel suo studio The Sacrifice of Africa il teologo ugandese Emmanuel Katongole, “il ruolo del cristianesimo rimase quasi invisibile”. Il cristianesimo occidentale riteneva che il suo campo di competenza fosse il campo “spirituale” e “pastorale”, mentre allo Stato toccava l’aspetto politico. Secondo Katongole è stato questo il tipo di cristianesimo portato in Africa. "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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intersectionalpraxis · 8 months
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"Major human rights violations are being committed at a vast Del Monte pineapple farm in Kenya where there have been numerous deaths and violence, according to the conclusions of an unpublished report." "The findings, seen by the Guardian, are highly critical of Del Monte Kenya and include claims that the company’s employees are working with a cartel of thieves, providing them with intelligence. The report says the farm has serious problems with organised pineapple theft, losing crops to gangs at a large scale. Peter McAllister, executive director of the Ethical Trading Initiative, said the ETI had overseen the commissioning of Partner Africa’s human rights impact assessment (HRIA) and that his organisation had “seen the full report, which we believe is robust and credible”. "But McAllister said the impact assessment “did not set out to investigate specific and individual cases, such as the tragic death of Peter Mutuku Mutisya, or the more recent deaths” “In our opinion an [impact assessment] is not a suitable tool for such an investigation and ETI would not be a competent authority,” he said. “We understand from Del Monte that an investigation has taken, or will take place. In our opinion it is very important that an effective, transparent, independent and robust investigation into the deaths of now five people to be essential. “We will continue to raise with Del Monte the need for a credible and robust investigation of these deaths with clear accountability.” "It follows criticism from Amnesty and other human rights charities that the supermarkets had not done enough to look into the allegations reported in the joint investigation published in the Guardian last summer."
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softmoonlite · 6 months
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i think dani carvajal should be stoned actually
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bocadosdefilosofia · 9 months
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«Si fuese posible que todos los pueblos que habitan Europa, Asia y África, tanto griegos como bárbaros, hasta los confines del mundo fuesen unidos por la comunidad de una misma fe, tal vez una tentativa del estilo de la vuestra tuviese probabilidades de éxito: pero es pura quimera, dada la diversidad de poblaciones y de sus costumbres. Quien pone en mente semejante designio muestra por eso mismo que es ciego. Apoyad al emperador con todas vuestras fuerzas, compartid con él la defensa del derecho; combatid por él, si lo exigen las circunstancias; ayudadlo en el control de sus ejércitos. Por ello cesad de hurtaros a los deberes civiles y de impugnar el servicio militar; tomad vuestra parte en las funciones públicas, si fuere preciso, para la salvación de las leyes y de la causa de la piedad.»
Celso: Discurso verdadero contra los cristianos. Alianza Editorial, págs. 157-158. Madrid, 2009.
TGO
@bocadosdefilosofia
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