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phaetontheswan · 1 year
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Come realizzare ed utilizzare uno smudge stick
Come abbiamo detto nel post precedente (https://at.tumblr.com/phaetontheswan/che-cos%C3%A8-uno-smudge-stick-lo-smudge-stick-o/ut9q07rukm59), la scelta degli ingredienti andrebbe basata sul rispetto di tutte le usanze, motivo per il quale sarebbe meglio sostituire piante come la salvia bianca con della salvia comune e il cedro con il ginepro per esempio, per non andare incontro all’appropriazione culturale nei confronti di altre tradizioni. Detto ciò, la realizzazione si divide in:
Raccolta: la pianta va colta fresca; le foglie vanno tagliate solo nella parte superiore della pianta, tralasciando lo stelo e cercando di non scuotere troppo la pianta in modo da non scuotere i fiori e non far cadere i semi.
Legatura: le piante vanno unite formando dei cilindri che vanno dai 10 ai 15 cm di lunghezza, scelte in base allo scopo e legate con dello spago o del filo di origine naturale.
Essicazione: i cilindri creati andranno fatti essiccare per una settimana a testa in giù; se l’essicazione avviene all’aperto, la notte sarà necessario coprirli o in alternativa spostarli al chiuso.
A questo punto gli smudge sticks saranno pronti per essere accesi, preferibilmente con dei fiammiferi, ed utilizzati per i nostri rituali.
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barbieinloveblog · 1 year
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lunadinverno · 2 years
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When you want to strenghten Your psych power and intuition but the tarot, friend, guide all of them say “ Girl if you dont break uo definitely , you are stuck sms blocked! So let past go and find a true yourself”
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Quando vuoi potenziare i tuoi poteri maggici ma tutti ti dicono prima di chiudere col passato e le relazioni tossiche 😭
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icasblog222 · 2 years
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🔮 La divinazione è uno strumento di crescita personale e di aiuto al prossimo da moltissimo tempo.
Questa pratica permette di dare uno sguardo al futuro e di rendere più chiaro il presente.
È un mezzo per sperimentare il Divino che c’è dentro di noi e per portare consapevolezza nel nostro cammino.
È una comunicazione diretta con l’Universo.
I metodi divinatori ci mostrano il nostro ruolo nella creazione del nostro futuro, spronandoci a cambiare interiormente.
Ci insegna che nulla è già scritto lavorando su predizione provabili, quasi mai parla di certezze assolute.
Sono molti gli strumenti di cui l’arte divinatoria si serve:
🔮 I tarocchi sono delle carte che possiedono un significato antico, sacro e magico. Offrono una visione pratica, psicologica e spirituale aiutandovi a mettere chiarezza nelle vostre situazioni.
🔮 Il pendolo è uno strumento molto semplice perché lavora con le energie circostanti. Può essere usato per connettersi con il proprio sé superiore o con altre entità.
🔮 La chiromanzia è l’arte di saper leggere le mani riuscendo a delineare il profilo del soggetto e il suo destino in questa vita.
🔮 La tasseomanzia, ovvero la lettura dei fondi del tè ( o del caffè) , é una pratica antichissima. Ti permette di guardare al tuo futuro tramite delle forme che le foglie del tè lascia al termine della bevanda in fondo alla tazzina.
🔮 L’astrologia è basata sulla posizione dei pianeti, del Sole, della Luna e delle forze che rispettivamente rappresentano. Il tema natale mostra la posizione di ognuno descrivendone la loro influenza sul carattere del soggetto e sulla personalità, permettendoci di capire i nostri talenti, difetti e inclinazioni.
🔮 Le Rune sono un alfabeto oracolare scandinavo, ogni lettera ha un nome, un suono e un significato magico e profetico diverso.
Tramite questi strumenti potresti ricevere delle risposte a delle domande, dei consigli spirituali o un suggerimento pratico.
Ovviamente non sono gli unici, esistono molte altre pratiche divinatorie, se ti piacerebbe scoprirle o vorresti approfondirne qualcuna, fammelo sapere!
Se ti è piaciuto il post e vuoi supportarmi, lascia un like e condividilo
Grazie 🙏🏼🥰
Ig: @__ahata
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svevabasirah · 2 years
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Ciao bellezze, mi chiamo Sveva Basirah (lui/lei) e sono un attivista transfemminista queer, una survivor e un operatore antiviolenza, femminista islamica ed ho fondato Sono l'unica mia. (SLUM).
Torno su Tumblr per postare poesie e altri lavori - mettendomi un po' più a nudo del solito - e repostare scorci del mio lavoro su femminismo intersezionale e femminismo islamico, queerness spazi safer, abusi, trauma e salute mentale e così via.
Apro questo profilo per la necessità di esporre e rivendicare una parte di me che ho abbandonato e mortificato.
Ho passato anni a subire e rincorrere l'intellettualismo, tormentata dalla convinzione per cui non fossi in grado cimentarmi in qualsiasi attività artistica, se non con la garanzia di raggiungere un “alto livello” socialmente riconosciuto. Sono stato per tutta la vita portato a pensare che dovessi perseguire l'eccellenza per avere validazione, realizzazione e spazio nel mondo; così ho scelto il classico e non l'artistico, ad esempio (ed è stato fallimentare), e al contempo mi sono privata di metodi espressivi che mi facevano stare bene - e che oggi mi aiutano anche ad elaborare il trauma.
Quando ho decostruito radicalmente l'accademismo e recentemente ho cominciato a riconoscere la neurodivergenza, ho iniziato anche a recuperare la bambina creativa che ho lasciato indietro. Ed ecco qui, un po' cresciuta ma con meno timore di fare schifo e dell'inadeguatezza, a scrivere poesie brutte, dure, prosaiche, “tagliate con l'accetta e rifinite cor pennato” e a impiastricciarmi le mani con l'acrilico.
Se qualche mio lavoro e conoscermi può avervi aiutato, offritemi un tè su ko-fi o via tumblr 😁 e se volete i tarocchi e un consiglio sulle pietre, contattatemi via Instagram
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I miei riferimenti su internet:
Su IG svevabasirah
svevabasirah.wordpress.com
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gandvadi · 7 months
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Leggo tarocchi a tempo perso a tutti GRATIS per sperimentare un nuovo metodo di lettura, continuate sotto e contattatemi per maggiori informazioni.
Il mio modo di leggere i tarocchi è molto personale, non faccio divinazioni inventando il futuro, ma sulla base del presente cerco di (farti) prevedere il futuro probabile. Ho un'idea di divinazione abbastanza lontana da quella degli altri cartomanti perché quello che io credo è che una lettura del futuro non può che non partire dal nostro punto di vista e quindi essere già fallata in partenza. Questo cosa vuol dire?
La mia lettura verterà sui simboli delle carte e sulla loro connessione codificata, e avrò modo di spiegarti meglio quello che intendo facendoti "vedere" e "decodificare" cosa intendo. È filosofica la mia lettura perché non è psicologica. E non è psicologica perché non sono uno psicologo che può permettersi di dire certe cose piuttosto che altre sulla tua condizione (motivo per cui la mia lettura sarà solo simbolica in modo da fare in modo che sia tu a far parlare le carte e non le carte a parlare a te).
Non sono uno psicologo ma una persona che ti aiuta a farti ritagliare un piccolo spazio di tempo della tua giornata per fermarti e pensare in un mondo dove c'è fretta e dove bisogna avere il coraggio di essere calmi, come dice Friedrich Nietzsche nell'Aurora.
In breve: non invento il futuro e cerco di ordinare i tuoi pensieri usando gli strumenti della logica, del dialogo e dell'introspezione all'interno di un metodo studiato e che, personalmente, non ho visto in nessuno dei libri di tarocchi che ho letto (compreso Jodorowsky).
Non avremo nessun contatto con alcun inconscio, perché non avrò la pretesa di dirti che le cose stanno in un modo o in un altro e di saper riuscire a dirti quello che "sei" o non sei da dentro (non sono uno psicologo, ripeto). Ciò che faremo è sfruttare l'immaginazione, che già sfruttiamo ogni giorno, ma magari non correttamente o come vorremmo.
La postilla alla lettura dei tarocchi, la fine della lettura, la "risposta" che ne deriva, deve essere sempre del e nel consultante e non nei tarocchi o del cartomante. Se il cartomante desse una risposta sarebbe già una sua risposta e quindi fallata già in partenza e inutile. È molto più interessante la risposta del e nel consultante, anche se questa sia già fallata in partenza, perché rende consapevoli del modo in cui si affronta la realtà dal "proprio" punto di vista sbagliato o corretto che sia.
Con me possiamo fare una lettura dei tarocchi che fondamentalmente nessuno ha mai scritto né sui libri né da nessun altra parte. Ho letto diversi libri e posso assicurarti che il mio metodo di lettura è strettamente personale, perché io insisto nel mettere al centro l'altro e non me stesso. Per poterti spiegare questo non posso dedicare in questa descrizione molto spazio e anche perché certe cose si possono capire solo con l'esperienza (un po' come succede per i colori o per i suoni che hanno bisogno di una attestazione dei sensi, allo stesso modo una lettura dei tarocchi come la mia si comprende soltanto facendola).
Contattandomi dai a me anche la possibilità di crescere e in cambio posso farti passare 15-20 minuti (o più) di riflessione con te stesso.
I miei orari sono la sera dopo le 21:00, ma possiamo accordarci per altri orari.
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sophiaepsiche · 8 months
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Mi interesserebbe molto capire se esiste un nesso tra divinazione e spiritualità. Il risveglio spirituale conferisce un potere? Gli strumenti divinatori nel risvegliato hanno un senso?
È una domanda importante e delicata che implica molte sfumature. Nessun maestro di mia conoscenza ha mai negato la possibilità e la probabilità di acquisire capacità poco comuni durante il cammino spirituale. È cosa nota nella spiritualità. Ciò che tutti i maestri veri e seri raccomandano, però, è di non cercare di svilupparli o di sfruttarli appositamente. Nel caso di un aspirante evoluto e serio dunque la parola divinazione non è adatta poiché solitamente la divinazione comporta l’uso della volontà, di mezzi specifici e addirittura di rituali, di richieste ad entità superiori e necessità di protezione. Tutto questo non ha nulla a che fare con le capacità che affiorano durante la pratica spirituale.
Al meditante di solito accade di avere percezioni e rivelazioni naturali, senza cercarle, che sono avvertite nella loro purezza e verità incontrovertibile. C’è solo un caso in cui vengono richiamate appositamente ed è per amore della verità. Questo accade, soprattutto all’inizio, ai principianti. Ad esempio, se l’aspirante ha un quesito bruciante che riguarda gli insegnamenti, e non cerca risposte fuori o nel pensiero, si crea una tensione energetica tale da scatenare una presa di coscienza, una piccola illuminazione per intenderci, esattamente come quelle che può avere il genio o l’artista. Essendo l’ego ancora dominante, il pericolo sta nel considerare tale capacità un potere proprio e cominciare a volerlo sviluppare con intenti materialistici, deviando e, a volte, compromettendo il proprio cammino, con conseguenze molto gravi anche a livello esperienziale. Si resta sulla retta via solo se, nel proprio cuore, si ha un intento puro e, di conseguenza, si scelgono e si seguono insegnamenti seri e maestri severi. In tal modo si potrà dare un’interpretazione più saggia alla sensazione personale, sentendosi umili e grati al potere superiore anziché nutrire la superbia o il desiderio materiale. Finché c’è l’ego di mezzo è importante capire che solo chi adora umilmente la verità, senza alcun fine, sarà amato dalla verità. Lei si rivela proprio in misura esatta a quanto si fa da parte l’ego, né più né meno.
I praticanti spirituali proficienti sono già fuori pericolo, perché sono a conoscenza del fatto che non c’è nulla di personale; che la coscienza, in realtà, è una e che è più che naturale che una mente in ordine funzioni meglio, questo è il nesso che cerchi di capire. La spiegazione ‘tecnica’ è che la mente della persona media è invasa da pensieri ed emozioni legati tra loro inconsciamente, che vanno avanti disordinatamente anche senza la propria volontà. Questo è il pensiero psichico, che crea un vero e proprio muro, responsabile della sensazione ‘personale’ e delle risposte inconsce. Il meditante rende conscio il legame illecito tra pensiero e sensazioni e comincia a scioglierlo, osservandolo con distacco. Nel tempo quindi il pensiero comincia a restare al suo posto, come strumento d’eccellenza dell’intelletto, mentre la sensibilità, strumento del dinamismo creativo, è finalmente libera di captare molti più input di prima. Parallelamente il meditante sviluppa la capacità di incassare i colpi, perché la verità non sempre è piacevole. Allena la capacità di stare con ‘ciò che è’, trascendendo le reazioni psichiche, che sono ovviamente residui dell’ego. Questo porta ulteriore distacco e ordine. È quindi un circolo virtuoso.
Se ci rifletti, quello che evolve in tal modo è ciò che, a livello comune, si chiama empatia. L’empatico capisce naturalmente gli altri e, a volte, comincia a capire di più, senza aver ancora imparato a gestire la scia psichica. Questo lo rende troppo emotivo, sofferente, e lo porta a considerare la sensibilità uno svantaggio. In realtà sta evolvendo ma deve progredire ancora, cominciando a trascendere le reazioni emotive. È per questo che io invito sempre gli empatici (o i ‘biofili’, citando Erich Fromm) ad intraprendere il cammino spirituale. Indietro non si torna mai nell’evoluzione, neanche volendo. Se stare in questa via di mezzo è penoso conviene di gran lunga andare avanti e diventare ciò che gli psicologi chiamano ‘super empatici’ (empatici forti) oppure saltare direttamente alla trascendenza che solo le pratiche spirituali genuine possono portare.
Nel praticante molto maturo le percezioni mentali non vengono mai cercate e possono aumentare sostanzialmente. Ciò non vuol dire che si diventa onniscienti, cosa impossibile per la mente umana, ma che si capta ciò che si deve e quando si deve, per il bene proprio o comune, senza scelta. Non c’è nulla di personale e non è un atto volontario. A volte si può addirittura, senza ricevere alcuna comprensione in forma di pensiero, essere mossi nel modo più appropriato ad una data situazione. Un po’ come Mister Magoo scansava i pericoli senza neanche vederli. Il proficiente però non sta brancolando nel buio ma nella luce totale. Qui è in samadhi, uno stato di pura trascendenza. Non deve sapere nulla perché è nelle mani di Dio, è nella posizione migliore in assoluto, non avrà alcun input né reazione. Questo è l’unico caso in cui, come dice Gesù, si è ‘astuti come serpenti e innocenti come colombe’. Il distacco del samadhi non è più dovuto soltanto alla scissione di pensiero e sensazione ma al distacco totale da qualsiasi elemento sottile o materiale. Dimorare in un distacco così puro costantemente è tipico di chi è pienamente realizzato.
Durante il cammino invece si è ancora soggetti al dolore, anche se sempre più di rado e con il vantaggio della trascendenza. Ci sono proprio degli ‘scaglioni’. Prima di arrivare a un livello superiore si attraversano crisi profonde in cui, con l’aumento della sensibilità, il bisogno di distaccarsi diventa quasi una questione di sopravvivenza. Avere la percezione chiara e netta di tradimenti, pugnalate alle spalle, inganni e bugie è triste anche per un aspirante avanzato, soprattutto se vengono da parte di chi si spera o addirittura dovrebbe volerci bene. Per questo la sensibilità e la capacità di sapere, nell’evoluzione interiore, vanno di pari passo con la capacità di trascendenza del dolore, altrimenti sarebbe devastante. Nell’aspirante avanzato l’incremento della sensibilità richiama molto velocemente il successivo incremento della trascendenza e così si giunge al distacco, che spesso viene percepito dall’esterno come una grande forza interiore o dignità. Con la trascendenza non si corre mai il pericolo di provare rancore o arrivare a risposte distruttive e vendicative ma solo a quelle strettamente necessarie alla propria salvaguardia o a quella di chi dobbiamo difendere. Contrariamente, in caso si ricorra alla divinazione, senza alcuna abilità trascendentale, si può arrivare facilmente alla distruttività. La differenza tra le due è enorme.
Se stai sviluppando delle capacità perché stai conoscendo te stesso, non te ne fare un problema, considerale solo ed esclusivamente come un effetto collaterale e ignorale. Vai avanti nel cammino di trascendenza e dedicati ad esso. Se non le stai sviluppando, non c’è alcuno svantaggio, non sono necessarie. Le abilità dipendono dal ruolo o, se vuoi, stabiliscono il ruolo che il risvegliato avrà nel mondo, cosa che non è mai scelta da lui. Questo è il ‘senso’ dei poteri, di cui mi chiedi nella seconda parte della domanda. Conosciuto o ignoto, l’illuminato è un catalizzatore di progresso spirituale a vari livelli. Il modo più umano e naturale è quello di essere portatore di un più alto livello di coscienza e questo equivale ad alzarla anche in chi è intorno, con effetti molto diversi a seconda della maturità o della distruttività di chi entra in contatto con lui. Affrontare i contenuti inconsci per il distruttivo è una purificazione destabilizzante e ardua e, pur essendo una benedizione, spesso il distruttivo se la prende inconsciamente proprio col suo catalizzatore, attaccandolo.
Alcuni realizzati non vengono usati se non per restare nel centro della pace e del silenzio, aiutando gli altri in incognito, anche in completo eremitaggio. Altri hanno un ruolo specifico e devono altalenarsi tra la pace e il potere. Pensa a chi, come Sri Ramana Maharshi, permaneva e operava nel silenzio assoluto, dando istruzioni solo ed esclusivamente sotto richiesta pressante. Caso interessante e diverso è Padre Pio, il cui più grande ruolo fu quello di confessore. Aveva abilità straordinarie, era lui ad elencare i peccati che il devoto non riusciva onestamente a render consci mentre, nel caso di menzogne, cacciava dal confessionale le persone senza pensarci due volte, scatenando crisi spirituali drastiche. Altri realizzati vengono usati come maestri e comprendono dettagliatamente le dinamiche del cammino spirituale; hanno anche la capacità di dire ad ognuno una cosa diversa, quella giusta per il livello dell’aspirante. Altri ancora sono filosofi spirituali, come il Buddha. Poi ci sono i teologi, in questo caso si parla di ‘teologia mistica’ in quanto non deriva dall’istruzione secolare ma dallo stesso Spirito Santo, il quale istruisce nel totale silenzio. Alcuni sono taumaturghi più o meno consapevoli di esserlo. I casi sono infiniti come infinito è il potenziale che si cela in ognuno di noi. Spesso più funzioni e capacità emergono nello stesso individuo. L’elemento comune è che gli esseri più evoluti della terra manifestano il divino al mondo e non saranno mai capiti dal mondo.
Spero di averti aiutato e che tu prenda la via della luce, ti abbraccio.
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valentina-lauricella · 11 months
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La tua anima è sempre stata al di là della materia e del mondo. Non sei venuto a noi solo per dilettarci, ma per mostrare che c'è una verità oltre le apparenze, una connessione di ciascuna cosa con le altre. Come la connessione che tu avevi con i testi antichi.
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In fine un pregio singolare e nuovo riceve questo volume [Appendice all'Epistolario e agli scritti giovanili di G. Leopardi] dal ritratto di Giacomo Leopardi nella florida età di 28 anni. È la prima volta che di lui vivo ne sono adornate le opere, e che tutti potranno vederne un'effigie fedele. Clarorum virorum imagines incitamenta animi. Questo che noi diamo, maestrevolmente ripresentato ed inciso da Domenico Chiossone, è tolto da un disegno fatto fare a posta per me dal conte Carlo Leopardi sotto gli occhi suoi; del quale, donandomelo, mi scriveva: Ecco Giacomo vivo.
Bologna, 15 agosto 1878
Prospero VIANI
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lestreghedifenix · 1 year
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LA LEGGENDA DI AMETISTA
Si narra che la vergine Ametista fosse di una bellezza sconvolgente, tale da far invaghire di sè il dio Bacco.Ebbene, diciamoci la verità: per quanto dio dell’Olimpo, Bacco non costituiva certo un buon partito per una ragazza di buoni costumi.
Il dio si abbandonava spesso a sfrenate libagioni, ove scorrevano fiumi di vino e durante i quali ci si abbandova a … promiscuità di ogni tipo.
Sta di fatto, però che Bacco perse letteralmente la testa per Ametista, e iniziò a farle la corte.Ai primi dinnieghi della giovane, Bacco, rispose con un atteggiamento sempre più incalzante e offeso: non era certo abituato a sentirsi dire no.
Al termine di un ennesimo attacco alla purezza di Ametista, e ancora una volta respinto, Bacco, al massimo della collera, penso di scatenare contro l’innocente e inerme fanciulla una belva feroce.
Vistasi persa e vedendo la belva incalzare, Ametista si raccomandò alla dea Diana, la quale però si accorse immediatamente di non aver più tempo per intervenire.
Diana in un estremo e disperato tentativo di salvataggio, trasformò Ametista in una roccia, affinché, almeno, non fosse dilaniata dalla fiera.A questo punto Bacco rientrò in sé, anche sollecitato dagli aspri rimproveri di Diana, e quando prese coscienza di ciò che aveva determinato, pianse amaramente.
Pensò allora di sacrificare il suo miglior vino, quello che custodiva più gelosamente, e lo versò abbondantemente sulla roccia immobile in cui era stata trasformata per sempre Ametista, la quale, quasi a risposta di questo tardivo gesto di amore e di pietà, assorbì il nettare e assunse da allora la bella colorazione che noi possiamo apprezzare in questo splendido quarzo che porta il suo nome.
Fonte: Web
Crediti a chi di dovere
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haven-collins · 1 year
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« Bene. » Continua più di un momento dopo. « La festa può iniziare! » Egocentrico e divertito da se stesso e forse anche dagli sguardi che sa di avere addosso, che siano di fastidio o meno non sembra toccarlo, le labbra aperte in un sorriso enorme che rivolge a chi - non sorprendentemente - potrebbe aver assistito al tutto già prima. Quindi, che la festa inizi, mentre lui procede giusto per quei pochi passi utili a raggiungere uno dei tavoli liberi più vicini, la destra a cercare più o meno ciecamente lo schienale di una sedia libera per franare sulla stessa con tanto di capoccia che crolla sulla superficie lignea del tavolino con un gemito esausto da balena morente « morirò » semicit di ogni post turno estremamente duro. Quella parola e più o meno tutto il resto.
« che festeggiamo? » domanda alzando il tono di voce, fissando Henderson con sguardo impertinente di chi non si vergogna affatto di iniziare la conversazione con un totale sconosciuto. E mentre dice quelle parole appoggia i gomiti sullo schienale della poltrona, in una posa infantile, e appoggia la testa sulla sinistra chiusa in un pugno per sporgere poi in avanti il bicchiere simulando un brindisi a mezz’aria. « L’hai presa bene » la morte s’intende « se hai deciso di festeggiare » esclama pungente senza perdere il sorrisetto bonario che le taglia il volto appuntito, gli occhi concentrati sulla figura del guaritore.
« La mia morte » conferma. « voglio girasoli, musica, birra babbana e … » per i festeggiamenti per la sua morte, sì « cuccioli » ecco. « e tutti dovranno essere vestiti di colori allegri. » cosa che, considerando come veste lui, dovrebbe dare un senso alle sue parole. « e alcool. Tanto alcool. » Che poi, ora che ci pensa, si tira pure su e butta uno sguardo al bancone, cercando di attirare l’attenzione del barista di turno, mimando con la bocca un « incendiario » quasi non volesse disturbare eccessivamente il resto dei presenti, dopo il suo ingresso
« Che t’importa di come sarà » sbuffa con fin troppa serietà. « Se sarai un fantasma non potrai né bere né accarezzare i cuccioli. » gli fa notare mettendo su una smorfia. « anzi, probabile che t’abbaino contro. » cinica quanto basta, ma non così a lungo da riuscire a trattenere una risata nel fissarlo in quella posizione. « Perché morirai? » chiede di punto in bianco. « Sei maledetto? » accenna, spostando il peso da una gamba all’altra inquieta « Ho dei tarocchi, se vuoi te li leggo. » propone, sorvolando sul fatto che i suoi siano quelli babbani e non ha neanche mai fatto divinazione: ma tanto sta per morire, che gli importa.
« Ma tutti gli altri saranno un po’ meno tristi » è semplice così. Gli basta quello, almeno per quel primo momento, facendosi forza per raddrizzarsi su quella poltroncina e tornare a parlare, decisamente più allegro, spensierato nonostante quel brevissimo momento di serietà. « e poi avrei un’ultima risata, conosco gente che proprio non si adatta ai colori allegri » bonaria quella risata, come il sorriso troppo ampio e troppo luminoso che le regala, che trova un senso logico in quel volto che non sembra avere un equilibrio eppure funziona ancora, anche con le occhiaie scure che sottolineano lo sguardo color cioccolato. « Troppo lavoro » ecco perché morirà « e poco divertimento » in una citazione che lo fa sorridere con vago divertimento. « ma non ci metterei la mano su un incendio che non sia maledetto eh » la informa, per quanto non sembri minimamente preoccupato in merito, perché sicuro che così non è o per mera mancanza di istinto di sopravvivenza non è dato saperlo. « ho avuto un incontro con tre megere qualche settimana fa che … » eh, dondola il capo di qua e di là, le sopracciglia aggrottare in un chiaro ‘tutto può essere’ a cui non da voce. Non che duri molto il silenzio da parte sua, a quell’offerta sui tarocchi. « affare. leggimi i tarocchi e ti offro da bere. » ci stai?
« Io questa cosa che la gente pensa che gli altri staranno male quando si muore non l’ho mai capita » sputa con meno ilarità « da una parte è un po’ arrogante, non credi? » domanda inclinando la testa di lato tornandolo a fissare dritto negli occhi, o almeno proverebbe a instaurare un contatto visivo se l’altro glielo permettesse in quella posizione tutt’altro che congeniale. « E anche se fossero tristi, che gramo, son morta io, che m’importa che non lo siano gli altri! » schiocca la lingua al palato e stringe anche la mano in un pugno, che dopo aver sciolto dall’intreccio con il braccio opposto, va a sventolare in aria con un po’ di rabbia. « Non è che porti sfiga quanto il gramo, se sei maledetto? » domanda circospetta mentre va a sorseggiare l’ultimo sorso di Whiskey dal suo bicchiere. « Affare fatto! » esclama con un nuovo lumos sul volto, girandosi su se stessa per lanciarsi oltre lo schienale della sedia con gesti infantili per pescare il mazzo di tarocchi dalla propria borsa. « Scegli… » bho « 7 carte » è il numero aritmantico per eccellenza dopo tutto, no?
« Non mi aspetto che venga indetto il lutto nazionale e cambino il nome del san mungo in mia onorata memoria » ah no? eppure quel tono vagamente leggero che ha utilizzato per quell’incipit si perde dopo un momento in qualcosa di più serio « ma non credo neppure si possa definire arrogante il pensiero che i miei genitori o i miei nonni o anche semplicemente un amico potrebbe star male dalla mia morte » ecco. « penso che potrebbe essere arrogante invece sminuire l’affetto che una persona potrebbe provare per te e il dolore che deriverebbe dalla sua perdita, dichiarando che non ha senso pensare che qualcuno ci starebbe male » arzigogolato, ma sensato, nella sua mente, le iridi color cioccolato che rimangono sulle sue, sbuffando vago divertimento dal naso a quella sua conclusione. « vagamente egocentrica, miss? » divertito, però più che giudicante, quasi la cosa non lo disturbasse poi troppo, in un vivi e lascia vivere abbastanza chiaro. Finché il lavoro non viene ad ammazzarlo, chiaro. « Nah, non sono contagioso. Mi sono controllato. » Da bravo medimago, ha fatto già tutti i test possibili in materia. « Sette carte, ok » accetta, senza dubbio, andando a tirare via un po’ a caso le carte, senza farne un grande problema
« Pensavo fossimo qui a far festa, non a filosofeggiare di quante persone piangeranno la nostra bacchetta » rimbecca con un sorriso malizioso e uno sfarfallio di ciglia in sua direzione. « Anche più che vagamente » conferma con un cenno affermativo della testa, senza vergogna. « Eeeeeee, grande carta, sì sì » esordisce a un certo punto annuendo tutta seria « L’imperatrice. » Arriccia le labbra, indecisa, leggendo velocemente le carte vicine. « E l’Imperatore, insieme! » esclama fingendosi sorpresa con estrema teatralità schiudendo le labbra. « Con la Temperanza, poi, interessante » per davvero, dato che non ha la benché minima idea di cosa possa significare. « Abbiamo anche il Fante di Spade, l’Otto di Coppe, il Cinque e la Regina di Bastoni. » Guarda le diverse carte e ci passa sopra con i polpastrelli della mano destra accarezzandole. « C’è una donna e c’è un uomo » azzarda, rifilando uno sguardo di sbieco al suo malcapitato interlocutore. « Sono una coppia, presente nella tua vita, e ci vuole tanta … temperanza con loro. » conclude, deglutendo con difficoltà. « Il Fante di Spade sei sicuramente tu, tu che lotti contro » contro che? « l’Otto di Coppe, ovviamente. E sappiamo tutti che le Coppe stanno per i sentimenti, e sono anche tanti! Tu, sì, stai lottando contro i sentimenti della Regina di Bastoni che ti ha già dato cinque legnate nel passato. » annuisce infine, tutta sicura, appoggiando le braccia sul tavolino e raddrizzando la cerchia cercando di ricomporsi. « Poi ecco, non starei qui a disquisire del dritto e del rovescio, per chi poi? Tutto è relativo, ciò che è dritto per me è al rovescio per te. » parla tanto velocemente tentando palesemente di confonderlo. « Nulla si creaaaa e nulla si distruggeee! » e alzerebbe anche le mani sventolandole nello spazio tra loro, con estrema teatralità, per poi lasciarle ricadere sulle carte. « Che ne pensi? » domanda, provando ad avvicinarsi leggermente e affilando lo sguardo tacendo una minaccia implicita.
Eh, che ne pensa? Sta ancora annuendo leggermente a quel ‘nulla si crea e nulla si distrugge’, chiaramente confuso dal tutto, con solo il suo sguardo che lo riscuote dal torpore di confusione. « che devo bere e cercare di dare un senso al tutto » allungando la mano al bicchiere che il vassoio volante stava indirizzando a lui, allungandosi materialmente proprio per riuscire ad afferrarlo prima del tempo e sorseggiarlo brevemente poi. « ho una coppia con cui serve temperanza, me stesso che combatte per i sentimenti per una regina che mi ha preso cinque volte a bastonate nel passato… » si? è questo? « …e la consapevolezza che potresti o meno avermi appena truffato di un incendiario. » così, giusto per dire eh
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barbieinloveblog · 3 months
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La runa Perthro appartiene al tempo dal 13 al 28 gennaio, è associato al faggio, al colore nero, astrologicamente al pianeta Saturno ed al tarocco numero X, La Ruota della Fortuna.
Ben si accordano queste associazioni con la runa Perthro che è la runa del tempo e della divinazione, il mezzo attraverso il quale è possibile percepire il Wyrd ed anticiparne gli effetti. Wyrd è un sistema di valori basati su atti passati o precedenti che hanno effetti sul presente e futuro, ma nulla è predefinito perchè tutto è in perpetuo divenire, così come la legge della ciclicità vuole.
"Tutto cambia ma nulla cambia"
Fonti:  J.P.Ronecker, La Magia delle Rune , Ediz Età dell'acquario.
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Credit Art: Brian Froud 
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Anima di Strega
Corso: “Anima di Strega” Livello 1: 35€ È ideato per chi pratica e compie rituali per sé e per altri. Per chi non ottiene i risultati desiderati e per chi vuole aumentare le possibilità di successo, nonché potenziarne i risultati. Pensato anche per chi vuole cimentarsi in quest’arte. Imparerai le basi, come strutturare un rituale e perfezionare quelli che trovi online e sui libri. Saprai come…
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Saluti amici dall'Italia!
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Siamo il canale Instagram brasiliano "A Verdade com Larry" ("La Verità con Larry"), dove pubblichiamo materiale relativo all'esoterismo e alle arti divinazioni e consultazioni personali dei Tarocchi. Stiamo aprendo una sezione internazionale e, in questa fase sperimentale, stiamo mettendo a disposizione i video in lingua italiana. Clicca sul link sotto e accedi al nostro primo video! Guarda lo stesso su Instagram (titolo "A Verdade com Larry" in portoghese) e, se lo desideri, lascia il tuo messaggio o la tua domanda per iscritto. Un grande abbraccio e grato per l'attenzione! Larry e Arnaldo Lucchesi
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phaetontheswan · 1 year
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Che cos’è uno smudge stick?
Lo smudge stick o incenso sciamanico è uno dei principali strumenti utilizzati sia in oriente che in occidente nei rituali di purificazione; i suoi fumi densi e pregni di profumi aromatici hanno sempre avuto una connotazione mistica tanto da essere utilizzati nelle cerimonie di diversi credi religiosi. Piante e fiori essiccati, resine, legno ed erbe aromatiche sono i componenti che lo costituiscono. La pratica del fumo purificatore trova spazio in diverse culture del mondo, le quali si differenziano dalle piante sacre che vengono impiegate nel rito e dallo scopo per il quale vengono utilizzate; per questo motivo, prima di avvicinarsi a questa pratica, è bene sapere alcune cose per agire nel completo rispetto delle culture. Come spesso ci capita di vedere, molti smudge sticks sono stati realizzati utilizzando materiali come la salvia bianca e il palosanto ma questi due ingredienti sono tipici dei rituali nativo americani e che di fatto, l’utilizzo di questi, comporterebbe l’appropriazione culturale di questi popoli oltre al grande problema emerso negli ultimi anni, ovvero che l’abuso di questi materiali da parte di persone che non parte di queste tradizioni sta portando all’esaurimento la quantità disponibile, facendo temere che presto sarà in pericolo o estinta. 
Detto ciò, ci sono moltissime varietà di piante, fiori e di legno che sono ottimi sostituti per questo rito anche qui in Europa, ecco alcuni esempi:
Alloro: ha proprietà antibatteriche, antisettiche, riscaldanti e dona vitalità; è un simbolo di divinazione, successo e saggezza.
Artemisia: aiuta anche a connettersi con i propri sogni per questo è utile bruciarla prima di andare a dormire perché concilia il sonno; è un simbolo di divinazione e profezia ed è utilizzata per la meditazione e per la preghiera; ha un ottimo effetto purificante dopo la febbre stagionale e il ciclo mestruale.
Ginepro: ottimo contro la stanchezza fisica e mentale e per il suo grande potere purificante.
Lavanda: ha proprietà rinfrescanti e rilassanti, dona energia e calma la psiche e il corpo oltre ad essere un simbolo di amore, guarigione e pace. 
Rosa: stimola l’empatia e aiuta il cuore ad aprirsi all’amore.
Rosmarino: aumenta la concentrazione, stimola l’empatia, la memoria e dà chiarezza mentale permettendo di discernere il buono dal cattivo oltre ad essere un simbolo di guarigione, saggezza, salute e di protezione.
Salvia (mediterranea): ha proprietà antibatteriche, per questo viene utilizzata per purificare ambienti e persone in quanto ha un effetto positivo sugli stati emotivi e sull’intuizione ed è utilizzata per la meditazione e per la preghiera.
Pino: ha proprietà balsamiche e sedative, dona energia, protezione dagli altri, sicurezza e purifica gli ambienti dalle negatività.
Il periodo migliore per la raccolta è a maggio e durante l’arco estivo per le piante aromatiche, quando le piante sono all’apice della loro maturazione e quindi del loro potere visto la quantità di olii essenziali è maggiore. Una volta raccolte si dovrà procedere alla legatura quindi all’essicazione.
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