Tumgik
#matrimonio lecce e provincia
Trampolieri Matrimonio Lecce
ARTISTI DI STRADA PER MATRIMONISpettacoli per eventi esclusivi e matrimonio con bellissimi trampolieri sposo sposaSe desiderate un matrimonio originale, creativo e magico, e volete assolutamente lasciare senza parole i vostri ospiti, potrete riuscirci solo se proponete loro uno degli spettacoli con i trampolieri in abito da sposi. All-focus Open Circus Puglia propone spettacoli composti da…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 7 months
Text
Lecce: perseguita la ex, scatta il provvedimento di ammonimento del Questore
Tumblr media
Lecce: perseguita la ex, scatta il provvedimento di ammonimento del Questore. Un 48enne di Gallipoli, nel corso delle ultime settimane, si è reso responsabile dei reati di atti persecutori, danneggiamento, minacce gravi e lesioni personali nei confronti della ex moglie. Mai rassegnato alla fine del matrimonio, ha posto in essere condotte sempre più persecutorie nei confronti della donna, presentandosi in tutti i luoghi frequentati dalla stessa, a tutte le ore, anche notturne, arrivando addirittura a mascherarsi da fantasma. Per tutti questi motivi, lo stalker nelle scorse ore è stato destinatario del provvedimento di ammonimento del Questore che si sostanzia nell’invito, senza limite di tempo, a tenere immediatamente una condotta conforme alla legge e a cessare qualunque comportamento vessatorio persecutorio o condotta violenta, sia essa fisica, psicologica, verbale o economica nei confronti della vittima. Una misura tempestiva ed efficace. Tempestiva perché si adotta tutte le volte in cui la donna avverta il pericolo di essere perseguitata. Efficace perché, in caso di violazione dell’ammonimento, lo stalker viene arrestato in flagranza di reato. L’obiettivo del provvedimento dell’ammonimento è duplice. Tutelare la vittima ma, nello stesso tempo, consentire all’autore della violenza domestica o di genere di essere aiutato attraverso i servizi adeguati forniti dai Centri Ascolto Maltrattanti, presenti su tutto il territorio della provincia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
Tumblr media
Nuovo post su https://is.gd/C1moZt
Vincenzo Ciardo. Un disegno ritrovato
di Franco Contini
  Un’opera di Vincenzo Ciardo è recentemente emersa dal mercato delle aste internazionale. Si tratta di una “Natura morta”, un pregevole disegno realizzato a matita su carta di cm. 24×33, firmato e datato 1947.
L’opera non è inedita ma è stata pubblicata con la dicitura “collezione ignota” nel saggio monografico “Vincenzo Ciardo” di Antonio Cassiano, Lorenzo Capone Editore, 1979, pag. 11.
Pur difettando nella riproduzione fotografica il disegno, nell’originale, si rivela essere una tra le più belle e armoniche composizioni di nature morte realizzate dall’artista, comprese quelle dipinte ad olio.
Immesso nel mercato internazionale da un antiquario di Napoli e proveniente, a sua volta, da una collezione privata napoletana, ha trovato definitiva dimora in una collezione privata in provincia di Lecce. Vi è raffigurata una piccola cesta con frutta di stagione che da sola, tra l’altro, è già un’opera nell’opera. Un trionfo di segni con cui l’autore celebra la magnificenza della natura.
La tipologia dei frutti rappresentati ci consente di individuare anche il mese di esecuzione del disegno: siamo nell’estate del 1947, l’autunno è quasi alle porte, lo si deduce dalla presenza delle melagrane, in particolare, che notoriamente maturano a settembre.
È una natura morta rappresentata alla stregua di un silente paesaggio domestico, intimo, assai bilanciato nella composizione. Nulla dell’immagine ci è dato spostare senza comprometterne l’armonia compositiva.
Su di un piano neutro Ciardo colloca gli elementi che diventano l’allegoria di una stagione e la metafora dello scorrere del tempo. Un grappolo d’uva, una pera ed una melagrana sono contenuti in una cesta; un fico con una foglia dell’albero, una melagrana, una pera e due succulente fette di melone “di pane” –come noi salentini chiamiamo il melone per distinguerlo da quello “d’acqua”– pronte per essere gustate sono
posizionate in primo piano.
Un settecentesco vaso di porcellana di Capodimonte, in secondo piano a destra, traduce l’intimità di un interno privato, probabilmente salentino e presumibilmente della casa avita di Galliano del Capo dove ogni estate Ciardo tornava e da dove ritardava la partenza per Napoli, città di residenza, anche per godere ancora dei frutti della sua terra, ci piace pensare, aspra quanto generosa.
L’impianto di questo disegno attiva un brulichio di segni tracciati con un ritmo quasi febbrile, tanto che paiono agitarsi eccitati e smaniosi di raggrupparsi in una forma o nello spazio che la forma contiene, per poi placarsi e quietarsi dopo aver raggiunto la compenetrazione degli spazi, pieni e vuoti, evidenziando uguale valore tra forma e contenitore. Quasi la rappresentazione di un amplesso, pari ad un atto sessuale  in un matrimonio perfettamente riuscito. I segni non descrivono il dettaglio ma è nel loro aggregarsi-disgregarsi che trovano e ricreano la forma e lo spazio che la contiene.
Ciardo realizza il disegno usando almeno tre matite di differente grado di morbidezza. Inoltre, i segni tracciati con una pressione variabile contribuiscono a loro volta ad ampliare notevolmente la quantità dei toni e ad ottenere una ricchezza di passaggi chiaroscurali tali da raggiungere quasi un effetto pittorico.
A tale proposito possiamo affermare che Ciardo usa la matita per dipingere ed il pennello per disegnare. Ogni segno è pari ad una pennellata di un tono specifico. Altrettanto nella pittura, conserva un potente impianto grafico, con pennellate tracciate come segni, decise a sostenere la struttura compositiva di un dipinto. Un sistema, questo, con il quale tocca i vertici altissimi della poesia.
Giulio Carlo Argan, parlando della qualità poetica dell’opera di Vincenzo Ciardo nella prefazione alla mostra personale tenuta al Maggio di Bari nel 1960 scrive: “Ciardo aggiunge la poesia senza passare dalla letteratura, ma attraverso una selezione sempre più sottile e severa dei mezzi pittorici”. Ed anche Raffaele Spizzico in Ricordando un amico” nel catalogo della mostra retrospettiva del 1973 “Ciardo”, organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Lecce al Circolo Cittadino leccese, parlando di un dipinto dell’artista visto in una galleria romana scrive: “carico di quella vena poetica che al pugliese fa pensare alla storia millenaria di una terra di difficile interpretazione”. La Poesia dunque, come elemento segnante l’arte di Ciardo. Come pure altri critici hanno rilevato.
Tornando al disegno, non è un caso se Ciardo lo firma al centro e non a destra, come solitamente si fa. Le ragioni sono almeno due. Per la prima ragione è che in questo modo enfatizza la centralità della visione, quasi a sottolineare l’importanza della fetta di melone nella composizione. Per la seconda ragione è che intende, volutamente, lasciare lo spazio in basso a destra libero, con un varco aperto allo sguardo del fruitore il quale può accedere agevolmente nello spazio della rappresentazione rasentando la forma curva della seconda fetta di melone collocata diagonalmente in basso a destra. In tal modo il fruitore, una volta iniziato il percorso, è invitato a soffermarsi sul pregiato vaso di porcellana -simbolo di artificio- il quale vaso lo pone immediatamente in dialogo con la cesta di canna intrecciata ricolma di frutta -simbolo della natura-. Un dialogo nato da segni che tradotto in parole significa che l’artista non imita la natura ma la ri-crea (la frutta), nello stesso e identico modo in cui ri-crea l’artefatto (il vaso di porcellana). Vale a dire che il vaso, in realtà, non è il vaso ma rappresenta l’idea che Ciardo ha del vaso, così come la frutta non è la natura ma è il senso di Ciardo per la natura.
Infine, è sulla fetta di melone che lo sguardo si posa per terminare il tragitto, un percorso circolare sviluppato in senso antiorario. Un cerchio, iniziato e chiuso sulle fette di melone, vere protagoniste di una scena dalla quale sembrano arrivare gli effluvi dell’ortaggio appena tagliato oltre ché i sapori degli altri frutti della terra.
Per concludere, considerando la qualità dell’opera, non ci sorprenderebbe scoprire in futuro l’esistenza di una versione dipinta ad olio su tela. Auspichiamo che la ricerca possa dare conferma a questa nostra ipotesi.
Supersano, 27-02-2020
0 notes
Text
Piange per il Lecce promosso in B, la moglie lo picchia
Piange per il Lecce promosso in B, la moglie lo picchia
[ad_1]
Serie B © LAPRESSE
È successo in provincia di Como: sono intervenuti i carabinieri per riportare la normalità. La donna furiosa per la commozione del marito: «Nemmeno al matrimonio o per la nascita dei figli»
Twitta
ROMA – Un tifoso del Lecce picchiato dalla moglie per aver pianto di gioia dopo la promozione in Serie B dei salentini. E’ avvenuto nella provincia di Como, dove la…
View On WordPress
0 notes
Trampolieri Matrimonio Lecce
ARTISTI DI STRADA PER MATRIMONISpettacoli per eventi esclusivi e matrimonio con bellissimi trampolieri sposo sposaSe desiderate un matrimonio originale, creativo e magico, e volete assolutamente lasciare senza parole i vostri ospiti, potrete riuscirci solo se proponete loro uno degli spettacoli con i trampolieri in abito da sposi. All-focus Open Circus Puglia propone spettacoli composti da…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
L’ animazione turistica è l’insieme delle attività di carattere ludico, sportivo e ricreativo svolte all’interno di una struttura ricettiva quale Villaggi Turistici, Stabilimenti Balneari (Lidi), Centri Estivi, Campeggi, Strutture Turistiche Estive ed Invernali. Il nostro raggio di azione copre tutta la Puglia: Brindisi, Lecce, Taranto, Bari e Foggia, ma l’agenzia è anche in grado di fornire uno Staff professionale in tutta Italia. Personale dedicato per intrattenere i clienti, favorirne la conoscenza reciproca e facilitare loro la fruizione dei servizi e delle opportunità che la struttura e l’ambiente circostante offrono. Novità, idee originali, realizzazioni di grande effetto, sempre nuovi spettacoli, commedie, musical, talk show, e cabaret, insieme all’esperienza dei creativi di Original Party Animazione, questi ed altri sono i nostri punti di forza che ci rendono unici. Per il periodo estivo, Original Party diventa la nuova animazione per rendere DIVERTENTI ed UNICHE le Vostre VACANZE ! Anche questa estate saremo presenti nei LIDI, nei VILLAGGI … con staff di ANIMATORI professionisti. L’ Animazione turistica è la nostra SFIDA ! Chi sceglie Artisti di strada Puglia e Sud Italia l’ Animazione per il proprio villaggio turistico o struttura balneare vive una crescita costante e renderà il cliente un utente sistematico. Curiamo con attenzione l’ospite andiamo oltre la vacanza , entriamo dentro il cuore di grandi e piccini affinché la vacanza continui a durare anche tornando a casa.
I migliori ed originali artisti di strada disponibili per animare feste di piazza, eventi aziendali, centri commerciali, ristoranti e feste di compleanno, feste di laurea, anniversari e matrimoni.
Animazione turistica con gli artisti di strada L' animazione turistica è l'insieme delle attività di carattere ludico, sportivo e ricreativo svolte all'interno di una struttura ricettiva quale Villaggi Turistici, Stabilimenti Balneari (Lidi), Centri Estivi, Campeggi, Strutture Turistiche Estive ed Invernali.
0 notes
Photo
Tumblr media
Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2018/12/28/enodiomanzia-nella-magia-popolare-salentina/
Il rituale della “Santa Monica” nella magia popolare salentina
Divinazioni ai crocicchi e valenza magica dei crocevia. Il rituale della “Santa Monica” e altre forme di enodiomanzia nella magia popolare salentina
  di Gianfranco Mele
  L’ antica pratica della divinazione agli incroci ha sviluppato nel tempo e nei diversi luoghi ove è stata esercitata, numerose varianti, conservando sempre la caratteristica dell’essere attivata presso un trivio o un quadrivio.
Il crocicchio ha sempre avuto una valenza magica, e anticamente si erigevano in questi luoghi colonne (Enòdi) dedicati ad Ecate o a Hermes o ai Lari o ad altre divinità e semidivinità pagane. Queste colonne sono state sostituite poi dai pilastri degli Osanna (dial. Sannài), le popolari colonne salentine sormontate da una croce, edificati anch’essi ai crocevia, e da edicole votive dedicate a santi e madonne, come nel caso della edicola di “Fra Sciannibuli” di Sava della quale parleremo più avanti.
Ecate Trivia
  I crocevia sono anche luoghi elettivi per gli incontri delle congreghe dei masciàri e, in provincia di Taranto, finanche dei balli delle tarantate, prima dell’avvento del rituale domiciliare.
Nel caso del rito della Santa Monica siamo in presenza di un culto divinatorio di origini pagane, poi cristianizzato. Del paganesimo, il rituale della Santa Monica conserva le caratteristiche di una antica forma mantica denominata Enodiomanzia. Un elemento peculiare e di stretta derivazione dagli antichi riti divinatori è il crocevia utilizzato come luogo d’elezione per lo svolgimento della mantica.
Il rituale della Santa Monica si svolgeva alla mezzanotte, appunto ad un crocevia (un trivio o un quadrivio) rivolgendo una invocazione alla santa e osservando, per l’ottenimento del responso, ciò che accadeva intorno: l’attraversamento di una persona o di un animale, un verso, un rumore, un suono dovevano essere interpretati come significati in relazione con l’oggetto della domanda.
Il rituale era destinato ad ottenere notizie dei propri cari partiti in guerra, ma anche per ottenere risposte a domande intorno ad eventi ed aspetti fatidici della vita (riuscita di un matrimonio, di una particolare impresa, notizie sull’amato o sulla sua corresponsione del sentimento, ecc) .
Nella sua forma cristianizzata, questo antico rito mantico è dedicato a Santa Monica in quanto questa donna aveva fatto il voto di non abbandonare il suo figlio primogenito, nonostante le sue continue fughe lontano da casa, e perciò si metteva costantemente alla sua ricerca.
A seguire, l’orazione del rito della santa Monica:
  Santa Monica pietosa, Santa Monica lacrimosa;
a Roma scisti, ti Napuli turnasti
trentatrè scalini ‘nchianàsti, trentatrè ni scinnìsti :
nutìzi ti lu fiju tua nnucìsti.
Comu nnucisti nutìzi ti lu fiju tua,
ccussì nnuci nutizi ti lu fiju mia.
  una rappresentazione di Santa Monica (affresco di Benozzo Gozzoli
  Anche nel medioevo si diffonde l’usanza di erigere edicole votive in prossimità dei crocicchi, usanza mutuata dai larari pagani e dai pilastri votivi in onore di varie divinità, che si perpetra poi anche nei secoli a seguire, sino ai primi del ‘900. Queste edicole hanno la duplice funzione di essere relazionate a particolari accadimenti come miracoli, guerre, epidemie, cataclismi e avvenimenti religiosi eccezionali, e di costituire luogo di “visita” non solo per voti, preghiere e suppliche, ma anche a scopo predittivo-oracolare. Anche in questa ultima accezione le edicole votive cristiane prendono il posto degli antichi monumenti dedicati alle divinità pagane.
Sia Diana che Ecate erano divinità protettrici delle strade e dei crocicchi: verosimilmente, per questo motivo ad entrambe era dato l’appellativo di Trivia. In loro onore venivano edificate edicole, in prossimità appunto degli incroci delle vie. Divinità lunare, Diana-Artemide illuminava di notte le strade con la luce della luna, e per questo motivo era considerata anche protettrice dei viandanti e delle partenze.
Greci e Romani innalzavano lungo le pubbliche strade colonne e pilastri in pietra, sui quali erano scolpite le teste di divinità come Mercurio, Apollo, Ercole, Diana, e che fungevano da custodi e protettori delle vie. A questi usavano porgere sacrifici e voti prima di intraprendere viaggi. Diana fu detta anche Enodia e, come si è detto, insieme ad Ecate godette anche dell’appellativo di Trivia, “perchè né trivii e quadrivii additava all’incerto viandante la via” .
Man mano il ruolo delle divinità pagane viene sostituito da quelle cristiane, che tuttavia assolvono alle stesse funzioni.
Sava – Edicola votiva Madonna di Fra Sciannibul
  A Sava, presso il trivio Sava-Lizzano_Torricella, esiste una edicola detta “di Fra Sciannibuli”, eretta intorno alla metà del XIX sec. da un frate detto appunto Sciannibuli , dedicata al culto della locale Madonna di Pasano e situata nell’ambito di un itinerario devozionale che da Sava, giunge alla contrada Pasano (Sciannìbuli, o Sciannìpuli, nel dialetto salentino sta per Ginepro, e difatti sulla edicola fu posta una iscrizione in latino, che spiegava che l’edicola era stata eretta a devozione, da “Frater Iuniperus Alcantarinus”: il frate, riteneva di essere stato miracolato e di aver riacquistato grazie alla Madonna l’uso delle gambe).
Una singolare caratteristica dell’edicola della Madonna di Fra Sciannibuli è di essere stata meta, sin dal suo apparire e specialmente ai tempi delle guerre, dei pellegrinaggi dei soldati in partenza in cerca di protezione per il loro destino e al tempo stesso di interrogazione su di esso, come dei parenti di militari e viaggiatori desiderosi sia di proteggere e pregare per il destino dei propri cari, che di conoscere notizie circa gli accadimenti sul fronte.
Questa singolare tradizione è sopravvissuta in realtà fino ai giorni nostri, tanto che anche io ne sono stato fatto partecipe: quando negli anni ’80, infatti, mi accingevo a partire per la chiamata di Leva, delle anziane parenti mi raccomandarono di andare a fermarmi in contemplazione davanti alla Cappella di Fra Sciannibuli e rivolgere alla statua di quella Madonna una preghiera e raccomandarmi ad essa, “perchè così si fa”.
Da notare l’analogia tra la tradizione savese del recarsi verso l’ Edicola prima di intraprendere la partenza militare, e quindi le funzioni di protezione e supporto della Madonna nei confronti del soldato che si appresta ad un viaggio particolarmente carico di emotività e di incognito rispetto al futuro, e quella degli Enodii protettori, appunto, del viaggiatore. La tradizione del recarsi presso l’ Edicola della Madonna connessa alle partenze militari (ovvero per avere notizie dei parenti partiti in guerra o, da parte degli stessi soldati, come augurio/protezione/divinazione per la partenza verso il servizio di Leva o verso imprese di guerra) ha un suo corrispettivo in antiche – ma anche più recenti – tradizioni oracolari e divinatorie, a partire dagli antichi culti oracolari greci e romani, nei quali sono istituiti importanti centri di consultazione rispetto ad ogni aspetto importante e fatidico della vita individuale e sociale, tra cui le imprese di guerra, fino alla tradizione molto presente e sentita in Puglia della già citata Santa Monica.
  Monacizzo – Colonna dell’ Osanna
    BIBLIOGRAFIA
Salvatore Costanza, La divinazione greco-romana. Dizionario delle mantiche: metodi, testi e protagonisti, Forum Edizioni, 2009
Giuseppe Gigli, Il ballo della tarantola. In “Superstizioni, pregiudizi, credenze e fiabe popolari in Terra d’Otranto” Firenze 1893
Marco Aurelio Marchi, Dizionario tecnico-etimologico-filologico, Tomo I, Milano, Pirola, 1828
Elsa Silvestri, Le tracce del sacro, University Press Bologna, 1997
A.A.V.V., Biografia Universale Antica e Moderna. Parte Mitologica ossia storia, per ordine d’alfabeto, dei personaggi eroici e delle deità greche, italiche, egizie, indiane, giapponesi, scandinave, celtiche, messicane ecc., Vol. I, Venezia, Missaglia, 1833
Gianfranco Mele, Elementi di magia popolare nel mondo contadino del Salento e della Puglia, Cultura Salentina – Rivista di pensiero e cultura meridionale, luglio 2015
Antonio Bazzarrini, Dizionario Enciclopedico delle Scienze, Lettere ed Arti – Vol. II Venezia, Andreola, 1830
Antonio Basile, Momenti di religiosità popolare nel Salento: le edicole votive, in “Sallentum Rivista quadrimestrale di cultura e attività salentina”, Anno V, n. 1, Genn-Apr. 1982, EPT Lecce – Ed. Salentina – Galatina
Stefania Baldinotti, Oltre la soglia smarrimento e conquista. Culti e depositi votivi alle porte nel mondo italico, tesi di laurea in Archeologia, Università degli studi di Roma, 2007
Gerhard Rholfs, Vocabolario dei dialetti salentini, Congedo Ed., 1976.
1 note · View note
ORGANIZZAZIONE PER EVENTI, ANIMAZIONE PER VILLAGGI TURISTICI E SERATE LOCALI LECCE, BRINDISI E TARANTO. PUGLIA
La nostra organizzazione con gli artisti di strada Puglia e Sud Italia è il nuovo modo di fare animazione. Feste Bambini ed Adulti, Animazione Turistica, Eventi pubblici e privati, Spettacoli, Gonfiabili, organizzazione di eventi, animazione per villaggi turistici, serate per locali, in tutta la Puglia da Brindisi, Lecce, Taranto e provincia.  La nostra volontà è quella di far divertire bambini e adulti rendendo la Vostra festa di compleanno, comunione, battesimo, cresima, matrimonio o qualsiasi altro evento fantastico, spettacolare ed indimenticabile. Energia, creatività e professionalità sono i nostri PUNTI DI FORZA , l’originalità è il nostro BIGLIETTO DA VISITA ! Entra nel nostro sito e scopri tutte le nostre innumerevoli offerte e proposte, cerca i servizi che ti interessano di più e contattaci per personalizzare il tuo pacchetto !!
La nostra pluriennale esperienza ti guiderà nella scelta più adatta per soddisfare ogni TUA esigenza e quella dei TUOI BIMBI ! La Vostra soddisfazione è la nostra GIOIA !! ​ Non tutti sanno della passione e dell’amore che ruota intorno al mondo dell’Animazione per Bambini. L’organizzazione di feste per i più piccini necessita di molte varianti e di personale efficiente e qualificato che sappia interagire in modo professionale con loro. Riuscire a fare l’animatore è un dono, permette di intrattenere nel miglior modo possibile, soprattutto durante quegli eventi che per loro potrebbero risultare noiosi come per esempio Matrimoni, inaugurazioni, feste per adulti, ecc. Gli animatori vengono selezionati non solo per le loro capacità ma anche per l’amore che dimostrano in ciò che fanno. L’animatore, durante l’organizzazione dello spazio gioco, tiene conto delle principali norme di sicurezza, in modo da ricreare un luogo sicuro dove i bambini possano muoversi in libertà. I nostri intrattenimenti dedicati agli adulti in tutta la provincia di Brindisi, Lecce, Taranto e Bari prevedono grandi classici e novità; in questo ambito che risultano molto apprezzate. Potranno esseri inseriti in feste private, ricorrenze come Matrimoni, San Valentino, Feste di Laurea, 18anni, e situazioni aziendali come cene, convention, meeting. Grazie alla sua ricca offerta di locali, discoteche, pub, ristoranti e bar, Lecce è diventata ormai un punto di riferimento per tutti i giovani che scelgono il Salento come meta per le proprie vacanze. Vi portiamo con noi, in un tour dettagliatissimo, attraverso i locali più alla moda, cool e di tendenza di Lecce. Original Party Animazione, propone vastissime soluzioni per animare al meglio le serate nei locali con animazione, musica live, cover band, Show-Quiz (Cervellone), karaoke, cabaret, gruppi folcoristici, Original heroes(gruppo di super eroi che si scatenano sulle della musica commerciale del momento). Alcuni dei Nostri Servizi, Original Party Animazione è in grado di offrire al cliente una vasta gamma di servizi con la massima cura, professionalità ed alta qualità. Ecco alcuni dei servizi offerti: Animazione pura (trucca bimbi e facepainting, sculture di palloncini modellabili, giochi di squadra, movimento, socializzazione, balli di gruppo e baby dance) Spettacoli (Bolle di sapone giganti da interno ed esterno, trampolieri, sputafuoco, giocoleria, spettacolo di magia comica, spettacolo di burattini) Musicals : Peter Pan, Aladdin, Frozen, Superheroes. Comparsate di personaggi e mascottes Noleggio carretti zucchero filato, pop corn, creperia e gelato Noleggio gonfiabili acquatici e gonfiabili terrestri Servizi di intrattenimento e animazione turistica dedicati agli stabilimenti balneari, hotel e villaggi turistici Strumentazioni audio e luci professionali, macchina del fumo, sparaneve, schiuma party, sparacoriandoli e holy colors. …e tanto altro ancora scoprili tutti. Entra nel nostro sito e scopri tutte le nostre innumerevoli offerte e proposte, cerca i servizi che ti interessano di più e contattaci per personalizzare il tuo pacchetto !! La nostra pluriennale esperienza ti guiderà nella scelta più adatta per soddisfare ogni TUA esigenza e quella dei TUOI BIMBI ! La Vostra soddisfazione è la nostra GIOIA !!! CONTATTACI Per qualsiasi informazione https://www.facebook.com/Artisti-di-strada-Puglia-e-Sud-Italia-Performer-Spettacoli-338564396166712/
  ORGANIZZAZIONE EVENTI, ANIMAZIONE ED INTRATTENIMENTO ORGANIZZAZIONE PER EVENTI, ANIMAZIONE PER VILLAGGI TURISTICI E SERATE LOCALI LECCE, BRINDISI E TARANTO. PUGLIA La nostra organizzazione con gli artisti di strada Puglia e Sud Italia è il nuovo modo di fare animazione.
0 notes
Lo Spettacolo di Danza col fuoco è manipolazione degli attrezzi infuocati si unisce alla danza moderna dando vita a spettacolari coreografie. L’ originale connubio tra l’arte della danza col fuoco e la magia della giocoleria con il fuoco e l’utilizzo di costumi e scenografie che ripropongono situazioni magiche ,sabbatiche e ancestrali coinvolgono gli spettatori in atmosfere stregate e entusiasmanti in un tripudio di fuoco e energia al ritmo calzante delle percussioni e di musiche medievali e popolari. Bellissime coreografie e spettacoli mozzafiato per incantare grandi e piccini durate il vostro evento rendendolo cosi unico e magico.
Il nostro spettacolo è adatto per ogni tipo di evento:,feste pubbliche e private, rievocazioni storiche e feste medievali, artisti specializzati nella manipolazione del fuoco e nella danza.
Artisti di strada – performance – ANIMAZIONE PER MATRIMONIO IN PUGLIA
L’Artisti di strada Puglia e sud Italia hanno sviluppato negli anni un’estrema qualità e originalità di idee di intrattenimento per l’Animazione Matrimonio in Puglia, l’evento privato più importante e solenne della vita.
Come trovarci? cercate su google ” Artisti di strada Puglia e Sud Italia ”
L’animazione per matrimonio in Puglia è caratterizzata da attrazioni di estrema ricercatezza nei costumi di scena e nell’approccio elegante con gli invitati e gli sposi. Siamo in grado di rendere unico e irripetibile qualsiasi momento topico della giornata nuziale come: l’Uscita di Casa della Sposa, l’Uscita di Casa dello Sposo, l’Ingresso della Sposa in Chiesa Nuziale, l’Uscita degli Sposi dalla Chiesa Nuziale, l’Accoglienza degli Ospiti e degli Sposi al Locale Nuziale, l’Intrattenimento durante il corso Banchetto Nuziale, gli effetti speciali a sottolineare il gran finale della festa con il Taglio della Torta Nuziale.
Alcuni esempi di nostre attrazioni esclusive per l’animazione matrimonio in Puglia sono:
Addobbi con Palloncini perlati per la scenografia fiabesca della Casa della Sposa, scenografia di grande impatto visivo dell’uscita della Chiesa Nuziale, scenografia originale per il buffet di benvenuto del Locale Nuziale;
Artisti di Strada Trampolieri, Giocolieri, Mimi, Statue Viventi, Acrobati, Sputafuoco con costumi a tema per l’animazione del benvenuto al Locale Nuziale e del gran finale della festa al buffet dolci;
Attrazioni Speciali per l’intrattenimento divertente ed indimenticabile durante il ricevimento in Puglia: Finti Camerieri Comici, Prestigiatore Elegante itinerante ai tavoli, Show di Illusionista e Mentalista da scena, Ballerini Brasiliani e Cubani, Ballerini di Tango Argentino, Artista Fantasista con Show di Bolle di Sapone Giganti, Fantasista Comico, Cabarettista, La Regina dell’Aria, La Ballerina nella Sfera sull’Acqua, Demon Re del Fuoco;
Effetti Speciali per il fatidico Taglio della Torta Nuziale: Volo Palloncini al Led (luminosi), Volo delle Lanterne di Fuoco; Pioggia Incantata di Bolle di Sapone, Fontane di Fuoco, Scritte di Fuoco, Show Fuochi d’Artificio nel cielo “Sogno di Sposa”.
Contattaci qui: Mandaci un messaggio… https://www.facebook.com/ArtistidiStrada.Matrimonio/
I migliori artisti di della città di Lecce e provincia, Nardò, Galatina, Noha, Copertino, Gallipoli, Galatone, Surbo, Maglie, Trepuzzi, Veglie, Taviano, Cavallino, Campi Salentina, Aradeo, Melendugno, Martano, Parabita, Cutrofiano, Novoli, Melissano, Miggiano, Vernole, Collepasso, Corigliano d’Otranto, Soleto, Neviano, Muro, Tuglie, Acquarica del Capo, Cursi, Castrignano dei Greci, Sogliano Cavour, Morciano di Leuca, Carpignano Salentino, Sternatia, Santa Maria al Bagno, San Donato di Lecce, Tricase, Salve, Montesano, Merine, Supersano.
I migliori artisti di della città di Taranto e provincia, Lama Fraz. di Taranto, Martina Franca, Avetrana, Leporano, San Marzano di San Giuseppe, Lizzano, Maruggio, Manduria, Massafra, San giorgio Jonico, Sava, Statte, Laterza, Fracagnano, Leporano, Castellaneta, Grottaglie, Monteparano
I migliori artisti di della città di Brindisi e provincia, Latiano, Cellino San Marco, Mesagne, San Pietro Vernotico, Torre Santa Susanna, Francavilla Fontana, San Pancrazio Salentino, San Vito dei Normanni, Ostuni, Cisternino, Villa Castelli, Ceglie Messapico.
  SPETTACOLO DI DANZA COL FUOCO Lo Spettacolo di Danza col fuoco è manipolazione degli attrezzi infuocati si unisce alla danza moderna dando vita a spettacolari coreografie.
0 notes
Photo
Tumblr media
Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/10/23/lobelisco-porta-napoli-lecce-24/
L'obelisco di Porta Napoli a Lecce (2/5)
di Marcello Gaballo e Armando Polito
DISTRETTO DI LECCE
  Ecco i dettagli citati nell’opuscolo: “1) Minerva progrediente col motto Lycii Japygum ultima colonia1; 2) Il dio Pane, ed il Lupo, col motto Lycii Japygo-Messapii2; 3) L’Aquila, che nasconde la testa tra le nuvole, col motto allusivo Lycii Cretenses et Salentini3″4.
Procederemo ora ad esaminarli uno per uno partendo dal basso e aggiungeremo anche la descrizione di quei dettagli che nell’opuscolo non sono citati.  Faremo così anche con le altre tre facce dedicate agli altri distretti.
“L’Autore vuole ancora, che il pubblico abbia la conoscenza di una sua latina iscrizione, da lui fatta per l’Aguglia medesima, nella quale essa non vedesi scolpita per causa della di lui assenza da Lecce. Egli ben si lusinga di meritarne alcun favorevole suffragio, che vale sempre più di quello, che gli verrebbe dall’opera dello scalpello.
FERDIN. I Siciliarum Regum omnium optumo
F. invicto Augusto
                  Viam hanc Praetoriam,
                                Quod,
Ubi eam fieri concessit, suum etiam sacrum
               nomen commendaverit,
Moxque, ut abs Tarento Neapolim usque
                          sterni jusserat,
Ipsum quoque ad quatuor Salenti regiones
                extendendam permiserit,
Ad perpetuum istius beneficii memoriam servandam,
Qua harum viarum caput occurrit, pyramide
                         a solo excitata,
Cunti5 hujus, populique
Concordibus, gratisque animis consecrarunt.
AE. Chr. MDCCCXXII6”
  Eccone la traduzione linea per linea, nei limiti del possibile:
A Ferdinando I il migliore di tutti i re delle Sicilie,
pio felice invitto Augusto.
Questa via pretoria,
poichè
quando concesse che fosse costruita, anche il suo sacro
nome (le) diede,
e ora, come da Taranto fino a Napoli
aveva disposto che fosse spianata,
che essa pure alle quattro regioni del Salento
venisse estesa permise,
per conservare il perpetuo ricordo di questo beneficio,
dove è posto l’inizio di queste vie, una piramide
essendo stata elevata dal suolo,
tutte le istituzioni e i popoli di questa provincia
consacrarono con animo concorde e grato.
Nell’anno 1822 dell’era di Cristo.
  Sul monumento, invece, venne incisa quella che all’inizio abbiamo riprodotto e che qui replichiamo.
Traduzione: A Ferdinando I di Borbone molto provvido re del Regno delle Due Sicilie, restauratore della pubblica felicità, poiché diede ordine che la via rotabile da tutti i principi prima intentata, opportunissima per il commercio della provincia otrantina e delle confinanti, fosse spianata e che all’eternità del nome di Augusto fosse consacrata. I cittadini di ogni ordine, gli abitanti del posto ed i vicini, formulati voti augurali per la prosperità del principe e la saldezza della casa augusta, devotissimi alla sua potenza e maestà.
Poiché il Cepolla lamenta che l’iscrizione che aveva preparato non vedesi scolpita, che quella che oggi leggiamo presenta non solo discordanze testuali notevoli ma, soprattutto l’assenza di un dettaglio presente in ogni epigrafe che si rispetti, cioè  la data, bisogna concludere che la stessa fu apposta successivamente all’uscita dell’opuscolo cioè durante o dopo il 1827, a cinque o più anni dalla visita del sovrano (1822), a tre o più dalla sua morte (1 gennaio 1825).  Tutto ciò giustificherebbe l’assenza della data, anche se lo spazio libero del margine inferiore poteva benissimo contenere non una ma due linee, il che non esclude che almeno un rigo sia stato abraso (per vandalismo politico? e quando?), anche perché il dettaglio nella prima immagine anteriore al recente restauro, mostrerebbe, rispetto al secondo successivo al restauro qualche residuo di incisione.
Continuando l’esame della facciata dell’obelisco dedicata al distretto di Lecce incontriamo un’iscrizione non citata nel progetto del Cepolla. È un augurio di buon viaggio per chi è diretto ad Otranto. Alla stessa altezza nelle facce dedicate agli altri distretti leggeremo messaggi analoghi, anche loro, come questo, non citati dal progettista.
    Per questa origine di Lecce dai Lici il Cepolla ha seguito Erodoto (V secolo a. C.) per il quale (Storie, VII, 170): Ὡς δὲ κατὰ Ἰηπυγίην γενέσθαι πλέοντας, ὑπολαβόντα σφέας χειμῶνα μέγαν ἐκβαλεῖν ἐς τὴν γῆν: συναραχθέντων δὲ τῶν πλοίων, οὐδεμίαν γάρ σφι ἔτι κομιδὴν ἐς Κρήτην φαίνεσθαι, ἐνθαῦτα Ὑρίην πόλιν κτίσαντας καταμεῖναί τε καὶ μεταβαλόντας ἀντὶ μὲν Κρητῶν γενέσθαι Ἰήπυγας Μεσσαπίους, ἀντὶ δὲ εἶναι νησιώτας ἠπειρώτας [(Si racconta) che come (i Cretesi) navigando giunsero presso la Iapigia una grande tempesta dopo averli sorpresi li scaraventò a terra; essendosi fracassate le navi non c’era nessuna possibilità per loro di tornare a Creta. Allora, dopo aver fondato la città di Hyrie, restarono passando ad essere, invece di Cretesi, Iapigi Messapi, continentali invece di isolani)].
Per completare il quadro di questa commistione va detto che per Erodoto i Lici provenivano da Creta; op. cit., VII, 92: Λύκιοι δὲ Τερμίλαι ἐκαλέοντο ἐκ Κρήτης γεγονότες, ἐπὶ δὲ Λύκου τοῦ Πανδίονος ἀνδρὸς Ἀθηναίου ἔσχον τὴν ἐπωνυμίην (i Lici originari di Creta si chiamavano Termili ma presero il nome da Lico figlio dell’ateniese Pandione).
Anche se il Cepolla non lo dice espressamente, per lui Lecce è, pure etimologicamente parlando, da Lici). Sull’origine cretese dei Salentini ecco come si esprime Strabone (I secolo a. C.-I d. C.), Geographia, VI, 3: Τοὺς δὲ Σαλεντίνους Κρητῶν ἀποίκους φασίν (Dicono che i Salentini sono coloni dei Cretesi).
Questo dettaglio, insieme col successivo, si ripete, come abbiamo già detto, tal quale sulle altre tre facce. Si è pure detto che nell’opuscolo si parla solo di “uva intrecciata con frondi di ulivo”: le spighe di grano, che nel monumento hanno una rilevanza figurativa pari, come si può agevolmente notare, al ramo d’ulivo e al tralcio d’uva, non compaiono.
Anche questo dettaglio, insieme col precedente, si ripete tal quale sulle altre tre facce, riferendosi ad elementi perfettamente comuni ai quattro distretti.
(CONTINUA)
Questo lavoro è stato pubblicato integralmente nel periodico della Fondazione  Terra d’Otranto Il delfino e la mezzaluna, anno III, n. 1 (ottobre 2014), pp. 171-189.
Per la prima parte: http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/10/20/lobelisco-porta-napoli-lecce-1-4/                 
_______________
1 Lycii Japygum ultima colonia= I Lici ultima colonia degli Iapigi. “I discendenti di Giapeto rappresentati generalmente da tutti questi popoli [Siri-Egizi, Babilonesi ed Assiri] devono certamente considerarsi come gli autori dell’origine del loro nome collettivo di Giapigi nella prima epoca della civilizzazione dei nostri aborigeni…restò in fine riconosciuta per ultima colonia de’ cosiddetti Giapigi la Città di Lecce…chiara, ed evidente pruova nell’istessa significazione del primo di lei nome, che fu quello di Sybaris, dappoiché secondo il linguaggio Caldeo significa Figli della divinità del Sole. Quindi è ben agevole comprendere la ragione dell’assunto di loro emblema della Dea Minerva progrediente, poiché in siffatta guisa restò abbastanza definito il carattere della loro origine Achea, essendo stata Minerva la prima condottiera delle principali colonie di tali Genti”. (L. Cepolla, op. cit., pagg. 7-8).
2 Lycii Japygo-Messapii=I Lici Iapigo-Messapi. “Il secondo periodo dell’antica storia di questa Città si rinviene facilmente nella politica, e religiosa riunione dei primitivi Giapigi co’ popoli Messapi, ossia cogli altri nostri primi coloni  Arabo-Egizi, giacchè tanto per l’appunto suona letteralmente il nome Messapus. Imperciocché non vi è dubbio, che il culto del Sole fu proprio dei Babilonesi, e degli Assiri, non che degli Arabo-Fenici, e degli Egizi, i quali adorarono la natura sotto tutt’i rapporti della fisica rappresentazione di tutti i di lei effetti; e da ciò avvenne, che fu da loro immaginato il Dio Pane, il quale colla sua figura rappresentava tutto l’ordine della natura” (L. Cepolla, op. cit., pag. 8).
3 Lycii Cretenses et Salentini=I Lici Cretesi Salentini. “L’ultimo periodo dell’antica storia di questa Città…può bene attribuirsi intieramente al glorioso avvenimento del governo della Dinastia Cretese sopra tutta questa Provincia. Licio Idomeneo, tanto per effetto delle sue armi, che per mezzo del matrimonio che contrasse con Evippa figlia di Malennio Re dei Messapi, fondò il suo trono sopra tutti i popoli di questa Penisola…Meritò quindi a buon diritto codesto sì grande avvenimento di esser consacrato all’immortalità coll’emblema di un’Aquila, che innalza la sua testa sopra le nuvole. Si sa, che l’Aquila è sacra a Giove, il quale nacque in Creta sul Monte Ida, onde i Cretesi assunsero per emblema nazionale il divino Augello. Qui ella figura, che vola, e nasconde la testa nelle nuvole per indicar la sublimità dell’origine del prototipo di siffatto emblema, qual fu Giove, padre degli uomini, e degli Dei” (L. Cepolla, op. cit., pag. 8).
4 L. Cepolla, op. cit., pag. 3.
5 Per Cuncti.
6 L. Cepolla, op. cit., pag. 16.
0 notes