#Competitività
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aaquilas-blog · 3 months ago
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Dall'Euro alla Delocalizzazione: Come l'Italia si è Fatta Fregare (e Cosa Possiamo Fare Ora)
Sapete perché adoro chiacchierare con CHATGPT…? Perché finalmente trovo una disamina imparziale, distaccata e obiettiva, scevra da populismi dei social bar, che se dici una corbelleria ti fa osservare senza offenderti che stai sbagliando. Insomma, la trovo un interlocutore con cui interfacciarsi mi arricchisce e non svilisce. Stamane ho letto un post entrando nella home di facebook e, come mio…
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nicolacostanzo · 20 days ago
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cristianonordio · 22 days ago
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Ascolta questo episodio del podcast per scoprire come i Big Data stanno rivoluzionando il benchmarking, trasformandolo in uno strumento strategico per migliorare le prestazioni aziendali e ottenere un vantaggio competitivo in un mercato sempre più dinamico.
Perché ascoltarlo? Questo episodio offre un’analisi approfondita di come l’enorme quantità di dati digitali disponibili oggi, provenienti da fonti come transazioni, social media e sensori, consenta alle organizzazioni di confrontare le proprie performance con quelle dei leader di settore in modo più preciso e predittivo.
Attraverso esempi pratici, come l’analisi delle metriche di vendita nell’e-commerce, l’uso dell’intelligenza artificiale per prevedere il churn nei servizi finanziari e il confronto dei dati pubblici per migliorare la soddisfazione del cliente nel settore della ristorazione, il podcast illustra come i Big Data rendano il benchmarking non solo più accurato, ma anche capace di rivelare correlazioni nascoste e pattern di prestazioni che possono guidare decisioni strategiche.
Vengono esplorati i vantaggi di questa evoluzione, come la maggiore affidabilità delle analisi, la possibilità di apprendere da settori diversi e l’identificazione di opportunità di innovazione attraverso tecniche avanzate come il machine learning. Tuttavia, l’episodio non trascura le sfide, affrontando temi cruciali come la complessità della gestione e integrazione dei dati, la necessità di garantire privacy e sicurezza in conformità a normative come il GDPR e l’importanza di competenze analitiche per interpretare correttamente i risultati.
Questo episodio è una risorsa preziosa per manager, analisti di dati e professionisti del marketing che desiderano comprendere come sfruttare i Big Data per ottimizzare i processi decisionali e posizionare la propria organizzazione al vertice del proprio settore. Si rivolge anche a chi vuole approfondire l’impatto delle tecnologie moderne, come il cloud computing e l’intelligenza artificiale, nel trasformare il benchmarking in un’attività dinamica e orientata al futuro.
L’episodio offre spunti pratici su come implementare un benchmarking data-driven, con suggerimenti su strumenti come Tableau o Power BI per visualizzare i dati in tempo reale e prendere decisioni rapide. È un’occasione per imparare come le organizzazioni possono adottare una cultura basata sui dati, superando le barriere tecnologiche e normative per raggiungere l’eccellenza operativa.
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nrgnews-it · 1 month ago
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Mobilità Smart ed Elettrica 2025: Il Futuro delle Smart City Futuro tra Opportunità Digitali e Sfide Globali
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scacciavillani · 9 months ago
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C'è un filo invisibile che lega il dibattito tra i due maggiori candidati alla Presidenza degli Stati Uniti e il Rapporti sulla Competitività presentato da Draghi alla Commissione Europea lunedì scorso.
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corciano-trasimeno-online · 2 years ago
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Imprenditorialità giovanile: a Corciano un tasso in linea con la media regionale Secondo i dati recentemente pubblicati dalla Camera di Commercio dell'Umbria Corciano, con una media di 4,2 imprese giovanili ogni 100 abitanti tra i ...
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falcemartello · 8 months ago
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alle follie ideologiche del “green deal” sperando in chissà quale rivoluzione industriale e finendo miseramente oggi col pietire incentivi per la sopravvivenza, è ridotta a un deserto tecnologico autoinflitto da cui sarà praticamente impossibile venirne fuori.
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Tuttavia, l’automotive non è l’unica eccellenza europea distrutta dalle follie finto-green; l’Ue sta perdendo competitività persino in settori impiantistici strategici in cui, fino a qualche anno fa, dettava legge in tutto il mondo.
Uno di questi è quello delle centrali termoelettriche a carbone che, contrariamente all’idea ottocentesca che la stragrande maggioranza della gente ha al riguardo, oggi sono tra le centrali più sicure e ambientalmente compatibili che vi siano al mondo.
Ciò in quanto i sistemi di ambientalizzazione a loro corredo - abbattimento delle ceneri leggere (cicloni, elettrofiltri, economizzatori, ecc.), desolforazione (DeSOx), denitrurazione (DeNOx), ecc. - garantiscono la rispondenza alle più restrittive normative Ue in materia di emissioni di PM10, NOx, SOx e ogni altra emissione nociva.
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Tuttavia, a causa della fobia ingiustificata per le parole “carbone” ed “emissioni di CO2” indotta da vent’anni di lavaggio del cervello da parte del mainstream, abbiamo finito per autoinfliggerci anche lo spegnimento delle centrali a carbone italiane che, ricordiamolo, sono invece il fiore all’occhiello della nostra impiantistica.
Centrali che peraltro furono tutte profondamente revisionate negli anni 2000-2010 proprio per rispondere alle sempre più stringenti normative Ue e per le quali furono spese decine di miliardi di € buttati letteralmente in fumo: Torre Valdaliga Nord, Fiumesanto, Sulcis, Monfalcone, Brindisi Sud, La Spezia, Fusina, solo per citare le principali.
Del resto, se si analizza il costo livellato dell’energia (LCOE) per fonte di generazione, quello da carbone è solo apparentemente il doppio delle centrali eoliche e fotovoltaiche (140 contro 70 €/MWh) in quanto per queste ultime non vengono computati i costi nascosti dovuti all’intermittenza della produzione (dev’esserci generazione da fonte fossile a completo servizio delle rinnovabili quando mancano sole e vento che,
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quindi, ha costi di gestione altissimi a causa dei bassi volumi di produzione) e allo stoccaggio. Basta infatti considerare i necessari sistemi di accumulo ed ecco che l'LCOE schizza immediatamente a 120-140 €/MWh, tanto quanto il carbone (pag. 43) --->
RER_Short-Report-2024.pdf
E l’impiantistica italiana?
Oggi le commesse che consentono alle nostre aziende del settore di prosperare provengono tutte, inutile dirlo, dall'Asia (la stragrande maggioranza), dall'Australia (che ha grossi giacimenti di carbone) e dal Sud America.
Gran bel risultato, vero?
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abr · 7 months ago
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Siamo il secondo paese industriale europeo, subito dopo la Germania. Ma gli italiani non lo sanno.
In alcuni settori d’eccellenza (la meccatronica e la robotica, la chimica fine, la farmaceutica d’alta specialità, le componentistica auto, la cantieristica navale da diporto, etc.) abbiamo posizioni da primato internazionale, ma per gran parte della nostra opinione pubblica è innanzitutto il turismo ad assicurare la ricchezza dei territori.
Siamo tra i cinque maggiori paesi esportatori del mondo, proprio grazie all’industria e a quella meccanica in prima linea, ma i cittadini per il futuro confidano negli alberghi e nelle opportunità del commercio, nello shopping.
“Dissonanza cognitiva” è il nome di questo fenomeno, un’opinione che fa a pugni con la realtà di fatti e dati. Detta in altri termini, l’Italia non sa bene chi è e come si produce la sua ricchezza e dunque non ha una fondata idea di dove andare.
L’industria scivola ai margini dell’immaginario collettivo, occupa un ruolo periferico nella rappresentazione sociale dello sviluppo. (...)
Ecco il punto: l’Europa può continuare a restare ancorata ai suoi valori e alla sua cultura civile se mantiene una forza industriale di peso e respiro globale. (...) E se dunque investe sulle nuove tecnologie (infrastrutture, ricerca, processi di conoscenza e formazione) e sull’impiego ben strutturato e guidato dell’Intelligenza Artificiale (...).
Serve insistere sull’industria, insomma, (per) evitare il precipizio indicato alcune settimane fa dal “Financial Times”: perdere la sfida competitiva con Usa e Cina e ridursi a essere “il Grand Hotel dei ricchi e potenti del mondo”. Un luogo di storica eleganza. Ma privo di peso e potere. Incapace di decidere sul suo futuro. (...)
Viene da lontano, questo fenomeno di sottovalutazione del peso industriale. Da una diffusa cultura anti-impresa, ostile al mercato, alla fabbrica ma anche alla tecnologia e alla scienza (...). Da una disattenzione culturale verso i fenomeni del lavoro industriale, (...) da un’opinione pubblica incline ai luoghi comuni anti-industriali e segnata da un evidente deficit informativo. E da una tendenza, ben radicata in ambienti economici ed accademici, a insistere sul tramonto dell’industria alla fine del Novecento, per cedere il passo al “terziario avanzato” e alla finanza.
Dati e fatti, soprattutto dopo la Grande Crisi finanziaria del 2008, hanno smentito queste false costruzioni di un immaginario distorto e ridato invece importanza all’economia reale. E l’Italia è cresciuta, più e meglio di altre aree europee, negli anni post Covid, proprio grazie al suo “orgoglio industriale”, investendo, innovando, (...) facendone un asset di competitività e di qualità sui mercati.
Eccola, dunque, la realtà dell’Italia industriale ad alta tecnologia e sofisticata qualità (...), per evitare che la mancata conoscenza dell’Italia industriale alimenti quelle disattenzioni, quelle false percezioni della realtà che contribuirebbero ai rischi di declino economico e dunque sociale e civile del nostro Paese. 
Se ne accorge finalmente anche l'informazione dei finti sapientoni (e fa autocritica pur senza dirlo): https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/11/18/news/litalia_e_un_grande_paese_industriale_ma_gli_italiani_non_lo_sanno_e_preferiscono_pensare_al_turismo-17751079/
In realtà manco l'Huff Post dei sapientoni sa che in quanto a export stiamo gareggiando col Giappone e, tolta l'Olanda che non esporta quasi nulla di suo ma lucra sull'in-out di Rotterdam da e verso la Cermania, saremmo sul podio MONDIALE delle bilance commerciali attive. Grazie alle industrie citate ma non solo, grazie anche alle altre eccellenze italiane: MODA & LUSSO, FOOD&BEVERAGE.
Ovviamente l'articolo è stato qui depurato , solita profilassi antibatterica, da false devianze riguardo "svolte green necessarie", no non lo sono anzi rappresentano un freno a mano tirato, verso "grazie alle politiche europee di Draghi", no è un liquidatore fallimentare, e tutti quei "ci vuole più politica per guidare" da dirigisti socialisti: non servono affatto, tutto questo è successo proprio GRAZIE alla distrazione della politica dirigista pre e post covid.
Ah e manca anche l'indicazione fondamentale: ma quale Trump, ma basta con 'ste ridicole scuse - btw, se riaprisse il mercato russo facendo finire la guerra dei Biden, decolleremmo ancora di più e dei dazi ce ne fregieremmo alla grande..
Per evitare che il declino si accompagni al degrado sociale in atto per via dei migranti (la manodopera dequalificata e a basso costo fa calare i salari quindi i consumi, oltre a far soppravvivere aziende decotte e terziario arretrato), la spada di Damocle per l'industria italiana è evitare il crollo economico della Cermania, nostro primo mercato. Ma quale Draghi, è necessario la facciano immediatamente finita con tutto 'sto verde elettrico.
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unwinthehart · 4 months ago
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mi piace sempre che ogni anno, di tutte le serate di Sanremo quella che veramente tira fuori la competitività è la Serata delle Cover e ogni volta ascoltiamo delle cose magnifiche, meravigliose
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nicolacostanzo · 22 days ago
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3nding · 3 months ago
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Declino delle Competenze di Ragionamento e Problem-Solving: Un Segnale d’Allarme per le Nuove Generazioni
Un recente rapporto basato sui dati dell’OCSE (PISA, PIAAC e Adult Literacy and Lifeskills Survey) evidenzia un preoccupante declino delle competenze di ragionamento e problem-solving tra adolescenti e adulti nei paesi ad alto reddito.
I Dati: Un Trend Negativo in Tutti i Settori
L’analisi si concentra sulle prestazioni in tre ambiti fondamentali per i teenager—Scienze, Lettura e Matematica—e in due ambiti per gli adulti—Numeracy (capacità numeriche) e Literacy (alfabetizzazione).
I risultati mostrano un calo costante delle competenze in tutte le aree considerate: • Adolescenti: Il punteggio medio nelle valutazioni di Scienze, Lettura e Matematica ha subito una riduzione significativa tra il 2006 e il 2022. Il calo è particolarmente evidente dopo il 2018, segnalando una tendenza allarmante. • Adulti: Anche tra gli adulti si osserva una flessione nelle competenze numeriche e alfabetiche, con una diminuzione evidente dal 2014 in poi.
Possibili Cause del Declino
Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori:
Cambiamenti nei Sistemi Educativi → Negli ultimi anni, i metodi di insegnamento sono cambiati radicalmente con l’introduzione delle nuove tecnologie e l’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale nel supporto all’apprendimento. Tuttavia, questi strumenti potrebbero non essere sempre efficaci nel migliorare la capacità di problem-solving degli studenti.
Effetti della Pandemia da COVID-19 → L’interruzione della didattica in presenza e la diffusione dell’apprendimento online hanno avuto un impatto negativo sulla qualità dell’istruzione, soprattutto per le fasce più giovani.
Declino della Lettura Critica → La crescente dipendenza dai contenuti digitali e dai social media potrebbe aver ridotto la capacità di comprensione dei testi complessi e la capacità di pensiero critico.
Minore Stimolo alle Competenze Logico-Matematiche → L’uso massiccio di calcolatrici e strumenti digitali ha reso meno necessario il ragionamento matematico spontaneo, abbassando il livello medio delle competenze numeriche.
Le Implicazioni per il Futuro
Il declino delle competenze di ragionamento e problem-solving potrebbe avere gravi ripercussioni sulla competitività economica dei paesi ad alto reddito e sulla preparazione delle nuove generazioni al mondo del lavoro. La capacità di analizzare dati, risolvere problemi complessi e adattarsi a nuove sfide è cruciale in un’epoca sempre più dominata dall’automazione e dall’intelligenza artificiale.
Per contrastare questa tendenza, sarà necessario: • Investire in metodi educativi innovativi, che combinino il digitale con l’apprendimento tradizionale. • Migliorare la formazione degli insegnanti per sviluppare strategie didattiche più efficaci. • Promuovere la lettura critica e il pensiero logico fin dalla scuola primaria.
Il declino delle competenze cognitive è un problema che riguarda l’intera società. Intervenire oggi per invertire questa tendenza è fondamentale per garantire un futuro più solido e competitivo alle nuove generazioni.
Via Medicina Generale, fb
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nrgnews-it · 27 days ago
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Il Software Invisibile della Transizione: Come "Cambiare la Mentalità" Abilita il Futuro Verde e Digitale dell'Europa
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Il prossimo sabato 15 marzo 2025, alle ore 14:30, si terrà presso l’Hotel “Al Mulino” di Alessandria, nella frazione San Michele (Via Casale 44), un importante convegno dal titolo “Sviluppo Locale e Competitività: Nuove prospettive per il territorio”, organizzato da Forza Italia.
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diceriadelluntore · 10 months ago
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Cose Olimpiche
Premessa: vorrei togliere dalle gigantesche spalle di Charles Pierre de Frédy, barone di Coubertin la frase che sostiene "l'importante non è vincere, è partecipare": in realtà a pronunciare questa frase fu il vescovo anglicano Ethelbert Talbot, della diocesi di Bethlehem, Central Pennsylvania, durante una cerimonia di saluto ai partecipanti ai Giochi di Londra 1908, il 24 giugno, nella cattedrale di Saint Paul. Lui si limitò a citarla il giorno dopo, chiarendone la fonte, in un banchetto. Il motto olimpico, voluto da De Coubertin ma ideato da un altro religioso, Henri Didon è un altro, dal significato del tutto opposto: «Citius, altius, fortius», «Più veloce, più alto, più forte».
Multidisciplinarietà Rosa: le 40 medaglie vengono da 20 discipline diverse, delle 12 d'oro 7 sono state vinte da atlete, 2 da coppie miste (la prima assoluta della storia olimpica nella prova dello Skeet Misto). I grandiosi velisti Caterina Banti e Ruggero Tita sono gli unici della nostra spedizione ad aver confermato l'oro di Tokyo.
Legni: Sono 25 i quarti posti nelle competizioni olimpiche dell’Italia. Dietro di noi la Francia con 19, gli Stati Uniti con 18 e la Gran Bretagna con 17. A cui vanno aggiunti altri 26 tra quinti e sesti posti. Un segnale prezioso, che dimostra una generale competitività del movimento sportivo, ma che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per alcuni episodi.
Rivolte Eleganti: la protesta del Settebello, la Nazionale Maschile di Pallanuoto, rimarrà nella storia Olimpica. Alla presentazione degli inni prima della Semifinale per i posti dal 5° all'8° contro la Spagna, la squadra si è presentata di spalle alla giuria arbitrale
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Poi per i primi 4 minuti della partita con la Spagna ha tenuto un giocatore sempre nel proprio angolo di metà campo, a simboleggiare una espulsione. Questo perché nella partita dei Quarti contro l'Ungheria, una decisione inspiegabile del primo arbitro ha punito per fallo violento per 4 minuti un giocatore, Francesco Condemi: è stato giudicato infatti violento un contatto naturale di Condemi, che si preparava a nuotare in attacco, con un ungherese. La decisione ha annullato il 3-3 italiano scaturito in quella azione, dato un rigore all'Ungheria, trasformato (punteggio quindi 2-4) e costretto l'Italia a giocate 4 minuti, metà di uno dei 4 tempi della partita, con un uomo in meno. La partita finirà 9-9, perderemo ai rigori.
Leggende: L'unico atleta delle Olimpiadi moderne ad aver vinto per 5 edizioni consecutive l'oro, nella Lotta Greco Romana categoria Super Massimi, battendo il record detenuto da 4 leggende sportive americane: Al Oerter, Carl Lewis e Michael Phelps. Mijaín López, lottatore cubano, appena terminato il suo incontro si è tolto le scarpe, annunciando il suo ritiro, dopo una carriera inimitabile (tra l'altro, 5 volte campione del Mondo, 5 ori ai Panamericani)
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Insegnamenti: Kimia Yousofi, velocista afghana, ha corso la sua batteria dei cento metri in 13"42, tempo nemmeno modesto, ma alla fine della sua prova, girando il suo numero di partenza ha mostrato queste parole:
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Educazione, Sport (scritto in verde, che si legge a malapena) e I nostri diritti. I 6 atleti afghani presenti a Parigi, 3 donne e 3 uomini, sono stati selezionati non dal governo afghano dei taliban ma da un Comitato olimpico afghano in esilio. Tanto che “Soltanto tre atleti maschili rappresentano l'Afghanistan” ha dichiarato qualche settimana fa un portavoce dei taliban. Perchè tra le molte cose vietate alle donne, anche lo sport non può essere praticato.
Onlyfans: l'asticella colpita dalla "generosità" del saltatore Anthony Ammirati che lo ha estromesso dalla Finale del Salto con l'Asta (per una di quelle serie di coincidenze linguistiche da capogiro) non ha affatto scatenato le polemiche sulla ipersessualizzazione di un atleta. Cosa che, per certi versi in maniera molto coerente, ha spinto le giocatrici di Beach Volley Brasiliane (oro alla fine del Torneo) a giocare così:
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in pantaloncino, mentre le loro avversarie canadesi in finale si sono presentate così:
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Argentini: prima delle Olimpiadi, Julio Velasco ha perso il fratello maggiore, Raul, più anziano di lui di sei anni (72 Julio, 78 Raul). Ne ha anche un altro, Luis, che giovanissimo fu arrestato durante la Dittatura di Vileda, e per cinque mesi irrintracciabile. La famiglia, sconvolta, pensò ad un ennesimo caso di desaparecido. Invece dopo 5 mesi, dopo che subì torture indicibili e numerose simulazioni di fucilazioni, Luis fu riconsegnato alla famiglia. E la prima cosa che raccontò ai fratelli fu questa: "Quando mi stavano torturando, c'era un prete nella stanza. Distrutto dal dolore, a mezza voce gli dico <<Padre ma lei è contento di far parte di tutto questo?>>. Il prete restò in silenzio ed uscì dalla sala". Questo per dire di che pasta sono fatti i Velasco. Le cui prime parole dopo un'impresa stratosferica (5 partite vinte su 5, 15 set vinti, solo 1 perso, record assoluto in una Olimpiade, prima squadra Europea campione Olimpica nella pallavolo femminile dal 1988) sono state rivolte: alle ragazze che hanno giocato, a quelle che non c'erano per infortunio, al movimento della pallavolo femminile che "sta alle ragazze come il calcio ai ragazzi". Nessuna sfida personale, nessun cerchio che si chiude. Un grande uomo di sport, Julio Velasco.
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fitnessitaliano · 2 years ago
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Industria Finanziaria - L'importanza della Riduzione delle Emissioni
L’evoluzione del panorama finanziario mondiale ha portato ad una crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità. In questo contesto, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nell’industria finanziaria emerge come una tematica fondamentale, richiedendo una riflessione approfondita sulle pratiche e le iniziative che possono contribuire a un futuro più…
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corciano-trasimeno-online · 2 years ago
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Secondo i dati recentemente pubblicati dalla Camera di Commercio dell’Umbria Corciano, con una media di 4,2 imprese giovanili ogni 100 abitanti tra i 18 e i 35 anni, si posiziona leggermente al di sotto la media regionale dei comuni umbri con un tasso di imprenditorialità giovanile in crescita. L’Umbria nel suo complesso presenta un tasso […]
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