Tumgik
#Costo Umano
megachirottera · 2 years
Text
I vaccini sono stati ripetutamente sviluppati per campagne di sterilizzazione forzata
Un nuovo documentario racconta una parte importante di questa storia Source: 2022, Jun 16; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine (more…) “”
Tumblr media
View On WordPress
3 notes · View notes
principessa-6 · 14 days
Text
INTERESSANTE!!!
Tumblr media
❣️Sapevi che se hai un pacemaker, puoi inserirlo nel tuo testamento da donare ad un cane in difficoltà dopo la tua morte? Anche se i pacemaker non possono essere usati per un altro umano, possono aiutare i cani con problemi cardiaci e potenzialmente salvare la loro vita. Potete fare in modo che il pacemaker venga inviato ad un veterinario di vostra scelta. Molti pacemaker vengono semplicemente buttati via e i cani possono morire perché le persone non conoscono questa opzione. Donare il pacemaker può anche risparmiare al proprietario del cane il costo di uno nuovo, che a volte può fare la differenza cruciale per permettersi un trattamento salvavita.
14 notes · View notes
susieporta · 25 days
Text
Il Mago
"Il Padre e la Madre: la fonte del Trauma si trasforma in Vita".
Perché è così importante lavorare sulla figure genitoriali?
Esse rappresentano il nostro primario approccio al mondo dell'Incarnazione, il nostro primo "osservatorio astronomico".
Dal padre e dalla madre, siano stati essi assenti o presenti nella nostra quotidianità, è dipeso l'assorbimento dei Simboli associativi legati alla "visione (o distorsione) della Realtà".
Per un lungo periodo abbiamo "visto" attraverso i loro occhi, attraverso la loro storia, attraverso il loro schema di sofferenza.
Ed è già nella pancia della madre che sono entrati in gioco i primi schemi di identificazione con la disfunzione ereditata.
Seppur possa risultare doloroso e scomodo "sollevare il tappeto dell'infanzia", quella polvere va ripulita. Non si vede, ma c'è.
Non si lavora sulle figure genitoriali per distribuire colpe o evocare miracoli di guarigione o di riconoscimento.
Il bambino che non è stato riconosciuto affettivamente nei suoi bisogni emozionali, non cambierà la sua posizione all'interno del nucleo guarendo se stesso.
Ma può spogliarsi dell'Illusione di essere stato amato, tanto cara a chi non accetta di arrendersi a questa faticosa verità.
Ed iniziare un nuovo viaggio, autonomo, sincero, autentico, meno edulcorato.
Non tutti i genitori sono stati capaci di "amare".
Sono rare le figure genitoriali che, nonostante a loro volta siano state ignorate o ferite nei bisogni più profondi, siano riuscite ugualmente a veicolare il sentimento di accoglienza e piena accettazione dell'unicità dei loro figli.
Ma questo non significa che non possiamo cambiare la nostra "storia". Anzi. Il vero viaggio inizia proprio dalla Fede in se stessi e nella propria capacità riparativa e generativa.
Chi è stanco di lavorare sull'eredità della disfunzione, chi crede sia sufficiente un "cerotto alla ferita", chi cerca la risoluzione spirituale ad un problema strettamente umano, non ha compreso fino in fondo cosa significa "fissità dello schema familiare".
La "gabbia" è il Simbolo.
La famigerata "Matrix", tanto esaltata dall'Esoterismo moderno, è rappresentata dall'invisibile intreccio di tutti i simboli del Corpo di Dolore uniti assieme. Dal reticolo della disfunzione sul piano energetico. Dalle memorie di dolore e sofferenza che attanagliano l'Essere Umano.
Uscire dalla "Matrix" significa spogliarsi degli Antichi Schemi di Vittima e Carnefice, dal senso di colpa, dalla vergogna, dall'impotenza, dalla sottomissione, dalla distorsione del proprio piano percettivo interiore.
Non si esce dall'Illusione con il potere dello Spirito. Non se il Sistema umano è ancora irretito o intasato da blocchi o ferite.
Non possiamo negare i segnali del Corpo.
Più sono dolorosi, più polvere sta uscendo da sotto il tappeto.
E di conseguenza più intensamente dobbiamo impegnarci a pulire. Granello dopo granello.
Se l'unica reazione che esprimiamo sono la "stanchezza" e la "lamentela fissa", se con arroganza e impotenza diventiamo complici dalla nostra "triste e sfortunata vita", se cerchiamo pillole miracolose o soluzioni a costo zero, siamo sulla strada sbagliata.
Avete già lavorato sulla madre o sul padre più e più volte? Questo vi rende onore. Ma se ancora ne sentite il bisogno, o ancora sono evidenti fratture genitoriali dentro di voi, si riparte.
Si va fino in fondo.
E non si tratta di rivivere la medesima esperienza di qualche anno fa. E' tutto cambiato dentro di noi nel frattempo.
Lavorare oggi sui Simboli del Trauma è totalmente diverso.
Siamo cresciuti. Siamo più maturi, più ricettivi, più sensibili. Siamo pronti a maneggiare le elaborazioni e risoluzioni con maggior presenza e competenza emozionale.
E' un onore portare a chiusura i cicli di Dolore. E' commovente. E' liberatorio. E' sano.
No, non siamo "sfortunati" ad aver avuto genitori così "impegnativi". Non siamo la vittima del loro Dolore o della loro Rabbia. Siamo orgogliosi artefici della nostra guarigione.
E dovremmo essere disposti a "morire per noi stessi".
Non per loro. Per noi stessi.
Per la nostra felicità, per il nostro immenso Cuore, per la nostra magica presenza sulla Terra.
Noi non siamo il Trauma.
Noi siamo molto e molto di più.
Appassionatevi a voi stessi. Esplorate, sperimentate, entrate nel vostro straordinario mondo, smontate Simbolo per Simbolo tutta l'Antica Narrazione su chi siete o siete stati.
E congedate l'eredità degli schemi di disfunzione, interiorizzando genitori sani e amorevoli, abbondanti e colmi di sguardi comprensione e di ammirazione.
Solo così i vostri Doni potranno fiorire nella Materia e creare un "abbondante raccolto" nei mesi avvenire.
Non è "colpa dei vostri genitori". Non siete "sfortunati" e non siete "vittime". Non più.
Oggi potete "vedere", affrontare e "scegliere di guarire".
E la stanchezza cronica, il malessere e il senso di ingiustizia si trasformeranno in Forza, Entusiasmo e Riconciliazione con il Mondo che vi circonda e che aspetta solo voi per rifiorire di colore e luce.
Mirtilla Esmeralda
11 notes · View notes
bicheco · 1 month
Text
L'essere umano
Immagino questa scena:
Freud torna in vita e qualcuno gli spiega che al giorno d'oggi esistono persone le quali acquistano foto di piedi femminili al costo di dieci euro l'una.
Freud prima chiede a quanto corrisponda un euro rispetto alla valuta del suo tempo, e poi si suicida.
15 notes · View notes
pettirosso1959 · 11 days
Text
Tumblr media
RUBARE IL FUTURO ALL'UMANITA' PRIVANDOLA DI ACCIAIO ED ENERGIA ELETTRICA
L'industria siderurgica è stata una pietra miliare dello sviluppo industriale e la sua evoluzione è una testimonianza dell'ingegno umano e del progresso tecnologico.
Nel corso dei decenni, i continui miglioramenti nella tecnologia degli altiforni, nel controllo dei processi e nel recupero di energia hanno portato a significativi guadagni in termini di produttività ed efficienza energetica.
La Cina continua a dominare la capacità produttiva e le esportazioni, con giganti del settore come Baowu Group in prima linea. Altri importanti produttori di acciaio includono la giapponese Nippon Steel & Sumitomo Metal Corp., l'indiana Tata Steel, la sudcoreana POSCO e l'europea ArcelorMittal.
Le acciaierie integrate di oggi sono meraviglie dell'ingegneria, in grado di produrre milioni di tonnellate all'anno con notevole efficienza. Gli altiforni più performanti possono raggiungere efficienze energetiche fino al 70%, valori che sembravano irraggiungibili solo pochi decenni fa.
L'acciaio è essenziale nella società moderna, in quanto ci fornisce la materia prima essenziale per ogni attività svolta dall'uomo; dalle industrie e relative macchine, fino alle infrastrutture strategiche, tutto è acciaio. Dal 2001, la produzione globale di acciaio grezzo è raddoppiata e la domanda continuerà ad aumentare nei prossimi decenni.
E come l'energia elettrica, anche l'acciaio entra nel mirino degli ambientalisti e della loro pretesa di "decarbonizzare" il settore attraverso l'utilizzo dell'idrogeno in luogo del carbone di cokeria.
Il carbone è essenziale, perché permette di ottenere il duplice vantaggio di procedere all'ossidoriduzione della materia prima (con formazione di CO e CO2, entrambe utilizzate per produrre energia termica ed elettrica utile ai processi di produzione dell'acciaio grezzo), ma anche per produrre acciai di elevata qualità da sottoporre a processi termochimici atti a migliorarne/esaltarne specifiche qualità meccaniche/termiche/chimiche.
La pretesa ambientalista di produrre l'acciaio dalla materia prima attraverso l'utilizzo dell'idrogeno espone il mercato ad un duplice pericolo. Il primo, l'eccessivo uso di energia elettrica, sia per trattare il minerale, sia per produrre idrogeno; i costi della materia sarebbero esposti ad un incremento esponenziale.
Il secondo pericolo, non meno grave, è la nota fragilità dell'acciaio in presenza di idrogeno incluso nella matrice cristallina, che ne altera in modo irrimediabile le caratteristiche chimiche e meccaniche. Note come "fiocchi di idrogeno" costituiscono discontinuità del reticolo, con maggiore fragilità e minore resistenza meccanica all'invecchiamento.
Il passaggio alla produzione di acciaio a idrogeno rischia di vanificare un secolo di progressi nella produzione efficiente. I costi elevati, le sfide tecnologiche e la limitata scalabilità dei processi basati sull'idrogeno sono garantiti per renderlo meno redditizio rispetto alla produzione di acciaio basata sul carbone.
Stime prudenti suggeriscono che la produzione di acciaio a base di idrogeno potrebbe essere del 20-30% più costosa rispetto ai metodi tradizionali. Questo differenziale di costo non è banale in un settore con margini ristretti e un'intensa concorrenza globale.
L'aumento dei costi si ripercuoterebbe sull'economia, colpendo l'edilizia, la produzione automobilistica e innumerevoli altri settori che si affidano all'acciaio a prezzi accessibili.
Rystad Energy afferma che l'acciaio "verde" può essere reso competitivo solo imponendo pesanti tasse sull'acciaio a base di carbone o assegnando enormi sussidi ai produttori di acciaio.
Inoltre, l'idrogeno prodotto attraverso l'elettrolisi è ad alta intensità energetica. Produrre abbastanza per soddisfare le esigenze dell'industria siderurgica richiederebbe una massiccia espansione della capacità di energia rinnovabile, ben oltre le attuali proiezioni.
Sebbene esistano progetti pilota di idrogeno verde, non è stato dimostrato su scala industriale. Al contrario, uno dei vantaggi più significativi della produzione di acciaio a base di carbone è la sua capacità di operare su larga scala.
I moderni altiforni possono produrre fino a 400 tonnellate di acciaio all'ora, funzionando ininterrottamente per anni tra i periodi di manutenzione più importanti. Questa scala di produzione è fondamentale per soddisfare la domanda globale di acciaio, che nel 2021 si è attestata a 1,95 miliardi di tonnellate e si prevede che crescerà, al netto delle considerazioni sulla qualità finale del prodotto. Un diverso modo di rubare il futuro all'umanità dopo averlo fatto privandola dell'accesso all'energia elettrica a basso costo ed affidabile.
11 notes · View notes
smokingago · 3 months
Text
Tumblr media
"Niente sminuisce e fa cadere in basso
un essere umano quanto la
consapevolezza di non essere amato."
[...]
"L'anima trema davanti al vuoto
e ha bisogno di un contatto a ogni costo."
Hjalmar Södenberg, Il dottor Glas
8 notes · View notes
daimonclub · 5 months
Text
Aforismi e citazioni sul lavoro
Tumblr media
Aforismi e citazioni sul lavoro Aforismi e citazioni sul lavoro, una raccolta di varie citazioni di autori famosi su una delle attività più importanti e spesso faticose della nostra società. La festa internazionale dei lavoratori si celebra il 1 maggio di ogni anno, una tradizione che continua ancora oggi in più di 60 paesi. Tutte le professioni sono delle cospirazioni contro i profani. George Bernard Shaw Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo. Jerome Klapka Jerome Dobbiamo lavorare di meno, perché un uomo sfinito dalla fatica è costretto ad essere fedele alla propria moglie. Occorre del tempo, invece, per danzare, cantare, amare la propria donna e quella degli altri. Rajneesh Bhagwan Più desidero che qualcosa sia fatto, meno lo chiamo lavoro. Richard Bach È troppo difficile pensare nobilmente quando si pensa a guadagnarsi da vivere. Jean-Jacques Rousseau Tutti gli sventurati, tutti coloro la cui schiena brucia / sotto il sole feroce e che vanno, che vanno / con la fronte che scoppia in un lavoro infame. / Giù il cappello, borghesi. Questi sono i veri uomini. Arthur Rimbaud Lavoriamo senza pensare: è il solo mezzo per rendere sopportabile l’esistenza. Voltaire Il lavoro è uno sforzo diretto ad ottenere una remunerazione. Th. R. Malthus Si gusta doppiamente la felicità faticata. Baltasar Gracián Non voglio raggiungere l'immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo. Woody Allen Si sa che il lavoro ha sempre addolcito la vita: rimane tuttavia il fatto che non a tutti piacciono i dolciumi. Victor Hugo Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno. Ennio Flaiano L'avidità è il pungolo dell'operosità. David Hume Al mondo non ci sono che due modi per fare carriera: o grazie alla propria ingegnosità o grazie all'imbecillità altrui. La Bruyère De, Jean Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore. Bertolt Brecht E' impossibile godere appieno dell'ozio se non si ha un sacco di lavoro da fare. Jerome Klapka Jerome Il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio ed il bisogno. Voltaire Occorre che un uomo muoia per divenire forza-lavoro. È quella morte che egli trasforma in salario. Jean Baudrillard Dopo tutto, l’intera storia del lavoro umano è una storia di resistenza all’organizzazione del lavoro, al potere politico, all’ideologia del lavoro. Vittorio Foa La grande maggioranza delle persone lavora soltanto per necessità e da questa naturale avversione umana al lavoro nascono i più difficili problemi sociali. Sigmund Freud Lavorare è meno noioso che divertirsi. Charles Baudelaire Intelligenza: quando ti accorgi che il ragionamento del tuo principale non fila. Saggezza: quando eviti di farglielo notare. Anonimo Per ridurre il costo del lavoro si potrebbe ritornare allo schiavismo puro, no! Carl William Brown Fa’ sempre qualcosa, di modo che il diavolo ti trovi sempre impegnato. San Gerolamo Alla fin fine, il lavoro rimane sempre il miglior mezzo per far passare la vita. Gustave Flaubert I consumatori ricercano la massima soddisfazione, i produttori il massimo profitto e i lavoratori devono lottare contro il massimo sfruttamento. Carl William Brown Spesso le grandi imprese nascono da piccole opportunità. Demostene Una persona che usa merci e servizi, senza produrre merci e servizi equivalenti, arreca al Paese esattamente lo stesso danno che arreca un ladro: in effetti si tratta proprio di un furto. G.B. Shaw Quando il caos è intorno a te, ricorda: quello che sopravvive alla storia è il lavoro dell'uomo. Anonimo Se il riposo non è un po' ancora lavoro, è subito noia. Jules Renard La riduzione della giornata lavorativa a un punto in cui la quantità del lavoro non impedisce lo sviluppo umano, è il primo elemento di libertà. H. Marcuse E noi qui in tuta a far la classe operaia, come dei pirla. Altan Non dimostrarti insostituibile; se non puoi essere sostituito, non sarai promosso. Anonimo Oggi anche il cretino è specializzato. Ennio Flaiano Tutti lavoriamo per arrivare al riposo: è ancora la pigrizia a renderci laboriosi. Jean-Jacques Rousseau La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca, sotto forma di lavoro liberamente salariato. G.B. Shaw Il lavoro non è altro che uno stupido sforzo per un inutile spostamento. Carl William Brown Siamo arrivati a un tal grado di imbecillità da considerare il lavoro non solo come onorevole, ma addirittura come sacro, mentre non è che una dolorosa necessità. R. de Gourmont Mani inanellate non sanno mungere vacche Mani nere e callose fanno pane bianco. Canto popolare lituano, XVIII sec. Noi viviamo nell'epoca in cui la gente è così laboriosa da diventare stupida. Oscar Wilde Il lavoro d'equipe è essenziale. Ti permette di dare la colpa a qualcun altro. Arthur Bloch Si sa che il lavoro ha sempre addolcito la vita: il fatto è che non a tutti piacciono i dolciumi. Victor Hugo Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile. Victor Hugo Erano in tre e si doveva eseguire un lavoro; il più forte decise che avrebbe diretto le varie fasi dell'esecuzione, il più furbo disse che avrebbe controllato il buon esito dell'operazione e al più debole non rimase altro che iniziare. Carl William Brown La paura della noia è la sola scusa del lavoro. Jules Renard Ogni volta che basta una sola persona per eseguire un compito con la dovuta applicazione, il compito viene eseguito in modo peggiore da due persone e non viene affatto eseguito se l'incarico è affidato a tre o più persone. George Washington I malvagi lavorano più duramente per andare all'inferno di quanto non facciano i giusti per andare in paradiso. Josh Billings La fatica rende le donne loquaci e ammutolisce gli uomini. Clive Staples Lewis Ad ogni periodo di attività deve seguirne uno di riposo. Mao Tse-tung Il frutto del lavoro è il più dolce dei piaceri. Luc de Clapiers de Vauvenargues Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno. Friedrich Nietzsche L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre. George Orwell Il lavoro duro paga nel lungo periodo. La pigrizia paga subito. Anonimo Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare. Oscar Wilde La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature. Franklin Delano Roosevelt Recessione è quando il tuo vicino perde il lavoro. Depressione è quando lo perdi tu. Panico quando lo perde anche tua moglie. Boris Makaresko Il lavoro è la maledizione delle classi alcolizzate. Oscar Wilde Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione. Alessandro Morandotti Lui non sa nulla e pensa di sapere tutto: tutto ciò fa pensare chiaramente ad una carriera politica. George Bernard Shaw Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il proprio lavoro. Bertrand Russell La religione ci rende inadatti ad ignorare la nullità e ci butta nel lavoro della vita. John Updike Non un giorno senza una riga. Plinio il Vecchio Lavoro è vita, lo sai, e senza quello esiste solo paura e insicurezza. John Lennon Non ci sono lavoro stupidi, è evidente... Ma ce ne sono di quelli che vengono lasciati agli altri. Miguel Zamacoïs Il lavoro è stato il primo prezzo che si è pagato per ognicosa ed è la misura reale del valore di scambio di ogni merce. Adam Smith Il Governo ha due doveri, quello di mantenere l'ordine pubblico a qualunque costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel modo più assoluto la libertà di lavoro. Giovanni Giolitti Se fai il lavoro male, dopo magari non te lo fanno fare più. Bill Watterson L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi, e il mondo moderno non ha bisogno di schiavi. B. Russel Gli errori, come pagliuzze, galleggiano sulla superficie: chi cerca perle deve tuffarsi nel profondo. John Dryden Una piccola quantità di denaro che cambia di mano rapidamente farà il lavoro di una grande quantità che si muove lentamente. Ezra Pound L'artista è niente senza il dono, e il dono è niente senza il lavoro. Émile Zola Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno. Ernest Hemingway Una macchina è in grado di lavorare come cinquanta uomini comuni, ma nessuna macchina può svolgere il lavoro di un uomo straordinario. Elbert Hubbard L'opera esce più bella da una forma ribelle al lavoro dell'artista: verso, marmo, onice, smalto. Théophile Gautier Dio mi perdonerà: è il suo mestiere. Heinrich Heine La differenza tra un intellettuale e un operaio? L'operaio si lava le mani prima di pisciare e l'intellettuale dopo. Jacques Prévert Sulla tematica del lavoro potete anche leggere: Umorismo nero e lavoro Scuola, ozio e lavoro Labor Day explained Aforismi sulle pensioni Aforismi sulle pensioni di C.W. Brown Aforismi per autore Aforismi per argomento Riflessioni e pensieri Saggi e aforismi Read the full article
9 notes · View notes
schizografia · 7 months
Text
Etica, politica e commedia
Occorre riflettere sulla singolare circostanza che le due massime che hanno cercato di definire con maggiore acutezza lo statuto etico e politico dell’umano nella modernità provengono dalla commedia. Homo homini lupus – cardine della politica occidentale – è in Plauto (Asinaria, v.495, dove mette scherzosamente in guardia contro chi non conosce chi sia l’altro uomo ) e homo sum, humani nihil a me alienum puto, forse la più felice formulazione del fondamento di ogni etica, si legge in Terenzio (Heautontim., v.77). Non meno sorprendente è che la definizione del principio del diritto «dare a ciascuno il suo» (suum cuique tribuere) sia stata dagli antichi percepita come la definizione più propria di ciò che è in questione nella commedia: una glossa a Terenzio lo enuncia senza riserve: comico è per eccellenza assignare unicuique personae quod proprium est. Se si assegna a ciascun uomo il carattere che lo definisce, egli diventa ridicolo. O, più in generale, ogni tentativo di definire ciò che è umano sfocia necessariamente in una commedia. È quanto mostra la caricatura, in cui il gesto di cogliere a ogni costo l’umanità di ciascun individuo si trasforma secondo ogni evidenza in una beffa, fa propriamente ridere.
Platone doveva avere in mente qualcosa del genere, quando modellava sui mimi di Sofrone e di Epicarmo, decisamente comici, i personaggi dei suoi dialoghi. «Conosci te stesso» è il principio antitetico a ogni protervia tragica e non può che dar luogo a un gioco e a uno scherzo, anche se questi possono essere e sono perfettamente seri. L’umano, infatti, non è una sostanza di cui si possano tracciare una volta per tutte i confini – è, piuttosto, un processo sempre in corso, in cui l’uomo non cessa di essere inumano e animale e, insieme, di diventare umano e parlante. Per questo, mentre la tragedia porta a espressione ciò che non è umano e, nel punto in cui l’eroe prende bruscamente e amaramente coscienza della sua inumanità, sfocia nel mutismo, la persona, cioè la maschera comica, affida al sorriso la sola possibile enunciazione di ciò che non è più e tuttavia è ancora umano. E contro l’incessante, odioso tentativo dell’Occidente di assegnare alla tragedia la definizione dell’etica e della politica, occorre ogni volta ricordare che l’abitazione dell’uomo sulla terra è una commedia – non divina forse, ma che tradisce comunque nel riso la sua segreta, sommessa solidarietà con l’idea della felicità.
11 marzo 2024
Giorgio Agamben
10 notes · View notes
diceriadelluntore · 1 year
Text
Mirabilie
Ieri la più grande agenzia pubblicitaria italiana (così si definiscono, ed è vero) ha comprato una pagina sul Corriere della Sera per "ringraziare" coloro i quali commentando la nuova campagna di Promozione Turistica dell'Italia, commissionata dall'ENIT e dal Ministero del Turismo, Open To Meraviglia, per ringraziarli: "Quando una campagna di promozione turistica rompe il muro dell’indifferenza e riesce a dar vita a un dibattito culturale così vivace come quello acceso in soli 5 giorni da Italia. Open to Meraviglia, rappresenta sempre qualcosa di positivo, (...) Grazie, perché non accadeva da anni che la notizia di una campagna istituzionale suscitasse una eco di tale portata (…) Grazie per le migliaia di visualizzazioni, commenti, meme e per le appassionate discussioni di questi ultimi giorni: ci hanno fatto sentire davvero la più grande agenzia italiana, con un immenso reparto creativo di persone al lavoro sullo stesso concetto".
Mi piace quest'idea che ha l'agenzia, che in questo mestiere davvero è un gigante (la Carmencita di Carosello per il caffè Lavazza, per dire è figlia del genio del fondatore Armando Testa) di cosa sia dibattito culturale: ridere tra lo sgomento e il faceto sul lifting alla Venere del Botticelli, della maglietta a righe per mangiare la pizza, sui posti scelti, sul costo della campagna, sul dominio internet non comprato, sulle immagini stock e così via. Era davvero questo l'obiettivo?
La risposta la dà indirettamente la stessa agenzia: L'obiettivo è quello di promuovere l'Italia all'estero, puntando su un target proveniente da 33 Paesi. Anche e soprattutto su mercati culturalmente molto diversi dal nostro, accendendo l'attenzione in modo facile, diretto e immediatamente riconoscibile su ciò che tradizionalmente contraddistingue l'Italia nel mondo. Parlare dell'Italia significa tener conto di tantissime sensibilità e sfumature. Un capitale culturale e umano così unico e prezioso che spinge tutti a lavorare, ed anche a dibattere, con una straordinaria passione.
Detto in termini un po' brutali, è lo stesso principio che spinse il Direttore degli Uffizi Schmidt a concedere una visita esclusiva e notturna alla più nota influencer italiana con famiglia, per poi poter dire che i weekend successivi la percentuale di visitatori sotto i 25 anni era aumentata del 30%. Una campagna così probabilmente è indirizzata a turisti come questi :
Tumblr media
che si fanno i selfie come se fossero ai Tropici, ma sono sui binari di Auschwitz. Non importa molto che, ed è cronaca, persino le città meravigliose scelte come panorama per i finti scatti della nostra venere in lifting davvero si lamentino dell'arrivo massiccio di turisti "mordi e fuggi", dello svuotamento dei centri storici, dell'imborghesimento di aree urbane senza possibilità di reali vantaggi per la comunità che la abitava, e così via.
E per restare un po' polemico, scommetto che i milioni che si sono lamentati dello stereotipo con cui ci presentiamo ai 33 Paesi esteri sono in molti casi quelli che sfottono per esempio i francesi perchè non hanno il bidet (che si chiama così dal francese, termine che vuol dire pony, installato da Christophe Des Rosiers, presso la residenza del Primo Ministro francese ad uso della moglie, Madame De Prie. Grazie alle memorie dell’allora Ministro degli Esteri – nonché amante di Madame De Prie – sappiamo che nel 1726 il gentiluomo fu ricevuto dalla signora, imbarazzatissimo, mentre era a cavallo di uno strano sgabellino a forma di violino intenta a rinfrescarsi).
Per il piacere di tutti gli altri contro gli stereotipi, con l'aiuto di chi vorrà, si possono segnalare delle meraviglie nascoste e poco conosciute del nostro Paese. Inizio io con un posto stupendo
Tumblr media
L'anfiteatro Romano di Santa Maria Capua a Vetere, in provincia di Caserta, il più grande del nostro Paese dopo il Colosseo. Tra l'altro vicino c'è Capua e il suo meraviglioso centro Storico Antico e a Sant'Angelo In Formis, una frazione di Santa Maria, vi è una favolosa Abbazia di Sant'Angelo, di epoca Longobardo-Normanna, con affreschi del X secolo.
42 notes · View notes
curiositasmundi · 11 days
Text
[...] Nei Promessi Sposi la folla inferocita, e istupidita dall’ignoranza, è una presenza tenebrosa ma inevitabile, una specie di malattia congenita dell’agire umano. I social, che sono la piazza più grande mai vista al mondo, non possono che riprodurre, anche per la legge dei grandi numeri, quel genere di ferinità a costo zero: strillare “ammazzalo!” nel coro, nel tumulto mosso dall’emotività, non rimette ciascuno alla propria coscienza, semmai la diluisce nella folla. Sbagliamo, forse, a registrare con eccessivo sgomento queste forme, antichissime, di ferocia sociale. Dovrebbero fare notizia, semmai, la pietà per il ladro ucciso così furiosamente, le parole di chi si richiama alla legge, al diritto, ai modi che la civilizzazione si è data per affrontare il crimine. Che siano pochi o tanti – io credo non così pochi – sono la parte di umanità che ha capito di essere uscita dalle spelonche, e conta di non farvi ritorno. La voce delle spelonche va considerata un problema importante (anch’essa da affrontare nel pacchetto: “lotta al crimine”). Ma non è il caso di amplificarla.
Michele Serra - La voce delle spelonche
3 notes · View notes
abr · 3 months
Text
L'AMBIENTALISMO NASCE A DESTRA, IL BENECOMUNISMO SE NE APPROPRIA LO STRAVOLGE E LO DEGRADA
Storicamente la destra europea (è molto) sensibile alle questioni ambientali, (considerando la natura parte fondamentale dei propri) presupposti identitari. (...)
Le trasformazioni nei settori produttivi e nella società dovuti alla transizione energetica sono da anni al centro delle campagne elettorali, in particolare per quanto riguarda le idee su chi dovrebbe sostenerne i costi (non) inevitabili, legati per esempio a licenziamenti di massa in certi comparti e all’innalzamento del costo di certi beni (...). Se i partiti di sinistra sostengono la necessità di portare avanti questo processo (ad ogni costo), proteggendo (ma senza esentare) le fasce più povere della popolazione e facendolo pagare a(lla vasta maggioranza dei cittadini cosiddetti) "più ricchi", quelli di centro ripongono fiducia nell’iniziativa privata e nella capacità del mercato di adattarsi. Ma spesso le proposte di costoro su come gestire la transizione energetica sono poco concrete e convincenti e la (...) destra ha deciso di (rispondere) alle preoccupazioni di chi teme di impoverirsi (e che anche la natura ne risulti impoverita: vedi aree collinari e pedemontane abbandonate, con susseguente dissesto idrogeologico etc.) (...).
Stéphane François è uno storico che insegna scienze politiche all’Università belga di Mons e nel 2022 ha pubblicato un libro intitolato Les verts-bruns – L’écologie de l’extrême droite française in cui racconta come l’estrema destra non si sia a un certo punto “riappropriata”, come spesso si sente dire, delle questioni ecologiste, ma se ne sia di fatto sempre occupata. Alla fine del XIX secolo (...) comparve per primo l'ecologismo conservatore, che intendeva preservare l’ambiente in un senso che lo storico definisce rousseauiano (...): la natura, semplificando, era concepita come condizione originaria del genere umano, una condizione di innocenza e felicità.
Questi concetti si svilupparono soprattutto in Germania quando, tra il 1860 e il 1880, la associazione di stati tedeschi (...) si unificò intorno alla Prussia, (...) diventando la seconda potenza economica europea dietro al Regno Unito. Questa modernizzazione venne contestata in diversi ambienti dell’epoca e, in particolare, dal movimento  völkisch, termine (...) che significa popolo inteso come comunità di sangue e di suolo, folklore, storia locale, desiderio di ritorno alla terra e alla conseguente ribellione contro la Rivoluzione Industriale (...).
Questo movimento fu il primo in Europa a sottolineare la necessità di proteggere l’acqua, l’aria e la terra e a porre questioni ambientali (...). Le ideologie völkisch (...) influenzarono (...) i regimi autoritari che proliferarono in Europa a partire dagli anni Trenta. Basti pensare all’idea di una nazione proletaria, rurale e virile enfatizzata dal fascismo in Italia o al mito del ritorno alla terra propagandato in Francia dal regime di Vichy (...). (...)
Nel dopoguerra l’ambientalismo di destra ebbe diversi ideologi (...): Maurice Martin, conosciuto con lo pseudonimo Robert Dun, Henry Coston e Alain de Benoist, tra gli altri, fondatore negli anni Settanta del movimento della Nouvelle Droite che coniugò i temi tipici della destra con l’ecologismo e il comunitarismo, una concezione che si oppone all’individualismo, non concependo l’individuo indipendentemente dai suoi legami culturali, etnici o religiosi con la comunità di appartenenza. L’ambientalismo di destra si fonda su una concezione delle popolazioni come gruppi etnici radicati sul proprio territorio che il contatto con altri gruppi, le migrazioni, il cosmopolitismo, l’universalismo ma anche la modernità, la tecnologia e il progresso metterebbero in pericolo.
Di conseguenza, l’ambientalismo di questa area politica consiste nel proteggere la biodiversità (che include) la diversità e la specificità identitaria dei singoli popoli. I gruppi ambientalisti della destra radicale promuovono insomma una visione olistica del mondo, il rispetto della natura e a uno stile di vita autarchico.
Il Front National, nato nel 1972 e rinominato Rassemblement National nel 2018, appartiene a questa tradizione politica e ha avuto tra le proprie fila degli esponenti dell’ambientalismo identitario. Da decenni sostanzialmente irride la questione ambientalista per come è stata (stravolta e appropriata) dai (...) “bobos”, cioè l’élite intellettuale di sinistra urbana e globalizzata. (...). (I cittadini che spiegano ai contadini come si convive e preserva l'ambiente, a pensarci è davvero ridicolo).
L’ambientalismo di RN ha a che fare con la gestione delle risorse naturali (senza) prevedere radicali cambiamenti del sistema economico e produttivo: coincide con una forma di sviluppo sostenibile (...) e intende aumentare la produttività migliorando ed espandendo l’utilizzo delle nuove tecnologie. Marine Le Pen prima e Jordan Bardella poi hanno costruito un modello ambientalista che definiscono «positivo» o «di buon senso» che si oppone a quello che chiamano «terrorismo climatico» e «ambientalismo punitivo» portato avanti dalle élites del paese o dell’Unione Europea. «L’ideologia degli ambientalisti» ha detto Le Pen lo scorso primo maggio, «non è altro che una lotta contro gli esseri umani» che mette in pericolo «l’indipendenza della nazione e, soprattutto, il tenore di vita dei francesi». (...)
Théodore Tallent, ricercatore e docente a Sciences Po, ha spiegato che all’epoca del movimento dei gilet gialli (nati nel 2018 (...) contro le politiche anti auto di Macron) «RN capì che la questione climatica poteva cominciare a stravolgere la vita quotidiana delle persone creando in loro un profondo malcontento». (...) La maggioranza dei francesi, secondo i sondaggi, non nega il cambiamento climatico ma ampi settori di popolazione «hanno spesso l’impressione che le misure previste per contrastarlo siano portate avanti dai cosiddetti “circoli dei bobos” sconnessi dalla realtà, opinione condivisa proprio da RN» ha spiegato  Brice Teinturier dell’istituto Ipsos. (...)
Nel programma per le elezioni legislative presentato da RN, accanto alla volontà di smantellare gradualmente i parchi eolici esistenti perché deturpano i paesaggi, c’è la proposta di eliminare alcune norme ambientali considerate eccessive. Tra cui quelle che impedirebbero (alle) case ad alto consumo energetico di essere messe sul mercato da qui al 2034. RN dice poi di voler lanciare un nuovo piano per l’energia nucleare e di voler rivedere il divieto votato dal Parlamento Europeo di vendere automobili a benzina o diesel dal 2035. (...) Durante la campagna per le europee, Bardella ha infine detto di voler superare il Green Deal, la serie di misure per (imporre dall'alto con la scusa della sostenibilità) (...) modi di produzione e stili di vita ai cittadini europei. (...)
L’ambientalismo è dunque presente nei programmi di RN, ed è un anti-ambientalismo (rispetto a quello della sinistra urbana e elitaria); l’insistenza delle destre sul localismo (nulla è "locale" e identitario quanto l'unione di natura e persone) secondo le sinistre urbane non è sinonimo di difesa dell’ambiente. (Il che la dice lunga su cosa sia in realtà l'ambientalismo di sinistra). (...)
Adattato o meglio stravolto (ma senza grandi interventi, solo un po' di pulizia: puntini = tagli e parentesi =aggiunte) da https://www.ilpost.it/2024/07/05/rassemblement-national-ambientalismo-destra/
Basta depurare dall'ipocrisia superficiale i post de il Post ed emerge chiara la realtà con cui i sinistri confliggono regolarmente.
6 notes · View notes
klimt7 · 1 year
Text
COS'È OGGI "L'OSCENO"?
Riflessioni intorno alla mutazione antropologica in atto.
.
Tumblr media
.
"Esiste ancora oggi, qualcosa di osceno, di turpe, di rivoltante?
C'è ancora qualcosa che può suscitare scandalo e repulsione?"
.
Questa è la domanda che mi ha fatto un amico qualche settimana fa.
Sul momento non mi è venuta in mente una risposta sensata.
"Ci penso e poi ti dico" - gli ho risposto.
Questa mattina scorrendo fra tanti post di Tumblr, ad un punto, ho avuto, netta, l'impressione di essere davanti alla risposta.
Esatta, tangibile, precisa come il taglio di un diamante.
E non è una definizione astratta. Piuttosto è la prova provata che qualcosa di assimilabile al concetto di "oscenità" che ebbe tanta diffusione nei secoli scorsi, c'è anche oggi. Esiste.
Qualcosa che genera "scandalo, disgusto, repulsione"? Esattamente.
Non una definizione generale ma un esempio concreto.
Lo riporterò in fondo al Post. Ha la forma di un dialogo, un dialogo fra un utente anonimo e una blogger di Tumblr.
E subito mi ha fatto ricordare un altro tipo di dialogo, che si trova in un film di Nanni Moretti, "Palombella rossa" .
Per Moretti le parole sono importanti, sono fondamentali anzi e lo sosteneva a tal punto e con tale forza, da arrivare ad urlarlo alla malcapitata sua intervistatrice.
.
youtube
.
Sono importanti le parole, le frasi, perchè le parole dicono come pensi, come vivi.
Il linguaggio è importante. Perchè può essere estremamente volgare, violento, turpe.
Ecco il punto.
Da come ci esprimiamo, da ciò che formuliamo come domande, si ricava l'immagine esatta di che tipo di persone siamo.
Di quale sia la nostra scala di valori e la nostra profondità di esseri umani.
Perfino la "visione del mondo", che da sempre, coltiviamo dentro di noi, diventa intuibile attraverso le parole che arriviamo a utilizzare.
E qual'è allora il collegamento fra la domanda fatta dal mio amico a proposito di cosa io trovi "osceno" oggi, nel 2023, e ciò che diceva Nanni Moretti nel suo film di fine anni '80 ?
Fate questo esperimento.
Leggete il dialogo che si crea fra utente anonimo e blogger e provate a intuire le persone che possono essere questi due individui.
Provate a farvene una idea. Risalite ai valori. Giungerete alla visione del mondo che ognuno di loro due ha dentro.
E ora ditemi: oggi nel 2023, esiste ancora il concetto di oscenità o siamo riusciti a normalizzare ogni cosa dentro una marmellata informe di disvalori?
Bene leggete questo dialogo che ho trovato stamattina su Tumblr :
.
Tumblr media
.
Lo dico chiaro. Per me, l'oscenità esiste anche nel nostro tempo.
Oggi. Proprio qui e ora.
Riguarda tutto ciò che è collegato alla mercificazione delle persone, alla loro riduzione a oggetto, a merce di consumo, con un prezzo e un mercato.
È allora che tocchiamo il fondo: l'oscenità, il disgusto, la volgarità assoluta.
E questo, voglio dirlo in modo chiarissimo, non cambia nemmeno nella società 2.0 (due punto zero), 3.0, 4.0, 5.0, 6.0..etc., etc.
.
Cosa penso io?
Penso a due persone confuse, fuori luogo e fuori dalla realtà, o meglio, due persone che si trovano a vivere in una realtà parallela, senza più una stella polare, un riferimento, una geografia delle priorità, che pensano di vivere dentro un enorme, orrendo "supermercato" dove tutto si compra e tutto, proprio tutto è possibile vendere.
Per loro è soltanto una QUESTIONE DI PREZZO, anche l'insieme di tutte le possibili interazioni con altri esseri umani.
Capite dov'è l'elemento mostruoso, l'orrido, il repellente?
L'intera realtà interpretata e letta come merce.
L'unica variabile di ciò che questi individui, vedono davanti a loro, è il prezzo per chi vende e il costo per chi compra. L'unica chiave di lettura del mondo.
.
Eccoli i frutti a lungo termine, della cultura di mercato e del liberismo sfrenato.
La comparsa di una nuova specie di essere umano: quell'Homo mercator" che uccide l'etica e vive in un mondo unidimensionale dominato dal bisogno del tutto artificiale di ricondurre tutte le sue esperienze a quella del CONSUMO ( consumo di territorio, di risorse naturali, di biosfera e perfino di altri esseri umani).
.
L'oscenità non è allora questa ostinata deriva verso l'uomo ad una sola dimensione ?
Quanto costi tu ?
Qual'è il mio prezzo ?
.
"Fare mercato" dell'intero universo sensibile, non è forse l'aberrazione-madre, l'origine di tutte le altre distruzioni in corso sul pianeta?
.
.
NOTE E AVVERTENZE PER LA LETTURA
Il Post è volutamente provocatorio e utilizza un linguaggio iperbolico per rendere al meglio i concetti evocati ed invitare ad una riflessione più approfondita, su questi temi.
.
.
.
16 notes · View notes
susieporta · 2 months
Text
Tumblr media
📌I messaggi di Lilith in ♎️ #2
⚠️ Se non sei in una relazione di coppia da tanto tempo, forse hai paura di essere visto/a nella tua imperfezione.
🔺Se attiri sempre persone già impegnate, o lontane, fisicamente o emotivamente, il tuo inconscio ti sta proteggendo da un’intimità che temi.
👉 Si teme la vicinanza e la condivisione quando ci si sente inadeguati e si ha paura di essere rifiutati, esclusi, di venire isolati, abbandonati. Allora, meglio evitare ogni legame.
↔️ Meglio non impegnarsi, meglio tenere una distanza di sicurezza.
💔 Può esserci una memoria di abbandono nella storia familiare, un dolore troppo grande legato a una separazione subìta e mai accettata.
❤️‍🩹 Oppure può esserci una storia di abuso: l’inconscio ha registrato un’associazione tra l’intimità e la violenza.
🖤Lilith ti invita a riconoscere l’immagine perturbata che si nasconde dietro la paura.
💞Amare ed essere amati è un bisogno primario dell’essere umano.
L’attuale crisi nell’ambito delle relazioni è un passaggio necessario per arrivare a trovare un equilibrio tra il volere e accettare una relazione a ogni costo e il rinunciare a una sana e reciproca condivisione per paura del dolore della perdita e della solitudine.
I due estremi sono due facce della stessa medaglia.
🎯In mezzo c’è l’autenticità, c’è la decisione CORaggiosa di credere ancora.
C’è il processo di accettazione dell’umana imperfezione.
C’è il faticoso e magico percorso della consapevolezza e della presenza, che è l’unico vero obiettivo!
Roberta Turci alias 💫 𝖑𝖆 𝖋𝖆𝖙𝖆𝖙𝖚𝖗𝖈𝖎𝖓𝖆💫 feat. Lilith in Bilancia
6 notes · View notes
Text
Per me le parole sono importanti: riconosco la potenza che racchiudono.
Ma lo sono ancora di più i gesti, le azioni, il rispetto, la coerenza delle scelte.
In questi mesi parlo poco.
Posso trascorrere ore senza pronunciare nemmeno una sillaba.
Ed è un bene, credetemi.
Sono disgustato da alcuni comportamenti subdoli.
Ho imparato a far decantare la rabbia e la nausea, perché ho deciso che dalla mia bocca non uscirà mai il veleno che tanto disprezzo negli altri.
A costo di farmi implodere l’anima, aspetterò il momento giusto e i pensieri che mi qualificheranno come essere umano degno di questo ruolo.
Nel frattempo allontano.
E mi allontano.
Da chi ha giocato con la mia fiducia.
Da chi ha deciso di confondere la mia disponibilità con la stupidità.
Da chi ha frainteso i miei silenzi con la debolezza.
Ho molte verità, supportate da prove, da rivelare.
Distruggerebbero la faccia spavalda di chi è convinto della propria onnipotenza.
Ma sto decidendo, nonostante tutto, di essere una brava persona, sperando che comprendano che chi vive la propria vita senza disturbare quella degli altri, non è un idiota sprovveduto ma solo un’anima concentrata sulla propria serenità e sulla realizzazione di sogni grandi e puliti.
Io benedico i miei silenzi e la mia capacità di respirare.
Fare del male è facile…me ne danno prova costantemente.
È il bene che dobbiamo costruire.
Perché quando una persona riservata e corretta deciderà di dare voce ai pensieri, qualcuno ricorderà quanto potrà essere devastante l’eleganza di chi crede nel rispetto.
Tumblr media
Natascja Di Berardino
14 notes · View notes
contronews · 1 year
Text
Tumblr media
🇮🇹 Preghiera per i Rivoluzionari
Grazie Dio di avermi scelto fra tanti e di avermi donato uno spirito Rivoluzionario, un desiderio di libertà assoluta, che mai si piegherà ai voleri dei regni disumani di questa Terra.
Grazie Dio per la forza che mi doni ogni giorno, per le azioni che mi ispiri ogni giorno, per il tuo sostegno alla nostra lotta di ogni giorno per rendere questa Terra un posto più Umano.
Nel ringraziarti, Dio, ti giuro che non mi fermerò mai, che non arretrerò mai di fronte a nessuna sfida, che distruggerò fino all'ultimo tutti i nemici massoni e disumani dell'Umanità.
Il serpente sarà distrutto, la pianta del male antico sarà sradicata, i regni disumani di questa Terra cadranno, l'Umanità vincerà, a qualsiasi costo.
Amen. ———————————————— 📡Vai a ControNews 🎙Entra in Chat 🚨Sintonizzati sul SEGNALE
7 notes · View notes
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti 
IL SENTIMENTO STRUGGENTE
La scultura ha il potere di ammaliare forse più della pittura: il tutto tondo sembra cogliere un’essenza nascosta di umano spirito, una presenza viva, una dignità silenziosa. Mi rimarranno per sempre impresse certe figure umanissime scaturite dalla sensibilità di Giovanni Pisano. Ma esiste qualcosa capace di suscitare un sussulto di sentimenti altrettanto memorabile: il monumento funebre a Ilaria del Carretto, realizzato tra il 1406 e il 1408 da Jacopo della Quercia (1374 – 1438), conservato a Lucca, nell’area del transetto nord nella Cattedrale di San Martino. Dall’opera emerge la fragilità del corpo in sonno, reso morbido dal leggero adagiarsi dei panneggi sulle membra colte nell’istante dell’ultimo palpito rimasto miracolosamente integro sullo scalpello dell’artista senese. Mi colloco tra gli ultimi di una lunghissima sequela di ammiratori. Versi sono sorti dall’anima di grandi poeti per raccontare la tenerezza, la commozione, persino l’amore per Ilaria, morta giovanissima nel dare la luce ad una figlia. Eppure, a costo banalizzare e mettermi in fila tra modesti nessuno, non posso fare a meno di lasciare in queste pagine il segno di quella fugace percezione. Promana, da questa scultura, un’emozione antica, antichissima, l’unica che possa attribuire all’arte un riconoscimento incontestabile: l’emozione della memoria. Ilaria del Carretto, nobile genovese andata in sposa a Paolo Guinigi, signore di Lucca, non è più nel mondo dal 1404. Tuttavia, grazie a Jacopo della Quercia ed a colui che volle questo monumento, il consorte innamorato, ella non è scomparsa più di seicento anni fa. Si è trasformata. Lasciando di sé la forma che la natura le ha concesso, quella stessa forma nella quale la condizione umana si sostanzia, quella forma ridotta al nulla e che solo l’arte ha il potere di restituire alla relazione con i sensi. Certo, Ilaria non vede, non sente, non è corrotta dal dinamismo vitale. Ma esisterà finché gli uomini e le donne di tutti tempi avranno cura di conservarne l’essenza ormai eterna. L’essenza che è forma ma è anche spirito. Che è possanza dei sentimenti immediatamente manifesti al volgere dello sguardo su quel viso, risparmiato dall’oltraggio che la morte, schiva dal plagiare in una smorfia di doloroso panico, ha accarezzato in un afflato di affettuosa, delicata cura.
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
21 notes · View notes